Il Migliore Amico - Tempo di Riforma

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Il Migliore Amico - Tempo di Riforma
Il Migliore Amico
“Tal è l’amico mio.” ‘ Cantico dei cantici 5: 16
Una delle benedizioni più grandi in questo mondo è avere un amico. Chi non ha amici è
povero.
Questo mondo è pieno di tristezza perché è pieno di peccato. E’ un posto tenebroso. E’
un posto solitario. Il raggio di sole più brillante è un amico. L’amicizia dimezza i nostri
problemi e raddoppia le nostre gioie.
E’ raro trovare un vero amico. Sono in tanti che mangiano, bevono e ridono con noi
quando tutto va bene. Sono in pochi che ci stanno accanto nei giorni difficili, che ci
amano quando siamo malati, poveri e senza forza, molto pochi quelli che si preoccupano
delle nostre anime.
C’è un lettore di queste parole che vuole un vero amico? Scrivo per indicarne uno.
Conosco Uno che, “è più affezionato di un fratello.” (Prov. 18:24) Conosco Uno che è
pronto ad esserti amico nel tempo e nell’eternità. Ascoltami mentre cerco di parlarti di
Lui.
L’amico che vorrei farti conoscere è Gesù Cristo. Contenta è la famiglia in cui Cristo si
trova al primo posto! Contenta la persona il cui migliore amico è Cristo!
I.
Vogliamo avere un amico nel bisogno? Il Signor Gesù Cristo è un tale amico.
L’uomo è la creatura più bisognosa sulla terra perché è un peccatore. I peccatori hanno
bisogno del perdono, e sono comp letamente incapaci di trovarlo da soli. Hanno bisogno
della liberazione dalle coscienze colpevoli e dalla paura della morte, e non hanno nessun
modo per ottenerla. Il Signor Gesù Cristo venne in questo mondo per andare incontro a
questo bisogno. “Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori.” (1 Tim 1: 10)
Per natura stiamo morendo tutti. Dal re sul suo trono al povero senza tetto, siamo tutti
malati mortalmente nell’anima. Il virus del peccato si trova nel nostro sangue. Non ci
possiamo guar ire da soli: peggioriamo ogni giorno. Il Signor Gesù è venuto a portarci il
rimedio. E’ venuto nel mondo per “recare medicazione e rimedi.” E’ venuto per
“distruggere la morte e mettere in luce la vita e l’immortalità mediante il vangelo.” (Ger.
33: 6, Apoc. 2:11, 2 Tim. 1:10)
Per natura siamo tutti debitori incarcerati. Avevamo un grosso debito con Dio e non
potevamo pagare niente. Eravamo in bancarotta senza speranza di uscirne. Non ci
saremmo potuti liberare dal peso dei nostri debiti e ogni giorno era sempre peggio. Il
Signor Gesù vide tutto questo e cercò di rimediare. S'impegnò per “riscattarci e
salvarci.” Venne per proclamare la libertà a gli schiavi, l’apertura del carcere ai
prigionieri. Venne per riscattarci dalla maledizione della legge. (Osea 13:14, Is. 61:1,
Gal. 3:13)
Per natur a avevamo naufragato tutti e c'eravamo persi. Non avremmo mai potuto
raggiungere il porto della vita eterna. Stavamo per affondare in mezzo alle onde, senza
speranza, senza aiuto, senza potere; legati dalla catena dei nostri peccati, crollando sotto
il peso della colpa, e pronti per essere presi dal diavolo. Il Signor Gesù vide tutto questo
e cercò di rimediare. Venne giù dal cielo per essere il nostro grande “aiuto.” Venne per
cercare e salvare ciò che era perduto e per “risparmiarci dallo scendere nella fossa.” (Sal.
89: 19, Luca 19:10, Giobbe 33:24)
Era possibile la salvezza senza la venuta del Signor Gesù Cristo dal cielo? Sarebbe stato
impossibile per quanto sappiamo. Gli uomini più saggi dell’Egitto, della Grecia, di Roma
non trovarono mai la pace con Dio. Senza l’amicizia di Cristo saremmo stati persi per
tutta l’eternità nell’inferno.
