progetto pastorale di formazione

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progetto pastorale di formazione
Progetto
Pastorale
SCUOLA DI EVANGELIZZAZIONE
SANT’ANDREA
Disegni
Fabrizio Ballanti
Edizione
2005
Escuela San Andrés - Messico
Pagina web: www.evangelizacion.com
Posta elettronica: [email protected]
Scuola Sant’Andrea - Italia
Pagina web: www.nuovaevangelizzazione.it
Posta elettronica: [email protected]
Referente in Italia
Carlos Macías De Lara
Via L. Spallanzani, 4B
97100 Ragusa
Tel/ Fax: 0932623495 / 3403433391
Posta elettronica: [email protected]
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CONTENUTO
I.
PROFILO DEL PROGETTO
1. COSA È KEKAKO
A. Storia
B. Missione
C. Visione
D. Strategia
E. Stazione di servizio
2. COSA NON È KEKAKO
A. Non è un organo d’autorità
B. Non è un movimento
II.
OBIETTIVO: EVANGELIZZARE CON GRANDE POTENZA
1. TRE ELEMENTI DEL PROGETTO K E K A K O
A. KErigma
B. KArisma
C. KOinonia
2. INTERRELAZIONE TRA I TRE FATTORI
III.
LA COMUNITA-SCUOLA
IV.
PROGRAMMA DI FORMAZIONE DELLE SCUOLE
1. PROFILO DELL’EVANGELIZZATORE KEKAKO
2. PROFILO DEL MAESTRO KEKAKO
3. SEQUENZA DEL PROGRAMMA: 2 livelli
A: Primo Livello con tre tappe: 21 corsi
B: Secondo livello: SIK
4. SETTE CARATTERISTICHE DEI CORSI KEKAKO
5. MAPPA PANORAMICA DEL LAVORO D’EVANGELIZZAZIONE
V.
COME PARTECIPARE ALLA KEKAKO
VI.
ORGANIZZAZIONE
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I. PROFILO DI KEKAKO
Formazione di nuovi evangelizzatori per la nuova evangelizzazione del terzo millennio, con più di 1500 scuole in 56
paesi.
1. COSA È
A. STORIA
•
1980: Nasce la prima scuola kerygmatica d’evangelizzazione in
Messico, grazie alla visione e collaborazione di un laico
cattolico, José H. Prado Flores e un pastore pentecostale,
William Finke.
•
1981: Si conoscono José H. Prado Flores e padre Emiliano
Tardif. Comincia la collaborazione tra loro:
- Scrivono insieme il libro “Gesù è vivo”, che è uno dei libri
religiosi più letti nella Chiesa Cattolica, tradotto in 23 lingue
con più di 1,500,000 di copie.
- José Prado impartisce diversi corsi alla comunità “Servi di
Cristo vivo”, di Padre Emiliano Tardif.
- Padre E. Tardif e José Prado predicano e insegnano in molti
paesi.
1990: Si amplia la visione con contatti ed esperienze in Italia,
così come in Europa dell’est.
•
•
1995: Si definisce il consiglio direttivo. Si instaura la scuola
internazionale KEr yg ma • KA risma • KO ino n ia. Si
nomina il direttore.
•
1999: Esistono più di 1200 scuole d’evangelizzazione in 50
paesi.
2000: Il Cardinale Juan Sandoval Iñiguez, arcivescovo di
Guadalajara, nomina al P. Luis Alfonso Zepeda, come assessore
ecclesiastico della scuola di evangelizzazione St. Andrés.
•
B. MISSIONE
Evangelizzare con grande forza, e ottenere un frutto abbondante che
rimanga (Gv 15, 8.16).
Testo base
Gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del
Signore con grande potenza:
Atti 4,33.
La Chiesa vive per evangelizzare:
Evangeli Nuntiandi 14
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Gli apostoli
Davano
testimonianza
resurrezione
Non si tratta di un evangelizzatore isolato, ma della comunità Apostolica.
Nessuno realizza da solo l’opera evangelizzatrice, neppure un apostolo, ma il gruppo di tutti
uniti con Pietro.
della
con grande forza
É la sintesi del Kerigma: l’annuncio della morte e la proclamazione della resurrezione del
Signore, fino al suo ritorno.
Con la potenza dello Spirito, parresia (potenza e unzione della Parola) e dinamis (potenza dei
carismi).
C. VISIONE
Ciò che definisce la chiarezza di un progetto è la sua
chiarezza di visione.
Il Progetto è di valore quando si va avanti e si conosce la
strategia per raggiungere l’obiettivo.
Il p rog etto h a tre b a si:
KE rigma:
Il cuore e la base dell’evangelizzazione di tutti i tempi
•
KA risma:
Segni della fedeltà del Signore, che ci fa
sperimentare che Gesù è vivo.
•
KO inonia:
Frutto dell’evangelizzazione e ambiente in cui si
vive il regno di Dio.
•
dato che si presenta Gesù stesso.
KE
KA
KO
Il progetto KErig ma • KArism a • Ko ino n ia è la u nio ne e int eg r azion e di tr e el em en ti d e l
V angelo .
L’essenza del progetto è costituita dall’interazione di questi tre elementi e non solo dalla loro somma: annunciare
Gesù Salvatore e Signore, proclamando il kerigma con la potenza dello Spirito Santo e l’uso dei carismi per costruire
il corpo di Cristo nella koinonia
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Questa interazione si ebbe nella Chiesa primitiva degli Apostoli. Essa culmina quando si afferma:
Gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù con grande forza:
Atti 4,33.
Si tratta di una spirale
che cresce continuamente
Punto Omega: Maranatha
Questi tre elementi si uniscono per arrivare al punto omega: il ritorno del Signore Gesù in questo mondo, per
consumare l’opera della redenzione.
Conclusione
Quando gli elementi isolati si trasformano in fattori, il risultato è un’evangelizzazione con grande potenza.
Questo è il programma pastorale degli atti degli apostoli e di tutta la Chiesa, e quindi, deve essere il nostro.
Kerigma per formare la comunità e la comunità con i carismi per evangelizzare, per la crescita del corpo di Cristo.
Quando si uniscono questi fattori, essi stessi crescono e si instaura il Regno di Dio.
