dicembre 2014 - Bcc Scafati e Cetara

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dicembre 2014 - Bcc Scafati e Cetara
dicembre 2014
Numero 35
Premio Cidac Cultura 2014
al dottor Petrone
La comunità di Cetara dona
una campana del 1914 alla Bcc
A Gragnano la nuova filiale
della Bcc di Scafati e Cetara
editoriale
Il Presidente
L’editoriale
di Massimo Cavallaro
L
'anno del Centenario è stato ricco di
eventi e traboccante di emozioni.
Un anno impegnativo, complesso, nel
corso del quale la nostra Banca, ha sempre
cercato di operare in maniera che “l'economia
e il mercato non siano mai disgiunti dalla
solidarietà”.
Non è stato facile.
Guidati dalle parole di Papa Francesco che,
nell'incontro del 19 Febbraio scorso, in piazza
S. Pietro, ha voluto ricordare l'azione del nostro
Istituto e incoraggiati dall'esempio dei nostri
Padri Fondatori, ci siamo impegnati per non
deludere la fiducia e l'attesa di quanti credendo
in noi, hanno operato con noi.
È bello immaginare quest'anno Centenario
come un cantiere di lavoro, segnalato da un
cartello che, parafrasando, indichi “Valori in
Corso”.
Un anno per riscoprire il nostro carisma e
rigustarlo con tutti coloro i quali condividiamo
la nostra Missione, un anno in cui ridire con
forza ed entusiasmo i Valori su cui fondiamo
la nostra vita, le nostre comunità e le nostre
opere.
Come “L'albero della vita”, in quest'anno
centenario, la Banca di Credito Cooperativo
di Scafati e Cetara, ha prodotto “frutti buoni”,
in termini di accoglienza, di ascolto, di risposte
capaci di interpellare e animare il presente,
orientare il futuro.
Con questo auspicio, auguro a Voi tutti un
Santo Natale, serenità, felicità, prosperità, buon
anno nuovo.
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Informati... è meglio - dicembre 2014
Il XXIX “Premio
Scafati” del Cidac
dedicato ai “valori
della cooperazione”
di Basilio Puoti
I
giovani come alfieri e
testimoni di uno svi­
luppo sostenibile dei
territori”. È questo il messag­
gio lanciato nel corso della
ventinovesima edizione del
Premio Scafati. Organizzato
dal direttivo dell’Accademia
Cidac e dalla Banca di credito
cooperativo di Scafati e Ce­
tara, nell’ambito delle cele­
brazioni per il centenario del­
la fondazione della Bcc, il
premio è stato dedicato, que­
st’anno, ai “valori della coo­
perazione”. Da sempre il mo­
vimento del credito
cooperativo fonda la propria
azione sulla centralità della
persona umana. Anche quan­
do la fredda analisi numerica
impedirebbe l’accesso al cre­
dito, le Bcc concedono fidu­
cia a chi ha fiducia in esse e
di cui esse si fidano, perché
scommettono quotidiana­
mente sulla persona, la sua
storia, le sue potenzialità, i
suoi talenti. Danno e ricevo­
no fiducia. È questo il segreto
della longevità e del successo
delle Bcc. Fiducia significa
garanzia, credibilità, impe­
gno, ma anche intreccio,
quello che si instaura tra la
persona e la sua banca.
continua a pag. 9
S O M M A R I O
n. 35 - dicembre 2014
2-9 Il XXIX “Premio Scafati” del Cidac dedicato ai “valori della cooperazione”
3 Cetara, al suono delle campane
4 Condivisione e coesione, è questa l’essenza della cooperazione
7 A Gragnano la nuova filiale della Bcc di Scafati e Cetara
13 La comunità di Cetara dona una campana del 1914 alla Bcc
14 La Bcc ha contribuito alla buona riuscita del Sinodo per la Chiesa di Nola
ATTIVITÀ SOCIALI
Cetara
Cetara, al suono delle campane
Celebrati due anniversari: il Centenario della fondazione della Bcc di Scafati
e Cetara e il 180° anniversario dell’autonomia amministrativa del Comune
di Luigi Anastasio
I
Comune per l’orologio pubblico,
quattro nuove campane in
sostituzione di quelle esistenti,
ormai usurate dagli anni e non più
intonate. “Le nuove campane – ha
dichiarato il sindaco Secondo
Squizzato – grazie alla Banca di
credito cooperativo e al suo
presidente Massimo Cavallaro,
continueranno a scandire
il tempo e ad allietare le
festività religiose del nostro
paese”. Il sindaco ha
ricordato ai numerosi
cittadini, presenti in piazza,
l’inizio della storia
amministrativa di Cetara
quale comune autonomo.
Con decreto del Re
Ferdinando II, infatti,
veniva concessa a Cetara,
a partire dal 1° gennaio
1834, l’autonomia dal
Comune di Vietri sul Mare,
a sua volta staccatosi da
quello di Cava de’ Tirreni
nel 1807. Il primo cittadino
ha poi voluto ricordare il
compianto poeta cetarese
Gennaro Forcellino che,
Le nuove campane della chiesa di Cetara offerte dalla BCC
con la sua poesia in
vernacolo ‘Sona Alluorge’,
ha contribuito ad accrescere il
anniversari, il Centenario della
fascino dell’orologio pubblico di
fondazione della Banca di credito
Cetara, conosciuto fra i cetaresi
cooperativo di Scafati e Cetara e il
come l’Alluorge. La poesia è stata
180° anniversario dell’autonomia
declamata da Vincenzo Anastasio,
amministrativa del Comune
attore della compagnia Teatrale
cetarese. In questa occasione la Bcc
Cetarese. “Il dono delle quattro
di Scafati e Cetara, presieduta da
campane – ha spiegato il presidente
Massimo Cavallaro, ha voluto
della Bcc Massimo Cavallaro – è un
donare alla Parrocchia di S. Pietro,
segno di vicinanza da parte della
per la chiesa di S. Francesco e al
l suono delle campane nuove
della chiesa di S. Francesco
e dell’orologio pubblico
hanno attirato l’attenzione di
cittadini e turisti. Domenica 10
agosto, poco dopo le 20, la comunità
di Cetara ha vissuto un momento
particolarmente significativo,
celebrando l’incontro di due
famiglia della BCC alla comunità
cetarese. Abbiamo voluto, infatti,
contribuire al rinnovamento delle
campane della chiesa di S. Francesco
e dell’orologio pubblico comunale,
scegliendo questa occasione di
memoria storica locale perché essa
coincide con l’anno in cui la nostra
banca festeggia il centenario della
sua fondazione”.
