La voce di Sovico n.1044

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La voce di Sovico n.1044
La voce di Sovico
n. 1044 Settimanale della Parrocchia di Sovico - 20845 - Piazza Vit. Emanuele II, 12
anno XXiI Tel. 039.2012369 - Mail Redazione: [email protected]
ORATORIO FERIALE
ESTIVO 2015
Sito parrocchia: www.parrocchiadisovico.it
5 luglio
2015
ORATORIO FERIALE ESTIVO 2015
APPUNTAMENTI DELLA COMUNITÀ
DOMENICA 5 LUGLIO
Oggi pomeriggio - come ogni Domenica pomeriggio d'estate l'Oratorio è aperto per tutti, piccoli, grandi e famiglie!
MERCOLEDÌ 8 LUGLIO
a partire dalle ore 20.30 presso l'Oratorio di Macherio:
INCONTRO DEGLI ANIMATORI DELL'ORATORIO FERIALE
della nostra Comunità Pastorale.
Una serata di incontro, di gioco e amicizia.
VENERDÌ 10 LUGLIO ALLE ORE 20.30
sono attesi in Oratorio tutti i ragazzi dell'Oratorio Feriale,
le loro famiglie e tutta la comunità
per la SERATA CONCLUSIVA
DELL'ORATORIO FERIALE
Sarà un grande momento di festa
che ci farà ritrovare tutti insieme
nel luogo dove la nostra Parrocchia impegna molte risorse
per educare i nostri ragazzi e giovani alla vita e alla fede.
Ricordiamo che l'Oratorio continua la propria attività estiva
per i ragazzi anche nella settimana successiva.
Chi non si fosse iscritto lo può ancora fare presso la segreteria dell'Oratorio.
SABATO 11 LUGLIO
alle ore 21.00 a Biassono
TAVOLA ROTONDA CON MONS. SHLEMON WARDUNI
Vescovo ausiliare del Patriarcato Caldeo di Bagdad
che sarà intervistato dal giornalista LUCA GERONICO
della redazione esteri di Avvenire
Lo scorso anno, 150.000 cristiani sono dovuti fuggire dalla città di Mosul
e dalla piana di Ninive, abbandonando tutto ciò che avevano, per mettersi al riparo dalle milizie dell'ISIS, nel vicino Kurdistan iracheno. E in
tutto l'Iraq si contano ormai oltre 2 milioni di profughi, anch'essi in
fuga dall'ISIS.
In questo drammatico contesto, quali sono i problemi più urgenti da
affrontare come cristiani. Di questo si parlerà nell'incontro con il Vescovo Caldeo Mons. Shlemon Warduni.
L'anniversario
dei trentanni
del CAI
di Sovico
Nel 1985 un gruppo di amici appassionati della
montagna si imbarcavano in due imprese: la fondazione o meglio la rifondazione della Sezione del CAI
di Sovico e l'acquisizione di un rifugio da gestire.
Entrambe le iniziative sono state realizzate ed oggi
ne celebriamo l'anniversario dei trentanni.
Siamo invitati a partecipare ai festeggiamenti che si terranno il 12 Luglio
2015 presso il "Rifugio Del Grande Camerini" sito nel Comune di Chiesa
Valmalenco e a visitare la mostra fotografica organizzata nella frazione di
Chiareggio.
Chi intende parteciparvi, è pregato di confermare la sua presenza
tramite la mail della sezione: [email protected]
Per pregare la parola in famiglia
BIA
BIB
Esodo 3,1-15 Salmo 67
1 Corinzi 2,1-7 Matteo 11,27-30
Giosuè 1,1-5 Salmo 135 Luca 8,34-39
Giosuè 3,7-17 Salmo 113A Luca 8,40-42a.49-56
Giosuè 4,11-18 Salmo 65 Luca 9,10-17
Giosuè 5,13-6,5 Salmo 17 Luca 9,18-22
Giosuè 6,19-20.24-25.27 Salmo 46 Luca 9,23-27
Proverbi 2,1-9 Salmo 33 2 Timoteo 2,1-7.11-13
Giovanni 15,1-8
Domenica 12 luglio Giosuè 10,6-15 Salmo 19 Romani 8,31b-39
7a dopo Pentecoste Giovanni 16,33-17,3
Domenica 5 luglio
6adopo Pentecoste
Lunedì 6 luglio
Martedì 7 luglio
Mercoledì 8 Luglio
Giovedì 9 luglio
Venerdì 10 luglio
Sabato 11 luglio
Un'iniziativa del Parroco Don Giuseppe
aperta a tutta la comunità pastorale
ANCORA PREGHIERA
Sono tanti i desideri che come parroco porto in cuore... ma il desiderio che li riassume
tutti resta quello di fare amare la preghiera.
