01455BRO06_ Brochure cadute in pediatria
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01455BRO06_ Brochure cadute in pediatria
A CASA? Humpty Dumpty salì su un alto muro ma presto di quel muro cadde ai piè di lì non lo solleveranno di sicuro i cavalieri e tutti gli uomini del re. Età meno di 1 anno: Sotto l’anno d’età il bambino essenzialmente “cade” dal fasciatoio, dal letto, dal girello, dal seggiolone, da tutto praticamente ma se cade è perché qualcuno lo ha messo in condizione di cadere. PREVENIAMO LE CADUTE DEI BAMBINI Età: 1-4 anni Il bambino passa dal rischio di cadute “passive” (prevalenti , più o meno, fino ai 15-18 mesi), a quello di cadute “attive”, determinate dalla sua maggiore autonomia. Ne sono un esempio le cadute che accompagnano il gioco o la naturale esplorazione dell’ambiente (la maggioranza). In questa fase l’attenzione dei genitori non deve mai venire meno. Età: 5-9 anni L’andamento del fenomeno delle cadute in questa fascia di età si riduce notevolmente ma restano a rischio strutture della casa quali scale, e bisogna prestare attenzione al corretto utilizzo di corrimano, maniglie ed elementi antiscivolo. Le cadute in tali ambienti aumentano progressivamente di numero con l’età, data la maggiore autonomia del bambino nelle attività di vita quotidiana. Biografia: • Falls of paediatric in- and out-patients in hospital: an Italian survey -2013 • Shaffer P, Pediatric inpatient falls and incurie: a descriptive analysis of risk factors. Journal for Specialists in Pediatric Nursing 2012;17:10-18 • Foglio di informazione professionale degli infermieri n.73/2012 Età: superiore ai 10 anni Il rischio cadute in casa diminuisce drasticamente. Redazione a cura della UOSD Gestione Rischio Clinico Via Dolce De Mazzamuti, 7 59100 Prato [email protected] COSTRUIAMO INSIEME UN’ASSISTENZA PIÙ SICURA cod. az. 01455BRO06_rev0_12/10/2015 Quando siamo a casa è importante per i genitori focalizzare la propria attenzione rispetto all’età del bambino. Alcuni suggerimenti: La pediatria solitamente è un luogo ben protetto, ma d’altra parte è noto che i bambini cadono, inciampano, sbattono, piangono, si rialzano e ricominciano. La tematica degli incidenti occorsi ai minori ricoverati in ospedale pediatrico è poco trattata in letteratura. Parliamo spesso del problema delle cadute in ambito geriatrico, tuttavia questo fenomeno interessa anche la pediatria. In una indagine del 2013 infatti è stato calcolato che si verifichino più di 2 milioni di cadute all’anno in pazienti di età pediatrica. Anche durante la degenza in ospedale possono verificarsi cadute con danno grave al paziente e prolungamento della durata del ricovero. È stata calcolata una prevalenza delle cadute in pazienti di età compresa tra 0 e 18 anni. Nel 71% dei casi i bambini con caduta con lesioni erano indipendenti nella deambulazione e non necessitavano di ausili per gli spostamenti e di questi, nel 69,8% delle cadute l’evento si era verificato alla presenza di testimoni (genitori, operatori, ecc). COSA POSSIAMO FARE NOI GENITORI PER PREVENIRE UNA CADUTA QUANDO IL BAMBINO E’ RICOVERATO? • utilizzare correttamente le sponde mobili o gli ausili personali • far indossare calzature antiscivolo • richiedere assistenza nel caso in cui ci si debba allontanare dal piccolo paziente; • posizionamento delle sponde del letto nella posizione più alta e/o mantenimento del letto nella posizione più bassa quando il minore non sia direttamente accudito; COSA POSSIAMO FARE NOI OPERATORI? Fornire informazioni ai genitori in merito ai fattori di rischio per le cadute, consigli sul comportamento durante la degenza, fornire informazioni su possibili interferenze terapeutiche/anestesiologiche alla mobilità, informazioni sull’uso di supporti alla deambulazione, ove necessari, e sull’uso delle spondine mobili dei letti • Prevedere la presenza fissa di un care giver al fianco di ogni bambino • Eseguire controlli regolari e lasciare le porte aperte della stanza di degenza • prestare attenzione a non ingombrare il pavimento con giochi, scarpe, ecc. • Prevedere un’illuminazione adeguata degli ambienti • prestare maggior attenzione se il bambino si presenta febbricitante • • o se vengono assunte terapie che agiscono sullo stato veglia-sonno Prevedere notturna • • posizionare il campanello, il telefono e gli oggetti personali in luoghi facilmente accessibili Mantenere la superficie del pavimento asciutta e libera da oggetti che possono far inciampare il bambino o il genitore • attenersi alle indicazioni date dagli operatori sanitari Il momento di maggior rischio è costituito dalle 4 ore successive alla somministrazione di farmaci sedativi o ipnoinducenti e le 24 ore successive ad una seduta anestesiologica. Le cadute avvengono anche quando il bambino è in braccio al genitore o nel caso dei più piccoli durante il momento del cambio pannolino e della vestizione. una efficace illuminazione • Accompagnare sempre con il risciò la mamma che deve tenere il bimbo in braccio durante gli spostamenti all'interno dell'Ospedale