Prima della benedizione e del primo
scampanio delle nuove campane, il
parroco don Nello Russo, ha
sottolineato il valore del suono che
le stesse esprimono nella vita
religiosa e che accompagnano e
segnano tutti i momenti della vita
cristiana. Le campane, realizzate
dalla Pontificia fonderia Marinelli
di Agnone, hanno sostituito quattro
campane di epoche differenti,
risalenti ad un’epoca compresa fra
il 1709 e il 1914. La più antica delle
quattro campane, quella datata
1709, troverà posto nel museo
civico della Torre di Cetara. Le
nuove campane, abbondantemente
decorate, riportano, oltre che
all’anno di inaugurazione, il logo del
Comune di Cetara con la scritta
“Cetara Crescent”, su un verso, e il
logo del 100° anniversario della
Banca di credito cooperativo di
Cetara e Scafati, dall’altro. Quelle
della chiesa di S. Francesco recano
l’immagine del santo di Assisi, con
la scritta “Francisco Assisi Dicatum”
oltre al logo dell’Ente donante,
mentre l’altra campana è segnata
dall’immagine dell’Immacolata con
la scritta “Immaculate Conceptioni
Dicatum”.
numero trentacinque
3
EVENTI
Cena Sociale
Condivisione e coesione, è questa
l’essenza della cooperazione
Dall’annuale cena sociale della Bcc di Scafati e Cetara, in vista del nuovo anno, il presidente Cavallaro
lancia un messaggio di speranza e di esortazione ai membri della famiglia Bcc ad essere tutti più solidali
di Adele Carella
E
ccoci qui, ancora una volta,
ancora un anno, un altro
Natale insieme, partecipi
fortunati di questa festa bellissima,
divenuta ormai un appuntamento
rappresentanti del credito
cooperativo, nei giorni che hanno
preceduto questa serata fantastica.
Giorni di preparativi, impegnativi e
gioiosi insieme, tesi a far sì che questo
I soci sono stati accolti nella hall
della struttura alberghiera da
Adriana Cioffi, giovane ma valente
arpista, che ha accompagnato la loro
permanenza per circa 20 minuti con
Il presidente Massimo Cavallaro durante il suo discorso augurale
fisso e atteso da tanti, da tutti.
Venerdì 19 dicembre, al Savoy Beach
Hotel di Paestum, location
ineguagliabile, si è tenuta la
tradizionale cena di Natale della Banca
di credito cooperativo di Scafati e
Cetara, per il consueto scambio degli
auguri con tutta la famiglia dei soci. È
stata una attesa trepida ed emozionata
quella che ci ha accompagnati,
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evento potesse diventare "l'evento", a
suggello di un anno speciale, quello
del Centenario della nostra banca.
Tutto è stato organizzato nei minimi
particolari, nulla è stato lasciato al caso,
a partire dall'allestimento delle sale
dell'hotel, per proseguire con le luci,
le decorazioni, con il bianco e con l'oro
che hanno dato luce e splendore ad
ogni cosa.
brani che hanno spaziato dalla
musica classica all’interpretazione
di brani di musica pop
contemporanea.
Alla discesa nella grande sala, i soci
sono stati poi accolti da un’orchestra
base di otto elementi di esperienza
e di chiarissimo valore e
dall’inconfondibile voce dell'artista
nostrano Walter Ricci, certamente
EVENTI
Cena Sociale
Veduta di una parte della sala
riconosciuto da molti. Il cantante ha
spaziato con estrema disinvoltura in
ogni genere musicale italiano e
internazionale compreso lo swing,
il be bop e il contemporary jazz,
dimostrando di avere la padronanza
dei più grandi crooners d’oltre
oceano e di altri generi, in uno stile
assolutamente originale e
inconfondibile.
Dopo il benvenuto del presentatore
romano in arte Pako, abbiamo
assistito all'esibizione della cantante
brasiliana Rosalia De Souza.
Raffinato e ricercato il menù della
cena, impeccabile il servizio, calda
e festosa l'atmosfera, allietata dalla
musica elegante di Attilio Troiano
e del suo gruppo, con la musica dei
nostri anni migliori, che ha fatto
ballare un po' tutti, e dalla
performance di Gaia, bravissima
interprete della migliore tradizione
partenopea, la cui gran voce è pari
alla sua bellezza. Ospite d'onore, dal
punto di vista musicale, è stata la
cantante brasiliana Rosalia De
Souza, molto famosa nel suo Paese,
che ci ha fatto dono di alcuni brani
permeati di ritmo e "saudade".
