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Cultura e spettacoli
martedì 20 novembre 2012
20
laRegioneTicino
Emozioni ad altezza
di bambino
in sua assenza. Nelle sue peregrinazioni solitarie, un giorno Jojo trova un
piccolo di corvo che decide di curare e
tenere con sé, nonostante il divieto imposto da suo padre, volubile e iroso.
L’uccello diventerà così il suo migliore
amico, con il quale Jojo impara (significativamente) a comunicare. E attraverso il quale, oltre ad avvicinare una
ragazza conosciuta in piscina, arriverà finalmente ad accettare la morte di
sua madre.
Kauwboy racconta il vuoto che può
aprirsi fra il mondo degli adulti e
Il potere alla fantasia, domani
un pomeriggio con ‘Il mago di Oz’
Stasera a Castellinaria
ore 18.15
Gypsy
di Martin Sulik
(Romania/Slovacchia, 2012)
ore 20.45
First Position
di Bess Kargman
(Usa, 2011)
La proiezione sarà preceduta dall’esibizione
delle ballerine della scuola Area Danza
di Bellinzona, finaliste a New York
dello Youth America Grand Prix
quello dei bambini, gli occhi diversi
con cui osservano la realtà e le prove a
cui a volte ci costringe. In modo forse
un po’ estremo, ma leggibile anche ai
più giovani, fotografa con grande precisione e sensibilità la solitudine in
cui può cadere un bambino alle prese
con emozioni enormi, e soprattutto
con adulti incapaci di accedere al suo
mondo, di osservarlo con i suoi occhi.
Genitori, magari altrettanto sofferenti, che rimangono sulla soglia di un
universo di cui hanno smarrito i confini, di cui non comprendono le logiche,
i tempi, le modalità di comunicazione.
Un’incomprensione che facilmente
può trasfigurarsi in frustrazione, rabbia, violenza.
Kauwboy presenta forse un impianto già visto, ma gli dà vita con grande
poesia, narrativa e formale, trovando
attraverso il suggestivo binomio bambino-corvo alcune sequenze di straordinaria bellezza. E soprattutto lo fa
con coerenza. Un film da consigliare,
per fortuna non difficile da procurarsi
nel nostro mondo digitale.
© Riproduzione riservata
Meraviglia e fatica a passo di danza
Stasera il racconto dei sogni di un gruppo di giovani ballerini, dopo il viaggio ‘amletico’ in un campo nomadi
La serata di oggi all’Espocentro presenta due film e due realtà
quantomai lontane, diverse, antitetiche. Il primo, Gypsy, di Martin
Sulik, porta Amleto in un campo nomadi nella Slovacchia orientale. Qui, infatti, il giovane Adam trova una speranza nella boxe e
nell’amore per la sua ragazza. La sua vita cambia però radicalmente quando suo padre viene ucciso e sua madre sposa suo zio...
A seguire spazio ai sogni di danza di un gruppo di giovani finalisti del prestigioso Youth America Grand Prix, protagonisti di First
Position dell’americana Bess Kargman. La proiezione sarà preceduta dall’esibizione delle ballerine della scuola Area Danza di Bellinzona, che hanno partecipato al concorso di New York.
Il documentario va a scoprire fra America ed Europa i sogni, le
aspettative, le storie e la quotidianità di alcuni bambini e ragazzi
che alla danza hanno deciso di votare la loro vita. Il piccolo Aran
che vive con i genitori in una base militare americana in Italia. Michaela, arrivata negli Usa dopo che i suoi genitori sono stati uccisi
durante la guerra civile in Sierra Leone, decisa a dimostrare che
una ragazza nera può diventare una ballerina classica. Joan Sebastian, dalla Colombia, che nella danza vede una via di fuga alla povertà. E poi Rebecca, Miko, Gaya, accomunati da un obiettivo, le fi-
nali di New York, che possono aprire o chiudere per sempre le porte di un sogno. Un film godibile che con sensibilità racconta la fatica, l’abnegazione, il sacrificio che si nascondono dietro il successo,
quello vero.
!
N
Novità
Librarie
Libr
rarie
La Piccola Rassegna di Castellinaria quest’anno rende omaggio ai cani più celebri della storia del cinema. Il pretesto buono
per una doppia proiezione, domani alle 14 e alle 16, di uno dei
grandi classici del ‘cinema giovane’: Il mago di Oz, di Victor
Fleming. Un film sensazionale
per la sua epoca, il 1939, con un
mix unico di bianco e nero, colori sfavillanti ed effetti speciali.
Una bella occasione per riscoprire sul grande schermo la celebrazione per eccellenza della
fantasia, rappresentata dal
mondo di Oz che Judy Garland
attraversa con l’Omino di latta,
lo Spaventapasseri e il Leone. E
naturalmente Totò, il suo cane.
..................
Il mondo dei bambini tende a sfuggirci. Più ce ne allontaniamo, più aumenta lo sforzo richiesto per decifrarlo, come un linguaggio di cui si perda
l’abitudine al suono. Se è vero che il
bimbo che siamo stati sopravvive dentro di noi, serve il giusto allenamento
per tenerlo sveglio, ascoltarlo, magari
a volte parlargli. Lo conferma quell’esperienza sempre sorprendente che
è assistere insieme ai ragazzi più giovani alle proiezioni di Castellinaria.
Commenti, esortazioni, applausi, fischi, ovazioni. Un vissuto dello spettacolo estremo, profondo, radicale. Anche quando scatta la risata che non ti
aspettavi, mentre tu sei assalito dall’emozione. Un altro modo di leggere la
realtà, forse, di accogliere ed esprimere la stessa emozione.
Ieri pomeriggio, in un Espocentro
non proprio gremito (peccato), è stato
presentato Kauwboy dell’olandese
Boudewijn Koole. Il tutto dopo una tragicomica presentazione al pubblico (di
coetanei) del protagonista, il bravissimo Rick Lens, dodicenne (nella foto).
Una comparsata, vien da pensare, che
ha confermato come i bambini attori
rimangono pur sempre bambini, e anche se si rivelano perfettamente a loro
agio sullo schermo, non è detto che abbiano qualcosa da aggiungere.
Il film, dal programma rivolto ai ragazzi delle scuole medie, parla inevitabilmente anche a un pubblico adulto;
pur osservando tutto ad altezza di
bambino, quella di Jojo, dieci anni, che
vive con il padre in una casa nella campagna olandese. Nella loro quotidianità pesa l’assenza della madre, musicista, alla quale Jojo si rivolge regolarmente al telefono, raccontandole dal
proprio punto di vista quanto accade
Le proiezioni di Castellinaria
rivelano, fra le altre cose,
la distanza che a volte può
dividere il mondo degli adulti
da quello dei bambini.
Lo fa con grande poesia
‘Kauwboy’, un film olandese
che racconta l’amicizia
fra un bambino e un corvo;
una coppia suggestiva con cui
avvicinare lo sguardo diverso
dei bambini sulla realtà,
sulle emozioni più dure
e le prove necessarie
per farle proprie e superarle
..................
a cura di Claudio Lo Russo
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