luglio 2014 - Bcc Scafati e Cetara

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luglio 2014 - Bcc Scafati e Cetara
luglio 2014
Numero 34
Assemblea dei soci 2014
La Bcc premia i giovani
talenti del Pacinotti
Al Caccioppoli si chiude il progetto
di educazione finanziaria
Bcc e devozione popolare,
un legame indissolubile
editoriale
Il Presidente
Il Santuario della
Madonna dei
Bagni a Scafati
di Gabriele Acanfora
L’editoriale
di Massimo Cavallaro
L
e attività sociali non sono vuoti rituali
o perdite di tempo.
Esse rafforzano il senso di identità e di
appartenenza.
Consolidano, nel socio che partecipa, la consa­
pevolezza di appartenere ad una istituzione
centenaria, di cui egli è parte fondante, essen­
ziale e responsabile.
Consentono ad ognuno di riconoscersi come
membro di una comunità che, non senza sacri­
fici, inalbera, fiera, il vessillo – labaro, della
sussidiarietà e della cooperazione.
Le attività sociali : l’udienza in piazza S. Pietro,
per pregare insieme con il Santo Padre France­
sco, la messa solenne in S. Maria delle Vergini
col nostro vescovo Dipalma o quella officiata
dal cardinale Comastri, la benedizione delle
campane di Cetara con mons. Soricelli, la per­
manenza a Porto Cesareo-S. Isidoro, la stessa
assemblea sociale, rinsaldano l’orgoglio dell’ap­
partenenza, consentono ai soci di riconoscersi,
riannodano le fila di amicizie talvolta interrotte.
Sono queste le occasioni in cui si riscopre il
piacere di stare insieme e di fare le cose insieme.
Si rivelano hobby, si raccontano esperienze, si
scopre la gioia e la meraviglia di pregare insieme
o di lavorare per un fine comune.
Si combattono l’emarginazione, il disagio, la
solitudine.
Le attività sociali, disinteressate e condivise,
ridanno vigore ai nostri ideali e fortificano i
valori della cooperazione.
È compito di tutti noi, cari soci, non solo nel­
l’Anno del Centenario, operare e partecipare
alla vita della nostra banca. Solo così essa
continuerà ad essere la banca del territorio, al
servizio della persona.
2
Informati... è meglio - luglio 2014
L
'indimenticabile
studioso Vittorio
Cimmelli scriveva,
appellandosi ad autori più
antichi, quali il Matrone e lo
Zoppi, che la costruzione
della primitiva Cappella, che
sarebbe poi diventata
l’attuale Santuario della
Madonna dei Bagni,
dovrebbe essere stata iniziata
verso l’anno 1612.
Riferiva che un ricco
cittadino di Nocera, Angelo
Calenda, avrebbe acquistato
quattro moggia di terreno
per costruirvi, a sue spese, un
piccolo ospedale e
l’adiacente cappella.
Terminati i lavori, donò, con
rogito del notaio Giovanni
Leonardo Barba, del 3
giugno 1612, il tutto
all’Università (comune ) di
Angri, “ sotto il titolo di S.
Maria dei Bagni”. Nel 1623,
offrì in aggiunta, altre 2
moggia, in località Ad Horta
(attuale Via Orta), e altre 3
moggia, in località Semetelle.
È stata, quindi, per la volontà
di un benefattore, che è nato
il Santuario.
La finalità di Angelo Calenda
era prevalentemente
assistenziale. Egli non si
accontentò di offrire ristoro
alle anime con la costruzione
della piccola cappella. Vi
aggiunse un esiguo ospedale
per sopperire, in qualche
modo alle necessità dei tanti
malati di pelle e degli altri
infermi, specie i più poveri,
che, per guarire, venivano ad
immergersi nelle acque dei
Bagni, ed erano privi di
qualsiasi assistenza o
ricovero.
Cappella e ospedale, sia pure
modesti, contribuirono ad
aumentare la folla dei fedeli
alla Fonte Miracolosa.
La venerazione crebbe, poi,
continua a pag. 15
S O M M A R I O
n. 34 - luglio 2014
2 Il Santuario della Madonna dei Bagni a Scafati
3 L’Assemblea approva il bilancio 2013 e conferma gli organi sociali
6 La Bcc premia i giovani talenti del Pacinotti
7 Al Caccioppoli si chiude il progetto di educazione finanziaria
8 Bcc e devozione popolare, un legame indissolubile
9 I soci in vacanza a Porto Cesareo
10 Mifid II: più trasparenza e sicurezza sui mercati finanziari
12 Pasticceria Gabbiano, il “paradiso” del dolce
14 Il Santuario della Madonna dei Bagni a Scafati
ATTIVITÀ SOCIALI
Assemblea
Banca di Credito Cooperativo
L’Assemblea approva il bilancio
2013 e conferma gli organi sociali
di Basilio Puoti
È
la fiducia il segreto della nostra
longevità e del nostro suc­
cesso. Fiducia significa non
solo fede, ma anche credito: quello che
la nostra banca concede a chi ha fiducia
in essa e di cui essa si fida.
Avere fiducia è dare credito. Fiducia
è anche garanzia, credibilità, impegno.
La nostra banca, con lealtà, ha garan­
tito e protetto. Ha adempiuto agli im­
pegni assunti. Come hanno fatto sem­
pre i soci. E di questo dobbiamo
sentire forte l’orgoglio. In un’econo­
mia in crisi di valori, come quella at­
tuale, crea valore non solo il capitale,
ma anche i comportamenti etici di
ogni persona che ne fa parte. E’ questa
la nostra missione. Testimoniare e
custodire i valori tramandati dai nostri
padri fondatori e continuare a semi­
nare, sicuri che ognuno di noi riceverà
cento volte più di quello che ha dona­
to”. Con queste accorate parole, il
presidente Massimo Cavallaro, ha
concluso, durante l’assemblea dei soci
del 30 marzo 2014, la relazione del
Cda sulla gestione di esercizio 2013.
È stato un anno particolarmente im­
portante per la Bcc di Scafati e Cetara
che ha appena compiuto cent’anni.
Nel lontano 1914, infatti, 64 soci, rap­
presentanti di tutte le classi sociali
scafatesi, si riunirono per dar vita alla
prima Cassa dei prestiti agrari. Una
impresa comune tra persone diverse,
per censo e classe sociale, che scom­
mettevano sulle proprie risorse e sulle
proprie energie, che unite insieme,
spinsero a trovare in se stessi, non
nella beneficenza altrui, gli strumenti
della propria emancipazione econo­
mica e sociale. “I padri fondatori furo­
Il presidente Cavallaro all'Assemblea dei soci del 30 marzo 2014
no degli innovatori – ha spiegato il
presidente. Modificando comporta­
menti secolari e consuetudini ataviche,
introdussero, nell'economia del nostro
territorio, un nuovo modo di fare, im­
prontato non più alla logica del pro­
prio vantaggio, ma rispondente alla
logica del bene comune, della coope­
razione tra diverse classi sociali, in cui
ognuno si fa risorsa dell'altro. Come
afferma Schumpeter, nella sua teoria
dello sviluppo economico (1912), essi
spezzarono lo “stato stazionario” in
cui versava la nostra economia per
introdurvi un elemento nuovo, la co­
operazione. Questo nuovo modo di
essere affascinò e determinò uno "scia­
me di imitatori" che lo seguirono e lo
presero a modello, determinandone
un'ulteriore espansione”. La Cassa dei
prestiti agrari dilatò la speranza, pro­
mosse l’equità, favorì l’impresa. Eppu­
re i bisogni di ieri sono straordinaria­
mente vicini a quelli di oggi. Cosa fare
quindi? “Occorre quella stessa volontà
e determinazione, accompagnate dalla
consapevolezza e dall’orgoglio di es­
sere costruttori di qualcosa di più gran­
de e importante di una impresa, per
consolidare il progetto di una buona
economia, di una “economia civile”,
che concili la produttività con la
responsabilità sociale – ha aggiunto.
