leggi articolo
Transcript
leggi articolo
OSPEDALI/PROGETTI Cadute in reparto, come si previene il rischio In ospedale la sicurezza dell’assistenza passa anche attraverso la prevenzione delle cadute. Nell’ambito del ricovero la caduta è infatti un problema di notevole importanza, soprattutto per i pazienti anziani più soggetti a questo genere di problemi. Cadere accidentalmente può provocare lesioni e fratture così da compromettere o peggiorare la qualità di vita del paziente, riducendone la mobilità e aumentando il suo grado di dipendenza. E dunque significa di solito prolungare la degenza e le cure, con tutto ciò che questo significa in termini di risorse umane ed economiche. Per questi motivi le cadute in ospedale sono da alcuni anni oggetto di studio da parte di organismi scientifici internazionali per individuare i fattori che espongono il paziente a rischio di cadute e indicare strategie idonee a diminuire gli incidenti. Non a caso il nostro ministero della Salute definisce la caduta come un“evento sentinella”, cioè una situazione inattesa, che si è manifestata con un danno grave o che aveva la potenzialità di determinarlo e che quindi rende obbligatoria un’analisi conoscitiva per accertare se vi abbiano contribuito fattori eliminabili o riducibili o che si possono prevenire con interventi mirati. Negli ospedali triestini uno specifico gruppo di ricerca ha redatto apposite linee guida aziendali sulla prevenzione delle cadute nei reparti che vengono periodicamente riviste e arricchite. Quanto al personale dedicato all’assistenza, viene formato sui possibili elementi di rischio, sulla loro valutazione e sulle strategie e interventi da attuarsi per prevenire questo genere d’incidente. “L’attenzione nei confronti del ricoverato – spiega Fabia Bassan, dirigente del Servizio infermieristico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria - scatta fin dal primo giorno di degenza, con una particolare attenzione ai soggetti anziani che per una serie di motivi (vista più debole, riduzione della forza muscolare, riflessi allentati e magari deficit cognitivi) sono più esposti di altri al rischio di cadere”. Tutti i pazienti vengono valutati, entro 24 ore dall’ospedalizzazione, per il rischio di caduta utilizzando come strumento la Scala Schmid. La misurazione che si ripete ogni volta che si modifichino le condizioni di salute. “La valutazione del rischio di caduta – continua la dottoressa Bassan - viene riportata nella documentazione infermieristica del paziente e diventa elemento saliente per una pianificazione dell’assistenza sicura per il paziente stesso. Ma, per la prevenzione delle cadute in ospedale, diventa importante anche la formazione e l’informazione ai singoli pazienti e delle loro famiglie”. Per questo l’azienda ha predisposto un opuscolo dedicato proprio alle cadute in ospedale che propone un Decalogo per non cadere, dieci utili consigli per minimizzare i rischi che vi proponiamo nel box qui sotto. La pubblicazione viene fornita ai pazienti ed alle loro famiglie ancora prima dell’accesso in ospedale. Dieci utili consigli per evitare incidenti 1. Indossi capi di vestiario di giusta taglia evitando camicie da notte (in modo particolare se molto lunghe) Preferibili pigiami e tute da utilizzare anche per l’eventuale riabilitazione motoria. Utilizzi calzature chiuse, di misura adeguata, confortevoli, con allacciatura semplice e con suola antiscivolo. 2. Porti da casa, se ne fa uso, l’eventuale ausilio (bastone, deambulatore, tripode) che utilizza quotidianamente per camminare; dove disponibile le consigliamo di utilizzare il corrimano. Se ne fa uso, si ricordi anche degli occhiali e/o protesi acustiche. 3. Se non ha ricevuto informazioni precise in proposito, chieda al personale medico o Infermieristico se vi sono, sulla base della sua patologia e terapia, controindicazioni ad alzarsi autonomamente dal letto e/o dalla sedia. 4. Se il personale medico e/o infermieristico le ha sconsigliato di alzarsi autonomamente dal letto e/o dalla sedia o se non si sente in grado di farlo da solo/a (capogiri, sensazione di malessere, difficoltà di movimento), chiami sempre il personale di assistenza utilizzando il campanello per la chiamata. 5. Prima di scendere dal letto, anche se ha avuto l’indicazione di alzarsi liberamente, si metta seduto ed attenda qualche minuto, evitando movimenti bruschi e repentini. Quando si china o si allunga, si tenga sempre ad un supporto ben saldo evitando di girare troppo velocemente. 6. Se deve recarsi frequentemente ai servizi mantenga la posizione del letto abbassata e la zona adiacente al letto ordinata. 7. Quando deve cambiare posizione nella doccia/bagno si regga alle maniglie appositamente predisposte. 8. Eviti di camminare su superfici bagnate (attenzione quando sono in corso le pulizie). 9. Segnali tempestivamente al personale di assistenza i difetti di illuminazione delle stanze, i guasti del comando di posizionamento del letto e i malfunzionamenti del campanello di chiamata. 10. Avverta il personale di assistenza ogni volta che si allontana dal reparto.