ETF Securities Ricerca sul mercato delle materie prime:
Transcript
ETF Securities Ricerca sul mercato delle materie prime:
Nitesh Shah Director – Commodities Strategist [email protected] 7 giugno 2016 ETF Securities Ricerca sul mercato delle materie prime: Prevista volatilità delle commodity con la liberalizzazione dei mercati finanziari in Cina Sintesi La Cina è al contempo fra i principali produttori e consumatori della maggior parte delle materie prime, eppure i prezzi globali di molte commodity vengono determinati nei centri finanziari del Regno Unito e degli Stati Uniti. La Cina ambisce a rafforzare il proprio ruolo nell’intermediazione e nella definizione dei prezzi delle materie prime a livello globale. Tuttavia, le restrizioni valutarie e i controlli sui capitali frappongono un serio ostacolo a tale proposito. Malgrado i tempi di un’eventuale riforma dei mercati dei cambi e dei capitali siano incerti, lo smantellamento di tali restrizioni potrebbe comportare la chiusura di significative operazioni di carry trade che usano le materie prime come collaterale, introducendo una nuova fonte di volatilità per questa classe di attivo. La domanda di materie prime in Cina Il ruolo della Cina nella fase rialzista del superciclo delle commodity rimane pressoché indiscusso: una crescita economica ad alta intensità di risorse, trainata dall’urbanizzazione, dall’industrializzazione e dall’espansione degli scambi internazionali ha alimentato la domanda di materie prime tra la metà degli anni ’90 e la crisi finanziaria del 2008. Poiché l’offerta non riusciva a stare al passo con la domanda, i prezzi sono aumentati sensibilmente. Benché più volatili, le quotazioni delle materie prime evidenziano una correlazione alquanto marcata con la crescita del PIL cinese. I mercati dei futures sulle commodity in Cina I mercati dei futures sono parte integrante dell’infrastruttura dei mercati finanziari globali, poiché consentono ai produttori e ai consumatori di materie prime di coprirsi dai rischi di una variazione dei prezzi. Chi persegue finalità di copertura opera generalmente sul lato short dei mercati dei futures e pertanto deve offrire un premio al rischio positivo per attrarre gli speculatori sul lato long.i Attirando un gran numero di investitori finanziari sul lato long del mercato, la finanziarizzazione delle commodity mitiga le pressioni associate all’attività di copertura e migliora la ripartizione del rischio. Pur essendo il maggior consumatore di materie prime, la Cina ha iniziato a sviluppare un mercato dei futures solo dopo l’inizio del superciclo delle commodity (ammettendo molte materie prime alla negoziazione nella fase ribassista del ciclo). La Shanghai Futures Exchange (SHFE) ha avviato le negoziazioni su rame e alluminio nel 1999, aggiungendo successivamente lo zinco (2007), l’oro (2008) e il nickel (2014). Il volume delle contrattazioni di oro e rame sulla SHFE continua ad aumentare, evidenziando la progressiva importanza assunta dai mercati di questi metalli in Cina. Il valore degli investimenti può aumentare o diminuire e gli investitori potrebbero perdere interamente o in parte il capitale investito. I risultati passati non sono una garanzia di quelli futuri. 2 ETF Securities Ricerca 2016 alla People’s Bank of China (PBoC, la banca centrale cinese) che il collaterale è depositato in un magazzino (ovvero è vincolato) e la PBoC si rivolge a un’entità esterna per reperire i fondi (che vengono poi trasferiti alla banca locale). Questo sistema potrebbe aver alimentato artificialmente la domanda di materie prime d’importazione in Cina. L’apertura dei mercati valutari comporta quindi il rischio di una cessazione di queste operazioni di carry trade, con l’immissione sul mercato di una notevole quantità di materie prime attualmente immobilizzate in magazzini per uso industriale. Le ambizioni globali richiedono una riforma della politica valutaria La Cina ambisce a rafforzare