Da consuetudine, ma non per
questo meno atteso, è arrivato il
discorso del nostro elegantissimo
presidente Massimo Cavallaro. Un
discorso conciso e molto sentito. Il
presidente ha ricordato a tutti il vero
senso del santo Natale, inteso come
speranza di luce. "L'anno del
Centenario della fondazione della
nostra banca – ha affermato
Massimo Cavallaro davanti ad una
platea particolarmente attenta ed
emozionata – non finisce adesso,
perché per nessuna cosa esiste la
fine, ma ogni volta, per ogni fine, c'è
sempre un nuovo inizio". Il
presidente della Bcc di Scafati e ha
paragonato l'anno del Centenario
ad un cantiere nel quale si cerca
continuamente di costruire o,
almeno, di rinnovare. Ha poi
Il coro dei bambini durante l'esibizione
numero trentacinque
5
EVENTI
Cena Sociale
Il brindisi finale
rimandato tutti, come sempre, ai
principi del credito cooperativo, e
aggiunto: "non esistono ostacoli,
nulla è insuperabile, non esistono
crisi ma solo temporanee difficoltà".
Il presidente ha concluso il suo
intervento con gli auguri di rito,
ringraziando tutti i suoi
collaboratori, gli ospiti della serata
e tutti coloro che camminano al suo
fianco “in questo percorso così
impegnativo quale può essere la
guida di un’azienda”, ha sottolineato.
Il suo è stato un messaggio di
speranza e, al contempo, di
esortazione a tutti i presenti ad essere
più solidali, più disponibili, più coesi,
perché è nella condivisione e nella
coesione l'essenza della
cooperazione.
In questi primi cento anni di vita,
sull'esempio dei padri fondatori,
l’istituto di credito di Scafati e Cetara
si è battuto per venire incontro alle
esigenze dei più deboli cercando,
sempre, di prestare ascolto ai bisogni
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delle persone e offrendo, nel rispetto
della normativa vigente, le risposte
più efficaci per la risoluzione dei
singoli problemi quotidiani.
La fine dell’accorato intervento del
Presidente è stata coronata
dall’ingresso in sala del coro della
scuola Musikè di Gragnano.
Un brivido ha percorso la sala alla
vista di quelli che sambravano tanti
compinti angioletti che vestiti di
bianco, hanno intonato, mentre i
commensali si alzavano in piedi
emozionati, il brano "Happy
Christmas and Happy New Year".
C’è stato poi l’intervento della
spumeggiante Gaia Bassi, cantante
eclettica e raffinata, verace e
coreografica, nota per aver
partecipato anche alla produzione
televisiva Un posto al sole. La
cantante di origini salernitane si è
esibita in una posteggia con brani
della tradizione napoleta classica.
La conclusione del suo intervento è
stata mirabolante: i commensali,
invitati dal conduttore Pako, hanno
intonato il ritornello di o’ surdato
nnammurato e hanno sollevato e
sventolato i loro tovaglioli a mo’ di
fazzoletto.
Gli Stoke up hanno chiuso la serata
con un excursus nella musica dance
dagli anni 70 agli anni 90.
Il taglio della torta del Centenario
tra le bollicine del brindisi augurale,
seguito da un dono per le signore,
ha concluso la splendida serata.
Adriana Cioffi, l'arpista che ha allietato l'arrivo soci
ATTIVITÀ SOCIALI
Gragnano
A Gragnano la nuova filiale della
Bcc di Scafati e Cetara
Il presidente Cavallaro: “l’apertura della sede è un risultato eccezionale,
raggiunto grazie all’affetto e alla disponibilità della comunità gragnanese verso
la nostra banca”
di Gabriele Acanfora
I
l Centenario della fondazione
delle nostra Banca di credito
cooperativo ha registrato un
ulteriore significativo evento: l’apertura
di una nuova filiale nella città di
Gragnano. La decima agenzia della Bcc
di Scafati e Cetara è stata inaugurata
nel centro della città, in via
Castellammare. E’una filiale ampia
e con gli spazi ben articolati, che
grazie anche alla abilità dell'architetto
Paolo Esposito, conciliano, nella
misura migliore, le esigenze di
privacy e di sicurezza, in tutte le
la soddisfazione, condivisa dal
direttore generale Eduardo
Colarusso e dai componenti del
consiglio di amministrazione e del
collegio sindacale della banca, per il
prestigioso traguardo conseguito.
Benedicendo la nuova sede, don
Il taglio del nastro della signora Raffaela Cavallaro, a destra il parroco di S. Erasmo Vincenzo Gargiulo benedice gli interni della sede
sabato 8 novembre 2014, alla presenza
del direttore della Federazione
Campana Franco Vildacci e di un
numeroso ed entusiasta pubblico
composto da cittadini, rappresentanti
istituzionali e altre personalità.
Frutto di una accorta
programmazione e di una gestione
oculata, ma anche di sacrifici, di
lunghe ore passate a progettare e a
riflettere, la nuova filiale, che
consolida la presenza cooperativa
nella provincia di Napoli, è situata
diverse operazioni della clientela.
In un’atmosfera gioiosa, rallegrata
dalla bella mattinata di sole, sotto gli
occhi compiaciuti di numerosi soci
e appartenenti alla grande famiglia del
credito cooperativo, il presidente della
Bcc di Scafati e Cetara, Massimo
Cavallaro, accompagnato dalla
gentile consorte, signora Raffaela, ha
tagliato il nastro benaugurale
all’ingresso della nuova filiale.
L’emozione che traspariva dai suoi
gesti e dal tono di voce non oscurava
Vincenzo Gargiulo, parroco di S.
