1 Title: Valutazione della qualità dell`aria all`interno di

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1 Title: Valutazione della qualità dell`aria all`interno di
La qualità dell’aria indoor: le sorgenti, i materiali, le certificazioni, linee di intervento ed opportunità
A cura di: CTS Ecomondo e Istituto Superiore di Sanità
Title:
Valutazione della qualità dell'aria all'interno di un edificio scolastico
nel quartiere Tamburi di Taranto
Authors & affiliations:
Annalisa Marzocca1 [email protected], Genoveffa Farella2,
Paolo Rosario Dambruoso1, Alessia Di Gilio1, Maria Tutino1, Roberto
Giua1, Giorgio Assennato1, Gianluigi de Gennaro1,2
1-ARPA Puglia
2-Università degli Studi di Bari
Abstract:
Nella gestione della qualità dell’aria grande attenzione è rivolta alle
immissioni prodotte da complessi industriali soprattutto quando essi sono
adiacenti ai centri abitati a causa delle ricadute negative a seguito
dell’immissione di significative quantità di inquinanti sia in forma
gassosa, sia particolata.
Obiettivo principale di questo studio è la valutazione della qualità
dell’aria all’interno di peculiari ambienti indoor di interesse prioritario
per la comunità, situati in prossimità di siti ad alto impatto sulla salute
come l’area industriale di Taranto, annoverata tra le zone ad alto rischio
ambientale ed inclusa nell’elenco dei siti inquinati di interesse nazionale
a causa della presenza di un ampio complesso industriale in prossimità
dell’insediamento urbano. Essa è caratterizzata da una molteplicità di
attività industriali problematiche, tra cui il più grande impianto
siderurgico a ciclo integrale d’Europa, una raffineria, una cava, un
cementificio, un impianto di compostaggio, un porto in cui vengono
movimentate rinfuse liquide e solide, oltre che container. Tali impianti
sono notoriamente delle potenziali sorgenti di particolato atmosferico e di
emissioni gassose (Composti Organici Volatili, NOx e SOx).
È stato individuato come sito idoneo per eseguire la campagna di
monitoraggio della qualità dell’aria indoor l’Istituto Comprensivo G.
Galilei- Plesso Gabelli- Scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di I
Grado in Via Verdi 1, nel quartiere Tamburi a Taranto. In particolare è
stata effettuata la raccolta su filtro di PM 2.5 e successiva
caratterizzazione chimica, uno studio di screening di COV e la
determinazione di BTEX.
Dall’analisi delle concentrazioni dei COV è emerso che per la maggior
parte dei composti la sorgente è outdoor, a parte che per il 2Butossietanolo e per i terpeni (Alfa-pinene, Canfene e Limonene)
presenti nei prodotti per la pulizia. Tuttavia le concentrazioni di COV
misurate in questo studio sono al di sotto o al massimo paragonabili con
quelle trovate in uno studio condotto otto differenti edifici scolastici nella
città di Bari.
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Title:
Prodotti edilizi e Indoor Air Quality: la domanda degli utenti e
l’offerta del mercato
Authors & affiliations:
Ilaria Oberti- Politecnico di Milano- Dip.Architettura, Ingegneria delle
Costruzioni e Ambiente Costruito
Abstract:
Ecocompatibile, o “green”, non è più un termine di moda, ma sta
acquisendo sempre più importanza come fattore di scelta da parte dei
consumatori, quando devono prendere decisioni legate all’acquisto. I
risultati di indagini condotte periodicamente negli Stati Uniti, dove è alta
l’attenzione verso il tema dell’edilizia ecocompatibile, riportano dati con
elevate percentuali di consumatori sempre più consapevoli e sensibili
verso scelte che possono avere impatti significativi sui propri ambienti di
vita, in termini di salubrità e di sicurezza. La preoccupazione maggiore
riguarda l’Indoor Air Quality e i fattori che possono incidere sulla salute.
Anche da un’estesa indagine svolta a livello europeo, durata un anno e
resa nota nel 2013, è emerso come la maggior parte degli europei sarebbe
pronta a modificare le proprie abitudini di consumo acquistando prodotti
più rispettosi dell’ambiente, più salubri e sicuri, richiedendo, però, la
garanzia che questi lo siano davvero. A livello italiano, una ricerca
Eurisko del 2012 ha messo in luce come la principale aspettativa dei
consumatori siano prodotti non nocivi alla salute.