il proprio ruolo nell’intermediazione di materie prime a livello internazionale. Pur riconoscendo di essere il maggior consumatore e produttore di molte commodity, il paese fa assegnamento su centri finanziari esteri per la definizione dei prezzi. Fang Xinghai, vicepresidente della China Securities Regulatory Commission, durante la conferenza annuale della SHFE tenutasi a maggio 2016 ha dichiarato: “Abbiamo un’occasione unica per diventare un centro globale di determinazione dei prezzi delle commodity”. Le restrizioni valutarie impediscono generalmente agli investitori esteri di negoziare materie prime in Cina. Tuttavia, le autorità cinesi si sono impegnate da tempo a modificare questa situazione. Una riforma della politica valutaria sarà probabilmente un importante volano di crescita per il mercato dei futures sulle commodity in Cina. Si stima che i prestiti in valuta estera garantiti da commodity contratti in Cina nel 2014 ammontassero a circa 109 mrd di USD, un importo equivalente, rispettivamente, al 31% e al 14% dei prestiti in valuta estera a breve termine e complessivi in essere in Cina.ii Nel 2014 la Cina ha importato materie prime per 1700 mrd di USD. L’ammontare stimato dei finanziamenti rappresenta quindi il 6% circa dell’import. Nello scenario peggiore, se tutte queste materie prime venissero svincolate (un’eventualità a nostro avviso poco plausibile), l’offerta aumenterebbe del 6% con un impatto negativo sui prezzi. Uno sblocco di collaterale di entità minore produrrebbe comunque a nostro parere una fase di volatilità dei prezzi delle commodity. La materia prima più a rischio è probabilmente il rame. Quasi la metà dell’attuale domanda di questo metallo potrebbe derivare dalle operazioni di carry trade. Distorsioni nei mercati delle commodity cinesi… La chiusura dei mercati dei capitali e le restrizioni valutarie hanno dato luogo ad alcune prassi inusuali in Cina. I tassi d’interesse cinesi sono più elevati che in molti altri paesi (specialmente rispetto ai mercati sviluppati, dove in alcuni casi i tassi sono negativi). Se fossero in grado di contrarre prestiti in valuta estera, gli investitori cinesi potrebbero effettuare una tipica operazione di carry trade per trarre profitto dai differenziali d’interesse (subordinatamente all’andamento dei tassi di cambio). Tuttavia, i controlli sui capitali che impediscono agli investitori nazionali di accedere ai prestiti in valuta estera e la gestione del tasso di cambio violano la cosiddetta “parità coperta dei tassi d’interesse”. Esiste però una scappatoia. Le autorità autorizzano i produttori cinesi a usare le scorte di semilavorati quali rame, stagno e alluminio (o persino le giacenze di prodotti finiti) come collaterale per i prestiti, allo scopo di sostenere la redditività di queste imprese. Un produttore può richiedere a una banca locale un prestito in dollari, euro o yen a tassi d’interesse più bassi usando le materie prime come collaterale. I fondi vengono erogati al produttore in yuan e possono essere depositati a tassi d’interesse più alti. La banca locale conferma … incluso l’oro Operazioni simili vengono condotte anche sull’oro, le cui importazioni vengono usate tramite gold loans e lettere di credito per raccogliere fondi a basso costo destinati agli investimenti aziendali e alla speculazione. Con la liberalizzazione finanziaria potrebbero cessare anche queste operazioni. Nel 1950 la Cina ha vietato la proprietà privata dei metalli preziosi, ponendo l’industria aurifera sotto il controllo statale. Due anni dopo la creazione della Shanghai Gold Exchange (SGE), avvenuta nel 2002, il divieto ufficiale di possedere oro è Il valore degli investimenti può aumentare o diminuire e gli investitori potrebbero perdere interamente o in parte il capitale investito. I risultati passati non sono una garanzia di quelli futuri. 