Serve l’impegno e la responsabilità di
tutti noi: amministratori, soci, colla­
boratori. Ognuno, con la propria sto­
ria e le proprie esperienze, dev’essere
consapevole che il miglior modo per
superare le sfide che ci attendono è
mantenere saldi i riferimenti della
territorialità e della cooperazione mu­
tualistica. Occorre un nuovo grande
patto di reciprocità, per impegnare,
“insieme” la nostra banca e tutti i suoi
portatori di interesse verso un unico,
comune obiettivo: difendere e tutelare
questo modello d’impresa sostenibile,
pluralista e democratica: un patrimo­
nio di valori che noi cooperatori ab­
biamo il dovere di continuare a garan­
tire alle nostre comunità e trasmettere,
con vitalità e rinnovato vigore, alle
numero trentaquattro
3
ATTIVITÀ SOCIALI
Assemblea
future generazioni”. Dopo aver fatto
una ricognizione dello scenario ma­
croeconomico, Cavallaro si é soffer­
mato sull’andamento dell’industria
bancaria italiana caratterizzato dalla
progressiva ripresa del trend della
raccolta al dettaglio, mentre è prose­
guita la flessione dei prestiti indotta
da debolezza della domanda e politi­
che di offerta ancora restrittive. Nel­
l’ultimo anno si è consolidata la ripre­
sa della raccolta da clientela delle
BCC-CR. Il piano strategico di Fe­
dercasse 2013-2015 ha individuato 5
priorità: dotarsi di leve di prevenzione
delle situazioni di difficoltà e portare
a compimento il progetto del Fondo
di Garanzia Istituzionale-FGI; favori­
re una virtuosa evoluzione della filiera
associativa e istituzionale; migliorare
e accrescere l’efficienza delle strutture
imprenditoriali; investire nella qualità
delle persone; valutare gli aspetti cri­
tici per garantire la sostenibilità del
modello di sviluppo della BCC-CR.
ogni pericolo. Sotto quest’ottica va
guardata l’adesione alla fase di test
del FGI: un argine contro la corrente,
contro la nuova alluvione normativa
che l’Unione bancaria genera già ora
e da qui ai prossimi anni”.
sidente. L’impegno della Bcc nel dare
ogni possibile sostegno per una auspi­
cata ripresa dell’economia locale, con
particolare riferimento alle Pmi e alle
famiglie, non è mai venuto meno e
proseguirà per il futuro”.
La Bcc di Scafati e Cetara
La banca continua nella tradizionale
azione di presenza attiva nei territori
di riferimento assicurando stabilità a
imprese e famiglie per contenere gli
effetti della fase critica. Patrimonio,
liquidità, accesso al credito, prossimità
sociale sono i punti di forza della sua
azione anticiclica. La Bcc si è impe­
gnata per la crescita della operatività
con i soci, così come previsto dalle
istruzioni di vigilanza di Banca d’Italia
e dallo Statuto sociale. Lo scambio
mutualistico con i soci è imperniato
non solo sul supporto creditizio e su
specifici prodotti bancari, ma anche
sulle tradizionali iniziative di assisten­
za sociale e accrescimento morale e
Territorio e risorse
La banca opera in un’area di 27 co­
muni (9 in provincia di Napoli e 18
nella provincia di Salerno). Gli spor­
telli sono 9. La rete commerciale
subirà un incremento per effetto del­
l’apertura dello sportello di Gragnano.
L’organico, al 31 dicembre, è di 70
dipendenti. L’attività formativa nel
2013 è proseguita, limitando il ricorso
a interventi “spot” e predisponendo
specifici e articolati progetti di forma­
zione alcuni dei quali gestiti interna­
mente. Altra formazione è stata orga­
nizzata con la Federazione Campana
delle Bcc e altre strutture del movi­
mento. È proseguito il processo di
continuo aggiornamento della nor­
mativa interna con riferimento ai se­
guenti temi: anagrafe, antiriciclaggio,
assegni, trasparenza bancaria. “La crisi
economica congiunturale farà ancora
sentire i suoi effetti negativi su impre­
se e famiglie, e la Bcc dovrà continuare
a mantenere un atteggiamento rigo­
roso e prudente, senza però abdicare
al ruolo di banca al servizio delle
comunità locali, accompagnando con
un adeguato sostegno finanziario, sia
le famiglie che le iniziative imprendi­
toriali meritevoli di attenzione – ha
spiegato ancora Cavallaro -. L’anda­
mento dei principali aggregati patri­
moniali si sta mostrando coerente al
raggiungimento degli obiettivi fissati
per il corrente esercizio, consolida­
mento della raccolta e lieve crescita
degli impieghi. La banca è impegnata
a fornire servizi sempre più qualificati
e diversificati, prodotti innovativi in
grado di rispondere non solo alle
necessità finanziarie, ma che vanno
incontro agli stili di vita, agli interessi
e alla sensibilità di soci e clienti, non­
I soci seguono i lavori dell'assemblea
“Il futuro della BCC è necessariamen­
te plurale – ha proseguito il presiden­
te. L’Europa che arriva non può tro­
vare la BCC sola, singolarmente
esposta a venti, anche sconosciuti,
che rischierebbero di sradicarla. Far
parte di una rete, ricorrere ad essa, è
la scelta strategica per contrastare
4
Informati... è meglio - luglio 2014
culturale: incontri e convegni,
opportunità legate all’impiego del
tempo libero. “Non va dimenticata la
perdurante difficoltà che sta vivendo
il mercato di riferimento e la conse­
guente doverosa valutazione, in ter­
mini rigorosi del merito creditizio,
attuata dal Cda – ha ricordato il pre­
ATTIVITÀ SOCIALI
Assemblea
ORGANI SOCIALI
ché a contribuire, in ottica di
sussidiarietà allo sviluppo delle
comunità locali promuovendone la
crescita responsabile e sostenibile.
Siamo sempre più consapevoli che
l’economia mutualistica sia un modo
specifico e moderno di fare impresa,
coniugando il rispetto delle regole del
mercato con le prerogative di azienda
cooperativa che detiene una originale
e caratterizzante responsabilità socia­
le. In base a questa responsabilità ab­
biamo prodotto anche nel 2013 nuo­
vo valore aggiunto, economico e
sociale, puntato a migliorare l’efficien­
za, garantendo ai portatori d’interesse
della nostra banca vantaggi concreti.
