Donna inDifesa - Comune di Arese

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Donna inDifesa - Comune di Arese
HANA-WA s.s.d. a r.l.
Via Arese 98 - 20017 Terrazzano di Rho (Milano)
Tel. 02.93904323 – email: [email protected]
e
Ente di ricerca scientifica in ambito sociale e sportivo iscritto all'Anagrafe Nazionale delle Ricerche cod. 59948 DBI attribuito dal
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca(MIUR)
espone il progetto
Donna inDifesa
La proposta di un corso di difesa personale non può sottrarsi ad alcune considerazioni preliminari.
Prima fra tutte quella di considerare due gruppi di persone, con i rispettivi bisogni:
Gruppo a) donne che temono di subire violenza
Gruppo b) donne che l'hanno già subita
Gruppo a): per le donne che temono di essere oggetto di violenza esistono una molteplicità di
corsi che insegnano tecniche desunte da arti marziali antiche e moderne.
l'Autodifesa, o difesa personale, è la capacità propria di saper gestire (o evitare) una disputa
(non necessariamente violenta tra individui che, per svariati motivi, possono giungere ad uno
scontro. È molto diffusa l'opinione che la difesa personale sia solo un insieme di tecniche ed
insegnamenti atti ad atterrare un avversario prima che sia lui a farlo, confondendo l'autodifesa con
il combattimento da strada. In realtà la difesa personale comprende sia tecniche fisiche per la
difesa dalle aggressioni, sia tecniche psicologiche."
Poiché 90,5% delle vittime di violenza fisica o sessuale hanno subito anche violenza
psicologica risulta importante che anche questo tipo di aggressione venga considerato in un
percorso di autodifesa. In altre parole questo significa prendere in considerazioni tutte le fasi della
genesi del conflitto e non solo l'ultima fase, quella della violenza fisica
Da considerare inoltre che, prendendo in considerazione l'ipotesi di aggressioni improvvise
all'esterno dell'abitazione, significa non considerare il fatto che la maggior parte degli atti di
aggressione subiti dalle donne avviene ad opera di partner, conoscenti e famigliari e che solo una
frazione molto bassa avviene ad opera di sconosciuti -Tra tutte le violenze fisiche rilevate, è più
frequente l'essere spinta, strattonata, afferrata, l'avere avuto storto un braccio o i capelli tirati
l'essere minacciata di essere colpita, schiaffeggiata, presa a calci, pugni o morsi. Segue l'uso o la
minaccia di usare pistola o il tentativo di strangolamento o soffocamento e ustione. Tra tutte le
forme di violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, ovvero l'essere stata toccata
sessualmente contro la propria volontà, l'aver avuto rapporti sessuali non desiderati vissuti come
violenza, il tentato stupro, lo stupro e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti.
Il 69,7% degli stupri, infatti, è opera di partner, il 17,4% di un conoscente. Solo il 6,2% è stato
opera di estranei. Il rischio di subire uno stupro piuttosto che un tentativo di stupro è tanto più
elevato quanto più è stretta la relazione tra autore e vittima.
La considerazione che emerge da questi dati è che la capacità di autodifesa fisica ben difficilmente
può, da sola, risultare un valido dissuasore di azioni violente in ambito domestico. La conoscenza
di tecniche di difesa dovrebbe affiancare una terapia psicologica capace di fornire strumenti per
riconoscere, valutare e gestire la relazione conflittuale prima che essa sfoci nella violenza fisica.
Inoltre, si deve tener presente che il controllo di un aggressore sul piano fisico richiede che vi sia,
prima di tutto, la capacità mentale di poter mettere in pratica le tecniche apprese in un ambiente
protetto (la palestra). Qualsiasi tecnica diventa inutile se nell'animo vi è incertezza, paura delle
conseguenze, timore di perdere una relazione anche se violenta.
Gruppo B: per le donne che hanno subito abuso, che l'abbiano denunciato e che si siano
allontanate dalla situazione violenta, la pratica di una disciplina di difesa personale non dovrebbe
essere rivolta solo all'apprendimento di tecniche ma anche a facilitare il superamento di alcune
delle conseguenze che produce l'aggressione:
"sul piano psicologico"
la perdita di autostima, l'ansia e la paura per la propria situazione e
per quella dei propri figli, l'autocolpevolizzazione, un profondo
senso di impotenza, la depressione;
"sul piano fisico"
oltre ai traumi dagli esiti reversibili, l'insorgere di problemi psicosomatici, disturbi del sonno, danni permanenti alle articolazioni,
cicatrici, perdita parziale dell'udito e/o della vista, etc.;
"materiale e relazionale"
la perdita del lavoro, la perdita della casa e di eventuali altre proprietà,
la perdita di un certo tenore di vita; l'isolamento, l'assenza di
comunicazione e di relazioni con l'esterno, la perdita di relazioni
amicali.
