LA PERDITA DEL POTERE D`ACQUISTO DELLE PENSIONI
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LA PERDITA DEL POTERE D`ACQUISTO DELLE PENSIONI
Ottobre 2010 LA PERDITA DEL POTERE D’ ACQUISTO DELLE PENSIONI LE NOSTRE PROPOSTE 1 Le condizioni di partenza Sei milioni di pensionati vivono con meno di 600 euro al mese La perequazione alla sola inflazione mantiene, ma non per tutte, il potere d’acquisto acquisito al momento della decorrenza. Tra il 1991 e il 1995 è stata più volte sospesa e interrotta. le pensioni non partecipano alla crescita reale dell’economia L’importo delle pensioni integrate con prestazioni assistenziali si colloca al di sotto della soglia di povertà L’imposizione fiscale applicata in Italia sui redditi da lavoro e da pensione è notevolmente più alta rispetto a quella applicata nei principali paesi europei L’imposizione fiscale sulle pensioni è più alta di quella applicata agli altri redditi e non tiene conto dell’età 2 Pensionati per classi di importo PENSIONATI PER CLASSI D'IMPORTO IMPORTO NUMERO PENSIONATI 0-249,99 250,00-499,99 500,00-749,99 750,00-999,99 1000,00-1249,99 1250,00-1499,99 1500,00-1749,99 1750,00-1999,99 2000,00-2249,99 2250,00-2499,99 2500,00-2999,99 3000,00+ Totale 985.244 2.954.846 3.038.798 2.096.143 2.262.837 1.604.280 1.154.639 816.551 531.625 348.294 344.362 423.260 16.560.879 dati tratti dal Casellario centrale pensionati, per tutte le classi di età 3 La perequazione automatica interrotta Confronto tra importo dovuto e importo effettivament e percepito PEREQUAZIONE REALE APPLICATA 1 2 1991 750.000 387,34 798.000 750.000 387,34 753.000 772.600 45.000 25.400 786.500 799.850 68.492 54.592 41.242 805.450 837.650 70.968 38.768 841.092 876.418 911.475 DIFFERENZA - 52,22 euro Contributo cumulato al risanamento dell’economia; 10.050 € 2008 DIFF. 73.825 960.694 882.900 77.794 998.161 917.350 80.811 1.015.130 932.934 82.196 1.033.402 949.721 83.681 1.049.937 964.921 85.016 1.077.235 990.015 87.220 1.106.321 1.016.755 89.566 1.132.872 1.041.171 91.701 1.161.194 1.067.214 93.980 1.184.418 1.088.571 95.847 1.204.553 1.107.082 97.471 1.228.644 1.129.224 99.420 1.249.531 645,33 1.148.420 593,11 4 4 101.111 52,22 La perequazione automatica interrotta REALE 3 1991 PEREQUAZIONE APPLICATA 4 1.000.000 516,46 1.064.000 1.000.000 516,46 1.004.000 1.030.100 60.000 33.900 1.048.650 1.066.450 91.356 72.806 55.006 1.109.150 102.107 59.407 1.121.456 1.168.557 1.215.299 Contributo cumulato al risanamento dell’economia pari a 14.400 € DIFFERENZA - 75,13 euro 2008 DIFF. 106.149 1.280.926 1.169.000 111.926 1.330.882 1.214.600 116.282 1.353.507 1.235.302 118.205 1.377.870 1.257.530 120.340 1.399.916 1.277.648 122.268 1.436.314 1.310.874 125.440 1.475.094 1.346.269 128.825 1.510.496 1.378.586 131.910 1.548.259 1.413.051 135.208 1.579.224 1.441.321 137.903 1.606.071 1.465.834 140.237 1.638.192 1.495.151 143.041 1.666.041 860,44 1.520.568 785,31 5 145.473 5 75,13 La perequazione è regressiva fino al 2000 era intera sulla parte fino a 2 volte il minimo al 90% sulla parte da 2 a 3 volte il minimo al 75% sulla parte oltre 3 volte il minimo dal 2001 al 2007 è stata intera sulla parte fino a 3 volte il minimo al 90% sulla parte da 3 a 5 volte il minimo al 75% sulla parte oltre 5 volte il minimo 6 La perequazione è regressiva Dal 2008 è applicata su due fasce intera su parte di pensione fino a 5 volte il minimo (per il 2009, aliquota 3,3%) al 75% sulla parte oltre 5 volte il minimo (per il 2009, aliquota 2,475%) Dal 2011 si torna alle tre fasce del 2007 7 La perequazione è regressiva aumento del costo della vita importo