Il Signor Gesù Cristo era obbligato a venire giù per salvarci? No! No! No! Il Suo
amore, la Sua misericordia e la Sua grazia lo portarono giù, venne senza essere cercato.
II.
Vuoi un amico nelle azioni? Il Signor Gesù Cristo è un tale amico.
Il vero scopo dell’amicizia di un uomo si misura nelle sue azioni. Non parlarmi di quello
che dice, sente e spera, non parlarmi delle sue parole e lettere, parlami di quello che fa.
L’amicizia si vede nelle azioni.
Le azioni del Signore Gesù verso l’uomo sono la gran prova della Sua amicizia. Non ci
sono mai state azioni di gentilezza come quelle che ha fatto Lui per noi. Non ci ha amati
solo con parole, ma anche in azione.
Divenne un uomo con la stessa nostra natura, lui che era divino e uguale al Padre; mise
da parte per un periodo la Sua gloria e prese la carne e il sangue come noi. Il santo
Creatore di tutte le cose divenne un bambino piccolo come uno di noi e sperimentò tutte
le nostre debolezze e infermità, a parte il peccato. “Essendo ricco, si è fatto povero per
voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi.” (2 Cor. 8:9)
Per noi visse 33 anni in questo mondo maligno, odiato e rigettato dagli uomini, un uomo
di dolore, familiare con la sofferenza. Pur essendo il Re dei Re, non aveva nessun posto
dove potersi coricare. Pur essendo il Signore dei Signori, spesso era stanco, aveva fame e
sete, era povero. “...prendendo forma di servo...umiliò se stesso...” (Filippesi 2:7,8)
Per noi soffrì la morte più dolorosa, la morte sulla croce. Pur essendo innocente, e senza
difetto, si sottomise al processo e alla condanna. Lui che era il Principe della vita fu
condotto al macello come una pecora e diede la sua anima alla morte. “E’ morto per
noi.” (1 Tess. 5:10)
Era obbligato a fare questo per noi? No! Avrebbe potuto chiamare più di dodici legioni
d'angeli in Suo aiuto e distruggere i Suoi nemici con una sola parola. Soffrì volentieri e
di Sua volontà, per espiare i nostri peccati. Sapeva che solo il sacrificio del Suo corpo e
del Suo sangue avrebbe portato la pace tra l’uomo peccatore e il Dio santo. Sacrificò la
Sua vita per pagare il prezzo della nostra redenzione. Morì perché noi avessimo vita.
Soffrì perché potessimo regnare. Prese la nostra vergogna perché potessimo ricevere la
gloria. “Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per
condurci a Dio.” “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare
peccato per noi, affinché non diventassimo giustizia di Dio in lui.” (1 Pietro 3:18, 2 Cor.
5:21)
L’uomo non può comprendere una tale amicizia. Magari si sente parlare qualche volta
degli amici che muoiono per quelli che li amano. Ma chi può trovare un uomo che
sacrifica la sua vita per quelli che lo odiano? Eppure è questo ciò che Gesù ha fatto per
noi. “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre
eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Rom. 5:8)
Chiedi a tutte le tribù dell’umanità, da una parte del mondo all’altra, e non sentirai mai
parlare di un atto come questo. Nessuno è mai stato così in alto e mai si è abbassato tanto
quanto Gesù, il Figlio di Dio. Nessuno ha mai dimostrato la prova della sua amicizia ad
un tale costo. Nessuno ha mai pagato tanto e sofferto tanto per fare del bene agli altri.
Non c’è mai stato un amico che abbia agito come Gesù Cristo!
III.
Vogliamo un amico forte e potente? Gesù Cristo è un tale amico.
Pochi in questo mondo possiedono il potere di aiutare. Molti hanno il desiderio di farlo,
ma non il potere. Comprendono i dolori degli altri e sarebbero felici di alleviarli se fosse
possibile. Possono piangere con gli amici nell’afflizione ma sono incapaci di togliere la
loro tristezza. Ma anche se l’uomo è debole, Cristo è potente. Se i migliori dei nostri
amici terreni sono deboli, Cristo è forte. “Ogni potere gli è stato dato in cielo e sulla
terra.” (Matt. 28:18). Nessuno può fare tanto per i suoi amici quanto Gesù Cristo.
