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La rubrica dell’olio d’oliva Olive oil’s corner I migliori oli di Puglia di Renzo Ceccacci Azienda Agricola Antonella Perla CERIGNOLA (FG) Sede Legale: Via Colussi,1 33100 UDINE Tel. 0432-486700 Fax 0432-486699 E-mail: [email protected] www.oliovillalemanna.it rede di oltre 5.000 anni di storia di coltivazione dell’olivo e prima Regione italiana per quantità di olio prodotto, quasi 280.000 tonnellate - circa il 40% del totale nazionale, offre alla vista vastissime estensioni di oliveti costituiti spesso da piante plurisecolari di imponente bellezza. Proprio la notevole dimensione degli olivi però, oltre alla realtà del mercato, spesso rende difficile, o non remunerativa, la produzione di olio extravergine di qualità. La raccolta da terra delle olive, rapida e poco dispendiosa, è praticata spesso, con la conseguenza che quasi il 50% di olio prodotto è lampante, da raffinare e vendere come olio di oliva dopo aggiunta di olio di categoria fino a vergine. Peculiare di questa Regione è la cessione di notevole quantità di olive a produttori delle Regioni del centro-nord, che immettono l’olio così ottenuto nelle loro etichette commercialmente più note, come peculiare è la vendita di piante secolari, destinate ad abbellire giardini di ville, che si spera possa trovare il giusto compromesso tra le esigenze di guadagno e miglioramento della qualità produttiva e quelle del paesaggio. La presenza di 5 DOP comprendenti tutto il territorio regionale (Collina di Brindisi, Dauno, Terra di Bari, Terra d’Otranto, Terre Tarentine) ed il continuo incremento del numero di produttori orientati alla ricerca della qualità (che sarebbe bello premiare con i nostri acquisti), sono il presupposto che permette di prevedere una costante capacità di miglioramento. Tra i fautori di questa tendenza Vi presento: E Puglia’s Best Oils Azienda Agricola Antonella Perla Azienda Agricola Antonella Perla After teaching for six years in Vienna and three in Basel, Antonella Perla now lives and teaches part-time in Udine. She has a profound passion for her land and for olive oil, (she is also a member of the National Order of olive oil testers) which drives her to travel constantly and make personal sacrifices to upkeep – with the help of reliable farmers and agriculturalists – 1,250 vase-shaped Coratina olive trees on eight hectares in the locality of Santa Maria di Vallecannella, in Cerignola. The last harvest produced 30 tonnes of olives, which were hand-stoned and pressed immediately in the Giardino del Solo mill. The result was 30 tonnes of Olio Extravergine di Oliva Villa Alemanna. This monovarietal oil was produced with love and a determination born of a respect for territorial and varietal characteristics. This very-reasonably priced oil was named after a fortified settlement left by the Teutonic Knights, who watched over the castles of Frederic II. The oil is golden yellow in colour, it caresses the nose with fresh green olive, tomato leaf, cardoon, almond, golden apple and herb notes. In the mouth, the oil is very fluid and robust, it has a pleasant piquancy that dominates slightly over wellbalanced sweet and sour sensations. Its refined aromas will liven up delicate and medium-flavoured dishes although it also has the body to match more flavourful dishes. Dopo avere insegnato sei anni a Vienna e tre a Basilea, Antonella Perla risiede a Udine ove insegna part-time. Sostenuta da viscerale passione per la sua terra e per l’olio (è anche inserita nell’Albo Nazionale degli assaggiatori di olio di oliva) continua a compiere viaggi e sacrifici per condurre personalmente, avvalendosi dell’aiuto di Agronomi ed Agricoltori di fiducia, 1250 piante di Coratina coltivate a vaso su 8 ettari di oliveto, in Località S. Maria di Vallecannella, nel Comune di Cerignola. Nell’ultima raccolta 300 quintali di olive, brucate a mano e lavorate senza attesa presso il Frantoio “Giardino del Sole”, hanno prodotto 30 quintali di Olio Extravergine di Oliva “Villa Alemanna”. Il nome di questo monocultivar, prodotto con l’amore e la tenacia di chi vuole rispettare pienamente le caratteristiche del territorio e della varietà e venduto a prezzo molto onesto, deriva da un insediamento fortificato lasciato dai Cavalieri Teutonici che presidiavano i Castelli di Federico II. Giallo dorato, carezza il naso con profumi freschi di oliva verde, foglia di pomodoro, cardo, mandorla, mela gialla ed erbe aromatiche. In bocca è molto fluido, gagliardo e assai piacevole per la lieve prevalenza del piccante sul dolce ed amaro ben equilibrati. La finezza dei profumi può consentigli di fornire “sprint” ai piatti delicati e di medio sapore, pur essendo dotato di una “cilindrata” tale da farlo ben figurare sui cibi saporiti. Azienda Agricola Cannarozzi Michele Azienda Agricola Cannarozzi Michele Località Piscina Vecchia 71010 CARPINO (FG) Tel. 0884-992294 – 347-2213541 E-mail: [email protected] www.oliocannarozzi.com 76 L’oliveto aziendale comprende 1.300 piante coltivate su 16 ettari situati tutti nel Comune di Carpino, a circa 100 metri di altitudine. L’ultima raccolta ha prodotto 400 quintali di olive, lavorate sempre in giornata con tecnologia continua per ottenere 62 ettolitri di extravergine, non filtrati e suddivisi in tre etichette, due delle quali vicine all’eccellenza. Olio Extravergine di Oliva Cannarozzi denocciolato: solamente 7 quintali di olio, da 50 quintali di olive di varietà Frantoio ubicate in località Sant’Anna e lavorate presso il Frantoio Rinaldi, confezionati in bottiglie da 0,75, 0,5 e 0,25 litri, con buon rapporto qualità/prezzo. Verdino brillante, quasi limpido per decantazione naturale, esprime un fruttato verde di media intensità e profumi di erba tagliata, cicoria, lieve pomodoro, mandorla verde e cardo gobbo, vivacizzati in bocca da una lieve prevalenza del piccante sull’equilibrata presenza di amaro e dolce. Molto fluido e piacevole, può essere abbinato a tutti i piatti delicati e mediamente saporiti. Olio Extravergine di Oliva: 35 quintali ottenuti da Ogliarola Garganica e piccola quantità di Leccino e Frantoio coltivate in Località Copparossa e Cesine, lavorate presso il Frantoio Mitrione. Quasi limpido e di colore verdino brillante, arriva al naso sornione, con fruttato verde di media intensità e freschi sentori di erba, carciofo, foglia di pomodoro e mandorla, ma all’assaggio “cambia marcia”, enfatizzando i profumi con un deciso piccante che sovrasta la buona presenza di amaro e dolce. Gli abbinamenti alle zuppe di legumi, agli arrosti ed a piatti saporiti saranno di vera soddisfazione, come l’eccellente rapporto qualità/prezzo. Puglia’s relationship with olive oil spans some 5,000 years. The region is Italy’s largest producer in terms of quantity, with almost 280,000 tonnes, or 40% of the national total. Visitors are regaled with never-ending views of olive groves that often feature stunning specimens several centuries old. However, the very size of the olive trees, in addition to the state of the market, often makes the production of quality olive oil difficult, or unlucrative, to say the least. The olives are often harvested from the ground, a practice that is both fast and economical, with the result that almost 50% of the oil produced is lampante, and has to be refined and blended with oil of a better grade (up to virgin). This region is unique in supplying producers from central and northern regions with large quantities of olives, for blending in their own more-widely-known labels. Furthermore, century-old trees are often sold as feature pieces for the gardens of stately villas. One would at least hope that these practices serve to provide a compromise between the need for financial gain, an improvement in quality and landscaping needs. With five DOP controlled appellation oils across the region (Collina di Brindisi, Dauno, Terra di Bari, Terra d’Otranto, Terre Tarentine) and a steadily increasing number of producers focusing on quality (that we should recompense with our custom), there is considerable hope that the situation will continue to improve. I have chosen to present some of the key contributors to this growing trend: Azienda Agricola Cannarozzi Michele The farm features 16 hectares of olive groves with 1,300 trees located at ca. 100 m elev., in Carpino. The 40 tonnes of olives obtained from the last harvest were pressed on the same day using a continuous system, producing 6,200 litres of extravirgin olive oil. The oil was left unfiltered and bottled under three labels, two of which are very, very good. Five tonnes of Frantoio olives grown in Sant’Anna were pressed at the Rinaldi mill, producing 700 litres of Olio Extravergine di Oliva Cannarozzi denocciolato bottled in 750 ml, 500 ml and 250 ml bottles with a good quality-price ratio. The oil is a bright green colour and fairly limpid due to natural decanting. It presents a medium green fruitiness and aromas of cut grass, chicory, slight tomato, green almond and Gobbo cardoon that are intensified in the mouth by a piquancy that dominates slightly over well-balanced sweet and bitter sensations. The oil is fluid and has a pleasant texture, making it suitable for delicate and medium-flavoured dishes. The Olio Extravergine di Oliva is obtained from Ogliarola Garganica and small quantities of Leccino and Frantoio olives cultivated in Copparossa and Cesine. The olives were pressed at the Mitrione mill and 3.5 tonnes of almost limpid, bright greenish oil were produced. The bouquet is intense, with a medium fruitiness and grass, artichoke, tomato leaf and almond aromas. However, in the mouth, it changes speed and a dominant piquancy with noticeable underlying sweetness and bitterness serve to heighten the aromas experienced in the nose. Pair it with vegetable soups, roasts and flavoursome dishes for a satisfying taste experience. Also offers great value for money. Azienda Agricola Ing. Gregorio Minervini Maria Massari, laureata in Scienze Naturali, è proprietaria e conduttrice di questa Azienda che appartiene alla Famiglia Minervini fin dal 1700. Dal 1993 ha iniziato la conduzione biologica dell’oliveto, che dispone attualmente di 3.000 piante di Coratina e Cima di Bitonto coltivate a vaso aperto su 20 ettari vicini al mare, in località Marcinase e Sfondascarpa. La produzione, suddivisa per fruttato nelle tipologie leggero, medio ed intenso (presento le ultime 2), è di 100 ettolitri da 600 quintali di olive raccolte a mano e lavorate entro 2 ore preso il Frantoio Caputo, con frangitura a molazze e separazione a decanter. Olio Extravergine Marcinase Fruttato Medio: monocultivar di Coratina raccolta vicino al mare, di colore giallo-verdino, esprime totalmente i pregi di questa varietà. Al naso è quasi intenso per il fruttato ed i profumi di erba verde, foglia di pomodoro, carciofo ed erbe aromatiche. La buona fluidità esalta in bocca un buon amaro, di poco prevalente sul piccante. Olio Extravergine Marcinase Fruttato Intenso: monocultivar di Coratina di collina, è giallo verdino brillante. Ha profumi simili al precedente, ma più intensi, con l’aggiunta della foglia di olivo. Fluido, coerente negli aromi e molto equilibrato nei robusti toni di amaro e piccante, riesce a trasmettere anche la sensazione dolce. Eccellenti entrambi sui piatti della tradizione pugliese, cominciando dalla purea di fave e cicoria per continuare con tutte le preparazioni ricche di sapore. Gli oli di questa Azienda hanno già ottenuto in passato premi e riconoscimenti di rilievo anche internazionale: sicuramente, ai prossimi Concorsi... attenti a questi due! Frantoio Fratelli Galantino Sono tre le date importanti per la Famiglia Galantino: nel 1926 Vito acquistò un mulino ottocentesco e lo trasformò in Frantoio Oleario, nel 1960 la Famiglia acquistò l’Azienda Agricola “La Fenice”, di 47 ettari, ed iniziò in proprio la coltivazione dell’olivo, nel 