Di fronte a crescenti e precise richieste da parte dei consumatori, sul
versante dell’offerta l’atteggiamento risulta essere un po’ ambiguo: da un
lato, la maggior parte dei produttori è già in grado di fornire prodotti più
efficienti in termini di risorse e meno impattanti sulla qualità dell’aria
degli ambienti interni, dall’altro il tasso di adozione da parte del mercato
di questo genere di prodotti è ancora basso.
Produttori e consumatori, nel fornire e acquistare questi beni, si trovano
entrambi ad affrontare ostacoli che derivano, in molti casi, dall’ambiguità
legata a ciò che in effetti costituisce un prodotto ecocompatibile e per il
consumatore, molto spesso, la capacità di compiere scelte informate è
piuttosto limitata, a causa di una carente informazione e di una
comunicazione poco trasparente delle prestazioni dei prodotti.
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Title:
Improving IAQ Self-Inspection and Quality Check Measures within
the context of the H2020 Built2Spec Project
Authors & affiliations:
T.B. Messervey, A. Costa and D. Bortoluzzi – R2M Solution Srl (Pavia –
ITA)
Germain, Adell and C. Cantau – NOBATEK (Angelet, FR)
Julien Roquette, BLUE INDUSTRY AND SCIENCE SAS (Paris, FR)
Abstract:
Built to Specifications (Built2Spec) is a new Horizon 2020 EU-funded
project in the Energy Efficiency in Buildings domain which seeks to
eliminate the gap between a building’s designed and as-built performance
by bringing the best available, portable and robust technologies to the
worksite for self-inspection and quality assurance measures. The data
from these technologies and self-inspection checks are then uploaded and
available to all stakeholders in a virtual construction management
platform (VCMP).
Among others, the project will focus on developing instruments and
procedures to check Indoor Air Quality solutions directly on the field
during the construction phase, reducing the time and cost needed to
obtain the results as well as increasing information transparency. As
underlined by a study conducted in 2008 in five European cities [1], the
choice of building materials strongly influence IAQ (e.g. sources of
VOCs and formaldehyde). Particularly, the specific construction
procedures implemented can have a major impact on IAQ in the building,
thus there is a real need to monitor the IAQ during all the construction
stage to conduct self-inspection and quality check measures. For this
reason B2S will develop:
1. Miniaturized and portable analyser capable of recording dynamically
on the field the most relevant IAQ parameters thanks to the
integration of measuring blocks; the device will be configurable and
controlled remotely by a SW; this will provide immediate results and
feedback to user, reduced cost;
2. Integrated IAQ indicator(s) for the end-user interface based on
current knowledge, regulatory limits and health risks;
3. Proper algorithm to treat and analyse the data relying on big data and
data mining techniques;
4. Interface module regarding IAQ on the VCMP platform to provide
user friendly visualization of the results (i.e. indicators), request
feedbacks from users and deliver recommendations to the end-user.
This presentation will briefly present overall project objectives and then
focus on the project work on IAQ testing.
[1] Y. Y. Maruo, J. Nakamura, and M. Uchiyama, “Development of
formaldehyde sensing element using porous glass impregnated with
beta-diketone.,” Talanta, vol. 74, no. 5, pp. 1141–7, Feb. 2008.
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Title:
GasChromatography/Mass Spectrometry-Olfactometry methodology (GC/MSO): an innovative approach for chemical characterization of odor active
Volatile Organic Compounds (VOCs) emitted from consumer products
Authors & affiliations:
Antonella Amendunia, Magda Brattolib, Gianluigi de Gennarob,c, Federica
Massaria, Jolanda Palmisania
a Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Bari, via Orabona, 4, 70126
Bari, Italia
b ARPA, Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente
c Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Bari, via Orabona, 4, 70126
Bari, Italia
Abstract:
In the recent years, research activities have been carried out in several scientific
fields to recognize odor active Volatile Organic Compounds (VOCs) and to
investigate human odor perception with the aim of developing direct applications in
industry. Research activities focus the attention on improving the quality of scented
products, such as perfumes, through the selection of natural or synthetic odorous
compounds [1] . Other scientific studies are interested in the evaluation of the
impact of odorous compounds on the quality of indoor air, human life and
environment. Odor active VOCs may be emitted from most commonly used
building and packaging materials as well as from consumer products [2,3] .
Therefore, the main purpose of research activity is to recognize odor active VOCs
and to relate qualitative and quantitative information with the human perception.
