PAGINE APERTE - settembre 2007

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PAGINE APERTE - settembre 2007
P GINE
APERTE
Notiziario del Comune di Poggio Renatico
Anno VII° - n. 2 - Settembre 2007 - Autorizzazione del Tribunale di Ferrara n. 22/2000 del 25/10/2000
Direttore Responsabile: Avv. Paolo Pavani
Direzione e Redazione: Comune di Poggio Renatico - Piazza Castello, 1 - Tel. 0532.824511
Stampa: Tipo-Lito Gallerani snc.
“Poste Italiane - Tassa pagata - Invii senza indirizzo DC/DCO/Ferrara/ISI/3431/2003 del 11/04/2003”
Memoria e progresso per la crescita della comunità
Il sindaco
Paolo Pavani
Cari cittadini,
l’estate volge ormai al termine, ma ci
attendeno un autunno e, specialmente, un
mese di settembre particolarmente
significativi e ricchi di appuntamenti.
Il 29 settembre 2007, festa del nostro
patrono San Michele Arcangelo, sarà
solennemente festeggiato il centenario della
costruzione della nostra abbazia, con la
celebrazione della messa da parte del
Vescovo. L’evento sarà reso ancora più
rilevante dalla gradita decisione del Questore
di cogliere l’occasione delle celebrazioni per
festeggiare nella nostra chiesa il patrono
della Polizia di Stato. Inoltre, grazie
all’interessamento del Comandante del Cofa
(Comando Operativo delle Forze Aeree),
Generale Roberto Iacomino, a cui va il mio
più sentito ringraziamento, è previsto il
passaggio sulla nostra piazza delle gloriose
Frecce Tricolori.
Sarà un giorno che ricorderemo a lungo.
Durante tutto il mese, accanto alle
tradizionali iniziative del “Settembre
Poggese”, saranno dedicate allo storico
appuntamento molteplici manifestazioni, tra
le quali la presentazione del pregevole libro
sulla storia della chiesa.
Vi attendiamo numerosi per celebrare
insieme, con tutto il risalto che merita, questa
importante ricorrenza.
Troverete nel presente numero della
pubblicazione comunale diversi
approfondimenti sul centenario e sulla storia
della chiesa abbaziale. Speriamo che queste
pagine vi siano gradite e che possano
risultare interessanti per tutti i cittadini
poggesi: per coloro che a Poggio Renatico
sono nati o vivono da molto tempo, affinché
possano riscoprire quale patrimonio storico,
culturale e architettonico racchiude il nostro
paese, e per coloro che vi risiedono da poco
tempo, perché possano compiutamente
conoscere la comunità di cui sono entrati a
far parte.
A voi tutti rinnovo l’invito a conservare,
preziosa, la memoria del passato, per
preservare la nostra storia e metterla al riparo
da deformazioni e dispersioni, oltre che per
consolidare i sentimenti di appartenenza e
di identità.
Proseguendo nella lettura troverete uno
spazio dedicato al nuovo progetto di raccolta
differenziata e una sorta di piccolo
vademecum sulle modalità di separazione
dei rifiuti. Intendiamo in tal modo fornire la
massima informazione su questo argomento,
in modo da mettere tutti in condizioni di
aderire a questo innovativo sistema.
Continua intanto incessante l’azione
dell’Amministrazione Comunale per
migliorare la qualità della vita nel nostro
territorio.
I risultati ottenuti fino ad ora sono
straordinari.
Come avrete già appreso, nel mese di
giugno ho ritenuto doveroso assumere
personalmente le prioritarie deleghe dei
Lavori pubblici e della Sicurezza, per dedicare
nei prossimi due anni di mandato una
particolare attenzione a questi settori
strategici dell’attività
amministrativa, nei quali
peraltro sono stati
conseguiti sinora positivi
risultati. Si tratta di temi
sui quali l’opinione
pubblica è particolarmente
sensibile e ritengo
opportuno assumerne la
diretta responsabilità.
Per quanto riguarda la
sicurezza, facendomi
interprete di un diffuso
sentimento di legalità, ho
promosso un vertice
Visitate il sito del Comune: www.comune.poggiorenatico.fe.it
sull’ordine pubblico presso la Prefettura di
Ferrara, allo scopo di monitorare la situazione
e valutare possibili interventi volti ad
aumentare la sicurezza e la percezione della
sicurezza nella nostra comunità.
Il quadro emerso nel corso dell’incontro
è apparso rassicurante e i dati forniti dal
Prefetto testimoniano il grande impegno delle
forze dell’ordine nell’azione di prevenzione
e contrasto della criminalità. Nei prossimi
mesi concentreremo i nostri sforzi nella
realizzazione di impianti di videosorveglianza
su tutto il territorio e lavoreremo a progetti
che vedano maggiormente coinvolta la nostra
Polizia Municipale in interventi sulla sicurezza.
Sul fronte dei lavori pubblici, abbiamo già
provveduto a un potenziamento delle risorse
umane impegnate nel competente settore,
al fine di accelerare la attuazione del nostro
ambizioso piano degli investimenti.
E’ nostra ferma intenzione portare a
compimento tutti gli importanti interventi
programmati sull’edilizia scolastica, sull’arredo
urbano, i parchi, il patrimonio e l’impiantistica
sportiva dell’intero territorio, che doteranno
il nostro Comune di strutture adeguate al
livello di sviluppo che abbiamo raggiunto in
questi ultimi anni.
Continueremo a lavorare con il massimo
impegno per mantenere fede al nostro
obiettivo di costruire insieme un paese più
bello, ricco e solidale.
Il Sindaco
Avv. Paolo Pavani
Antica edizione della Fiera di San Michele. Foto da collezione Renato Bonetti
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1907-2007, CENTO ANNI
DELLA NUOVA ABBAZIA
DI SAN MICHELE
Il 1° giugno 1902 fu posata la prima pietra
e il 5 giugno iniziarono i lavori sotto la direzione
del progettista Luigi Gulli: il 29 settembre 1907
la chiesa di Poggio Renatico, consacrata alla
protezione dell’Arcangelo Michele, fu inaugurata
da monsignor conte Lodovico Zucchini,
protonotario apostolico e arciprete della
Metropolitana di Bologna, con la solenne
celebrazione del pontificale, a cui partecipò
“una moltitudine immensa di popolo festante”.
Un secolo dopo le iniziative dedicate al
centenario dell’abbazia culmineranno proprio
nella giornata del santo patrono. Nel contesto
di questa speciale ricorrenza si inseriranno
peraltro i festeggiamenti della questura di
Ferrara in onore del protettore della Polizia di
Stato San Michele, difensore della giustizia e
guardiano contro le forze del male.
Sabato 29 settembre 2007, alle ore 9.45,
sua eccellenza monsignor Paolo Rabitti,
arcivescovo di Ferrara-Comacchio, presiederà
la solenne concelebrazione eucaristica in
occasione del centenario e della festa della
Polizia di Stato, alla presenza del questore di
Ferrara e dei rappresentati delle autorità
civili e militari.
La successiva cerimonia si terrà nel piazzale
antistante il sagrato e vedrà il passaggio nei
cieli di Poggio Renatico delle Frecce Tricolori,
la straordinaria pattuglia acrobatica
dell’Aeronautica Militare.
Il programma dei festeggiamenti del settembre 1907
DAL CENTENARIO IL PRIMO VOLUME SULLA STORIA POGGESE
L’evento culturale più significativo di delle celebrazioni del centenario
è indubbiamente la pubblicazione del volume “La nuova chiesa abbaziale
di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico (1907-2007)”, scritto da
Tito Manlio Cerioli, che ha indagato il turbolento passaggio dalla vecchia
alla nuova chiesa, da Luigi Samoggia, che si è dedicato alle caratteristiche
tecnico-stilistiche dell’edificio, e da Gianni Cerioli, che ha studiato l’aspetto
estetico ed artistico degli arredi, ponendoli in raccordo con la liturgia.
Il libro, voluto dall’Amministrazione Comunale e dalla Parrocchia
di Poggio Renatico e a cui hanno contribuito la Fondazione Cassa
di Risparmio di Cento e la Fondazione Dott. Carlo Fornasini, è
stato presentato a Castello Lambertini lo scorso sabato 8 settembre,
alla presenza del sindaco Paolo Pavani, dell’abate parroco don
Giovanni Albarello e di tutta la comunità.
A questa importante pubblicazione è legato anche il ciclo di incontri
con gli autori “La storia, l’architettura e la decorazione della nuova chiesa
abbaziale”. Narrazione, musica e immagini si intrecceranno in questo
percorso storico, architettonico ed estetico per conoscere la storia della chiesa nei suoi luoghi.
