Gli affitti brevi vincono la crisi Ora nuovi fondi

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Gli affitti brevi vincono la crisi Ora nuovi fondi
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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 12 AGOSTO 2012
Provincia
A
«Affittasi» ovunque
Fioriscono i cartelli
Qualcuno nei nostri paesi di montagna fa
notare come i cartelli «Affittasi» si siano
moltiplicati, quest’anno. Segno che si fa
più fatica a piazzare gli appartamenti.
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a
Gli affitti brevi
vincono la crisi
Ora nuovi fondi
Valle Seriana, tutti occupati i 41 appartamenti
del progetto Promoserio: 504 mila euro per il turismo
immobiliari – aggiunge Fratta –,
ma anche qualche privato ha
aderito».
Qualche, perché affittare casa
per una settimana, ripulirla e via
di nuovo con un altro cliente, ai
più non va. «Eppure l’esperienza
dice che è proprio questo il segreto per tenere vivo il nostro turismo» aggiunge il presidente di
Promoserio, sul cui sito
(www.valseriana.eu) si possono
trovare le schede di tutti gli alloggi metrature, servizi e prezzi inclusi.
MARTA TODESCHINI
a Che si debba cominciare dalla «politica del sorriso»
Guido Fratta lo va dicendo da un
po’. Tanti hanno recepito il messaggio o già lo fanno loro da una
vita, condendo fatture e scontrini con un «buon giorno» sincero
che vale oro (ed è esentasse). Alcuni ancora no: gelosi del mè
paìs, i turisti li vedono passare,
ma per carità.
Eppure il turismo è e sarà il futuro delle nostre valli. Ora da Albino fino a Schilpario a mettere
il piede sull’acceleratore arrivano anche un po’ di soldini che
non fanno mai male: 330 mila
euro per la precisione, fondi
«sganciati» dalla Regione Lombardia per un nuovo progetto di
valorizzazione territoriale delle
Orobie Orientali promosso da
Comunità montana Valle Seriana e Promoserio sotto il nome di
«Valseriana attraction». Ma la cifra sul tavolo è più alta: 504 mila
euro. Oltre ai fondi regionali che
arrivano nell’ambito dell’accordo di programma triennale sui
«Progetti d’eccellenza» stipulato
con il ministero del Turismo, sono da aggiungere altri 107 mila
euro dalla Comunità montana
attraverso il Programma integrato di sviluppo locale e altri 67 mila da Promoserio.
Oltre mezzo milione di euro.
Ma cosa ci si farà? Anzitutto si
promuoverà la politica degli affitti brevi, una sperimentazione
avviata un anno fa proprio da
Promoserio per scongiurare il fenomeno – frequentissimo nelle
patrie delle seconde case – dei
«letti freddi». Il che significa avere una meravigliosa seconda casa in montagna, una delle tante,
e sfruttarla una, massimo due
settimane l’anno più qualche
weekend sparso. La logica, presa
in prestito da quei maestri del turismo che sono gli altoatesini, è
invece di farli girare, questi benedetti appartamenti.
Case sempre piene
E i numeri danno ragione all’iniziativa di Promoserio: «Siamo
partiti con 41 appartamenti di
standard medio-alti e a luglio e
agosto sono tutti pieni» spiega il
presidente di Promoserio Guido
Fratta. La maggior parte si trovano sull’altopiano di Clusone e
sotto la Presolana, ma ci sono case a disposizione anche sull’asta
del Serio, da Gromo in su. «La
maggior parte sono in mano a
Neve e tipicità
Guido Fratta
Si promuovono
i prodotti tipici e le
zone sciistiche. Soldi
anche per la ciclovia
La testimonianza
A
«Formula ok
Ho aderito:
i primi clienti
sono già qui»
A
Tra chi ha scelto di aderire alla formula degli «Affitti turistici» proposta da Promoserio ci sono, oltre a
numerose immobiliari della Valle
Seriana, anche alcuni privati. Per
nulla frenati dal fatto di cedere a locazione i propri appartamenti anche solo per una o due settimane,
se non addirittura per un weekend,
si dichiarano soddisfatti della scelta fatta. Come un signore di Gromo,
alla sua prima esperienza di questo
tipo, visto che ha deciso da poco –
da quando cioè ha sistemato casa –
di darsi all’affitto. «Ho aderito per
una questione di pubblicità – dice –.
Conosco l’operatività di Promoserio, quindi quando ho sistemato gli
ambienti, ho deciso di aderire». E i
primi clienti sono presto arrivati:
una famiglia del Milanese, che si sta
godendo due settimane di ferie.