Erasmo, ha ricordato che le prime
banche nacquero, nel Medioevo, ad
opera dei francescani e di alcuni
mercanti cristiani, e che i monti di
pietà fiorirono per venire incontro
alle esigenze dei più poveri. Fu così
che a Napoli, intorno al 1540, grazie
all’opera instancabile di S. Gaetano
da Thiene e del beato Giovanni
Marinoni, sorse un Monte di Pietà
da cui originò, poi, il Banco di
Napoli.
numero trentacinque
7
ATTIVITÀ SOCIALI
Gragnano
La benedizione di don Vincenzo Gargiulo e La nuova filiale di Gragnano vista dall'esterno
“Le banche, dunque - ha affermato
il parroco - sono istituzioni
necessarie per la crescita del
territorio e per realizzare il reciproco
aiuto. Solo così, la crisi che viviamo
non sarà crisi di valori”. Dopo
ha preso la parola il presidente
Cavallaro che, sottolineata
l’importanza di un eccezionale
risultato, quale l’apertura di una sede
a Gragnano, proprio nell’anno del
centenario, si è soffermato
Brindisi augurale nella nuova sede
l’affettuoso saluto del direttore di
Federasse, Franco Vildacci, che ha
evidenziato quanti copiosi frutti, nel
tempo, ha prodotto l’ideale
cooperativo e quanto bene stia
operando il nostro istituto di credito,
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Informati... è meglio - dicembre 2014
sull’affetto e la disponibilità che la
comunità gragnanese ha mostrato
verso la nostra banca.
“D’altra parte - ha aggiunto sentiamo forte l’orgoglio di
approdare, come credito
cooperativo, in un’area così
laboriosa come quella di Gragnano,
che racchiude una serie di attività
che fanno da traino, non solo alla
città, ma a tutto il territorio. Basti
pensare alla ristorazione, al vino, alla
pasta, all’industria casearia, al
turismo.
Questo orgoglio si rafforza se
pensiamo che Gragnano
rappresenta una ulteriore tappa
verso due obbiettivi fondamentali
che ci siamo dati, la costiera
amalfitana e quella sorrentina. E
questo è possibile perché, in quanto
credito cooperativo, la Bcc
restituisce ai territori quanto i
territori, con fiducia, le affidano,
sotto forma di risparmio e di
depositi, perché è la persona, non il
guadagno, il fulcro della
cooperazione e della nostra azione”.
Per questo, ha concluso il
presidente, “ci impegneremo perché
anche in questo territorio cresca e
si fortifichi il seme della solidarietà
e della mutualità”.
Al responsabile della nuova filiale,
Egidio Esposito, e ai suoi
collaboratori, Anna Paola
Attianese, Antonio Federico e
Danilo Chirico, gli auguri di buon
lavoro.
ATTIVITÀ SOCIALI
Scafati
continua da pag. 2
Il XXIX “Premio Scafati”
del Cidac dedicato
ai “valori della cooperazione”
Riconoscimento speciale per i giovani poeti delle scuole e Premio Cultura al
presidente Petrone. La cooperazione si è fatta innovazione con i lavori multimediali
di Basilio Puoti
S
i alza il sipario sul “Premio
Scafati” 2014. Organizzato
dall’Accademia Cidac e
dalla Bcc di Scafati e Cetara, la XXIX
edizione è stata dedicata ai “valori della
cooperazione”. Nel corso della serata,
svoltasi nell’Istituto Scafati Solidale, il
presidente del Cidac, Mario Deside­
rio, ha ringraziato la Bcc e il presi­
dente Massimo Cavallaro, “per ave­
re avuto fiducia nel lavoro, da noi
svolto, con dedizione e abnegazione,
nella realizzazione, a favore dei gio­
vani, del trofeo di poesia e narrativa
del ragazzo”. La 29ª edizione del
“Premio Scafati” è stata realizzata
nell’ambito della commemorazione
del centenario della fondazione della
Bcc di Scafati e Cetara. Desiderio ha
ricordato le parole di Ungaretti: “la
poesia riafferma sempre, ed è la sua
missione, l’integrità, l’autonomia, la
dignità della persona umana”. “Cre­
diamo fermamente nella forza della
poesia e del messaggio della narrativa
e ne abbiamo prova in quanto, in
questa edizione, sono numerosi i
componimenti dei ragazzi pervenu­
tici – ha affermato Desiderio – a con­
ferma che i giovani sentono ancora
il bisogno di dare il loro contributo
all’evoluzione della nostra letteratura,
riaffermando i valori indiscutibili del­
la nostra esistenza in un contesto eti­
co e sociale sconvolto dalla crisi cul­
turale ed economica”. Il Cidac
continua a credere nella creatività dei
ragazzi e lo fa confermando il vigore
e l’impegno, sollecitando adesioni,
coinvolgendo istituzioni, creando un
La premiazione finale
trampolino di sentimenti, dove la
competizione soccombe con onore
ai valori della partecipazione. “Un
messaggio sapientemente calibrato
verso un obiettivo che non è certo
l’esaltazione di ragazzi che si sentono,
giustamente, premiati, ma una valida
incentivazione per coloro che si ci­
mentano da protagonisti in forme
letterarie a loro sconosciute, con il
solo desiderio di accrescere la propria
sensibilità con nuove esperienze –
ha aggiunto il presidente -. I ragazzi
hanno aderito alla schietta sollecita­
zione dell’Accademia Cidac, alcuni
più timidamente, altri con grandi o
piccole presunzioni, pur sempre sti­
molanti, di affermarsi un domani nel­
la scena letteraria. Tutti vinti dall’in­
sopprimibile necessità di comunicare
il loro vissuto. I risultati sono gratifi­
canti, perché la nostra azione acco­
muna, in nome della poesia e della
narrativa, studenti di ogni età, in un
ideale obiettivo: un futuro ricco di
prospettive, prosperità e benessere”.