Nella preghiera il cuore impara a dare
spazio al Signore, al suo amore che ci apre
alla comunione fraterna, al suo amore che
dà bellezza alla nostra vita, che la riempie di gioia. Nulla, più della
preghiera, è capace di cambiare il mondo.
Comincio sempre più a capire quella frase di sant'Alfonso, un po' forte ma
sicuramente vera: «Chi prega si salva, chi non prega si danna». Capisco anche
quello che diceva San Giovanni Bosco parlando ai suoi giovani di preghiera:
«Chi prega si occupa della cosa più importante di tutte».
Sempre a proposito della preghiera mi ha colpito quanto diceva San
Francesco di Sales: «II buon cristiano prega almeno mezz'ora al giorno
tranne quando ha molto da fare, allora pregherà un'ora!».
Forse i santi possono sembrare esagerati ma certamente avevano capito
il cuore dell'uomo che essendo fatto per Dio, tutto quello che è meno di Dio
non lo soddisfa mai. Ora, pregare significa proprio lasciarsi riempire di Dio
e trovare in Lui la pace del cuore.
In questa luce ho voluto che si compisse un mio desiderio, quello di fare
ogni mese un giorno intero di Adorazione Eucaristica. Abbiamo chiamato la
proposta: "24 ore con Gesù"; dalle 9.00 del primo venerdì di ogni mese alle
9.00 del primo sabato onorando così i Sacri Cuori di Gesù e di Maria.
Hanno accolto attualmente la proposta un centinaio di persone, altri possono aggiungersi. Si sta rivelando un momento di grazia particolare; mi commuove vedere che anche di notte, qualche giovane si affaccia in chiesa per
un po' di preghiera silenziosa.
Vedo che il Signore sta cambiando molti cuori e sono certo che sta
preparando grazie grandi per questa nostra comunità parrocchiale e per tutta
la comunità pastorale.
Don Giuseppe
ORATORIO FERIALE ESTIVO 2015
GRUPPO DEI VERDI
GRUPPO DEI GIALLI
Tutto il gruppo dei partecipanti all'oratorio feriale esti
l gruppo dei partecipanti all'oratorio feriale estivo 2015
ORATORIO FERIALE ESTIVO 2015
GRUPPO DEI ROSSI
GRUPPO DEI BLU
TANTI BAMBINI SONO PASSATI DA QUI, HANNO GIOCATO,
HANNO AMATO QUESTI LUOGHI, QUI SI SONO SENTITI
A CASA. LASCIA ANCHE TU
IL TUO SEGNO.
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Da un mese a questa a parte, questa scritta, attorniata da foto singole e di gruppo di bimbi che ormai sono diventati grandi, accoglie chiunque varchi il portone della nostra scuola!
E' lo slogan del nostro nuovo progetto di pavimentazione che
riqualificherà l'area giochi del nostro cortile. La pavimentazione consentirà di eliminare la ghiaia intorno ai giochi esterni per un confort
ed una sicurezza sempre maggiore dei nostri piccoli alunni!
Chiunque fosse interessato ad aiutarci, anche con un piccolo contributo, o anche semplicemente a vedere le foto dei bei tempi passati, può
passare a trovarci a scuola!!!
AIUTACI ANCHE TU A FINANZIARE
QUESTO PROGETTO PER LA FELICITA' DEI NOSTRI BIMBI
NOI TI DICIAMO GRAZIE DI CUORE!
IL CORO "LAUDAMUS DOMINUM"
AL CARCERE S. VITTORE DI MILANO
Come ogni anno per un gruppo di sovicesi, i componenti del coro
"Laudamus Dominum", domenica 21 giugno si è ripetuta l'esperienza
della visita al carcere di S. Vittore di Milano, un momento significativo
che ci permette sempre di fare incontri umanamente e spiritualmente
ricchi. Il nostro impegno consiste nell'animare le S. Messe, nella rotonda, tra le sezioni maschili, e nella cappella della sezione femminile.
Nella mattinata, nell'intervallo tra le due messe, abbiamo modo di
incontrare i sacerdoti, le religiose, i seminaristi che lì prestano servizio,
ascoltare alcuni racconti riguardanti persone recluse e immaginare le
vicende dolorose che hanno portato diversi di loro a scontare una pena,
scambiare qualche battuta con alcuni agenti, incrociare gli sguardi dei
detenuti che convengono per la celebrazione e stringere le mani durante il segno della pace alle donne detenute.