Abbiamo continuato ad intessere reti
sociali nei territori di riferimento, pro­
muovendo l’inclusione finanziaria di
tutte le realtà socio-economico, soste­
nendo le famiglie, l’imprenditoria e
la progettualità economica e sociale,
nel costante riferimento ai principi
della solidarietà e della sussidiarietà”.
L’impegno della banca si è esplicato
anche sul fronte del contrasto all’usu­
ra, attraverso una fattiva collaborazio­
ne con le istituzioni locali per favorire
lo sviluppo e l’inclusione finanziaria
delle fasce più deboli e sfavorite della
popolazione. “Questi risultati sono
stati conseguiti grazie all’impegno e
professionalità delle nostre risorse,
del direttore Eduardo Colarusso che
ringrazio, assieme a tutta la struttura.
Oltre alla fiducia che i soci ci hanno
sempre accordato, frutto di un legame
Banca di Credito Cooperativo
provato il bilancio 2013. Confermati
tutti i componenti del Cda; nuovo
presidente del Collegio Sindacale è il
dott. Vincenzo Abate.
Elenco dei soci premiati nella
assemblea del 30 marzo 2014
Cinquantesimo
Mari Alfonso
Vangone Salvatore
Cannavacciuoli Generoso
Il socio Salvatore Vangone premiato dal presidente
per il 50° anno di appartenenza
secolare che ci lega a questa comunità
e che si esprime nel capitale di rela­
zioni di conoscenza e di valori che ci
accomunano.
Ringraziamo il collegio sindacale per
l’attento controllo della attività azien­
dale. Agli organismi centrali di cate­
goria, alla Federazione Campana, rap­
presentata dal presidente Silvio
Petrone e dal direttore Francesco Vi­
ldacci e al personale dipendente, va il
più cordiale apprezzamento per
l’attività svolta e l’affettuosa vicinanza
in ogni circostanza. Esprimiamo un
particolare ringraziamento al direttore
della Banca d’Italia di Salerno, unita­
mente ai propri collaboratori e ai fun­
zionari dell’organo di vigilanza, per la
costante e preziosa assistenza”. Alla
fine della relazione l’assemblea ha ap­
Venticinquesimo
Carotenuto Maria
Vangone Armando
Sessa Vincenzo
Izzo Angela
Esposto Remo
Romano Maria Teresa
Criscuolo Giuseppe
Carotenuto Elisa
Matrone Maddalena
Cisale Giuseppina
Carli Marco Arturo
Concilio Fioravante
De Vivo Carmela
La Mura Gaetano
Cavallaro Antonio
Calabrese Gaetano
Desiderio Antonio
Acanfora Maria Teresa
Acanfora Pasquale
Taglietti Claudia
Taglietti Caterina
Taglietti Fabio
Marano Sofia
Di Napoli Anna
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Massimo Cavallaro
Consiglieri
Raffaele Manzo
Pietro Sicignano
Gabriele Acanfora
Vincenzo Caputo
Angela Carotenuto
Pasquale De Vivo
Salvatore Gravina
Alfonso Pappalardo
Eugenio Passetti
Antonella Sicignano
Collegio sindacale
Collegio dei probiviri
Presidente
Vincenzo Abate
Presidente
Gabriella Pelosi
Componenti effettivi
Carmela Cascone
Domenico Catalano
Componenti effettivi
Matteo De Crescenzo
Germana Pagano
Componenti supplenti
Vito Barone
Floriana Fortunato
Componenti supplenti
Maria Rita Martone
Filiberto Pasca
numero trentaquattro
5
CENTENARIO
Scafati
La Bcc premia i giovani talenti
del Pacinotti
di Carmine Librera
N
ell’ambito delle iniziative
per la celebrazione del
Centenario della
fondazione della Banca di credito
cooperativo di Scafati e Cetara, il Cda
ha ritenuto opportuno affiancare, con
delle borse di studio, l’iniziativa
dell’istituto tecnico industriale “A.
Pacinotti”, denominata “Pacinotti’s
… got talent”. Valorizzare le
eccellenze, stimolare l’ingegno e la
creatività dei ragazzi: queste le finalità
del concorso interno, ideato dal
dirigente scolastico Matteo Ansanelli,
d’accordo con il direttore dei servizi
generali e amministrativi, Pasquale
Villani, i docenti figure strumentali
dell’area 1, il collegio docenti, il
consiglio d’istituto, il comitato dei
genitori. L’istituto, attivo sul territorio
da più di cinquant’anni, annovera fra
i suoi studenti ingegni e intelligenze
di riguardo, a volte, purtroppo,
limitate, se non mortificate da tempi
e spazi burocratici, a pratiche
didattiche predefinite. Il concorso ha
inteso promuovere le capacità
critiche e creative degli allievi negli
ambiti disciplinari di indirizzo,
motivandoli a vivere la scuola come
luogo di ricerca, di costruzione della
conoscenza, aperto alle istanze sociali
e al mondo del lavoro, in cui si
sperimenta e si applica l’innovazione
sviluppando l’apprendimento
competente. “La felice conclusione
del concorso – ha commentato il
preside Ansanelli – è stata possibile
grazie al generoso contributo della
Bcc di Scafati e Cetara, che ha offerto
in premio un libretto di risparmio ai
primi tre classificati”. Nel corso della
premiazione, svoltasi nell’auditorium
della biblioteca Morlicchio, il
presidente Massimo Cavallaro, ha
affermato: “La Bcc è la banca del
territorio, ne sostiene lo sviluppo, ne
valorizza le risorse. I giovani, che
abbiamo premiato, mostrano quanta
6
Informati... è meglio - luglio 2014
Nella foto il preside Matteo Ansanelli e il presidente Massimo Cavallaro mentre premia i giovani talenti del Pacinotti
voglia di fare, spirito di sacrificio e
capacità di innovazione sia presente
nel nostro territorio e quanto bene
facciano questa scuola e questi
docenti per loro. Plaudiamo a questa
iniziativa perché ci fa sentire meno
soli nel sostenere lo sviluppo delle
nostre comunità e rafforza il nostro
impegno”. Alla cerimonia hanno
preso parte il ds Ansanelli, il
presidente Cavallaro, il sindaco
Pasquale Aliberti, gli ideatori
dell'iniziativa, i professori Maria
Teresa Acanfora, Anna Immacolata
Lepore e Silvio Desiderio. Erano
altresì presenti gli assessori Antonio
Fogliame ed Espedito De Marino, il
presidente dell’ass. genitori “A.
Pacinotti”, Gerardo Faiella. Al primo
posto del “Pacinotti’s … got talent”
si è classificato Andrea Sorrentino
(Nocera Inferiore, 24/10/1997) per
la realizzazione di un’applicazione
per Android volta a consentire la
navigazione nel sito dell’istituto
scolastico anche in assenza di
collegamento a internet. A Sorrentino
è andato un premio di 500 euro. Al
secondo posto, ex aequo, si sono
piazzati Francesco Pirozzi
(Castellammare di Stabia,
16/3/1994) per aver creato
un’apparecchiatura per la produzione
di idrogeno mediante la
scomposizione dell’acqua, e Pasquale
Garofalo (Pompei, 31/5/1995), per
aver realizzato una torre luminosa a
led funzionante ad impulsi sonori.
