====== AVVERTENZE ========================= Newsletter

Transcript

====== AVVERTENZE ========================= Newsletter
====== AVVERTENZE =========================
Newsletter settimanale di Avvertenze http://avvertenze.aduc.it
Notizie, riflessioni e guide pratiche per il consumatore:
per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo.
NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA!
Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione
http://www.aduc.it/info/sostienici.php
------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF:
http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2012-52.txt
http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2012-52.pdf
------------------------------------------Servizio di consulenza: http://sosonline.aduc.it/info/consulenza.php
Archivio dal 19-12-2012 al 25-12-2012
2012-52
In questo numero:
- Editoriale.
25-12-2012 20:09 Natale. 'Dal personale al politico'. Invito alla riflessione
http://avvertenze.aduc.it/editoriale/natale+dal+personale+al+politico+invito+alla_20962.php
- Notizie.
http://avvertenze.aduc.it/notizia/
- La Pulce nell'orecchio.
23-12-2012 16:47 Per un Natale che include tutti, ma proprio tutti e tutte!
http://avvertenze.aduc.it/lapulce/natale+che+include+tutti+ma+proprio+tutti+tutte_20956.php
- Osservatorio Legale.
24-12-2012 11:46 Mediazione obbligatoria illegittima. Le motivazioni della Corte Costituzionale
http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/mediazione+obbligatoria+illegittima+motivazioni_20958.php
- Vignetta
24-12-2012 12:44 Salute e lucro di Stato
http://www.aduc.it/vignetta/salute+lucro+stato_20960.php
- Giannino
24-12-2012 12:35 Il bue, l'asinello e la mangiatoia
http://www.aduc.it/giannino/bue+asinello+mangiatoia_20959.php
- Comunicati
19-12-2012 10:15 L'euro e il ritorno alla lira
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/euro+ritorno+alla+lira_20942.php
20-12-2012 10:24 Viaggiare assicurati. Consigli
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/viaggiare+assicurati+consigli_20946.php
20-12-2012 13:15 Autovelox Firenze. Procura archivia procedimento penale contro Comune e trasmette atti
a Corte Conti: ‘emergono elementi per ipotizzare eccesso di potere e danno erariale’
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/autovelox+firenze+procura+archivia+procedimento_20947.php
20-12-2012 15:43 Reati d'opinione e loro cancellazione. Un benvenuto al Sindaco di Firenze. Aspettiamo
iniziative e proposte
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/reati+opinione+loro+cancellazione+benvenuto+al_20948.php
21-12-2012 09:45 Overbooking aerea. I diritti del passeggero
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/overbooking+aerea+diritti+passeggero_20951.php
21-12-2012 14:15 Reati d'opinione, caso Sallusti e richiesta di grazia. Ci hanno preso in giro!!
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/reati+opinione+caso+sallusti+richiesta+grazia+ci_20952.php
22-12-2012 11:46 Spot 8x mille chiesa cattolica: il consumatore può essere preso in giro a fin di bene
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/spot+8x+mille+chiesa+cattolica+consumatore+puo_20953.php
24-12-2012 10:08 Natale, che stress!
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/natale+che+stress_20957.php
- Articoli
19-12-2012 14:12 Stupefacenti. Sulla possibile incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulla
equiparazione fra droghe leggere e pesanti
http://avvertenze.aduc.it/articolo/stupefacenti+sulla+possibile+incostituzionalita_20943.php
21-12-2012 08:41 Conti deposito - le ultime novità dell'anno 2012
http://avvertenze.aduc.it/articolo/conti+deposito+ultime+novita+dell+anno+2012_20949.php
22-12-2012 18:10 Le banconote croccanti valgono piu' di quelle molli...
http://avvertenze.aduc.it/articolo/banconote+croccanti+valgono+piu+quelle+molli_20954.php
23-12-2012 14:30 Dal giocattolo al videogioco. Una continuita' in crescita e in via di legittimazione
http://avvertenze.aduc.it/articolo/dal+giocattolo+al+videogioco+continuita+crescita_20955.php
25-12-2012 18:47 Gli spacciatori dei quartieri a nord di Marsiglia che 'vivono ancora presso la propria madre'
http://avvertenze.aduc.it/articolo/spacciatori+dei+quartieri+nord+marsiglia+che+vivono_20961.php
- Notizie
19-12-2012 09:20 ITALIA/Tassa concessione governativa sui telefonini. Cassazione: e' legittima
http://avvertenze.aduc.it/notizia/tassa+concessione+governativa+sui+telefonini_126665.php
19-12-2012 12:03 ITALIA/I successi dei controlli droga nelle scuole del canavese (Torino)
http://avvertenze.aduc.it/notizia/successi+dei+controlli+droga+nelle+scuole+canavese_126666.php
19-12-2012 12:08 MESSICO/Narcoguerra. 70mila morti in sei anni
http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+70mila+morti+sei+anni_126667.php
19-12-2012 12:11 USA/Legalizzazione cannabis. Stato dell'arte negli altri Stati
http://avvertenze.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+stato+dell+arte+negli+altri_126668.php
19-12-2012 12:16 USA/Pestato in prigione figlio di Michael Douglas: ha fatto la spia sui fornitori di droga
http://avvertenze.aduc.it/notizia/pestato+prigione+figlio+michael+douglas+ha+fatto_126669.php
19-12-2012 16:06 U.E./Tabacco e prevenzione. Nuove norme piu' restrittive
http://avvertenze.aduc.it/notizia/tabacco+prevenzione+nuove+norme+piu+restrittive_126670.php
19-12-2012 20:52 USA/Staminali. Speranza contro la SLA
http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+speranza+contro+sla_126671.php
20-12-2012 09:28 ITALIA/Esenzione Imu per Chiesa cattolica. Legittima per Commissione Ue
http://avvertenze.aduc.it/notizia/esenzione+imu+chiesa+cattolica+legittima_126672.php
20-12-2012 10:58 AUSTRALIA/Funzionari dogana importavano droga
http://avvertenze.aduc.it/notizia/funzionari+dogana+importavano+droga_126673.php
20-12-2012 11:01 ITALIA/Act Roma: 54,5% giovani consuma alcool e cannabis
http://avvertenze.aduc.it/notizia/act+roma+54+giovani+consuma+alcool+cannabis_126674.php
20-12-2012 11:03 USA/Rischi consumo marijuana. Ai minimi storici la percezione. NIH
http://avvertenze.aduc.it/notizia/rischi+consumo+marijuana+ai+minimi+storici_126675.php
20-12-2012 11:07 ITALIA/28mila detenuti in meno senza legge Fini-Giovanardi. Sen. Ignazio Marino
http://avvertenze.aduc.it/notizia/28mila+detenuti+meno+senza+legge+fini+giovanardi_126676.php
20-12-2012 11:16 ITALIA/Staminali per rigenerare muscoli
http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+rigenerare+muscoli_126677.php
20-12-2012 11:24 ITALIA/Vendite al dettaglio in calo ad ottobre. Istat
http://avvertenze.aduc.it/notizia/vendite+al+dettaglio+calo+ottobre+istat_126678.php
20-12-2012 11:51 URUGUAY/Marcia indietro sul progetto di legalizzare la marijuana
http://avvertenze.aduc.it/notizia/marcia+indietro+sul+progetto+legalizzare+marijuana_126679.php
20-12-2012 12:47 ITALIA/Collegamento Internet. Italia 22ma in Ue
http://avvertenze.aduc.it/notizia/collegamento+internet+italia+22ma+ue_126680.php
20-12-2012 13:48 ITALIA/Staminali riprogrammate in laboratorio 'correggono' amiotrofia spinale
http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+riprogrammate+laboratorio+correggono_126681.php
20-12-2012 17:41 ITALIA/Prevenzione droghe e alcool. Accordo Anci-Dpa
http://avvertenze.aduc.it/notizia/prevenzione+droghe+alcool+accordo+anci+dpa_126682.php
21-12-2012 10:41 MESSICO/Narcoguerra. Uccisa Miss Sinaloa. Sospette armi Usa
http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+uccisa+miss+sinaloa+sospette+armi+usa_126683.php
21-12-2012 13:30 ITALIA/Garanzia del venditore. Antitrust: 200mila euro di multa ad Apple, che si adegua
alla legge.
http://avvertenze.aduc.it/notizia/garanzia+venditore+antitrust+200mila+euro+multa_126684.php
21-12-2012 14:29 ITALIA/Fiducia dei consumatori ai minimi storici. Istat
http://avvertenze.aduc.it/notizia/fiducia+dei+consumatori+ai+minimi+storici+istat_126685.php
21-12-2012 14:32 ITALIA/Google assolta per violazione della privacy
http://avvertenze.aduc.it/notizia/google+assolta+violazione+della+privacy_126686.php
21-12-2012 15:49 USA/L'aborto farmcologico e' sicuro. Studio
http://avvertenze.aduc.it/notizia/aborto+farmcologico+sicuro+studio_126687.php
21-12-2012 17:16 ITALIA/Prevenzione droga. Accordo Dpa-Miur
http://avvertenze.aduc.it/notizia/prevenzione+droga+accordo+dpa+miur_126688.php
21-12-2012 18:21 ITALIA/Proposta legge iniziativa popolare pro-eutanasia. Depositato in Cassazione da
ass. Coscioni
http://avvertenze.aduc.it/notizia/proposta+legge+iniziativa+popolare+pro+eutanasia_126689.php
22-12-2012 13:55 MESSICO/Narcoguerra. Oltre 20.000 desaparecidos in sei anni
http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcoguerra+oltre+20+000+desaparecidos+sei+anni_126690.php
22-12-2012 18:48 IRAN/Condanna a morte per sei narcotrafficanti. Conferma della Corte Suprema
http://avvertenze.aduc.it/notizia/condanna+morte+sei+narcotrafficanti+conferma+della_126691.php
24-12-2012 10:36 ITALIA/Immigrazione. Tavolo asilo: inadeguata la gestione dell'emergenza Nord-Africa
http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrazione+tavolo+asilo+inadeguata+gestione+dell_126692.php
25-12-2012 19:01 USA/Il salmone transgenico e' sicuro. FDA
http://avvertenze.aduc.it/notizia/salmone+transgenico+sicuro+fda_126693.php
------------------------------------------LE PETIZIONI DELL'ADUC
Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle.
Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.
ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato
non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere
consultivo.
http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php
PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI
La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai
http://tlc.aduc.it/rai/
------------------------------------------Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici e sei sottocanali con informazioni e
consigli quotidiani, tutti editi dall'Aduc:
- Avvertenze
http://avvertenze.aduc.it
Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo
Sottocanali:
- Rimborso Windows: http://avvertenze.aduc.it/rimborsowindows/
- Censura: http://avvertenze.aduc.it/censura/
- Immobili: http://avvertenze.aduc.it/immobili/
- Investire Informati
http://investire.aduc.it
Informazione e consulenza finanziaria
- Salute
http://salute.aduc.it
Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre
della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al
dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza,
tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc.
Sottocanali:
- Eutanasia: http://salute.aduc.it/eutanasia/
- Cellule staminali: http://salute.aduc.it/staminali/
- Droghe
http://droghe.aduc.it
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici,
all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.
- Telecomunicazioni
http://tlc.aduc.it
I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia
Sottocanali:
- Stop al canone Rai: http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php
- Immigrazione
http://immigrazione.aduc.it
Diritti degli stranieri in Italia
------------------------------------------EDITORIALE
25-12-2012 20:09 Natale. 'Dal personale al politico'. Invito alla riflessione
Una bimba di sei anni scarta il regalo di Natale sotto l'albero in
casa dei suoi cari e, invece di trasformare la sua ansia gioiosa in felicita', comincia a mettere il broncio, a
parlare un po' a singhiozzo, fino a non tanto velate lacrimucce. La bambola, con tutto il corredo di automobile
e attrezzi da picnic, non era nell'elenco delle richieste contenute nella letterina che aveva scritto a Babbo
Natale. E, finito l'effetto di insoddisfazione per la propria richiesta, sentenzia “questo giocattolo e' anche
brutto!”. La bimba avra' altri motivi di soddisfazione rispetto alla sua letterina che, allo stato, risulta presa in
considerazione al 50% dai tanti Babbo Natale che hanno lasciato regali nei vari luoghi famigliari a lei cari, e
sicuramente altri Babbo Natale riempiranno l'attuale deficit: “il tuo Babbo Natale e' birbone e un po' distratto,
sai con tutto il lavoro che ha da fare in questi giorni... vedrai che entro la fine delle feste soddisfera' la tua
lettera”, e' quanto le viene detto, con lei sorridente che annuisce.
Nei giorni precedenti il Natale, la stessa bimba era andata a cinema a vedere “Le cinque leggende”, un
super cartone animato natalizio, scenicamente maestoso, che narra di come tutti i simboli umanizzati delle
feste (Babbo Natale, il coniglio pasquale, etc) riescono a vincere sull'Uomo Nero che voleva farli sparire
dall'inconscio collettivo dei bimbi, portando questi ultimi a non credere piu' alla loro reale esistenza... e
quindi: fine dei giocattoli in dono, delle decorazioni “magiche”, etc.
Tra un discorso e un altro, nei giorni tra il film e la delusione sotto l'albero, ho chiesto a questa bimba se
credeva che Babbo Natale esisteva davvero. Lei mi guarda e mi dice: “Io si', e tu ci credi?”.”Ho qualche
dubbio, non ne sono certo”, e' stata la mia -forse debole- risposta. “E che dubbi sono?”, incalza la bimba.
“Non so, devo approfondirli”, la mia replica, sostanzialmente per cambiare discorso. E cosi' e' accaduto.
Quando ero bimbo io, nella mia famiglia come in tante altre, Babbo Natale non portava doni, ma era solo un
omone simpatico, simbolo piu' che altro dell'albero, mentre il simbolo del Natale era il presepe, e i doni
arrivavano “solo” grazie alla Befana il 6 gennaio. Vecchietta sulla scopa a cui -per quanto abbia memorianon ho mai creduto perche' di notte vedevo sempre i miei genitori che depositavano calze e doni; genitori
che, tra l'altro, facevano fatica a nascondere per tutte le vacanze di fine anno, i copiosi pacchi di doni che ci
arrivavano da nonni e zii oltremare: io sapevo dove erano nascosti e prima del deposito accanto al letto in
cui dormivo (non sotto l'albero come oggi), ogni tanto me li andavo a guardare. Devo riconoscere che
probabilmente e' meglio che i doni vengano dati all'inizio delle feste che non alla fine, perche' il giorno dopo
la Befana si andava (e si va) a scuola e il loro uso diventava molto limitato.
Di quel bimbo che non credeva alla Befana, oggi sono qui a scriverne. Chissa' cosa fara' fra un po' di tempo
la bimba “vittima” del disguido e dell'affaticamento di Babbo Natale 2012.
Non so, mi sono sempre posto domande del genere in occasione delle varie feste dove tutti sono
chiamati a divertirsi ed essere felici. E “non so” lo sottolineo perche' non sono sicuro verso me stesso del
fatto che il mio amore per il divertimento e la gioia di un bimbo debba necessariamente passare attraverso la
finzione. Non basto io e gli altri cari? Quanto di questo mio deficit l'ho consegnato al business del
divertimento perche' lo colmasse con la propria ridondanza? Business del divertimento contro cui non ho
niente di particolare e, soprattutto, non nutro astio e pregiudizio. Ma che mi lascia sempre perplesso del fatto
che si debba alimentare grazie ad una finzione (che se non ci fosse, il business lo farebbero lo stesso).
Sono domande a cui non e' semplice -per me- trovare una risposta subito. Ma intanto mi “nutro”, e consiglio
di farlo a chi non lo avesse ancora fatto, di tre articoli che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi sul nostro
web:
- il primo che parla di religione (che io, pur estraneo a qualunque opzione sul sovrannaturale, comunque
consiglio) “Per un Natale che include tutti, ma propri tutti e tutte”
- il secondo consumerisitico e salutistico: “Natale, che stress”
- il terzo pedagogico, economico e di marketing: “Dal giocattolo al videogioco. Una continuita' in crescita e in
via di legittimazione”
(Vincenzo Donvito)
------------------------------------------LA PULCE NELL'ORECCHIO
di: Annapaola Laldi
23-12-2012 16:47 Per un Natale che include tutti, ma proprio tutti e tutte!
Come ho fatto altre volte per Natale, offro all’attenzione di chi vorrà soffermarsi qui un istante, il testo di una
omelia del teologo cristiano (uscito dalla chiesa cattolica il 20 giugno 2005) Eugen Drewermann. Questa
predicazione risale al Natale 1983, e, nel rileggerla, sono rimasta colpita da un suo tema essenziale: il
nostro cuore che può farsi mangiatoia (ovverosia rifugio) per un’altra persona.
Vi premetto perciò, con tranquillità, un’invocazione che partì da me nella primavera del 1972 e che
successivamente ho letto anche come invocazione che mi arriva da altri. Per questo mi permetto di mettere
in evidenza, in particolare, i passaggi relativi.
Tieni aperta la porta
del tuo cuore.
Non ho che
questo rifugio.