Questo il calendario delle serate:
sabato 6 ottobre, ore 20.45, Castello Lambertini
sabato 13 ottobre, ore 20.45, chiesa vecchia
sabato 20 ottobre, ore 20.45, chiesa abbaziale.
Alle parole del curatore dell’opera Gianni Cerioli affidiamo la sua chiave di lettura.
Come ricorda il sindaco Paolo Pavani nella presentazione del volume “questo testo rappresenta
per la nostra comunità la prima fondamentale pietra per la costruzione di un solido edificio della
memoria”. Poggio Renatico, infatti, non ha ancora una serie di volumi che in maniera sistematica
sappiano studiare, osservare e divulgare la storia locale e consolidare la memoria collettiva.
L’occasione di questo libro è finalizzata a mettere a fuoco le vicende che si sono svolte nel
momento della costruzione della nuova chiesa. Esse portano alla scoperta di molte altre vicende
che sono a quelle intrecciate. Non solo si è costruito un edificio sacro, ma si è creato
anche il “centro storico” del paese. Noi che siamo abituati a vedere la piazza così
sistemata, abbiamo difficoltà a concepire che il centro del paese non ci fosse, non
esistesse fisicamente. Fino ai primi del Novecento un grande prato quadrato, ricordo di
ben altre storie passate, imponeva la sua presenza. Come si sia potuto arrivare alla
situazione odierna è quello che hanno voluto indagare gli autori del testo.
Con competenze diverse ripercorrono le
stesse vicende per far cogliere la complessità
che questa operazione, letta in maniera lineare,
nasconde: quello che a volte può sembrare
una sovrapposizione di fatti è invece un modo
di cogliere da una prospettiva diversa le stesse
cose. Ne risulta chiaramente la stratificazione
delle idee, delle opinioni, delle volontà che nello
stesso momento creano una situazione del
tutto nuova per il nostro paese.
Tito Manlio Cerioli, responsabile di tutta la
ricerca archivistica, ha voluto “raccontare la
La chiesa abbaziale e la piazza
storia trascrivendo i documenti prodotti dai
di Poggio Renatico alla fine degli anni ‘30
protagonisti”, quasi a voler dare al lettore il
senso della sorpresa, della delusione o della gioia che quelle parole hanno prodotto nelle persone
coinvolte. Sono parole che portano l’eco di molti luoghi e ambienti, scritte spesso con il codice
della burocrazia e dei tribunali.
Luigi Samoggia ha studiato la parte architettonica del nuovo edificio e la “creazione” del
centro urbanistico. Questa volontà di affermare una nuova identità del paese ha nel progetto
dell’ingegnere bolognese Luigi Gulli il suo punto di forza; soprattutto esso si colloca all’interno
di una serie di suoi interventi nel territorio circostante (campanile di Mirabello, chiesa di Raveda,
ampliamento della chiesa di Madonna Boschi).
Per ultimo, chi scrive queste righe ha voluto inseguire il fascino e la complessità delle immagini
che intendono far vivere le idee attraverso le diverse forme. I linguaggi dell’arte si uniscono a
quelli della devozione, della liturgia dell’economia, della cultura.
Esiste, in questo modo di procedere degli autori, un continuo spostamento di messe a fuoco
per cogliere le molte idee che circolano tra Poggio e Bologna, in uno scambio vivace tra l’Italia
e l’estero. Emergono figure che sono state ingiustamente dimenticate o che non si pensava
avessero avuto rapporto con Poggio. Sono tante le notizie che sono emerse e che il libro
raccoglie solo in parte, ma sono le più importanti e le più necessarie a salvaguardare il patrimonio
artistico e culturale dell’abbazia e non di essa soltanto.
Occorre stare attenti a non confondere i diversi livelli di importanza e a non disperdere per
ignoranza le specificità del passato. C’è in questo libro la volontà, come dice l’abate don Giovanni
Albarello, “di aiutare il nostro sguardo, spesso distratto, a maturare un rinnovato stupore ed una
attenzione più affettuosa verso ciò che, pur
consueto, spesso non viene osservato e goduto
come riferimento eloquente e stabile”.
Infine vanno segnalate le pregevoli foto
realizzate appositamente per l’occasione da
Gaetano Cavicchi che ha creato con le sue
opere fonti di conoscenze e di atmosfere.
Molti ampliamenti, discussioni e precisazioni
gli autori contano di recuperali anche attraverso
le prossime pubblicazioni della neonata
Associazione Storico-Culturale Poggese… e
poi, se tutto alla fine non verrà detto… bisogna
La chiesa abbaziale e la piazza di Poggio Renatico
pur lasciar qualcosa da dire anche a quelli che
invase dalle acque del fiume Reno
si interesseranno del prossimo centenario.
3
Storie in Comune
Rubrica di memorie del territorio poggese
“Da borgo Chiesa alla nuova piazza.
Storia dell’Abbazia di San Michele” di Tito Manlio Cerioli
dell’antica sede parrocchiale.
Il 14 novembre 1901 il
Consiglio Comunale di Poggio
delibera a favore della nuova
chiesa un finanziamento di lire
18.000 da pagarsi in dieci rate
annuali a partire dal 1902. Nel
frattempo fervono i preparativi
per la costruzione del nuovo
edificio. Viene scelto come sito
per la futura chiesa, su progetto
dell'ingegnere Luigi Gulli, il prato
di proprietà comunale davanti
al castello e adiacente alla casa
ex palazzo del Governatore. Si
propone così la creazione di
La nuova chiesa e l’originaria canonica negli anni ‘30.
Cartolina da collezione privata
una piazza lunga e stretta con
un affastellamento di edifici
E' con gioia che accolgo la possibilità di
piuttosto discutibile. Fallita questa prima proposta,
scrivere queste brevi note storiche in
per non discostarsi troppo dalla collocazione
occasione del centenario dell'attuale chiesa
desiderata, il Comitato si rivolge al proprietario
di Poggio Renatico e dell'uscita del
del terreno attiguo, il geologo dottor Carlo
relativo volume.
Questa ricostruzione storica è frutto di
un faticosissimo lavoro di ricerca, svoltosi
soprattutto presso l'Archivio Comunale di
Poggio Renatico e l'Archivio Arcivescovile
di Bologna. Si tratta di una "polifonia" di
storie in cui la vicenda della chiusura della
precedente chiesa e quella della costruzione
dell'attuale chiesa si inseguono e si
sovrappongono.
Alle 4,30 antimeridiane del 21 marzo
1901 a causa di “infiltrazioni d’acqua”, il
settecentesco soffitto in gesso della chiesa
vecchia si stacca definitivamente dalle
capriate a cui era ancorato e crolla
parzialmente frantumandosi al suolo. La
mattina seguente l’assessore Ettore Ghedini,
in vece del sindaco, dichiara inagibile
l’edificio. L'ufficiatura viene trasferita nel
vicino oratorio di San Carlo, ma l'ambiente
non soddisfa: è ritenuto troppo angusto, in
quanto capace di accogliere circa 100
persone. Per questo motivo il 14 maggio
1901 l'abate Benfenati scrive al sindaco di
Poggio Renatico conte Piero Bianconcini
chiedendo «che il gran salone del Palazzo
Municipale posto a pian terreno sia ridotto
Riproduzione del bozzetto della nuova chiesa.
Cartolina dalla collezzione Giuseppe Malaguti
ad uso sacro e al servizio di pubblico culto,
onde provvedere alla pubblica incolumità e
Fornasini (Bologna 1854-1855), per trattarne la
salute, non che al bene spirituale de' suoi
cessione. Stando alle affermazioni fatte dal figlio
parrocchiani, sino a tanto che, o sia riparata
Carlo Francesco Fornasini (Padova 23 maggio
la chiesa vecchia, od eretta una nuova in
1888-Bologna 28 giugno 1976), e a quanto
paese da lungo tempo invocata». Il giorno
testimonia la lapide apposta nella cappella del
16 seguente viene concessa l'autorizzazione
Rosario da lui fatta costruire nel 1912 per
relativa e la sala è consegnata il 26 maggio
soddisfare il desiderio della madre donna Carolina
successivo. Il Comitato per la nuova chiesa,
Ferraresi, il terreno in questione viene regalato
insoddisfatto dei lavori eseguiti dal Comune,
insieme allo spiazzo circostante, lasciato in
realizza una cantoria nella sala provvisoria.
perpetuo alla popolazione locale. La posa della
Da questo momento la popolazione si
prima pietra avviene il primo giugno 1902.
spacca in due fazioni contrapposte: da una
Per motivi a noi sconosciuti il progetto per la
parte il Comitato per l’erezione della nuova
costruzione della nuova chiesa sembra tuttavia
chiesa (formato da monsignor Lodovico dei
essersi arenato già alla fine del 1902. Per mettere
conti Zucchini, don Carlo Benfenati, Ettore
mano all'opera occorre un immediato e consistente
Ghedini, Luigi Zambonari, Gaetano Businelli
stanziamento, che non trova soddisfazione nel
Paride Carini); dall'altra il Comitato degli
solo contributo comunale diluito in dieci rate
abitanti del borgo Chiesa che chiedono la
annuali. A questo punto monsignor Lodovico
riapertura, con ufficiatura quotidiana,
Zucchini si offre di anticipare il denaro
necessario a patto di vederselo restituire dal
Comune attraverso il contributo decennale.