D. LA STRATEGIA
La strategia del progetto KEr ig ma • KArisma •
KO ino n ia è il lavorare con il fattore moltiplicatore,
perché solo in questo modo si evangelizza con grande
potenza.
Non è sufficiente essere convertiti. Bisogna formare
evangelizzatori perché evangelizzatore non è solo chi
evangelizza ma soprattutto colui che forma
evangelizzatori.
Ma la vera sfida: è formare formatori.
Solo un uomo con visione possiede questa dimensione.
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Il seminatore: Mt 13,3-9
La semente cade nella terra buona, ma dal 30, l’altra il 60
e l’altra il 100 per uno. Da che cosa dipende questo
diverso risultato se era lo stesso seminatore, la stessa
semente e lo stesso campo? Dipende da dove si deposita la
semente della Parola di Dio.
•
30 x 1 = Evangelizzando
•
60 x 1 = Formando evangelizzatori
•
100 x 1 = Formando formatori
Tu hai il talento del tuo tempo, denaro, preghiera, ecc…
Quanti frutti vuoi raggiungere?
I l P r oge tto KE rig m a • K Arism a • KO ino n ia
È un catalizzatore che aiuta a produrre il cento per uno.
Con grande potenza
100%
Con potenza
L’evangelizzatore abilita
60%
Formatori di evangelizzatori
Normale
L’evangelizzato forma
30%
evangelizzatori
Il convertito evangelizza
Formare formatori di
Evangelizzatori
Formare
evangelizzatori
Evangelizzare
Paolo elaborò una strategia pastorale. Innanzi tutto integrò la sua équipe di 72 collaboratori che lavoravano con lui.
In seguito formò evangelizzatori e alla fine si dedicò a persone chiave, creando una reazione a catena per estendere il
Regno di giustizia gioia e pace nello Spirito Santo: formare formatori.
Grazie a lui abbiamo un Luca, un Marco e un Timoteo che hanno continuato il lavoro pastorale di evangelizzare.
Paolo rivelò a Timoteo il segreto del suo esito pastorale:
“E le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di
ammaestrare a loro volta anche altri”.
Affinché il fattore moltiplicatore rimanga attivo c’è una strategia: formare il nostro successore e delegare a lui le
responsabilità da ora e non dopo la nostra morte.
Mosè prese tre decisioni nella sua vita:
•
1a decisione a 40 anni: Visitare i suoi fratelli oppressi, il che cambiò la sua vita.
•
2a decisione a 80 anni: Andare oltre il deserto, il che cambiò la vita del suo popolo.
•
3a decisione a 120 anni: Nominare Giosuè come suo successore, il che cambiò la storia
Tu hai già formato il tuo successore?
Andrea (Gv 1,40-42)
Avendo trovato il Messia nel deserto, va a cercare suo fratello Simone per condurlo a Gesù.
Noi cerchiamo e formiamo “Pietri” che servano, predichino e amano il Signore Gesù ancor di più di noi stessi.
Evangelizzare non è il lavoro principale della Chiesa; è l’unico.
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E. KEKAKO È UNA STAZIONE DI SERVIZIO
La migliore immagine per descrivere la missione del progetto
KErig ma • KArism a • KO inon ia è una "Stazione di
Servizio", dove arriva l’automobile per prendere il pieno di benzina,
ma immediatamente se ne va.
Ognuno deve scegliere: o essere un’automobile che viene a
prendere la sua benzina o essere una stazione di servizio che
procura benzina a coloro che desiderano camminare.
Il P r ogetto K Erig ma • KA risma • KO ino n ia ti offre
un’opportunità e un campo di lavoro se la tua missione è essere
stazione di servizio.
Conclusione
I l p r ogetto KE rig ma • KArism a • KO ino n ia è uno spirito e una metodologia, più che una struttura o
un’organizzazione.
Si tratta di un Progetto Pastorale al servizio del Vangelo e della Nuova evangelizzazione con la potenza dello Spirito
Santo.
I l P r oge tto KE rig m a • K Arism a • KO ino n ia è per tutti coloro che:
• Ancora non sono soddisfatti di quanto hanno ottenuto con il proprio lavoro pastorale.
• Cercano uno strumento pratico e concreto per formare altre persone che continuino, approfondiscano e
estendano il proprio lavoro pastorale.
• Desiderano che il proprio lavoro pastorale travalichi i limiti del tempo e dello spazio.
• Hanno bisogno di un programma di formazione permanente per evangelizzare.
VISIONE
AZIONE
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2. CHE COSA NON È KEKAKO
A. NON È UN ORGANISMO DI AUTORITÁ
Se è una stazione di servizio, allora non è un organismo di autorità.
Se possiede un’autorità questa è un’autorità morale che le deriva dal servizio di evangelizzazione che offre.
Nel Progetto KErig m a • KArism a • KO in on ia si è uniti nella visione e nell’obiettivo, nel programma e nella
strategia, ma l’autorità rimane a coloro ai quali Dio ha affidato l’evangelizzazione (i Vescovi). Noi siamo
collaboratori che forniscono una visione, una strategia, un programma e una metodologia.
B. NON È UN MOVIMENTO E NON SI IDENTIFICA IN NESSUNO DI ESSI
Non è un movimento nella Chiesa e nemmeno si identifica con alcuno di loro.
Possiede la ricchezza di molti proprio perché non è vincolato a nessuno di loro, ma è a servizio di tutti.
Non è né migliore né peggiore di qualsiasi altro movimento.
Semplicemente è qualcosa di diverso, come un membro del corpo che è al servizio degli altri, proprio perché è
diverso. È come un vitamina che fortifica chiunque la prende.
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II. OBIETTIVO: EVANGELIZZARE CON GRANDE
POTENZA
1. TRE ELEMENTI DEL PROGETTO
A. KERYGMA
a. Che cosa è il kerigma
È l’annuncio della morte del Signore Gesù e la proclamazione della sua risurrezione, che sono il fondamento
della vita cristiana e il primo passo del processo di evangelizzazione per nascere di nuovo.
Mediante questa predicazione tanto semplice (1Cor 1,21) si rende presente ed efficace la salvezza.
Per questo Paolo esclama:
Non mi vergogno del Vangelo,
poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede: Rom 1,16
b. Contenuto del kerigma: Gesù
RISORTO
MORTO
GLORIFICATO
GESÙ
SALVATORE
MESSIA
SIGNORE
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Gesù, di Nazaret e figlio di Davide vero Dio e vero uomo.