1985 il Dr. Michele iniziò ad imbottigliare il proprio Olio, portando sulla strada della qualità anche la folta schiera di Olivicoltori locali presso cui il frantoio si approvvigiona. La produzione Aziendale, coronata da un lungo elenco di Premi e Riconoscimenti e proposta a prezzi molto onesti, soddisfa ogni esigenza di mercato con varie etichette sia di monocultivar che di olivaggi: ne ho assaggiate due. Olio Extravergine di Oliva “L’Affiorato”: giallo con riflessi verdini, quasi limpido, deriva da un mix di Coratina, Ogliarola e Nocellara ed è ottenuto raccogliendo manualmente, con pazienza, le fontanelle che si formano sulla pasta di olive. Il fruttato è leggero, verde, con profumi di pomodoro, mandorla, erba e lieve cardo. Fluido e vivace per la lieve prevalenza del piccante su amaro e dolce ben equilibrati, può abbinarsi al pesce ed ai piatti di sapore medio-delicato. Olio Extravergine di Oliva Galantino DOP Terra di Bari-Castel del Monte: prevalentemente da Coratina è limpido, di colore verde-giallino e di fruttato quasi intenso, con freschi sentori di erba, carciofo, cicoria e foglia di pomodoro. La decisa espressione degli aromi, del piccante e dell’amaro, ne rendono ottimale l’utilizzo sulle zuppe di legumi, sugli arrosti e su tutti i piatti saporiti. Puglia Alimentare s.r.l. Questa Azienda dispone di 6.000 piante coltivate a vaso su 40 ettari di oliveto suddivisi tra le due Masserie di Pizzo Mammarelle e Monte Trazzonara, a oltre 400 metri di altitudine. Da queste olive, raccolte meccanicamente e trasportate in cassoni aerati per l’ immediata lavorazione con tecnologia continua presso il frantoio aziendale situato presso la Masseria Monte Trazzonara, derivano i due oli che Vi presento, scelti da una ricca varietà di prodotti ben differenziati tra monocultivar e olivaggi. Olio Extravergine di Oliva “Monti del Duca”: ottenuto da Leccino, Coratina, Ogliarola e Cerasuola, è di colore verdino brillante, quasi limpido per decantazione naturale. Di fruttato verde medio-leggero, profuma di erba tagliata, mandorla, cardo e tenue foglia di pomodoro. Fluido e ben equilibrato per piccante dolce ed amaro, può essere usato sul pesce, ma anche su piatti mediamente saporiti. Olio Extravergine di Oliva da agricoltura biologica “La casa Di Caroli”: da Picholine, Carolea, Leccino e Nociara, è giallo-verdino. I profumi sono di oliva verde, foglia, cicoria, mandorla, lieve carciofo e foglia di pomodoro. La buona fluidità e l’equilibrio del piccante, dolce ed amaro espressi a media intensità lo rendono ideale su tutti le preparazioni di sapore sia delicato che mediamente intenso. Azienda Agricola Ing. Gregorio Minervini This property has been in the Minervini family since 1700. Maria Massari, the current owner and manager, has a degree in natural sciences and since 1993 she has been cultivating the olive groves according to organic farming methods. The 3,000 Coratina and Cima di Bitonto trees are cultivated in an open vase shape on 20 hectares near the sea in the Marcinase and Sfondascarpa localities. The oil is divided according to type of fruitiness, that is, light, medium and intense. I have chosen to present the latter two here. 10,000 litres are produced from 60 tonnes of hand-harvested olives that are pressed within two hours of picking at the Caputo mill using traditional millstones and decanting. The Olio Extravergine Marcinase Fruttato Medio is a monovarietal oil produced from Coratina olives grown in coastal groves. It is a yellow-green colour and is the perfect expression of all that this variety has to offer. The nose is almost intense, with a notable fruitiness, fresh grass, tomato leaf, artichoke and herb aromas. In the mouth it presents good fluidity, which exalts a pleasant bitterness that dominates slightly over its piquancy. The Olio Extravergine Marcinase Fruttato Intenso is a monovarietal produced from Coratina olives grown in the hills. The oil is a bright greenish yellow and presents a similar bouquet to the previous oil, although is more intense and also features an olive leaf aroma. This oil is fluid and its aromatic coherency is well-balanced by a robust bitterness and piquancy that nevertheless allows a certain sweetness to come through. Both oils are excellent with traditional Puglian dishes such as broad bean puree with chicory and other rich dishes. Oils from this farm have previously received several prestigious Italian and international awards. The two oils reviewed here are definitely worth watching. Frantoio Fratelli Galantino There are three important dates in the life of the Galantino family business. In 1926, Vito purchased a 19th century mill and converted it into an oil mill. In 1960, the family acquired the 47-hectare Azienda Agricola “La Fenice”. It was then they began cultivating olives and in 1985, Dr Michele started bottling his own oil, encouraging the host of local olive growers supplying the mill to focus on improving quality. The farm’s oils have received numerous awards and are very reasonably priced. They cater to all sectors of the market, with a range of monovarietal and blended labels, of which I have tried two. Their Olio Extravergine di Oliva “L’Affiorato” is a yellow colour with greenish highlights. It is almost limpid and is obtained by patiently handskimming the oil off the olive paste obtained from a blend of Coratina, Ogliarola and Nocellara olives. The resulting oil has a light fruitiness, green, and presents tomato, almond, grass and slight cardoon aromas. It is fluid and lively due to its piquancy, which dominates over well-balanced bitter and sweet sensations. Best with fish and medium-delicate dishes. Their Olio Extravergine di Oliva Galantino DOP Terra di Bari-Castel del Monte is obtained principally from Coratina olives and is a limpid yellowish green colour. It has an almost intense fruitiness that combines with fresh grass, artichoke, chicory and tomato leaf aromas. Its striking bouquet, and a strong piquancy and bitterness, make this oil an excellent match for rustic vegetable soups, roasts and other flavourful dishes. Puglia Alimentare s.r.l. Puglia Alimentare boasts 6,000 vase-shaped trees cultivated on 40 hectares spread over the Pizzo Mammarelle and Monte Trazzonara masserie farms situated at over 400 metres elev. The olives are harvested mechanically and transported in aerated crates to the farm’s mill on the Monte Trazzonara masseria, where they are immediately pressed using a continuous system. The farm produces a wide range of very different monovarietal and blended oils, including the two I have chosen here. Their Olio Extravergine di Oliva “Monti del Duca” is obtained from Leccino, Coratina, Ogliarola and Cerasuola olives and is a bright green colour. Natural decanting has rendered it almost limpid. The oil presents a medium-light green fruitiness, with cut grass, almond, cardoon and delicate tomato leaf aromas. It is fluid and presents well-balanced piquancy, and sweet and bitter sensations. Suitable for pairing with fish and mediumflavoured dishes. The Olio Extravergine di Oliva da agricoltura biologica “La casa Di Caroli” is a greenishyellow organic oil obtained from Picholine, Carolea, Leccino and Nociara olives. It presents green olive, leafy, chicory, almond, slight artichoke and tomato leaf aromas. It has good fluidity and a fine balance between its piquancy, and sweet and bitter sensations, which combine to create a medium intense flavour that is perfect with all delicate and medium-flavoured dishes. Azienda Agricola Ing. Gregorio Minervini Via F. Cifariello, 17 70056 MOLFETTA (BA) Tel. 080-3974369 Fax 080-3971172 E-mail: [email protected] www.marcinase.com Frantoio Fratelli Galantino Via V. Corato, 2 70052 BISCEGLIE (BA) Tel. 080-3921320 Fax 08 0-3951834 E-mail: [email protected] www.galantino.net Puglia Alimentare s.r.l. Zona H, 526, Contrada Trazzonara 74015 MARTINA FRANCA (TA) Tel. 080-4490725 Fax 080-4490780 E-mail: [email protected] www.puglialimentare.it 77 Il cibo racconta Food tells a tale di Flavio Bisson Una sosta forzata ede laggiù, quella montagna? Strinsi gli occhi ma, nella foschia, mi parevano tante le montagne. - Non la vede? Quale dice, quella vicina al mare? - Quella! È la montagna di Mosè. Il vecchio, rinsecchito, con gli occhi fondi, le guance scavate, seduto accanto a me sotto la pergola scassata di un’improbabile taverna vicino ad Antiochia, continuò a guardare quel monte come se vi leggesse una storia senza fine. Aveva un leggero cappelluccio, senza falde, ricamato ad uncinetto. Malgrado la povertà del suo abbigliamento e l’idea di sporcizia antica che ne poteva dare, quel piccolo copricapo era candido, pulito, immacolato. - Quello è il Mussa Dagh! – disse e sospirò. “Perché lo viene a dire a me? “ mi chiesi, visto che per lui ero un perfetto sconosciuto, arrivato in quel posto per caso ed in attesa di essere ripescato dalla agenzia di viaggio con un nuovo pullman. V Accese un mozzicone di qualcosa che aveva una vaga somiglianza con un sigaro. Ne aspirò due sofferte boccate e soffiò il fumo in direzione del monte, come se facesse parte di un rito religioso. - Siamo stati lassù, in tremila! Tolse la cenere col dito mignolo; non diede segno di nessuna sofferenza quando il dito venne a contatto con la brace. Aveva la mente da un’altra parte. - Giovani, adulti, donne, bambini e tanti vecchi! Abbiamo resistito per quaranta giorni all’assedio dei turchi. Ma lo sa la cosa che ci mancava di più? Il vecchio parlava un francese elementare, lento, chiaro, come se recitasse una poesia. - No! - Non era la nostra terra, il nostro villaggio. Non ci feriva l’incomprensione degli eredi dell’impero ottomano in decadenza, né l’indifferenza per il nostro destino da parte delle nazioni del resto del mondo. Noi eravamo armeni, ed eravamo un popolo orgoglioso, gli unici cristiani in mezzo ad un mondo mussulmano che ci odiava e che aveva deciso di annientarci. Tutto questo non fiaccò la nostra resistenza, no! Ero ben curioso di sapere dove voleva arrivare questo povero vecchio disperso nelle terre arse della Cilicia. - Quello che ci mancava era il pane, il nostro pane! Avevamo bestiame, pecore, latte, formaggi ma non aver pane ci rendeva stranieri a noi stessi. Mi creda, vivevamo nella continua paura che ogni giorno che il sole ci regalava fosse l’ultimo eppure, alla fine, decidemmo di seminare il frumento lassù, sulla cima del Mussa Dagh. Si mise a ridere. - Oh, lei non può immaginare la festa, la gioia quel giorno in cui il primo pane uscì dal forno. Ah, indimenticabile! Ballavamo, gridavamo, ci pareva che quello fosse il segno definitivo della nostra salvezza. Rideva e si batteva la mano ossuta sulle ginocchia: intuivo il suo sguardo perso nelle memorie; vedevo le danze ed i baci dei giovani, la speranza che rinasceva in una situazione assurda con un esercito ai piedi del monte, pronto per la mattanza. Smise di ridere e tacque per un po’. Poi aggiunse: - Ci salvammo ma fummo dei fortunati. Il resto della mia gente non esiste più e siamo sparsi per il mondo, senza patria. Si sfregò con energia il volto con le mani. - Il gusto di quel pane non l’ho mai più trovato nella mia vita. Rientrai nel locale. Il padrone mi fece cenno di non dar retta a quel vecchio relitto. - Parla di rado – mi disse. – D’altronde, erano in due milioni, gli armeni nel trentacinque. Ne hanno ammazzato un milione e mezzo. Lui ha perso tutta la sua famiglia. Ogni tanto gli do qualcosa da mangiare. E lo sa il fatto strano: mangia di tutto ma non il pane. 78 A forced halt - Can you see that mountain down there? I peered through the mist, but there seemed to be a lot of mountains to me. - Can’t you see it? - Which one – the one near the sea? - That one! That is Moses’ mountain The old, thin man with his deep set eyes and hollow cheeks, sitting next to me under the ruined bower of the most unlikely tavern near to Antiochia, continued