La richiesta viene poi ratificata dal Consiglio
Comunale il 28 aprile 1903.
Facciamo ora un passo indietro
interessandoci delle vicende della chiesa
vecchia. Tre negozianti di borgo Chiesa
(Giuseppe Ridolfi, Agostino Corticelli e
Cesare Bonazzi) si erano costituiti in
Comitato per promuovere i necessari restauri
della chiesa, vista l’importanza socio
economica che aveva per la borgata. Per la
direzione dei lavori viene scelto l’ingegner
Ruggero Carini. I restauri della vecchia chiesa
sono ostacolati in ogni modo dall’abate
Benfenati che, in nome dell'ordinanza di
chiusura, rifiuta ripetutamente di consegnare
le chiavi della chiesa all’ingegner Carini e ai
membri della commissione per effettuare i
sopralluoghi necessari. Stanchi della
situazione Corticelli e soci presentano
reclamo al Prefetto di Ferrara. Solo il 21
giugno 1902 i membri del Comitato dei
restauri possono entrare nella chiesa. I lavori
di rifacimento del tetto e del soffitto dell’aula
sono terminati il 1 settembre 1902.
In seguito a questi restauri il 15 settembre
viene abrogata la precedente ordinanza di
chiusura. Secondo le autorità religiose si
sarebbero quindi dovute trasferire le funzioni
nell'antica sede fintanto che non fosse pronta
la nuova costruzione. Solo una volta pronta
la chiesa in piazza, la parrocchia si sarebbe
dovuta spostare nella nuova sede, senza
per questo chiudere al culto l’antica chiesa.
Il sindaco Zucchini, invece, il 28 ottobre
successivo chiude definitivamente al pubblico
la vecchia chiesa avvalendosi dell’articolo
116 del Regolamento municipale di polizia
mortuaria che proibiva di creare luoghi di
assemblea temporanea o permanente a
meno di 200 metri dal cimitero.
Alla fine del 1905 la costruzione del
nuovo edificio subisce una battuta d'arresto
in quanto i lavori di decorazione risultano
talmente costosi da aver esaurito
definitivamente tutti i fondi disponibili. Per
ovviare alla situazione l'abate Benfenati
decide di ricorrere ai contributi messi a
disposizione dallo stato italiano sui fondi per
il culto. In tal modo il 5 settembre 1907 i
lavori sono dichiarati terminati e la cerimonia
di inaugurazione, di cui ora ricorre il primo
centenario, si svolse il 29 settembre 1907,
festa del santo patrono.
Cerimonia militare. Foto Codognato, 1929
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LA RACCOLTA FA LA DIFFERENZA
Poggio Renatico
si differenzia
Dal 1° luglio 2007 è iniziata nel Comune di
Poggio Renatico la riorganizzazione del sistema
di gestione dei rifiuti urbani, che integra tre
fondamentali componenti: il porta a porta per
organico, carta e cartone; il potenziamento
delle campane per la raccolta del vetro-lattine,
plastica e verde; l’apertura della nuova stazione
ecologica attrezzata.
E’ doveroso, in primo luogo, ringraziare tutti
quei cittadini e quelle attività che, pur con
qualche disagio iniziale, hanno aderito con
impegno a questo progetto, consentendoci di
conseguire risultati positivi e soddisfacenti. Nel
primo mese di attivazione la nuova raccolta
differenziata, pur non ancora a pieno regime,
ha registrato un aumento di 12 punti percentuali:
dal 29% al 41%, con il conferimento di 45
tonnellate di organico e di 12 di carta e cartone
e con una diminuzione, rispetto al luglio 2006,
di ben 53 tonnellate di indifferenziato da smaltire
in discarica. Ulteriori progressi, in vista
dell’obiettivo del 55-60%, sono attesi con
l’attivazione del nuovo sistema anche per le
utenze non domestiche, con il coinvolgimento
di importanti realtà presenti sul territorio, come
l’Aeronautica Militare e la sua base operativa
di via Cantone, e con l’opportunità di estendere
il servizio anche alle nuove aree residenziali,
grazie alla prossima sottoscrizione da parte dei
Festa dell’Ambiente, il meteorologo previsore televisivo
Luca Lombroso
lottizzanti di una liberatoria che consentirà
l’accesso a CMV Servizi.
Nonostante la buona volontà di tanti,
esistono tuttavia ancora zone del nostro territorio
dove la raccolta si fa poco e male. Nello
specifico, i bidoncini di colore marrone per
l’umido, come i sacchi azzurri per la carta,
vengono esposti in giornate diverse da quelle
indicate nei calendari, spesso si trovano sacchi
verdi dell’umido al di fuori dei bidoncini, alcune
famiglie continuano a buttare tutto nel bidone
grigio dell’indifferenziato.
A tutti è richiesto un grande senso di
responsabilità, poiché gli obiettivi programmati
del 60% di raccolta differenziata si potranno
raggiungere solamente se l’intera comunità
apporterà il proprio contributo. Si chiede in
sostanza un piccolo sforzo per conseguire
importanti risultati in campo ambientale ed
economico, oltre che per ottemperare ai
dettati legislativi.
L’Amministrazione Comunale è convinta di
andare nella giusta direzione. Una conferma è
venuta anche nel corso della Festa
dell’Ambiente, che si è svolta con grande
successo il 30 giugno scorso. Il dibattito che
ha aperto questa piacevole e interessante
iniziativa ludica, aggregativa e informativa ha
infatti messo in luce le principali conseguenze
sull’ambiente dei cambiamenti climatici e il
contributo che può venire dalla raccolta
differenziata. Ospiti di grande autorevolezza,
come il celebre meteorologo della trasmissione
televisiva "Che Tempo Che Fa” Luca Lombroso,
il capo ufficio meteo del Cofa Colonnello
Vincenzo Cundari, l’assessore regionale
all’Ambiente Lino Zanichelli, l’assessore
provinciale all’Ambiente Sergio Golinelli, il
direttore generale Arpa Alessandro Bratti e il
direttore del servizio meteorologico Arpa
Stefano Tibaldi, hanno rilevato la necessità di
dotarsi al più presto di efficaci strategie per
salvaguardare l’ambiente, fondate sul corretto
comportamento individuale e collettivo.
Perché sia chiara e condivisa la rilevanza
della campagna “Poggio Renatico si differenzia”,
rispondiamo di seguito ad alcune delle domande
più frequenti circa le motivazioni e le modalità
di questa significativa sperimentazione.
Perché il Comune di Poggio Renatico
ha deciso di sperimentare un nuovo servizio
di raccolta differenziata?
- Per motivazioni di carattere legislativo.
La legge nazionale e il piano provinciale dei
rifiuti impongono il raggiungimento del 40% di
raccolta differenziata nel 2007, il 50% nel 2009
e il 60% nel 2011, con aumenti ulteriori negli
anni successivi. Chi mancherà tali obiettivi
dovrà sostenere incrementi dell’eco tassa.
Al 30 giugno 2007 il Comune di Poggio
Renatico si attestava solamente al 29%:
uno dei dati più bassi di tutta la provincia,
a testimonianza che il sistema delle campane
stradali non era da solo sufficiente a garantire
i richiesti risultati.
- Per motivazioni di carattere economico.
Il costo del servizio di gestione dei rifiuti è
destinato ad aumentare negli anni. La
componente meno controllabile è quella legata
allo smaltimento: nell’ultimo anno la spesa per
lo smaltimento in discarica è lievitata da 70
euro a 83,7 euro a tonnellata (le nuove modalità
di calcolo prevedono si debba tenere conto del
costo di bonifica dell’area dopo la chiusura).
Nel 2009, quando tutti i rifiuti da smaltire
dovranno essere conferiti all’inceneritore di
Ferrara, si toccherà quasi inevitabilmente la
soglia dei 100 euro a tonnellata.
E’ quindi evidente che più crescerà la
raccolta differenziata più si abbasserà la
percentuale di rifiuti da smaltire e, con essa, il
costo legato a questa operazione.
Il servizio di raccolta attivato ci consentirà
– se tutti i cittadini faranno la loro parte - di
raggiungere anticipatamente la percentuali del
55-60% e di risparmiare per il futuro: saremo
infatti già in grado di rispondere a quanto
ci impongono le leggi vigenti, apportando
migliorie al servizio se necessarie, ma
senza stravolgerne l’impostazione o l’intera
organizzazione.