• Morto per il nostro peccato e al nostro posto.
• Risorto per darci la nuova vita.
• Glorificato per ricevere lo Spirito Santo e intercedere per noi.
• Salvatore, unico, sufficiente ed esclusivo
• Signore, per darci la nuova vita.
• Messia, che dona lo Spirito Santo.
Anche se il kerigma ha un grande valore, tuttavia non si riduce tutto al kerigma. È solo il primo passo.
Siamo di fronte alla sfida di elaborare una catechesi, una liturgia, una teologia, una morale, una formazione
cristiana, ecc., che siano kerigmatiche e possiedano una dimensione evangelizzatrice.
c. Sottotemi
Il kerigma apostolico, presentato pedagogicamente al mondo di oggi, consta di sei sottotemi:
•
L’amore di Dio:
La salvezza parte dall’amore divino, che prende l’iniziativa.
•
Il peccato:
Impedisce la manifestazione dell’amore di Dio. L’uomo non può salvarsi da solo.
•
La salvezza in Gesù:
Per la sua morte, risurrezione e glorificazione.
•
Fede e conversione:
L’uomo risponde con la fede, proclamando Gesù come “Salvatore” e “Signore”.
•
Spirito Santo:
Si riceve una nuova effusione dello Spirito.
•
La comunità:
Integrarsi nella comunità (la Chiesa) per vivere come corpo di Cristo.
d. Obiettivo del kerigma
La salvezza personale e comunitaria come la liberazione sociale, mediante un incontro personale con Gesù risorto
che ci riempie di Spirito santo e dei suoi carismi per trasformarci in testimoni con forza, per costruire il Regno di
Dio in questo mondo.
e. Agente del kerigma: Il testimone
Il quale nella sua vita personale ha fatto esperienza dei frutti della morte e della salvezza di Gesù.
Il quale ha avuto un incontro personale con Gesù, e che pieno di Spirito Santo ne da testimonianza con potenza.
L’uomo contemporaneo crede più ai testimoni che ai maestri (Redemptoris Missio 42).
f. Chiave: La testimonianza personale
Testimonianza kerigmatica.
La vita stessa dell’evangelizzatore deve essere un kerigma.
g. Caratteristica speciale del kerigma: biblica e cristocentrica
• Si considera la Parola di Dio come base e fondamento.
• Si ha Gesù Cristo come centro, alfa e omega di tutta la predicazione e la vita.
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B. KARISMA
a. Che cosa sono i carismi
Il dono dei doni: lo Spirito Santo, protagonista principale dell’evangelizzazione e fonte dei carismi.
Doni spirituali: donati alla Chiesa per evangelizzare.
Manifestazioni dello Spirito, per il bene comune e l’edificazione del Corpo di Cristo.
b. Obiettivo dei carismi
Per edificare la Chiesa di ogni tempo, non solo per la sua nascita.
Per evangelizzare. Senza di loro la predicazione sarebbe solo una propaganda.
Per mostrare la potenza, l’amore e la fedeltà di Dio.
c. Come si usano i carismi
•
Sempre in relazione con l’Evangelizzazione.
•
Culminano con il Sacramento.
Evangelizzazione
Karismi
Sacramento
Sono tre anelli della stessa catena:
Subito dopo il gran mandato di Gesù «Andate per tutto il mondo e proclamate la Buona Novella a tutta la
creazione», appaiono i segni che accompagnano l’evangelizzazione.
Esiste armonia e unione (mai opposizione) tra i carismi e i sacramenti.
“Chi crederà e sarà battezzato (sacramento), sarà salvo…”: Mc 16,16.
Quindi, mai fanatici dei carismi senza i sacramenti, né mai fanatici dei sacramenti senza carismi.
d. Criteri per l’esercizio dei carismi
Nel Progetto Pastorale KE rig ma • KArism a • KO inon ia , come nella Chiesa delle origini, i carismi:
• Sono donati per evangelizzare e si manifestano in un clima di evangelizzazione.
• Sono segni con un significato. Non è ospedale, né circo o show, bensì messaggio per ogni uomo.
• Nascono, crescono e si manifestano nella comunità.
• Si esercitano e si discernono nella comunità in un contesto di evangelizzazione.
La potenza dello Spirito si manifesta con:
•
•
La parresia: la potenza per l’unzione della Parola che trapassa il cuore e lo muove alla conversione.
La dinamis: la potenza dei segni, prodigi e miracoli, che accompagnano la predicazione.
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C. KOINONIA
a. Che cosa è la comunità
Dio è comunità: Padre, Figlio e Spirito Santo in comunione d’amore.
•
Questo Dio non ha voluto salvare gli uomini individualmente, ma formando un popolo, con il quale sancì
un’alleanza.
•
Gesù formò un nuovo popolo, senza divisioni di razza, lingua né frontiere, ma unito per la fede e
pellegrino verso la terra promessa.
•
Grazie allo Spirito Santo il giorno di Pentecoste nasce il nuovo Israele di Dio.
La comunità cristiana è comunione che sgorga dalla stessa Trinità. Quindi è:
•
Comunione con Dio.
•
Comunione con i fratelli.
•
Integrazione e maturazione della persona, immagine e somiglianza della stessa Trinità.
Questa comunione, come nella Trinità, è opera dello Spirito Santo che è stato versato nei nostri cuori e che è il
vincolo della perfezione (Rom 5,5).
La Chiesa nasce per evangelizzare ed evangelizza per instaurare il Regno, affinché tutto abbia Cristo come
capo (Ef 1,10).
b. Due poli importanti della comunità
•
La famiglia: La prima comunità è la famiglia.
•
La Chiesa: La grande comunità è la Chiesa: dimensione cattolica universale e diocesana.
Lo Spirito Santo sta suscitando una grande varietà di comunità.
Ogni comunità ha il suo proprio carisma e la sua spiritualità e si riconosce dall’amore ai suoi membri e nella
missione evangelizzatrice.
La comunità non è fondamentalmente la struttura, né il principio teologico. È Vita di Dio fatta presente in
questo mondo. Se c’è questa vita, insieme alla capacità di riprodurre questa vita, allora si può parlare di
comunità vera. Altrimenti si può avere e fare qualsiasi cosa, avere un santo Patrono, vestire allo stesso modo,
seguire una regola, cantare lo stesso salmo, ma non si è comunità!