looking at the mountain as if he were reading a neverending story. He had a light shabby and brimless crocheted hat, and, despite his poor clothing and the impression of ground in dirt that was given, that small hat was brilliant white, clean and immaculate. - That is Mussa Dagh! – he said and sighed. “Why are you telling me?” I asked him, as I was a perfect stranger to him, who had happened along by chance and was waiting for the travel agency to pick me up with a new coach. He lit up a stub of what looked like a cigar, took two deep draws and blew the smoke in the direction of the mountain almost like a religious ritual. - Three thousand of us went up there! He knocked the ash off with his little figure, and didn’t flinch when he caught the burning part – he had other things on his mind. - Youths, adults, women, children and so may old people! We resisted the siege by the Turks for forty days – but do you know what we missed most? The old man spoke in simple French, slowly and clearly, as if he were reciting a poem. - No! Not our land or our village. We were not hurt by the lack of understanding shown by the heirs to the declining Ottoman Empire, nor the indifference for our fate that was shown by the rest of the world. We were Armenians and we were a proud people, the only Christians in the middle of a Muslim world, which hated us and had decided to wipe us out. None of that weakened our resistance! I was curious to know what this poor old man was leading to, lost in those dry lands of Cilicia. - What we missed most was bread, our bread! We had cattle, sheep, milk, cheese but not having bread made us feel strange. Believe me, we lived in the constant fear that each day would be out last but, at the end, we decided to sow some grain up there, on the peak of Mussa Dagh He started to laugh. - Oh, You can’t imagine the festive joy when the first bread came out of the oven. It was unforgettable! We were dancing, shouting, and we felt that was the final sign for our salvation. He was laughing and beating his bony hands on his knees: I felt his gaze lost in his memories, I could see those young people dancing and kissing, the hope they found in an absurd situation with an army at the foot of the mountain, ready for the killing. He stopped laughing and was quiet for a while. Then he added: - We saved ourselves, but we were the lucky ones. The rest of my people no longer exists and we few are spread throughout the world with no homeland. He rubbed his face hard with his hands. - I have never found that same taste of bread again. I went back into the inn, and the owner hinted to me not to listen to that silly old man. He rarely talks – he said – on the other hand, there were two million Armenians in 1935 and they killed one and a half million of them and he lost all his family. Sometimes I give him something to eat but do you know what, he’ll eat anything, but not bread. Eventi Events A San Sebastian il VII Congresso Lo Mejor de la gastronomia di Giancarlo Raschi The VII Edition of the Congress “Lo Mejor de la gastronomia” in San Sebastian l Kursaal di San Sebastian ha ospitato dal 21 al 24 novembre 2005 la kermesse gastronomica considerata dagli addetti ai lavori la più importante d’Europa. L’idea di mettere insieme i migliori chef dei Paesi europei tradizionalmente più vocati alla cultura dei piaceri della tavola, è del giornalista spagnolo, nonché critico gastronomico Rafael Garcia Santos, il quale ha saputo creare un programma full immersion di gastronomia dove chef pluristellati presentano a qualificatissimi colleghi ricette innovative legate al territorio di provenienza. Nel salone delle fiere del Kursaal fanno mostra di sé le aziende che contribuiscono al prestigio di questa manifestazione e sfoggiano i diamanti più pregiati della loro gamma. Allo stand n.37 brilla la stella di Sirman, grazie a Federico Collado, coadiuvato da Fidel e Jesus della ditta Euskal Hotz, nonché padroni di casa, che invitavano i loro ospiti a degustare i cocktail e long drinks preparati dal sottoscritto con il frullatore Orione, il frappè Sirio, lo spremiagrumi Apollo e il tritaghiaccio Tritone. Lo spazio Sirman era costantemente affollato in quanto, oltre alle suddette attrezzature, erano esposti altri strumenti di cucina che spesso venivano utilizzati per le preparazioni nell’Auditorium del Kursaal. La quattro stagioni gastronomica ha visto alternarsi sul palco i migliori interpreti della cucina spagnola: da Martin Berasategui dell’omonimo ristorante tre stelle Michelin di Lasarte, Ferran Adrià del mitico El Bulli, al giovanissimo Andoni Luis Aduriz del Mugaritz a Renterìa. Di tutto rispetto la squadra italiana, con Massimiliano Alajmo, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Mauro Uliassi, Fulvio Pietrangelini e Danilo Freguja in qualità di ambasciatori del Belpaese. L’interesse che crea attorno a sé questo evento, valorizza maggiormente la ‘nueva cocina’ spagnola che in questo momento sta superando quella francese che, probabilmente, si è un po’ adagiata sugli allori. Parafrasando alcuni esempi del supermolleggiato Adriano Cementano, la cucina spagnola è rock, mentre quella francese è lenta, anzi lentissima. Giancarlo Raschi I uest’anno si è celebrato il VII° Congresso organizzato dal prestigioso critico gastronomico Rafael Garcia Santos, sette anni di crescita costante che ha convertito questo Congresso nel più importante tra quelli celebrati in Europa. Quest’anno hanno partecipato 2000 congressisti da tutti i paesi del mondo, dall’Italia.174 chef, Portogallo, Francia,Inghilterra, Belgio, Olanda, Messico, Guatemala, Brasile, Argentina, Giappone, Stati Uniti...e hanno partecipato come relatori 50 chef da tutto il mondo, tra i quali 20 spagnoli di livello internazionale molto alto, come Ferran Adrià, Carme Ruscadella, Martin Berasetegui, Juan Mari Arzak, Andoni Luis Anduriz, Enrique Dacosta, Dani Garcia, Pedro Subijana, José Andrés, Manolo de la Osa, Joan Roca, Isaac Salaberria, Nacho Manzano, Xavier Pellicer e altri che non ricordo e ai quali chiedo scusa se non li Q From the 21 to 24 November 2005, the Kursaal of San Sebastian played host to the food show that is widely considered to be the most important show in Europe. The idea of bringing together the best chefs from the European countries that have a well-established history of culinary tradition was the brainchild of the Spanish journalist and food critic Rafael Garcia Santos, who put together a full immersion programme in which prize-winning chefs presented innovative recipes related to their homeland to their accomplished colleagues. In the exhibition centre of the Kursaal the companies that had played an active part in the organisation of the show had the opportunity to show off their top products. The Sirman star shone out from stand no.37, thanks to Federico Collado, assisted by Fidel and Jesus, the owners of the company Euskal Hotz, who invited their guests to taste cocktails and long drinks prepared by yours truly with the Orione food mixer, the Sirio shaker, the Apollo juicer and the Tritone ice crusher. The Sirman stand was permanently crowded as, in addition to the equipment mentioned above, there were also many cooking instruments on display that were used frequently during the demonstrations in the Auditorium of the Kursaal. The four seasons of the culinary year saw the leading protagonists of Spanish cuisine taking the stage: including Martin Berasategui of the restaurant of the same name in Lasarte awarded three Michelin stars, Ferran Adrià from the legendary El Bulli, and the youngster Andoni Luis Aduriz of the Mugaritz in Renterìa. The Italian team also commanded a great deal of respect with Massimiliano Alajmo, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Mauro Uliassi, Fulvio Pietrangelini and Danilo Freguja acting as ambassadors of the “Bel Paese”. The interest surrounding this event only adds to the general consensus that the Spanish ‘nueva cocina’ is currently surpassing French cuisine, which seems to have been resting on its laurels a little too much recently. To paraphrase a famous Italian showman Adriano Celentano, Spanish cuisine is “rock” or “in” while French cuisine is “slow” or “out”. Giancarlo Raschi Este año se ha celebrado el VII Congreso organizado por el prestigioso crítico gastronómico Rafael García Santos, siete años de superación y crecimiento constante que ha convertido este Congreso en el más importante que se celebra, como mínimo, en Europa. Este año han asistido 2.000 congresistas de todos los paises del mundo, de Italia 174 cheffs, Portugal, Francia, Inglaterra, Bélgica,Austria, Holanda, Méjico, Guatemala, Brasil,Argentina, Japón, Estados Unidos… y han participado como ponentes 50 cheffs de todo el mundo de estos 20 españoles de muy alto nivel internacional como son Ferrán Adrià, Carme Ruscadella, Martín Berasategui, Juan Mari Arzak, Andoni Luis Aduriz, Enrique Dacosta, Dani García, Pedro Subijana, José Andrés, Manolo de la Osa,Joan Roca,Isaac Salaberría, Nacho Manzano, Xavier Pellicer y otros que no recuerdo y que les pido disculpas si me los he dejado por nombrar; por parte de Italia entre ellos Carlo Cracco, Enrico Crippa, Paolo Lopriore, Mauro Uliassi, Fulvio Pierangelini y otros hasta un total de 8, de Francia Joël Robuchon, Pascal Barbot, Jean Chauvel, 79 ho nominati. Dall’Italia: Carlo Cracco, Enrico Crippa, Paolo Lopriore, Mauro Uliassi, Fulvio Pierangelini e altri fino a un totale di 8. Dalla Francia: Joel Robouchon, Pascal Barbot, Jean Chauvel, William Ledeuil, Stephane Carrade, Jacques Decoret, Frederic Bau e altri 11. Dagli Stati Uniti: Homaro Cantu, Sharon Pachter, Charles Kiely, Wylie Dufresne, de Tokio Tooru Okuda. Questo significa un livello molto alto che aiuta a promuovere lo sviluppo della qualità professionale degli chef mettendo in comune le conoscenze, moltiplicando la cultura gastronomica in generale con due fondamenti molto importanti come la stimolazione della cucina artistica e il potenziamento dei nuovi valori, dei giovani autori che sono capaci di apportare altri modi di vedere e sentire il gusto. A sua volta vicina a tutti gli chef dei diversi paesi, ciò che è molto importante per il mio paese, è esaltare e collocare all’apogeo mondiale la nostra cucina. E’ logico che mi senta orgoglioso di questo tipo di evento nel mio paese e devo anche menzionare, la collaborazione e l’appoggio che prestano a questo tipo di avvenimento due delle mie ditte rappresentate da Sirman e Angelo Po. Mi sento molto orgoglioso di rappresentare Sirman in Spagna, perché si tratta di una ditta che riesce a essere presente a tutti gli eventi che si organizzano nel mondo. Particolarmente si sono impegnati con il mio paese e questo dimostra la preoccupazione imprenditoriale di appoggiare e dare servizio alla ristorazione generale. Inoltre non voglio dimenticare alcuni altri eventi dell’alta gastronomia che ogni anno stanno riscuotendo sempre maggior successo come Gourmet en Madrid. E’ indubitabile che ne nasceranno altri, sempre per il bene della ristorazione, però in questo, e non è pedanteria, la Spagna è all’apice. Federico Collado (Spagna) uesto il titolo che dà il nome al convegno giunto quest’anno alla settima edizione: i cuochi che ogni anno si incontrano a SAN SEBASTIAN in Spagna per scambiarsi idee e proporre innovazione. Macchina organizzativa che rasenta la perfezione, il congresso si è svolto presso il Kursal, imponente struttura congressuale dove oltre 1000 persone da sedute riescono a vedere bene, un palco con alle spalle due maxi schermo, uno che riproduce in grande il relatore e l’altro che si collega con la cucina retrostante dove i collaboratori del relatore eseguono in diretta e collegati via radio le preparazioni che vengono spiegate, con cadenza di circa 30-45 minuti ognuno. Quarantacinque relatori che si sono alternati nei quattro giorni solo nella ristorazione. Vi