c`è poco potassio e troppo sodio nella dieta dei ragazzi

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c`è poco potassio e troppo sodio nella dieta dei ragazzi
Anno IV – Numero 775
Venerdì 18 Dicembre 2015, S. Graziano
AVVISO
Proverbio di oggi………..
Ordine
1. ORDINE: un Farmaco
per tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Il latte munto di notte,
un
alleato
contro
insonnia
3. le proprietà rilassanti
dell'aromaterapia
Dicette 'o cafone:"Si nun m'avanta eo, m'avanto meo".
C’È POCO POTASSIO E TROPPO SODIO
NELLA DIETA DEI RAGAZZI
Si aumenta il rischio cardiovascolare in età adulta.
L’assunzione di cibi salati stimola la sete che porta facilmente a
rivolgersi alle bevande zuccherate
NELLA DIETA DEI NOSTRI FIGLI ABBONDA IL SODIO
E MANCA INVECE IL POTASSIO
Prevenzione e
Salute
4. C’è poco potassio e
troppo
sodio
nella dieta dei ragazzi
5. Mal di testa. I rimedi
casalinghi per fermare il
dolore: sì al caffé, no alla
limonata
6. Macchie sui denti?
carenza di vitamina d ed
eccesso di fluoro tra i
responsabili
Meteo Napoli
Venerdì 18 Dicembre
 Cielo Variabile
Minima:10°C
Massima: 15°C
Umidità:
Mattina = 65%
Pomeriggio = 70%
Di chi è la «colpa»? In buona parte degli snack che, da soli, forniscono circa
la metà del sodio assunto dai più giovani nell’intera giornata. Questo è quanto
emerge da due recenti studi italiani.
Un circolo vizioso
«Una alimentazione troppo ricca di sodio e
povera di potassio si associa a un
aumentato rischio cardiovascolare in età
adulta — spiega Angelo Campanozzi, prof.
di pediatria all’ Università di Foggia. Inoltre,
l’assunzione di cibi salati stimola la sete
che porta facilmente a rivolgersi alle bevande zuccherate.
Cibi salati, spesso ipercalorici (come gli snack), in aggiunta a bevande dolci,
sono causa ben conosciuta di obesità infantile.
È quindi cruciale convincere genitori e insegnanti della necessità di convincere
i giovanissimi a ridurre il consumo di cibi salati e aumentare quello di frutta
fresca e verdura».
«L’estate è un periodo favorevole per puntare a questo obiettivo perché si
può dare più spazio alle varietà preferite di frutta e di verdura (in genere l’
anguria, il melone, le ciliegie, le albicocche e i pomodori), per ampliare poi le
scelte, sempre cercando di proporle in modo appetibile. Per esempio, una
macedonia di frutta fresca, magari servita in un cocomero svuotato, è una
piacevole e sana merenda». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 775
PREVENZIONE E SALUTE
MAL DI TESTA. I RIMEDI CASALINGHI PER FERMARE IL
DOLORE: SÌ AL CAFFÉ, NO ALLA LIMONATA
I farmaci da assumere vanno presi all’inizio della crisi. Se sopraggiunge il vomito
si possono utilizzare supposte e inalanti. I braccialetti contro il mal di mare
servono
Innanzi tutto è opportuno dire che il mal di testa curato di
volta in volta con i soli antidolorifici, se è emicrania, di solito
peggiora nel tempo fino a diventare cronico. E questo è già
da solo un buon motivo per rivolgersi ad uno specialista
prima che eventualmente succeda. Il grosso errore che
spesso si fa è di prenderlo sottogamba, perché nella cultura
comune è considerato un disturbo minore. Ma certo la
prospettiva di convivere oltre venti giorni al mese con l’emicrania è tutt’altro che accettabile.
Poi occorre dire che, anche se non è il caso più frequente, può essere spia di qualche altra malattia
silente, e quindi - a maggior ragione – è opportuno rivolgersi ai medici per escludere ogni eventualità.
Ma a quale tipo di medico dobbiamo fare riferimento? Lo specialista in emicrania di solito è un
neurologo, ma non tutti i neurologi si occupano primariamente di questo. Dunque è assolutamente
opportuno e consigliabile rivolgersi ai centri specializzati nelle cefalee che esistono nella maggior
parte dei grandi ospedali italiani.