“In nessun giorno dell’anno il nostro desiderio di pace e di protezione è tanto grande quanto alla vigilia di
Natale. Perché in nessun periodo dell’anno i nostri ricordi si spingono tanto indietro, fino ai tempi in cui noi
stessi da bambini abbiamo sperimentato o almeno atteso pace e protezione. Perciò mai come nei giorni che
precedono il Natale ci preoccupiamo tanto di dire alle persone a cui ci sentiamo legati che le amiamo e di
chiedere con tutto il cuore il loro amore. Abbiamo bisogno del senso di pace e di sicurezza, e non lo troviamo
in altro luogo al mondo che non sia il cuore di altri esseri umani. E per questo motivo ce la mettiamo tutta per
essere degni di amore. Eppure è paradossale: spesso quanto più sono preziosi i regali che scegliamo,
quanto più disperatamente spesso ci sforziamo, tanto più ci allontaniamo dalla semplice verità di questo
giorno, poiché essa consiste nel lasciarci vivere come bambini e nel restituirci l’opportunità di diventare
bambini. La nostra redenzione comincia con la venuta al mondo di Dio nelle sembianze di un bimbo. E a
ogni persona che lo accoglie nel suo cuore sarà data poi la possibilità di diventare ella stessa un bambino
figlio di Dio.
In che cosa consiste questo miracolo della nostra liberazione nel giorno di Natale, e attraverso quale
miracolo può avvenire che Dio stesso scelga il nostro cuore come mangiatoia, per maturare in esso verso la
sua vera forma e verso la nostra umanità?
In fondo sono solo due le cose che dobbiamo imparare nel giorno di Natale. La prima è il potere
salvifico del rispetto. Noi chiamiamo la nascita di Gesù a Betlemme un miracolo divino, e questo in effetti è
stato. Ma nella nostra vita tale miracolo può ripetersi soltanto se facciamo interamente nostro l’atteggiamento
che contraddistingue tutti i personaggi coinvolti nell’evento di Betlemme. Il miracolo della nascita nella
purezza virginale da quel momento in poi viene a determinare il nostro comportamento, l’uno nei confronti
dell’altro, in vista della redenzione.
Di chi è figlio un essere umano quando viene al mondo? Naturalmente, si dirà, è figlio dei suoi genitori. Ma a
Betlemme ciò non era vero, e da allora non vale più in assoluto. Perché ogni volta che i genitori dicessero a
un figlio: “Tu sei nostro figlio”, diminuirebbero lo splendore di Dio in questo mondo gettandovi sopra
un’ombra. I genitori sono chiamati ad accompagnare il miracolo di Dio che passa e diviene possibile
attraverso di loro. Ma ciò non conferisce loro alcun titolo di proprietà o possesso e non giustifica alcuna
pretesa. I genitori di Gesù avrebbero avuto molti motivi di pretendere il diritto all’amore del loro figlio. Hanno
affrontato più difficoltà del consueto per causa di questo figlio. La lista sarebbe lunga: angoscia e
tribolazione, fuga e persecuzione, derisione e scherno, ostilità e tristezza. Sette spade che li trafiggono non
appena egli viene al mondo potrebbero essere sufficienti perché i genitori dicano: “Tu sei nostro figlio e
abbiamo diritto alla tua gratitudine”.
Il miracolo del Natale è che per la prima volta ci viene detto che un figlio non appartiene ad alcun uomo,
appartiene esclusivamente a Dio. Considerando ciò che Gesù più tardi ci insegnerà, fin dal primo giorno
della sua esistenza egli dovrebbe dire alla madre e al padre: “Continuando a dire ‘figlio mio’, mi impedite di
diventare bambino e mi costringete troppo presto a essere adulto. Così facendo restringete lo spazio in cui
ciò che vuole vivere potrebbe vivere e soffocate il miracolo divino attraverso i contorti meccanismi dell’animo
umano”.
Vi è qualcosa di meraviglioso nel modo in cui la donna che chiamiamo Madre di Dio si rapporta al figlio nella
scena di Betlemme. Essa custodisce nel suo cuore la visione di un angelo che le ha annunciato l’essenza
del bambino che sta mettendo al mondo. Ma dopo averlo partorito sta di fronte a lui stupita e come ignara di
tutto. Lei stessa trasale quando i pastori di Betlemme le raccontano la loro apparizione dell’angelo. Non
risponde, non commenta, accoglie la notizia nel suo cuore per riflettervi. Il figlio di Dio vive in questo mondo
perché nessuno ha affermato: “Noi siamo i suoi genitori”, perché coloro che avrebbero potuto affermarlo lo
hanno lasciato libero e lo hanno accompagnato sul miracoloso cammino che Dio soltanto aveva deciso per
lui, un cammino di costante apprendimento insieme a lui, un cammino di continuo ascolto delle sue parole,
un cammino che li costringe ad abbandonare l’abitudine a credere di sapere che cosa sia giusto per questo
figlio. Così Gesù è cresciuto, e più tardi, appena più grande, dirà ai suoi genitori, persino a questi stupendi
genitori: “Non sapevate che io devo essere soltanto in ciò che è del padre mio?”. E a noi dirà: “Se non
diventerete come bambini, pieni di fiducia e di coraggio, pieni della forza che potrebbe vivere in voi, non
comprenderete mai quanto Dio sia vicino al vostro cuore”.
Questa è la prima cosa che possiamo imparare dal messaggio del Natale: l’assoluto rispetto di fronte alla
vita di ogni essere umano, all’inesprimibile bellezza del suo essere e all’inimmaginabile vocazione
che vorrebbe vivere in lui.
A questo si aggiunge direttamente un secondo elemento: la scoperta della gratitudine per l’esistenza
dell’altro, in cui ciò di esprime e si manifesta. Così più tardi Cristo volle raccomandarci con il suo esempio e
la sua parola di riscoprire nell’altro le tracce di Dio e di imparare a gioire dell’esistenza dell’altro. Ogni volta
che amiamo un’altra persona al punto di essere grati a Dio per averla creata, ci immergiamo nuovamente nel
miracolo di divenire esseri umani, nel miracolo della nostra redenzione. Infatti, in questo atteggiamento di
gratitudine ritroveremo nell’altro il bambino, l’essere autentico. Ci rifiuteremo di accettare l’altro a determinate
condizioni e di respingerlo in base a determinate esigenze; al contrario sentiremo e sapremo quanto siamo
legati a lui e quanto il suo essere tocchi il nostro cuore. E ovunque gli esseri umani si fondono nell’amore,
dirà Cristo, Dio prende di nuovo dimora in questo mondo, tra di noi. Nell’amore si smetterà di pretendere
l’uno dall’altro ciò che solo gli adulti richiedono: abilità, perfezione, capacità di fare ogni cosa come si deve,
ricchezza, potere, rendimento, onore o almeno ambizione, quindi avidità, meschinità e distruzione. Se il
messaggio del Natale dice il vero, noi cercheremo di consentire l’uno all’altro di vivere, e la ricerca di un
rifugio avrà fine.
Poiché il cuore di ogni essere umano è capace di diventare per l’anima di un altro la mangiatoia in cui
questi può incarnarsi, prendere forma, vivere. Se abbiamo un amico che non ha l’uso delle gambe, lo
inviteremo a sedere al nostro tavolo, non pretenderemo che si metta a ballare. E se abbiamo un amico muto,
non pretenderemo che tenga un discorso. Se è triste non pretenderemo che rida, e se ride non
pretenderemo che pianga. Si ritornerà al miracolo del Natale: prestare ascolto a ciò che non può essere fatto
derivare da qualcos’altro. Ed essere bambini significherà potersi abbandonare alle follie dei propri
sentimenti, non dover più rinnegare la poesia dell’amore, non dover più proibire il miracolo di ciò che solo
Dio dispone, non dover più ricondurre forzatamente alla logica apparente e superficiale del comprensibile la
capacità universale del cuore umano di capire ogni cosa. E ogni volta che gli adulti si liberano dall’abitudine
a esibirsi in acrobazie sovrumane e a essere persone che pretendono sempre troppo da se stesse e dagli
altri, ogni volta che si ripete il miracolo per cui un adulto diventa bambino, il bambino di Betlemme ritorna
sulla terra, apre gli occhi e dice parole di bontà che fanno vivere. Da questo momento si comincia a sognare
il messaggio degli angeli, ha inizio la visione di stelle che guidano attraverso le tenebre e la notte, e cresce la
capacità di non perdere mai di vista in mezzo alla miseria la grandezza nascosta di Dio. In ciò, che è
incompiuto prende forma Dio stesso, per umiliare i grandi, i presuntuosi, i perfetti. Siamo autorizzati a
vivere così come siamo, con tutta fiducia, con tutta la passione del desiderio di pace e di sicurezza che si
trova in Dio quando egli prende forma nella sorella e nel fratello con cui condividiamo la nostra fede e
speranza".
(da: Eugen Drewermann, Il cielo aperto, traduzione di Claudia Murara, Queriniana, Brescia 1997, pp. 187192, con il cortese permesso della Casa editrice, che vivamente ringrazio).
------------------------------------------OSSERVATORIO LEGALE
di: Anna Jennifer Christiansen
24-12-2012 11:46 Mediazione obbligatoria illegittima. Le motivazioni della Corte Costituzionale
È stata pubblicata il 12 dicembre scorso la sentenza con cui il
giudice delle leggi dichiara costituzionalmente illegittimo, per eccesso di delega e straripamento dei poteri
del legislatore delegato, l’art. 5, comma 1 del d.lgs. 28/2010, nella parte in cui impone come obbligatoria la
mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili commerciali.
Questa la parte dell’articolo in questione che qui interessa: “Chi intende esercitare in giudizio un'azione
relativa ad una controversia in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di
famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di
veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di
pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, e' tenuto preliminarmente ad esperire il procedimento di
mediazione ai sensi del presente decreto […] L'esperimento del procedimento di mediazione e'
condizione di procedibilità della domanda giudiziale.”
Il Tar Lazio, i Tribunali di Torino e di Genova, e diversi Giudici di Pace avevano sollevato questioni di
legittimità pressoché identiche, motivo per cui la Corte Costituzionale ha ritenuto di trattarle congiuntamente
con la pronuncia in oggetto. Essa ha ritenuto fondate le censure sollevate dai giudici rimettenti in merito
all’eccesso o al difetto di delega che caratterizza il decreto legislativo rispetto alla legge delegante (l.
69/2009), ed ha posto in rilievo tre ordini di motivi.
1) La prima censura di illegittimità del d.lgs. 28/2010 verte su un motivo di incoerenza nel richiamo fatto in
genere alla normativa dell'Unione europea, e in specifico alla direttiva 2008/52/CE, per giustificare la
scelta del legislatore delegato italiano a favore del modello obbligatorio.
Tale direttiva mira infatti a garantire un migliore accesso alla giustizia, invitando gli Stati membri ad istituire
procedure extragiudiziali alternative, formate sulle specifiche esigenze delle parti, per consentire una
risoluzione conveniente e rapida delle controversie civili e commerciali. Tuttavia, essa pone anche dei precisi
parametri entro i quali gli Stati membri possono imporre la mediazione come condizione di procedibilità di
una eventuale domanda giudiziale, sancendo esplicitamente che: “La presente direttiva lascia
impregiudicata la legislazione nazionale che rende il ricorso alla mediazione obbligatorio oppure soggetto a
incentivi o sanzioni, sia prima che dopo l'inizio del procedimento giudiziario, purché tale legislazione non
impedisca alle parti di esercitare il diritto di accesso al sistema giudiziario”.
La Corte Costituzionale ricava da questa direttiva (unitamente ad altre norme e pronunce a livello europeo)
che “la disciplina dell'UE si rivela neutrale in ordine alla scelta del modello di mediazione da adottare, la
quale resta demandata ai singoli Stati membri, purché sia garantito il diritto di adire i giudici competenti per
la definizione giudiziaria delle controversie.” E di conseguenza esclude che la legge delega, per il solo
richiamo effettuato alla direttiva comunitaria menzionata, possa essere interpretata come scelta a favore del
modello di mediazione obbligatoria.
2) Il secondo motivo di censura verte sul mancato rispetto, in sede di emanazione del d.lgs. 28/2010, dei
principi posti dalla legge delega (art. 60, comma 3 della l. 69/2009).
In particolare, l’art. 60, comma 3, lettera n) aveva disposto che il Governo, nell'esercizio del potere di delega
conferitogli, avrebbe dovuto “prevedere il dovere dell'avvocato di informare il cliente, prima dell'instaurazione
del giudizio, della possibilità di avvalersi dell'istituto della conciliazione, nonché di ricorrere agli organismi di
conciliazione.” Ad avviso della Corte Cost., il legislatore delegato ha pertanto ecceduto nell’interpretazione di
tale criterio direttivo, poiché ha imposto come obbligatorio l'esperimento di un procedimento di mediazione,
mentre il legislatore delegante lo aveva prospettato come meramente facoltativo e modellato esclusivamente
sulle esigenze delle parti.
Ciò comporta violazione dell’art. 76 Cost., il quale dispone che: “L'esercizio della funzione legislativa non
può essere delegato al Governo se non con determinazione di principii e criteri direttivi e soltanto per
tempo limitato e per oggetti definiti.”
Conclude sul punto la Corte che “tale vizio non potrebbe essere superato considerando la norma introdotta
dal legislatore delegato come un coerente sviluppo e completamento delle scelte espresse dal delegante,
perché in realtà con il censurato art. 5, comma 1, si e' posto in essere un istituto che non soltanto e' privo di
riferimenti ai principi e criteri della delega ma […] contrasta con la concezione della mediazione come
imposta dalla normativa delegata.”
3) Il terzo e ultimo motivo di illegittimità critica la generalizzazione operata dal Governo nel prevedere,
per ogni controversia insorta nelle materie elencate, l’obbligatorietà della procedura conciliativa.
Tale generalizzazione non sarebbe infatti legittimata dal nostro ordinamento, che prevede soltanto un
numero circoscritto di procedimenti di mediazione obbligatoria in singoli e ben delimitati settori (ad esempio
quello delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica, o delle controversie in materia di pubblico impiego
privatizzato), in relazione ai quali nessun rapporto di derivazione e' configurabile in riferimento all'istituto in
esame.
La Corte ha quindi dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art 5, comma 1 d.lgs. 28/2010, nonché degli altri
articoli del medesimo decreto che ad esso fanno riferimento, nelle parti in cui sanciscono l’obbligatorietà del
tentativo di conciliazione. Questo per violazione degli artt. 76 e 77 Cost., ossia per eccesso di delega e
straripamento dei poteri conferiti al Governo.
------------------------------------------VIGNETTA
24-12-2012 12:44 Salute e lucro di Stato
-------------------------------------------
GIANNINO
24-12-2012 12:35 Il bue, l'asinello e la mangiatoia
------------------------------------------NOTIZIE
19-12-2012 09:20 ITALIA/Tassa concessione governativa sui telefonini. Cassazione: e' legittima
Secondo la Cassazione (n.23052 del 14/12/2012) la tassa di concessione governativa sui telefonini e'
legittima. "L'attivita' di fornitura di servizi di comunicazione elettronica, pur caratterizzata da una maggiore
liberta' rispetto alla normativa precedente, resta comunque assoggettata ad un regime autorizzatorio da
parte della p.a., con la particolarita' che il contratto di abbonamento con il gestore del servizio radiomobile si
sostituisce alla licenza di stazione radio. Tale permanente regime autorizzatorio, pur contrassegnato da
maggiori spazi di liberta' rispetto al passato, giustifica il mantenimento della tassa di concessione
governativa".
Qui le nostre iniziative in merito
19-12-2012 12:03 ITALIA/I successi dei controlli droga nelle scuole del canavese (Torino)
Controlli antidroga della guardia di finanza nelle scuole del Basso Canavese. Nei mesi di novembre e di
dicembre sono state eseguite, con l'ausilio delle unita' cinofile, numerose ispezioni nelle scuole secondarie di
Cirie' e Lanzo Torinese. Centinaia gli studenti controllati, anche minorenni. In alcuni casi sono stati rinvenute
modeste quantita' di stupefacente. Sequestrate armi da taglio che un paio di giovani, deferiti all'autorita'
giudiziaria, portavano addosso.
19-12-2012 12:08 MESSICO/Narcoguerra. 70mila morti in sei anni
Negli ultimi sei anni vi sono stati 70mila morti in Messico per violenze legate al crimine organizzato e sono
nate fra 60 e 80 nuove organizzazioni criminali. La stima e' del nuovo governo del presidente Enrique Pena
Nieto, che si e' insediato il primo dicembre.
Il suo predecessore, Felipe Calderon, aveva fatto della lotta al narcotraffico una delle priorita' della sua
amministrazione. Ma durante il suo governo la violenza e' cresciuta enormemente con scontri fra polizia e
'narcos' e fra bande rivali. Secondo il procuratore generale Jesus Murillo Karam, finora le autorita' hanno
puntato alla cattura dei capi dei cartelli della droga senza colpire le organizzazioni alla radice. In questo
modo sono emersi leader di secondo piano, "in genere piu' violenti", che hanno creato loro sottogruppi e
ampliato le attivita' criminali oltre il traffico di droga, dedicandosi anche a rapimenti ed estorsioni.