La proposta
Un corso di "autodifesa femminile" che prevede i seguenti aspetti:
a) Aspetti culturali, biologici e sociali della violenza sulle donne: aggressività e differenze di
genere, dominanza e sottomissione, ruoli sociali, le basi biologiche dell'aggressività, stereotipi
comportamentali, pensiero maschile e femminile, vulnerabilità nella coppia, l'evoluzione della
violenza di genere, fenomenologia della violenza di genere, statistiche, la comunicazione nelle
relazioni e come strategia di difesa, la risposta fisica all'aggressione, implicazioni legali connesse
all'uso delle tecniche di autodifesa.
b) Tecniche di autoprotezione:
● Prevenzione comportamentale dell'aggressione (valutazione dei rischi, consapevolezza del
contesto, possibili tipologie di aggressore, vulnerabilità intrinseca e vulnerabilità percepita)
• Ricerca dell'auto-consapevolezza corporea (prendere confidenza con il proprio corpo,
ritrovare il proprio centro, lo spazio vitale, la bolla intima, l'equilibrio statico e dinamico, il
corpo in azione, confrontarsi con la paura)
• Il rapporto fiduciale con le altre persone (prendere confidenza col corpo degli altri, l'empatia
corporea, la collaborazione)
• le basi della difesa (essere consapevoli, riconoscere l'aggressione e valutarla, scegliere la
distanza appropriata, saper attendere, saper agire, sperimentare l'elasticità del tempo)
c) Tecniche di difesa attive
• La ricerca dell'armonia-sincronia con l'aggressore (Non essere là dove l'aggressore
colpisce, deviare i colpi, allontanare l'aggressore, prendersi cura di sé e dell'altro)
●Le tecniche "assertive" delle Arti Marziali (tecniche fisiche essenziali da adottare in caso di
una aggressione fisica inevitabile)
● Tecniche non convenzionali
Chi lo può fare?
Il corso è rivolto a tutte le donne di qualsiasi età.
Non si tratta di un corso di fitness, o di arti marziali.
I diversi livelli del corso ed i contenuti sono stati strutturati affinchè chiunque possa partecipare
ed apprendere senza difficoltà, indipendentemente dalla propria struttura fisica, preparazione
sportiva o limitazioni fisiche. In caso di minorenni, vi deve essere l'assenso dei genitori, che
vengo invitati a condividere l'esperienza con la figlia o a partecipare alle prime lezioni per
conoscere metodo e obiettivi.
Chi sono gli insegnanti?
Il corso è tenuto da istruttori qualificati, riconosciuti CSEN (ente di promozione sportiva affiliato
al CONI) e specializzati nell'insegnamento dell'autodifesa.
Tempi e luogo
Il progetto ha la durata di 6 mesi .
Si sviluppa con incontri a cadenza settimanale della durata di 1 ora, che si terranno presso la
palestra HANA-WA, i giorni e l'orario degli incontri verranno decisi in base alle esigenze dei
partecipanti, in orario serale o il sabato mattino.
Il numero massimo di partecipanti e di 72 persone che saranno suddivise in 6 gruppi composti da
12 allievi.
Il corso e' suddiviso in due incontri settimanali, ad ogni incontro parteciperanno 3 gruppi
ciascuno dei quali seguito da un suo istruttore.
Il compenso richiesto è pari a € 35,00 per ogni singolo gruppo partecipante all'incontro
settimanale.
Tutti i partecipanti verranno tesserati con copertura infortuni presso lo CSEN per un costo totale di
€ 432,00.
Il costo del progetto per le sole ore di insegnamento è di € 5.040,00
E' previsto un ulteriore costo per l'attrezzatura da dare ai partecipanti che è quantificato in € 80,00
per ogni persona, costo totale per 72 partecipanti € 5.760,00
Risultanze totali e costo complessivo del progetto € 11.232,00
A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione ad ogni partecipante.