LE SOLUZIONI FARMACOLOGICHE: I TRIPTANI
«Per quanto riguarda i casi di attacco acuto di emicrania – dice il dottor Allais - esistono vari tipi di
farmaci. Che vanno dai normali farmaci antinfiammatori che la gente prende di solito, fino a farmaci
di combinazione, cioè con due o tre prodotti dentro, ma in realtà i più selettivi, i più mirati sono i
triptani che sono farmaci che agiscono selettivamente su quello che è il meccanismo del mal di testa,
cioè agiscono sia dentro il cervello, fermando una zona del cervello che si accende e scatena tutti i
sintomi collaterali dell’emicrania, sia sui vasi andando a stringerli perché durante l’attacco di emicrania
i vasi sono dilatati. Il dolore emicranico è un dolore di natura vascolare, che batte, pulsa in testa e
viene fermato dai triptani. Vanno presi all’inizio dell’attacco perché se si lasciano dilatare troppo i vasi
sanguigni, dopo non rispondono più. Sono farmaci che agiscono su dei recettori della serotonina che
stanno nel cervello e sui vasi».
CHE COSA FARE IN CASO DI VOMITO
Qualche volta però il vomito correlato all’emicrania può impedire di assumere i farmaci necessari.
«In questi casi ci sono diverse possibilità. Uno degli errori che fa l’emicranico è che una volta che ha
scoperto di avere un attacco, aspetta a vedere come va. Questo è un errore gravissimo.
Bisogna prendere i farmaci giusti, quelli indicati per un attacco emicranico, che soprattutto sono i
triptani, all’inizio. Perché se no dopo si sviluppano la nausea, il vomito e tutti
gli altri sintomi. Le formulazioni poi, non esistono solo per bocca. Ci sono
anche formulazioni iniettive o per supposta. Inoltre esistono
degli antinausea specifici che si possono utilizzare per le emicranie».
I RIMEDI DELLA MEDICINA COMPLEMENTARE
Proseguendo il discorso precedente, nel caso di nausea o vomito che si accompagnano all’emicrania, la
medicina complementare offre una valida alternativa da provare: «Un aiuto possono essere quelle
fascette che si chiamano sea-bands, che sono nate per non sentire la nausea e il vomito in mare, ma
funzionano molto bene anche in gravidanza o con l’emicrania. All’inizio di un attacco di mal di testa, se
si mette una sea-band si può riuscire a non avere più nausea e vomito».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 775
Chi ha mal di
testa,
spesso
INTERVENTI DI TIPO <<CASALINGO>>: BERE UNA LIMONATA? NO
tenta
primariamente il
«rimedio della nonna», come la limonata, che può certamente essere risolutiva se il mal di testa è
occasionale e dipende da un momento di difficoltà digestiva, ma può rivelarsi invece un boomerang se
si ha per esempio una emicrania da tiramina, giacchè il limone ne contiene parecchia e la limonata non
farà che peggiorare drammaticamente la situazione.
Dunque è importante conoscere la natura del proprio
SOTTO LE LENZUOLA E AL BUIO
malessere anche in questi casi, rivolgendosi ad un medico.
Ma allora quali sono i rimedi casalinghi possibili per un emicranico? «L’emicranico ha una iperattività
dei sistemi sensoriali durante l’attacco per cui il rimedio casalingo principale è andarsene a letto al
buio. Spesso la gente che sente le pulsazioni in testa si mette una fascia fredda stretta sulla fronte per
schiacciare un pochino, ma è una misura momentanea che serve a poco. Alcune persone usano il caffè
che è un vasocostrittore e in effetti induce una lieve remissione del male».
IL LATTE MUNTO DI NOTTE, un alleato contro insonnia
Ricerca coreana: se estratto nelle ore notturne, l’alimento è capace di produrre un
effetto sedativo, ansiolitico, e di favorire il sonno come le benzodiazepine.
È un classico rimedio della nonna per favorire il sonno, ma ora una
ricerca svela come aumentare il potere «soporifero» del latte di
mucca.
Secondo i ricercatori dell’Uimyung Research Institute for
Neuroscience in Corea del Sud, il latte munto durante le ore notturne
ha «quantità di triptofano e melatonina eccezionalmente ricche».
La melatonina è un ormone naturale che aiuta a regolare il ciclo
sonno-veglia, e il triptofano è un aminoacido essenziale per l’organismo, che può essere convertito in
serotonina e melatonina.
«Il latte è stato a lungo conosciuto e utilizzato per favorire il sonno». «L’effetto è stato attribuito alle
sue associazioni psicologiche» (ad es., il ricordo della mamma che dava il latte prima di dormire) e al
particolare contenuto.
Ma in uno studio recente si è visto che gli anziani che prendevano il latte munto di notte prima di
dormire, avevano anche una migliore qualità del sonno.