La struttura non è la comunità. La comunità ha la necessità di una struttura, ma non si può confondere l’una
con l’altra. La vita ha bisogno di un recipiente che la protegga ma non si identifica con il guscio.
c. Ecumenismo
Questo progetto è nato ecumenico e cerca di compiere la richiesta di Gesù:
...Padre… che siano uno, affinché il mondo creda: Gv 17,21
Nell’unione del Corpo di Cristo c’è una potenza molto grande per evangelizzare.
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2. INTERRELAZZIONE DEI TRE FATTORI
Ognuno dei tre elementi del Progetto KE rig ma • KArism a • KO in on ia ha il suo valore.
Ognuno aiuta l’evangelizzazione.
Tuttavia, UNITI, hanno una grande forza.
Esempio: Se ognuno ha un valore di nove
•
Isolati, ognuno ha solamente il suo valore
=9
•
Insieme, si sommano
= 9 + 9 + 9 = 27
•
Uniti, si potenziano ed è
=
KEKA
KO
=
99
9
= Servono cinque mila chilometri
per scrivere il risultato
EVANGELIZZARE CON GRANDE POTENZA
Uniti si potenziano.
Isolati si svalutano.
KE
SENZA
KO
=
DEMAGOGIA
KE
SENZA
KA
=
PROPAGANDA
KA
SENZA
KE
=
MAGIA
KA
SENZA
KO
=
STREGONERIA
KO
SENZA
KE
=
SETTA
KO
SENZA
KA
=
STERILITA’
Se eliminare un elemento risulta tragico, l’unirli tra loro potenzia l’evangelizzazione.
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Quando si integrano:
KE + KA
Il Kerigma si proclama con i carismi. L’obiettivo non è il carisma in sé stesso, ma l’annuncio del kerigma. I carismi
rendono visibile, sensibile ed efficace la predicazione della morte e risurrezione di Gesù.
Nel Kerigma si annuncia che Gesù è vivo, ma con i carismi si constata che è vivo.
In questo modo non si fa solo propaganda, bensì i carismi sono segni che rafforzano la proclamazione.
KA + KO
I carismi non sono dati a una singola persona, ma alla koinonia, alla comunità.
Sono come il segno della presenza dello Spirito nella comunità. Soprattutto, però, il carisma dell’amore e dell’unità è
il segno principale della presenza dello Spirito.
Per questo è contraddittorio una comunità senza carismi. Non sarebbe comunità.
Allo stesso tempo i carismi promuovono la vita comunitaria.
Un carismatico senza una comunità è più un pericolo che una benedizione.
Se una persona si accaparra tutti i carismi, è ben poco una comunità, perché gli altri non hanno un senso nel corpo.
KO + KE
Il primo frutto dell’annuncio del kerigma è la formazione della comunità.
L’evangelizzazione non ha fine se non si instaura una comunità in cui si può vivere il Regno.
L’evangelizzazione non finisce quando qualche persona accoglie Gesù nel suo cuore, bensì quando si integra nel
Corpo di Cristo che è la comunità.
Il primo frutto del kerigma è la comunità.
Però la comunità non è un fine assoluto, poiché ha come obiettivo l’annunciare il kerigma, dando testimonianza del
passaggio dalle tenebre alla luce, non come individui isolati ma come comunità.
Non basta la testimonianza di un individuo, per quanto meravigliosa sia, occorre invece quella della comunità nella
quale si possa rendere visibile che il Regno è in mezzo a noi. Il nostro mondo, individualista ed egoista, ha bisogno
di comunità nelle quali si possa vedere che il Regno è in mezzo a noi.
Oggi, in un mondo che non crede e non conosce l’amore, noi dovremmo poter dire: Guardate come ci amiamo.
Questa è una testimonianza che Cristo è vivo in mezzo a noi.
PER LA SALVEZZA TOTALE DELL’UOMO E DI TUTTI GLI UOMINI
E LA TRASFORMAZIONE DEL NOSTRO MONDO
Né il KE, né il KA, né il KO sono fini a se stessi ma, uniti tra loro, sono al servizio della costruzione del Regno:
Far sì che ogni cosa abbia Cristo come capo e Dio sia tutto in tutti (Ef 1,10; 1Cor 15,28).
Cancellare un elemento pregiudica e svaluta gli altri due. Unirli significa potenziare l’evangelizzazione:
• Non solo si evangelizza, ma si evangelizza con potenza.
• Non solo si evangelizza con potenza, ma si evangelizza con grande potenza.
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III. LA COMUNI-SCUOLA
1. NOZIONE GENERALE
Tutto il progetto Pastorale ha bisogno di uno strumento che lo cristallizzi. Altrimenti avremmo solo idee astratte.
KErig ma • KArism a • KO in on ia si concretizza per mezzo della “comuni-scuola”.
La “Comuni-scuola” è il clima in cui si formano i nuovi evangelizzatori per la nuova evangelizzazione:
Non basta la scuola. C’è bisogno di una base comunitaria degli evangelizzatori affinché non si trasmettano teorie
senza una esperienza di comunità.
La comuni-scuola è al tempo stesso una comunità e una scuola.
La comuni-scuola non sono le strutture né le installazioni materiali.
Non è un corso isolato, neppure una serie di corsi.
UNA VISIONE
UN PROGRAMMA
LA COMUNI-SCUOLA È
UNA STRUTTURA
UNA METODOLOGIA
UNA NUOVA MENTALITÀ
A. UNA VISIONE
Tu, figlio mio...
Le cose che hai udito da me
In presenza di molti testimoni,
trasmettile a persone fidate,
le siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri:
2Tim 2, 1-2.
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FATTORE MOLTIPLICATORE
•
Non basta evangelizzare. Bisogna formare evangelizzatori, formare formatori.
•
Temi e corsi ripetibili che gli alunni possano riprodurre.
Il nostro obiettivo non è impartire corsi, ma abilitare equipe locali per riprodurre corsi.
B. UN PROGRAMMA "PEPSI"
PErmanente,
Progressivo,
Sistematico e
Integrale
a. Permanente
Ha due modalità:
• Scuole permanenti che si stanno riproducendo in più di 56 paesi nei 5 continenti.