Lui può perdonare e salvare il più grande dei peccatori. Può alleviare la coscienza più
colpevole da tutti i suoi pesi e donargli la pace perfetta con Dio. Lui può lavare via le
macchie più brutte della malignità e rendere un uomo più bianco della neve agli occhi
di Dio. Può vestire un figlio d'Adamo povero e debole con la giustizia eterna e dargli
il diritto al cielo che non sarà mai tolto. In poche parole, può donare ad ognuno di noi
la pace, la speranza, il perdono e la riconciliazione con Dio, se solo abbiamo fiducia
in Lui. “Il sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato.” (1 Giov. 1:7)
(b) Lui è capace di convertire i cuori più duri e creare uno spirito nuovo nell’uomo. Può
prendere le persone più spensierate ed empie e dare loro una nuova mente per mezzo
dello Spirito Santo che entra in loro. Può fare passare le cose vecchie e farle
diventare nuove. Può fare in modo che amino le cose che prima odiavano e odino le
cose che prima amavano. “Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio.” “Se
dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura.” (Giov. 1:12, 2 Cor. 5:17)
(c) Lui è capace di conservare fino alla fine tutti coloro che credono in Lui e diventano
suoi discepoli. Può donare loro la grazia di superare il mondo, la carne e il diavolo, e
di combattere il buon combattimento fino alla fine. Può guidarli al sicuro in qualsiasi
tentazione, portarli a casa tra mille pericoli, e tenerli fedeli anche se sono soli e senza
aiuto. “Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano
a Dio.” (Ebr. 7:25)
(d) Lui è capace di dare a coloro che lo amano i migliori doni. Nella vita può dare loro i
conforti interni, che i soldi non possono offrire mai – la pace nella povertà, la gioia
nel dolore, la pazienza nella sofferenza. Può dare loro la speranza nella morte che li
rende capaci di camminare nella valle oscura senza paura. Può dare loro dopo la
morte, una corona di gloria, che non appassisce, e una ricompensa in confronto alla
quale la regina d’Inghilterra non ha niente da donare.
Questo è il vero potere, questa è la vera grandezza, questa è la vera forza. Va a guardare
l’idolatra indù che cerca la pace invano facendo del male al proprio corpo e dopo
cinquant’anni di sofferenza, non la trova. Va a guardare il pio cattolico, che da dei soldi
al suo prete perché preghi per la sua anima, e muore senza conforto. Va a guardare i
ricchi, che spendono milioni in cerca di felicità, e sono sempre scontenti e infelici. Puoi
volgiti a Gesù e pensa a quello che può fare, e fa giorno dopo giorno per quelli che
confidano in Lui. Pensa al modo in cui guarisce chi ha il cuore infranto, conforta i
malati, da gioia ai poveri che confidano in Lui e provvede ad ogni loro bisogno. La paura
dell’uomo è forte. L’opposizione di questo mondo maligno è potente. La paura della
morte è terribile. Il diavolo è un leone ruggente che cerca qualcuno da divorare. Ma
Gesù è più forte di tutti lo ro. Gesù è capace di renderci vittoriosi su tutti questi nemici.
IV.
Vogliamo un amico che ci ama e che si affeziona? Gesù Cristo è un tale amico.
La gentilezza è l’essenza della vera amicizia. I soldi i consigli e l’aiuto perdono la metà
della loro grazia se non sono dati con un atteggiamento d’amore. Che tipo d’amore è
quello che il Signore Gesù dimostra agli uomini? Si chiama, “amore che sorpassa ogni
conoscenza.” (Ef. 3:19)
L’amore brilla nella Sua accoglienza dei peccatori. Non rifiuta nessuno che va a Lui per
la salvezza, nonostante la loro indegnità. Anche se le loro vite sono state le più malvagie
possibile, anche se i loro peccati sono più numerosi delle stelle, il Signore Gesù è pronto
ad accoglierli, e dare loro il perdono e la pace. Non c’è un limite alla Sua compassione.