mensile lordo pensione registrato dall'Istat 1.250 euro al dicembre 1995 nell'anno 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 * solo sulle riconosciuto alle pensioni % sulla % data scatto 1° fascia 5,4 1.1.1996 5,4 3,9 1.1.1997 3,9 1,7* 1.1.1998 1,7 1,8 1.1.1999 1,8 1,6 1.1.2000 1,6 2,6 1.1.2001 2,6 2,7 1.1.2002 2,7 2,4 1.1.2003 2,4 2,5 1.1.2004 2,5 2,0 1.1.2005 2,0 1,7 1.1.2006 1,7 2,0 1.1.2007 2,0 1,7 1.1.2008 1,7 3,4 1.1.2009 3,4 pensioni fino a 5 volte il TM dovuto 1.250,00 1.317,50 1.368,88 1.392,15 1.417,21 1.439,89 1.477,32 1.517,21 1.553,63 1.592,47 1.624,32 1.651,93 1.684,97 1.713,61 percepito 1.250,00 1.311,98 1.359,00 1.380,24 1.403,09 1.423,74 1.459,96 1.498,54 1.533,74 1.571,27 1.602,03 1.628,69 1.660,58 1.688,81 1.183 € di 0 5,52 perdita 9,88 11,91 cumulata 14,12 in 16,15 13 anni 17,36 scarto 18,67 19,89 21,20 22,29 23,24 24,39 24,80 8 Rapporto tra pensione media e PIL pro – capite (fonte RGS – Base 2000) Anno PIL pro-capite Importo medio pensione 9.421 Rapporto tra pensione media e PIL pro-capite 2005 21.292 44,2 2010 20.385 / 95,7% 10.059 / 106,8 49,3 2015 22.257 / 104,5% 10.563 / 112,1 47,5 2020 24.302 / 114,1% 11.143 / 118,3 45,9 2025 26.378 / 123,9% 11.579 / 122,9 43,9 2030 28.386 / 133,3% 12.023 / 127,6 42,4 2035 30.333 / 142,5% 12.395 / 131,6 40,9 2040 32.252 / 151,5% 12.782 / 135,7 39,6 2045 34.449 / 161,8% 13.200 / 140,1 38,3 2050 37.268 / 175,0% 13.596 / 144,3 36,5 2055 40.424 / 189,9% 14.137 / 150,1 35,0 2060 44.036 / 206,8% 14.943 / 158,6 33,9 Così le pensioni perdono valore reale rispetto alla crescita dell’economia 9 Il reddito da lavoro e le future pensioni: un calo che tende ad ampliarsi Quota di redditi da lavoro su PIL 70 65 1990 OCSE 60 ITALIA 55 ITALIA 50 1976 1986 1996 2006 10 L’aggancio alla dinamica salariale • prima del 1994 la perequazione delle pensioni avveniva con riferimento a: 1. l’indice del costo della vita valevole ai fini dell’applicazione della scala mobile delle retribuzioni dei lavoratori dell’industria (o “paniere sindacale”, istituito nel 1951 – soppresso nel 1997) 2. l’indice delle retribuzioni minime contrattuali degli operai dell’industria (art. 9 L 160/1975; per il solo 1989, art. 21 L 67/1988) 11 la dinamica salariale: A fianco il confronto tra la dinamica salariale e la dinamica del costo della vita (poi prezzi al consumo). Fino al 1991, alle pensioni veniva attribuita la differenza, se era di segno positivo In otto anni, una pensione di 600 euro, nata nel 2000, ha cumulato una perdita di 2.240 euro. Una pensione di 1000 euro ne ha persi 3.734. La riforma del modello contrattuale. Dinamiche a confronto: variazione annua degli indici Istat costo dinamica anno vita o differenza salariale FOI 2001 1,3 2,7 -1,4 2002 2,7 2,4 0,3 2003 2,6 2,5 0,1 2004 3,1 2,0 1,1 2005 3,0 1,7 1,3 2006 2,9 2,0 0,9 2007 3,0 1,7 1,3 2008 3,3 3,2 0,0 12 Confronto tra dinamica delle retribuzioni settore industria e una pensione di 600 euro 1996- 2009 La pensione di 600 euro, in 15 anni, ne ha persi 5.405. 6 5 4 Una di 1.000 ne ha persi 8.423 3 RETRIBUZIONE PENSIONE retribuzioni +43,18% 2 1 pensioni +35,40% 0 1 2 3 4 5 Elaborazione SPI CGIL su dati ISTAT 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 13 L’inflazione su beni di più largo consumo e le pensioni più basse anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 pensione perequata indice indice indice di differenza beni alta beni alta perequazione pensione differenza differenza annua frequenza frequenza delle pensioni corrisposta mensile annua cumulata 0 380 0 380 0,0 0 0 1,6 386 1,6 386 0,0 0 0 3,9 401 2,6 396 -5,0 -65 -522 3,5 415 2,7 412 -3,2 -42 -292 3,4 429 2,4 425 -4,2 -54 -324 3,1 443 2,5 440 -2,6 -33 -167 2 451 2 451 0,0 0 0 2,5 463 1,7 459 -3,6 -47 -141 2,9 476 2 472 -4,2 -54 -108 5,2 501 1,7 484 -16,7 -217 -217 totale differenza -1771 annua cumulata 14 I capitoli di spesa Var. % a dicembre 2008 rispetto allo stesso mese dell’anno Comunicazioni - 3,3 Trasporti - 0,2 Bevande e tabacchi + 5,3 Abitazione + 5,5 Alimentari + 4,3 Mobili + 2,9 Ristorazione + 2,1 Istruzione + 2,2 Spese sanitarie + 0,6 Abbigliamento + 1,6 Cultura + 0,3 Consumi ad alta frequenza di acquisto 15 La povertà relativa 16 La riduzione dei consumi Nel 2009 la spesa per consumi ha mostrato una flessione in termini reali, particolarmente evidente tra le famiglie con livelli di spesa medio – alti. Per questa ragione la condizione delle famiglie con i consumi più contenuti non risulta peggiorata rispetto a quella delle altre famiglie. La soglia di povertà si abbassa perché si riducono i consumi 17 La povertà relativa 18 L’impoverimento delle pensioni più basse: confronto con la soglia di povertà pensione e maggiorazione soglia di povertà % differenza 2001 età 65 età 75 465,00 475,32 488,4 -4,79 -2,68 2008 età 65 età 75 526,00 568,00 599,8 -12,30 -5,30 • Aumenta la differenza tra prestazione pensionistica e soglia di povertà. • La quattordicesima per ora ha recuperato questa differenza. Tuttavia anche questa misura si dimostrerà inadeguata se l’importo della 14° non sarà perequato. 19 confronto tra indice generale dei prezzi al consumo, ipca, perequazione e alcune tipologie di prodotti l’ipca migliora ma non risolve nic ipca perequazione alimentari tariffe energ 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 2005 102,2 102,3 102,0 102,2 98,2 102,0 103,1 2006 104,1 104,6 103,7 102,3 102,4 107,0 107,7 2007 106,1 106,9 105,8 102,3 108,9 112,2 112,6 2008 108,0 109,0 107,6 105,3 120,7 115,2 115,1 2009 111,6 112,8 111,1 111,0 133,1 122,5 121,0 abitazione trasporti 20 E un paniere per i pensionati può difendere meglio la condizione dei pensionati? Confronto tra inflazione misurata con paniere ISTAT ed inflazione con panieri pensionati di 50 prodotti e 60 prodotti Variazioni percentuali dal 2000 al 2005 Paniere Istat Famiglie di pensionati 10,02 Paniere 60 prodotti 9,94 Paniere 50 prodotti 10 Fonte documento D.ssa Alessandra Nuccitelli 21 Le proposte nella piattaforma Cgil inviata al Governo La rimodulazione delle aliquote • • • La prima aliquota dal 23% al 20% interessa il 92% del totale dei pensionati I pensionati con reddito fino a 28.000 euro annui avrebbero un beneficio netto mensile fino a 34 euro mensili La terza aliquota dal 38% al 36% importo mensile di pensione pari al minimo pari al doppio del minimo netto lordo con aliquota 20% 460,97 460,97 pari al quadruplo del minimo netto aumento netto - lordo con aliquota 20% 921,94 848,62 netto aumento netto 27,66 lordo con aliquota 20% 1.814,73 1.481,32 aumento netto 34,51 22 Le proposte Abolizione drenaggio fiscale Il vantaggio dal 1995 se fosse stato abolito importo mensile della pensione al 31.12.1995 pari al doppio del minimo netto pari al minimo netto anno iniziale perequato effettivo anno per anno 460,97 656,82 460,97 656,82 460,97 656,82 42,5 42,5 42,5 lordo 2010 2025 valori % totali nel periodo aumento drenaggio mensile in euro - lordo iniziale perequato 921,94 1.070,41 820,96 953,18 16,1 16,1 effettivo anno per anno 820,96 925,98 12,8 drenaggio mensile in euro 27,20 pari al quadruplo del minimo netto lordo iniziale perequato 1.814,73 2.106,92 1.446,81 1.679,78 16,1 16,1 effettivo anno per anno 1.446,81 1.650,84 - drenaggio mensile in euro 28,94 14,1 drenaggio 0,0 3,3 2,0 Va abolito strutturalmente in quanto contribuisce nel tempo all’impoverimento del reddito da pensione 23 Le proposte Unificazione delle detrazioni tra lavoro dipendente e pensioni Cancellare una anomalia tutta italiana • • • Equiparare le detrazioni a 8000 euro annuo Attualmente il limite è 7750 con almeno 75 anni 7500 euro per gli altri importo mensile di pensione pari al minimo pari al doppio del minimo netto lordo 460,97 con detrazione a € 1.840 460,97 pari al quadruplo del minimo netto aumento netto - lordo 921,94 netto con detrazione a € 1.840 aumento netto 828,38 7,42 lordo 1.814,73 con detrazione a € 1.840 aumento netto 1.452,49 5,68 24 Le proposte Aumento della ricchezza, redditi da pensione e ULTERIORE incremento delle detrazioni connesso all’età A partire da 65 anni un ulteriore detrazione annua, uguale per tutti entro un tetto da stabilire, da erogare anche agli ULTERIORE DETRAZIONE incapienti anno a 70 anni 20 euro al mese netti 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 età 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 importo annuo 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 anno 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 età 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 importo annuo 550 600 650 700 750 800 850 900 950 1.000 a 75 anni 40 euro al mese netti Più si va avanti con l’età meno tasse si pagano. In prima applicazione l’inquadramento dei pensionati potrebbe avvenire nelle seguenti fasce di età 65, 70, 75, 80. 25 Le proposte Estensione e consolidamento 14 mensilità Allargare l’intervento per coprire l’intera fascia di pensionati con reddito fino a 3 volte il TM – 1.380,00 euro mensili lordi LA SOMMA AGGIUNTIVA IMPORTO fascia di anzianità in anni di contribuzione lavoratori dipendenti 1° fascia 2° fascia 3° fascia 4° fascia lavoratori autonomi 1° fascia 2° fascia 3° fascia 4° fascia da da da da - da da da da - netto (in euro) 15 25 35 a a a in poi 15 25 35 336 420 504 600 18 28 38 a a a in poi 15 25 35 336 420 504 600 La quattordicesima deve essere indicizzata 26 Le proposte La tutela degli incapienti Sono “incapienti” i pensionati titolari di un reddito troppo basso per essere assoggettato ad IRPEF oppure che non beneficiano in tutto o in parte delle detrazioni fiscali riconosciute alla generalità dei contribuenti . Lo Stato risparmia circa 80 milioni di euro per detrazioni non godute . La CGIL propone di istituire una “imposta negativa” di importo pari alle detrazioni non godute 27 In conclusione 2 volte il T.M. Es. un pensionato con 920,00 mensili euro lordi e 70 anni di età • La rimodulazione delle aliquote IRPEF • L’abolizione del drenaggio fiscale • Unificazione delle detrazioni • Un ulteriore incremento delle detrazioni connesso all’età • Estensione della 14 mensilità Questo è il vantaggio immediato + 27,66 + 1,81 + 7,42 + 23,00 + 38,77 504,00 euro annui 98,65 euro mensili netti 28 In conclusione 3 volte il T.M. Es. un pensionato con 1.375 mensili euro lordi e 70 anni di età • La rimodulazione delle aliquote IRPEF • L’abolizione del drenaggio fiscale • Unificazione delle detrazioni • Un ulteriore incremento delle detrazioni connesso all’età • Estensione della 14 mensilità Questo è il vantaggio immediato + 33,62 + 1,87 + 5,93 + 23,00 + 46,00 600,00 euro annui 110,42 euro mensili netti La proposta affronta in modo strutturale i meccanismi che impoveriscono la pensione anno dopo anno. Per questa ragione l’incremento netto, che non costituisce spesa previdenziale, è destinato ad aumentare con il tempo 29