• Equipe itineranti di servizio che possano spostarsi in qualunque paese per aprire scuole.
Attualmente abbiamo la capacità di fare corsi in tedesco, in spagnolo, in francese, in italiano, in polacco, in
ungherese e in portoghese.
b. Progressivo
Ha due livelli:
Primo livello: Scuola di evangelizzazione con 3 tappe:
• Tappa fondamentale:
Offre le basi della vita cristiana.
• Tappa di crescita:
Abilitazione alla missione di evangelizzatori.
• Tappa complementaria: Attrezzi per formare formatori di evangelizzatori.
Secondo livello: SIK (Seminario Internazionale KEr ig ma • KArism a • KO ino n ia ).
Per formare formatori di evangelizzatori.
Si fanno ogni anno in: Messico, Puerto Rico, Polonia, Italia e Uganda.
c. Sistematico
Include vari programmi interrelazionati che costituiscono un sistema di formazione:
• Programma Biblico:
Studio della nostra fede sulla sua fonte originale: La Parola di Dio.
• Programma Storico:
Studio del suo sviluppo nel popolo di Israele e nella Chiesa.
• Programma Pastorale:
Rispondere al mondo di oggi e costruire la civiltà dell’amore.
d. Integrale
Legando e congiungendo i differenti elementi che abbracciano la formazione di tutta la persona.
La Scuola di Evangelizzazione è come il granello di senape del Vangelo, che inizia piccolissimo, però quando
cresce arriva ad essere grande e i passeri si posano sui suoi rami.
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Tre rami:
“Il Regno
dei cieli
è simile
a un grano di senape
che un uomo prende e
semina nel suo
campo...
Ma una volta cresciuto,
è più grande degli altri
legumi,
a diventa un albero,
tanto che vengono
gli uccelli del cielo e si
annidano tra i suoi
rami”:
Mt 13,31-32.
Area profetica:
Proclamazione della
Parola di Salvezza.
Area sacerdotale:
Celebrazione della
Parola nella Liturgia e
nei Sacramenti.
Area reale:
Vivere la Parola
attraverso la carità nella
dimensione sociale,
rendendo presenti il
cielo e la terra nuovi.
C. UNA STRUTTURA
La minima struttura per la massima efficacia.
Un ufficio internazionale.
-
Un direttore internazionale.
-
Equipe di servizio.
D. UNA METODOLOGIA
Non basta sapere cosa fare. Bisogna sapere come farlo.
• Attivo-partecipativa
Non è unidirezionale come la didattica
tradizionale, ma dipende dal feedback
discepolo-maestro.
Gli
alunni
sono
partecipanti.
• Apprendimento significativo
La nuova conoscenza si costruisce sulla
piattaforma delle conoscenze già apprese, e
si fissa mediante l’applicazione agli interessi
vitali.
• Personalizzante e comunitaria
Si forma la persona come membro della
comunità.
• Creatività
Si cercano nuove espressioni e forme per
annunciare il Vangelo.
Insegnamo ad imparare. Insegnamo ad
insegnare.
SC UOLA
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19
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M
. UNA NUOVA MENTALITÀ
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
È più importante la qualità della quantità.
Una Chiesa evangelizzata ed evangelizzante.
Cattolico = Evangelizzatore.
Non evangelizzare da soli, ma in comunità.
Comuni-scuola kerigmatica e cristocentrica.
Ad evangelizzare si impara evangelizzando.
Un convertito, evangelizza.
Un evangelizzatore forma evangelizzatori.
Formare il nostro successore.
L’alunno è un partecipante.
Lo strumento concreto gli utensili da lavoro per evangelizzare con grande potenza è la:
COMUNI-SCUOLA
Forma evangelizzatori e formatori di evangelizzatori,
moltiplicando scuole kerigmatiche di evangelizzazione.
Nel 2005 esistono più di 2000 scuole di evangelizzazione in 58 paesi.
Il nostro sogno: una scuola di evangelizzazione in ogni parrocchia della Chiesa Cattolica.
SC UOLA
D I E VA N G E L I Z Z A Z I O N E S A N T ’ A N D R E A
20
IV. PROGRAMMA DI FORMAZIONE DELLE SCUOLE
1. PROFILO DELL’EVANGELIZZATORE KEKAKO
PENTECOSTE
SEGRETO DI PAOLO
DANIELE
APOLLO
CORINTO
IETRO
MT 28,19
GIOVANNI
PIETRO
NEEMIA
LITURGIA
MARIA
MOSÈ
BIBBIA
ANDREA
NUOVA VITA
FAR CORRERE LA PAROLA
CON IL POTERE DELLO SPIRITO SANTO
SC UOLA
D I E VA N G E L I Z Z A Z I O N E S A N T ’ A N D R E A
21
2. PROFILO DEL MAESTRO KEKAKO
a. KEKAKO
KE
• Ha avuto un incontro personale con Gesù risorto.
• Ha sperimentato il potere dello Spirito.
• Il suo libro di testo, la Bibbia.
KA
• Esperienza nell’uso dei carismi.
• Dipende dallo Spirito Santo, come maestro.
• Relazione personale con lo Spirito Santo.
KO
• Vive la dimensione comunitaria: famiglia, parrocchia, Chiesa.
• Mentalità comunitaria e ecclesiale.
b.
•
•
•
COREA (Pierre Faure)
CO Confida nell’alunno.
RE Rispetta l’alunno.
A Accogliente.
c.
•
•
•
•
•
Metodologia
Non solo insegna ma è capace di insegnare.
Ha metodo: sa come si apprende.
Aiuta l’alunno a partecipare.
Lo aiuta ad apprendere per se stesso.
Le tecniche sono conseguenza della metodologia.
d. Testimone, più che maestro o giornalista
• Insegna con la sua vita.
• Crede in ciò che predica e vive ciò che crede.
SCUOLA DI E VA NGE LIZZA ZIONE
23
3. SEQUENZA DEL PROGRAMMA: 2 LIVELLI
SIK
2º
LIVELLO
SEMINARIO INTERNAZIONALE KEKAKO
III TAPPA
II TAPPA
1º
LIVELLO
I TAPPA
VITA CRISTIANA
7 corsi
EVANGELIZZARE
7 Corsi
FORMARE
EVANGELIZZATORI
7 corsi
A. PRIMO LIVELLO: TRE TAPPE CON 21 CORSI
a. TAPPA FONDAMENTALE: VITA CRISTIANA
Si pongono i fondamenti della vita cristiana e la capacità di essere testimoni della Nuova Vita.