Ad entrambi è andato un premio di
250 euro. I partecipanti hanno
ricevuto una targa ricordo di
lodevole merito.
CENTENARIO
Scafati
Banca di Credito Cooperativo
Al Caccioppoli si chiude il progetto
di educazione finanziaria
di Laura Di Capua
C
on il seminario “La normativa
antiriciclaggio: gli obblighi
della banca e del cliente”,
tenuto da Giuseppe Maddalena,
specializzato in presidi di
antiriciclaggio, e la successiva
consegna degli attestati agli studenti
del liceo “Renato Caccioppoli”, si è
concluso il ciclo di incontri di
educazione finanziaria, della durata
biennale, dal titolo “La banca e la
cultura – la cultura della banca per
lo sviluppo della comunità.
Risparmio, centralità della persona,
vantaggi sociali del profitto”. Giunge
al termine il percorso formativo
promosso dal liceo scientifico
Caccioppoli e sostenuto dalla Bcc di
Scafati e Cetara nell’ambito delle
celebrazioni del centenario della sua
fondazione. Articolato in sette
incontri frontali, il corso è stato
monitorato dai due tutores, i
professori Anna Maria Ascolese e
Giovanni Cirillo e, per la Bcc, dal
professore Gabriele Acanfora. Ad
ogni incontro ha preso parte un
professionista dell’istituto di credito
che, partendo dalla propria
esperienza lavorativa, ha illustrato ai
giovani le complesse problematiche
del mondo bancario. Il corso, che ha
approfondito temi, come il ruolo
dell’economia e delle banche,
l’aspetto giuridico, i presidi di
antiriciclaggio, è stato seguito da
quaranta ragazzi del quinto anno.
Alla consegna degli attestati di
partecipazione hanno preso parte il
presidente della Bcc Massimo
Cavallaro, il dirigente scolastico del
liceo Domenico D’Alessandro, i
tutor e gli studenti. Durante la
cerimonia il presidente Cavallaro ha
comunicato che tredici allievi
avrebbero frequentato, per un
tempo limitato, uno stage presso la
Bcc di Scafati e Cetara. Il presidente
Cavallaro, accompagnato dalla
moglie Raffaela, dal vicepresidente
Pietro Sicignano e dai consiglieri
Angela Carotenuto, Antonella
Sicignano e Gabriele Acanfora, nel
premiare i giovani studenti, ha avuto
parole di elogio per l’impegno con
cui hanno partecipato all’iniziativa.
“Il futuro è dei giovani che vorranno
impegnarsi con serietà e costanza –
economico e giuridico, spendibili
nel mondo del lavoro o,
semplicemente, nella vita
quotidiana. Per tutta la durata del
corso i relatori sono riusciti a
suscitare l’interesse dei ragazzi al
punto che questi ultimi, con
impazienza, attendevano l’incontro
successivo. Alcuni allievi, con
entusiasmo, hanno anche preparato
vari articoli per la rivista della Bcc
“Informa…ti è meglio”. A questo
Gli studenti del Liceo con il presidente della Bcc
ha detto il presidente Cavallaro –
senza dimenticare mai che l’ideale
cooperativo è stile di vita, bussola
nei comportamenti. Il nostro
territorio ha bisogno di intelligenze
che, seguendo la lezione del nostro
conterraneo Antonio Genovesi,
siano solidale risorsa per gli altri”.
Vale la pena sottolineare
l’importanza dell’opportunità offerta
a ragazzi che, poco più che
diciottenni, hanno seguito un corso,
gratuitamente, nel proprio istituto
scolastico, durante le ore di lezione
curriculari, acquisendo conoscenze
e competenze, nel campo
punto c’è da chiedersi: “e le
riflessioni conclusive?”. Quelle
sensazioni, gli studenti, le portano
nel cuore.
Gli allievi
Ametrano Antonella, Autiero
Alessia, Bottone Carmela, Di
Capua Laura, Di Luglio Letizia,
Grandito Giuseppe, Guerrasio
Luca, Liardi Giuseppe, Palumbo
Ornella, Piedipalumbo Gennaro,
Primato Daniele, Vitiello
Antonietta, Vitiello Serena
numero trentaquattro
7
CULTURA E TRADIZIONI
Feste patronali
Bcc e devozione popolare,
un legame indissolubile
di Gabriele Acanfora
L
a Banca di Credito Coope­
rativo di Scafati e Cetara tu­
tela e sostiene la crescita del
territorio, anche attraverso il concreto
sostegno alle iniziative che preservino
le tradizioni, valorizzino il folclore,
esaltino le diverse forme di religiosità
popolare.
Perciò, anche quest’anno non ha fatto
mancare il proprio sostegno alle comunità, in occasione delle feste patronali.
Il principe degli apostoli, S.Pietro, è
stato festeggiato, sia a Cetara che a S.
Pietro di Scafati, mentre S. Maria delle
Vergini, è stata celebrata, negli ultimi
giorni di luglio, a Scafati.
Sono state ricorrenze estremamente
sentite e partecipate, espressione di
una devozione popolare e di una radi­
cata fede, che, porta ogni anno, dagli
angoli più lontani, non solo turisti e
fedeli, ma anche, quanti sono emigrati
e vivono lontano dalla loro terra e dai
loro cari. Le festività patronali si tingo­
no così di un’aurea di nostalgia, che
non passa inosservata agli occhi attenti
di persone e soci della nostra banca,
che vivono la sofferenza della lonta­
nanza dei loro cari.
La Madonna delle Vergini patrona di Scafati
8
Informati... è meglio - luglio 2014
La gioia, tut­
tavia, prevale
e si colora
delle più di­
verse sfaccet­
tature.
A S. Pietro di
Scafati, così
come a Ceta­
ra, le celebra­
zioni hanno
registrato una
folta rappre­
sentanza di
amministra­
tori e di soci
della Banca.
La messa, of­
ficiata da don Salvatore Bianco, ha
evidenziato quanto profonda sia la
fede e l’attaccamento al fondatore della
chiesa di Roma, in una comunità, che,
essendo prevalentemente rurale, sente
forte il legame con l’antica Cassa Agra­
ria
“Queste manifestazioni di devozione
popolare esprimono il legame profon­
do che i fedeli hanno con le proprie
radici; e questo è vero sia per chi vive
lontano, sia per chi, come noi, opera
quotidianamente per la crescita dei
nostri territori – afferma il presidente
Massimo Cavallaro.
Per noi cooperatori è fondamentale
sostenere le tradizioni perché è anche
un modo di ringraziare, in occasione
del centenario della fondazione della
Bcc di Scafati e Cetara, la Madonna
delle Vergini e San Pietro apostolo,
per la protezione accordata al nostro
Sodalizio”.