19-12-2012 12:11 USA/Legalizzazione cannabis. Stato dell'arte negli altri Stati
Dopo Colorado e Washington, altri sette Stati americani potrebbero
legalizzare la cannabis per uso "ricreativo". È quanto afferma l'editorialista politico Tim Dickinson sulle
pagine della rivista Rolling Stone, dove il suo articolo inizia con una frase ad effetto: "il Muro di Berlino del
proibizionismo sta per crollare".
Dickinson è convinto che il clima stia cambiando. A questo proposito ha citato un sondaggio secondo cui il
58% degli americani è favorevole alla liberalizzazione della marijuana.Dickinson ha anche ricordato le
dichiarazioni pro-cannabis dell'ex-presidente Democratico Jimmy Carter del 12 dicembre.
Nell'elenco degli Stati prossimi alla liberalizzazione, il giornalista ha messo al primo posto Oregon (dove il
referendum sulla cannabis non è passato lo scorso sei novembre) e California (primo Stato a legalizzare nel
1996 la cannabis per scopi terapeutici - norma oggi in vigore in 20 Stati - e dove il possesso è punibile con
una multa di 100 dollari).
Tra gli altri Stati, Dickinson ha menzionato il Nevada, tre Stati del New England (Rhode Island, Maine,
Vermont) e l'Alaska. In quest'ultimo caso il possesso della cannabis è legale dal 1975 ma dal 2006 si può
possederne circa 28 grammi e non più 113 grammi come consentito in precedenza.
19-12-2012 12:16 USA/Pestato in prigione figlio di Michael Douglas: ha fatto la spia sui fornitori di
droga
Dita e femore spezzati: sono queste le lesioni inflitte a Cameron Douglas,
figlio dell'attore premio Oscar Michael, mentre si trova nella prigione dove è detenuto da quando si è
dichiarato colpevole per spaccio di metanfetamina e possesso di eroina. E' quanto ha riferito in esclusiva il
New York Post. Stando alla fonte del quotidiano, le lesioni sarebbero una forma di punizione per aver fatto il
nome dei suoi fornitori.
Il 34enne è rinchiuso dal 2010 al Metropolitan Correctional Center in Pennsylvania e sta scontando una pena
per traffico di eroina e prescrizione di narcotici. Sarà libero nel 2018.
Secondo la fonte, un boss della droga di New York ha promesso 100 dollari di ricompensa a chi avesse
punito il ragazzo per aver fatto la spia. Fu lo psichiatra del ragazzo, Robert Millman, ad avere fatto trapelare
il fatto che il suo paziente aveva accettato di testimoniare contro gli immigrati messicani Eduardo e David
Escalera. Il gangster responsabile delle lesioni sembra colui che si definisce "Il re degli italiani".
I genitori Michael e Diandra Douglas hanno visitato il figlio separatamente. Il padre era furioso sul
trattamento medico dato al figlio: inizialmente era stata diagnosticata una distorsione del femore, motivo per
cui Cameron ha camminato per due mesi sulle stampelle causando così un coagulo di sangue.
19-12-2012 16:06 U.E./Tabacco e prevenzione. Nuove norme piu' restrittive
Addio alle sigarette aromatizzate, foto shock di organi malati stampati in confezione, pacchetti ricoperti per 3
quarti di avvertenze sui danni del fumo per la salute. Cosi' l'Unione europea rivoluzionera' la vecchia direttiva
sui prodotti del tabacco, che risale al 2001. Dopo anni di lavoro, infatti, la Commissione europea ha adottato
oggi la sua proposta di revisione. "Ce l'abbiamo fatta!", esulta Tonio Borg, commissario responsabile per la
Salute e la politica dei consumatori. "La Commissione -aggiunge- aveva promesso una proposta sui prodotti
del tabacco entro la fine del 2012, proprio cio' che presento oggi ai ministri della Salute e al Parlamento
europeo".
"Le cifre - ricorda Borg - si commentano da sole: il tabacco uccide la meta' delle persone che ne fanno uso e
induce forte dipendenza. Dal momento che il 70% dei fumatori inizia prima dei 18 anni di eta', l'obiettivo della
proposta odierna e' rendere i prodotti del tabacco e il fumo di tabacco meno attraenti e scoraggiare in tal
modo l'iniziazione al tabacco tra i giovani. I consumatori non devono essere ingannati: i prodotti del tabacco
devono avere l'aspetto e il gusto di prodotti del tabacco e la presente proposta garantisce che aromi e
confezioni accattivanti non siano utilizzati come strategia di marketing".
La legislazione proposta - riassume la Commissione europea in una nota - consiste in nuove regole
rafforzate sulle modalita' di lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco. Piu' in particolare,
vieta l'uso delle sigarette, del tabacco da arrotolare (Ryo, roll your own) e dei prodotti del tabacco non da
fumo con aromi caratterizzanti e prescrive per le sigarette e il tabacco da arrotolare l'adozione di avvertenze
illustrate relative alla salute di grandi dimensioni. La proposta regolamenta inoltre le vendite transfrontaliere
via Internet e prevede caratteristiche tecniche per contrastare il commercio illecito. Ancora: vengono
proposte misure per i prodotti finora non specificatamente disciplinati, come le sigarette elettroniche e i
prodotti da fumo a base di erbe. Il tabacco da masticare e il tabacco da fiuto saranno oggetto di una
regolamentazione specifica in materia di etichettatura e di ingredienti. L'attuale divieto del tabacco per uso
orale (snus) sara' mantenuto".
Dal 2001, anno della direttiva attualmente in vigore, molto e' cambiato, osserva la Commissione europea. Ci
sono stati significativi sviluppi scientifici, internazionali e di mercato, che hanno reso obsolete alcune delle
attuali disposizioni. Inoltre, gli Stati membri hanno adottato approcci normativi differenti, il che ha portato ad
una divergenza tra le legislazioni degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla
vendita dei prodotti del tabacco. Da qui la proposta di revisione, che andra' discussa dal Parlamento europeo
e dal Consiglio. L'adozione e' quindi prevista per il 2014, con entrata in vigore dal 2015-2016.
La proposta - precisa la Commissione - e' stata adottata a seguito di un'ampia consultazione degli
stakeholder, inclusa una consultazione pubblica che ha dato luogo a 85 mila risposte, si precisa nella nota.
Durante la preparazione e' stata anche effettuata un'approfondita valutazione d'impatto che ha analizzato gli
effetti economici, sociali e sanitari delle varie opzioni in esame. Nel corso della procedura, infine, sono stati
commissionati diversi studi all'esterno. Ed ecco, nel dettaglio, gli elementi principali della proposta:
ETICHETTATURA E CONFEZIONAMENTO - Tutte le confezioni di sigarette e di tabacco da arrotolare
devono contenere un'avvertenza testuale combinata a un'immagine che copra il 75% del fronte e del retro
della confezione e non devono recare alcun elemento promozionale. Le attuali indicazioni del tenore di
catrame, nicotina e monossido di carbonio, percepite come fuorvianti, sono sostituite da un messaggio sul
lato della confezione che informa che il tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene. Gli Stati membri
rimangono liberi di prevedere il confezionamento generico o 'plain packaging' in casi debitamente giustificati.
INGREDIENTI - Sara' introdotto un formato elettronico per la segnalazione degli ingredienti e delle
emissioni.
La proposta prevede il divieto di aromi caratterizzanti per sigarette, tabacco da arrotolare e tabacco non da
fumo, nonche' il divieto di prodotti con maggiore tossicita' e capacita' di indurre dipendenza.
TABACCO NON DA FUMO - Il divieto dei prodotti del tabacco per uso orale (snus) viene mantenuto, salvo
per la Svezia che gode di un'esenzione. Tutti i prodotti del tabacco non da fumo devono recare avvertenze
relative alla salute sulle superfici principali della confezione e i prodotti con aromi caratterizzanti non possono
essere venduti. I prodotti del tabacco di nuova generazione sono soggetti a una notifica preventiva.
VENDITE A DISTANZA TRANSFRONTALIERE - Si prevedono una notifica per i rivenditori via Internet e un
meccanismo di verifica dell'eta' per garantire che i prodotti del tabacco non siano venduti a bambini e
adolescenti.
TRAFFICO ILLECITO - Sono previsti un sistema di tracciabilita' e rintracciabilita' ed elementi di sicurezza (ad
esempio ologrammi), per garantire che nell'Ue siano venduti soltanto i prodotti conformi alla direttiva.
19-12-2012 20:52 USA/Staminali. Speranza contro la SLA
La sclerosi laterale amiotrofica (Sla), conosciuta anche come morbo di Lou Gehrig, e' incurabile e fatale. Le
cellule nervose nel midollo spinale muoiono, togliendo alla persona colpita la capacita' di muoversi e persino
di respirare. Un consorzio di ricercatori di istituzioni diverse, tra cui il Sanford-Burnham Medical Research
Institute, il Brigham and Women's Hospital e la University of Massachusetts Medical School, propongono un
nuovo esperimento che potrebbe essere promettente per combatterla: si tratta del trapianto di cellule
staminali neurali.
In 11 studi indipendenti, il network di scienziati ha scoperto che il trapianto di cellule staminali neurali nel
midollo spinale di un modello murino di Sla rallenta l'insorgenza della malattia e la sua progressione. Questo
trattamento migliora anche la funzione motoria e prolunga in modo significativo la sopravvivenza. Le cellule
staminali neurali trapiantate non hanno prodotto benefici sostituendosi alle cellule nervose deteriorate, bensi'
preservando la salute e la funzione delle cellule nervose residue dell'organismo ospite. Questi risultati
saranno pubblicati su 'Science Translational Medicine'.
"Anche se non e' una cura per la Sla umana - commenta Sanford-Burnham's Stem Cell and Regenerative
Biology Program - riteniamo che il trapianto di cellule staminali neurali, in particolare in aree che possono
sostenere i centri di controllo del respiro, sia pronto per la sperimentazione clinica".
20-12-2012 09:28 ITALIA/Esenzione Imu per Chiesa cattolica. Legittima per Commissione Ue
La Commissione Ue ha dato il suo via libera al regolamento emendato dell'Imu che prevede l'esenzione per
le attività di carattere non economico, giudicando "incompatibili" le precedenti esenzioni Ici alle attività non
commerciali. L'Italia non dovrà recuperare gli aiuti concessi tra 2006 e 2011 perché "impossibile".
Secondo Bruxelles, "il precedente sistema italiano di esenzioni all'Ici concesse a entità non commerciali per
scopi specifici tra il 2006 e il 2011 era incompatibile con le regole Ue sugli aiuti di Stato". Dopo l'apertura
dell'indagine Ue nel 2010, l'Italia "ha ora adottato una nuova tassa", l'Imu, "che non implica aiuti di Stato dal
momento che le esenzioni si applicheranno solo agli immobili dove sono condotte attività non economiche".
Per questo Bruxelles "ha chiuso" l'indagine.
"Le entità no profit rivestono un importante ruolo sociale, che è riflesso dal regime italiano di imposizione
fiscale sugli immobili" ma, ha dichiarato il commissario Ue alla Concorrenza Joaquin Almunia, "quando
queste operano sullo stesso mercato degli attori commerciali dobbiamo essere sicuri che non beneficino di
vantaggi non dovuti". E le nuove norme Imu, ha sottolineato Almunia, "assicurano che non è questo il caso".
Eccezionalmente, Bruxelles non chiede all'Italia di recuperare gli aiuti illegali concessi negli anni passati in
quanto "le autorità italiane hanno dimostrato che in questo caso specifico" l'operazione "sarebbe
assolutamente impossibile" in quanto "oggettivamente impossibile" determinare quali parti degli immobili
esentati fosse stata usata "esclusivamente" per attività non economiche e quindi "legittimamente" esenti.
20-12-2012 10:58 AUSTRALIA/Funzionari dogana importavano droga
Una rete consolidata di funzionari doganali corrotti ha importato per anni droga in combutta con il crimine
organizzato attraverso l'aeroporto internazionale di Sydney, in uno dei piu' gravi scandali di corruzione in
Australia. Almeno 15 impiegati nelle postazioni di sicurezza delle frontiere sono sospettati di coinvolgimento
in grave negligenza o corruzione, dall'associazione criminale e diffusione di informazioni protette a traffico e
fabbricazione di droga, riciclaggio di denaro e concussione.
Secondo la polizia federale, che da due anni conduce le indagini insieme al Servizio dogane e protezione dei
confini, dei corrieri venivano mandati all'estero per prelevare droga per poi tornare e superare la dogana con
l'aiuto di persone 'in posizioni fidate'. Il ministro dell'Interno Jason Clare ha annunciato che sono state finora
incriminate otto persone, fra cui due funzionari doganali e uno del servizio quarantena. Ha predetto ulteriori
arresti e ha assicurato che i funzionari di dogana corrotti saranno rintracciati e arrestati.
Le indagini rivelano che il gruppo sfruttava evidenti brecce nella sicurezza aeroportuale per contrabbandare
narcotici e denaro da proventi di droga per milioni di dollari. La cellula operava almeno dal 2009 dal
terminale internazionale passeggeri e dalla sezione cargo ed e' sospettata di aver importato pseudoefedrina,
cocaina, steroidi e possibilmente armi.
20-12-2012 11:01 ITALIA/Act Roma: 54,5% giovani consuma alcool e cannabis
Piu' del 62,8% del campione non ha mai fumato cannabinoidi; oltre il 13% fuma abitualmente; il 54,5%
consuma alcol in aggiunta all'uso di cannabis; piu' del 18% dei giovani ritiene che la cannabis abbia effetti
positivi; il 40% vorrebbe acquisire piu' informazioni sui cannabinoidi. Il 93% del campione non ha mai usato
altre sostanze stupefacenti, esclusa la cannabis; il 5% dichiara di essere un consumatore occasionale;
l'1,3% consumatore abituale. Sono alcuni dei dati contenuti nella relazione regionale preparata dall'Agenzia
capitolina sulle tossicodipendenze che ha somministrato un questionario anche nelle scuole.
'Grazie agli interventi di prevenzione promossi dall'Agenzia nelle scuole - ha spiegato il Direttore dell'Agenzia
Capitolina sulle Tossicodipendenze, Massimo Canu - il 95% dei ragazzi intervistati ha ammesso di aver
acquisito maggiore consapevolezza rispetto ai rischi legati alle sostanze; il 53% ha dichiarato di aver
adottato atteggiamenti diversi, piu' sani e coerenti con una vita libera dalle droghe. Dall'analisi dei dati
ricavati dal questionario Minerva, e' risultato che: quanto al tabacco il 32,6% si dichiara consumatore
abituale e il 2,4% e' un fumatore occasionale; il 14% del campione ritiene che il fumo abbia effetti positivi; il
55% del campione desidererebbe avere maggiori informazioni riguardanti il fumo. Piu' del 60% dei giovani
intervistati dichiara di essere un social drinker (da 3-4 volte l'anno a 3-4 volte al mese); il 26,6% risulta
essere un binge drinker (4 drink per le donne, 5 drink per gli uomini, da 1 a 8 episodi nell'ultimo mese); il
18,8% del campione afferma che bere alcolici produce effetti positivi (con picco del 25,5% nei municipi I, II,
III e IV di Roma Capitale); oltre il 60% del campione desidererebbe ottenere maggiori informazioni sull'alcol'.
20-12-2012 11:03 USA/Rischi consumo marijuana. Ai minimi storici la percezione. NIH
La percezione degli adolescenti sui rischi legati al consumo di marijuana è al
minimo da oltre vent'anni. Lo afferma un sondaggio condotto dal National Institutes of Health, sottolineando
che il dato può essere considerato allarmante in quanto il consumo di cannabis tra i minori è in costante
aumento negli ultimi anni, mentre sempre più Stati stanno legalizzando la sostanza.
Il 41,7 per cento dei tredicenni interrogati per la ricerca ritiene pericoloso l'uso di marijuana, mentre il 66,9
per cento considera dannoso soltanto l'utilizzo regolare della sostanza.
Entrambi i dati sono al minimo dal 1991, quando il governo ha iniziato a raccogliere questo dato.
Inoltre soltanto il 20,6 per cento dei diciassettenni ritiene pericoloso il consumo occasionale di cannabis,
percentuale che sale al 44,1 per cento considerando un uso frequente della sostanza.
"Siamo sempre più preoccupati perché l'uso quotidiano di marijuana impedisce ai giovani di eccellere a
scuola e in altri ambiti della vita", ha avvertito Nora Volkow, direttore del National Institute on Drug Abuse. E
ha aggiunto: "Chi inizia a fumare erba da adolescente aumenta le probabilità che diventi dipendente da
droghe in futuro".
20-12-2012 11:07 ITALIA/28mila detenuti in meno senza legge Fini-Giovanardi. Sen. Ignazio Marino
Se non ci fosse la legge Fini-Giovanardi le carceri avrebbero 28mila detenuti
in meno. Lo ha sottolineato il senatore Pd Ignazio Marino commentando lo sciopero della fame di Marco
Pannella.