CORSO
CONTENUTO E OBBIETTIVO DEL CORSO
GIORNI
/
ORE
1
NUOVA VITA
Evangelizzazione
fondamentale
Convertirsi in testimoni che hanno fatto esperienza della Pasqua di Cristo
mediante un incontro personale con Gesù risorto, e una nuova effusione
dello Spirito Santo, che lo ha fatto nascere di nuovo.
3 g.
30 o.
2
EMMAUS
Per far ardere il cuore con la conoscenza delle Scritture: 7 immagini della
Bibbia, 7 effetti della Bibbia, 7 comandamenti della Bibbia ed entrare nella
Sinagoga di Israele per scrutare le Scritture
3 g.
30 o.
4
GIOVANNI
Formazione di
discepoli
GESÙ
Nei quattro vangeli
5
STORIA DELLA
SALVEZZA
6
MOSÉ
Formazione di
leader
7
ANDREA
Visione e
metodologia
3
Processo di discepolato per essere trasformati in Gesù.
Non basta proclamare Gesù come salvatore e confessarlo come Signore:
occorre sceglierlo come unico ed esclusivo Maestro, che insegna a vivere.
Visione panoramica di Gesù, secondo ognuno dei quattro evangelisti. Si
conosce, si ama e si proclama Gesù.
Acquisire una mente biblica tramite una visione panoramica delle grandi
tappe del piano di salvezza, conoscendo i criteri e le costanti dell’azione
salvifica di Dio nella storia, per rendersi conto che la Storia della Salvezza
è la nostra propria storia.
5 g.
50 o.
LIBRO DI
TESTO
SP. ITA.
FRA. POR.
SCHEMI
SP. ITA.
SP. UNG.
TED. POL.
ITA.
SP. ITA. FRA.
INGL. POR.
UNG.
5 g.
50 o.
5 g.
50 o.
SP. POR.
Itinerario di un leader e pastore per essere libero e liberare il suo popolo
dalla schiavitù e condurlo nella Terra Promessa.
Prepara un suo successore (Giosuè), che continua con l’opera di
liberazione.
5 g.
50 o.
SP.ITA. FRA.
Visione del Progetto e del suo processo di lavoro: Pianificazione,
Preparazione, Realizzazione, e Revisione.
Si studia la metodologia interattiva e dell’apprendimento significativo, per
insegnare a insegnare. Uso del materiale didattico e dei sensi
nell’apprendimento.
4 g.
40 o.
CD
SP. ITA.
UNG. TED.
POL.
SP. POR.
ITA.
SP. ITA.
POR.
SP. POR.
UNG. ITA
SP. ITA
SP.
SP.
b. TAPPA DI CRESCITA: EVANGELIZARE
Abilitazione a compiere la missione di essere evangelizzatori.
CORSO
CONTENUTO E OBIETTIVO
DEL CORSO
GIORNI/
ORE
LIBRO DI
TESTO
ESCHEMI
8
PAOLO
Formazione di
evangelizzatori
Formare nuovi evangelizzatori per la nuova evangelizzazione, che
sappiano trasmettere il kerigma in forma creativa ed efficace.
Contenuto, obiettivo e metodologia del kerigma di Gesù, degli apostoli, e
di oggi, all’interno del piano di salvezza.
15 g.
150 o.
SP. ITA. POL.
CHE. SLO.
INGL. FRA.
POR. UNG.
SP. ITA.
UNG. POL.
9
DANIELE
Metodi di preghiera personale.
La preghiera è l’anima dell’evangelizzazione.
4 g.
40 o.
10
APOLLO
Apprendere a predicare, offrendo strumenti concreti per cercare il
messaggio, organizzarlo pedagogicamente e comunicarlo in modo tale che
sia capito e in seguito si possa ripetere.
4 g.
40 o.
SP. ITA. FRA.
SP. ITA.
UNG.
11
SEGRETO DI
PAOLO
5 g.
50 o.
SP. ITA. POR.
FRA. UNG.
SP. UNG.
POL. TED.
ITA.
12
PENTECOSTE
Evangelizzare con
potenza
Imparare a dipendere dallo Spirito Santo, protagonista della Nuova
Evangelizzazione, e usare i carismi per evangelizzare il mondo di oggi.
4 g.
40 o.
SP. ITA. POR.
SP. ITA
13
INTRODUZION
E ALLA BIBBIA
Radiografia che ci introduce nell’affascinante mondo della Bibbia:
divisione, ispirazione, generi letterari, lingue, nascita e formazione della
Bibbia.
4 g.
40 o.
SP. POR.
SP
14
CORINTO
Comunità
Acquistare i principi fondamentali per vivere in una comunità consacrata al
Regno come testimoni dell’amore che Dio ha versato in questo mondo.
4 g.
40 o.
Acquistare la visione pastorale dell’apostolo, scoprendo il segreto del suo
esito nel mondo dell’evangelizzazione: il fattore moltiplicatore, formare
formatori di formatori.
CD
POR.
c. TAPPA DI FORMAZIONE: FORMARE EVANGELIZZATORI
Strumenti necessari per formare evangelizzatori.
GIORNI
/
CORSO
CONTENUTO E OBIETTIVO
DEL CORSO
15
MARIA
Lettera di Cristo
Presentare la figura e la vita di Maria di Nazaret come modello del
discepolo e specchio della Chiesa che si converte in prototipo
dell’evangelizzatore che, con la potenza dello Spirito, genera la Parola e
la da al mondo.
16
TEOLOGIA
BIBLICA
Sette temi fondamentali dell’Antico Testamento.
Sette temi fondamentali del Nuovo Testamento..
4 g.
40 o.
17
TIMOTEO
Tecniche facili per memorizzare e sottolineare la Parola di Dio. Come
interpretare la Bibbia e come portarla con rapidità ed efficacia agli altri,
come fece Timoteo.
4 g.
40 o.