A Cetara, le celebrazioni hanno dato
particolare risalto alla Torre Vicereale,
restaurata anche grazie al contributo
della nostra banca.
Sono così andati in scena “Visioni e
La processione del Corpus Domini per le vie di Cetara
sapori: I fuochi di S. Pietro dalla Torre
Vicereale “, nobilitati dalla presenza
di numerosi sindaci e di una Delega­
zione della Città di Sète (Francia),
gemellata con il comune della Costie­
ra. Dopo la Messa della vigilia, officiata
da don Nello Russo, la tradizionale
processione per le strade cittadine, la
degustazione dei sapori del territorio,
hanno fatto da corona ad un suggesti­
vo spettacolo pirotecnico, che ha illu­
minato il cielo e il mare di Cetara.
A Scafati, le celebrazioni di S.Maria
delle Vergini, protettrice di Scafati,
coordinate da don Giovanni De Riggi,
sono state nobilitate dalla presenza di
S.E, l’arcivescovo emerito di Campo­
basso, mons. Armando Dini, la cui
omelia, così come quella del nostro
Vescovo Dipalma, ha profondamente
inciso nell’animo dei devoti.
La processione per la strade cittadine,
ricolme di fedeli, e gli splendidi fuochi
d’artificio, dalla Casa Comunale, offer­
ti dalla B.C.C., hanno concluso un
tempo di fede e di speranze nel futuro,
perché fondate sulla partecipazione e
la preghiera.
ATTIVITÀ SOCIALI
Gita in Puglia
Banca di Credito Cooperativo
I soci in vacanza a Porto Cesareo
di Rosa Cosenza
A
ccompagnati da Gaetano
Cuciniello, titolare della
Cupido viaggi, siamo partiti
per la consueta gita sociale,
organizzata dalla BCC di Scafati e
Cetara. L’arrivo al Blu Salento Village
di Porto Cesareo (Le) è stato
allietato da un cocktail di benvenuto
e da un omaggio del presidente
Massimo Cavallaro e del Cda che ci
hanno, così, augurato un buon
soggiorno. “Vieni a ballare in Puglia,
Puglia, Puglia…”, cantavano i ragazzi
dell’animazione, facendo il verso alla
nota canzone di Caparezza. La Puglia
è stata una piacevole scoperta per
chi, come me, non ha avuto molte
occasioni per visitarla. Terra rossa,
arsa dal sole di luglio, e una distesa
di grano appena trebbiato, di fieno
raccolto in balle, di ulivi argentei
piegati su se stessi dal peso degli anni
e dal vento che soffia dal mare, che
ci regalano un olio unico, fruttato,
profumato. I vigneti di Primitivo di
Manduria e di Negroamaro lasciano
poco spazio alla macchia
mediterranea. Il villaggio,
direttamente sul mare, è circondato
da oleandri, palme, allori, alberi d’alto
fusto, siepi di rosmarino e timo, che
hanno reso il soggiorno
particolarmente rilassante. Durante
la vacanza i soci hanno visitato alcune
tra le più famose spiagge della zona,
come punta Prosciutto o Torre
Lapillo con un’acqua incontaminata,
dai colori cangianti tra l’azzurro e il
verde. C’è chi ha visitato Gallipoli,
cittadina ricca di locali e ristoranti
dove si possono gustare i frutti di
mare crudi, all’ombra della
fortificazione angioina che un tempo
proteggeva la città dagli attacchi
provenienti dal mare. E chi si è spinto
fino a Lecce, famosa per la sua
architettura barocca, tanto da essere
chiamata la “Firenze del Sud”. A
Lecce i soci hanno potuto apprezzare
piazza S. Oronzo, il Duomo, le Porte
che circondano la città e altri
confrontando i nostri gusti a tavola
e stringendo nuove e improbabili
amicizie tra generazioni diverse.
Abbiamo aumentato la nostra
distanza dai social network, osservato
Lecce e Porto Cesareo
monumenti che hanno arricchito il
loro personale bagaglio culturale. La
nostra, però, non è stata solo una
vacanza di sole, mare e gite; è stato
soprattutto un ritrovarsi con amici
di vecchia data e conoscenti. Noi
soci, accomunati da un unico valore,
quello dell’appartenenza, abbiamo
solidarizzato ancor di più,
chiacchierato di sera, ascoltato
musica, ci siamo raccontati il nostro
vissuto sotto l’ombrellone,
usi e costumi locali e vissuto una
parentesi vacanziera lontana da
lavoro e affanni. Abbiamo ballato,
riso, scherzato e passeggiato,
abbiamo preso il sole e bevuto il
caffè, programmato il “da fare” al
rientro che si avvicinava. E abbiamo
portato a casa un unico souvenir, a
costo zero, ovvero l’umana
concretezza che dissipa ogni dubbio,
“chi vuol essere lieto, sia: di doman
non c’è certezza”.
numero trentaquattro
9
FINANZA
Direttive
Mifid II: più trasparenza e
sicurezza sui mercati finanziari
di Giuseppe Cavallaro
L
a direttiva del Parlamento
Europeo 2004/39 “MiFID”,
acronimo di “Market in Fi­
nancial Instruments Directive”, ri­
sponde all’esigenza di creare un ter­
reno competitivo uniforme (level
playing field) tra tutti gli intermedia­
ri finanziari dell'Unione Europea,
senza pregiudicare però la necessaria
protezione degli investitori e la
libertà di svolgimento dei servizi di
investimento in tutta la Comunità.
***
In vigore dal 1° novembre 2007, la
MiFID è stata oggetto di una propo­
sta di modifica, pubblicata dalla
Commissione europea il 20 ottobre
2011, che consiste in:
a. un nuovo regolamento sui mer­
cati in strumenti finanziari (il Re­
golamento MiFIR);
b. una nuova direttiva che modifica
la Direttiva MiFID.
La proposta di modifica, pur mante­
nendo invariata la struttura della Di­
rettiva MiFID, ne aggiorna il conte­
nuto e aggiunge nuovi contenuti,
per quanto riguarda:
– l’ambito di applicazione e regime
delle esenzioni;
– le nuove piattaforme di negozia­
zione. Una delle novità previste
dalla proposta consiste nella cre­
azione, all’interno della categoria
degli MTF (Mercati Telematici
dei Fondi), di una nuova piatta­
forma di negoziazione, il cosiddet­
to “Mercato per le PMI in cresci­
ta”, sulla quale verranno scambiati
strumenti finanziari emessi preva­
lentemente da piccole e medie
imprese, la cui capitalizzazione
media non eccede i 100 milioni
di euro sulla base dei bilanci rela­
tivi agli ultimi tre esercizi sociali;
10
Informati... è meglio - luglio 2014
– la regolamentazione dell’attività
delle imprese di investimento e
degli operatori di mercato comu­
nitari, attraverso l’introduzione di
nuove regole, in particolare per
quanto concerne il servizio di con­
sulenza in materia di investimenti.
La principale regola risiede nel­
l’obbligo di comunicare alla clien­
tela se la tipologia di consulenza
fornita consista in una “consulen­
za indipendente” o meno. Per po­
terla ritenere tale, il consulente
indipendente dovrà fondare la
propria valutazione su un numero
sufficientemente ampio di stru­
menti finanziari presenti sul mer­
cato e verificare costantemente
l’adeguatezza degli investimenti
raccomandati ai propri clienti.