erano poi anche situazioni simili, ma più piccole, riguardanti la pasticceria ed altro. Fuori dalla sala convegni, stand di libri, vini, alimentari e attrezzature. Aziende italiane presenti due: Angelo Po per i grandi impianti e Sirman per macchine complementari e preparazione dinamica. Grazie all’ospitalità di una nota azienda del settore, quest’anno dopo tanto sentito parlare sono riuscito a vedere dal vivo questo evento dove solamente per poter partecipare al congresso si pagavano 500 euro. Sembra molto, ma se si considera quanti personaggi si vedono all’opera in 4 giorni, e tutta la macchina organizzativa, si accetta il costo. E poi si sa, se paghi vale, se è gratis molti snobbano, e comunque perde d’importanza. Oltre 1000 persone che arrivano al convegno quasi puntuali, nessuno durante il convegno parla, se suona un cellulare è solamente una dimenticanza o il pirla di turno. Tutti con programma e quaderno, appunti in mano per poter carpire più nozioni possibili, come a giustificare che più cose porto a casa più si abbassa la spesa sostenuta. Bravi spagnoli, avrete capito che gli italiani dopo anni di grinta per poter prima avvicinare e poi superare i francesi, invece di rafforzare l’immagine nel momento che la possiedono, spesso si sono adagiati pensando di vivere di rendita, abbandonando spesso le cucine dei loro locali per programmi televisivi, comparse nelle situazioni più svariate ecc., trascurando che i nostri vicini si stavano organizzando per sferrare iniziative di gruppo, portando avanti una filosofia di cucina tecnologica, molecolare, di ricerca e d’effetto, sotto il nome Spagna. Da orgoglioso italiano, mi sentivo un po’ derubato di un nostro patrimonio, anche se alla fine di questi 4 giorni l’impatto avuto all’inizio era calato, molti dei relatori spagnoli hanno proposto cose e tecniche già in uso da noi, con l’aggiunta di molta poesia e ricerca dell’estremo e del contrasto a tutti i costi. La cosa che mi lascia molto perplesso, anche avendo frequentato alcuni ristoranti stellati, sono le troppe portate con liquidi, spume, gelatine, uso di sifoni, ma soprattutto supporti chimici. Vedere degli stand dove chiunque poteva acquistare sali, alginati ecc. con dei dosaggi che necessitano di bilancine da orafo, con libero accesso di acquisto a tutti, beh la cosa mi fa anche paura: cucine dotate di liofilizzatori, si va bene la ricerca su l’innovazione e le tecnologie, ma tutto questo si traduce in eliminazione ed appiattimento del gusto. L’ultimo giorno arriva Arzak e sul palco e davanti ad una platea così numerosa acclama: Finalmente la Spagna è diventata la nazione di riferimento nel mondo per l’alta cucina. E tutti, italiani e francesi e resto del mondo, Q 80 Willian Ledeuil, Stephane Carrade,Jacques Decoret, Frederic Bau y otros hasta 11, de Estados Unidos Homaro Cantu,Sharon Pachter, Charles Kiely,Wylie Dufresne, de Tokio Tooru Okuda. Es decir un muy alto nivel que ayuda a promover el desarrollo de la calidad profesional de los chefs poniendo en común los conocimientos multiplicando la cultura gastronómica en general con dos fundamentos muy importantes como son la estimulación de la cocina artística y la potenciación de los nuevos valores, de los jovenes autores que son capaces de aportar otras maneras de ver y sentir el gusto. A su vez hermana a todos los cheffs de diferentes paises, y lo que es muy importante para mi pais es enaltecer y poner en la cumbre mundial a nuestra cocina. Es lógico que me sienta orgulloso de este tipo de eventos en mi pais, y más si cabe, con la colaboración y el apoyo que prestan a este tipo de acontecimientos dos de mis representadas Sirman y Angelo Po. Me siento muy orgullo de representar a Sirman en España, porqué se trata de una firma que procura estar presente en todos los eventos que se organizan en todo el mundo pero especialmente se han volcado con mi pais y esto demuestra la preocupación empresarial de dar apoyo y servicio a la restauración en general. Además no quiero dejar en el olvido algunos otros acontecimientos de la alta gastronomía que cada año están teniendo mayor impacto como el Gourmet en Madrid. Es indudable de que nacerán otros, siempre para el bien de la restauración pero en esto, y no es pedancia, España está en la cabeza. Federico Collado (Spagna) This is the title of the convention which is now in its seventh edition: chefs that meet in SAN SEBASTIAN in Spain every year to exchange ideas and experiment. The congress was an organisational feat bordering on perfection that took place in the Kursal, an impressive convention structure with seating for over 1000 people. Each person had a good view of the stage and the two maxi screens, one showing a close-up of the speaker while the other was connected with the backstage kitchen where the speaker’s assistants demonstrated the recipes that were being explained live via a radio link-up. Each one of these demonstrations lasted approx. 30-45 minutes. Forty-five speakers took turns over the four days and this only covers the part dedicated to dining. There were other similar smaller scenarios that dealt with confectionary and other things. Outside the convention hall, there were different stalls displaying books, wines, foodstuffs and equipment. Two Italian companies were present: Angelo Po for large systems and Sirman for complimentary machines and dynamic preparation. Thanks to the hospitality of a wellknown company in the sector, this year after hearing so much about the event, I was lucky enough to be able to experience it for myself, as it costs 500 euro just to attend the congress. It seems a lot of money, but if you consider the number of people that you actually see in action over the 4 days, and all the organization behind the scenes, it is a reasonable price to pay. And then it is a well known fact that the high price helps maintain a certain level of prestige; if it were free, people would start to snub the event. Almost all of the 1000 people present arrived punctually, and remained silent throughout the convention. If a mobile phone rang it was almost always a genuine oversight. Everyone carried their programme and exercise book with them, taking notes in order to be sure not to miss anything, as if to justify the fee paid by taking away as much information as possible. Well done you Spanish, you realised that the Italians succeeded in surpassing the French after many years of hard graft, but instead of reinforcing their image abroad in that moment, the Italians suddenly sat back hoping to reap the reward of all their hard work, often abandoning their restaurants for appearances on television and other situations etc., failing to notice that their neighbours were preparing to launch group initiatives, and developing a philosophy of a technological, molecular, research and effect style of cooking, all under the name of Spain. As a proud Italian, to a certain extent I felt robbed of our patrimony, even if at the end of the four days the initial impact had been somewhat lessened. Many of the Spanish speakers had presented tools and techniques that we are already using in Italy, with the addition of a lot of poetic license and research. However the thing that left me feeling a little perplexed, even though I have eaten in several prize-winning restaurants, is the number of dishes consisting of liquids, mousses, jellies, the use of siphons but above all the chemical additives. Seeing all these stands where anyone could buy salts and alginates in quantities that should be measured with a applaudono come ad acconsentire e confermare quanto detto. No non ci sto, invito quelli che ci rappresentano come riferimenti della cucina italiana a riacquistare quel pizzico di umiltà e riprenderci quel primato che il mondo ci invidia, dove la tecnologia deve occupare lo spazio di supporto al fine di migliorare il nostro lavoro senza farci diventare succubi. In Italia qualcuno sta copiando l’iniziativa: a Milano si svolge a fine gennaio IDENTITA’ GOLOSE. Ma nessuno o pochi lo sanno, la divulgazione stampa è molto carente, lo si viene a sapere tramite qualcuno. E pensare che addirittura la compagnia di bandiera aerea spagnola per il congresso a SAN SEBASTIAN ha offerto voli a prezzi bassi. E per quanto riguarda la nostra associazione cuochi, con circa 20.000 iscritti, i vertici che dovrebbero essere i nostri protettori e che dicono di occuparsi della professione dei cuochi, sono impegnati a fare promozione nel mondo con tanto di medaglie al collo, famigliari al seguito a cercare agganci solo per scopi personali o di svago. Leggendo alcuni menù proposti da questi ultimi nelle loro tournè, mi sembra di tornare a 25 anni fa quando frequentavo l’istituto alberghiero. Ma basta così del resto ne parleremo dopo IDENTITA ‘ GOLOSE, chissà che mentre io penso queste cose, qualcuno sia già corso ai ripari e che questo 2006 sia di ripresa del posto che ci spetta. set of gold scales…well I have to say that I find the whole thing rather disturbing: of course research into innovation and new technology is a good thing, but when it comes to kitchens equipped with freeze-driers, it all starts to become an exercise in the annihilation of flavour. On the last day Arzak took to the stage and in front of a full auditorium declared: Spain has finally become the world leader for haute cuisine. And everyone, including the French and Italians applauded him as if to give their approval of this statement. I am afraid I do not agree, and I ask all those who are representatives of Italian cuisine to regain a little bit of modesty and regain the title of which all the world is jealous, where technology plays a supporting role that compliments our work without turning us into slaves. In Italy some people have started to copy this idea: at the end of January, the event IDENTITA’ GOLOSE takes place in Milan. But press coverage is scarce, and you only get to know about it via word of mouth. This compared to the fact that the flagship Spanish air company offered special tariffs for the congress in SAN SEBASTIAN. And what about our association of chefs, which has more than 20,000 members? The leaders who are supposed to protect us and represent us so that we can get on with our work as chefs, are busy travelling around the world collecting personal recognition, accompanied by family members who are looking for contacts purely for personal gain or for fun. As I read the menus used by these individuals on their last tour, it seems that I have taken a step back to the time when I attended the hospitality institute 25 years ago. But that’s enough for the moment, I’ll continue the discussion after IDENTITA ‘ GOLOSE. Who knows, maybe while I have been thinking all these things, someone else has already started to make amends and 2006 will be the year in which we regain the crown that we deserve. 