le cadute in ambito pediatrico: come valutare il rischio e prevenire l

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le cadute in ambito pediatrico: come valutare il rischio e prevenire l
Foglio di informazione professionale per gli Infermieri
Reg. Trib. Firenze n.5619
Pediatrici e gli Infermieri che assistono Bambini
a cura della Società Italiana di Scienze Infermieristiche Pediatriche
Anno VIII, Numero 73, Giugno 2012
Supplemento 2 al n.1/2012 di “Gli Infermieri dei Bambini - Giornale Italiano di Scienze Infermieristiche Pediatriche. Dir.Resp. Filippo Festini
LE CADUTE IN AMBITO PEDIATRICO:
COME VALUTARE IL RISCHIO E PREVENIRE L’EVENTO
Nello scorso numero di IdB abbiamo parlato dei fattori di rischio delle cadute in ambito pediatrico, con particolare
riferimento agli eventi-caduta che si verificano durante il ricovero in ospedale. Tuttavia la maggior parte delle cadute e
dei conseguenti traumi, in particolar modo traumi cranici e facciali, non hanno luogo in ospedale, bensì mentre il
bambino si trova nella propria casa (1). In particolare, la fascia di età maggiormente a rischio di lesioni da caduta è
quella compresa tra 0 e 24 mesi; questo è dovuto al fatto che in questa fase nel bambino si verifica uno sviluppo
rapidissimo delle capacità psicomotorie, che devono necessariamente essere accompagnate da un altrettanto rapida
rimodulazione dei sistemi/dispositivi di sicurezza predisposti nell’ambiente domestico. In questo numero
approfondiremo l’argomento cadute presentandovi un pratico strumento di valutazione del rischio di cadute in setting
non ospedalieri: l’Infant/Child Home Fall Risk Assessment Tool (ICHFRAT) (1) ed esamineremo alcune delle strategie
che gli Infermieri dei Bambini possono mettere in atto per prevenire le cadute (2).
L’ICHFRAT (tab1) prevede la rivalutazione del rischio ad intervalli di 6 mesi, nella fascia d’età considerata
particolarmente vulnerabile, ovvero quella compresa tra 0 a 24 mesi. E’ valutata la presenza di 8 fattori di rischio
(FDR) mediante la formulazione di 8 domande: gli FDR presi in esame sono specifici per le 4 fasce di età considerate.
La risposta NO indica che l’FDR è presente mentre la risposta SI indica che è assente.
Il bambino è considerato a rischio se viene data risposta NO anche ad una sola delle domande presentate.
I vantaggi dell’impiego dell’ ICHFRAT sono legati alla rapidità ed alla semplicità di esecuzione da parte dell’operatore
sanitario che opera la valutazione e alla possibilità di elaborare interventi correttivi in maniera precoce e mirata.
Tab 1 Infant/Child Home Fall Risk Assessment Tool
0-6 mesi
7-12 mesi
13-18 mesi
19-24 mesi
Il letto/culla è dotato di spondine Il letto/culla è dotato di spondine Il letto/culla è dotato di spondine Il letto/culla è dotato di spondine
funzionanti?
funzionanti?
funzionanti?
funzionanti?
SI
NO
Sono messe in atto dai genitori le
adeguate misure di sicurezza
quando il bambino si trova sul
fasciatoio, nel seggiolino dell’auto
o nel passeggino?
SI
NO
In casa c’è un solo bambino?
SI
NO
SI
NO
Sono messe in atto dai genitori le
adeguate misure di sicurezza
quando il bambino si trova sul
fasciatoio, nel seggiolone o nel
seggiolino dell’auto?
SI
NO
In casa c’è un solo bambino?
SI
SI
NO
SI
Sono messe in atto dai genitori le
adeguate misure di sicurezza
quando il bambino si trova sul
fasciatoio, nel seggiolone o nel
seggiolino dell’auto?
SI
NO
SI
NO
Sono messe in atto dai genitori le
adeguate misure di sicurezza
quando il bambino si trova sul
fasciatoio, nel seggiolone o nel
seggiolino dell’auto?
SI
In casa c’è un solo bambino?
NO
NO
In casa c’è un solo bambino?
SI
NO
NO
Gli spazi sono ordinati, liberi da Gli spazi sono ordinati, liberi da Gli spazi sono ordinati, liberi da Gli spazi sono ordinati, liberi da
cavi e tappeti e senza superfici cavi e tappeti e senza superfici cavi e tappeti e senza superfici cavi e tappeti e senza superfici
irregolari?
irregolari?
irregolari?
irregolari?
SI
NO
NO
SI
SI
NO
SI
NO
Il bambino è vigilato da un adulto Il bambino è vigilato da un adulto Sono presenti diagnosi ad alto Sono presenti diagnosi ad alto
quando si trova disteso su una quando si trova disteso su una rischio come, ad esempio, ritardo rischio come, ad esempio, ritardo
superficie orizzontale?
superficie orizzontale?
psicomotorio o deficit sensoriali?
psicomotorio o deficit sensoriali?
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
La testa del bambino è ben I cancellini di sicurezza sono I cancellini di sicurezza sono I cancellini di sicurezza sono
sostenuta?
presenti sia all’inizio che al termine presenti sia all’inizio che al termine presenti sia all’inizio che al termine
di eventuali rampe di scale?
di eventuali rampe di scale?
di eventuali rampe di scale?
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
I genitori evitano di dormire con il I genitori evitano di dormire con il I genitori evitano di dormire con il I giochi all’aperto sono utilizzati in
bambino?
bambino?
bambino?
maniera sicura?