Con questi fondi si punterà a sostenere questa formula attraverso la pubblicità, come succederà
per altre tre azioni.
Anzitutto la promozione del
territorio, in particolare le località sciistiche e «il comprensorio
Seriosnow – spiega Fratta –,
quello che unisce Pora, Presolana, Spiazzi di Gromo, Lizzola e
Colere oltre a Schilpario (a rischio chiusura, ndr), 100 chilometri di piste dove abbiamo lanciato il biglietto unico». Dalla neve al gusto, si valorizzeranno poi
i prodotti tipici seriani e scalvini,
«dagli scarpinocc alle formaggelle, dallo scalèt al melgotto, con la
promozione in tutta la regione e
un aiuto ai ristoratori che li promuoveranno – spiegano da Promoserio –, oltre alla creazione di
una "Via dei sapori seriani"».
Terzo settore da sostenere, la
rete delle Pro loco: «Sosterremo
iniziative che hanno un forte impatto turistico, in modo da creare degli "speciali" riservati a particolari eventi, sostenendone la
promozione» aggiunge Fratta.
Infine si torna a parlare di piste ciclabili: con questi fondi
verrà illuminata la pista ciclopedonale Ranica-Alzano e il tratto
di Pradalunga.
«La ricetta anticrisi»
Soddisfatto il presidente della
Comunità montana Eli Pedretti:
«Pur in grande difficoltà a causa
della situazione economica generale, il nostro ente non rinuncia a considerare prioritario il
settore turistico. Continuiamo a
ritenere che la bellezza del nostro territorio possa divenire volano di sviluppo per la montagna
altrimenti in crisi. Regione Lombardia, che ringrazio sentitamente, sta credendo in noi e nel
nostro impegno». ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
a
Impazza il canyoning
Torrenti come parchi
a Un’idea per il turismo?
Guardate questa foto. E non lasciatevi ingannare: non siamo in Arizona, dentro uno di quei canyon da
perdere il fiato. Val-Se-ria-na, dove
si comincia a stupire.
Presente la Valvertova, là dove
un tempo non troppo lontano
tutti ma proprio tutti i ragazzotti del paese seriano andavano a
tuffarsi? Che quelle pozze potessero prestarsi a qualcosa di
più avventuroso, Alberto il perito meccanico l’aveva intuito
da tempo. E ora che non è più
impiegato a fare progetti in autocad, lui le escursioni in canyoning le organizza per gli altri. Da
brivido puro.
Alberto Albertini, classe 1969
di Bergamo zona Borgo Santa
Caterina ha semplicemente seguito l’onda. Quella del sogno di
diventare guida alpina, che ha
realizzato nel 2007 in Trentino,
e quella dei nostri torrenti, che
esplora in lungo e in largo oltre
alle pareti e ai sentieri delle
Orobie.
«Finiti i miei corsi per diventare guida alpina – spiega Albertini –, nel 2007 ho fondato la
Truemountain». Montagna vera, «perché il mio obiettivo è
trasmettere valori veri della
montagna, non solo l’estremo».
Una montagna alla portata di
Nel canyon di Valbondione
tutti, quindi, come recita lo slogan messo in testa al sito della
società per la quale Maria Grazia Bugliari Armenio, compagna
di Alberto, cura la comunicazione.
Qualcosa deve avere funzionato, nel suo lavoro di mail e
pubblicità, se «dalla fine di aprile a oggi abbiamo fatto già una
trentina di uscite, per lo più nei
fine settimana». La cifra si riferisce al solo canyoning, la disciplina che qualcuno si sbilancia
a definire «l’assoluta novità del
2012», almeno in Valle Seriana.
«Molti arrivano con le idee
chiare, ma molti di più sono
portati a questo sport dalla curiosità – spiega la guida alpina
–. Mi stupisco nel notare come
il canyoning sia ancora troppo
poco conosciuto: non pochi
clienti pensavano di dover entrare in un canotto, confondendo questo sport con il rafting».
Idee chiare o meno, fatto sta che
questo trekking acquatico pare
stia sfondando. «È una scoperta anche per noi, non pensavamo» ammette Albertini. Brivido, scoperta, avventura: ma dove? «Ai principianti proponiamo uscite a Fiumenero, un concentrato di tuffi, calate e scivoli: è un acquasplash al naturale».