81 In fiera Trade shows di Lorenzo Destro HOST 2005 un’edizione memorabile per Sirman! L a solita grande attesa per l’HOST quest’anno era dovuta in gran parte alla prova del nove per il nuovo quartiere fieristico di Rho (MI), che per la prima volta si trovava alle prese con un evento che riempiva totalmente gli spazi espositivi. I dubbi logistici avevano impegnato non poco le aziende, tutte orientate ad effettuare la giusta scelta per la posizione dello stand, la sistemazione alberghiera, i mezzi di trasporto più idonei per evitare gli imbottigliamenti mattutini. Ovviamente poi, man mano che la data di apertura si avvicinava, le preoccupazioni più attinenti all’evento si facevano prepotentemente strada: novità tutte pronte e bene esposte, team commerciale e tecnico ben caricati, obiettivi ben chiari. Difficile francamente ora fare una classifica di che cosa ha fatto della HOST 2005 un’edizione eccezionale per Sirman. Penso sia giusto iniziare parlando dell’affluenza allo stand: non ha mai avuto cali, sempre costante dalle prime ore del venerdì agli ultimissimi minuti del martedì sera. Non era veramente mai successo! Lo stand è sempre stato affollato grazie alla dimostrazione non stop messa in atto dall’instancabile équipe di cuochi e barman, alla creazione dei vari angoli dedicati agli specifici settori e perché no, dalla curiosità creata dagli ormai famosi due box doccia. Venendo ai prodotti, sicuramente la sorpresa più eclatante è stata l’affettatrice ‘Anniversario’, una vera e propria chicca che arricchisce la già completa gamma, un progetto ideato e realizzato per festeggiare in maniera molto particolare il sessantesimo compleanno del Presidente della Sirman. Le 55 macchine ordinate in fiera sono la prova più tangibile del successo di questa nuova ‘rossa manuale’. La grossa novità tecnica, sempre in tema di affettatrici, è stata invece la Galileo automatica, lasciata in moto per 8 ore al giorno sotto un getto continuo d’acqua per dimostrarne l’assoluta affidabilità tecnica e tenuta anche in condizioni di lavoro e pulizia estreme. L’averla poi affiancata ad una ‘testimonial’ inusuale durante l’esposizione, ha fatto sì che la notizia di questa presentazione dopo un paio di giorni avesse già fatto il giro della fiera. L’angolo internet, con le sedie create con le insaccatrici idrauliche ed i corpi dei segaossi a fare da porta schermo ha destato molta curiosità, facendo così avvicinare molti visitatori che hanno potuto prendere confidenza con l’avanzato sistema web messo in piedi dall’équipe informatica di Sirman: un vero e proprio strumento di vendita e servizio. Un altro importante progetto veniva presentato in prima assoluta: il nuovo tritacarne refrigerato Barcellona, nel quale viene adottato per la prima volta un sistema di raffreddamento rivoluzionario per questo tipo di macchina. Compattezza unica ed estrema facilità di manutenzione ne fanno due caratteristiche vincenti. Grazie, infine, alla continua dimostrazione delle macchine messa in atto dal nostro team di chef e ad una giornata che ha visto come ‘guest star’ la Nazionale Italiana Cuochi, lo stand è diventato anche un punto di riferimento per tantissimi operatori che ben volentieri hanno deciso di soffermarsi più del dovuto. Ancora una volta, quindi, per Sirman un bilancio molto positivo da quella che, come ribadito più volte, continua ad essere la più importante fiera mondiale per il nostro settore. 82 HOST 2005: a memorable edition for Sirman! The normal great expectation for HOST this year was mainly due to the ultimate test for the new exhibition centre in Rho (Milan), which, for the first time had to organise an event that completely filled the entire exhibition area. The logistics matters were demanding for all the exhibitors, intent on finding the right stand position, hotel accommodation, transport to avoid rush hour queues. However slowly as the opening date drew near, the more specific concerns regarding the event itself took over: all the news ready and well-exhibited, sales and technical staff well charged with clear ideas. It is difficult now to classify what made the HOST 2005 edition so special for Sirman. However, I feel it is right to begin with the flow of visitors to the stand: there was never a drop, rather it was constant right from the opening hours on Friday through to the final minutes on Tuesday evening. Something that had never happened before! The stand was constantly crowded thanks to the non-stop demonstration by our untiring team of chefs and barmen, creating special corners dedicated to the various segments and, why not, the curiosity created by the now famous two showers. Looking at the products, the most sensational surprise was the “Anniversary” slicer, a real jewel that goes to enrich what is already a very complete range, a product designed and made for a very special celebration of the Chairman of Sirman’s 60th birthday. The 55 machines that were ordered during the event are the tangible proof of the success of this new “manual leader”. The most important technical news for the slicers was shown by the Automatic Galileo, which was left running 8 hours a day under a continuous jet of water to demonstrate its total technical reliability and waterproofing even in the most extreme working and cleaning conditions. The fact it was on show alongside an unusual testimonial for the exhibition, meant that within a couple of days this news had travelled all around the fair. The internet corner, with chairs made from hydraulic sausage machines and bone saws used as monitor supports aroused a great deal of interest, attracting many visitors who were able to learn more about the advanced web system perfected by the Sirman computer team: a real effective sales and service tool Another important project was presented in world preview: the new Barcelona refrigerated meat mincer, which adopts a revolutionary cooling system for the first time in this type of machine. Its two winning features are that it is extremely contact and easy to maintain. To close, the stand became a landmark for many operators who decided to stay a bit longer than usual, thanks to the continuous demonstration of the machines by our team of chefs and a day that had the National Italian Chefs as its guest star. Once again for Sirman a very positive result, from what, I continue to repeat, is the most important trade fair in the world for our field. “Anniversario!” iamo agli sgoccioli dello scorso Giugno 2005, ultima settimana. Il caldo torrido e il sole battente fanno vacillare le menti già di per sé un po’ instabili, alla vana ricerca di un illusorio refrigerio in qualche ufficio ombreggiato e ‘condizionato’. L’approccio è vago: “ I progetti in fase di sviluppo, da presentare alla prossima Host... A che punto siamo... Questo procede... Ce la facciamo con quello...”. Vedo la controparte che mostra un viso un po’ contratto, espressione seria e impegnata, la bocca che si torce in smorfie eloquenti, senza bisogno di esternare a parole i pensieri che attraversano la mente: “ Ci mancano dei pezzi... Il fornitore non ci sta seguendo a dovere... Abbiamo un nuovo progettista da formare... Insomma, con quello proprio non ce la facciamo!” La risposta giunge ai miei orecchi e subito un senso quasi, come dire, di sollievo mi invade e lo nascondo a fatica. Forse questo significa che rimane un po’ di tempo a disposizione per un altro progetto? Allora azzardo un’ipotesi: “Che ne pensi, siamo ancora in tempo per realizzare una nuova affettatrice? Beninteso, niente di complicato, solo... un’affettatrice a mano!” Con occhi sbarrati ed espressione implorante pietà, mi sento rispondere: “ma sei matto? Anche togliendo solamente 2 settimane di ferie ad Agosto... avremmo 60 giorni lavorativi, forse anche meno. E’ praticamente impossibile!” Ma gli occhi saettano brevemente sugli schizzi, o per meglio dire scarabocchi, e già la mente cavalca l’idea buttata lì con nonchalance: un’affettatrice a mano, certo, ma moderna, facile da usare e da pulire, qualcosa di mai visto prima, qualcosa di innovativo. Un silenzio profondo, secondi che paiono minuti, e poi con un filo di voce: “Come se queste sfide non mi piacessero! Dimmi un po’... Come ti è venuta questa idea?” “Sai, quest’anno Nereo ha fatto giusto giusto 60 anni, che ne dici se gli facciamo una sorpresa? Io organizzo la sorpresa e voi in ufficio tecnico pensate alla macchina. D’accordo?” Vi garantisco che la maggior soddisfazione è stata quella di vedere l’affiatamento sorto nel gruppo di lavoro per questo progetto: dal disegno estetico alla progettazione meccanica, dalla realizzazione dei campioni alla preparazione del materiale pubblicitario. Una squadra, capace di mettere in piedi e realizzare a tempo di record un simile progetto, un sogno. Beninteso, il tutto assolutamente all’insaputa di Nereo che, all’inaugurazione della Fiera Host, di fronte allo Staff fiera, non ha potuto dapprima trattenersi dall’esclamare: “Ma questa, dove l’hanno fatta?” E poi, ancora, con un velo di commozione ad incrinare la voce, stupefatto ed incredulo: “Grazie ragazzi!”. Luca Marzaro S “Anniversary!” We are in the last week of June 2005 and the scorching heat and bright sun make minds waiver that were already rather unstable, in the vain search for an illusory cool place in a shady and “conditioned” office. The approach is vague: “the projects that are being developed for the next Host … How are we getting on … Is this one going ahead … Will we manage that one …”. I can see my counterpart with his brows knitted, he looks serious and involved, his mouth making eloquent expressions, putting into words the thoughts that are going through his mind: “Some pieces are missing … The supplier is not serving us very well … We have a new planner to train … No, we will not manage that one!” I heard his answer and I immediately felt a sort of relief that it was hard to hide, perhaps this means there is time left for a new project? I risk a suggestion: “What do you think, have we time to make a new slicer? Nothing complicated of course just .. a hand slicer!” With wide eyes and imploring pity, he answered: “Are you mad? Even if we only take 2 weeks’ holiday in August – there will only be 60 working days, perhaps less – it’s practically impossible!” But his eyes flashed quickly down to my sketches, or rather scribbles, and he was already considering this idea that I had casually thrown out: a hand slicer, yes, but modern, easy to use and clean, something that has never been seen before and totally innovative. A deep silence, seconds that seem minutes, then a whisper: “you know I love this sort of challenge! Tell me – how did you get this idea?” “You know, this year Nereo is 60 years old, what do you think of giving him a surprise? I’ll organise the surprise and you in the engineering office think of the machine – OK?” I can assure you that my greatest satisfaction was seeing how closely the team worked on this project: from the external design to mechanics, from sample production to the advertising material. A team able to plan and construct a similar project in record time, a dream. Naturally, totally unknown to Nereo who, during the inauguration of the Host Exhibition, standing in front of the exhibition staff couldn’t help exclaiming: “But this, where did they make it?” and then, with his voice broken by his feelings, an amazed and incredulous: “Thank you lads!”