Inoltre, il consulente indipendente
non avrà diritto ad accettare o rice­
vere incentivi da parte di terzi o di
persone che agiscono per conto di
terzi nello svolgimento dei propri
servizi. La proposta intende regolare
in maniera più efficace il servizio di
ricezione/trasmissione ordini e quel­
lo di esecuzione, in particolare per
quel che riguarda la definizione dei
prodotti complessi. Da notare come
vi sia la possibilità che la facoltà, at­
tualmente prevista per il servizio di
ricezione e trasmissione ordini, la
quale esonera l’impresa d’investi­
mento dal compiere un test di ap­
propriatezza a certe condizioni, non
verrà più concessa. Per quanto con­
cerne le imprese di investimento, la
proposta elenca i requisiti personali
e professionali che i responsabili del­
la gestione debbono possedere, quali
l’esperienza, un’adeguata conoscen­
za della materia, l’integrità, nonché
il requisito dell’indipendenza. La
possibilità di fissare specifiche dispo­
sizioni di attuazione in merito sono
lasciate all’ESMA (Autorità europea
degli strumenti finanziari e dei mer­
cati). In aggiunta le imprese di inve­
stimento saranno tenute all’obbligo
di registrare le conversazioni telefo­
niche e/o le comunicazioni elettro­
niche almeno per le operazioni con­
cluse nell’ambito della negoziazione
per conto proprio e agli ordini dei
clienti nell’ambito del servizio di ese­
cuzione e di ricezione e trasmissione
ordini, e a fornirli ai clienti su loro
richiesta. Tali conversazioni sono da
conservare per un periodo di 3 anni;
– la trasparenza ed integrità dei
mercati, attraverso l’estensione
anche alle obbligazioni, ai prodot­
ti finanziari strutturati ed agli stru­
menti derivati delle regole di tra­
sparenza già previste dalla
Direttiva MiFID per i mercati
azionari. Qualora questi ultimi
siano OTC (“over the counter”),
i prodotti finanziari dovranno es­
sere obbligatoriamente negoziati
su piattaforme sicure, quali mer­
cati regolamentati, MTF o OTF.
Tale obbligo sarà imposto a tutte
le controparti, siano esse finanzia­
rie o meno, al superamento di de­
terminate soglie. La proposta pre­
vede poi un regime di notifica alle
singole autorità nazionali di tutte
le operazioni in strumenti finan­
ziari nonché un sistema di scam­
bio di informazioni tra piattafor­
me MTF e OTF, avente per
scopo il rilevamento di possibili
turbolenze nelle negoziazioni,
condotte abusive sul mercato, ecc.
Per mezzo di tale scambio la pro­
posta intende arginare la fram­
mentazione degli scambi nata con
la Direttiva MiFID, dovuta all’as­
senza della possibilità di concen­
FINANZA
Direttive
trare la negoziazione sui mercati
regolamentati;
– le regole applicabili alle imprese
di investimento extracomunitarie:
alfine di prestare servizi di investi­
mento nei confronti della clientela
al dettaglio in uno o più Stati
membri dell’Unione Europea,
un’impresa extracomunitaria, do­
po essere stata autorizzata nello
Stato d’origine, dovrà stabilire una
succursale nel territorio degli Stati
membri in cui intende operare.
Tuttavia, qualora essa intenda
prestare servizi di investimento
solo nei confronti di controparti
qualificate, sarà sufficiente la sua
iscrizione, previa verifica di alcuni
requisiti, in un apposito registro
tenuto dall’ESMA.
Sulla base di quanto riportato, si può
quindi notare come anche gli obbli­
ghi relativi all’informativa da fornire
al cliente potrebbero avere delle ri­
percussioni a seguito dell’adozione
della MiFID II, in particolare per
quel che riguarda la consulenza agli
investimenti, l’esecuzione e la tra­
smissione/ricezione degli ordini:
w per il servizio di consulenza agli
investimenti, oltre ad una valuta­
zione che prende in considerazio­
ne un’ampia gamma di prodotti
per la scelta del prodotto da con­
sigliare, è possibile che le imprese
d’investimento siano tenute all’a­
deguatezza del prodotto racco­
mandato su base continuativa;
w per i servizi di esecuzione e di ri­
cezione e trasmissione degli ordini
invece, la definizione data alla no­
zione di prodotto non complesso
avrà un impatto sull’accesso a tali
servizi senza che le imprese di in­
vestimento debbano verificare
l’appropriatezza.
Banca di Credito Cooperativo
Vi è anche la possibilità che le impre­
se di investimento siano tenute alla
verifica dell’appropriatezza e, di con­
verso, agli obblighi informativi pre­
visti, anche qualora il cliente dovesse
richiedere un investimento in pro­
dotti non complessi.
Ad ogni modo, la proposta è la testi­
monianza chiara della volontà comu­
nitaria di fissare regole sempre più
precise volte alla tutela dell’investi­
tore e a migliorare la trasparenza dei
mercati.
Il contributo dell’ESMA, nell'attuazione della Mifid I, fra cui la
valutazione di adeguatezza e la fun­
zione di compliance, è stato fonda­
mentale. Per cui la sua azione sarà
fondamentale anche per la determi­
nazione delle linee guida.
La Bcc apre
un nuovo sportello Atm
in via della Resistenza a Scafati
I vertici della Bcc all'apertura del nuovo sportello bancomat dopo la benedizione di Don Antonio Federico
L'istituto di credito di Scafati e
Cetara conferma la sua vicinanza
alle esiegenze dei clienti e dei soci.
Il Bancomat è infatti una macchina
di nuovissima generazione perchè
non si limita alla tradizionale
funziona di bancomat, ma espleta
tutte le fuonzioni di cassa
compresi i versamenti.
D'altronde, uno dei punti di forza
della Bcc è proprio la cura
particolare nei confronti della
clientela per poter offrire le
migliori soluzioni, con lo scopo
principale di sostenere la crescita
del territorio.
numero trentaquattro
11
AZIENDA
Pompei
Pasticceria Gabbiano,
il “paradiso” del dolce
Da vent’anni le sue specialità seducono i golosi di tutto il mondo
di Basilio Puoti
D
ulcis in Pompei… là, in via
Lepanto, ecco spuntare il
“paradiso” del dolce. La pa­
sticceria Gabbiano è il luogo ideale
per i golosi, quelli che, se fosse per
Dante, finirebbero direttamente nel
terzo girone dell’Inferno. Qui, invece,
. C'è tanta fatica e tanto tempo da
dedicare ad ogni dolce, ma quando
negli occhi dei miei clienti (grandi e
piccini) scruto un momento di gioia
vera, mi sento ripagato di tutto. Le
mie “creature” prendono una forma
intrisa di colori, profumi e sapori par­
Il laboratorio della pasticceria Gabbiano con lo staff al completo
a pochi passi dal Santuario, non ci
sono pene da scontare, ma solo preli­
batezze di ogni genere da assaporare
in dolce compagnia, di giorno nella
tea room, di sera nella sala jazz con
sottofondo musicale. Il proprietario
della storica pasticceria pompeiana è
Salvatore Gabbiano. Lo incontro nella
hall del moderno negozio, sito ad un
centinaio di metri da piazza Bartolo
Longo. Gabbiano indossa la classica
divisa bianca, da pasticciere. Al piano
di sopra, dopo aver attraversato il cuo­
re della pasticceria, il laboratorio, en­
triamo nel suo piccolo studio, dove
attaccate alle pareti vi sono delle foto
con torte e vip, e una con papa Bene­
detto XVI.