Le sezioni del Trofeo di poesie e nar­
rativa del ragazzo - scuole elementari,
medie e superiori - sono state intito­
late rispettivamente al sindaco e po­
eta Rocco Scotellaro, a Secondo
Tranquilli, più noto come Ignazio
Silone, scrittore e politico, e a
Manlio Rossi Doria, economista,
accademico e senatore. Tre figure,
con esperienze politiche e culturali
comuni, che hanno testimoniato il
loro impegno meridionalistico e me­
ritato un posto di rilievo nella cultura
italiana.
Il presidente della Bcc, Massimo Ca­
vallaro, ha ringraziato i presenti, tra
cui il vescovo di Nola, Beniamino
Depalma, il rettore dell’Università
numero trentacinque
9
ATTIVITÀ SOCIALI
Scafati
di Salerno, Aurelio Tommasetti, il
presidente di FederCampana, Silvio
Petrone, e affermato: “qui c’è tanto
cuore, molto dei valori del credito
cooperativo, espressi attraverso la
sensibilità mostrata verso i nostri
giovani, il loro futuro”. Ed è proprio
la fiducia nei giovani che spinge la
Bcc a sostenere le iniziative del Ci­
dac che, con sacrificio, lavora per la
promozione della cultura. “Sono i
giovani, con la loro creatività e il loro
entusiasmo, ma anche le loro
potenzialità, il futuro su cui puntia­
mo per intrecciare ancora più effica­
cemente, economia e sviluppo – ha
aggiunto Cavallaro -. Sta a noi e
all’università, determinare le condi­
zioni affinché questa speranza diven­
ti realtà, attraverso un impegno co­
stante a favore della crescita
culturale, morale e sociale dei terri­
tori”. Cavallaro ha ricordato il mes­
saggio contenuto nella Rerum No­
varum, enciclica sociale di papa
Leone XIII, che poneva particolare
attenzione alla centralità della per­
sona.
“Bisogna partire dai giovani, per far
sì che la cultura possa essere usata a
difesa delle tradizioni e delle espe­
rienze che si tramandano da padre
in figlio – ha proseguito il presidente
della Bcc -. Bisogna esaltare la nostra
cultura integrandola con quella glo­
bale, tenendo i piedi nel locale, ma
con la testa nel globale. Nell’anno
del centenario della fondazione della
nostra banca e di quella di Battipa­
glia continuiamo a portare avanti un
messaggio di solidarietà: nel fare
banca dobbiamo porre al centro del­
la nostra azione la persona e i suoi
bisogni, dobbiamo esser capaci di
fare buona impresa e di produrre
risultati, ma tali strumenti devono
essere usati per curare i territori, e il
futuro dei nostri giovani”. Il sindaco
Pasquale Aliberti ha ricordato la
figura di Domenico Vangone e rin­
graziato il presidente Cavallaro per
essere sempre vicino ad iniziative
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Informati... è meglio - dicembre 2014
Il presidente Cavallaro dona al Vescovo De Palma una scultura bronzea raffigurante un angelo in volo
Il presidente Cavallaro dona al Rettore Tommasetti una serigrafia dell'Angelus Tutor
culturali come quella del Cidac. “Il
sostegno della Bcc – ha detto il pri­
mo cittadino – ha permesso al Cidac
di mantenere alto il livello di un pre­
mio che torna a dar voce ai giovani
e alle loro emozioni. Un plauso al
Cidac che è riuscito ad organizzare
un’iniziativa dedicata alle scuole di
ogni ordine e grado che porta avanti
con successo da 29 edizioni. Un pro­
getto che punta alla promozione di
giovani talenti, stimolando il pensie­
ro creativo, promuovendo le
capacità e la libertà di pensiero dei
ragazzi. In un momento economico
difficile la poesia e la narrativa sono
il luogo ideale per riversare le proprie
emozioni, affrontare temi importanti
come la pace, la giustizia, l’amore e
l’amicizia con semplicità e schiettez­
za, per dimostrare che in una società
fatta di social network, come quella
attuale, i giovani hanno ancora voglia
di socializzare alla vecchia maniera,
di guardarsi negli occhi, di vivere e
raccontare. Il premio Scafati è anche
questo: incontrarsi fuori dal virtuale
per ascoltare, per comunicare anco­
ra, veramente”. La serata è stata con­
dotta da Antonio Angrisano ed
ATTIVITÀ SOCIALI
Scafati
Elena Fiorenza che, insieme a
Bianca Santonicola, hanno letto le
poesie dei partecipanti al concorso.
Nel suo intervento, il vescovo di No­
la Beniamino Depalma, si è soffer­
mato sui giovani che potranno di­
ventare dei capolavori solo se
troveranno degli adulti in grado di
trasmettere loro la passione della
vita. “Oggi stiamo davvero male, lo
diceva un filosofo russo nel 1920 –
ha sostenuto Depalma -. Il perché è
semplice: per i tempi che viviamo.
Eppure Sant’Agostino diceva che
non sono i tempi a regolare la nostra
vita, ma è l’uomo a creare dei tempi
tristi. È qui il problema. Abbiamo
creato dei tempi tristi, perduto la
memoria della cultura, di ciò che ci
apparteneva come italiani, europei,
occidentali. E’ importante leggere i
libri, ma non basta. Ci vuole l’impe­
gno a diventare uomini, a voler cre­
scere. Liberiamoci dall’illusione del
mito. Oggi ciò che rende gli uomini
forti è la capacità di relazione. È la
relazione a renderci davvero umani.
Oggi stiamo avvertendo la follia di
un’economia senza etica, che ci to­
glie il cuore, la fantasia, e ci rende
dei frigoriferi viventi”. Ma allora chi
ci salva da questa crisi, il governo,
l’Europa? Si è chiesto il vescovo.