18
PIETRO
Ecclesiologia
Presentare i principi fondamentali dell’ecclesiologia e la sacramentalità
della Chiesa, con base biblica e in riferimento con la Lumen Gentium.
4 g.
40 o.
19
LITURGIA
Celebrare il memoriale della nostra redenzione come segno escatologico
che ci porta a vivere compromessi nella Chiesa..
3 g.
30 o.
ORE
LIBRO DI
TESTO
4 g.
40 o.
20
NEEMIA
Dottrina sociale
della Chiesa
Come Neemia ricostruì le rovine della città di Gerusalemme, noi
abbiamo bisogno di instaurare il Regno di Dio negli ambienti politico,
economico, culturale e familiare.
4 g.
60 o.
21
IETRO
Ecumenismo
Cercare e lavorare per la unità del Corpo di Cristo che Gesù chiese,
affinché il mondo creda e si salvi.
3 g.
30 o.
ESCHEMI
SP. ITA
4 g.
40 o..
CD
SP. POR
SP.
SP. ITA.
UNG.
SP.
SCUOLA DI E VA NGE LIZZA ZIONE SA NT’A NDR EA
d. CORSI OPZIONALI
CORSO
CONTENUTO E OBIETTIVO
DEL CORSO
GIORNI /
ORE
A
CAMPEGGIO
Formazione umana e cristiana, per formare giovani leader che
evangelizzino la gioventù..
3 g.
30 o.
B
RUTH
Famiglia cristiana
Per vivere la vocazione matrimoniale come famiglia evangelizzata e
evangelizzatrice.
4 g.
40 o.
C
APOLOGETICA
Apprendere a dare conto della nostra fede cattolica, di fronte alla
proliferazione di sette e di nuovi gruppi religiosi, che crescono a
discapito di cattolici..
4 g.
40 o.
D
LIBERTÀ
CRISTIANA
La vita cristiana è una chiamata a la libertà, la gloriosa libertà dei figli di
Dio, che ci libera dalla legge, dal peccato e dalla morte. Grazie allo
Spirito di figli che ci fa dire: Abbà, Padre.
3 g.
30 o.
E
MARCO
Visione panoramica del vangelo di Marco..
5 g.
50 o.
F
ROMANI
La opera maestra (omnia) del pensiero di Paolo, col tema centrale della
giustificazione.
5 g.
50 o.
G
GALATI
Paolo tratta lo stesso tema dei Romani, ma in modo più sintetico e
incisiva.
3 g.
30 o.
H
DECIMA
La grande benedizione di vivere sotto la signoria di Gesù. La vita
economica, ci insegna a pagare ciò che dobbiamo a Dio..
3 g.
30 o.
LIBRO DI
TESTO
SP.
ESCHEMI
CD
B. SECONDO LIVELLO: SIK
Cos’è:
E’ un seminario teorico pratico in cui si conosce la visione e si sperimenta la metodologia.
Obiettivi:
Abilitare formatori di formatori che sappiano usare nuovi metodi per evangelizzare.
Destinatari:
È riservato solo ai direttori delle scuole di evangelizzazione e si partecipa solo per invito personale.
Luogo:
Si tengono ogni anno in posti diversi nel mondo.
a. Seminari Internazionali
Messico
José H. Prado Flores
evangelización@evangelización.com
Italia
Carlos Macías De Lara
[email protected]
Polonia
P. Mariam Krolikowski
[email protected]
Ungheria
Titus Hardi
[email protected]
Puerto Rico
Alejandro Ayala
kekako@[email protected]
Uganda
Joseph Aonu
[email protected]
Rep. Dominicana
Comunidad Siervos de Cristo
[email protected]
Brasile
Sandra Martinhago
[email protected]
Colombia
Celia López
[email protected]
b. Seminari Nazionali
SCUOL A
D I EVANG EL IZZAZ ION E SANT’ AND REA
29
4. SETTE CARATTERISTICHE DEI CORSI KEKAKO
A. Visione: KEKAKO
I corsi della scuola di evangelizzazione hanno una triplice dimensione:
• KE Kerigmatici: Cristocentrici e biblici
Si rinuncia a qualsiasi devozione o spiritualità che non sia la Pasqua di Gesù.
Si adotta la Bibbia come libro di testo superiore a qualunque altro testo, per ottenere una mentalità biblica.
• KA Karismatici: Sotto l’impulso dello Spirito Santo.
Si conta sullo Spirito Santo come protagonista della evangelizzazione per evangelizzare e formare
evangelizzatori.
La “parresia” e la “dinamis” dello Spirito sono colonne fondamentali della scuola e di ogni corso.
• KO Koinonia: dimensione comunitaria
Si evangelizza in comunità per formare la comunità cristiana, che è il primo frutto della evangelizzazione.
Si lavora come Chiesa e nella Chiesa per costruire il Regno.
B. Missione: Formare nuovi evangelizzatori per la nuova evangelizzazione
Non pretendiamo di formare maestri di teologia o di abilitare le persone per i vari ministeri.
Il nostro obiettivo è formare evangelizzatori che sappiano formare evangelizzatori kerigmatici.
C. Metodologia: Attivo partecipativa
L’alunno è partecipante. Le dinamiche, gli strumenti didattico-pedagogici e le attività di ogni tema sono una
forma privilegiata per assimilare, approfondire e vivere l’insegnamento.
Dimensione teorico-pratica; sono necessari tanto li fondamenti dottrinali, quanto le azioni evangelizzatrici, che
tra loro si retroalimentano.
Il nostro principio pedagogico è: ad evangelizzare s’impara evangelizzando!
D. Programma: i corsi fanno parte di un programma di evangelizzazione
Un corso fuori dal programma si perde di valenze, ma all’interno delle tre tappe del programma assume un
valore grande.
E. Ambiente: di preghiera e di allegria
L’attività della scuola si svolge in un clima de preghiera.
Se siamo collaboratori nella vigna, dobbiamo stare permanentemente uniti al vignaiolo.
L’annuncio del ritrovamento del Tesoro nascosto si fa con gioia e in un clima di festa.
I giochi come la musica sono veicoli di insegnamento e di apprendimento.
F. Ecclesialità
Tutti i libri di testo e schemi dei corsi hanno “Nihil Obstat” e “Imprimatur”.
La nostra linea dottrinale è definita dal Magistero della Chiesa, dal Catechismo della Chiesa Cattolica e dalla
Tradizione.
