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ABINEWS Notiziario dellAssociazione Bancaria Italiana e n i l on Supplemento al n. 8/9 - 2001 Il Rapporto di Settembre N Scenario macroeconomico e orientamenti di politica monetaria elle scorse settimane, lo scenario economico internazionale si è fatto assai fosco. Le tristi vicende extra-economiche che hanno colpito gli Stati Uniti d'America hanno ulteriormente esacerbato mercati azionari e finanziari internazionali su cui già dominavano i segni dell'incertezza e della preoccupazione. Così, nelle tre principali aree economiche mondiali, sono destinate ad accentuarsi le tendenze già in atto: recessive per quel che concerne il Giappone; di sostanziale ristagno per quel che riguarda gli Stati Uniti; di rallentamento, in alcuni casi significativo, per quanto attiene all'Area Euro. Nonostante siano oggi molto elevate le capacità del sistema economico internazionale di sostenere gli scambi commerciali e governare adeguatamente le condizioni di liquidità dei mercati finanziari, i fatti dell'11 settembre allontanano le prospettive di ripresa dell'economia americana sia a motivo dei risvolti di natura diretta sia per i contraccolpi sulla fiducia degli operatori e la possibile conseguente revisione di piani di spesa e di investimento già negativamente orientati. Negli Stati Uniti, la crescita tendenziale del prodotto interno lordo dopo essere rallentata all'1,2% nel primo trimestre è ulteriormente calata nel secondo (0,7%). In termini congiunturali il secondo trimestre ha registrato un incremento di prodotto pari allo 0,2 per cento delineando così un quadro di sostanziale ristagno delle attività produttive. Le informazioni più recenti circa la composizione della crescita economica indicano da un lato una forte tendenza al decumulo delle scorte e confermano dall'altro i tratti noti: un'accentuata debolezza delle attività di investimento, le quali risentono del forte aumento dello stock di capitale realizzato negli anni scorsi; un'ancora discreta tenuta della domanda di consumo che sostiene significativamente il settore terziario sul quale non sono emersi, nei mesi passati i segni di debolezza che hanno di contro caratterizzato il settore industriale e manifatturiero; difficoltà nelle esportazioni di merci e servizi e conseguente aggravamento dei già enormi problemi di bilancia dei pagamenti. In Giappone, nel secondo trimestre il prodotto interno lordo ha registrato una flessione sia in termini tendenziali (-0,7%) sia rispetto ai primi tre mesi dell'anno (-0,8%). Non sono migliori le indicazioni relative al terzo trimestre di quest'anno; a luglio la produzione industriale ha registrato un calo tendenziale del 2,8%, il quinto consecutivo nel corso del 2001 a testimonianza di tendenze recessive ormai molto evidenti. Se l'area euro non registra ristagno né recessione, essa evidenzia tuttavia un sempre più marcato rallentamento delle capacità di sviluppo generalmente attribuitele ad inizio d'anno. L'Italia mo- AGOSTO 2001 (in parentesi i valori di luglio 2001) Totale impieghi (*) 10,03 (11,23) (*) Variazioni % nei dodici mesi Totale raccolta (*) 2,29 (1,97) (*) Depositi e obbligazioni in lire e in altre valute euro. Variazioni % nei dodici mesi Tasso medio sugli impieghi (*) 6,55 (6,59) (*) Valori % Tasso medio sui depositi (*) 2,00 (2,03) (*) Valori % A cura del Settore ricerche e analisi - ABI stra in tale contesto una migliore posizione relativa soprattutto nei confronti della Germania, per la quale si prospetta ormai un tasso di crescita 2001 intorno all'1%, meno della metà di quello atteso per il nostro paese. Secondo prime stime, nel secondo trimestre il Pil dell'area euro sarebbe cresciuto soltanto dello 0,1% in termini congiunturali (1,7% tendenziali). I dati dei primi tre mesi, avevano fatto registrare una crescita congiunturale dello ABINEWS on line 0,5%, valore analogo a quelli registrati nel terzo e nel quarto trimestre 2000. Il tasso di crescita tendenziale era invece calato al 2,6%. Si evidenziava un affievolimento della domanda interna che aveva contribuito alla crescita per 0,2 punti percentuali; il contributo delle esportazioni nette era stato invece pari a mezzo punto percentuale mentre le scorte avevano ridotto la produzione per 