“Il pasticcere è forse il mestiere più
bello del mondo – dice sorridendo 12
Informati... è meglio - luglio 2014
ticolari e sono un omaggio alla mia
città: Pompei”. Gabbiano è nato nel
1969. A 12 anni decise di seguire il
suo istinto e intraprendere una strada
che gli avrebbe cambiato per sempre
la vita. “Fin da piccolo, ogni volta che
assaggiavo una sfogliatella mi chiede­
vo come fosse stato realizzato quel
fragrante e gustoso dolce – racconta
-. Questa mia curiosità mi spingeva di
tanto in tanto a marinare la scuola, e
a correre nel retrobottega di un'antica
pasticceria di Pompei per carpire qual­
che segreto dell'arte pasticcera. Furo­
no queste piccole "scappatelle" che
mi portarono ad abbracciare un'arte
impegnativa, ma che regala tante sod­
disfazioni”. Arte che Salvatore ha ap­
preso in tanti anni di lavoro a contatto
con i maestri campani. Nel 1994 ha
aperto la sua prima pasticceria a Pom­
pei, in via Ripuaria. La seconda, quella
di via Lepanto, ha visto la luce nel
2010. Salvatore è sposato con Rosa
Boccia, che gestisce il negozio di via
Ripuaria. Hanno tre figli. E 26 dipen­
denti.
Dal 2013 Gabbiano è socio della Bcc
di Scafati e Cetara, di cui è cliente fin
dal 1981. “A 12 anni, per volere di
mio padre, Enrico, storico cliente della
Cassa rurale, decisi di aprire un libret­
to di risparmio su cui versavo la pa­
ghetta settimanale - ricorda -. Nel cor­
so degli anni si è rafforzato il mio
rapporto con la Cassa rurale – Bcc.
Quando entro in banca mi sento in
famiglia. La Bcc mi è sempre stata
accanto quando ho avuto bisogno. In
futuro, senza voler fare grandi sogni
per il difficile momento storico che
viviamo, spero di poter spiccare il vo­
lo, di investire altrove, magari fuori
dalla Campania. Sono convinto che,
in ogni momento della mia vita, potrò
sempre contare sul sostegno della Bc­
c”. Nella pasticceria, che è anche ge­
lateria, pralineria e caffetteria, è possi­
bile degustare innumerevoli tipi di
dolci e dessert. Per gli amanti del sa­
lato c’è una vasta scelta di prodotti
rustici. “La lavorazione completamen­
te artigianale garantisce il gusto, la
freschezza e la fragranza di ogni dolce
o torta realizzata dal nostro qualificato
staff – continua Gabbiano -. La pastic­
ceria prepara buffet e rinfreschi, dolci
e salati, con prodotti artigianali con­
fezionati, su ordinazione ed è specia­
lizzata nella fornitura per bar, ristoran­
ti, alberghi”. In breve tempo è
divenuta un piacevole punto
d'incontro, un luogo dove gustare un
buon caffè ma anche degli ottimi ape­
ritivi e cocktail. Nonostante la crisi
generale il settore non va male, assi­
cura Gabbiano. “Non ci lamentiamo
AZIENDA
Pompei
Banca di Credito Cooperativo
Salvatore Gabbiano e Rosa Boccia
– sostiene Gabbiano – il nostro è un
prodotto buono per ogni occasione.
E poi, con la crisi che c’è in giro, e i
problemi quotidiani, un dolcino serve
proprio per addolcirsi la bocca e la
giornata”. Tra le specialità della pastic­
ceria spicca il “dolce dei misteri”, rea­
lizzato secondo un’antica ricetta a base
di miele, mandorle, pinoli e noci. “Il
mio obiettivo è portare avanti il meglio
della tradizione pasticcera valorizzan­
dola con capacità e spirito di dedizione
– spiega ancora Gabbiano -. Il risultato
è l'armonica fusione di passato e pre­
sente tradotta in prodotti di qualità.
In questa filosofia s’inserisce
l'operazione di recupero delle ricette
dell'antica Pompei. Con il dolce dei
misteri è possibile assaporare quello
che mangiavano i nostri antenati nella
"Secundae Mensae", la sezione del
menù dedicata ai dolci. La pasticceria
era molto importante per i golosi pom­
peiani: alcune ricette sono state tra­
mandate dal gastronomo “imperiale”
Marco Gavio Apicio. Il dolce dei mi­
steri è molto apprezzato all’estero, dal
Canada agli Emirati Arabi e al centro
Europa”. Dal 2003 Gabbiano è mem­
bro dell'Accademia Maestri Pasticceri
Italiani; dal 1994 fa parte
dell'Associazione pasticceri Napoleta­
ni. Nel corso della sua carriera ha vinto
numerosi premi e partecipato a varie
trasmissioni televisive (La vita in di­
retta, La vecchia fattoria, Festa italiana,
30 ore per la vita). Nel 2004 ha preso
parte alla realizzazione del Presepe di
cioccolato più grande del mondo (Eu­
rochocolate Christmas). “Nel 2008
ho avuto l'onore di confezionare una
torta a limone e fragoline in occasione
della visita a Pompei di papa Benedet­
to XVI”, conclude Gabbiano. Tra i vip
che sono passati per la pasticceria vi
sono Michele Placido, Fabio Quaglia­
rella, Alessandro Siani, Massimo Ra­
nieri, Massimo Giletti. Il Gabbiano è
presente nella guida "pasticceri e pa­
sticcerie" del Gambero Rosso e sostie­
ne alcune onlus, tra cui Trame Africa­
ne e Airc.
Scheda
Azienda: Gabbiano
Proprietari: Salvatore Gabbiano e Rosa
Boccia
Anno di fondazione: 1994
Settori: pasticceria, caffetteria,
pralineria, gelateria
Prodotti: pastiera, sfogliatella, caprese,
babà, struffoli, bignè, roccocò e
mostaccioli, altre specialità della
pasticceria partenopea
Specialità: Il dolce dei Misteri
Sedi: Pompei, via Lepanto, 153 e via
Ripuaria, 53/55
Telefoni: 081.8636305 (via Lepanto),
081.8637273 (via Ripuaria)
Addetti: 26
Sito: www.gabbianopasticceria.it
Email: [email protected]
numero trentaquattro
13
CULTURA
Scafati
Il Santuario della Madonna
dei Bagni a Scafati
continua da pag. 2
in seguito ad un altro inspiegabile
evento.