"Abbiamo circa 68mila detenuti in Italia in questo momento e il 50% sono in carcere per reati legati alla
droga - ha spiegato -. Il 70% di questo 50 per cento, quindi circa 28mila persone, stanno li' per reati legati a
droghe leggere. Insomma, e' inutile che ci giriamo intorno: se non ci fosse la Fini-Giovanardi, avremmo la
meta' dei carcerati. Allora forse questa riflessione andrebbe fatta".
Secondo Marino "il sacrificio di Marco Pannella non deve passare sotto silenzio. Questo Paese deve
davvero fare qualcosa per migliorare le carceri".
20-12-2012 11:16 ITALIA/Staminali per rigenerare muscoli
Cellule staminali 'incapsulate' in un gel, iniettate dei muscoli danneggiati per rigenerarli. Un team di
ricercatori italiani guidati da Cesare Gargioli, dell'Irccs MultiMedica di Milano e membro del Dipartimento di
biologia dell'universita' Tor Vergata di Roma, insieme a colleghi di altri istituti europei e di Israele, ha
pubblicato di recente su 'Skeletal Muscle' i risultati di una nuova tecnica che punta a ricostruire muscoli
colpiti da danni acuti o malattie degenerative come la distrofia muscolare. La terapia, sperimentata con
successo nei topi, e' in realta' il 'mix' di due metodiche che gia' esistono ma che, usate singolarmente,
presentano qualche limite: la terapia cellulare con trapianto di staminali, e l'ingegneria tissutale in cui le
cellule sono immerse in un biomateriale e iniettate nel muscolo da ricostruire.
Gli scienziati hanno incapsulato i mesoangioblasti (Mabs), cellule staminali/precursori muscolari, in un
idrogel di supporto a base di polietilenglicole e fibrinogeno (Pf), per il quale e' gia' stato dimostrato un effetto
positivo nell'ingegneria tissutale del cuore. I Mabs incapsulati in Pf sono stati inoculati in muscoli di topi con
infiammazione cronica e tessuto sclerotico, ovvero un quadro clinico tipico di distrofia muscolare a stadi
avanzati. Gli studiosi hanno quindi osservato un aumento dell'attecchimento e della sopravvivenza dei Mabs
iniettati con Pf, rispetto alle stesse cellule iniettate in soluzione salina. Le analisi eseguite 5 settimane dopo il
trattamento hanno rivelato una migliore integrazione dei Mabs nelle fibre rigeneranti dell'ospite quando
inoculati con Pf come veicolante.
Inoltre, si e' osservata una migliore organizzazione delle fibre muscolari dopo trattamento con Mabs
incapsulati con Pf.
"Questo studio - commenta Gargioli in una nota - dimostra un nuovo approccio di ingegneria tissutale,
capace di produrre un aumento dell'attecchimento ci cellule esogene impiantate in muscolo scheletrico dopo
un danno acuto, o in muscoli affetti da distrofia muscolare a stadi avanzati ancora piu' difficili da trattare. Sia i
Mabs che il Pf sono entrambi attualmente in trial clinici separati, ma il loro uso combinato potrebbe
aumentare notevolmente l'efficacia della terapia cellulare per malati con forme localizzate di distrofia
muscolare, o altri disordini che portano a danni del tessuto muscolare scheletrico, inclusi ernie e
rilassamento degli sfinteri".
20-12-2012 11:24 ITALIA/Vendite al dettaglio in calo ad ottobre. Istat
A ottobre, secondo i dati Istat, l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che
incorpora la dinamica sia delle quantita' sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione congiunturale dell'1%.
Quello di ottobre e' il quarto calo mensile consecutivo. Nella media del trimestre agosto-ottobre 2012 l'indice
e' diminuito dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con settembre 2012, le vendite
diminuiscono dell'1,3% per i prodotti alimentari e dell'1% per quelli non alimentari. Rispetto ad ottobre 2011,
l'indice grezzo del totale delle vendite segna una diminuzione del 3,8%, sintesi di flessioni del 2,9% per i
prodotti alimentari e del 4% per quelli non alimentari. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel
confronto con ottobre 2011, una diminuzione sia per la grande distribuzione (-4,8%) sia per le imprese
operanti su piccole superfici (-3%). Nel confronto con i primi dieci mesi del 2011 l'indice grezzo diminuisce
dell'1,9%, come risultato di un calo contenuto delle vendite di prodotti alimentari ( 0,4%) e di una flessione
piu' marcata di quelle di prodotti non alimentari (-2,5%). Nella grande distribuzione le vendite segnano una
variazione tendenziale negativa sia per i prodotti alimentari (-2,5%) sia per quelli non alimentari (-6,7%).
Anche nelle imprese operanti su piccole superfici si evidenzia una diminuzione sia delle vendite di prodotti
alimentari ( 3,5%), sia di quelle di prodotti non alimentari (-2,8%). Per quanto riguarda il valore delle vendite
di prodotti non alimentari (Prospetto 4), ad ottobre 2012 si registrano variazioni tendenziali negative in tutti i
gruppi di prodotti ad eccezione del gruppo Altri prodotti (gioiellerie, orologerie) (+0,1%).
20-12-2012 11:51 URUGUAY/Marcia indietro sul progetto di legalizzare la marijuana
Il presidente José Mujica ha stoppato il progetto sul controllo statale
del mercato della marijuana che, lui stesso, aveva sostenuto lo scorso giugno. Il motivo e' che "la societa'
non sarebbe ancora matura". “La situazione non e' matura e per questo la legge viene stoppata. Non si vota
una legge perche' ha la maggioranza in Parlamento. La maggioranza occorre averla per la strada. La gente
capisce che stiamo regalando un mercato al narcotraffico.. percio' dobbiamo affrontare la questione con
delicatezza”, ha dichiarato il relatore della legge. “E' probabile che ci siano soluzioni migliori di quelle che
abbiamo pensato noi, perche' si tratta di un grave problema che in Messico comporta una guerra in atto. Non
lo risolviamo dandogli colpi in testa”.
Secondo l'economista uruguayano Carlos Casacuberta, che aveva preparato lo studio di fattibilita'
economica del progetto, questo blocco e' stato deciso per tre morivi: Da un lato “c'e' il fatto che sta per
essere pubblicata un'indagine di mercato da cui risulta che il 64% della popolazione e' contro questa legge”.
Dall'altro “non c'e' unanimita' nel gruppo parlamentare del Frente Ampio per il voto sul progetto. Infine “sta
per entrare nella scena politica come candidato l'ex-presidente Tabaré Vazquez, che e' un oppositore molto
duro della legalizzazione della marijuana”.
Qui la vicenda
20-12-2012 12:47 ITALIA/Collegamento Internet. Italia 22ma in Ue
In Italia il web fa molta piu' fatica ad entrare nelle case rispetto a quanto accade in media in Europa. E'
quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Istat su 'tecnologie e cittadini'. Infatti, nel 2011 considerando la
percentuale di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni che possiede un accesso a Internet
da casa, a fronte di una media europea pari al 73%, l'Italia si posiziona solo al ventiduesimo posto della
graduatoria internazionale, con un valore pari al 62% ed equivalente a quello registrato per la Lituania. E va
ancora peggio se si guarda all'accesso a Internet da casa mediante banda larga (52%), piu' indietro si
trovano solo Grecia, Bulgaria e Romania.
20-12-2012 13:48 ITALIA/Staminali riprogrammate in laboratorio 'correggono' amiotrofia spinale
Certe malattie sono causate da un difetto a livello del Dna. Da tempo gli scienziati fanno esperimenti con le
cellule staminali per tentare di correggere questi difetti genetici, e sconfiggere quindi la malattia. Un passo
significativo nella direzione di una cura e' stato compiuto nei laboratori del Centro Dino Ferrari, che unisce i
ricercatori dell'Universita' degli Studi di Milano e della Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano. I
ricercatori sono riusciti a correggere in laboratorio delle cellule staminali ricavate da alcuni pazienti colpiti da
atrofia muscolare spinale (Sma): queste cellule, differenziate in motoneuroni (cioe', proprio quelle cellule
danneggiate nella Sma) sono state impiantate in un modello animale della malattia e ne hanno migliorato i
sintomi.
I risultati dello studio, supportato da Telethon, sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica Science
Translational Medicine. Il responsabile della ricerca e' Giacomo Pietro Comi, medico e professore associato
di neurologia, a capo del laboratorio di Genetica nella sezione di neuroscienze del Dipartimento di
fisiopatologia e dei trapianti e vicedirettore del Centro Dino Ferrari. Il gruppo di ricerca comprende anche
scienziati del laboratorio di genetica e bioinformatica dell'IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lecco).
Stefania Corti (il primo autore della pubblicazione) e i suoi colleghi si sono concentrati sulle cosiddette cellule
staminali pluripotenti indotte, la cui recente scoperta e' valsa il Premio Nobel per la medicina 2012 a Shinya
Yamanaka. L'obiettivo era 'riparare' in laboratorio il difetto genetico causato dalla malattia del paziente: per
farlo, i ricercatori hanno aggirato il problema del gene difettoso, modificando un altro gene simile.
La Sma e' causata da una mutazione sul gene SMN1 e si trasmette con modalita' recessiva: la mutazione
del gene SMN1 riduce le quantita' della proteina SMN, che a sua volta porta a una degenerazione dei
motoneuroni cosi' come ad una progressiva paralisi muscolare. La SMA e' la prima causa genetica di
mortalita' in eta' infantile e la prevalenza dei portatori sani nella popolazione e' di 1/40. Attualmente non ci
sono terapie efficaci per curare o rallentare la malattia.
Esiste pero' nel Dna umano un altro gene molto simile, chiamato SMN2: la differenza sostanziale tra i due e'
di un solo nucleotide, ovvero di un singolo 'mattoncino' che costituisce la lunga elica del Dna. I ricercatori
quindi, usando oligonucleotidi (piccole sequenze di Dna create in laboratorio) hanno modificato il gene
SMN2 contenuto nelle cellule staminali per farlo funzionare come un gene SMN1 sano. I motoneuroni
ottenuti dalle staminali ricavate da pazienti con Sma e non modificate presentavano i segni della malattia,
mentre i motoneuroni derivati dalle cellule corrette presentavano forma e funzioni simili a quelli delle cellule
normali.
'Questo studio - commentano i responsabili della ricerca - dimostra la fattibilita' del generare cellule staminali
paziente-specifiche e di ottenere cellule altamente differenziate come i motoneuroni che siano anche
geneticamente corrette. Si aprono cosi' nuove possibilita' terapeutiche non solo per la Sma, ma anche per
altre malattie neurodegenerative simili, come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e altre malattie
neuromuscolari'.
20-12-2012 17:41 ITALIA/Prevenzione droghe e alcool. Accordo Anci-Dpa
La prevenzione dell'uso di droghe e dell'abuso alcolico attraverso l'attivazione di un network tra i Comuni
italiani, con l'adesione al documento sui principi della prevenzione del Dpa: e' questa la principale finalita'
dell'accordo di collaborazione siglato da Anci e Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del
Consiglio.
Il Dpa rende noto di aver infatti attivato un programma per la prevenzione dei consumi che ha voluto
condividere anche con tutti i Comuni d'Italia, volendo istituire in ogni comune aderente un Consorzio Etico
composto da un insieme di autorita' e opinion leader positivi, noti sul territorio e provenienti dal mondo delle
amministrazioni locali, dell'industria, del commercio, del volontariato, dell'universita'. Essi si uniscono
volontariamente sottoscrivendo l'adesione a una 'community contro le droghe' finalizzata a testimoniare, con
una semplice condivisione di intenti e principi, il valore di stili di vita sani e gratificanti.
'I Comuni, attraverso i sindaci, figure autorevoli che hanno un rapporto di prossimita' con il territorio e le
comunita', possono giocare un ruolo fondamentale nella attivita' di prevenzione' ha commentato il presidente
dell'Anci Graziano Delrio, annunciando che l'Anci promuovera' l'adesione ai principi di prevenzione del
Consorzio presso tutti i Comuni, che potranno scegliere di aderire in assoluta autonomia e liberta' e
attraverso l'adesione al programma 'avranno a disposizione strumenti di comunicazione efficace,
personalizzabili e gratuiti da utilizzare nella battaglia contro le dipendenze'.
Il capo del Dipartimento, Giovanni Serpelloni, ha sottolineato la 'bonta' di creare sinergie sempre piu'
orientate al territorio e alla comunita' sociale'.
'L'efficacia di questa strategia fondata anche sulle evidenze scientifiche portera' sicuramente a risultati
ancora piu' soddisfacenti' ha aggiunto.
21-12-2012 10:41 MESSICO/Narcoguerra. Uccisa Miss Sinaloa. Sospette armi Usa
Si allunga in Messico la lista delle miss che perdono la
vita perche' coinvolte negli affari del boss del narcotraffico: Maria Gamez, 22 anni, Miss Sinaloa 2012, e'
stata uccisa durante uno scontro tra militari e un commando dei narcos in una localita' di quello stato
messicano.
La ragazza si trovava in uno dei veicoli dei 'pistoleros', precisa la stampa locale, ricordando che lo scontro e'
avvenuto durante il fine settimana. La donna era vincolata a Orso Gatelum, noto come il 'Cholo Ivan', uno dei
boss dei sicari del cartello di Sinaloa. Nel 2009 il 'Cholo' era stato protagonista di una fuga da un carcere
dopo una festa organizzata dai suoi amici all'interno della prigione proprio per salutare la sua imminente
liberta'.
I media locali stanno in queste ore dando grande risalto all'omicidio in quanto vicino al cadavere della
Gamez e' stato trovato un fucile Ak-47 che a quanto pare faceva parte della controversa operazione 'Rapido
e Furioso' lanciata nel 2009 dall'Ufficio Usa per il controllo dell'alcool e delle armi da fuoco.
L'obiettivo del programma era quello di permettere ai negozianti d'armi di Arizona la vendita di fucili ai
trafficanti affinche' poi gli agenti Usa riuscissero a seguire le tracce delle armi in Messico, e identificare cosi' i
narcos.
Il senatore repubblicano dell'Iowa Charles Grassley ha chiesto al dipartimento Usa di giustizia di indagare
sia sull'Ak-47 sia sulle altre armi trovate sul luogo dello scontro dagli investigatori.
21-12-2012 13:30 ITALIA/Garanzia del venditore. Antitrust: 200mila euro di multa ad Apple, che si
adegua alla legge.
Sanzioni per complessivi 200mila euro per il periodo durante il quale Apple non ha rispettato le indicazioni
dell’Antitrust e presa d’atto che dal 10 novembre il colosso mondiale sta rispettando le norme del Codice del
Consumo in materia di garanzia di conformità del venditore: si chiude così il procedimento di inottemperanza
avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il 26 giugno scorso nei confronti di tre società
del gruppo di Cupertino.
Secondo l’Antitrust, dal 28 marzo di quest’anno fino al 10 novembre il gruppo non ha sostanzialmente tenuto
conto del precedente provvedimento dell’Autorità: il 21 dicembre dello scorso anno Apple era stata infatti
multata con sanzioni per 900mila euro in quanto aveva dato informazioni insufficienti e confusorie ai
consumatori sulla garanzia biennale di conformità da parte del venditore, ne aveva ostacolato l’esercizio
limitandosi a riconoscere la sola garanzia del produttore di un anno e aveva indotto in confusione gli
acquirenti inducendoli a sottoscrivere un contratto aggiuntivo che si sovrapponeva in parte alla garanzia
legale gratuita prevista dal Codice del Consumo. Oltre alle multe, il provvedimento dava tempo al gruppo di
adeguarsi alle norme del Codice del Consumo entro il 28 marzo.
Per non avere ottemperato a quella delibera, entro il termine stabilito, l’Antitrust ha deciso ora sanzioni per
complessivi 200mila euro.
Al termine dell’istruttoria l’Autorità ha inoltre preso atto che le nuove misure presentate e adottate da Apple a
partire dal 10 novembre riconoscono i diritti dei consumatori sulla garanzia legale di conformità, fornendo
loro informazioni chiare e non ambigue e, in buona parte, predominanti rispetto alle informazioni sulla
garanzia convenzionale e sui servizi aggiuntivi a pagamento. Sono state inoltre fornite chiare indicazioni
sulle istruzioni, le procedure operative e le comunicazioni rivolte al call center, ai rivenditori e a tutta la rete di
assistenza in modo tale da assicurare che per tutti i prodotti venduti da Apple venga d’ora in poi
effettivamente assicurata la prestazione dell’assistenza gratuita per tutta la durata dei primi due anni
dall’acquisto.