0,1 punti. Sul mercato dei cambi si è registrata una significativa ripresa dell'euro. In termini di quotazioni bilaterali medie mensili il rapporto euro/dollaro è passato da 85,3 in giugno a 90,0 in agosto, con un incremento del 5,5%. Per quanto concerne il cambio euro/yen si è passati invece, nello stesso periodo, da 104,30 a 109.3, con una recupero del 4,8%. L'apprezzamento della moneta unica nei confronti del dollaro e dello yen si è tradotto anche in un recupero del tasso di cambio effettivo dell'euro. A tal riguardo i dati della Bce segnalano per il mese di luglio un apprezzamento sul mese precedente pari all'1,9 per cento in termini nominali e al 2,1 per cento in termini reali. Nella riunione del Consiglio Direttivo del 30 agosto, la BCE ha allentato il grado di restrizione della politica monetaria: il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali è sceso dal 4,50% al 4,25%, a decorrere dall'operazione con regolamento 5 settembre 2001. Contemporaneamente è stato deciso di ridurre il tasso di rifinanziamento marginale dal 5,50% al 5,25% e quello sui depositi overnight dal 3,5% al 3,25%, con effetto dal 31 agosto 2001. Era dall'inizio di maggio 2001 che la BCE non modificava i tassi di policy. A seguito poidegli attentati terroristici negli Stati Uniti la BCE (in maniera concordata con la Federal Reserve) ha ulteriormente ridotto il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali che è sceso dal 4,25% al 3,75%, a decorrere dall'operazione con regolamento 19 settembre 2001. L Principali grandezze finanziarie e creditizie a proxy dello stock delle attività finanziarie detenute dal settore privato in Italia ammontava a 5.092.623 miliardi di lire alla fine del primo semestre del 2001 (contro i 4.847.347 miliardi di lire di giugno 2000), con un incremento su base annua di circa il 5%. A giugno 2001, in particolare, le dinamiche delle diverse componenti sottendono il progressivo esplicitarsi di tendenze differenziate, correlate, tra l'altro, al trend assunto dai tassi di interesse e dal grado di volatilità dei mercati finanziari nazionali ed internazionali. 2 supplemento al n. 8/9 - agosto/settembre 2001 Tendenze che possono essere così riassunte: q sensibile accelerazione dei pronti contro termine passivi con la clientela, cresciuti a giugno 2001 ad un ritmo del 30% rispetto allo stesso mese del 2000; q sostanziale stabilità della dinamica delle attività sull'estero, che a giugno 2001 ammontano a 877.562 miliardi di lire, con una quota sul totale delle attività finanziarie del settore privato di quasi il 17,2%; q superiore alla media è risultato il trend delle quote dei fondi comuni di investimento (+12,2%), delle riserve per premi assicurativi e fondi pensione (+8,7%), dei titoli obbligazionari (7,5%) e dei titoli pubblici a breve (+5,1%); q incrementi contenuti ed inferiori alla media hanno, d'altra parte, riguardato i titoli pubblici a medio e lungo termine (+2,6%). I depositi bancari, infine, hanno segnato una contrazione dell'1,1%.Con specifico riguardo alle gestioni patrimoniali bancarie, alla fine del primo semestre 2001 esse rappresentavano il 12,8% della raccolta indiretta. In dettaglio esse si ragguagliano a circa 384.000 miliardi di lire, segnando una contrazione di oltre l'11% contrazione da attribuire alle scelte strategiche che nel corso dell'ultimo biennio sono state realizzate da numerose banche che nell'ambito del gruppo hanno trasferito parti rilevanti delle gestioni di patrimoni a società specializzate nel private banking (SGR). Alla fine di agosto 2001 il patrimonio netto dei fondi comuni di investimento istituiti da intermediari risultava pari a 513,0 miliardi di euro (993.363 miliardi di lire), in diminuzione rispetto ai 523,8 miliardi di euro registrati a luglio 2001.Tale contrazione è la risultante di una diminuzione di oltre 11,0 miliardi di euro dei fondi azionari, di 3,1 miliardi dei fondi bilanciati, cui ha corrisposto un aumento del patrimonio dei fondi obbligazionari (+1,5 miliardi di euro) e di quelli di liquidità (+2,2 miliardi di euro). In termini relativi, ad agosto 2001 è proseguito il processo di cambiamento dell'asset allocation: i risparmiatori hanno continuato a privilegiare gli investimenti nei fondi obbligazionari a breve termine