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
Il bambino è libero da sonde, tubi Il bambino è libero da sonde, tubi e Il bambino è libero da sonde, tubi Il bambino è libero da sonde, tubi
e connessioni a dispositivi medici? connessioni a dispositivi medici?
e connessioni a dispositivi medici? e connessioni a dispositivi medici?
SI
NO
SI
NO
SI
Si evidenzia il rischio di caduta?
NO
SI
http:\\www.infermieristicapediatrica.it
SI
NO
NO
Le strategie preventive che proponiamo di seguito sono state elaborate sulla base dei risultati ottenuti dal più vasto
progetto di sorveglianza sulle cadute che sia mai stato compiuto negli Stati Uniti (2). Il progetto ha raccolto i dati
provenienti da 29 ospedali pediatrici. I risultati evidenziano che c’è ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda la
gestione dell’evento caduta e la sensibilizzazione del mondo sanitario su questo tema. Infatti i dati dimostrano la
presenza di realtà molto eterogenee per quanto riguarda la formulazione di specifici protocolli di prevenzione delle
cadute, gli strumenti di reporting dell’evento, l’impiego di strumenti specifici per l’età pediatrica nella valutazione del
rischio e la definizione stessa dell’evento caduta. Le strategie di prevenzione più frequentemente utilizzate dagli
Ospedali coinvolti nello studio sono riassunte nella tabella 2. Le strategie suggerite si concentrano su due diverse
direttrici: rendere più sicuri gli spazi di degenza mediante la predisposizione di dispositivi di sicurezza (ad esempio
sponde del letto o la presenza di maniglie e di superfici anti scivolo) e rendere più consapevoli i genitori del rischio di
cadute fornendo loro informazioni specifiche ed indicazioni mirate (ad esempio far indossare al bambino calzature anti
scivolo). Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche per misurare l’efficacia di ogni intervento suggerito.
Tab. 2 Strategie per prevenire le cadute
Eseguire una dettagliata valutazione del rischio di caduta; valutare nuovamente il rischio ad ogni cambiamento significativo dello stato psichico,
motorio o sensoriale
Rendere identificabili i pazienti ritenuti a rischio con codici colore, contrassegni, codici a barre o altri sistemi
Formulare dei piani di assistenza individualizzati per prevenire le cadute
Valutare gli orari di somministrazione della terapia farmacologica in maniera, se possibile, da minimizzare il rischio di cadute
Far indossare al bambino calzature anti scivolo
Eseguire controlli regolari, tenere la porta della stanza aperta
Valutare la capacità del care giver di porre dei limiti al bambino
Prevedere la presenza di un care giver costantemente al fianco al bambino
Fornire informazioni ai genitori in merito a:
− fattori di rischio per le cadute
− tecniche per il trasferimento o per il supporto alla deambulazione
− uso appropriato delle spondine
Codificare a livello aziendale le seguenti attività:
− accompagnare il bambino ed i genitori nella stanza ed al letto
− utilizzare opportuni ausili alla deambulazione
− mntenere la superficie del pavimento asciutta e libera da oggetti che possono far inciampare il bambino o il genitore
− se necessario, assistere nella deambulazione
− posizionare il campanello, il telefono e gli oggetti personali in luoghi facilmente accessibili
− predisporre lettini, seggioloni e seggiolini in posizioni sicure, in modo che non vacillino
− utilizzare appropriatamente le spondine ed altri ausili di protezione (cappotte per le culle, sollevatori ecc..)
− utilizzare lettini, culle e barelle bloccandole nella posizione più bassa possibile
− utilizzare i blocchi per le ruote tutte le volte che i presidi ne sono provvisti
− mantenere gli spazi in ordine e liberi da ostacoli alla deambulazione
− prevedere un’illuminazione adeguata degli ambienti
Bibliografia
1) McWilliams J. An Evidence-Based Pediatric Fall Risk Assessmant Tool for Home Health practice. Home Healthcare Nurse 2011;29(2):98-105
2) Child Health Corporation of America Nursing Falls Study Task force. Pediatric Falls: State of the Science. Pediatric Nursing 2009;35(4):227-231
Rispondi al quesito e vinci….
Tra tutti coloro che invieranno entro il 10.07.12 la risposta corretta alla mail: [email protected] verrà estratto a sorte un nominativo che vincerà
un abbonamento per un anno al Giornale Italiano di Scienze Infermieristiche Pediatriche
IL QUESITO DI GIUGNO
Quale delle seguenti condizioni potreste trovare in un
bambino con stenosi del piloro ?
A– acidosi metabolica
B– alcalosi metabolica
C– acidosi respiratoria
D– alcalosi respiratoria
Pediatric Nursing Demiystified.352
Il Quesito di Aprile-Maggio
Vedete un bambino di 12 mesi durante un episodio di infezione
delle vie respiratorie superiori, con la febbre. Il bambino ruota
continuamente la testa da destra a sinistra e a detta dei genitori
da alcuni giorni è molto irritabile. Cosa vi suggerisce questo
quadro?
a. Otite media
b. Mastoidite
c. Malattia di Legg-Calve-Parthes
d. Osteomielite
.
La risposta esatta era la A
Al quesito di Ottobre hanno risposto 56 colleghi, con 48 risposte esatte e 8 non corrette. Tra i colleghi che hanno dato risposta esatta è
stata sorteggiata la collega ANNA COSMI di Castelnuovo ne’ Monti (RE), che ha vinto l’abbonamento annuale a GISIP
Congratulazioni !
http:\\www.infermieristicapediatrica.it