Dalle modifiche apportate risulta inoltre sufficientemente chiarito quale sia il contenuto aggiuntivo del servizio
Apple Protection Plan (APP) rispetto ai diritti derivanti dalla garanzia legale. E’ stata inoltre cambiata la
confezione dell’Apple Protection Plan, eliminando ogni dicitura e grafico relativo alla durata della garanzia
convenzionale e Apple ha anche deciso di interrompere la distribuzione di tale prodotto attraverso il canale
retail,on line attraverso il sito internet apple.com. mantenendo la vendita solo
21-12-2012 14:29 ITALIA/Fiducia dei consumatori ai minimi storici. Istat
La fiducia dei consumatori italiani e' scesa al minimo storico a dicembre, mentre le retribuzioni restano
pressoche' ferme e 3,7 milioni di lavoratori attendono il rinnovo del contratto. E' la nuova istantanea della
crisi scattata dall'Istat, che dipinge pero' un'Italia che sembra iniziare a guardare al futuro con maggiore
ottimismo.
L'indice che misura la fiducia dei consumatori in merito alla propria situazione personale, segnala l'istituto di
statistica, questo mese e' sceso da 90,9 a 90,7 punti, il livello piu' basso dal 1996, quando sono iniziate le
serie storiche. Si risolleva invece dal minimo di sempre l'indice riferito al clima economico, che sale da 69,7 a
72,9 punti.
Migliorano inoltre sia i giudizi che le aspettative sulla situazione economica dell'Italia (da -133 a -132 e da
-64 a -60 i relativi saldi). Sono inoltre in calo le attese sulla disoccupazione (da 113 a 104 il saldo). A livello
territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-est, al centro e nel Mezzogiorno, mentre diminuisce nel Nordovest.
Rimangono intanto quasi invariate le retribuzioni, che a novembre risultano in crescita dello 0,1% rispetto al
mese precedente. Si registra pero' un incremento dell'1,6% rispetto all'analogo mese del 2011. Nei dettagli,
le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale del 2,2% per i dipendenti del settore
privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
A continuare a crescere a ritmo preoccupante e' invece il ricorso delle aziende alla cassa integrazione
guadagni. Nel terzo trimestre, le imprese dell'industria hanno utilizzato 68,1 ore di Cig ogni mille ore lavorate,
con un incremento di 23,3 ore ogni mille rispetto allo stesso trimestre del 2011.
Nel frattempo, fa sapere ancora l'Istat, si attesta a quota 3,7 milioni il numero di dipendenti che a novembre
risultano in attesa del rinnovo del contratto, la maggior parte dei quali (3 milioni) nel pubblico impiego. I
contratti di lavoro in attesa di rinnovo sono 33, di cui 16 relativi alla pubblica amministrazione. La quota dei
dipendenti in attesa di rinnovo e' del 28,5% nel totale dell'economia e del 6,9% nel settore privato. L'attesa
del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e', in media, di 35,6 mesi per l'insieme degli occupati e di
38,0 mesi per quelli del settore privato.
21-12-2012 14:32 ITALIA/Google assolta per violazione della privacy
I giudici della prima sezione della corte d'appello hanno assolto i tre manager di Google, che erano stati
condannati in primo grado a 6 mesi per violazione della privacy, con la formula 'perche' il fatto non sussiste'.
Il collegio ha confermato anche l'assoluzione che era gia' arrivata in primo grado per un quarto imputato, che
rispondeva solo di diffamazione (caduta anche l'accusa di diffamazione per gli altri tre manager).
La sentenza di primo grado emessa nel febbraio 2010 aveva fatto il giro del mondo perche' si trattava del
primo processo a livello internazionale per pubblicazione di contenuti sul web che vedeva tra gli imputati dei
responsabili di un provider di internet.
Le condanne erano state criticate dall'ambasciata Usa a Roma e anche dalla stampa statunitense perche'
erano ritenute una sorta di censura alla liberta' del web. Il filmato che ritraeva un minorenne sottoposto ad
angherie ed insulti da parte dei compagni di classe di un istituto tecnico di Torino era stato caricato su
Google video l'8 settembre del 2006 dove era stato 'cliccatissimo' per circa 2 mesi.
21-12-2012 15:49 USA/L'aborto farmcologico e' sicuro. Studio
L'aborto ottenuto attraverso i farmaci e' sicuro, e provoca effetti indesiderati, che nella maggior parte dei casi
sono solo la continuazione della gravidanza, in un caso su cento. Lo afferma uno studio statunitense
pubblicato dalla rivista Obstetrics and Gynecology. "L'aborto medicinale e' estremamente sicuro - spiegano
gli autori dello studio coordinato dalla Princeton University - l'effetto avverso piu' frequente e' semplicemente
la continuazione della gravidanza". L'analisi e' stata compiuta su quasi 234 mila gravidanze interrotte nel
primo trimestre con i farmaci mifepristone e misoprostol in 317 centri pubblici, e ha trovato un tasso di
fallimenti di uno su 200 dopo due tentativi. Otto donne hanno avuto una gravidanza ectopica, in cui
l'embrione si e' impiantato fuori dall'utero. In totale sono emersi effetti collaterali che hanno portato le donne
in ospedale in 385 casi, nessuno dei quali letale.
21-12-2012 17:16 ITALIA/Prevenzione droga. Accordo Dpa-Miur
Attivare una prevenzione precoce contro l'uso di sostanze, l'abuso alcolico e il gioco d'azzardo nella
popolazione studentesca. Questo uno dei principi fondamentali dell'accordo siglato tra il ministero
dell'Istruzione, dell'universita' e della ricerca (Direzione generale per lo Studente, l'integrazione, la
partecipazione e la comunicazione) e il Dipartimento politiche antidroga, che mira a definire e condividere i
concetti di base per poter realizzare strategie e interventi di prevenzione finalizzati a evitare l'inizio dell'uso di
sostanze stupefacenti e l'abuso alcolico o poterne ritardare l'inizio proprio nella popolazione giovanile.
Anche il consumo occasionale - sottolinea una nota - risulta estremamente pericoloso. Proprio per questo il
Dpa mettera' a disposizione delle scuole videoconferenze con esperti nel campo delle dipendenze e delle
neuroscienze, utilizzabili come materiale didattico, nonche' kit informativi e didattici per un aggiornamento
continuo dei docenti sul tema. Il Miur dal canto suo provvedera' a promuovere, supportare, diffondere e
favorire la diffusione nel mondo della scuola dei progetti educativi elaborati in collaborazione con il Dpa.
"Questo importante accordo - ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - ci permettera' grazie alla
preziosa collaborazione del Miur e di tutte le scuole italiane, di sviluppare e approfondire con tutti gli studenti
delle tematiche importanti come quelle che riguardano il consumo di droga, l'alcol e anche il gioco d'azzardo
patologico, ma soprattutto incrementare gli interventi coordinati di prevenzione dell'uso di sostanze
soprattutto nei giovani. Riteniamo infatti che poter disporre di opzioni e misure di prevenzione dall'offerta di
droghe sia un diritto umano da assicurare alle giovani generazioni'.
'Tutto questo-ha aggiunto- perche' vogliamo valorizzare il potenziale dei giovani rendendoli consapevoli che
possono contribuire con le proprie azioni e il proprio lavoro al benessere della propria famiglia e della
comunita' nel pieno rispetto della legalita'.
Crediamo che il comportamento responsabile nei giovani adolescenti vada pertanto sostenuto, incentivato e
valorizzato. Inoltre tutti i giovani - conclude - devono credere nella possibilita' di costruire un mondo libero
dalle droghe e dalle mafie e devono lottare contro queste organizzazioni criminali esprimendo prima di tutto
un comportamento individuale di legalita', di lontananza totale da queste organizzazioni e di rispetto della
propria salute fisica, mentale e sociale".
21-12-2012 18:21 ITALIA/Proposta legge iniziativa popolare pro-eutanasia. Depositato in Cassazione
da ass. Coscioni
"Le disposizioni degli articoli 575, 579, 580 e 593 del codice penale non si applicano al medico ed al
personale sanitario che abbiano praticato trattamenti eutanasici, provocando la morte del paziente": questo è
uno stralcio di un articolo del testo della proposta di legge di iniziativa popolare "Rifiuto di trattamenti sanitari
e liceità dell'eutanasia", depositata oggi negli uffici della Cassazione da Mina Welby, co-presidente
dell'Associazione Luca Coscioni (vicina ai radicali).
"Questa proposta di legge - ha detto - deve servire affinché non ci sia più un caso Welby (Piergiorgio, suo
marito, militante radicale che balzò alle cronache negli ultimi anni di vita quando, gravemente ammalato, nei
suoi scritti chiese ripetutamente che venissero interrotte le cure che lo tenevano in vita; Ndr) affinché tutti i
cittadini italiani possano vivere il momento della morte con serenità e non combattendo contro uno Stato
proibizionista che entra nelle loro case per imporre il sondino".
22-12-2012 13:55 MESSICO/Narcoguerra. Oltre 20.000 desaparecidos in sei anni
Il numero degli scomparsi in Messico nel corso degli ultimi 6 anni è salito ad almeno 20.851 secondo l'ong
'Propuesta civica', che cita sul suo sito documenti usciti di nascosto dal ministero della Giustizia. Fra le
persone di cui non si ha piú notizia, 11.201 sono uomini, 8.340 sono donne, i restanti 1.310 sono di sesso
indeterminato.
L'età piu' colpita dal fenomeno è quella fra i 10 e i 17 anni (29% del totale), seguita da quella dai 18 ai 30
anni (24%).
Il documento del Ministero riguarda il periodo dal 2 agosto 2006 al 29 febbraio 2012. Gli oltre 20.000
scomparsi vanno ad aggiungersi ai circa 60.000 morti negli ultimi sei anni per omicidi legati alla guerra fra i
cartelli della droga.
22-12-2012 18:48 IRAN/Condanna a morte per sei narcotrafficanti. Conferma della Corte Suprema
La Corte Suprema iraniana ha confermato le condanne a morte emesse dal Tribunale della citta' di Salmas,
nell'Iran nordoccidentale, nei confronti di sei trafficanti di droga iraniani di etnia curda. Lo riferisce il sito
d'informazione attivo nell'ambito dei diritti umani 'Herana', spiegando che Habib Mamedi, Akram Mamedi,
Sami Mamedi, Samad Mamedi, Karim Mamedi e Firuz Hassan-zadeh, residenti nella città di Salmas,
rischiano di essere impiccati nei prossimi giorni.
La commissione centrale della Corte Suprema che esamina le richieste di grazia ha deciso infatti di negare
la richiesta dei sei condannanti a morte. I narcotrafficanti, di cui cinque fanno parte della stessa famiglia,
avevano chiesto la grazia dopo aver respinto ogni accusa.
Secondo i siti attivi nell'ambito dei diritti umani, negli ultimi due anni, sarebbero state impiccate in Iran oltre
mille persone.
Nel Paese, dalla rivoluzione del 1979 e con l'istituzione della repubblica islamica, vige il diritto penale
islamico sciita che prevede la pena capitale per una serie di reati, tra questi anche il traffico di droga.
24-12-2012 10:36 ITALIA/Immigrazione. Tavolo asilo: inadeguata la gestione dell'emergenza NordAfrica
Restano tutti aperti i problemi relativi all'emergenza Nord Africa ereditati dal governo Berlusconi": e' quanto
denuncia il Tavolo nazionale Asilo formato dalle associazioni Arci, Asgi, Casa dei diritti sociali, Centro Astalli,
Cir, Fcei e Senza Confine, per le quali "ben poco e' stato purtroppo realizzato dall'attuale governo e dal
ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, per far fronte con tempestivita' a una situazione che si trascina
da troppo tempo, senza una programmazione efficace e lungimirante degli interventi necessari a garantire
un sistema d'accoglienza certo ed equilibrato per i profughi arrivati ormai piu' di un anno fa, soprattutto dalla
Libia in guerra".
Invece, "si e' scelto di scaricare sui territori e sui profughi le conseguenze negative di una perdurante
inadeguatezza nella gestione dei problemi. Del tutto ingiustificato - sostiene il Tavolo Asilo - e' stato in
particolare l'enorme ritardo con il quale il governo in carica solo a fine novembre ha deciso di riconoscere la
protezione umanitaria ai profughi, nonostante tutti gli enti di tutela avessero lanciato l'allarme sulla gravita'
della situazione gia' in febbraio".
La gestione dell'emergenza Nord Africa, cosi', "ha comportato un incredibile spreco di risorse che, gravando
sulla spesa pubblica in un momento di crisi come questo, rischia di alimentare il razzismo e l'ostilita' verso gli
stranieri". Le associazioni ed enti del Tavolo nazionale Asilo sottolineano poi "il costante atteggiamento di
non ascolto tenuto dal Viminale che, piu' volte sollecitato ad un incontro, non ha mai risposto".
Per le associazioni, "il tardivo avvio della procedura di riesame delle domande di asilo inizialmente rigettate
impedisce la rapida definizione dello status giuridico di migliaia di persone, ostacolando di fatto l'avvio di un
percorso di integrazione sul territorio". Il Tavolo nazionale Asilo richiama dunque "l'attenzione dell'opinione
pubblica, delle forze politiche e delle istituzioni nazionali sul rischio concreto che ulteriori rinvii nelle scelte
per una dignitosa e giusta soluzione dei problemi legati all'accoglienza e all'uscita dai percorsi fin qui attivati
nell'ambito dell'emergenza Nord Africa producano danni cosi' estesi da compromettere persino nel breve
termine l'evoluzione dell'intero sistema di protezione per rifugiati e richiedenti asilo in Italia".
Arci, Asgi, Casa dei diritti sociali, Centro Astalli, Cir, Fcei e Senza Confine, "sulla base della propria specifica
e consolidata competenza in materia di diritto d'asilo", rivolgono "un pressante appello alle autorita' centrali
affinche' si emani una circolare per chiarire che il permesso di soggiorno per motivi umanitari riguarda tutti i
profughi dell'emergenza Nord Africa, in accoglienza o meno, con o senza domicilio); con la fine dello stato di
emergenza previsto al 31 dicembre, tutti gli interventi di accoglienza in essere vengano comunque garantiti
almeno fino al termine del periodo della c.d.
emergenza freddo al 30 marzo), per evitare drammatiche conseguenze sociali, scaricando nel pieno
dell'inverno sui territori la disperazione di migliaia di persone senza abitazione e senza lavoro".
Inoltre, per il Tavolo nazionale Asilo, "considerando la profonda situazione di incertezza dei profughi sul
proprio futuro, e' necessario che le autorita' competenti forniscano informazioni precise e uniformi in tutti i
centri di accoglienza. Nel passaggio alla gestione ordinaria dell'accoglienza, dev'essere privilegiato il
trasferimento dalle strutture alberghiere o para-alberghiere verso strutture gestite da enti con provata
esperienza in questo ambito, dando priorita' a famiglie e vulnerabili".
Chiedono ancora le associazioni: "Sia resa possibile una gestione piu' flessibile delle risorse residue
destinate all'accoglienza, utilizzandone una parte, sotto forma di servizi finalizzati a completare percorsi
individuali di inclusione sociale, con una programmazione di area; venga adottato un programma specifico di
prosecuzione degli interventi di accoglienza e tutela per le situazioni maggiormente vulnerabili e verso i
nuclei familiari; vengano mantenute e incentivate le misure di rimpatrio volontario, con adeguati strumenti di
reinserimento nei Paesi di provenienza".
25-12-2012 19:01 USA/Il salmone transgenico e' sicuro. FDA
Il salmone geneticamente modificato per crescere due volte piu' velocemente del suo omologo naturale e'
sicuro. La Federal Drug Administration da' il via libera al 'frankenfish', facendogli compiere un passo in avanti
verso le tavole degli americani.
Il salmone geneticamente modificato non pone rischi all'ambiente ed 'e' sicuro come alimento, cosi' come il
salmone classico dell'Atlantico'. La conclusione della Fda riapre un dibattito che va avanti da lungo tempo,
ovvero se un Paese come gli Stati Uniti che gia' coltiva e consuma piante geneticamente modificate e' pronto
a compiere un simile passo anche per gli animali.
------------------------------------------COMUNICATI
19-12-2012 10:15 L'euro e il ritorno alla lira
Primo Mastrantoni
Tornare alla lira? E' una proposta che circola e che viene
sostenuta da quanti vogliono tornare ai vecchi tempi quando, per supportare le nostre esportazioni si
svalutava la lira. Gia', ma quali effetti si avrebbero svalutando la lira? Ovvio, che un ritorno alla lira
comporterebbe una svalutazione su euro e dollaro. Si potrebbe esportare piu' agevolmente beni e servizi ma
costerebbero molto di piu' quelli importati, a cominciare dai prodotti energetici, il che inciderebbe sui costi dei
beni che esportiamo. Si pensi a quanto costerebbe la benzina e quali riflessi questo avrebbe sui prezzi dei
prodotti trasportati, visto che la maggior parte viaggia su ruote di gomma e a quanto costerebbe l'energia
elettrica, visto che la relativa produzione e' data da gas e carbone, che importiamo. Da mettere in conto,
anche, le misure di protezione che i Paesi comunitari adotterebbero nei confronti del "made in Italy". I
risparmi degli italiani sarebbero ampiamente decurtati dall'inflazione lasciando nelle mani dei risparmiatori un
mucchio di mosche. Insomma, additare la causa dei nostri mali all'euro e' operazione facile e demagogica. Il
ritorno all'autarchia ha prodotto effetti devastanti qualche decennio fa, quando si promosse la donazione
delle fedi nuziali. Non e' strada da percorrere.