e nei fondi di liquidità che hanno registrato un'elevata raccolta netta positiva, confermando un atteggiamento di attesa di fronte all'incertezza dei mercati azionari italiani ed esteri. Ad agosto 2001, con riferimento alla Borsa italiana il volume degli scambi è diminuito, collocandosi a circa 39,5 miliardi di euro, dai 50,7 miliardi del mese precedente. Anche la capitalizzazione totale del mercato principale alla fine di agosto del 2001 ha manifestato una contrazione, posizionandosi a 618 miliardi di euro, che si raffronta ai 647 miliardi di euro di luglio 2001, mentre il livello di capitalizzazione del Nuovo Mercato è rimasto ad agosto sostanzialmente stabile intorno agli 11 miliardi di euro. ABINEWS on line supplemento al n. 8/9 - agosto/settembre 2001 Gli Indici ABI in dettaglio Lanalisi mensile dellAssociazione Bancaria Italiana effettuata sul totale delle banche con raccolta a breve ed a medio e lungo termine RACCOLTA C on riferimento all'attività di funding in Italia, gli aggiornamenti del SI-ABI mostrano ad agosto 2001 una lieve ripresa della dinamica della raccolta denominata in euro e nelle valute dell'UE12 del totale delle banche italiane, rappresentata dai depositi a risparmio, dai conti correnti, dai certificati di deposito e dalle obbligazioni. Più in particolare, ad agosto 2001 la raccolta bancaria è risultata pari a 1.487.000 miliardi di lire (767,97 miliardi di euro) segnando una variazione tendenziale positiva del 2,29%, che si raffronta a +1,97% di luglio 2001 ed al +3,95% di agosto 2000. Il contenuto trend della raccolta bancaria appare, comunque, compensato dalla marcata crescita, registrata negli ultimi due anni dalle operazioni pronti contro termine, che nel periodo più recente hanno sperimentato tassi di crescita di oltre il 35%. Laddove si considerino le dinamiche delle diverse componenti del funding, ad agosto 2001 si osserva un andamento divergente fra le obbligazioni delle banche, che hanno segnato un tasso di crescita dell'8,86% ed i depositi da clientela, che, al contrario, hanno manifestato una contrazione dell'1,29%. La dinamica delle obbligazioni, in particolare, dopo aver manifestato nel primo trimestre del 2001 una moderata e costante decelerazione - il tasso di crescita tendenziale è sceso dal 7,32% di dicembre 2000 al 6,19% di marzo 2001 - nei cinque mesi successivi ha segnato un'accelerazione, posizionandosi ad agosto 2001 all'8,86%. Di converso, nell'ultimo mese il trend dei depositi da clientela residente è rimasto negativo anche se con minore intensità: la variazione tendenziale è passata da -1,56% di luglio a -1,29% di agosto 2001. L'accelerazione - anche se modesta - della dinamica della raccolta si è associata ad una lieve diminuzione del tasso medio dei depositi, che si è collocato ad agosto al 2,00% dal 2,03% di luglio 2001. IMPIEGHI L a dinamica positiva dei finanziamenti erogati dalle imprese bancarie è proseguita anche nel periodo più recente: ad agosto 2001, gli impieghi complessivi (denominati in "euro e valute dell'UE-12" e in "valute non UE12") del totale banche in Italia hanno manifestato un tasso di crescita tendenziale pari al 10% (10,10% al netto dell'effetto di cambio), in lieve decelerazione rispetto a quanto segnato a luglio: 11,23%. Nel mese scorso, in dettaglio, l'ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato pari a 1.726.000 miliardi di lire (891,4 miliardi di euro), segnando un flusso netto di nuovi impieghi di circa 160.000 miliardi di lire rispetto ad agosto 2000. In particolare, il ritmo di sviluppo tendenziale dell'aggregato che comprende gli impieghi in "euro e nelle valute dell'UE-12" si è collocato ad agosto 2001 al 10,46%, un valore moderatamente inferiore sia a quanto registrato a luglio (11,37%), che al risultato di agosto 2000 (13,43%), mentre gli impieghi espressi nelle "valute non UE-12" hanno manifestato - sempre ad agosto 2001 - un variazione nei dodici mesi positiva dello 0,16%, un valore che si raffronta al +7,89% di luglio 2001 ed al +29,76% di agosto 2000. La dinamica degli impieghi appare sostenuta principalmente dalla componente a breve termine seppur in decelerazione rispetto ai mesi scorsi. Secondo prime stime alla fine di agosto 2001, infatti, la variazione tendenziale di questa componente è risultata di quasi l'11%, che si raffronta al 9,44% del segmento dei finanziamenti a protratta scadenza. La maggiore intensità di crescita dei finanziamenti a breve termine appare strettamente correlata sia al manifestarsi ancora di un'elevata domanda di credito collegata alle operazioni di finanza straordinaria, soprattutto nell'ambito delle telecomunicazioni e sia al maggior di accumulo di scorte da parte delle imprese. Sulla base dei dati del SI-ABI, ad agosto 2001 il tasso medio sugli impieghi ha manifestato una ulteriore moderata flessione, collocandosi al 6,55%, dal 6,59% di luglio 2001. 