Poi c’è il Serio a Maslana, sopra Valbondione: «Qui ci stai
dentro per cinque ore, è un livello più difficile», il canyon
Valvertova, quello di Valgoglio
scavato dal torrente della Valsanguigno e pure la «valle delle
falesie» di Valgua e Camocco, il
canyon che non t’aspetti, a due
passi da Bergamo. Siamo infatti ad Albino, nella valletta sotto
la funivia che porta a Selvino.
Anche questa tutta da scoprire.
Meglio se con corde e muta da
sub. Contro i brividi, anzi no. ■
M. Tode.
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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 12 AGOSTO 2012
Pronti al Ferragosto, ma con l’incubo dello spread
Mancano tre giorni al Ferragosto: gli operatori turistici delle nostre
valli si preparano al pienone. Il nostro viaggio tra le località più
gettonate inizia da Selvino, dove si scopre che la stagione sta decollando,
ma con una flessione rispetto all’anno scorso. A soffrire sono soprattutto
le seconde case. E chi le occupa punta sui ribassi
a
Qui Selvino, dove seconda casa
fa rima con low cost. E sardina
Luciano Ceroni
A
Selvino
Roberto Grigis
Giuliano Cortinovis
Dolci, Ghilardi e Camozzi
I numeri
A
504.000
euro È la cifra prevista per sostenere il progetto di valorizzazione «Valseriana attraction»
5
Federica Bertocchi
le azioni da promuovere: il turismo
legato allo sci, i prodotti tipici, gli affitti brevi, la rete delle Pro loco e l’illuminazione della ciclopedonale Ranica-Alzano e di Pradalunga
41
gli appartamenti aderenti al progetto «Affitti turistici»: sul sito di
Promoserio schede con foto e prezzi
Diego Crevacore
mento». Cortesia o subaffitto,
fatto sta che ci si stringe.
Alla cartoleria «Il Papiro» Luciano Ceroni non nota questa
gran flessione nel numero di turisti in giro, «ma il taglio del superfluo, quello sì: si sta molto attenti a spendere». Davanti alla
pista da sci estiva del Purito c’è
chi invece, come Betti Ghilardi,
Sergio Dolci e Adriana Camozzi
del Gruppo missionario parrocchiale, parla di «appartamenti
sfitti, non si riesce a piazzarli»,
alcuni negozianti aggiungono
che low cost fa rima con last minute: «Arrivano e chiedono la sistemazione per il mese dopo.
Guardano 20, 30 appartamenti
e poi scelgono, ma il prezzo lo
fanno loro». La colpa? «È che
prima il Comune dava una lista
degli alloggi, ora invece i turisti
vedono in giro tutti questi cartelli di "Affittasi" e pensano di poter trattare sul prezzo».
Non ci sono più le (mezze) vacanze. Quelle dimezzate magari
sì, nel prezzo e negli spazi. È la
crisi, bellezza. Così c’è chi decide
di partire, comunque, ma punta
sul low cost.
Delle due l’una, o entrambe:
«Il prezzo lo fa il cliente e di solito è la metà di ciò che proponiamo noi. Arriva all’ultimo minuto e butta lì 500 euro di affitto
per un mese. Oppure si appoggia
a qualche amico e viene a stare
in casa sua». Nella casa di vacanza, in subaffitto o ospite di cortesia. Ci si stringe un po’, ma dai,
qui fa fresco e si sta bene.
Benvenuti a Selvino city, dove
gli alberghi (sei) sono tutti praticamente pieni e le case da affittare parecchio meno. O meglio,
si dividono in due «classi»: da
una parte quelle di gamma medio-alta, che come gli alberghi si
sono riempite; dall’altra quelle
con meno servizi, magari a più
piani ma senza ascensore, magari non nuovissime, e allora qui
scatta il ribasso, oppure nisba, le
tapparelle restano giù.
Altra musica negli alberghi
Il villaggio delle vacanze
Arrivarci in un sabato pomeriggio, qui a Selvino, è una festa per
gli occhi. Fiori splendidi ovunque, case curate e gli animatori
di rosso vestiti che si agitano in
una danza sul palco davanti al
municipio. In giro tanti over sessanta, altrettanti passeggini gonfi di bimbi sonnacchiosi e qualche gruppo sparuto di ragazzini
a mangiare il gelato. Poi le mezzore passano e la strada provinciale che sale da Nembro si gonfia di auto: stanno salendo quelli del weekend.
«Meno male che ci sono i fine
settimana – fa notare Giuliano
Cortinovis nella sua edicola di
piazza Europa –. La stagione?