Aumentato, nei pressi del Fosso, il
numero dei pellegrini, cominciarono
a comparire le bancarelle dei
venditori ambulanti.
Alcuni di loro, ritenendo vantaggioso
non lasciare il posto occupato e
rimanervi anche di notte, per
difendersi dalle intemperie, si
costruirono dei ripari o delle
baracche.
Crebbero tanto di numero che alcuni
bottegai del posto protestarono col
loro signore, lamentando una perdita
dei loro incassi per la fastidiosa
concorrenza.
Il feudatario accolse la richiesta e
fece distruggere tutto: baracche,
ripari, tavoli per esporre le diverse
mercanzie, furono smantellati a forza
o bruciati dalla violenza dei suoi
sgherri.
Mal gliene incolse. La Madonna dei
Bagni lo punì.
La sua famiglia fu attaccata dalla
lebbra. Disperati, essendo risultate
vane ed inefficaci tutte le cure e i
farmaci,tutti, quale estremo rimedio,
decisero di gettarsi nelle acque della
vasca. Vi si immersero, e tra lo
stupore generale dei presenti,
attoniti, immediatamente guarirono:
tutti, compreso il feudatario, forse,
un Piccolomini o un Pignatelli
d’Aragona.
L’episodio, al di là della sua
autenticità, è la prova di quanto il
fosso con la sua acqua e la vicina
cappella, avessero influenzato la vita,
la cultura e l’economia della zona.
Pellegrini, malati, visitatori, bottegai,
venditori, curiosi avevano prodotto
un flusso di persone e di danaro, che
si riversavano nel contado, ne
modificavano i ritmi, le abitudini, la
cultura.
14
Informati... è meglio - luglio 2014
Il Santuario di Maria Santissima Incoronata dei Bagni
La venuta del “carrettone è vagne”,
la pratica dei balli, delle tammorre,
presso il Fosso, sconvolgevano i
tradizionali ritmi della vita contadina,
proponevano nuovi modelli,
scompaginavano antichi equilibri.
Nasceva una primordiale
economia legata al turismo
religioso: assai prima di quella della
vicina Pompei.
La cappella divenne sempre più
frequentata e si ampliò; ma restò
sempre “attribuita alla Congrega di
Carità di Angri,” operante fin dalla
metà del XVII sec., che ne curava la
conservazione e la manutenzione.
Nel 1717, auspice la stessa Congrega,
fu ulteriormente allargata, a spese
dell’ università di Angri, per un costo
di “di più migliaia di ducati”.
Crebbe ancora d’importanza: allora
per evitare “le mire dell’ordinario
diocesano di Angri, la stessa
Università stimò opportuno porre
tutto il sito, sotto la giurisdizione del
sovrano di Napoli.”
La richiesta, qualche anno dopo, fu
accolta e nel 1727, la cappella passò
sotto la protezione di Carlo III.
Grazie a tale privilegio, nel 1796,
sotto Ferdinando IV, futuro
Ferdinando I, essa “fu arricchita da
una grande campana”, tra il giubilo
della folla festante.
È interessante notare quanto la laica
Università, cui, pure, faceva capo la
Congrega, tendesse a ribadire
l’autonomia propria e dei soprattutto
dei beni che amministrava, rispetto
all’invadenza o alle “ mire” del potere
religioso.
Questo fatto testimonia l’importanza
della Chiesa e prova quanto la
venerazione della Madonna dei
Bagni si fosse diffusa in tutto il
territorio vesuviano e salernitano,
tanto è vero, che nel giorno della
Festa dell’Ascensione,
numerosissimi erano malati e
pellegrini che vi giungevano.
Come, appunto, riportava lo stesso
Henry Swinburne, nel suo libro “
Travels in the two Sicilies”, edito nel
1783.
La consuetudine è attestata, inoltre,
dalla citazione di questo fenomeno
CULTURA
Scafati
di sentita religiosità popolare, nel
Dizionario delle Località del Regno
di Napoli.
Con l’arrivo dei francesi di Giocchino
Murat, la chiesa e i suoi beni
passarono allo Stato che, con il
ritorno dei Borboni, li restituì, salvo
incamerarli, definitivamente, con il
Regno d’Italia, nel 1866.
A tale provvedimento – riferisce il
Cimmelli – si oppose il rettore pro
tempore del santuario, don Pasquale
Smaldone.
Al termine di un lungo contenzioso,
per effetto della la legge 20 novembre
1859, sulla pubblica assistenza in
ogni comune, tutto il patrimonio del
santuario fu assegnato alla Congrega
di Carità dell’Università di Angri.
Questo fatto può spiegare – forse –
l’ostilità del clero o meglio di parte
di esso, nei confronti del nuovo
Stato, fino alla prima guerra
Banca di Credito Cooperativo
La chiesetta all'interno della quale è custodita la Fonte Miracolosa
Marrazzo – “la Madonna dei Bagni
fu solennemente incoronata”, per
Decreto del Capitolo Vaticano.
Periodico informativo della Banca
di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara
luglio 2014
Numero 34
Assemblea dei soci 2014
La Bcc premia i giovani
talenti del Pacinotti
Al Caccioppoli si chiude il progetto
di educazione finanziaria
Bcc e devozione popolare,
un legame indissolubile
numero trentaquattro - luglio 2014
direttore responsabile
Basilio Puoti
art director
Clemente Falanga
mondiale e quindi alla nascita della
Cassa dei Prestiti di Scafati, nel 1914.
Nel 1892, furono necessari
inderogabili lavori di restauro e
messa in sicurezza.
Il santuario, infatti, si era ampliato e
le opere non erano più
procrastinabili.
Il pavimento in marmo fu rifatto,
abbelliti e stuccati i pilastri della
navata centrale, impreziosito con
decorazioni in stucco color oro,
l’antico organo.
Il 5 luglio 1908, completati i lavori,
– era nuovo rettore, Don Agnello
Hanno collaborato
(1) L’abate don D. Francesco Sacco nel suo
Dizionario Geografico-istorico-fisico del
Regno di Napoli, del 1796, volume III,
scrive: “Scafati, terra della provincia di
Salerno e in Diocesi di Nola... ha preso il
nome dalle scafe, che vi si faceva sul fiume
Sarno... poco lunge da suddetta terra, vi è
una chiesa sotto il titolo di Santa Maria del
Bagno, ove vi è un grande concorso di popo­
lo, nel giorno dell’Ascensione.. questa mede­
sima terra vanta d’avere data la nascita al
poeta lirico, Sgruttenio, autore del famoso
poema lirico, in lingua napoletana, la Tior­
ba a Taccone”..
Gabriele Acanfora
Giuseppe Cavallaro
Rosa Cosenza
Pietro Cozzolino
Laura Di Capua
Carmine Librera
www.bccscafati-cetara.it
[email protected]
Reg. Tribunale di Nocera Inf.
n. 7/07 del 3 maggio 2007
numero trentaquattro
15
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA
“100 anni”
adv: www.alelio.it
dalla fondazione
www.bccscafatiecetara.it
Sede e direzione generale SCAFATI Via P. Melchiade, 37 - Tel. 081.8570111