20-12-2012 10:24 Viaggiare assicurati. Consigli
Primo Mastrantoni
Siamo a ridosso del periodo delle vacanze e la paura degli
imprevisti puo' indurre molti turisti ad annullare il viaggio, con il rischio di perdere le vacanze pur avendole
pagate. La normativa in vigore, infatti, non protegge il turista se decide di rinunciare al viaggio e gli operatori
turistici non sono tenuti ad offrire soluzioni alternative. Che fare allora? Ci si puo' proteggere con una polizza
assicurativa. In genere l'assicurazione copre il rimborso per le spese mediche, l'annullamento del viaggio, la
perdita dei bagagli, i furti, la responsabilita' civile e la tutela legale. L'assicurazione si estende per un
determinato periodo di tempo (da 3 a 365 giorni) e ha dei limiti di spesa per le varie categorie sopraelencate.
Le societa' assicuratrici possono essere cercate su Internet, che offre la possibilita' di confrontare prezzi e
garanzie; spesso il turista sottoscrive la polizza al momento dell'acquisto del biglietto o del pacchetto di
viaggio, su proposta dell'agenzia. Non ci stancheremo di ripetere l'avvertenza: leggere con molta attenzione
le condizioni prima di sottoscrivere il contratto d'assicurazione. Ci sono, infatti, tetti di spesa che possono
non soddisfare le esigenze del turista, le franchigie (limite di spesa entro il quale e' il viaggiatore a pagare)
possono rendere poco interessante quel determinato tipo di assicurazione, le condizioni contrattuali possono
essere troppo standardizzate e non adatte per specifiche situazioni. Per esempio si pensa che l'uso
dell'aereo sanitario sia generalizzato, cosi' come quello dello specifico personale infermieristico, invece
occorre verificarlo in polizza, perche' alcune compagnie lo prevedono solo per alcuni Paesi; il viaggio di un
familiare che raggiunga il malcapitato e' spesso previsto solo se c'e' una degenza che ecceda i sette giorni;
c'e' da verificare il rimborso delle spese sostenute per il familiare, perche' quasi sempre riguardano solo il
viaggio. La restituzione delle spese mediche e' gravata da franchigia e riferita, in genere, ai casi di infortunio
e non di malattia.
Da ricordare in ogni modo, di portare una copia del contratto e i numeri telefonici da chiamare in caso di
necessita'.
Per ulteriori approfondimenti si veda qui
20-12-2012 13:15 Autovelox Firenze. Procura archivia procedimento penale contro Comune e
trasmette atti a Corte Conti: ‘emergono elementi per ipotizzare eccesso di potere e danno erariale’
La Procura della Repubblica di Firenze, ipotizzando un eccesso di potere da parte del
Comune di Firenze in merito agli autovelox installati sui Viali, ha chiesto alla Corte dei Conti di
valutare i possibili profili di danno erariale.
Nello stesso provvedimento, la Procura ha però archiviato il procedimento penale nei confronti
dell’Amministrazione fiorentina partito da un esposto dell’Aduc, non ritenendo che vi siano notizie di reato.
Secondo il Gip, dott. David Monti, “emerge che vi siano elementi per ipotizzare un eccesso di potere
nell’esercizio dell’attività amministrativa, dato che l’istallazione di detti apparecchi su vie urbane non sarebbe
stata effettuata in conformità di legge”. Per questo, la Procura ritiene di “dover trasmettere gli atti in copia al
sig. Procuratore presso la Corte dei Conti perché valuti i profili di danno erariale” (1).
Purtroppo, nonostante i copiosi dati giurisprudenziali sull’illegittimità degli autovelox sui viali di Firenze, come
ammette la stessa Procura, l’autorità giudiziaria sembra non voler andare oltre l’annullamento dei singoli
verbali emessi contro cui il cittadino fa ricorso individualmente.
Ricordiamo che gli autovelox fissi senza la presenza di un agente sono consentiti, all’interno dei centri
urbani, esclusivamente sulle strade di scorrimento, ovvero strade provviste tra l’altro di banchina
pavimentata a destra, incroci semaforati, e parcheggi laterali con entrate ed uscite concentrate.
Caratteristiche strutturali tassative, come già ribadito dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione,
che i Viali non hanno se non parzialmente.
Ribadiamo che per rendere più sicuri i viali fiorentini sarebbero necessari proprio quegli interventi strutturali
che li rendano strade di scorrimento. Ma è evidente che il Comune non intende affrontare le spese
necessarie a garantire realmente la sicurezza sui viali, preferendo continuare a riscuotere multe illegittime.
Al cittadino illegittimamente sanzionato non rimane che impugnare individualmente i verbali dinnanzi al
giudice di pace.
Qui come fare
(1) Qui il provvedimento del GIP
20-12-2012 15:43 Reati d'opinione e loro cancellazione. Un benvenuto al Sindaco di Firenze.
Aspettiamo iniziative e proposte
Vincenzo Donvito
Il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, durante un incontro coi giornalisti, ha
detto "La vicenda Sallusti mi ha molto colpito. Il fatto che si possa andare in carcere per un'idea mi
inorridisce: trovo allucinante che questo possa avvenire in un Paese civile, e cio' al netto di Sallusti, della
sua testata e delle sue idee".
Siamo contenti di una cosi' importante esternazione, E dalle parole aspettiamo i fatti. Cioe' quelli di Matteo
Renzi e dei numerosi parlamentari che, facendo riferimento alle politiche dell'ex-candidato premier per il
centro-sinistra, andranno nel prossimo Parlamento. Fatti consistenti in proposte di legge per l'abolizione dei
reati di opinione e battaglie “fino all'ultimo sangue” perche' le stesse vengano discusse e approvate.
Noi ne saremmo ben lieti e gia' da ora diamo tutto il nostro sostegno. Anche perche' siamo molto impegnati a
solcare i corridoi dei tribunali grazie alle numerose cause in cui siamo parte per le presunte lesioni che vari
delinquentelli sostengono di ricevere dalle nostre pubblicazioni. Pubblicazioni in web che danno voce ai vari
naviganti e che si limitano, sempre nel rispetto degli attuali codici, ad essere una sorta di manifesto del
malcostume economico delle imprese e della pubblica amministrazione del nostro Paese. Quasi sempre le
cause le vinciamo, ma talvolta le perdiamo e sono dolori da un punto di vista economico, soprattutto in
considerazione del fatto che siamo un'associazione no-profit, contraria a tutti i finanziamenti pubblici e
mantenuta in vita dagli oboli dei cittadini che credono nelle nostre battaglie e/o a cui prestiamo assistenza.
Aspettiamo, quindi, forti segnali e forti fatti dopo queste parole del Sindaco di Firenze.
Qui il nostro canale web sulla censura
21-12-2012 09:45 Overbooking aerea. I diritti del passeggero
Primo Mastrantoni
"Spiacente non abbiamo posti". E' la ferale notizia che un passeggero,
munito di regolare biglietto e prenotazione confermata e in procinto di partire per le agognate vacanze estive,
puo' sentirsi dire in uno degli aeroporti italiani o dell'Unione europea. Si chiamo overbooking
(sovrapprenotazione) ed e' un sistema che praticamente tutte le compagnie aeree adottano: vendono cioe'
piu' biglietti di quanti siano i posti a disposizione. Saltano viaggio e nervi percio' abbiamo voluto elencare le
opzioni alle quali ha diritto il malcapitato turista (1).
In caso di overbooking la compagnia aerea deve offrire al passeggero una delle seguenti scelte:
* Rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non usufruita oppure, in alternativa, ad un nuovo
volo (riprotezione) con partenza il prima possibile o in data successiva piu' conveniente per il passeggero, a
condizioni comparabili.
* Assistenza, ovvero:
- pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa;
- adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu' pernottamenti;
- trasferimento dall'aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;
- due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail.
(l'assistenza va data in precedenza alle persone con mobilita' ridotta e ai loro eventuali accompagnatori
nonche' ai bambini non accompagnati).
* Compensazione pecuniaria di:
- euro 250 per i voli, intracomunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 Km;
- euro 400 per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli internazionali tra i 1.500 e i 3.500 km;
- euro 600 per i voli internazionali superiori a 3.500 km.
Se al passeggero viene offerta la possibilita' di viaggiare su un volo alternativo il cui orario di arrivo non
superi , rispetto al volo prenotato, rispettivamente le due, le tre o le quattro ore, la compagnia puo' ridurre
queste compensazioni del 50%.
La compensazione va pagata in contanti, con assegno bancario o con bonifico oppure, in accordo col
passeggero, con buoni viaggio e/o altri servizi.
Ovviamente il pagamento della compensazione non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di
rimborso del danno ulteriore, soggettivo, subito a causa del disservizio.
Il passeggero ha diritto alla differenza di prezzo se viaggia in una classe inferiore a quella prenotata. Il
passeggero non e' tenuto a chiedere i risarcimenti e i servizi elencati perche' devono essere erogati dalla
compagnia aerea che deve informare i passeggeri dei loro diritti.
(1) Per approfondimenti si veda la scheda pratica
21-12-2012 14:15 Reati d'opinione, caso Sallusti e richiesta di grazia. Ci hanno preso in giro!!
Vincenzo Donvito
La richiesta di grazia per il direttore de “Il Giornale”, Alessandro Sallusti, condannato
per diffamazione, ci fa capire diverse cose. La battaglia contro la condanna ci era stata presentata come
baluardo della liberta' di espressione, mobilitando molte persone che hanno evidenziato l'assurdita'
dell'attuale normativa penale, perorandone abolizione e/o modificazione.
Ma con la richiesta di grazia -a nostro avviso- si dissolve la battaglia per la liberta' d'espressione, facendola
risaltare come battaglia di una parte politica contro un'altra: il giornalismo di centro-destra contro la
magistratura. Altrimenti, che senso avrebbe la domanda di grazia per chi ha evidenziato fino ad oggi le leggi
liberticide che nel nostro codice puniscono la diffamazione in particolare e la liberta' di espressione piu' in
generale? Se il singolo condannato ha deciso per qualunque motivo di tirarsi indietro dalla battaglia, la
domanda di grazia avrebbe senso. Ma per chi, come nel nostro caso, continua a proclamarsi vittima di un
sistema e di una normativa liberticida, appare solo una clamorosa contraddizione: che in nome dei diritti
costituzionali, umani ed universali a cui ci si e' richiamati fino ad oggi, si e' solo esternata una
propria battaglia finalizzata ad indicare la magistratura come colpevole di questo assassinio di
liberta'.
A noi non ci e' sembrato che la magistratura avesse questa grande responsabilita', perche' ha applicato la
legge. Responsabilita' che invece ha il legislatore nell'aver accettato che nei nostri codici
continuassero a sussistere questi reati. Il direttore Sallusti avrebbe potuto cavalcare la situazione a
partire dalla privazione della propria liberta', ma con la richiesta di grazia ci ha detto esplicitamente che a lui
-questo- poco interessa, perche' e' importante dire che i magistrati sono brutti e cattivi e poi, per se stesso,
cavarsela dall'uscita di servizio.
Se qualcuno, attento al caso Sallusti, aveva sperato che qualcosa avrebbe potuto cambiare, crediamo che
debba ricredersi: il direttore de “Il Giornale” sta combattendo la sua battaglia politica contro la magistratura e
non quella per la liberta' di espressione.
22-12-2012 11:46 Spot 8x mille chiesa cattolica: il consumatore può essere preso in giro a fin di bene
Alessandro Gallucci
Si può mentire a fin di bene? Anche se poi quel bene è per lo più il benessere di un
numero ristretto di persone? Lo chiedevamo il 2 agosto scorso all’Antitrust denunciando l’ingannevolezza
degli spot della chiesa cattolica per l’8xmille. Secondo i dati forniti dalla Cei, infatti, su circa un miliardo e
mezzo di euro di soldi pubblici ricevuti dalla chiesa, solamente il 22 % è destinato a “interventi caritativi”; ciò,
nonostante gli spot lascino intendere il contrario. Il resto è usato per esigenze di culto, sostentamento del
clero, Sacra rota, ecc. In breve: i nostri soldi, che pensiamo servano solo per gli sfortunati ed i dimenticati,
sono usati anche e soprattutto per sentire il Papa lanciar strali contro gli orientamenti sessuali di ognuno di
noi.
Ebbene l’Autorità Garante della concorrenza, pilatescamente (sic!), decide di non decidere. Come c’è stato
comunicato lo scorso 19 dicembre, infatti, il procedimento che avevamo chiesto fosse aperto, è stato
archiviato perché – a parlare è sempre l’Antitrust – gli spot dell’8xmille non sono considerabili pubblicità
commerciale. Insomma, secondo l’Agcm, il consumatore ha diritto a non essere preso in giro da un
imprenditore mentre non può far nulla davanti se a raggirarlo è un ente spirituale. Amen!
Qui il nostro dossier sull'8xmille
24-12-2012 10:08 Natale, che stress!
Primo Mastrantoni
Sette italiani su 10 sono vittime dello stress natalizio. L'ansia,
l'ossessione, il chiodo fisso che e' indispensabile fare "il regalino" rende travagliati coloro che sono impegnati
in estenuanti giri di spesa, di obblighi familiari, come il cenone, e di scambio obbligato degli auguri. Uno
stress, insomma. Che il Natale sia una festivita' religiosa lo ricordano in pochi. Non vogliamo fare i moralisti,
che' le festivita' religiose abbinate alle gozzoviglie sono una costante del genere umano, pero' quello che
non riusciamo a mandare giu' e' l'obbligo della strenna. Si organizzano addirittura cene tra persone che si' e
no si vedono una volta l'anno e corre l'obbligo del regalo che in genere non c'azzecca niente con i nostri
gusti perche' la persona donatrice, o che gratifichiamo, ci e' sostanzialmente sconosciuta. Va bene il
consumo, se diventa obbligatorio si trasforma in consumismo, il che lascia pochi margini di manovra.
Festeggiare fa piacere, ma facciamolo secondo i nostri gusti e desideri.
------------------------------------------ARTICOLI
19-12-2012 14:12 Stupefacenti. Sulla possibile incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulla
equiparazione fra droghe leggere e pesanti
Carlo Alberto Zaina
L' ordinamento giuridico italiano, all'apparenza ed
asseritamente, sempre molto attento (talora in forma del tutto “acritica”) al rispetto delle fonti di diritto
sovranazionale, alla rigorosa attuazione ed al recepimento delle direttive europee, veri e propri incipit
normativi comunitari, fortemente condizionanti l'attività legislativa interna, non pare manifestare, però, una
simile spiccata sensibilità in relazione alla normativa concernente gli stupefacenti.
La questione della sostanziale distonia fra diritto comunitario e diritto nazionale, deve essere posta,
muovendo dall'esame della scelta, radicale e di fondo, di unificare sul piano sanzionatorio tutte le tipologie di
sostanza stupefacenti, abolendo, così, le tabelle nelle quali esse veniva divise e ricomprese operata dal
legislatore italiano del 2006[1].
La testarda, quanto illogica, volontà di addivenire – come in effetti si è addivenuti – all'abrogazione della
naturale distinzione giuridica fra droghe cd. “leggere” e droghe cd. “pesanti”, attraverso l'annullamento del
relativo e diverso trattamento sanzionatorio, previsto, in origine dal dpr 309/90, sull'opinabile presupposto di
una differente offensività delle stesse, si è tradotta in un gesto legislativo inammissibile, in quanto in
irreversibile contrasto sia con i principi indicati nella decisione 2004/757/GAI del Consiglio dell'Unione
Europea, sia con l'onere costituzionale trasfuso nell'art. 117 della Costituzione italiana.
Va rilevato, che la richiamata risoluzione comunitaria è stata concepita ed adottata nei paesi appartenenti
all'Unione, come strumento idoneo ad costituire denominatore normativo chiaro e coerente, al fine di
implementare il contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
A tale logica rispondono, infatti, le linee guida in esso contenute, le quali assolvono al fine di rendere
maggiormente omogenee tra loro le singole previsione legislative nazionali, prevenendo ipotetici conflitti, che
lederebbero l'efficacia dell'intervento preventivo-repressivo in materia.
Rileva, ai fini della presente trattazione, l'esame del punto n. 5 delle considerazioni preliminari della
decisione 2004/757/GAI, che costituisce passo di carattere generale e, comunque, propedeutico all'impianto
normativo propriamente detto, che al successivo art. 4, traduce in termini specifici l'indicazione generale.
Il punto n. 5) afferma che la sanzioni concernenti le condotte illecite in materia di stupefacenti, devono
ispirarsi ai principi della “efficacia”, “proporzionalità” e “dissuasività”.
Tra questi tre canoni fondamentali, quello che più significativamente si pone in correlazione con le sanzioni
previste dall'art. 73 co. 1 e 5 dpr 309/90, appare quello della “proporzionalità” della pena.