In carcere la sofferenza è tangibile, ma diverse persone che giornalmente lo frequentano cercano di portare un po' di speranza, e
così anche noi.
Durante le celebrazioni a cui abbiamo partecipato i sacerdoti hanno
voluto sottolineare che il Vangelo odierno ci ricorda che siamo tutti cercati, voluti da Dio, invitati alla sua festa e alla sua gioia, senza che ci
venga chiesto nulla in cambio.
Dio desidera soltanto che ognuno possa gustare la sua gioia, che
non è evasione, divertimento, ma è capacità di assaporare la vita, in
ogni situazione che ci riserva. E' importante perciò non lasciarsi sfuggire, perché disinteressati o presi da altro, gli inviti che Dio ci offre.
Ci ha colpito ascoltare queste parole, rivolte a noi e ai detenuti,
ricordare che Dio non giudica e sa amare ogni persona prendendosi
cura delle nostre fragilità. Infine siamo tornati alle nostre case, e ci è
sembrato strano poterci scaldare al sole estivo, godere la tranquillità domenicale per le strade di Milano, mentre lasciavamo detenuti,
operatori e agenti, pensando che a molte persone queste piccole
gioie sono negate.
Ci hanno chiesto di ricordarci di loro, e intendiamo farlo, impegnandoci a tornare. Crediamo che non sia cosa da poco per loro sapere di
non essere dimenticati.
A. F.
QUALE INTERVENTO
PER SALVARE I PROFUGHI
L'arcivescovo di Milano, in visita ai campi di accoglienza di
Erbil del Kurdistan, riflette sulle azioni umanitarie, ma anche
sulla risposta militare per proteggere i perseguitati e «fermare l'aggressore ingiusto»
del CARD. ANGELO SCOLA
Era il primo giorno di Ramadan dell'anno scorso (29 giugno)
quando l'Isis proclamava il califfato. Il venerdì successivo, al-Baghdadi si mostrava in pubblico nella grande moschea di Mosul e
nei mesi successivi si compiva la cacciata dei cristiani dai villaggi della piana di Ninive, il massacro degli yazidi e l'espansione
jihadista in Iraq e Siria.
Una coincidenza ha voluto che proprio nel primo venerdì di Ramadan,
quindi a un anno esatto (secondo il calendario islamico) dalla prima
apparizione pubblica del «neo-califfo», visitassi brevemente i campi
profughi allestiti a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, su invito dei
Patriarchi Bechara Rai, libanese, e Louis Sako, iracheno.
I sentimenti tra i sacerdoti e gli operatori oscillavano tra la rabbia e l'esasperazione. Le priorità della guerra si sono spostate altrove e la riconquista di Mosul e della piana di Ninive è stata rinviata
a data da destinarsi.
Nel frattempo sono 125 mila i rifugiati cristiani in Kurdistan — una
parte soltanto dello sterminato popolo degli sfollati — e anche se qualche progresso è stato fatto, come la riduzione delle tendopoli da 26 a 7,
le condizioni, nei vari campi profughi, rimangono tragiche, in particolare con l'arrivo della calura estiva. Ma soprattutto mancano le prospettive per l'avvenire.
Gli incontri a Erbil sono stati letteralmente un pugno nello stomaco.
Nessuna carta geografica, nessun'analisi geopolitica regge il paragone
con la testimonianza delle vittime. Impossibile eludere la loro insistente domanda: «Che cose state facendo per noi?».
Mi pare che il primo livello della risposta debba essere quello uma-
nitario. Sono stati compiuti grandi sforzi, ma il bisogno è sterminato.
Per questo è necessario un impeto di solidarietà ancora più grande.
Non lasciamo più nessuno nelle tendopoli! Allestiamo scuole per permettere ai bambini e ai ragazzi di non passare in ozio la giornata! Restituiamo ai profughi luoghi di socializzazione e di occupazione!
C'è poi un secondo livello della questione. Molti vorrebbero tornare
ai loro villaggi, oggi controllati da Isis, ma questo non è realisticamente
possibile senza un intervento militare. In questo caso credo debba valere il principio dell'ingerenza umanitaria, della protezione del vittime e
anche dei loro carnefici, perché, come ha ricordato papa Francesco,
«fermare l'aggressore ingiusto è un diritto dell'umanità, ma è anche un
diritto dell'aggressore, di essere fermato per non fare del male».