“No, può salvarci solo la solidarietà,
il coraggio di recuperare i sentimenti,
gli affetti, la gioia di vivere – ha riba­
dito -. Non è la ricchezza che ci rende
felici, ma è il patrimonio che abbia­
mo ricevuto dai nostri padri e che
dobbiamo trasmettere alle nuove
generazioni. La bellezza della
solidarietà è un bene che non possia­
mo disperdere, perché la crescita
economica passa necessariamente
per una crescita umana. Lodevole è
l’impegno del credito cooperativo
che difende la solidarietà, si schiera
accanto a chi non ha voce, che non
ha opportunità, né futuro. L’Italia
sta diventando un territorio di soli­
tudine, abbiamo una sola possibilità
di salvarci, la solidarietà. Noi educa­
tori abbiamo il compito di aiutare i
giovani a non essere dei falliti, inse­
gnando loro il valore della
solidarietà, della relazione, i senti­
menti, il vivere insieme, l’importanza
di caricarsi gli uni dei pesi degli altri,
e viceversa. Noi faremo la nostra par­
te con la ricerca, la formazione di
qualità per far crescere il territorio
al fianco del credito cooperativo. In
questa direzione va l’accordo siglato
a Paestum con il credito cooperativo
I Presidenti Petrone e Cavallaro conferiscono al Presidente Desiderio la melagrana simbolo della cooperazione
affinché nessuno si senta mai solo”.
Al vescovo Depalma, “punto di rife­
rimento e stimolo, che con il suo
impegno di vita difende le tradizioni
e i sani stili di vita”, Cavallaro ha
donato una scultura in bronzo, del­
l’artista don Battista Marello, raffi­
gurante un angelo in volo.
Il rettore Tommasetti ha ricordato,
con un minuto di silenzio, la studen­
tessa Francesca Bilotti, vittima di
un incidente all’interno
dell’università di Salerno. “Voglio
ringraziare il presidente Cavallaro
per l’invito – ha detto il rettore -.
Sono particolarmente contento di
essere presente al premio Scafati. A
mio avviso la buona scuola non è
quella del governo, con i suoi tagli,
o quella descritta in qualche film da
cassetta che vuole solo speculare sul­
le difficoltà del nostro territorio solo
per fare incassi. La buona scuola è
quella fatta di tanti ragazzi che si
mettono in gioco, che vogliono te­
stimoniare la loro voglia di crescita.
La scuola ha bisogno dell’università,
e che prevede l’attivazione di borse
di studio a favore dei nostri studenti.
Dalla Campania l’università e il cre­
dito cooperativo devono lanciare un
messaggio di speranza per i giovani”.
“La presenza del professore Tomma­
setti, rettore dell’Università di Saler­
no, ateneo nel quale il nostro terri­
torio si riconosce, è la dimostrazione
di quanto concreto e forte possa es­
sere il legame con il mondo univer­
sitario, il solo che può dare ai giovani
le competenze necessarie ad essere
dei professionisti della cooperazione,
in un mondo che cambia – ha spie­
gato il presidente Cavallaro -. Lo
sviluppo del territorio, e delle
comunità che lo popolano, passa at­
traverso una finanza fondata sui va­
lori della mutualità e della coopera­
zione, che solo l'università – luogo
dei valori – può promuovere al me­
glio”. Cavallaro ha donato al rettore
un’opera serigrafica raffigurante un
angelo tutor di don Marello e la me­
lagrana d’argento, simbolo di forza,
coesione, e reciprocità, valori a cui
numero trentacinque
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ATTIVITÀ SOCIALI
Scafati
serviamo gelosamente, e che traman­
diamo ai nostri figli”.
A seguito della votazione della giuria
studentesca, il primo premio è stato
assegnato alle seguenti poesie:
· per la sezione "Rocco Scotellaro", “Il
pittore”, di Annamaria Giorgio di
Scafati (Salerno), del 4° circolo didat­
tico di Scafati (Salerno)
· per la sezione "Ignazio Silone", “Le
parole sono ponti”, di Federica Pie­
depalumbo di Santa Maria la carità
(Napoli) dell’istituto comprensivo
Cavallaro e Desiderio con il Rettore Tommasetti consegnano il Premio Cultura 2014 al presidente Petrone
“A. Maiuri” di Pompei (Napoli)
opera di Battista Marello raffigurante l'Arcangelo Michele
· per la sezione "Manlio Rossi Doria",
“Eden o ade tecnologico?”, di Io­
Federazione Campana e dalla rete
si ispira il credito cooperativo. Un
landa Bilotti di Giffoni Valle Piana
frutto succulento, ricco di semi, che delle Bcc, va portata avanti con deci­ (Salerno), del liceo scientifico “F.
rappresentano la prosperità e l’impe­ sione e irrobustita dalla linfa delle
Severi” di Salerno.
gno delle Bcc per un futuro migliore. giovani generazioni, che con i loro
La manifestazione si è conclusa con
L'Accademia Cidac ha conferito, su lavori esaltano i valori su cui fondia­ la proclamazione dei vincitori al
indicazione del presidente Cavallaro, mo la nostra azione centenaria”. Il
Concorso “Premio Speciale ai Va­
il premio cultura "Domenico Vango­ presidente Petrone ha ricevuto una lori della Cooperazione”.