3 ABINEWS on line SOFFERENZE BANCARIE A lla fine del primo semestre del 2001 le sofferenze al netto delle svalutazioni sono risultate pari a 39.790 miliardi di lire, circa 1.000 miliardi in più rispetto al mese precedente, ma quasi 13.000 miliardi di lire in meno rispetto a giugno 2000: la variazione tendenziale è risultata negativa di quasi il 25%. Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato alla fine del primo semestre del 2001 al livello del 2,26%, che si raffronta al 3,28% di giugno 2000. Una conferma della migliore qualità del credito è ravvisabile anche dalla dinamica del rapporto sofferenze nette/patrimonio di Vigilanza, sceso a giugno 2001 al 12,7% dal 17,4% dello stesso periodo dell'anno precedente. supplemento al n. 8/9 - agosto/settembre 2001 DIFFERENZIALE DEI TASSI A d agosto 2001 il differenziale fra tasso medio dell'attivo fruttifero denominato "in euro e nelle valute UE-12" e il tasso medio sulla raccolta da clientela ordinaria "in euro e nelle valute UE-12" è risultato per l'Italia pari a 3,09 punti percentuali, in flessione di 4 punti base rispetto al livello di luglio 2001: 3,13 punti. Il differenziale registrato ad agosto 2001 è la risultante, da un lato, di un valore del 6,23% del tasso medio dell'attivo fruttifero e, dall'altro, di un livello del 3,14% del costo medio della raccolta da clientela ordinaria. Tassi di interesse del Mercato creditizio nei principali Paesi europei D all'analisi dei tassi di interesse bancari al dettaglio riferiti all'area dell'euro, con riguardo alla struttura per scadenza dei depositi e degli impieghi - che hanno ancora un valore solo indicativo delle tendenze per l'eterogeneità delle informazioni contenute - emerge come nel periodo più recente sia andato leggermente flettendo il livello dei tassi di interesse delle diverse forme tecniche dei depositi e degli impieghi. Dall'analisi sulla recente evoluzione dei tassi di interesse delle IFM sui finanziamenti a breve termine emerge come a luglio 2001 il tasso medio applicato dalle banche tedesche sui finanziamenti di importo compreso fra 1 e 5 milioni di marchi continua a rimanere superiore di circa 2 punti percentuali rispetto a quello italiano. Laddove si considerino i margini sull'attività di finanziamento e di raccolta in alcuni paesi dell'UE-12, pur con le dovute cautele data la non perfetta confrontabilità dei dati, emerge come il mark up - ovvero il differenziale fra il tasso di interesse delle IFM sui finanziamenti a breve termine alle imprese e l'euribor a 3 mesi - risulti nella media del periodo luglio 2000 - giugno 2001 in Italia pari a 1,94 punti percentuali, un valore notevolmente inferiore a quello dell'Irlanda (5,04 punti %), della Germania (4,12 punti %) e del Belgio (3,86 punti %). Con riguardo al mark down - ovvero il differenziale fra il tasso euribor a tre mesi ed il tasso di interesse delle IFM sui depositi overnight - si evince come, nella media del periodo luglio 2000 - giugno 2001, esso in Italia risulti pari a 2,80 punti percentuali, un livello più elevato di quanto si riscontri in Germania (2,44 punti %) e della Spagna (2,34 punti %), ma inferiore a quanto registrato in Olanda, Austria e Finlandia. ABINEWS Anno III - supplemento al n. 8/9 - agosto/settembre 2001 Direttore: Maurizio Sella Direttore responsabile: Maurizio Incletolli Registrazione Tribunale civile di Roma n.274/99 del 16 giugno 1999 Redazione e videoimpaginazione: ABI - Ufficio Strumenti Comunicazionali Via delle Botteghe Oscure, 46 - 00186 Roma Tel. 06.6767.584 - Fax 06.6767.8046 Per informazioni: Settore ricerche e analisi 4 E-mail: [email protected] 0 e-mail: [email protected] & 06.6767.322