Se non avessimo introdotto nessuna novità,
disattendendo peraltro le normative nazionali,
a fronte degli incrementi di costi non imputabili
a scelte gestionali (incrementi costi smaltimento,
petrolio, ecc.), avremmo avuto un risparmio di
solo il 5%, corrispondente circa a 50.000 euro
su di una spesa totale di oltre 900.000 euro.
A ciò si aggiunga che il concetto di risparmio
ha una valenza molto più ampia. Produrre nuovi
beni da materiali riciclati permette infatti di
risparmiare energia, sotto forma di in petrolio,
elettricità, ecc.: si pensi, ad esempio, che per
riciclare una lattina di alluminio si utilizza
10 volte meno energia che per produrne
una nuova.
- Per motivazioni di carattere ambientale.
Grazie alla raccolta differenziata è possibile
contribuire in maniera decisiva a tutelare
l’ambiente, rendendolo meno inquinato e più
sano, e a contrastare l’effetto serra, responsabile
dei cambiamenti climatici, con le loro evidenti
ricadute sul nostro territorio e sulla nostra salute.
Lo smaltimento dei rifiuti in discarica produce
emissioni di Co2 (anidride carbonica) e di
metano, annoverati fra i principali gas
responsabili dell’amplificazione proprio
dell’effetto serra.
Per contro, il riciclo e il recupero contribuiscono
a ridurre l’inquinamento: ad esempio, riciclare
il 20% di carta significa salvare 5 milioni di
alberi, risparmiare la costruzione di una centrale
elettrica e l’uso di 400 miliardi di litri d’acqua;
e ancora, una tonnellata di carta riciclata fa
risparmiare 1.500 litri di petrolio.
Festa dell’Ambiente, tavola rotonda
sui cambiamenti climatici
Perché si è deciso di adottare il porta a
porta per due tipologie di rifiuti quali
l’organico e la carta-cartone?
Queste due tipologie da sole intercettano
la maggior quantità di rifiuti prodotti:
rappresentano il 55% di tutti i rifiuti prodotti
(dato medio provinciale).
Questa scelta dunque consente di
raggiungere rapidamente le percentuali di
raccolta-obiettivo senza arrivare
all’organizzazione di un servizio che preveda
il porta a porta su tutti i rifiuti, con rilevante
impatto sui cittadini.
Come si è arrivati a optare per questo
modello di servizio?
E’ stato condotto uno studio attento della
nostra realtà, insieme a Provincia, Ato6 e al
gestore CMV Servizi. Si è partiti dalla
valutazione, anche economica, di diverse
ipotesi: la più adeguata, conti alla mano, è
parsa quella che consentisse risultati
soddisfacenti (55-60% di raccolta differenziata),
senza sconvolgere l’attuale organizzazione del
servizio e le abitudini dei cittadini. Un sistema
intermedio, insomma, fra il precedente servizio
e un porta a porta spinto, senza più campane
e cassonetti stradali.
Con questa scelta abbiamo inoltre sfidato
le teorie secondo cui i risultati si conseguono
solo con una raccolta su tutti i rifiuti: attraverso
questo progetto pilota vogliamo dimostrare che
i cittadini, se adeguatamente formati e
supportati, sono in grado di ottenere esiti
Festa dell’Ambiente, i volontari che hanno cucinato
il pesce azzurro
5
sapere che non siamo i primi in regione e in
Italia a sperimentare la raccolta porta a porta:
ad esempio, a Monteveglio si differenziano
presso i domicili tutti i rifiuti con soddisfazione
dei 6.000 cittadini del territorio, allo stesso
modo, a Reggio Emilia un quartiere di 15.000
abitanti ha recentemente sperimentato il porta
a porta su tutto e i cittadini chiedono di
proseguire l’esperienza.
Festa dell’Ambiente, i lavori realizzati dagli alunni
della scuola primaria
soddisfacenti. La raccolta non deve essere un
obbligo ma una scelta, fatta con convinzione
e partecipazione.
Perché non si sono introdotti, come in
altri comuni, cassonetti stradali per l’umido?
Questa ipotesi è stata scartata per
diversi motivi.
Innanzitutto perché il nostro territorio è
caratterizzato da una notevole estensione in
rapporto agli abitanti insediati e da una
superficie percorribile, ai fini del servizio di
raccolta, fra le più alte di tutto l’Alto Ferrarese:
avremmo quindi dovuto posizionare circa 250
nuovi cassonetti per l’umido/verde.
I costi per questa modalità di servizio (già
esaminati dal gruppo di lavoro) sarebbero stati
superiori di 15.000-20.000 euro, mentre le
percentuali di raccolta differenziata difficilmente
avrebbero superato il 40%. Forse i cassonetti
stradali dell’umido ci avrebbero consentito di
rispettare le previsioni per il 2007 (la Legge
Finanziaria ha imposto il raggiungimento del
40%), ma non avrebbero risolto il problema
negli anni a venire, quando le quote-obiettivo
previste dalle leggi dovranno raggiungere il
50% (2009) e il 60% (2011).
A Poggio Renatico abbiamo anticipato, nel
modo più indolore possibile, ciò che attende
tanti altri comuni già a partire dal 2009. E’ bene
Chi garantisce che questo impegno
andrà a buon fine ed effettivamente i rifiuti
verranno recuperati?
Il progetto “Poggio Renatico si differenzia”
è fra i primi in Italia a essere ‘completato’ da
un sistema di tracciabilità dei rifiuti, effettuato
dalla società di certificazione Bureau Veritas.
In sostanza verrà verificato il percorso che
compie il rifiuto dal sacchetto alla piattaforma
di recupero.
E’ quindi importante che i cittadini facciano
una selezione di qualità, per non vanificare la
raccolta. Ad esempio, se nella carta si
introducono rifiuti diversi, questa non può essere
recuperata, ma andrà in discarica, con costi
per tutta la collettività: ciò vale anche per le
altre tipologie di rifiuti.
Per questo motivo, in caso di dubbi sulla
selezione di qualche rifiuto, invitiamo a
informarsi sulla collocazione più appropriata al
numero verde di CMV 800 774750 o, in
alternativa, a immetterlo, con apposito sacchetto
di plastica, nel cassonetto dell’indifferenziato
(bidone stradale grigio).
Come verranno colpiti i trasgressori,
cioè coloro che, a danno di tutta la
collettività, continuano a non differenziare?
E come verranno premiati i cittadini virtuosi?
Intendiamo innanzitutto proseguire con la
campagna informativa-formativa. Sono in
programma altre assemblee pubbliche, per
fare conoscere i risultati raggiunti e per dipanare
ogni dubbio, e diversi incontri sui consumi
responsabili, a partire dalle scuole.
Dopo i primi mesi sono emerse con evidenza
le aree del comune dove le risposte dei cittadini
non sono fra le più soddisfacenti. Va rilevato
che in alcuni casi si sono riscontrate
problematiche non imputabili alla buona volontà
dei residenti (zone nuove non ancora collaudate,
difficoltà di posizionamento dei bidoncini
dell’umido, complicazioni in alcuni condomini).
Negli altri casi o nei contesti in cui sono
state adottate soluzioni concertate il persistere
di situazioni di mancata collaborazione ci
spingerà a visitare le famiglie, a chiedere
spiegazioni e, nei casi estremi, anche a far
intervenire le Guardie Ecologiche, con azioni
di sensibilizzazione o, se necessario, di carattere
sanzionatorio. E’ auspicabile, ovviamente, che
non ve ne sia bisogno e che tutti collaborino
con grande senso di responsabilità.
Per quanto riguarda il sistema di premialità,
stiamo lavorando per proporre nuove modalità
che premino i cittadini più virtuosi.
Al momento è previsto uno sconto del 35%
sulla parte variabile della tariffa per chi aderisca
alla pratica del compostaggio domestico; inoltre,
presso la stazione ecologica attrezzata di via
Sanguettola è stato predisposto un sistema di
pesatura che incentiva economicamente, con
un’ulteriore sconto sulla parte variabile, coloro
che vadano a conferire qualsiasi tipologia
di rifiuto.
POGGIO
RENATICO
si differenzia
IN ARRIVO GLI INCENTIVI A FAVORE DELL’AMBIENTE
E’ stato elaborato il bando comunale relativo
alla concessione di contributi per l’installazione
di caldaie a condensazione, centrali termiche,
pannelli solari per la produzione di acqua calda,
finestre comprensive di infissi.
Sostenendo tali interventi, rivolti all’efficienza
e al risparmio energetico, l’Amministrazione
Comunale si propone di aumentare la
produzione di energia da fonti rinnovabili, di
diminuire le dispersioni termiche e di ridurre,
conseguentemente, le emissioni di Co2 e di
inquinanti nell’aria, a salvaguardia dell’ambiente
e della salute dei cittadini.