ne" 2014 al presidente di FederCam­ targa ricordo e una pittura, su tavola I giovani che vi hanno partecipato
pana, Silvio Petrone, con la seguen­ lignea antica, di don Marello, raffigu­ hanno presentato elaborati in forma
te motivazione: “Amico leale e guida rante l’arcangelo Michele. “Vi ringra­ multimediale, a testimonianza della
zio dal profondo del cuore per aver­ volontà di utilizzare innovative for­
instancabile, uomo sensibile, sempre
concretamente vicino alle problemati­ mi dato la possibilità di vivere un
me di comunicazione per la diffu­
momento diverso – ha dichiarato
che e alle aspettative dei giovani, am­
sione di valori sempeterni, quali
ministratore illuminato e instancabile Petrone – mi avete aperto una fine­ quelli della cooperazione. Nei lavori
promotore del credito cooperativo, for­ stra nuova. È bene ricordare l’impor­ le immagini, la grafica e la musica,
tanza della memoria. Una comunità hanno, con il supporto di testi signi­
temente ancorato ai valori del movi­
che non ha memoria storica non ha ficativi, illustrato pienamente il te­
mento ma al tempo stesso proiettato
ad un futuro che vuole la cooperazione futuro. Bisogna ricordare, perché so­ ma della mutualita.
di credito realtà competitiva e capace lo ciò che è stato fatto può dare la
Claudio Simone Cavallaro è risul­
di rispondere alle sfide di un futuro in forza per guardare avanti. Non a ca­ tato il vincitore del concorso: Ales­
costante evoluzione. Figura carismati­ so, 64 persone di Scafati, il 22 febbra­ sandro Martire e Antonio Donna­
io 1914, hanno deciso di rinunziare rumma, si sono classificati secondi,
ca, generoso presidente della Federa­
zione campana delle Bcc, di cui è stato a una parte dei propri interessi per
mentre Gerardo e Mariano Novi,
fare qualcosa per gli altri. Ed è quello Gianluca Tirone e Alessandro Bo­
direttore per 25 anni, sempre vicino
che facciamo tutti i giorni. Guardia­ sco si cono classificati al terzo posto.
alle comunità locali per sorreggerle e
mo negli occhi le persone, diamo
promuoverne lo sviluppo sostenibile,
Tutti frequentano l'ITI Pacinotti di
ha, fortemente, contribuito alla crescita risposte concrete alle famiglie, ci in­ Scafati.
della presenza delle Bcc sull'intero ter­ ventiamo quotidianamente la solu­ A tutti i giovani vincitori la nostra
zione ad un problema, perché le Bcc, Banca di Credito Cooperativo ha
ritorio regionale, promuovendo con
essendo cooperative solidali, guarda­ assegnato una melagrana d'argento
impegno entusiasta, la crescita delle
no alla persona. Non vogliono essere e un libretto di deposito a risparmio
famiglie e delle piccole imprese, e po­
nendosi come professionista da rispet­ banche di transazione, ma di relazio­ quale premio al loro impegno ed in­
tare e modello da imitare”. Per Caval­ ne, secondo i valori che ci sono stati centivo ai valori che contrassegnano
laro, “l’essenziale azione, svolta dalla trasmessi dai nostri padri, che con­
la nostra quotidiana azione.
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Informati... è meglio - dicembre 2014
ATTIVITÀ SOCIALI
Cetara
Banca di Credito Cooperativo
La comunità di Cetara dona
una campana del 1914 alla Bcc
di Luigi Anastasio
U
na campana del 1914 è stata
donata alla Bcc di Scafati e
Cetara dalla comunità di
Cetara. Si tratta della campana della
chiesa di San Francesco in Cetara che
presenta l’effige della Madonna con
dell’istituto di credito. Convinto e
deciso, ha organizzato, per il 24
ottobre scorso, una manifestazione
con la partecipazione di don Salvatore
Bianco, don Nello Russo, del sindaco
di Cetara Secondo Squizzato, dei soci
suono delle campane è presenza di
Dio nella nostra vita.
Il presidente Cavallaro, che ha voluto
fortemente questo evento, ha posto
l’accento sulla necessità che la banca
ha, in momenti difficili come quello
attuale, di maggiore unione e
cooperazione.
“La campana sia per noi - ha affermato
il presidente Cavallaro – un segno di
risveglio spirituale sociale ed
economico. E’ necessario richiamare
tutta la nostra famiglia e invitarla ad
iniettare tanta fiducia reciproca per far
crescere la speranza di un futuro
migliore. La nostra banca, nei limiti
del possibile, è sempre pronta a dare
una mano ai più deboli e ai più
bisognosi”. La manifestazione si è
conclusa con la benedizione finale
della campana, da parte di don
Salvatore, e con un gioioso momento
di convivialità.
Don Salvatore Bianco benedice la campana, a destra il Sindaco Squizzato,
don Nello Russo e il presidente Cavallaro
Bambino a mezzo busto, costruita
dalla fonderia Salvatore Nobiliana, fu
Luigi, un secolo fa.
Questa campana è stata sostituita con
una nuova, data 2014, costruita dalla
Pontificia fonderia Marinelli, e donata
dalla Bcc, con il logo della Banca e la
scritta “dono della Bcc nel centenario
della fondazione”, da un lato, e
l’immagine di San Francesco con la
scritta “Francesco Assisi Dicatum”,
dall’altro.
La vecchia campana, datata 1914, è
stata costruita proprio nell’anno di
fondazione della Bcc e il presidente
Massimo Cavallaro, attratto da
questa curiosa coincidenza, ha
maturato l’idea che il posto giusto per
la stessa, fosse la sede di Scafati
di Scafati e Cetara per la sistemazione
della campana nei locali della banca.
Prima di procedere alla benedizione
della stessa sono stati espressi pensieri
toccanti da parte di don Salvatore che,
pur riconoscendo l’eccezionalità della
sistemazione della campana, ha
dichiarato come essa abbia la funzione
di richiamare all’unità e di far
camminare assieme le comunità di
Scafati e Cetara. Il sindaco Squizzato
ha manifestato il suo profondo piacere
“per l’amicizia forte e crescente che
stringe Scafati e Cetara”. “La
condivisione degli interessi e il far
prevalere il bene comune è e deve
essere un obiettivo intrinseco nelle
nostre azioni”, ha aggiunto.