I ricercatori hanno quindi cercato di valutare gli effetti psicofarmacologici del latte estratto di notte.
Così hanno testato la bevanda su alcuni topi: gli animali sono stati divisi in gruppi e nutriti con:
 latte «notturno»,
 latte munto di giorno,
 acqua o diazepam (uno psicofarmaco),
e poi messi su un cilindro rotante per 20 minuti.
I topi sonnolenti avrebbero avuto difficoltà a rimanere in equilibrio, al contrario dei più svegli.
In questo modo i ricercatori hanno trovato che i topolini nutriti con latte munto di notte cadevano
più spesso di quelli che avevano preso l’altro latte o l’acqua; e un’ora dopo averlo bevuto erano
significativamente meno attivi dei compagni.
Ebbene, secondo gli autori della ricerca, il latte munto di notte è «capace di produrre un effetto
sedativo, ansiolitico, e di favorire il sonno in modo paragonabile alle benzodiazepine».
Insomma, per migliorare il riposo. (salute, La Stampa)
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PREVENZIONE E SALUTE
MACCHIE SUI DENTI? CARENZA DI VITAMINA D ED
ECCESSO DI FLUORO TRA I RESPONSABILI
Alla base del problema c’è la demineralizzazione dello smalto. Certi antibiotici
potrebbero avere ruolo dannoso. Importante l’igiene orale nei primi anni, anche
per dentatura da latte
Sono considerate un fastidioso inestetismo. Ma le macchie sui denti,
oltre a compromettere un sorriso, rischiano di essere l’antipasto di un
problema per la salute. La causa che ne è alla base è la
demineralizzazione dello smalto, la sostanza dura (costituita
principalmente da composti a base di calcio) che riveste la superficie
esterna dei denti. E secondo gli esperti è anche la condizione più osservata, tra i nati dall’inizio del
nuovo millennio in avanti.
LA PREVENZIONE FIN DAL
Il messaggio è stato lanciato in occasione del congresso della
Società
Italiana di Odontoiatria Infantile. «L’ipomineralizzazione è
PRIMO ANNO DI VITA
una patologia molto diffusa in tutto il mondo e consiste in un
difetto qualitativo dello smalto, che inizia a presentare macchie gialle o marroni molto evidenti e
porose. Proprio la porosità porta allo sgretolamento dei denti, principalmente i primi molari
permanenti che compaiono dai sei anni di età».
A seconda del deficit di minerali, si distinguono forme lievi, medie e gravi della condizione, le cui cause
sembrano essere diverse: «Pesa il fattore genetico, ma anche la carenza di vitamina D e i problemi di
salute registrati nei primi tre anni di vita. Di recente, inoltre, alcuni ricercatori stanno valutando una
possibile correlazione con l’utilizzo di certi antibiotici».
Ma in crescita è anche il problema delle carie. La prevalenza è del 22% nei bimbi di quattro anni, con
numeri che raddoppiano a 12 anni e raggiungono la quota del sessanta per cento nella fascia di età
compresa tra 13 e 18 anni. Per questo, avverte la specialista, «fondamentale è la prevenzione, con
la prima visita dal dentista da effettuarsi nel primo anno di vita.
E va sfatata la convinzione diffusa che sia inutile curare i denti da latte.
Al contrario, questi hanno una grande importanza per la crescita
COME LAVARE I DENTI DI
delle arcate dentarie, oltre che per la funzione masticatoria e per lo
UN BAMBINO
sviluppo del linguaggio».
Il processo di demineralizzazione si verifica a seguito della perdita
di calcio e fosfato dallo smalto dentale. Ma in realtà quando lo specialista si trova di fronte a un
bambino con un difetto di colorazione dello smalto dentale, le cause possono essere diverse. L’eccesso
di fluoro può essere una di queste e fino a poco tempo fa è stato uno dei temi più dibattuti tra
odontoiatri, pediatri e genitori.
Fluoro: sì o no? E meglio trarlo attraverso il dentifricio (azione locale), le gocce o le pastiglie (azione
sistemica)? Ci ha pensato il ministero della Salute, due anni fa, a fare chiarezza. Le linee guida per la
promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva hanno ribadito
l’importanza dell’assunzione del fluoro, ma attraverso il dentifricio (mentre prima si prediligeva la
somministrazione sistemica).
A un bambino i denti dovrebbero essere lavati dai sei mesi di età, e fino ai sei anni la
profilassi dev’essere effettuata con prodotti contenenti almeno mille parti per milione di fluoro (due
volte al giorno in dosi maggiori).