. Luca Marzaro 83 Formazione Training A proposito di pane… di Massimo Bomprezzi uando mi siedo a tavola per mangiare, la prima cosa che noto è il pane. Sono attratto dalle diverse forme, dalla lievitazione e toccandolo dalla croccantezza. Allo stesso modo credo che per un ristorante sia un biglietto da visita nei confronti del cliente. Mi piace molto anche provare le varie combinazioni nella degustazione, ad esempio con ottimi oli extra vergine d’oliva, ma il pane ci fa anche gustare meglio un brodetto di pesce, ci stuzzica con una bruschetta, ci sfama con la mortadella, lo apprezziamo con la cioccolata. Si dovrebbe, poi, tornare a proporre quelle famose fette di pane bagnate con acqua/vino con un velo di zucchero. Al momento dell’acquisto spesso siamo in imbarazzo nella scelta per la grande varietà di pani che troviamo in commercio. In ogni caso ho capito che la buona qualità del pane dipende da quattro elementi: la terra che produce il grano per fare la farina, l’acqua per impastare, l’aria necessaria per la lievitazione e il fuoco per cuocere; tutti questi elementi contribuiscono a creare differenze e a dare carattere al pane. Tutti dovremmo inchinarci di fronte al mestiere e all’arte del panettiere che conduce una vita piena di sacrifici e ogni giorno ci fa provare un’emozione al momento del pranzo o della cena grazie a una sapiente lavorazione, alla lievitazione e alla cottura. Non dobbiamo dimenticare mai che l’arte di fare il pane è condizionata dalla lunga permanenza in laboratorio dell’operatore che con la sua passione vigila sulla qualità degli ingredienti e sui vari momenti del processo di lavorazione, anche se la tecnologia aiuta sempre più ad alleggerire tempo e fatica. Dietro e dentro il pane sono radicati valori e tradizioni antiche, che neppure i più profondi mutamenti culturali potranno mai cancellare. Nella mia esperienza di scuola alberghiera, oltre che presso Italcook - una scuola di cucina regionale italiana sorta a Jesi e riservata a giovani chef stranieri, dove ho il piacere di insegnare - vedo che anche i ragazzi sono particolarmente attenti nel ricercare la forma, la giusta lievitazione e una cottura che assicurerà al pane una buona tenuta per l’intera giornata senza asciugare troppo e mantenendo la giusta elasticità. Trovo che sia quanto mai utile istruire i bambini fin dalla scuola elementare affinché capiscano cosa c’è effettivamente dietro un pane con visite a scuole, a laboratori, a manifestazioni e feste paesane (ricordo la manifestazione riuscitissima che si svolge ogni anno a settembre nella mia città, Senigallia, che prende il nome di Pane nostrum). Il pane è elemento di aggregazione tra genti diverse; il pane ha sorretto popolazioni intere attraverso periodi di miseria. Ed ancora oggi, quando si pensa a quelle parti del pianeta dove regna la povertà, diciamo ancora che si muore perché “non hanno neanche un tozzo di pane”. Q Talking about bread… When I sit down at the dining table, the first thing I notice is the bread. I am attracted by the various shapes, how well it is leavened and how crusty it is to the touch. In fact, I think it is like a visiting card that the restaurant gives its customers. I also like tasting it with different things, like top quality extra virgin olive oil for example, but bread also improves the flavour of fish soup, is appetising as a savoury toast, satisfies our hunger with a slice of mortadella, is delicious with chocolate spread. And why not repropose those famous slices of bread moistened in the water or wine with a sprinkling of sugar. When we go to buy the bread we are often spoilt for choice with all the different varieties that are on sale. However I have realised that the good quality of bread depends on four factors: the land that produced the wheat to make the flour, the water used for kneading, the air needed for leavening and the fire for cooking – all these make the difference and give character to the bread. We should all bow down before the profession and art of the baker, whose life is full of sacrifices but who gives us a very special sensation day after day when we sit down to lunch or dinner, with his expert processing, leavening and cooking. We must never forget that the art of bread making is conditioned by the time the baker spends in the workshop, passionately controlling the quality of the ingredients and the various processes involved, even though technology has helped lighten the time and work somewhat. There are deeply rooted values and traditions behind and inside bread, that even the most drastic cultural changes cannot wipe out. In my experience at catering school, and at Italcook – an Italian regional cookery school in Jesi reserved to young foreign chefs, where I have the pleasure of teaching – I have noticed that the young students are especially attentive in finding the right shape, leavening and cooking to ensure the bread remains fresh throughout the day, without drying and keeping the right level of softness. I think it is very useful to teach children right from junior school age to understand what lies behind bread, by visiting schools, workshops, events and country fetes (I remember the very successful fete that is held every September in my town, Senigallia, which is called Pane nostrum). Bread joins peoples; bread has sustained entire populations during periods of poverty and still today, when we think of those parts of the world that still live in poverty, we say that they die “for want of a crust of bread”. Una carta per pane e vino Il simbolo dell’alimentazione sposa il nettare degli Dei al Sigep di Rimini Fiera. Perché non creare una carta del pane e del vino? L’abbinamento ad ogni cibo del pane più appropriato è un concetto a cui la ristorazione di qualità sta guardando con crescente interesse. Questo ulteriore passo in avanti mira a raggiungere una completa armonia di sapori nell’arco dell’intero pasto. Del resto il pane e il vino sono simili nel processo di fermentazione. La carta del pane e del vino comprende abbinamenti per tutti i principali momenti del pasto, dall’aperitivo all’insalata. Vi proponiamo alcuni esempi presentati dal Club Arti e Mestieri, in collaborazione con i Barman AIBES Sezione Emilia Romagna-Repubblica San Marino presso lo spazio dedicato al Forum della Panificazione. Tupunein: pane simbolo del Piemonte, abbinato ad un misto di formaggi con un vino dell’Italia del Sud, come il Greco di Tufo Docg Pane rustico di grano duro: pane prodotto con grano duro, ne troviamo tantissimo nella panificazione dell’Italia Meridionale. In questo caso è stato scelto un pane della Sicilia, abbinandolo a del formaggio di Bufala e salumi con un Salice Talentino. Tipica baguette Francese: con la tipica Baguette Francese è stato abbinato un semplice ma apprezzato P.rosè Blanc di Casa Gancia. Pane ai semi di papavero: guardando alla primavera che verrà, è stato presentato questo pane ricoperto con semi di papavero ed è stato abbinato al più tradizionale degli aperitivi, l’Americano. Angelo Borrillo 84 A bread and wine menu The symbol of food marries the nectar of the Gods at Sigep in Rimini Exhibition Centre. So why not create a bread and wine menu? Matching the right sort of bread to each sort of food is a concept that quality catering is increasingly concentrating on. This is the last step ahead to reach total harmony of flavours throughout the entire meal. On the other hand, bread and wine are similar in their fermentation process. The bread and wine menu would include combinations for the main moments during the meal, from the aperitif through to the salad. We would like to suggest a few examples presented by the Club of Arts and Professions, together with AIBES barmen from the Emilia Romagna-Republic of San Marino association in the space dedicated to the Bread making forum. Tupunein - Symbolic bread from Piedmont, served with mixed cheeses and a wine from south Italy like Greco di Tufo Docg. Hard wheat rustic bread - Bread made using hard wheat flour, there are endless varieties in south Italy. Here we have chosen a Sicilian type, served with buffalo cheese and salami and Salice Talentino wine. Typical French baguette - With the typical French baguette we have matched a simple but excellent P.rosè Blanc di Casa Gancia. Poppy seed bread - Looking ahead to Spring, this bread covered with poppy seeds has been proposed with the most traditional aperitif, an American. Angelo Borrillo Distretti aziendali The firms’ districts Nuova direttiva europea RAEE…cosa fare? ECOATSA ci ha già pensato! maggiori costruttori italiani di affettatrici, tritacarne e affini che operano nell’ambito di Assofoodtec (Associazione Italiana Costruttori Macchine, Impianti, Attrezzature per la produzione, la Lavorazione e la Conservazione Alimentare), aderenti all’ANIMA, l’11 ottobre scorso hanno dato vita a ECOATSA. Al Consorzio potranno far capo tutte le aziende che producono o commercializzano sul territorio italiano macchine professionali per la preparazione e la cottura di cibi quali ad esempio affettatrici, tritacarne, segaossi, impastatrici, frigoriferi, forni elettrici, forni a microonde, piastre di cottura, tostiere elettriche, macchine per sottovuoto, pelapatate, tagliaverdure, cutter, frullatori, sfogliatici, stendipizza, mixer e spremiagrumi. Il decreto, attuando le direttive comunitarie 2002/95/CE e 2002/96/CE, regolamenta la riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e lo smaltimento dei relativi rifiuti. Il Consorzio, a carattere volontario, ha per finalità la gestione collettiva del recupero, trasporto, riciclaggio e smaltimento degli apparecchi professionali dimessi. Presidente del consorzio è stato eletto il dr. Nicola Marzaro. I soci fondatori di ECOATSA sono: Celme srl; Fama Industrie Srl, Fimar Spa; Forcar Srl; La Felsinea Srl; La Minerva Srl; Manconi & C. Srl; Mitho Srl; Noaw Srl; Omas Spa; Sirman Spa I New RAEE European directive… what to do? Matarrese - Traduttori di idee e creatori di spazi Matarrese: Translators of ideas and creators of space For more than 20 years Matarrese has been expertly designing and furnishing interiors with the right balance between design, practicality, quality and cost. Among the services offered by Matarrese: designing professional work areas, made to measure furnishings, installing and supplying furniture and accessories, equipment, hotel contract, air conditioning systems, industrial refrigeration and innovative cooking systems – and also research, qualified consultation and training into innovative technology. Da oltre 20 anni con competenza e affidabilità, Matarrese crea e arreda spazi offrendo soluzioni in grado di cogliere il giusto equilibrio fra design e funzionalità, qualità ed investimento. Tra i servizi offerti da Matarrese: progettazione degli spazi di lavoro delle aree professionali, produzione di arredi su misura, installazione e forniture di arredi e complementi, attrezzature, hotellerie, impianti di climatizzazione, refrigerazione industriale, sistemi di cottura innovativi. E ancora, ricerca, consulenza qualificata e formazione sulle tecnologie innovative. ECOATSA has already thought of everything! On 11 October last year, leading Italian manufacturers of slicing and mincing machines and similar equipment belonging to Assofoodtec (the Italian Association of Manufacturers of Machine, Plant and Equipment for the Production, Processing and Preservation of Foods), part of ANIMA (the Federation of Italian Associations of Mechanical and Engineering Industries), created ECOATSA. The Consortium is open to all companies operating in Italy, producing or selling professional food preparation and cooking equipment such as slicing and mincing machines, bone saws, kneading machines, refrigerators, electric ovens, microwave ovens, hot plates, electric toasters, vacuum packing machines, potato peelers, vegetable cutters, cutters in general, blenders, pastry sheeters, pizza moulders, mixers and citrus juicers. In implementation of Community directives 2002/95/CE and 2002/96/C, the decree regulates the use of dangerous substances in electric and electronic equipment and disposal of the relative waste. The aim of the voluntary Consortium is the collective management of the recovery, transport, recycling and disposal of unused professional equipment. Dr Nicola Marzaro was elected President of the Consortium. The founding members of ECOATSA are: Celme srl; Fama Industrie Srl, Fimar Spa; Forcar Srl; La Felsinea Srl; La Minerva Srl; Manconi & C. Srl; Mitho Srl; Noaw Srl; Omas Spa and Sirman Spa. Matarrese, c.da Popolato, n.c. 70011 Alberobello (BA) Tel. 080.4323431 www.matarrese.it In breve In short Trofeo Barman Senza Frontiere AIBES AIBES Barman Without Frontiers Trophy Si è svolto presso lo stand AIBES il tradizionale concorso Barman senza Frontiere, organizzato dalla Sezione AIBES Emilia Romagna Repubblica San Marino che vedeva in gara barman provenienti da tutta la sezione che dovevano misurarsi in varie prove di servizio. Questi i vincitori: Salvatore Nestola di Cesenatico (sez. caffè shakerato); Francesca Raviola dell’Holiday Inn di Bologna (sez.Long Drink); Stefano Conti del Don Minzioni di Sant’Arcangelo (sez. Prova Spillatura Birra); Gianni Mingotti della Caffetteria Amarcord di Bologna (sez. Frozen); Jonata Repetti di Piacenza (sez. Pre Dinner); Nicola Di Matteo (Trofeo Barman Senza Frontiere); Francesco Biagini (Miglior