Don Nello ha sottolineato, che il
numero trentacinque
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ATTIVITÀ SOCIALI
Scafati
La Bcc ha contribuito alla buona riuscita
del Sinodo per la Chiesa di Nola
Alla tre giorni del Palamangano hanno partecipato circa duemila fedeli di 114
comunità diocesane
di Basilio Puoti
A
Scafati si è svolto il “Sinodo
per la Chiesa di Nola”. Ad
organizzarlo nel
PalaMangano è stata la Diocesi
nolana con il contributo della Banca
di credito cooperativo di Scafati e
di sacerdoti e di altri fedeli della
Chiesa particolare, scelti per
prestare aiuto al Vescovo diocesano
in ordine al bene di tutta la
comunità diocesana (can. 460
C.I.C.). Esso manifesta ed attua la
Da sinistra, Rosalba Manes, Mons. Lino D’Onofrio, Vicario Generale del Vescovo di Nola, il presidente
Cavallaro e la signora Raffaela
Cetara, presieduta da Massimo
Cavallaro. Fedele all'insegnamento
della Enciclica Rerum Novarum la
Banca di Credito Cooperativo di
Scafati e Cetara, ha voluto in questo
modo testimoniare la profonda
adesione ai valori che inneggiano
alla centralità della persona umana
e che trovano nei lavori del Sinodo
il lievito essenziale.
Il sinodo diocesano è l’assemblea
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Informati... è meglio - dicembre 2014
comunione diocesana e, nello
stesso tempo, la edifica con la forza
dello Spirito, mediante l’ascolto
attento e cordiale dei segni dei
tempi, nei quali occorre saper
leggere le grandi provocazioni che
Dio lancia all’interno della storia
concreta di questo territorio.
“L’esperienza sinodale, dove la
parola “sinodo” sta per “cammino
insieme” – ha affermato il vescovo
di Nola, monsignor Beniamino
Depalma – ha il compito di scuotere
i cuori, oramai abituati a una
cristianità spesso sopita, ma che il
vero cristiano deve far sbocciare con
vitalità.
L’obiettivo del sinodo è quello di
attivare una conversione missionaria
della nostra chiesa locale perché le
comunità si riscoprano, chiamate a
vivere gomito a gomito con le realtà
in cui sono calate, realtà da accogliere
e con le quali dialogare non perché
semplicemente si accresca il numero
dei fedeli, ma perché tutti possano
vedere nel volto della Chiesa di Nola,
il volto di Cristo, il volto di quel Dio
che è verità, amore e libertà”.
Sei gli appuntamenti in calendario
che hanno caratterizzato la terza
edizione del cammino sinodale
indetto dal vescovo Depalma l’11
ottobre 2012. Dopo aver ricordato
l’invito di papa Francesco affinché
il clero sia più dinamico e capace
di andare nelle periferie, non solo
territoriali, il vescovo ha aggiunto:
“l’uomo del nostro tempo ci
interpella, ci chiama, in quanto
Chiesa, per accompagnarlo nella
ricerca di verità e senso che,
nonostante le difficoltà forti del
momento, il suo cuore ancora non
ha accantonato”. “L’urgenza di una
tale domanda di verità e senso, che
nei nostri territori nasce dallo
scontrarsi con stili di vita mafiosi,
ATTIVITÀ SOCIALI
Scafati
prima causa della disumanizzazione
e distruzione del nostro
meraviglioso paesaggio umano e
naturale – ha spiegato Depalma –
mi ha spinto due anni fa a indire il
X Sinodo per la Chiesa di Nola, ad
iniziare cioè un periodo forte di
discernimento per essere
autenticamente al servizio
dell’umanità che incontriamo, per
essere profeticamente testimoni
della speranza, per essere
umilmente discepoli del Signore
risorto”.
Nel corso della tre giorni, il vescovo
ha ringraziato il primo cittadino di
Scafati per l’ospitalità e il presidente
Cavallaro per aver provveduto a
fornire il materiale di supporto al
sinodo. Particolarmente
interessante è stata la lectio divina
di Rosalba Manes, docente
dell’istituto teologico San Pietro di
Viterbo e della facoltà di missiologia
della Pontificia Università
Gregoriana di Roma. Il vescovo di
Novara, monsignor Franco Giulio
Il palco del Palamangano sede dell'Assemblea Sinodale
Brambilla, ha tenuto una relazione
sul tema “Il sinodo evento di grazia
per una Chiesa”. La tre giorni si è
chiusa con la consegna, ai 2.500
componenti dei gruppi parrocchiali
provenienti dalle 114 comunità della
diocesi, dell’Instrumentum laboris, la
traccia di lavoro che condurrà
all’elaborazione, per giugno 2016,
del documento finale del Sinodo.
Periodico informativo della Banca
di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara
dicembre 2014
Numero 35
Premio Cidac Cultura 2014
al dottor Petrone
La comunità di Cetara dona
una campana del 1914 alla Bcc
A Gragnano la nuova filiale
della Bcc di Scafati e Cetara
numero trentacinque - dicembre 2014
direttore responsabile
Basilio Puoti
art director
Clemente Falanga
Hanno collaborato
Gabriele Acanfora
Luigi Anastasio
Adele Carella
Pietro Cozzolino
Mario Desiderio
Carmine Librera
Enrico Ursini
www.bccscafati-cetara.it
[email protected]
Reg. Tribunale di Nocera Inf.
n. 7/07 del 3 maggio 2007
numero trentacinque
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adv: www.alelio.it
www.bccscafatiecetara.it
Sede e direzione generale SCAFATI Via P. Melchiade, 37 - Tel. 081.8570111