Dopo i sei anni, invece, non è necessario cambiare prodotto, ma può bastare una dose «classica».
Il fluoro è utile a proteggere lo smalto dei denti, ma se si eccede con le quantità si corre il rischio di
«macchiare» i denti. Una condizione, nota come fluorosi, che comporta un’alterazione endogena dello
smalto. Irrimediabile. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 775
PREVENZIONE E SALUTE
LE PROPRIETÀ RILASSANTI DELL'AROMATERAPIA
Stanchezza e stress si fanno sentire? Parti dal naso! Sciogliere le tensioni e
ritrovare il buon umore è facile con gli oli essenziali
Grazie alla distillazione in corrente di vapore o per spremitura, gli oli essenziali ottengono l'anima della
pianta. Secondo gli studi gli stimoli olfattivi agiscono sui centri emozionali riattivando una memoria
antica. Impara a rilassarti con il potere dell'aromaterapia e scopri gli oli essenziali che favoriscono il
tuo benessere.
1 ROSA – È uno degli oli essenziali più costosi, perché occorrono
tonnellate di petali per poterlo estrarre. Versane qualche goccia
in un olio naturale vettore: ottimi l'olio di lino, riso o avocado,
ricchi di antiossidanti e leggeri, adatti al viso. Avrai un olio
speciale con cui massaggiare la pelle dall'effetto antirughe e
antistress.
2 SANDALO – Perfetto se ami le suggestioni esotiche e la magia
dei luoghi lontani. Il sandalo è uno dei profumi più antichi in India, noto come afrodisiaco. Lo trovi
anche nei bastoncini d'incenso, da accendere quando desideri creare un'atmosfera di calma.
3 ARANCIO – L'olio essenziale d'arancio è fra le essenze più amate dei bambini. Rilassa e risveglia
il buon umore, un motivo in più per versarne due gocce in un detergente neutro: la giornata partirà
con più carica.
4 CEDRO – Ansia e agitazione? Alcuni studi hanno evidenziato che l'olio essenziale di cedro calma e ha
un effetto antidepressivo. Se stai affrontando un periodo problematico o un traguardo importante
tienilo in borsa: nei momenti di stress versane qualche goccia su un fazzoletto e aspira il suo profumo,
ti darà forza.
5 CAMOMILLA BLU – Rispetto alla varietà comune, la camomilla blu presenta un alto contenuto di
camazulene, che ne determina le proprietà antinfiammatorie. Sedativo, rilassante e incredibilmente
avvolgente può essere utilizzato insieme alla lavanda o il mandarino per un bagno caldo prima della
buona notte.
6 YLANG YLANG – Rilassa il sistema nervoso e calma gli stati d'ansia. Versa qualche goccia di olio
essenziale di ylang ylang nel diffusore per aromi e la casa: favorirà l'armonia fra le pareti domestiche
infondendo all'ambiente un senso di pace profonda.
7 LAVANDA – Se a fine giornata ti ritrovi con i muscoli tesi e i dolori cervicali, la lavanda è il rimedio per
te. Versa da 2 a 5 gocce di olio essenziale per 10 ml di olio vettore, poi massaggia le spalle e il collo.
Per sciogliere le tensioni aggiungi dieci minuti di stretching, aiuterà il corpo a raggiungere un stato di
rilassamento profondo.
8 MIRTO – Prezioso per i problemi dell'apparato respiratorio, il mirto aiuta a combattere i periodi di
stress. Usalo per un massaggio: aiuta a depurare e donna sollievo alla pelle infiammata.
9 VANIGLIA – Secondo gli studi il profumo dolce della vaniglia può contrastare gli attacchi di fame
nervosa. Il suo aroma intenso stimola ad abbandonarsi ai sensi: massaggia i polsi con due gocce di olio
essenziale, calmerà l'ansia.
10 NEROLI – Vivi una situazione di intensa stanchezza mentale, confusione e paura? Neroli
contribuisce a riequilibrare il sistema nervoso, è indicato per chi soffre di tachicardia e insonnia, calma
la mente e dona sollievo ai disturbi dell'apparato digerente di natura psicosomatica. Usalo per un
massaggio alla pancia: l'olio essenziale libera il corpo dalla tensione nervosa e rilassa la mente,
riportando il buon umore (Salute, Tgcom24)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 775
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: “UN FARMACO PER TUTTI” :
FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie
resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale
dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 775
2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI:
“Giuramento di Galeno e Medaglie alla Professione”:
ALCUNI MOMENTI DELLA SERATA
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 775
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 775