Esso risulta di specifica importanza tanto a livello di legislazione comunitaria, quanto sul piano del diritto
interno italiano, posto che non è, affatto, revocabile in dubbio il suo rango costituzionale, desumibile dal
combinato disposto dagli artt. 3 e 27 commi 1 e 3 Cost.[2]
Denominatore comune della legislazione interna, oltre che di quella europea è, dunque, quello di dare corso
ad una effettiva diversificazione di singole situazioni, agendo in tal senso sulla base di paradigmi di carattere
eminentemente oggettivo (quale può essere, ad esempio, il quantitativo di sostanza stupefacente).
Affinchè il criterio della “proporzionalità” non rimanga, però, una semplice e mera espressione di una
petizione di principio, di natura generica ed astratta, il punto n. 5) della decisione del Consiglio dell'Unione
Europea offre specifici e concreti canoni ermeneutici tendenzialmente fattuali.
Questi parametri devono, quindi, essere destinati all'individuazione dei limiti di pena e, tra essi, riveste una
peculiare importanza “la natura degli stupefacenti oggetto di traffico”[3].
Appare, dunque, evidente che, in base ad una simile indicazione, il principio della “proporzionalità” della
pena, si debba necessariamente coniugare con quelli della “offensività” e della “tassatività”.
La rilevanza del principio di “offensività”, allo scopo di individuare, in modo corretto e rispettoso
dell'equazione fra fatto e sanzione concreta, la pena da prevedere in relazione ad una specifica ipotesi di
reato, appare assoluta.
Il principio di “offensività” diviene, quindi, al contempo, presidio di “controllo delle scelta di politica
criminale” e “criterio ermeneutico indirizzato al giudice”[4].
“Offensività”, dunque, come termometro del grado di antigiuridicità di un fatto o di un comportamento, ma –
in pari tempo – anche quale parametro del tipo di riprovazione sociale di una condotta, od ancora, del livello
di protezione e di tutela di un preciso bene giuridico.
Se, dunque, il legame fra proporzionalità ed offensività, appare, alla luce della considerazioni che
precedono, simbiotico e diretto, esso, una volta calato nella realtà affrontata dalla decisione 2004/757/GAI,
non pare, però, affatto rispettato e declinato dalla struttura dell'art. 73 commi 1 e 5 dpr 309/90, così venutasi
a delineare a seguito della novella del 2006.
Come si è già avuto modo di affermare, uno dei profili salienti e di decisiva discontinuità introdotto dalla L.
49/2006, rispetto ai testi previgenti (L. 685/75 e lo stesso dpr 309/90) è consistito nella piena e completa
equiparazione del trattamento sanzionatorio di sostanze stupefacenti e psicotrope , tra loro, affatto differenti.
Il generale giudizio di nocività che naturalmente connota l'assunzione di tutte le sostanze stupefacenti ed il
carattere di presidio alla tutela collettiva ed individuale della salute (sia sotto il profilo repressivo, che sotto
quello preventivo) hanno costituito, ad avviso del legislatore italiano, il fondamento di una scelta, per vero,
assolutamente opinabile sul piano logico ed in netto contrasto con una fonte di diritto sovranazionale.
L'omologazione sanzionatoria tra sostanze che già, a parere della stessa comunità scientifica internazionale,
vengono individuate come, indubbiamente, differenti tra loro, non solo per specifiche caratteristiche
organolettiche, ma, soprattutto, in relazione al tipo di conseguenze (psico-fisiche) che la loro assunzione
produce, ha, dunque, determinato, in forza della sua disapplicazione,un vulnus del ricordato principio di
offensività .
La previsione normativa di una pena assolutamente identica (nel minimo come nel massimo edittale), in
relazione a precisi e dettagliati comportamenti, aventi ad oggetto prodotti, che, seppur tutti classificati come
illeciti, esprimono una diversa, quanto evidente, capacità di attentato alla salute di ne faccia uso, non appare,
pertanto, affatto improntata a canoni di ragionevolezza o logicità.
La denunziata elusione del principio di “offensività” – nella fattispecie – si traduce ulteriormente nella
lesione del principio di “proporzionalità”, inteso come “espressione di un equilibrio logico-etico-giuridico fra
condotta illecita e relativa ricaduta sanzionatoria”.
Costituisce chiara evidenza, quindi, la considerazione che non si possa mai comprimere abnormemente la
discrezionalità del legislatore, nella parte in cui essa concerne il “livello ed il modulo di anticipazione della
tutela”[5].
Va, però, sottolineato come il timore di una indebita invasione delle competenze proprie ed istituzionali del
legislatore interno, però, non può venire fecondamente paventato, nel caso in cui, una volta ritenuta pacifica
l'operazione di costruzione dell'illecito penale – da parte dell'ente sovranazionale -, egli debba dare corso
all'individuazione e tipizzazione di specifiche situazioni precettive, attenendosi alle linee guida di carattere
generale.
Esiste, dunque, un vincolo gerarchico – inderogabile – nell'ambito dell'esercizio del potere legislativo.
Non si tratta, però, nel caso di specie, di svolgere un'attività di sindacato che investa scelte di politica
criminale, le quali riguardino la precisazione di quelle condotte che si impongano come espressione di
presunzioni di pericolo o la identificazione del limite oltre il quale il pericolo (riconducibile intimamente alla
condotta) appare genericamente irrilevante.
Nel caso che ci occupa, invece, una volta individuato un condiviso denominatore comune di illiceità rispetto a
tutta una serie di condotte tipizzate in materia di stupefacenti, si rende (e si rendeva) assolutamente
necessaria l'adozione – da parte del legislatore – di un criterio idoneo a graduare il tenore di offensività,
che possa connotare le sostanze oggetto delle condotte sanzionate.
Ciò non è, affatto, avvenuto e, dunque, questa omissione costituisce il primo pesante rilievo che deve essere
mosso alla novella del 2006.
Vi è, però, di più.
Si impone, infatti, ai fini che ci occupano, la preliminare disamina della effettiva natura della fonte di diritto
comunitario.
Si deve, quindi, procedere ad identificare a quale categoria di fonte del diritto della UE, la decisione
2004/757/GAI appartenga.
Pare di poter dire che la soluzione del quesito sia agevole ed incontroversa, nel senso di collocare la
categoria delle “decisioni”, nella classe della “fonte del diritto derivato”, in quanto tale specie normativa
(tipica del sistema legislativo UE) presenta carattere di atto unilaterale.
L'inserimento sistematico della classe delle decisioni (cui fa parte a pieno titolo la 2004/757/GAI) nella citata
categoria, permette di affermare che ci si trova dinanzi ad una espressione normativa, la quale, in quanto
“linea guida” internazionale, presenta un marchio di vincolante cogenza per i diritti interni degli stati
appartenenti all'Unione Europea, i quali devono adeguare inderogabilmente le loro statuizioni ai dettami così
stabiliti.
La conclamata posizione di prevalenza del diritto comunitario sul diritto interno risulta condizione, ormai,
assolutamente pacifica, in quanto supportata – da lungo tempo - in modo costante da pronunzie
giurisprudenziali, come, ad esempio, quella n. 170/84 della Corte Costituzionale.
Consegue, pertanto, che l'estensione della sfera di applicazione di detto principio anche alle vere e proprie
fonti del diritto comunitario, determina “la non applicazione da parte del giudice nazionale e degli organi
amministrativi (per questi ultimi V. sent. n. 389 del 1989) delle norme interne contrastanti con
l'ordinamento comunitario”[6].
Balza all'evidenza come il principio appena riportato appaia del tutto pertinente alla situazione di conflitto,
che si va, in questa sede, esaminando e non richieda commenti di sorta, per la sua lapidaria chiarezza.
Come è stato affermato dalla Consulta nella citata sentenza n. 170 del 1984, la ratio della prevalenza
accordata al diritto comunitario è ravvisabile sulla base della “distinzione (e nello stesso tempo) e del
coordinamento tra i due ordinamenti”.
La attività di produzione legislativa di diritto nazionale deve, quindi, svolgersi nel rigoroso e tassativo rispetto
degli obblighi comunitari vigenti, giusto il disposto dell'art. 117 comma 1 e 2 Cost.
La norma appena richiamata pone, infatti, espressamente in correlazione l'esercizio della potestà legislativa
con i “vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”.
L'esistenza di una previsione del tipo di quella trasfusa nell'art. 117 Cost. Costituisce, poi, sul fronte del diritto
interno, prova ulteriore del grave inadempimento dello Stato italiano e della fondatezza della questione che
si va esaminando.
** ** **
Attese le univoche premesse sino ad ora sviluppate, emerge non solo il palese contrasto fra la norma
comunitaria ricordata e l'art. 73 comma 1 e 5 dpr 309/90, ma, soprattutto, affiora una duplice condizione di
grave inerzia, espressione di un inadempimento che coinvolge anche la Unione Europea.
Da un lato, infatti, appare evidente come l'Autorità comunitaria, sempre assai sensibile – come già detto - in
materie di importanza notevolmente inferiore a quella in questione, tolleri ingiustificatamente il mancato
adeguamento della legislazione italiana alle tassative e precise indicazioni europee, senza elevare una
procedura di infrazione a carico dell'Italia.
Dall'altro, inoltre, risulta assolutamente ingiustificata la scelta del Governo italiano, operata con la novella del
21 febbraio 2006, di disattendere platealmente il dettato della decisione 2004/757/GAI e, in pari tempo, di
derogare al dettato costituzionale dell'art. 117, attraverso la irrazionale ed illogica omologazione del
trattamento sanzionatorio concernente sostanze stupefacenti ictu oculi, tra loro, del tutto differenti.
La nuova formulazione del comma 1 dell'art. 73 dpr 309/90 (e del comma 5 dello stesso articolo), nella parte
in cui si stabilisce una unica pena (per il co. 1 da 6 a 20 anni di reclusione e da € 26.000 ad € 260.000 di
multa, mentre per il co. 5 da 1 a 6 anni di reclusione e da € 3.000 ad 26.000 di multa), appare insensata e
contraria a massime scientifiche e di logica, ma, soprattutto, tangibilmente lesiva del criterio di
proporzionalità che proprio l'art. 4 comma 1 della decisione 2004/757/GAI sancisce inequivocabilmente.
La opinabile scelta di politica criminale del Governo italiano – come si è avuto modo di sottolineare – si pone
in contrasto con l'art. 117 Cost., siccome si rivela incompatibile con quelle indicazioni di carattere generale
del diritto comunitario, cui essa avrebbe dovuto tassativamente conformarsi.
Vi è, poi, da rilevare come l'opzione – tradottasi nella L. 49/2006 – si riveli come particolarmente grave, in
quanto scientemente adottata, addirittura, successivamente alla promulgazione e vigenza della norma
comunitaria di riferimento!
Il legislatore italiano (che non poteva, certo, ignorare la esistenza e la forza vincolante della pregressa
decisione europea) ha, dunque, deliberatamente inteso porsi in contrasto con la fonte gerarchicamente
superiore (il diritto comunitario), determinando, al contempo, anche una distonia assoluta, sul piano
normativo, anche con la propria legge fondamentale: la Costituzione.
Ritiene chi scrive che la questione possa e debba trovare soluzione solo con la sua devoluzione alla Corte
Costituzionale.
Il giudice delle leggi deve essere chiamato, quindi, a valutare se – come sembra – nella scelta di unificare il
regime sanzionatorio concernente le condotte relative agli stupefacenti, rendendolo comune a tutte le le
sostanze, non si debba ravvisare il contrasto con gli artt. 3, 24, 27 e 117 Cost. .
Questo, a parere dello scrivente, deve essere il nucleo fondamentale della disamina, che si auspica.
Vale a dire, quindi, che il quesito va posto nei seguenti termini e cioè se “risulti costituire previsione
tassativa e vincolante, per il legislatore interno, quella di individuare fra i vari canoni idonei a
determinare l'entità della pena anche la natura degli stupefacenti oggetto di traffico, così come
stabilito dall'art. 4 comma 1 e dal punto n. 5) della decisione 2004/757/GAI e se il mancato
recepimento, in relazione al dpr 10 ottobre 1990 n. 309, (in materia di regolamentazione delle
sostanze stupefacenti), di queste tassative indicazioni normative internazionali, da parte del nostro
ordinamento, determini la illegittimità costituzionale dell'art. 73 co. 1 e 5 dpr 309/90 così come
modificato dalla L. 21 febbraio 2006 n. 49, per contrasto con gli artt. 3, 24, 27 e 117 Cost.”.
[1] La l. 21 febbraio 2066 n. 49 che ha parzialmente modificato il dpr 9 ottobre 1990 n. 309
[2] La tradizione e la cultura penalistica italiana, d'altro canto, già con giganti con Beccaria o Filangieri,
ebbe a segnare ed indicare che senza il richiamo al criterio della proporzionalità, la pena rischia di essere
null'altro che una pubblica vendetta dello Stato
[3] Gli altri concernono i “quantitativi”, “la commissione di reati in un contesto organizzativo”
[4] V. Manes “Principi costituzionali in materia penale” Atti della conferenza di Madrid 13-15 ott. 2011
[5] V. Manes “Principi costituzionali... “ cit. pg. 44
[6] Cfr. LegXV.camera.it
21-12-2012 08:41 Conti deposito - le ultime novità dell'anno 2012
Barbara Auricchio
Come già ampiamente trattato nella scorsa pubblicazione, ricordiamo che da gennaio
scatterà l'aumento dell'imposta di bollo sui conti di deposito, che subirà un innalzamento del 50%, passando
dall'attuale 0,10% al prossimo 0,15%, senza più la previsione di alcun tetto massimo di spesa ma
mantenendo invece la soglia minima di 34,20 euro.
Relativamente alle novità recenti, il mese di dicembre porta con sé promozioni natalizie anche per i conti di
deposito.
La miglior offerta promozionale del momento è “Buon anno” di Banca Marche: vincolando un importo minimo
di 5000 euro a 12 mesi su Deposito Sicuro si otterrà un rendimento del 5% lordo, un ottimo 4% netto. Con
questa nuova promozione Banca Marche si conferma miglior conto per i vincoli ad un anno.
Un balzo in avanti anche per Ibl la quale, controtendenza, ha incrementato il tasso creditore corrisposto sui
conti deposito, sia libero che vincolato, per tutte le scadenze.
Il tasso a 12 mesi passa dal 4,04% al 4,50% mentre quello libero dal 3,03% al 3,5%, il più alto del momento
per i depositi senza vincolo. Cosi facendo Conto su Ibl entra fra i migliori conti per le varie durate analizzate.
Tagli invece per diversi istituti fra cui Mps, la quale garantisce attualmente per il suo Conto Italiano di
Deposito un rendimento del 2,75% per i vincoli con durata annuale (prima era pari al 3%). Il tasso si riferisce
all'opzione “Benvenuto”, ossia alla linea destinata ai nuovi clienti del gruppo Mps.
Anche Banca Unicredit ha nuovamente abbassato il rendimento di Risparmio Sicuro, il conto vincolato a 60
mesi, che corrisponde ai suoi possessori un tasso medio che passa dal 2,77% all'attuale 2,54% annuo.
Anche il pioniere dei conti deposito Conto Arancio ha introdotto variazioni in diminuzione, prevedendo una
riduzione dello 0,20% sui tassi garantiti per i vincoli a 3 e 6 mesi per somme superiori ai 50000 euro. Da
notare come Ing Direct abbia innalzato la soglia minima del conto deposito: la somma minima vincolabile
passa infatti dai 5000 agli attuali 10000 euro.
Dando uno sguardo infine a quanto accaduto sul mercato finanziario, la situazione economica europea e
soprattutto quella italiana stanno attraversando una fase di relativa calma che ha visto, proprio nei giorni
scorsi, una netta discesa dello spread fra Btp italiani decennali e Bund tedeschi, il quale si attesta
attualmente intorno a quota 300 punti base. Anche i titoli di stato italiani hanno fatto registrare un nuovo forte
apprezzamento ed una conseguente riduzione del relativo rendimento.
L'ultima asta dei Bot ha visto proseguire il trend ribassista dei mesi scorsi: i titoli con durata annuale sono
stati collocati ad un tasso dell'1,456%, ancora in calo rispetto al mese precedente (1,762%).
22-12-2012 18:10 Le banconote croccanti valgono piu' di quelle molli...
Redazione
La furia natalizia vi ha lasciato senza il becco di un quattrino? Esistono, puo' darsi,
dei mezzi psicologici di limitare i vostri acquisti senza che ci sia bisogno di una trappola per topi o di ricci di
mare dentro il vostro portafoglio. Il primo mezzo, chiamato “effetto valore”, e' stato rilevato gia' da alcuni
anni. E' legato al valore nominale dei soldi. Se voi avete un biglietto da 5 euro, lo spenderete meno
velocemente rispetto alla stessa somma in monete. E se avete un biglietto da 100 euro, ci metterete piu'
tempo a dissiparlo che non cinque biglietti da 20 euro, anche se i valori sono i medesimi. La logica
matematica capitola di fronte a quello dello spirito umano.