Instrumental approaches based on Gas Chromatography coupled with Mass
Spectrometry (GC/MS) have been widely developed but the main limitation is
related to the complexity of the odor mixture and to the lack of information
regarding human perception, so a correlation between identity and concentration of
odorous compounds and the olfactory stimulus cannot be found. A remarkable
improvement in odor assessment was gained by coupling GC/MS analysis with
olfactometric detection (GC/MS-O) [4], allowing to establish a correlation between
the chemical nature and concentration of odorous compounds with the human
perception of smell. The present study emphasizes the potentialities of GC/MS-O
methodology and shows the importance of identifying chemical compounds
responsible for off-flavors coming from materials and consumer products in order to
enhance the knowledge regarding this issue, to better understand the potential
impact on end users and to supply useful information to manufacturers to improve
products’ quality and odor acceptability.
[1] Schilling B., Kaiser R., Natsch A., Gautschi M. Investigation of odors in the
fragrance industry. Chemoecology 2010, 20, 135–147.
[2] Knudsen H.N., Clausen P.A., Wilkins C.K., Wolkoff P. Sensory and chemical
evaluation of odorous emissions from building products with and without linseed
oil. Build. Environ. 2007, 42, 4059–4067.
[3] Félix J.S., Domeño C., Nerín C. Characterization of wood plastic composites
made from landfill-derived plastic and sawdust: Volatile compounds and
olfactometric analysis. Waste Manag. 2013, 33, 645–655.
[4] Brattoli M., Cisternino E., Dambruoso P.R., de Gennaro G., Giungato P.,
Mazzone A., Palmisani J., Tutino M. Gas Chromatography Analysis with
Olfactometric Detection (GC-O) as a Useful Methodology for Chemical
Characterization of Odorous Compounds. Sensors. 2013, 13, 16759-16800.
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Title:
Certificazione LEED e metodo Palagio: prestazioni esemplari per la
qualità ambientale indoor
Authors & affiliations:
Patrizia Milano [email protected], Maria Cristina Caputo,
Massimo Guido- ECO-logica srl, Fabio Degli Esposti - Investimenti
Stabili srl
Abstract:
La Sick Building Syndrome o “Sindrome da edificio malato” è una
malattia riconosciuta dall’OMS che presenta sintomatologie riconducibili
alla presenza di elementi tossici negli ambienti domestici e di lavoro.
Negli Stati Uniti il NIOSH (National Institute for Occupational Safety
and Health) afferma che il problema principale in tema di inquinamento
indoor è la qualità della ventilazione. Nonostante sia accertato che la
presenza di contaminanti in un’abitazione determini danni alla salute
umana, che vanno dal malessere transitorio a danni permanenti, comprese
alcune forme tumorali, sul nostro territorio si continua a costruire
prescindendo da questi problemi.
Il presente articolo illustra una metodologia per conseguire la qualità
ambientale interna applicata al complesso residenziale Palagio di Anzio.
Palagio Anzio ha previsto la qualità ambientale interna tra i suoi principi
guida e si è avvalso della metodologia di certificazione LEED®, uno dei
sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale per edifici più
prestigiosi al mondo, per conseguire prestazioni esemplari. Il Metodo
Palagio, inoltre, nell’intento di innovare alle radici il processo costruttivo,
ha fatto proprie la progettazione integrata e la considerazione del ciclo di
vita in un approccio sistemico, ed è il primo complesso residenziale,
attualmente in via di completamento, per cui è in corso la certificazione
GBC Home, candidato ad ottenere il massimo del punteggio nella qualità
dell’aria interna, nonché il punteggio supplementare per la “prestazione
esemplare” in merito all’utilizzo di materiali da costruzione.
L’approccio, replicabile anche su altre tipologie edilizie, ha puntato alla
migliore prestazione, con l’obiettivo di contenere i costi di costruzione e
di vendita all’interno del costo medio della zona. Gli ambiti considerati
sono: materiali da costruzione VOC free, impianti, rivestimenti. In
particolare è stato previsto un sistema di ventilazione meccanica
controllata, è stata eliminata qualsiasi tipo di combustione interna ed è
stato sviluppato uno specifico progetto per l’eliminazione del radon.