A questi incentivi potranno accedere i
residenti che siano proprietari, locatari o
usufruttuari di unità immobiliari. I fondi disponibili
ammontano a 200mila euro, ripartiti in tre
annualità, a partire dal 2007. Tre saranno le
tipologie di interventi ammesse, alle quali è
possibile accumulare, quale unica eccezione,
gli incentivi previsti dalla Finanziaria 2007 per
il risparmio energetico pari al 55%.
1) Interventi di sostituzione, integrale o
parziale, di impianti di climatizzazione invernale
e/o di produzione di acqua calda attraverso
sistemi dotati di caldaie a condensazione e
contestuale messa a punto del sistema di
distribuzione e trattamento dell’acqua, dispositivi
di controllo e regolazione, nonché sistemi
di emissione.
2) Interventi di installazione di pannelli solari
per la produzione di acqua calda, per usi
domestici o per esigenze produttive e
commerciali, ricreative o socio assistenziali,
anche ad integrazione del riscaldamento.
3) Interventi che comportino una riduzione
della trasmittenza delle finestre, attraverso il
miglioramento delle caratteristiche termiche
delle strutture esistenti, con la fornitura e posa
in opera di una nuova finestra comprensiva di
infisso, o attraverso il miglioramento delle
caratteristiche termiche dei componenti vetrati
esistenti, con integrazioni e sostituzioni.
L’Amministrazione ha inteso in questo modo
incentivare l’adozione di tecnologie innovative
che consentano di ridurre drasticamente il
nostro impatto sul pianeta e, allo stesso tempo,
di risparmiare energia e di abbattere i costi.
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio
quadro di interventi, volto a promuovere un
utilizzo più responsabile delle risorse
energetiche per la tutela dell’ambiente. In tale
ambito saranno condotte diverse altre attività,
con particolare riguardo per il settore scolastico.
Si tratta di un programma importante e
impegnativo, attualmente in fase di definizione:
se ne prevede l’attuazione tra la fine del 2007
e l’inizio del 2008.
Per informazioni complete sulle modalità e
sulle disponibilità di questo fondo e circa tutte
le disposizioni e le agevolazioni previste dalla
Legge Finanziaria sarà attivato in concomitanza
con la pubblicazione del bando un apposito
sportello presso la sede comunale.
Quattro nuove lampade stradali ad
alimentazione solare sono state installate a
Coronella, nel tratto dell’impianto di pubblica
illuminazione che si sviluppa dalla metà di
via Imperiale sino all’incrocio con via Pelosa.
Lo scorso mese di agosto ha dunque
preso il via la prima sperimentazione sul
territorio comunale relativa al funzionamento
di questi lampioni fotovoltaici. Nel prossimo
anno se ne valuterà la resa in termini di
illuminazione stradale, soprattutto in relazione
alla stagione invernale.
L’Amministrazione Comunale si propone
anche così di incrementare l’impiego di
energie alternative, rinnovabili e pulite.
FATTURAZIONE TIA
Cmv Servizi ha emesso le fatture della
Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) relative ai
primi nove mesi dell’anno 2006 (dal
01/01/2006 al 30/01/2006).
I pagamenti potranno essere effettuati in
un’unica soluzione oppure in tre rate,
secondo il seguente calendario:
scadenza rata unica 29 settembre 2007
scadenza 1ª rata 29 settembre 2007
scadenza 2ª rata 30 ottobre 2007
scadenza 3ª rata 30 novembre 2007
scadenza bancaria 30 ottobre 2007
Per informazioni Ufficio Cmv
via Cavour n. 47, Poggio Renatico,
aperto lunedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30,
mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
Numero Verde 800-774750
(dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore
19.30, sabato dalle ore 9 alle ore 13).
6
EDILIZIA SCOLASTICA. IL PUNTO SUI LAVORI IN CORSO
Nido d’infanzia
L’Amministrazione Comunale è stata costretta ad attivare la procedura
di risoluzione del contratto in danno della ditta aggiudicataria dei lavori
di edificazione del nuovo nido d’infanzia, la quale non ha compiutamente
onorato i termini contrattuali.
Il ricorso a tale procedimento, previsto dal codice degli appalti,
si è infatti reso inevitabile per il grave ritardo, i gravi inadempimenti
e le gravi irregolarità – tali da compromettere la tempestiva conclusione
dei lavori – addebitabili
alla ditta appaltante,
che ha peraltro
arbitrariamente sospeso
la propria attività
lasciando il cantiere.
L’Amministrazione,
dopo diversi tentativi di
risolvere bonariamente i
vari contenziosi insorti e
di dare impulso alla
conclusione dell’opera,
ha ritenuto doveroso
prendere questa
decisione a tutela
dell’interesse della
comunità. L’evoluzione
L’ampliamento della scuola primaria di Gallo
della situazione sarà
seguita anche da un legale a cui il Comune già da alcuni mesi ha dato
mandato di curare tutti gli aspetti dell’appalto.
Ora si procederà alla valutazione degli interventi eseguiti e di quelli
non ancora effettuati, in modo da poter arrivare quanto prima a una
nuova procedura di appalto.
Per favorire quante più famiglie possibile è stata siglata una
convenzione con il nido privato autorizzato “Pollicino Baby Word” di
Gallo. Grazie a tale estensione del servizio saliranno a 78 i posti
disponibili: 26 convenzionati, 40 all’attuale nido e 12 allo Spazio Bambini.
Scuola primaria di Poggio Renatico. Procedono i lavori di
costruzione del nuovo edificio mensa condotti dalla Società Cooperativa
Cires di Bologna.
Dopo la realizzazione del pertinente tratto fognario e la posa dei pali
di fondazione, che si è rivelata molto complessa per la particolare natura
del terreno, sono stati realizzati le fondazioni, i pilastri e il solaio e sono
iniziate le opere di tamponamento.
E’ già dunque possibile vedere l’alzato dell’edificio, il cui
completamento è
previsto per la fine
dell’anno.
Per l’anno scolastico
2007/2008 è stato
raggiunto l’obiettivo di
ottenere tre prime classi,
grazie all’intervento di
Amministrazione
Comunale, direzione
didattica e CSA.
In tal modo, evitando
un eccessivo numero di
alunni per classe, si
garantirà una migliore
e più proficua attività
educativa.
Il
necessario
La nuova mensa della scuola primaria di Poggio Renatico
ambiente è già stato
reperito, in attesa dell’ultimazione della nuova mensa, che consentirà
di liberare gli attuali locali di refezione, ricavando così nuovi spazi.
Scuola primaria di Gallo. Procedono anche i lavori di ampliamento
della scuola primaria di Gallo, affidati alla ditta bolognese Guerra
Costruzioni Srl.
Sono stati terminati la struttura portante, il tamponamento delle pareti
con i mattoni, le murature interne, l’impiantistica e gli infissi.
Ora si procederà alle opere di completamento, con la pavimentazione
e la tinteggiatura.
DUE CONVENZIONI PER FAVORIRE L’ACCESSO
AL NIDO E ALLA SCUOLA D’INFANZIA
Il nido d’infanzia “Pollicino Baby Word” di Gallo
E’ sotto gli occhi di tutti il rilevante aumento
della popolazione che si è registrato negli ultimi
anni sul territorio comunale di Poggio
Renatico, con il conseguente aumento dei
bambini in età scolare.
L’Amministrazione Comunale ha da sempre
manifestato grande interesse e sensibilità nei
confronti di tutte le problematiche relative al
mondo della scuola.
Dunque, a seguito dell'accresciuta richiesta
di posti bambino, l'Amministrazione ha stipulato
per l'anno scolastico 2007-2008 una
convenzione con il nido d'infanzia privato
autorizzato “Pollicino Baby Word” di Gallo ed
una con la scuola dell'infanzia (materna)
parrocchiale paritaria “Don Vittorio Messieri” di
Malalbergo. Attraverso queste convenzioni
verranno soddisfatte le esigenze di molte
famiglie a cui, purtroppo, il nido d'infanzia
comunale e la scuola dell'infanzia statale non
riescono a far fronte.
L'obiettivo è quello di offrire l'opportunità ai
bambini rimasti in lista d'attesa di frequentare
comunque un servizio per l'infanzia e di farlo
alle stesse condizioni dei coetanei entrati nei
servizi comunali e nella scuola statale. Alla
luce delle suindicate convenzioni infatti i piccoli
potranno accedere a queste scuole private
pagando la stessa retta che corrisponderebbero
nel servizio pubblico, in quanto il Comune
provvederà ad integrare la spesa. Il Comune
inoltre eserciterà un’attenta attività di controllo
sul buon funzionamento del servizio. D’altra
parte, anche a seguito di precedenti esperienze,
si può assolutamente affermare che si tratta
di strutture educative molto qualificate.