3 ETF Securities Ricerca 2016 stato revocato. La Cina ha colto immediatamente la nuova opportunità di detenere il metallo prezioso, superando l’India quale maggiore consumatore di monete e lingotti d’oro. Nonostante le ragioni culturali che spingono ad acquistare e conservare il metallo giallo, queste riserve possono essere monetizzate. I prestiti in oro da parte delle banche hanno registrato una rapida crescita. Il metallo prezioso può essere usato inoltre come collaterale dei prestiti bancari, purché soddisfi i criteri della SGE. Ancora una volta, questi finanziamenti garantiti da oro potrebbero cessare se l’accesso ai prestiti non garantiti venisse migliorato. Prevediamo che la liberalizzazione dei mercati dei cambi e dei capitali in Cina sarà graduale, ma una simile transizione potrebbe alimentare la volatilità dei prezzi globali delle commodity con la chiusura delle operazioni di carry trade. Il valore degli investimenti può aumentare o diminuire e gli investitori potrebbero perdere interamente o in parte il capitale investito. I risultati passati non sono una garanzia di quelli futuri. 4 ETF Securities Ricerca 2016 i Keynes (1923), Hicks (1939), Hirshleiffer (1988) ii “Commodities as Collateral”, di prossima pubblicazione in Review of Financial Studies, a cura di Ke Tang (Tsingua University) e Haoxiang Zhu (MIT Sloan School of Management), aprile 2016. Informazioni importanti Generale Se effettuata all'interno dell'Italia, la presente comunicazione è stata predisposta e pubblicata, ai sensi dell’art.21 del Financial Services and Markets Act 2000 da ETF Securities (UK) Limited (“EFTS UK”), una società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority (“FCA”) (Autorità per i servizi finanziari) del Regno Unito. Le informazioni contenute nella presente comunicazione non costituiscono un'offerta di vendita né un sollecito ad acquistare titoli. La presente comunicazione non dovrebbe essere utilizzata come base per assumere decisioni d'investimento. I rendimenti passati non sono necessariamente garanzia di rendimenti future. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, un messaggio pubblicitario né un’eventuale ulteriore misura a sostegno di un’offerta pubblica di azioni negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli stessi. Né il presente documento né copie dello stesso devono essere introdotti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da ETFS UK e basati su informazioni disponibili al pubblico. ETFS UK non rilascia alcuna garanzia in merito all'esattezza o alla correttezza delle informazioni contenute nel presente documento e qualsiasi opinione relativa a prodotti o all'attività del mercato è soggetta a variazioni. I fornitori di dati terzi utilizzati per il reperimento di informazioni riportate nella presente comunicazione non rilasciano alcuna garanzia o dichiarazione di alcun genere in merito a tali dati. Né ETFS UK, né qualsiasi altra società del gruppo, né il personale di tali società, potrà essere ritenuto responsabile per qualsivoglia danno emergente o lucro cessante, derivante dall’uso delle informazioni contenute nel presente documento. In base a quanto disposto dalla FCA, ETFS UK è tenuta a specificare di non agire in alcun modo per conto dell’investitore in relazione all’investimento o all'attività di investimento a cui la presente comunicazione è riferita. In particolare, ETFS UK non fornirà all’investitore alcun servizio di investimento e/o valutazione, o raccomandazione, in relazione ai termini di un’operazione. Nessun rappresentante di ETFS UK è autorizzato ad adottare una condotta che possa portare l’investitore a ritenere altrimenti. EFTS UK non è pertanto tenuta a fornire all’investitore le tutele prestate ai suoi clienti; l’investitore dovrà pertanto rivolgersi ad un consulente legale, finanziario e fiscale secondo quanto riterrà opportuno. 541 ETF Securities (UK) Limited 3 Lombard Street Londra EC3V 9AA Regno Unito t +44 (0)207 448 4330 f +44 (0)207 448 4366 e [email protected] w etfsecurities.com