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Title:
Rilascio di VOC e formaldeide da manufatti: analisi secondo ISO
16000 e monitoraggio indoor in tempo reale
Authors & affiliations:
Andrea Bonsanto – Osmotech S.r.l
Maurizio Benzo – Osmotech S.r.l
Silvia Goi – Osmotech S.r.l
Abstract:
Le analisi indoor stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore,
soprattutto a partire dal 2012, anno in cui la Francia ha imposto controlli
per i manufatti importati e commercializzati sul proprio territorio.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene che il 40% dei
materiali utilizzati in edilizia, nelle pulizie domestiche e per la
realizzazione di candele e profumatori possono avere effetti nocivi sulla
salute degli abitanti.
Nei paesi industrializzati, infatti, la popolazione trascorre una parte molto
rilevante del proprio tempo (fino al 90%) in ambienti confinati.
L’interesse sempre crescente nei riguardi della ISO 16000 è dovuto al
fatto che i composti analizzati, i VOC (Volatile Organic Compounds),
possono essere potenzialmente pericolosi per la salute umana.
Il campionamento dei VOC rilasciati dai manufatti viene effettuato
utilizzando una camera di vetro secondo ISO 16000-9 con tempo di
campionamento da 3 a 28 giorni e la successiva analisi viene effettuata
mediante un sistema TD-GC/MS.
Anche l’analisi della formaldeide viene eseguita mediante GC/MS,
utilizzando fiale contenenti Tenax ed un derivatizzante specifico, la
PFBHA (pentafluorobenzilidrossilammina) che permette la formazione
dell’ossima corrispondente.
Il manufatto è collocato all’interno della camera e sottoposto ad un flusso
di aria umida (il controllo dei parametri fisici di temperatura, umidità
relativa e portata è realizzato mediante appositi sensori); i VOC rilasciati
dal manufatto sono adsorbiti dal materiale presente all’interno della fiala.
Un metodo alternativo che consente il monitoraggio in tempo reale del
rilascio di VOC nell’ambiente (produzioni, magazzini, uffici) prevede
l’utilizzo di reti di sensori specifici amperometrici e a fotoionizzazione.
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Title:
Progetto S.In.A.T.Ra - S.orveglianza In.quinamento Atmosferico
Territorio di Ra.venna
Authors & affiliations:
Lucialli P.1, Pollini E. 1, Marinello S. 1
1
ARPA Emilia-Romagna, Sezione provinciale di Ravenna, via Alberoni 17/19, 48100 Ravenna
Abstract:
Un’area urbana rappresenta un ambiente particolarmente delicato per la
presenza di elevate concentrazioni di attività antropiche inquinanti e per
la contemporanea significativa densità di popolazione residente.
Le criticità legate all’inquinamento atmosferico per l’intero bacino
padano e, di conseguenza, anche per la città di Ravenna sono dovute alle
concentrazioni di NO2 e di particolato PM10, come dimostrano i risultati
del monitoraggio della qualità dell'aria e come ripreso da documenti
istituzionali (es. PAIR2020).
In questo contesto, è stato avviato il progetto Sinatra con l’obiettivo
generale di valutare gli effetti sulla salute della popolazione derivanti
dall'esposizione agli inquinanti atmosferici emessi dal traffico
autoveicolare, dal riscaldamento domestico, dalle industrie e dal porto
nonché quello di fornire metodologie e strumenti operativi per l'eventuale
implementazione di un sistema di sorveglianza in materia di
inquinamento e salute.
Lo studio è focalizzato su un dominio definito dell'area urbana del
Comune di Ravenna considerando la popolazione ivi residente.
Il progetto prevede una “ricostruzione storica” degli impatti, in termini
emissivi ed immissivi, prodotti dalle principali sorgenti di inquinamento:
traffico veicolare, riscaldamento domestico, industria, porto. Verranno
inoltre valutati gli effetti dell'esposizione agli inquinanti indagati sullo
stato della salute della popolazione residente attraverso uno studio di
coorte storica..
Il presente contributo intende fornire una descrizione della attività
condotte nell’ambito della “ricostruzione storica” degli impatti. In
particolare, sono state elaborate e ricostruite le concentrazioni medie
mensili ed annuali degli inquinanti considerati per il periodo 2004-2013
attraverso la stima del contributo emissivo di ciascuna sorgente
considerata e la simulazione della dispersione degli inquinanti mediante
l’impiego del modello ADMS-Urban.