La convenzione con il nido privato
autorizzato “Pollicino Baby Word” di Gallo
prevede l’inserimento di bambini di età
compresa tra i 12 e i 36 mesi, residenti nel
Comune di Poggio Renatico, fino a un massimo
di 26 posti complessivi convenzionabili: 17
sono destinati alla sezione medi e 9 alla sezione
grandi, proporzionalmente al numero di richieste
pervenute, anche se ci si muoverà con la
massima flessibilità. I posti sono stati proposti
ai genitori in lista d’attesa: 19 di loro hanno
aderito al servizio convenzionato (la
convenzione ha consentito peraltro di esaurire
la lista d'attesa del servizio integrativo
comunale per l'infanzia Spazio Bambino di
Madonna Boschi).
Come detto, l’Amministrazione Comunale
coprirà la differenza di costo della retta
rispetto al nido comunale, comprensiva della
fornitura dei pasti. Il servizio funzionerà da
lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 17.30, tutto
l’anno tranne il mese di agosto, garantendo
il progetto pedagogico in linea con gli
obiettivi delineati dalla normativa regionale,
di cui sarà responsabile il coordinatore
pedagogico che agirà in raccordo con il
coordinatore pedagogico, comunale.
La convenzione con la scuola dell'infanzia
(materna) parrocchiale paritaria “Don Vittorio
Messieri” di Malalbergo prevede l’inserimento
di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni,
residenti nel Comune di Poggio Renatico, fino
a un massimo di 21 posti complessivi
convenzionabili. Non è dovuta alcuna retta di
frequenza da parte degli utenti, cui rimarranno
in carico, al pari della scuola statale, il
pagamento delle quote per la refezione e le
spese accessorie. Il Comune infatti per l’anno
scolastico 2007-2008 erogherà alla scuola un
contributo complessivo di 22mila euro, a titolo
di corresponsione delle rette e di riconoscimento
di un rimborso spese di gestione.
La scuola parrocchiale paritaria, dal canto
suo, assicurerà la piena integrazione di bambini
disabili e/o con disagio socio-culturale,
un’adeguata flessibilità degli orari di apertura
e un idoneo servizio di mensa scolastica,
nonché la promozione del coinvolgimento dei
genitori nei progetti educativi.
La scuola d’infanzia “Don Vittorio Messieri” di Malalbergo
7
PIU’ SICURI E ACCOGLIENTI I RINNOVATI
GIARDINI PUBBLICI DI POGGIO RENATICO
L’inaugurazione dei giardini pubblici di Poggio Renatico
Una partecipata cerimonia inaugurale ha
segnato, il 28 luglio scorso, la riapertura dei
giardini pubblici attigui al Castello Lambertini,
al termine di rilevanti lavori di riqualificazione
compiuti per elevarne ulteriormente gli standard
di sicurezza e per rendere ancor più accogliente
uno dei luoghi di riferimento della comunità.
Dopo la benedizione e il taglio del nastro,
la mattinata è proseguita con un momento
particolarmente intenso ed emozionante:
l’intitolazione al giovane Alessio Gamberini,
prematuramente scomparso, di una nuova
fontana commemorativa. I familiari e gli amici
ne hanno infatti voluto celebrare la memoria
con una donazione finalizzata proprio alla
realizzazione di una fontana, collocata in uno
spazio particolarmente significativo del paese,
di grande valenza aggregativa e sociale. Il
monumento, a forma di fiore a sei petali,
ravvivato da giochi d’acqua, è ubicato al centro
della rotonda pedonale, all’ingresso dei giardini
di via Benedetto XIV.
In chiusura di cerimonia sono stati infine
consegnati i riconoscimenti a quanti hanno
portato il loro contributo alla realizzazione di
questa importante opera di risistemazione del
parco. Non solo alla famiglia e agli amici di
Alessio, ma anche ai volontari del Gruppo
Auser e agli operai dell’azienda Maranit, che
hanno fornito il loro apporto nella dotazione di
nuovi giochi per i più piccini.
In queste prime settimane dalla riapertura
i rinnovati giardini pubblici di Poggio Renatico
stanno registrato una crescente frequentazione
e vitalità, in sintonia con l’obiettivo che
l’Amministrazione Comunale si è proposta:
favorire la fruizione di questa area verde in
tutte le fasce orarie e da parte di persone di
tutte le età.
Il progetto ha visto il rifacimento dei percorsi
pedonali con mattonelle autobloccanti dello
stesso tipo utilizzato per la pavimentazione
intorno alla piazza, la realizzazione di un nuovo
impianto di pubblica illuminazione, la
riorganizzazione delle aree verdi, il
posizionamento di nuovo arredo urbano e di
nuovi giochi sistemati su apposite piazzole, la
realizzazione dei marciapiedi e di parcheggi in
via San Carlo. A breve si procederà poi alla
semina del manto erboso e all’installazione di
telecamere collegate con le sedi delle forze
dell’ordine.
L’investimento complessivo è stato di
240mila euro, per un terzo coperto dal contributo
erogato dalla Regione nell’ambito di un piano
relativo alla sicurezza. Una manovra finanziaria
recentemente approvata dal Consiglio
Comunale ha stanziato ancora 30mila euro per
l’acquisto di altri arredi e per il potenziamento
dell’impianto di videosorveglianza, ampliato e
tecnologicamente più avanzato.
La fontana intitolata ad Alessio Gamberini
UNA ‘PISCINA’ A MISURA DELLA COMUNITA’ POGGESE
Nel corso della seduta consiliare del 29 giugno scorso è stato presentato lo studio di fattibilità della piscina comunale, che, più correttamente,
dovrà essere denominata palestra in acqua.
L’idea progettuale prende le mosse da una filosofia fondata sullo sport e sulla continuità della sua pratica, prevenendo l’abbandono soprattutto
fra i giovani, sulla salute e sulla funzione sociale e socio-ricreativa. La tipologia d’impianto presa in esame potrà infatti ospitare non solo attività
natatoria, ma anche attività legate al benessere, da svolgere in acqua e fuori dall’acqua, come la ginnastica libera e il ‘cammina-pedala’.
Così come concepita, a partire dalle esigenze, dalle caratteristiche e dalle potenzialità del territorio poggese, la struttura contempla una parte
coperta, con una vasca di 25x10 metri e 110-175 centimetri di profondità, tre ordini di spogliatoi e spazi per palestra libera, e una parte estiva,
con vasca a ventaglio e circolare, area verde con palestra a cielo aperto, collegamenti ciclopedonali con il centro del paese e con il polo scolastico.
La palestra in acqua, che avrà un bacino d’utenza potenziale di 40.000 persone, potrà trovare la sua più confacente collocazione nell’area
del capoluogo fra le vie Roma, Cavour, Curiel e Uccellino da poco più di un anno acquisita al Comune.
Per la realizzazione dell’opera ci si avvarrà della procedura di project financing, in cui il Comune sarà affiancato da un privato, da ricercarsi
con procedura di concessione di iniziativa pubblica.
L’iter prevede ora l’elaborazione un progetto preliminare e, dopo la sua approvazione, un bando d’appalto di concessione per la costruzione
e la gestione dell’impianto.
La palestra in acqua rappresenta un obiettivo di grande rilevanza, che l’Amministrazione Comunale sostiene con impegno, nella convinzione
che essa potrà soddisfare diverse esigenze della nostra comunità, migliorando la qualità della vita di anziani, giovani e famiglie, per le sue valenze
terapeutiche, aggregative, sociali e ricreative.
Vale la pena ribadire ancora una volta che questo progetto non sottrae in alcun modo risorse alle altre importanti opere pubbliche, alle quali
si sta riservando la più scrupolosa attenzione, come dimostrano i 2.700.000 euro investiti nell’edilizia scolastica.
UN RESTYLING PER L’INGRESSO
DI CASTELLO LAMBERTINI
I NUOVI MARCIAPIEDI
DEL CENTRO DI POGGIO RENATICO
Sono stati recentemente eseguiti
i lavori di rifacimento del volto
d’ingresso di Castello Lambertini,
per un investimento di 30mila euro.
Il restauro di questa struttura, su
cui erano ormai evidenti i segni del
tempo, ha previsto la realizzazione
di nuovo intonaco e di un nuovo e
potenziato impianto di illuminazione,
L’ingresso di Castello Lambertini
nonché la sistemazione dei portali
di accesso alla sala comunale e agli uffici della Polizia Municipale.
Gli interventi sono stati condotti nel pieno rispetto dei dettami della
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, da cui è stato
approvato il progetto, dal momento che l’edificio è sottoposto a vincolo.