Ma esiste un gioco di prestigio psicologico ancora piu' sottile, piu' improbabile e piu' potente rispetto
all'effetto valore. Il denaro non ha odore, ma ha un aspetto. In un articolo pubblicato lo scorso ottobre sul
“Journal of Consumer Research”, due ricercatori canadesi specializzati in marketing si sono interessati
all'aspetto delle banconote piu' che al numero scritto sopra le stesse Tra due banconote di 20 euro, quale
sara' la piu' cara per voi, la nuova o la vecchia? Quella pulita o quella sporca? L'immacolata o quella piena di
batteri? E il denaro sporco (nel senso stretto del termine) brucia di piu' le dita rispetto a quello pulito? Puo'
essere spesa piu' facilmente, pur avendo il medesimo valore, la banconota morbida che e' passata da
diverse mani o quella rigida che proviene calda calda da un distributore automatico, come un pane dal
forno?
Per avere la risposta, questi ricercatori hanno fatto una serie di test. Il primo e' stato di sottoporre delle cavie
ad un test di anagrammi. Tutti coloro che ne avevano risolto almeno l'80% hanno ricevuto 10 dollari. Ma, al
momento in cui se ne stavano andando, a loro veniva proposto un “lascia o raddoppia”: se risolvevano un
ulteriore anagramma, avrebbero guadagnato una banconota da 20 dollari (casualmente nuova o usata) che
veniva loro mostrata, altrimenti avrebbero perso tutto. Essi potevano anche declinare l'offerta e andarsene
coi propri soldi. Risultato: piu' di due terzi tra loro che avevano ricevuto una banconota da 10 dollari usata e
a cui si faceva vedere una banconota tutta nuova da 20 dollari, tentavano il colpo. Al contrario, chi aveva una
bella banconota da 10 dollari e avrebbero potuto guadagnare una banconota usata da 20 dollari, ci
provavano meno di tre volte su dieci...
In un secondo test le cavie facevano delle spese. Chi aveva una banconota nuova da 20 dollari spendeva
molto meno rispetto a chi aveva quattro vecchie banconote da 5 dollari. Al contrario, chi possedeva una
vecchia banconota da 20 dollari spendeva nettamente di piu' rispetto alle cavie che avevano quattro
impeccabili banconote da 5 dollari. Situazione che ha suggerito come l'effetto del nuovo e' piu' forte
dell'effetto valore. Le banconote sono come le patatine fritte: le migliori sono quelle croccanti.
Infine, con l'aiuto di un terzo test gli autori hanno dimostrato che le persone che fanno un acquisto di 8
dollari hanno per lo piu' la tendenza a liberarsi di un biglietto da 10 piuttosto che mettere insieme la somma
con tanti piccoli tagli.
I due ricercatori hanno concluso che una banconota nuova e' fonte di orgoglio per il suo proprietario,
che sentira' piu' male nel doversene separare. L'aspetto dei soldi puo' quindi modificare i comportamenti
d'acquisto. Ma nonostante ci si liberi piu' facilmente delle vecchie e piccole banconote, chi fa le rapine non
esige banconote di grosso taglio che siano ben croccanti.
(articolo di Pierre Barthélémy, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 13/12/2012)
23-12-2012 14:30 Dal giocattolo al videogioco. Una continuita' in crescita e in via di legittimazione
Redazione
Vincent Berry e' docente in Scienza dell'Educazione
all'Universita' Paris XIII e membro dell'équipe di ricerca “Loisir, jeu et objets culturels de l'enfance" (tempo
libero, gioco e oggetti culturali dell'infanzia), nell'ambito del laboratorio Experice. In occasione del Natale,
analizza il mercato crescente dei videogiochi a confronto coi giochi tradizionali, e i suoi effetti.
D. Alcuni studi mostrano come i bambini abbandonino sempre di piu' i giocattoli a vantaggio dei
videogiochi. E' l'inizio di una marginalizzazione dei giocattoli “antichi”?
R. I limiti d'eta', e' una realta', si spostano, ma io non credo ad una marginalizzazione dei giocattoli: questo
settore e' in costante aumento da diversi anni. Oggi, per i videogiochi, l'eta' chiave sembra che si collochi a
11 anni, al momento della pre-adolescenza e della ricerca di autonomia. Coi miei colleghi, al momento
stiamo conducendo uno studio sulle camerette dei bambini e la cultura materiale degli stessi bambini: e' a
questa eta' che la cameretta si trasforma. Gli oggetti dell'infanzia, essenzialmente giocattoli, hanno la
tendenza a sparire a vantaggio del computer, della consolle e dei videogiochi.
E' un modo di marcare il passaggio ad un nuovo periodo della vita. Prima i videogiochi sono presenti in casa,
ma praticamente nella sala comune. Al momento della pre-adolescenza e dell'adolescenza, la consolle ed il
computer appaiono in cameretta e le modalita' di gioco si trasformano: i bambini privilegiano una socialita' tra
pari o, al contrario, preferiscono restare da soli. E' anche in questo momento che cominciano a fare le
proprie cose solo nella loro cameretta, e non piu' sul tavolo della cucina. I videogiochi si iscrivono in questa
dinamica di ricerca di autonomia.
D. Dal giocattolo al videogioco, i bambini passano dalla manipolazione fisica di un oggetto alla
visualizzazione di un immagine. Quali sono le conseguenze?
R. Ci sono dei meccanismi comuni al giocattolo e al videogioco -il principio della costruzione, per esempio,
per il Lego e il videogioco Minecraft. La differenza principale e' la potenza del dispositivo del videogioco e il
tipo di esperienza che questo produce: esso ricicla la cultura ludica tradizionale, ma aumenta la potenza
dell'esperienza. Con un numero limitato di azioni, esso invia molte risposte, di potenzialita'. Si parla, in merito
al videogioco, di esperienza di gioco “aumentata”.
D. Con il videogioco si perde il piacere di fare qualche cosa con le proprie mani?
R. Il piacere della manipolazione e' sempre presente nel videogioco. Ce' una vera cultura attorno ad esso
-alcuni giocatori adorano le vecchie consolle, per esempio. Nintendo sviluppa delle consolle con colori e
disegni differenti ai quali i bambini sono molto sensibili. In questo senso le consolle portatili sono un
materiale ludico, una forma di giocattolo.
D. Si puo' dire che la cultura del giocattolo era piu' focalizzata sull'apprendimento mentre quella del
videogioco sul “divertimento”?
R. Il giocattolo, che ha una storia molto antica, e' stato presto associato all'educazione, sia dai pedagoghi
che dagli psicologi che sostengono come il gioco favorisca lo sviluppo, che dagli industriali che costruiscono
giochi cosiddetti “educativi”. Questa tradizione e' stata in parte rotta dall'arrivo di Barbie e di G.I. Joe negli
anni 1960: il discorso sul giocattolo e' allora cambiato, il divertimento e' stato considerato per la prima volta.
Il pensiero educativo si e' adeguato, ma oggi si mantiene ai margini nell'ambito del giocattolo.
Il videogioco e' un'altra storia, ma si ritrova questa tensione tra educazione e divertimento. -in un movimento
cronologico inverso! In una prima fase, nell'ambito degli anni 1970 e 1980, i videogiochi rinviavano volentieri
al divertimento, al piacere tra amici. Poi, nel decennio successivo abbiamo assistito alla nascita del gioco
ludo-educativo e dei CD culturali. E' il caso di Adibou o degli Zoombinis. Alcuni intendono far apprendere la
lettura e il riconoscimento dei colori. Ma ora, pur se questi giochi hanno avuto successo durante una dozzina
di anni, sono poco a poco spariti.
D. Lei dice che esiste una continuita' molto forte tra l'universo del giocattolo tradizionale e quello del
videogioco. Qual e'?
R. Il videogioco crea nuove forme di esperienze ludiche, ma ricicla anche l'universo tradizionale del
giocattolo. Nei Sims o in World of Warcraft, i personaggi rinviano alle bambole o a figurine che vengono
vestite e sulle quali ci si inventa delle storie. I videogiochi di guerra o di soldati richiamano forme tradizionali
di gioco che si ritrovano in tutti i corsi scolastici nell'ambito dei conflitti. I videogiochi fondati sullo scambio di
beni virtuali tra personaggi sono un'eco, anche se lontana, del gioco del mercato.
D. Si dice spesso che il videogioco e' piu' violento. Che ne pensa?
R. La tradizione dei giocattoli di guerra -armi, soldatini di piombo, G.I. Joe, i Maestri dell'Universo- e' molto
antica. D'altronde, la presentazione della violenza nei videogiochi e' piu' spettacolare: c'e' immagine e
movimento, cio' che rende la situazione piu' coinvolgente. Si criticano i videogiochi ma in realta' e' tutta la
cultura ludica dell'infanzia che si e' trasformata. Al tempo delle prime polemiche sulla violenza dei
videogiochi, negli anni 1990, le osservazioni erano sia sui videogiochi che sulle figurine di Power Rangers o i
cartoni animati giapponesi come Dragon Ball Z, I cavalieri dello Zodiaco o Ken il Superstite. Oggi, in
generale la violenza e' molto meno un eufemismo, ma resta meno romanzata nel mondo del gioco.
D. I videogiochi hanno favorito la separazione maschio-femmina nell'universo dei giocattoli?
R. All'inizio del videogioco, quando gli industriali non conoscevano bene il mercato, c'e' stato un momento di
dubbio: i fabbricanti pensavano che nella loro clientela non ci fossero che ragazzi ed esitavano a
“sessualizzare” i giochi. Ma essi hanno subito ripreso le abitudini del mondo del giocattolo. Il caso
emblematico e' Pac-Man, il personaggio a forma di camembert che e' stato un grande successo. Quando gli
industriali si sono resi conto che esisteva un pubblico di giocatrici, essi hanno immediatamente creato Miss
Pac-Men.
Dal punto di vista dei fabbricanti, questa “sessualizzazione" del videogioco e' venuta da Nintendo, una
industria che e' venuta dal mondo della carta (come i Pokemon) e del giocattolo. Quando si e' dedicata al
videogioco, essa ha utilizzato gli stessi metodi del giocattolo tradizionale. Questo processo si e' accelerato
quando Mattel, creatore di Barbie, ha editato dei videogiochi: essa aveva l'abitudine di sessualizzare i propri
giocattoli, e si e' messa quindi a fabbricare dei “girl's games”, come Barbie Fashion Designer, che propone di
disegnare e stampare dei vestiti per la propria bambola Barbie. Gli industriali hanno applicato le strategie gia'
provate nell'ambito del giocattolo: iperfemminizzazione dei personaggi e degli universi, creazione di codici
colorati che marcassero un universo pensato come femminile (bambole, equitazione), sviluppo di pubblicita'
che si indirizzassero direttamente alle bambine.
Oggi, la divisione maschio-femmina e' anche marcata nei videogiochi cosi' come nel giocattolo tradizionale,
ivi compresi gli imballaggi -rosa per le bambine, blu per i ragazzi. I giochi di cure materne, di “finzione”, di
bambole, di star, sono tutti destinati alle bambine -e' il caso, per esempio, di Imagine Babies o di Hannah
Montana Superstar. I giochi di guerra, di scontro, sono destinati ai ragazzi. Pierre Bruno, un ricercatore
specializzato nei videogiochi, ha analizzato questo fenomeno negli anni 1990: lui parlava, per i videogiochi,
di “tradizionalismo rinnovato”.
D. Ci sono usi diversi del videogioco in base ai livelli sociali?
R. Dagli anni 1990, il videogioco penetra in tutti i livelli sociali, grossomodo. Esiste una vasta gamma di
prodotti: i giochi di sport, notoriamente, seducono le classi popolari, le classi medie e gli avvantaggiati. Cio'
che cambia e' il discorso che si fa sui giochi. C'e' una pratica cosiddetta “coltivata” o “erudita”, per citare di
nuovo Pierre Bruno -le persone “teorizzano” i loro modi di gioco-, e una pratica cosiddetta “volgare” -si gioca
per il piacere, senza cercare un valore pedagogico alla propria attivita'.
D. In che cosa i videogiochi ci raccontano l'evoluzione dell'universo ludico?
R. Il videogioco e' una pratica culturale in via di legittimazione: essa e' sempre piu' considerata come
un'attivita' degna di interesse. Per capire: alcuni musei vi dedicano delle mostre. Ma, dietro il videogioco, c'e'
tutta la nostra cultura ludica che si e' trasformata. Oggi, il mondo del gioco e del divertimento in generale, si
e' considerevolmente sviluppato: le persone giocano sempre di piu', che siano bambini, adolescenti o adulti,
donne o uomini, provenienti dai livelli popolari o dalle classi superiori. I videogiochi, i giocattoli, ma anche i
giochi di societa' sono molto piu' presenti nel nostro quotidiano rispetto ad una cinquantina di anni fa. Essi
occupano uno spazio importante in tutti gli ambiti sociali.
Questa diffusione della cultura ludica e' un effetto di una generazione legata in parte ad una trasformazione
dell'industria dell'infanzia. I bambini nati negli anni 1960 in Usa, o negli anni 1970 e 1980 in Francia, sono
stati sottoposti ad un rapporto diverso col gioco, coi giocattoli, coi film e coi cartoni animati. Questi bambini
hanno beneficiato di una cultura ludica la piu' varia -di cui io non giudico la qualita'- sono diventati grandi, ma
c'e' una continuita' tra il gioco dei bambini che essi erano e quello degli adulti che sono diventati.
(intervista di Anne Chemin, pubblicata sul quotidiano Le Monde del 23/12/2012)
25-12-2012 18:47 Gli spacciatori dei quartieri a nord di Marsiglia che 'vivono ancora presso la propria
madre'
Redazione
“Perche' gli spacciatori vivono presso le loro mamme?”. E' a
questa domanda che tenta di rispondere un documentario diffuso su “Les Pieds sur terre”, su “France e
culture”, riportando le discussioni dei giovani dei quartieri a nord della citta' di Marsiglia.
La risposta: “perche' non hanno abbastanza soldi per pagarsi un appartamento”. Cosi' semplicemente.
Perche' per i piccoli spacciatori de “La Castellane” o gli altri quartieri vicini, il commercio di cannabis non e'
cosi' lucrativo, e cio' che guadagnano viene presto dilapidato. “Essi sono causa di danni”, dice la giornalista,
che chiede: “Cosa fate la'?”. “Niente, siamo la', non facciamo niente. Si cerca di lavorare nel quartiere. Si
osserva, si vende, si fa tutto. E se si puo' rubare, si fa anche quello. Tutto cio' che ci puo' portare del
denaro”.
Alcuni si ricordano i loro primi passi. “Io tremavo. Come se fosse il giorno del ritorno a scuola dopo le
vacanze”, racconta uno. Ma ecco che: “volevo andare al cinema, e non avevo soldi”. “Ho cominciato perche'
ho visto intorno a me della brava gente che ne era gia' coinvolta. E perche' loro avevano gia' questo?... Io ho
seguito il loro cammino”, spiega un altro. Che puo' finalmente acquistare dei vestiti griffati.
I giovani, tra 18 e 20 anni, descrivono un commercio ben rodato, organizzato, gerarchizzato. C'e' la
sentinella, che guadagna tra 40 e 80 euro al giorno, il battitore, il venditore, che guadagna da 80 a 200 euro,
il tagliatore e il magazziniere, da 100 a 200 euro, e poi “l'infermiera”, il gestore del territorio, e il padrone, che
guadagnano rispettivamente 1.500, 6.000 e 10.000 euro al massimo in un mese. Si impara sul posto di
lavoro, e si puo' rapidamente crescere di grado.
Si vende solo hashish ed erba. “Chi si e' dato da fare con la cocaina, sono tutti in prigione o sono morti”.
Spiega uno dei due. Alcuni hanno perso degli amici. “Nel traffico degli stupefacenti non c'e' giustizia”. E
raccontano anche i racket della polizia locale, i furti, i genitori che fanno ancora fatica. “Mia madre lavora
come tutte le madri del quartiere, lei fa le pulizie. Avete mai visto una madre di questi quartieri in un ufficio?”,
il quotidiano, gli spinelli. “Si fuma molto”. “In strada i francesi si nascondono per fumare, per rollarsi la
propria canna. Il ragazzo di questi quartieri usa i propri spinelli come fosse una cosa normale, e' come se
fossero legali, come se tu mettessi fuori di tasca il tuo pacchetto di caramelle. L'unico luogo in cui tu ti devi
nascondere e' la famiglia, le perone anziane. Questi per noi rappresentano la polizia!”.
Ma, lungi dal soddisfarsi di un lavoro “facile” ma rischioso e poco stimolante, essi fanno i piu' grandi sogni.
“Come la nostra vita cambierebbe se avessimo un lavoro, che fosse buono, stabile, con dei buoni guadagni.
La mia ragazza,, un buon piccolo lavoro, la mia piccola automobile. E' questa la vita da sogno per me”.
(articolo edito sul quotidiano Le Monde del 25/12/2012)
------------------------------------------AVVERTENZE è un quotidiano dell'Aduc registrato al n. 5761/10 del Tribunale di Firenze.
Direttore Domenico Murrone.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606
Fax: 055.2302452
URL: http://avvertenze.aduc.it
------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA!
Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua
scelta:
- con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/
- CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502
- CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00
(N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero)
-------------------------------------------