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Title:
I monitoraggi di qualità dell’aria nell’ambito del progetto
GIOCONDA - i GIOvani CONtano nelle decisioni su Ambiente e
Salute
Authors & affiliations:
Lucialli P.1, Pollini E. 1, Marinello S. 1, Stefano Zauli 2, Spartera M. 3,
Rosito V. 3, Giua R. 3, Cecchi D. 4, Cori L. 5
1
ARPA Emilia-Romagna, Sezione provinciale di Ravenna, via Alberoni
17/19, 48100 Ravenna
2
ARPA Emilia-Romagna, Centro Tematico Ambiente e Salute, Direzione
Tecnica - Modena.
3
ARPA Puglia, Servizio Territoriale Dipartimento Provinciale di
Taranto, ex Ospedale Testa C.da Rondinella, 74123 Taranto
4
LABOSTUDIO S.R.L., Via Del Bosco, 71, 56029 Santa Croce sull'Arno
(Pisa)
5
Istituto Fisiologia Clinica - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Via
Moruzzi 1, 56124 Pisa
Abstract:
GIOCONDA è un progetto finanziato dalla Commissione Ambiente
dell’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE, che ha come
obiettivo generale il sostegno alla governance in campo ambientale.
Nello specifico Gioconda promuove il coinvolgimento dei cittadini più
giovani nelle decisioni in materia di ambiente e salute e la conoscenza del
territorio attraverso il monitoraggio di aria e rumore. I ragazzi, attraverso
una piattaforma informatica, potranno dialogare con i decisori politici.
Il progetto GIOCONDA viene realizzato con la collaborazione ed il
coinvolgimento di diversi partner e di otto scuole secondarie di primo e
secondo grado. Le scuole sono distribuite in varie zone d’Italia: Ravenna,
il Valdarno Inferiore, Napoli e Taranto, scelte in relazione alle loro
diverse pressioni ambientali e tessuti sociali.Per ciascuna scuola,
vengono effettuati due tipi di monitoraggio. Uno ha l’obiettivo di
valutare negli adolescenti la percezione del rischio per la salute legato
all’inquinamento ambientale e la loro willingness-to-pay (WTP). L’altro
di fornire un quadro conoscitivo dell’inquinamento presente nelle diverse
zone attraverso la misura di inquinanti atmosferici e rumore in
corrispondenza delle strutture scolastiche. Da un’analisi dei risultati dei
due monitoraggi si valuterà la relazione tra rischio reale e rischio
percepito.Il presente paper si focalizza sul monitoraggio ambientale della
matrice aria. Gli inquinanti sui quali si è focalizzata l’attenzione sono:
particolato (PM10 e PM2.5), biossido di azoto, composti organici volatili
e, in alcuni siti, aldeidi o acido solfidrico.In ciascuna scuola sono stati
raccolti i dati rappresentativi dell’inquinamento atmosferico in diverse
postazioni all’interno e all’esterno della struttura scolastica. I valori
trovati sono stati poi confrontati con quelli di qualità dell’aria misurati
dalle stazioni di monitoraggio delle reti regionali. Infatti l’esportabilità
del progetto viene favorita dall’individuazione di legami funzionali che
consentano l’individuazione di un “percorso semplificato” - rispetto a
quello usato nei siti pilota - che utilizzi i dati ambientali disponibili nelle
diverse realtà (reti di rilevamento della qualità dell’aria).
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Title:
Development of a fast and simple predictive tool for evaluating
emissions of volatile organic compounds (VOC)
Authors & affiliations:
O. Dupuis, M.H. Delvaux, Y. Laroussi, C. Lefevre, A. Teillet, L. Boriosi
Abstract:
Today the quality of the air inside buildings is at the heart of much
legislative consideration. This means that manufacturers are obliged to
evaluate their materials using appropriate methods. However, it so
happens that the current reference methods used are particularly
expensive and require qualified and experienced staff. The aim of this
report is to present the initial feasibility results for a new standardised
measurement tool that supplements, but does not replace, current
reference methods. This tool will provide fast and sufficiently accurate
information to be able to categorise paints and varnishes based on their
emissions of volatile organic compounds (VOC). A tool such as this will
be of value not only to manufacturers for evaluating their products at the
development stage, but it will also be essential to inspection bodies
responsible for verifying the many paint products on the market. The tool
(VOC BOX) currently being developed at CoRI consists of a portable
device that is simple to use and which enables the total VOC emitted by a
paint or varnish to be determined without having to resort to additional
analysis techniques in the laboratory.
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