L’opera si propone di accrescere il decoro della nostra prestigiosa
sede municipale: l’antica dimora dei Lambertini rappresenta il simbolo
stesso del paese ed è la depositaria di gran parte della sua storia.
Fra i punti salienti della medesima manovra finanziaria figurano
anche investimenti per asfaltature stradali (30mila euro), per il rifacimento
dell’impianto di illuminazione del campo sportivo di Coronella (32mila
euro) e per l’acquisto di attrezzature per le palestre (5mila euro).
Proseguono i lavori di realizzazione
dei nuovi marciapiedi di via Cavour.
E’ già ben evidente la trasformazione
di questa strada dopo gli interventi sul
sistema fognario, sull’impianto di
illuminazione pubblica e, appunto, sui
marciapiedi: sono infatti notevolmente
migliorati, dal punto di vista funzionale,
Via Cavour prima dei lavori
la sicurezza della mobilità pedonale e,
sotto il profilo estetico, il decoro del centro.
I lavori, alla conclusione dei quali si procederà all’asfaltatura delle
carreggiate, sono eseguiti su ambedue i lati, per un’estensione di circa
trecento metri, dall’inizio della strada sino all’altezza del bar-trattoria.
E’ tuttavia già stata affidata la progettazione definitiva ed
esecutiva per il loro completamento sino
al termine di via Cavour.
Il piano di risistemazione del centro di
Poggio Renatico proseguirà con il
rifacimento dei marciapiedi di via Matteotti,
con la realizzazione di un ulteriore stralcio
in via San Carlo e con la prosecuzione dei
marciapiedi delle vie Segadizzo e Curiel,
‘chiudendo’ così il cosiddetto “giro della
Via Cavour dopo i lavori
Madonnina”.
8
Istantanee
E’ stato inaugurato il 26 maggio scorso
il nuovo stabilimento Paver Costruzioni,
che potenzia la sua presenza
sul territorio di Poggio Renatico
con un innovativo centro produttivo
Il 19 maggio scorso
gli ospiti della Casa protetta
di Poggio Renatico e di Vigarano Mainarda,
uniti in una sorta di gemellaggio,
hanno preso parte a una gita a Porto Garibaldi
Durante la 193ª Festa dei Carabinieri
del 5 giugno scorso l’ANC di Poggio Renatico ha
riconosciuto socio d’onore
il vicebrigadiere Roberto Periccioli,
cui è intitolata la sezione
I fondi raccolti dal mercatino organizzato
dal nido “Giocogiocando”, in collaborazione con
i genitori dei bambini, è stato devoluto
all’associazione ferrarese
di assistenza Vola nel Cuore Onlus
Il 6 giugno scorso si è tenuto
il Consiglio Comunale aperto ai ragazzi,
a cui hanno partecipato gli alunni
delle classi III A e III C
della scuola media di Poggio Renatico
Grazie al loro impegno i ragazzi
del Drunk Chicken hanno consolidato
il successo della Festa della Birra
di Poggio Renatico: la 4ª edizione
si è svolta dall’11 al 14 luglio
In occasione del 27º anniversario
della strage alla stazione di Bologna
ha fatto tappa a Castello Lambertini
la staffetta podistica commemorativa
“Non dimenticare il 2 agosto 1980”
Il 24 luglio scorso il Comune e la Parrocchia
sono stati nominati soci onorari
dell’Associazione Storico-Culturale Poggese.
La stretta di mano tra il sindaco
e il presidente Giuseppe Malaguti
I giovani del centro estivo parrocchiale
“Estate Ragazzi” il 29 agosto scorso
hanno visitato il Castello Lambertini,
alla scoperta della storia
dell’antica dimora feudale e del paese
INDICAZIONI UTILI PER UNA BUONA RACCOLTA (INSERTO DA CONSERVARE)
Organico: da depositare nei sacchetti verdi all’interno degli appositi contenitori marroni: i bidoncini da 7 o 25 litri per le utenze domestiche
e i bidoni da 25 e 240 litri per le utenze non domestiche.
Sono fissate tre raccolte settimanali per le utenze domestiche e due per le utenze non domestiche.
- Riciclando l’organico si può ottenere compost, utilizzato insieme alla torba per produrre terricci da usare in florovivaistica, come ammendante
in agricoltura, nell’orto o nel giardino.
SI
NO
scarti di cucina e avanzi di cibo come resti di pane e pasta, di riso e pizza, di dolci e
formaggi, di pesce e carne – comprese lische e ossa -, di frutta e verdura, farina, gusci
di frutta secca, noccioli e torsoli di frutta, gusci d’uovo, fondi di caffè, filtri di the, camomilla
e tisane • alimenti deteriorati • lettiere di piccoli animali • piccole quantità di fiori recisi
e piante da vaso • terriccio da vaso • ceneri spente di caminetti • tappi di sughero
• pannolini e assorbenti igienici • stracci, anche bagnati • mozziconi di sigaretta • gomme
da masticare • medicinali, garze e cerotti • tutto il materiale non organico
Carta, cartone e cartoni per bevande: da depositare nei sacchetti trasparenti azzurri forniti alle utenze domestiche e nei bidoni
carrellati azzurri da 120 o 240 litri consegnati alle utenze non domestiche.
Sono fissate una raccolta settimanale per le utenze domestiche e due per le utenze non domestiche.
- Riciclando carta, cartone e cartoni per bevande si possono ottenere altra carta, cartoni, giornali, riviste, libri, quaderni, imballaggi in cartone
ondulato. Per produrre una tonnellata di carta occorrono 15 alberi 440mila litri d’acqua e 7.600 kWh di energia elettrica; per produrre la stessa
quantità di carta riciclata occorrono 1.800 litri di acqua, 2.700 kWh di energia elettrica e nessun albero.
E’ necessario ridurre di volume i cartoni; separare giornali e riviste da eventuali involucri in cellophane;
eliminare le finestre in plastica dalle buste; risciacquare preventivamente il tetrapak e compattarlo
SI
NO
• giornali e riviste • libri e quaderni • cataloghi e volantini pubblicitari • corrispondenza
varia • fotocopie e fogli vari • imballaggi e scatole di cartone e cartoncino • sacchetti di
carta • imballaggi di detersivi • imballaggi per alimenti (quali scatole di pasta, biscotti,
buste di farina, zucchero, pane, ecc.) • contenitori per uova • cartoni per pizza (no se
unti) • cartoni per bevande – tetrapak – (per latte, succhi di frutta, panna da cucina,
vino, alimenti in genere)
• carta bagnata o sporca (fazzoletti e tovaglioli usati) • piatti e bicchieri di carta • carta
oleata • carta plastificata • carta copiativa • carta chimica dei fax • carta vetrata, catramata,
cartongesso, sacchi per prodotti per l’edilizia • carta o cartone accoppiati ad altri materiali
• materiali di sviluppo fotografico
Plastica: Da depositare nei cassonetti stradali di colore giallo.
- Riciclando la plastica si possono ottenere arredi da esterno, rasoi, maglioni in pile, sedili e schienali per sedie da ufficio, sacchetti in plastica,
bancali e cassette per frutta, contenitori per la raccolta differenziata, vari oggetti, come penne, orologi, e persino energia: con una sola bottiglia
di plastica si può tenere accesa una lampadina di 60 watt per un’ora.
E’ necessario compattare bottiglie e flaconi nel senso della lunghezza richiudendoli con il loro tappo.
I materiali devono essere puliti e privi di residui
SI
NO
• imballaggi in plastica per prodotti alimentari come bottiglie per acqua, bibite, succhi
di frutta, latte, olio, ecc.; contenitori e dispensatori per alimenti (creme, salse, yogurt,
dessert, gelati, ecc.); confezioni rigide per dolciumi (scatole trasparenti e vassoi interni
ad impronte); contenitori flessibili/rigidi per alimenti (affettati, formaggi, frutta, verdura,
ecc.); buste, sacchi e sacchetti per alimenti (pasta, riso, patatine, salatini, caramelle,
surgelati); vaschette portauova; contenitori per carne, pesce e gelati; contenitori per
yogurt, creme di formaggio, dessert; barattoli per alimenti in polvere; contenitori per
alimenti per animali; cassette e reti per prodotti ortofrutticoli e alimentari; polistirolo per
alimenti • imballaggi in plastica per prodotti non alimentari come flaconi, contenitori e
dispensatori per saponi, detersivi, prodotti per l’igiene della casa e della persona,
cosmetici e acqua distillata; barattoli per il confezionamento di prodotti (articoli di
cancelleria, salviette umide, ecc.); blister o contenitori rigidi e sagomati (gusci per
giocattoli, articoli di cancelleria, ecc.); scatole e buste per confezionamento di capi di
abbigliamento (camice, calze, biancheria intima, cravatte, ecc.) • borsette della spesa
• film e pellicole per imballaggi (cellophane per imballare gruppi di bottiglie, involucri di
riviste, ecc.) • reggette per la legatura dei pacchi • coperchi di contenitori e tappi
in plastica
• imballaggi con evidenti residui di contenuto • piatti, bicchieri e posate in plastica • tubetti
di dentrificio, di maionese e di lucido da scarpe • giocattoli • beni durevoli in plastica
come complementi d’arredo, articoli casalinghi (secchi, vasche, scolapasta, ciotole,
ecc.) • custodie per cd, musicassette e videocassette • borse e zaini • posacenere,
portamatite, portadocumenti, cartelle • bidoni e cestini portarifiuti • taniche per comubustibili,
tubi e canne per l’irrigazione • vasi e sottovasi • grucce appendiabiti • materiali per
l’edilizia • bombolette spray • cavi elettrici • rifiuti ospedalieri • componentistica e accessori
auto, copertoni e camere d’aria • rifiuti pericolosi come barattoli per vernici, colle,
lubrificanti, solventi e oli minerali • plastiche di grande volume e teloni in nylon
• materassini o canotti • qualsiasi manufatto non in plastica
Sfalci e ramaglie: da depositare nei cassonetti stradali di colore verde, dotati di apposita chiave.