Come ha richiamato il Patriarca Sako, questo intervento, sotto l'egida
dell'Onu, dovrà appoggiarsi sulle forze locali, superando la stasi di una
coalizione internazionale inconcludente e sfilacciata.
Altrettanto importante è il livello politico. Nel discutere degli assetti futuri del Medio Oriente molti hanno sottolineato come sia necessario
uscire dal discorso della protezione delle minoranze per imboccare
decisamente la strada della cittadinanza e dei diritti per tutti.
La causa non è soltanto cristiana, è di tutti quelli che hanno a cuore
un Medio Oriente moderno e pacificato. Per questo sarà dunque fondamentale un lavoro educativo che richiederà decenni per sradicare, come
diceva il Patriarca Sako, i germogli del jihadismo fin dalla loro origine.
Dimensione umanitaria, militare, politica, educativa: l'Iraq — e
la vicina Siria ove si sta consumando il martirio di Aleppo, nuova
Sarajevo — richiedono un'azione coordinata a più livelli impegnativa e difficile. Ma una certezza s'impone per l'Europa ripiegata su
di sé: occorre uscire dal narcisismo miope che ci imprigiona in calcoli spesso vuoti.
Bisogna agire e agire subito, semplicemente perché non è accettabile che ancora oggi centinaia di migliaia di persone siano cacciate dalle
loro case o uccise per ragioni religiose.
Questo deve bastare per suscitare un impegno degno della miglior
storia del nostro continente.
Cardinale, Arcivescovo di Milano - Presidente del Centro Oasis
TORNEO SERALE 2015
Sabato 27 giugno è ufficialmente terminato il torneo serale dell'oratorio di Sovico, edizione 2015.
Al torneo hanno partecipato circa 500 atleti di dai 6 ai 60 anni, 44
squadre divise in 10 categorie. In totale si sono disputate 76 partite in 25 giorni.
In alcuni momenti è stato difficile riuscire a rispondere a tutte le
necessità anche a causa delle numerose persone che venivano a
vedere le partite, ma in fin dei conti lo spirito del divertimento ha
reso meno pesante il compito degli organizzatori.
Di seguito vengono proposte le classifiche finali suddivise nei vari
tornei.
QUADRANGOLARE
MINICALCIO T-1
(2007-2008)
TORNEO
COLOMBO FILATI
(2003-2004)
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
Canonica
Carate
Sovico B
Sovico A
Carate 2004
Sovico
Carate 2003
Leo Team Biassono
QUADRANGOLARE
MINICALCIO T-2
(2007-2008)
TORNEO
MARIANI PIETRO A. M.
(2002)
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
Sovico B
Sovico A
Briosco
Leo Team Biassono
TORNEO
VILLA VALERIO A. M.
(2005-2006-2007)
1.
2.
3.
4.
Carate
Sovico 2006
Sovico 2005
Verano
Leo Team Biassono
Seregno Lazzaretto
Sovico
Oratori Triuggesi
TRIANGOLARE 2001
1. Besana
2. Virtus Fo.Ca
3. Sovico 2001
TORNEO
IMPRESA EDILE SPOLTI
(99-2000)
TORNEO
ALIPRANDI MARTINO A. M.
(OVER 18)
1.
2.
3.
4.
1. Old Town Cafè
2. Teco Team
3. Studio Estetico del Benessere
Albiate
4. Maroc Sport Team
U.P. Sovicese
Sovico A
Sovico B
Leo Team Biassono
TORNEO IN RICORDO
DI FEDERICO
E LORENZO
(OVER 17)
1.
2.
3.
4.
Sovico B
Sovico A
Virtus Calò
ASO Calò
CAPOCANNONIERE
Perego Elia
TRIANGOLARE
CALCIO FEMMINILE
1. Bove Lover
2. S. Giorgio Desio
3. Sovico
Cinema Nuovo Sovico
L'oratorio e l'A.S.D.O. GSO Sovico vi augurano buone vacanze e danno l'appuntamento a settembre con l'inizio della nuova stagione.
Si ricorda inoltre che domenica 5 luglio tutti gli atleti dovranno riconsegnare borsa e divise. Inoltre chi vorrà iniziare o continuare a
giocare in oratorio potrà farlo consegnando il modulo di preiscrizione.
Le persone impossibilitate a consegnare domenica l'abbigliamento prestato, dovrà accordarsi con il proprio allenatore oppure scrivendo a
[email protected] .
ORARI
Sabato 4 luglio
ore 21.15
Domenica 5 luglio
ore 21.15
Lunedì 6 luglio
ore 21.15
INGRESSI
Intero • 6 Ridotto • 4