Non è iniziata bene, la crisi si
sente. Gli alberghi saranno sicuramente pieni, ne sono rimasti
Fiori sul balcone, ma anche appartamenti vuoti, in questa casa di Selvino
pochi, ma di seconde case ce ne
sono ancora tante vuote».
Meno villeggianti, ma quanti
meno? Da più voci esce un «meno 20 per cento fino a luglio, ma
ora va meglio». Lo dice Angelo
Razzetti, titolare dell’albergo Relax, tre stelle con area benessere,
regno di una clientela agée: «A
giugno abbiamo registrato un calo del 20%, ora siamo a -5%.
Qualche cliente affezionato rinuncia alle ferie, altri le accorciano. Va bene invece il fine settimana, il paese si riempie e noi
pure». Clienti di passaggio come
le famiglie che si riversano in via
Monte Bianco e poi giù per corso Milano, «riaprono le case nel
weekend e poi, fino all’inizio del
mese, la domenica sera il paese
si risvuotava» precisa una signora del posto.
Roberto Grigis è al banco della Macelleria Alfredo che porta
il nome di suo padre e alla domanda allarga le braccia: «Sì,
quest’anno si fa più fatica ad affittare. Di soldi in tasca ce n’è
sempre meno e allora ti chiedono la casa alla metà dell’anno
scorso. Ma non tutti i proprietari accettano, piuttosto non affittano. Poi ho notato che ci si arrangia, aggrappandosi ad altre
famiglie». Cioè? «Parecchi raggiungono parenti o conoscenti e
condividono con loro l’apparta-
Una signora con cadenza inconfondibilmente brianzola
chiede notizie dell’albergo dove
si prenota la scuola calcio Demetrio Albertini. È l’«Harmony suite Hotel», quattro stelle con Spa
suite. Anche qui confermano che
«non ci possiamo lamentare,
contiamo di avere il tutto esaurito per tutto agosto» spiega la titolare Federica Bertocchi.
Stessa aria a «La dolce vita»,
tre stelle con Spa aperto da meno di tre anni. «La stagione si è
svegliata un po’ tardi, anche per
il maltempo che ci ha accompagnato sino alla fine di giugno –
spiega Diego Crevacore –, ma
ora è decollata. Da aprile poi lavoriamo bene con i tedeschi, una
clientela business, alla quale
danno il cambio nel fine settimana coppie giovani e famiglie».
Quelli che non c’è spread che
tenga: alla vacanza non si rinuncia. ■
Marta Todeschini
©RIPRODUZIONE RISERVATA
a
«Colpa del Comune?
No, è lo standard basso»
a In calo del 20 per cento fino a luglio, la stagione estiva
a Selvino si sta risollevando. A
tracciare un primo bilancio l’assessore al Turismo Angelo Bertocchi che non nasconde «un
certo calo nelle richieste che non
potevano non subire l’effetto della crisi».
Una novità si registra riguardo l’aumento delle presenze dei
proprietari delle seconde case,
che quest’anno sembrano aver
scelto di sfruttare la propria abitazione per le vacanze rinun-
Si passeggia in centro
ciando probabilmente ad altre
mete. «Incontro persone che da
tempo non vedevo a Selvino, segno che per questi mesi hanno
deciso di riaprire le proprie case».
E se il calo c’è stato rispetto alle locazioni, sembra potersi attestare al 20%. «Quelle che sono
rimaste vuote sono in generale
abitazioni di bassa qualità – spiega Bertocchi –. Alcuni turisti
vengono a vedere appartamenti
proposti a 1.000-1.600 euro al
mese che non soddisfano il cliente». Il turista ormai non si accontenta di standard qualitativi
troppo bassi e cerca altrove perché l’offerta è alta ovunque: «Le
abitazioni più belle sono già state affittate, così come gli alberghi
registrano il tutto esaurito. La
mentalità di alcuni proprietari
deve cambiare. Non è più tempo
in cui il turista si accontentava».
A chi lamenta lo scarso ruolo giocato dal Comune nella promozione delle case in affitto, Bertocchi replica con forza: «Anche
quest’anno abbiamo offerto la
possibilità di pubblicizzare gli
immobili sul sito del Comune al
costo di 50 euro annui. Nessun
proprietario ha aderito».
Il problema, già riscontrato lo
scorso anno, sembra risiedere
nella documentazione richiesta:
«È necessaria la certificazione
energetica e l’abitabilità, oltre alle foto e all’indicazione del prezzo. Se i proprietari scaricano su
di noi la responsabilità del mancato affitto sbagliano». ■
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