• foglie • sfalci d’erba • ramaglie • fiori recisi e piante • piccole potature sfuse
SI
• nylon, sacchetti e cellophane • lettiere per animali • sassi e terra • carta, plastica, vetro
• vasi in plastica e in terracotta per piante
NO
Vetro e lattine: da depositare nelle campane stradali di colore verde.
- Riciclando il vetro si possono ottenere altre bottiglie e contenitori in vetro: una bottiglia è in grado di tornare sul mercato in media sette volte.
- Riciclando le lattine si possono ottenere altri imballaggi, componenti per l’edilizia, ecc. Per fare una lattina nuova occorre solo il 5% dell’energia
che servirebbe partendo dalla bauxite, da cui si ricava l’alluminio.
E’ necessario che i materiali siano puliti e privi di residui e le lattine compattate
SI
NO
Vetro: bottiglie • bicchieri • barattoli e vasetti di vetro
Lattine e scatolette in alluminio (anche scatolette per animali) • barattoli in banda stagnata
(es. tonno, pomodoro, legumi, ecc.)
• damigiane • lastre di vetro • vetro retinato e antisfondamento • lampadine e neon
• vetro da forno (pirofile) • stoviglie e padelle • oggetti in ceramica e porcellana • contenitori
di vetro per farmaci • oggetti in plastica • rifiuti pericolosi • cristallo • specchi
Rifiuti generici: da depositare nei cassonetti stradali di colore grigio.
Sono rifiuti non riciclabili gli oggetto composti da più materiali
SI
• tutti i rifiuti non oggetto di raccolta differenziata e su cui si nutrano dubbi
• posateria in plastica • spazzolini da denti • lamette da barba • accendini • mozziconi
di sigaretta (spenti) • posaceneri • portamatite • borse e zaini • gomme da masticare •
audio e videocassette • floppy disk, cd e dvd • custodie di audiocassette, videocassette
e cd • carta vetrata, carta sporca, carta carbone, carta oleata e plastificata • cocci di
porcellana e piatti di ceramica • bastoncini nettaorecchie • matite, pastelli, penne e
pennarelli • mollette per bucato • nastro isolante e adesivo • guanti in gomma • giocattoli
• piccoli oggetti in gomma • oggetti in cuoio • calze e collant • lampadine • candele,
lumini votivi • appendiabiti • bigiotteria • scovolini • pellicole fotografiche • ombrelli •
stracci • pannolini e assorbenti igienici • cosmetici • tubetti di dentrificio, di maionese e
di lucido da scarpe • cerotti, cotone idrofilo • sacchetti dell’aspirapolvere
• cocci di ceramica, terracotta e porcellana • peli e piume di animali
• tutti i rifiuti riciclabili • oggetti voluminosi • scarti di materiale edilizio • rifiuti speciali
provenienti da attività produttive
NO
Ingombranti: da conferire alla Stazione Ecologica Attrezzata.
I beni durevoli possono essere riconsegnati al rivenditore al momento di un nuovo acquisto.
Gli ingombranti possono essere ritirati gratuitamente a domicilio chiamando l’ufficio CMV Servizi al Numero Verde 800 774750.
E’ importante che non vengano abbandonati sul suolo pubblico, neppure accanto i cassonetti
SI
• mobili e arredi in genere • poltrone e divani • materassi e reti • frigoriferi, surgelatori
e congelatori • televisori e tubi catodici • rottami metallici • scaldabagno, lavatrici e
lavastoviglie • condizionatori d’aria • computer, stampanti, videoregistratori, hi-fi • cucine
e forni elettrici • sanitari • damigiane e lastre di vetro • cassette in legno e in plastica
• ferro e metalli voluminosi • plastiche di grande volume e teloni in nylon
• eternit e inerti
NO
Stazione Ecologica Attrezzata
Si trova in via Sanguettola 32 (ex depuratore) ed è aperta al pubblico mercoledì e sabato dalle ore 9 alle ore 12. E’ dotata di un sistema
di pesatura e registrazione dei conferimenti, in relazione ai quali i cittadini potranno giovarsi delle agevolazioni economiche sulla TIA.
COSA DI PUO’ CONFERIRE:
• carta, cartone, vetro, plastica, sfalci e potature • ingombranti e beni durevoli (mobili, materassi, reti) • R.a.e.e. (rifiuti di apparecchiature elettriche
ed elettroniche), piccoli e grandi elettrodomestici • oli alimentari e minerali esausti • R.u.p. (rifiuti urbani pericolosi) etichettati T e/o F • inerti
• damigiane e lastre di vetro • pneumatici • batterie di auto e moto • rottami ferrosi • legno • neon e lampade a scarica
COMPOSTAGGIO
Per i cittadini che aderiscano alla forma di auto-smaltimento dei rifiuti organici attraverso l’uso delle compostiere domestiche è prevista una
riduzione pari al 35% della parte variabile della Tariffa di Igiene Ambientale. Per aderire a tale pratica è sufficiente compilare l’apposita modulistica,
disponibile all’ufficio CMV Servizi di via Cavour 47, dove si riceveranno anche tutte le necessarie informazioni.
Il requisito fondamentale è disporre nella propria abitazione di un giardino, di un orto, di un parco o comunque di un luogo che offra possibilità
di utilizzo del compost prodotto. Ci si dovrà quindi dotare di una compostiera, acquistabile privatamente o presso CMV o di semplice realizzazione
artigianale: si tratta di un contenitore aerato, capace di coibentare il materiale senza generare cattivi odori e senza attirare animali indesiderati.
La compostiera, la cui base dovrà stare a contatto con il terreno, dovrà essere collocata in uno spazio non troppo assolato d’estate e non troppo
ombreggiato d’inverno, possibilmente accanto a una siepe o a un albero. Vi si disporranno i rifiuti organici della cucina e dell’orto, cercando di
mantenere la giusta aerazione (se c’è scarsa circolazione d’aria smuovere un po’ il materiale) e umidità (se il materiale risulta troppo secco è
possibile inumidirlo con scarti più umidi o con acqua; se tende all’umido eventualmente inserire materiali secchi).
Questo metodo, imitando il ciclo della natura, permette di ottenere il compost: il più antico e naturale concime che si conosca, capace di mantenere
fertile e sano il terreno e di nutrire le piante.
• Prestare attenzione al turno di raccolta: i materiali vanno depositati rispettando la tipologia e la giornata di ritiro. E’ opportuno consultare
con attenzione il calendario dei giorni di raccolta: individuare sul retro in quale zona di raccolta rientri la propria via, quindi, consultare i
calendari all’interno per identificare le esatte giornate di ritiro porta a porta.
• I sacchi azzurri di carta e cartone e i contenitori marroni dell’organico devono essere depositati fuori dell’abitazione – non presso i cassonetti
stradali - entro le ore 6 del giorno di raccolta, ad esempio la sera precedente.
• I sacchi verdi dell’organico devono essere esposti unicamente nell’apposito bidoncino marrone, dotato di sistema antirandagismo, in modo
da evitare dispersione del contenuto.
• I sacchi vanno utilizzati esclusivamente per i rifiuti a cui sono destinati: i sacchi verdi per l’organico e i sacchi azzurri per carta
e cartone.
• E’ fondamentale non inserire materiali non ammessi nelle diverse tipologie di rifiuti, dal momento che riveste grande importanza anche la
qualità della raccolta differenziata.
NATURALMENTE NON SI DEVONO ABBANDONARE I RIFIUTI SUL TERRITORIO, NEPPURE ACCANTO AI CASSONETTI STRADALI