G. Finalità: Riproducibili
Il contenuto e la metodologia dei corsi li rendono facilmente riproducibili.
Se un corso non è riproducibile non viene inserito nel programma.
SCUOL A
D I EVANG EL IZZAZ ION E SANT’ AND REA
30
5. MAPPA PANORAMICA DEL LAVORO DI EVANGELIZZAZIONE
PREDICAZIONE ED EVANGELIZZAZIONE
Europa:
Germania, Austria, Spagna, Portogallo,
Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Irlanda,
Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Italia,
Jugoslavia, C. del Vaticano, Ungheria,
Svizzera, Gibilterra, Lussemburgo, Croazia,
Slovenia, Bosnia, Romania.
Continente Americano:
Argentina, Brasile, Canada, Colombia,
Costa Rica, Cuba, Curaçao, Cile, Stati Uniti,
Guatemala, El Salvador, Honduras,
Messico, Panama, Perù, Venezuela, Puerto
Rico, Dominicana, Paraguay, Ecuador,
Nicaragua, Martinicca, Guadalupe, Guyana
francese, Haiti.
- Portogallo 96
- Spagna 94
- Inghilterra 97
- Nigeria 95
- Germania 94
- Kenya 97
- Pakistan 96
- Ecuador 97
- Venezuela 97
- Puerto Rico 97
- Brasile 94
- Guatemala 98
Africa:
Egitto, Congo, Benin, Costa D’avorio,
Burkina Fasso, Gabon, Togo, Zaire,
Ruanda, Nigeria, Mali, Camerun, Senegal,
Marocco, Africa Centrale, Uganda.
Oceania:
Australia, Isola Fiji, Polinesia.
Asia:
Lituania, Kayakista, Israele, Libano, Siria,
Giappone, India. Singapore, Pakistan,
Taiwan.
Altri:
Isola Mauritius, Isola della Riunioni,
Kiribati.
PIÙ DI 1500 SCUOLE IN 50 PAESI!
SCUOLE D’EVANGELIZZAZIONE
- Olanda 95
- Uganda 96
- Zimbabwe 99
- Tanzania 99
- Zambia 00
- Kenya 00
- India 97
- Belgio 98
- Australia 94
- Filippine 95
- Papua Nuova Guinea 96
- Francia 95
- Isola della Riunioni 96
- Polonia 94
- Kayakista 97
- Bielo Russia 96
- Russia
- Uzbekistan
- Austria
- Ucraina
- Ungheria 94
- Yugoslavia
- Romania
- Italia 90
- Repubblica Ceca 91
- Slovacchia 92
- Lituania 96
- Rep. Dominicana 92
- Aruba
- Argentina
- USA 94
- Costa Rica 85
- Perù 94
- Pakistan 96
- Bolivia 96
- Irlanda 97
- Colombia 94
- Messico 94
- Cuba 95
-
Portogallo 96
Spagna 94
Inghilterra 97
Nigeria 95
Germania 94
Kenya 97
Pakistan 96
Ecuador 97
Venezuela 97
Puerto Rico 97
Brasile 94
Guatemala 98
V. COME PARTECIPARE ALLA KEKAKO
Il Progetto Pastorale K Erig ma • KArism a • K Oin onia è aperto a tutte le parrocchie, movimenti, strutture e
persone che vogliono evangelizzare con grande forza.
Possono partecipare persone e istituzioni che comunicano con la stessa missione e l’obiettivo e condividono la
metodologia e il programma.
Non si chiude la porta a nessuno, perché sarebbe in contrasto con l’essenza del progetto, che promuove l’unità e la
collaborazione dei diversi membri del corpo di cristo.
a. Cosa chiede KEKAKO
Ha tutte le necessità di un progetto che nasce.
Principalmente si richiede:
•
Evangelizzatori capaci e disposti a dare la loro vita per il vangelo.
•
Personale competente per lavorare nella scuola.
•
Equipaggiare un ufficio internazionale.
•
Risorse materiali per coprire le spese.
b. Cosa offre KEKAKO
•
Ufficio internazionale come sistema nervoso per armonizzare le diverse attività.
•
Bollettino di comunicazione.
•
Una struttura con approvazione ecclesiastica (in tramite)
•
Nome "KErig m a • K Arism a • KO in o n ia " legalizzato.
•
Servizi di evangelizzazione e di insegnamento.
•
Schemi dei corsi, per aiutare i maestri.
•
Predicatori occasionalmente chiamati per ritiri e congressi..
•
Maestri per i corsi delle scuole.
•
Pagina web su internet per far conoscere il progetto al mondo intero in 7 lingue (in lavorazione).
•
Materiale per abilitare équipe locali affinché si riproducano i corsi e si moltiplichino le scuole.
•
Consiglio pastorale e aiuto pratico per aprire scuole di evangelizzazione e comunità.
•
Abilitazione delle équipe per riprodurre i corsi.
•
Seminari internazionali per conoscere la visione e sperimentare la metodologia.
SC UO L A
D I E VAN G EL IZ ZA Z I ON E S ANT ’ A ND R EA
32
VI. ORGANIZZAZIONE
1. AUTORITÀ
Un consiglio direttivo.
L’applicazione e la realizzazione è delegata al direttore generale del progetto.
2. UFFICIO INTERNAZIONALE
Direttore: José H. Prado Flores
Indirizzo:
Agustín de la Rosa 636
Col. Ladrón de Guevara
C.P. 44600 Guadalajara, Jalisco
MESSICO
Casella postale:
Apartado Postal 5 – 445
C.P. 45042 Zapopan, Jalisco.
MESSICO
E-mail:
[email protected]
Tel/Fax:
(52) (3) 6166545 – 6300824 – 6158764
Pagina web:
www.evangelizacion.com
3. ASISTENTE SPIRITUALE
P. Luis Alfonso Zepeda
4. REFERENTE IN ITALIA
Carlos Macías De Lara
Indirizzo:
Via Lazzaro Spallanzani 4B
97100 Ragusa
E-mail:
[email protected]
Tel/Fax:
(39) (0932) 623495
Pagina web:
www.nuovaevangelizzazione.it
SC UO L A
D I E VAN G EL IZ ZA Z I ON E S ANT ’ A ND R EA
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