Decorazione); Stefano Conti (Miglior Tecnica). At the AIBES (Association of Italian Barmen and Supporters) stand, the traditional Barman Without Frontiers contest took place, organised by the Emilia Romagna-Republic of San Marino section of AIBES, with the participation of bartenders from the whole section, who had to show their professional skills in various different tests. The winners were: Salvatore Nestola from Cesenatico (coffee-shake section); Francesca Raviola of the Bologna Holiday Inn (Long Drink section); Stefano Conti of the Don Minzioni in Sant’Arcangelo (Beer Drawing section); Gianni Mingotti of the Caffetteria Amarcord in Bologna (Frozen section); Jonata Repetti from Piacenza (Pre Dinner section); Nicola Di Matteo (Barman Without Frontiers section); Francesco Biagini (Best Decoration); Stefano Conti (Best Technique). C’era una volta il barman… Once upon a time there was a barman… In occasione del SIA GUEST di Rimini, si è tenuta una tavola rotonda sul tema: ‘Le nuove tendenze per il barman d’inizio millennio’ organizzato dal Consigliere nazionale AIBES Angelo Borrillo. Conclusioni? Il barman rimane sempre una figura professionale di alto livello. Il problema è che negli ultimi tempi si è puntato troppo sulla quantità piuttosto che sulla qualità. La liberalizzazione delle licenze ha portato ad un’inflazione di locali. Calciatori e attori hanno aperto ambienti dove la gente va più per vedere chi c’è che per gustare un buon drink, preparato con cura e servito impeccabilmente. Risultato: si è perso il contatto con il cliente. Per sanare la frattura, dunque, bisogna investire nelle scuole e nella formazione professionale. Ma allo stesso tempo il barman deve direttamente rapportarsi con chi ha di fronte. Non serve più la formalità della giacca, importante è l’approccio. Se il presente è negativo, alla lunga la qualità pagherà. On the occasion of the SIA GUEST in Rimini, a round table was held on the subject: ‘The new trends for the Barman at the start of the millennium’ organised by the National Director of AIBES, Angelo Borrillo. Conclusions? The barman continues to be considered as a high-level professional figure. The problem is that recently the focus has been too much on quantity rather than quality. The liberalisation of licences has led to a rapid increase in the number of bars. Footballers and actors have opened bars and clubs where people go more to see who is there rather than to enjoy a pleasant drink, prepared with care and served impeccably. The result: we are losing contact with the customer. To remedy this fracture, therefore, it is necessary to invest in schools and professional training. But at the same time the barman must directly relate to the person in front of him. The formality of the jacket is not enough, the important thing is the approach. Although the situation may appear to be negative now, in the long run quality will pay off. Convegno Nazionale A.I.B.E.S. 2005 Last November’s National Convention, held in the Sardinian section captained by the trustee Umberto Da Crema, was full of events, and gave the opportunity to appreciate the beauty of this wonderful land. Four days in the splendid Hotel Melia – and for which we express our thanks to the manager Rafael Torres – during which the Board, the Trustees and the Supporting members met and discussed the future of the A.I.B.E.S. An important round table was held on ‘The young and alcohol – is it the barman’s duty to teach how to drink?’ The prize-giving ceremony was beautiful and moving, with much applause for the Chairman Camillo Bosco, the entire Board, the Trustee of the Year Enrico Clores, and the Sanremo section voted as Section of the Year. Great festivities also for Claudio Buralli of the Genoa section, Barman of the Year, who will represent A.I.B.E.S. at the World I.B.A. (International Bartenders Association) in Greece in 2006. Un Nazionale denso di avvenimenti quello ospitato lo scorso novembre nella sezione sarda che, capitanata dal fiduciario Umberto Da Crema, ha permesso anche di assaporare le bellezze di una terra meravigliosa. Quattro giornate nello splendido Hotel Melia – e per questo ringraziano il direttore Rafael Torres – durante le quali il Consiglio, i Fiduciari e i soci sostenitori si sono confrontati e hanno discusso sul futuro dell’A.I.B.E.S. Da segnalare la tavola rotonda ‘I giovani e l’alcol – Educare a bere è compito del barman?’. Bellissima ed emozionante la premiazione con molti applausi al presidente Camillo Bosco, a tutto il Consiglio, al Fiduciario dell’Anno Enrico Clores e alla Sezione Sanremo eletta Sezione dell’Anno. Grande festa anche per Claudio Buralli della Sezione Genova, barman dell’anno che rappresenterà A.I.B.E.S. al Mondiale I.B.A. in Grecia nel 2006. National 2005 A.I.B.E.S. Convention 85 È nata l’Associazione ‘Città del Gelato’ Lo scorso 29 settembre si è costituita a Cesena, con la firma di 13 Comuni soci fondatori, l’associazione ‘Città del Gelato’. Parola d’ordine: tutelare, valorizzare e promuovere la diffusione di questo prodotto tipico che tutto il mondo ci invidia. L’associazione, che aderisce al progetto di marketing territoriale Res Tipica dell’ANCI, si propone di intraprendere progetti specifici per la tutela del gelato artigianale tipico italiano, attraverso politiche di sviluppo, difesa delle tipicità, dell’autenticità e della qualità del prodotto gelato in tutte le sue diversità presenti sul territorio nazionale. I Comuni soci fondatori sono: Bertinoro; Cesena; Fisciano; Forlimpopoli; Forno di Zoldo; Longarone; Modica; Napoli; Palmi;Pieve di Cadore; Zoldo Alto Zoppe’ di Cadore. A questi si aggiungeranno, una volta concluse le operazioni burocratiche, Acireale; Bagno di Romagna; Padova; Seminara; Vodo di Cadore. Info: Ufficio Stampa Comune di Cesena – tel. 0547.356330 – e-mail: [email protected] Dopo la Romagna anche l’Emilia da bere! Con 125 cantine mappate, 250 vini degustati e un ampio excursus nella gastronomia del territorio esce l’Emilia da bere 2006, la prima guida ai vini e alle cantine emiliane che completa il viaggio nell’enologia regionale di qualità avviato con successo da La Romagna da bere. Pubblicate in due volumi distinti ma integrate per layout grafico, formato e contenuti, le due guide sono realizzate da PrimaPagina Editore in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommeliers sezioni Emilia e Romagna. Info: www.emiliadeivini.it e www.romagnadeivini.it Libri da gustare: tutti i vincitori Lo scorso dicembre, in una gremita sala dell’Hotel Le Meridien Lingotto Art + Tech si è svolta la premiazione della IX° edizione di Libri da gustare Salone del libro enogastronomico e di territorio. In una selezione di venti titoli - proposti da una commissione formata da giornalisti, gourmet e semplici appassionati presso il Salotto Rai-Eri alla Fiera del Libro di Torino – i vincitori sono risultati: Vocabolario del vino di Roberto Rabachino, Daniela Piazza Editore (primo classificato); A pari merito: Per vino e per segno – Le più belle etichette d’autore vestono il vino italiano (1980-2000) di Paolo Menon, Edizioni Centro Diffusione d’Arte; Vini del mondo di Giuseppe Sicheri, De Agostani Editore; Cioccolato da leggere di Cetta Berardo, L’Ambaradan e Cucina di tradizione del Piemonte – Ricettario a fumetti di Alberto Colosso e Piero Gallarino, Priuli & Verlucca Editori. Il premio speciale ‘Il convivio delle arti’ è stato assegnato a Sinfonie di antiche borgate di Paul Terrematte, edizioni L’Arciere. Info: www.libridagustare.it A Gavirate l’’Oasi del Senza Glutine’ A soffrire di celiachia, in Italia, sono ormai quasi 60.000 persone e si stima che altre 500.000 siano celiache senza saperlo. A queste persone – e non solo! - è dedicato ‘Mangiare & Bere’, un ristorante che ha escluso completamente dal proprio menù alimenti che contengono la proteina non tollerata.I proprietari del locale, che ha aperto i battenti lo scorso giugno, sottolineano che nulla è lasciato al caso, dagli arredi alle attrezzature di cucina. Rigore assoluto nella scelta delle materie prime e delle bevande, evitando anche il minimo rischio di commistione con sostanze contenenti glutine. Una scelta esclusiva, prima in Italia. Info: Mangiare & Bere, via IV Novembre 19 – Gavirate – Tel. 0332.746860 Tipicità Marche 2006 Dal 18 al 20 marzo si terrà a Fermo la 14° edizione di TIPICITA’: Festival dei prodotti tipici delle Marche, una rassegna enogastronomicache propone una completa panoramica delle specialità tipiche marchigiane: vini, olio extravergine d’oliva, salumi, formaggi, legumi e cereali biologici, dolci tradizionali, frutta e ortaggi, pasta, miele, conserve artigianali, distillati. Organizzata dal Comune di Fermo, in collaborazione con la Camera di Commercio di Ascoli Piceno ed altri Enti, si caratterizza come grande contenitore di eventi su una superficie espositiva coperta di 6000 mq in località Girola. Ricchissimo il palinsesto: assaggio di vini e oli extravergini, degustazioni guidate di piatti e prodotti tipici, eventi gestiti da professionisti del settore (sommeliers, pasticceri, gelatieri, cuochi pizzaioli e panificatori), convegni e tavole rotonde, talk show con volti noti legati al mondo dell’enogastronomia. Info: www.tipicità.it SIAB 2007 a Verona L’ottava edizione del Salone Internazionale dell’Arte Bianca, Panificazione, Pasticceria, Dolciario, Pasta Fresca e Pizza si svolgerà dal 5 al 9 maggio 2007 a Veronafiere. Come di consueto la manifestazione offrirà agli operatori oltre ad un panorama completo delle tecnologie, una serie di risposte sullo stato del mercato e su come affrontarlo con successo in un momento di profondi cambiamenti. Elementi chiave della prossima edizione saranno una maggiore internazionalità e maggiori potenzialità per espositori e visitatori. Info: Ufficio Stampa tel. 02.48028535 – email: [email protected] – [email protected] SENSORA: I sensi in gioco a Malcesine Sabato 22 e domenica 23 aprile gourmet, appassionati, curiosi e turisti saranno coinvolti in un gioco che stimolerà i loro sensi a dovere. Grazie a Sensora, manifestazione organizzata dal comune di Malcesine in collaborazione con i pubblici esercizi della cittadina, Tatto, Vista, Udito, Gusto e Olfatto saranno i protagonisti di un evento nell’evento. Un’anticipazione allettante? Le ‘Contrade dei Sapori’, in collaborazione con Slow Food Garda Veronese, per solleticare il palato e la vista con degustazioni guidate e abbinamenti di specialità gastronomiche a negozi di artigianato, gallerie d’arte o boutique di moda. E poi i suoni dei musicisti di strada, menù a tema, proposte benessere e molte altre sorprese per celebrare il ‘risveglio’ del lago dopo il riposo invernale. Info: Malcesine Più tel. 045.7400837 86 The “Ice Cream Town” Association has been formed Last 29th September the “Ice Cream Town” association was formed in Cesena, signed by 13 founding member municipalities. Password: protect, valorise and promote this typical product that the whole world envies us. The association is part of the territorial marketing project Res Tipica of ANCI, and wants to undertake specific projects to protect typical Italian homemade ice cream, with development policies, defending the typical nature, authenticity and quality of all the various types of ice cream produced in Italy. The founder member municipalities are: Bertinoro; Cesena; Fisciano; Forlimpopoli; Forno di Zoldo; Longarone; Modica; Naples; Palmi; Pieve di Cadore; Zoldo Alto, Zoppe’ di Cadore. Once the paperwork is completed, other municipalities will also join: Acireale; Bagno di Romagna; Padova; Seminara; Vodo di Cadore. Info: Press office of Cesena Municipality – tel. 0547.356330 – e-mail: [email protected] After Romagna, Emilia to drink as well! With 125 wine cellars on the map, 250 wines tasted and a wide excursus into local gastronomy, Emilia to drink 2006 has come out, the first guide to wines and cellars in the Emilia region, which completes the journey into regional quality wines that was successfully started with Romagna to drink. Published in two separate volumes, which are integrated in graphic layout, format and contents, the two guides are published by PrimaPagina Editore in collaboration with the Italian Sommeliers Association, Emilia and Romagna sections. Info: www.emiliadeivini.it e www.romagnadeivini.it Books to taste: all the winners Last December, in a packed hall in the Hotel Le Meridien Lingotto Art + Tech the prize giving was held of the 9th edition of Books to Taste - Exhibition of wine and food and territory books. From a selection of 20 titles – proposed by a commission formed of journalists, gourmets and enthusiasts, in the Rai-Eri lounge in the Book Exhibition in Turin – the winners were: Wine vocabulary by Roberto Rabachino, Daniela Piazza Editore (first prize); equal merit: By wine and sign – The loveliest designer labels dress Italian wine (1980-2000) by Paolo Menon, Edizioni Centro Diffusione d’Arte; Wine in the world by Giuseppe Sicheri, De Agostani Editore; Chocolate to read by Cetta Berardo, L’Ambaradan and Traditional Piedmont cooking – Comic strip recipes by Alberto Colosso and Piero Gallarino, Priuli & Verlucca Editori. The special prize ‘The Arts Banquet’ was awarded to Symphonies of ancient hamlets by Paul Terrematte, edizioni L’Arciere. Info: www. libridagustare.it In Gavirate the “Gluten free oasis’ There are now around 60,000 sufferers of celiac disease in Italy and an estimated 500,000 suffer without being aware of the fact. “Eat & Drink” is dedicated to these – and not only them! A restaurant that excludes all foods from its menus that contain this untolerated protein. The restaurant owners opened the doors last June, and underline that nothing is left to chance, from the furniture to the cooking equipment. Scrupulous care in selecting the raw materials and drinks, avoiding the minimum risk of contamination with substances that contain gluten. An exclusive choice and the first in Italy. Info: Mangiare & Bere, via IV Novembre 19 – Gavirate – Tel. 0332.746860 Marche Typical produce 2006 From 18th to 20th March the 14th edition of TIPICITA’ will be held in Fermo: a festival of typical produce from the Marche, a wine and food exhibition that offers a complete panorama of typical regional specialities: wine, extra virgin olive oil, salamis, cheese, legumes and biological cereals, traditional cakes, fruit and vegetables, pasta, honey, homemade preserves, distillates. Organised by Fermo Municipality, in collaboration with the Chamber of Commerce in Ascoli Piceno and other Authorities, it is a great and varied event situated on an indoor exhibition area of 6,000 sq.m. in Girola. A very rich programme: tasting wine and extra virgin olive oil, guided sampling of typical dishes and products, events run by experts (sommeliers, confectioners, ice cream makers, chefs, pizza chefs and bakers), conventions and round tables, talk shows with famous protagonists from the wine and food world. Info: www.tipicità.it SIAB 2007 at Verona The eighth edition of the International Exhibition of White Art, Bread, Confectionery, Cakes, Fresh Pasta and Pizza will be held from 5th to 9th May 2007 in Veronafiere. As usual, the event will offer operators a complete panorama of current technology, information about the market conditions and how to successfully deal with them in this time of drastic change. The keynotes in the next edition will be greater internationalisation and greater potential for exhibitors and visitors alike. Info: Press Office tel. 02.48028535 – e-mail: [email protected] – [email protected] SENSORA: The senses in play in Malcesine Saturday 22nd and Sunday 23rd April, gourmets, enthusiasts, curious people and tourists will all be involved in a game that will duly stimulate their senses. Thanks to Sensora, an event organised by Malcesine Municipality in collaboration with local operators, Touch, Sight, Hearing, Taste and Smell will be protagonists in an event within the event. An inviting preview? The “Taste Contradas”, in collaboration with Slow Food Garda Veronese, to tickle the palate and sight with guided samplings and combinations of gastronomic specialities with handicraft shops, art galleries and fashion boutiques. Then the sound of the street musicians, theme menus, wellness proposals and a lot more surprises to celebrate the “awakening” of the lake after the winter rest. Info: Malcesine Più tel. 045.7400837 Donare gli organi va oltre la solidarietà Caro lettore, con questo numero inizia la collaborazione di AIDO Provinciale Padova con SIRMAN SpA e il periodico Zafferano magazine. La nostra Associazione esprime sincera gratitudine alla Direzione e alla Proprietà di questo giornale per la sensibilità è la generosità con cui hanno voluto ospitarci consentendoci di raggiungere i loro affezionati lettori. II trapianto di organi a scopo terapeutico I trapianti di organi e tessuti sono una delle dimostrazioni più rilevanti del progresso della medicina nella cura di un grande numero di malattie per le quali non esiste nessuna soluzione terapeutica alternativa. I progressi delle tecniche chirurgiche e la scoperta di nuovi farmaci che migliorano la tolleranza dell’organo trapiantato nel ricevente, hanno fatto sì che migliaia di pazienti potessero beneficiare con successo della terapia salvavita del trapianto. Tuttavia, la scarsità di organi donati è, al momento, il principale ostacolo alla crescita del numero dei trapianti. Ancor oggi, purtroppo, molti malati muoiono in attesa di trapianto o vivono in condizioni di grande sofferenza e con molte limitazioni poiché la disponibilità di organi destinati al trapianto è insufficiente. Negli ultimi anni l’Italia ha sviluppato un modello organizzativo per la Donazione e il Trapianto di Organi (compendiato nella Legge n 91 del 1999 fortemente sostenuta dall’AIDO) che si è dimostrato molto efficace e che ha permesso al nostro paese di raggiungere livelli di primissimo piano in ambito europeo. Tuttavia, la domanda di trapianti di organi continua ad essere fortemente sproporzionata rispetto all’offerta. Prodotti per la ristorazione, progettati e realizzati in piena conformità alle direttive CE in fatto di sicurezza alimentare. La presenza dell’AIDO Per questo è necessario continuare a sensibilizzare i cittadini sul fatto che la collaborazione di ciascuno di noi in questo campo è fondamentale per poter diminuire il divario tra la disponibilità di organi e la necessità di organi. E’ ormai assodato che una informazione corretta e puntuale consente ai cittadini di maturare una serena e consapevole volontà positiva nei confronti della donazione dei propri organi (dopo la morte) a scopo di trapianto terapeutico. All’interno della rete del Sistema Nazionale della Donazione e del Trapianto all’AIDO e assegnato il delicato compito di informare i cittadini perché questo è il lavoro che l’Associazione ha sempre svolto in osservanza dei propri scopi statutari. E’ ormai assodato che una chiara e corretta informazione sono le premesse affinché i cittadini possano maturare ed esprimere una volontà positiva in merito alla Donazione degli Organi a scopo di Trapianto. Per questo siamo grati a Zafferano magazine per la sensibilità e per l’opportunità che ci offre di informare i suoi lettori. AIDO è presente in Italia da oltre 30 anni e conta circa 1.200.000 associati in Italia (34.000 solo in Padova e Provincia) e svolge il proprio lavoro grazie ad una presenza capillare e diffusa sul territorio. Sostegno delle attività dell’AIDO AIDO promuove le proprie iniziative grazie al sostegno e alla generosità dei cittadini o dei propri associati. Chi volesse dare il proprio aiuto può utilizzare il CCP 17572355 con causale obbligatoria AIDO-SIRMAN Orario Ufficio. Da lunedì a Venerdì ore 9.00 – 12.00. - Codice Fiscale 920/4330280 - Iscrizione PD0051 al registro Regionale Associazioni Volontariato con decreto n.16 del 17/02/2004. C.C.P. 17572355 oppure Cassa di Risparmio PD-RO c/c 472926/P ABI 6225 CAB 12107 ITALSERVICE srl Via Vanoni 14 35010 Curtarolo (PD) - Italy Tel. +39 049-9630654 Fax +39 049-9639021 www.ital-service.it e-mail: [email protected] L’agenda Diary Nel prossimo numero i frutti di bosco The next issue is dedicated to berry fruits Estero Amsterdam Bratislava Atente Bali Colonia Oslo Stoccarda Dubai Londra Hamburg New York New Delhi Tokyo Salisburgo Mosca Varsavia Parigi Vienna Tripoli Lisbona Shanghai Stoccolma Singapore Bangkok Chicago San Paolo San Paolo Riga Duesseld Ho Chi Minh Monaco Mosca Barcellona Parigi Vilnius HORECAVA DANUBIUS GAS EXPRO FHT BALI DOMOTECHNICA NOR SHOP INTERGASTRA GULF FOOD HOTELYMPIA INTERNORGA INT REST SHOW AAHR HOTERES L - TEC HOTELEXPO EUROGASTRO SIREST ALLES FUER DEN FIERA INT * HOREXPO * HOTELEX GASTRONORD * FHA THAIFEX * NRA * APPAS * FISPAL * ROGA FOODS * HOGATEC FOOD & HOTEL IBA AGROPRODMASH * HOSTELCO EQUIP’HOTEL BALTHSOP 09-12 /01/06 26-29/01/06 27-30/01/06 09-11/02/06 13-16/02/06 14-17/02/06 18-23/02/06 19-22/02/06 19-23/02/06 03-08/03/06 05-07/03/06 08-12/03/06 14-17/03/06 19-22/03/06 22-24/03/06 23-25/03/06 26-29/03/06 01/04/06 02-12/04/06 02-05/04/06 04-07/04/06 24-27/04/06 25-28/04/06 17-21/07/06 20-23/05/06 22-25/05/06 17-20/07/06 06-09/09/06 24-28/09/06 27-29/09/06 03-09/10/06 09-13/10/06 21-25/10/06 05-09/11/06 09-11/11/06 Italia [email protected] www.koelnmesse.de www.messe-stuttgart.de www.gulfood.com www.internationalrestaurantny.com www.ltec.at Expocenter Mosca www.gastronord.com www.food-asia.com www.btl.lv www.iba.de www.interexpo.it www.hostelco.com www.equiphotel.fr Riva Del Garda - TN Napoli Milano Rimini Rimini Silvi Marina - TE Rho-Milano Erba - CO Civitanova Marche Padova Marina Di Carrara Caorle - VE Udine Silvi Marina - TE Cagliari Verona Parma Verona Padova Bari Bolzano Longarone - BL Roma Bolzano Trieste Genova Roma Rimini Longarone -BL EXPO RIVA HOTEL * EXPO SUD HOTEL * IDENTITA’ GOLOSE MIA PIANETA BIRRA * SARAL - Attrezzature IPACK-IMA * RISTOREXPO TECH & FOOD HOTEL * TECNOBAR & FOOD * TIRRENO CT FIERA DELL’ALTO ADRIATICO * ALIMENTA SARAL - ALIMENTAZIONE * HOSPITANDO SARDEGNA VINITALY CIBUS * EUROCARNE FIERA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE FIERA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE FIERA INTERNAZIONALE D’AUTUNNO EXPO DOLOMITI * PA.BO.GEL. * HOTEL 2006 TRIESTE ESPRESSO TECNHOTEL * SETTIMANA DELLA VITA COLLETTIVA * SIA GUEST 2006 MIG 29/01-01/02/06 29/01-02/02/06 29/01-02/02/06 04-07/02/06 04-07/02/06 11-15/02/06 14-18/02/06 18-22/02/06 19-22/02/06 26/02-02/03/06 26/02-02/03/06 05-08/03/06 11-15/03/06 11-15/03/06 19-22/03/06 06-10/04/06 04-07/05/06 11-14/05/06 13-21/05/06 09-17/09/06 20-24/09/06 29/09-01/10/06 14-17/10/06 23-26/10/06 03-05/11/06 06-09/11/06 17-20/11/06 25-29/11/06 26-29/11/06 Bastia Umbra Verona Rho - Milano * EXPO TECNOCOM * SIAB 2007 * HOST 2007 18-21/02/07 05-09/05/07 19-23/10/07 * Sirman è presente a questa manifestazione Direttore Responsabile: Carlo Mocci Direttore Editoriale: Nereo Marzaro Redazione: Studioverde Collaboratori: Renato Andrenelli • Andrea Angeletti • Paolo Antinori • Alberto Assi • Luigi Biasetto • Flavio Bisson • Massimo Bomprezzi • Angelo Borrillo • Luigino Bruni • Renzo Ceccacci • Emanuele Ceccarelli • Moreno Cedroni • Matteo Ciarimboli • Mariagrazia Dammicco • Lorenzo Destro • Marco Fattorel • Renato Ganeo • Piera Genta • Michele Gilebbi • Mirella Giuberti • Sergio Grasso • Hansjoerg Mair • Bruno Mambelli • Luca Marzaro • Fabio Momolo • Giorgio Nardelli • Alfredo Pelle 88 • Ottaviano Pellini • Paolo Rossetti • Angela Ruzzante • Marco Sabatini • Marisa Saggiotto Massignan • Fabrizio Sangiorgi • Luigi Sartini • Efrem Tassinato • Luigi Tonellato • Marco Valletta • Delio Vicentini • Albino Zoccarato Graphic Design: Studioverde Stampa: Mediagraf S.p.A. 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