Non ci sono confini per la Sua pietà. Non si vergogna di fare amicizia con coloro che il
mondo rigetta con disprezzo. Non c’è nessuno troppo cattivo, troppo sudicio di peccato
per entrare in casa Sua. E’ disposto a diventare l’amico di qualsiasi peccatore. Ha la
gentilezza e la misericordia e la medicina per guarire tutti. Ha sempre proclamato questa
regola: “...colui che viene a me, non lo caccerò fuori.” (Gv. 6:37)
L’amore brilla nei Suoi rapporti con i peccatori, dopo che hanno creduto in Lui e sono
diventati i Suoi amici. E’ paziente nei loro confronti, anche se la loro condotta è spesso
provocante e difficile. Non si stanca mai di sentire le loro lamentele, per frequenti che
siano. Ha compassione in tutte le loro tristezze. Conosce bene il dolore: è “familiare con
la sofferenza” (Is. 53:3). Non lascia mai che siano tentati oltre le loro forze. E’
compiaciuto di loro come un genitore del proprio figlio quando comincia a parlare e
camminare. Ha fatto scrivere nel Suo libro che, “il Signore gradisce il suo popolo,” e “il
Signore si compiace di quelli che lo temono” (Sal. 149:4, Sal. 147:11).
Non c’è amore sulla terra che possa reggere il confronto con questo. Noi amiamo quelli
in cui vediamo qualcosa che merita il nostro affetto, oppure quelli con cui siamo
imparentati. Il Signore Gesù ama i peccatori in cui non c’è niente di buono. Noi amiamo
coloro che ricambiano il nostro affetto. Il Signore Gesù ama coloro che possono fare
poco o niente per Lui. Noi amiamo quando troviamo un motivo per amare. Il grande
Amico dei peccatori è motivato dalla Sua eterna compassione. Il Suo amore è
disinteressato, altruista, completamente libero. Non c’è proprio amico che possa amare
quanto il Signore Gesù.
V.
Vogliamo un amico saggio e prudente? Gesù Cristo è tale.
L’amicizia dell’uomo è cieco. Spesso sbaglia nei suoi consigli. Spesso guida i suoi amici
nei guai coi suoi consigli cattivi anche se cerca di aiutarli. L’amicizia del Signore Gesù
non è così – ci fa sempre del bene e mai del male.
Il Signore Gesù non vizia i suoi amici con indulgente stravaganza. Dà loro tutto quello
che è per il loro bene. Non si trattiene dal dar loro ciò che è veramente buono, ma li
costringe a prendere quotidianamente la loro croce per seguirlo. Dice loro di
sperimentare le difficoltà da bravi soldati. Li chiama a combattere il buon combattimento
contro il comodo, la carne e il diavolo. Al Suo popolo a volte non piace, e magari lo
trova difficile, ma quando raggiunge il cielo, vedrà che è stato fatto tutto per il bene.
Ogni cosa succede loro al momento giusto e nel modo giusto. Dona loro tanta malattia
quanta salute, tanta povertà quante ricchezze, tanta tristezza quanta gioia, secondo i
bisogni delle loro anime. Li guida per la via giusta per portarli alla città celeste.
Mescola le loro coppe più amare come un medico saggio e prende cura perché non
prendano nemmeno una goccia in più o in meno. Il suo popolo spesso fraintende le sue
azioni ma al giorno della resurrezione ringrazierà Dio che non la loro volontà, ma quella
di Cristo, è stata fatta.
Guarda intorno al mondo e vedi il male che la gente subisce dai loro amici. Renditi conto
quanto la gente è pronta a adagiarsi nella mondanità e nella frivolezza che non a
stimolarsi all’amore e alle buone opere. Pensa a quanto spesso si incontrano, non per il
meglio, ma per il peggio – non per incoraggiarsi a percorrere la via cielo, ma per
confermarsi nell’amore di questo mondo. Purtroppo, sono in miglia che sono feriti
proprio dagli amici!
E poi rivolgiti al grande Amico dei peccatori e vedi quanto è diversa la Sua amicizia da
quella degli uomini. Ascoltalo mentre cammina sulla strada coi Suoi discepoli. Guarda
come conforta, rimprovera ed esorta con perfetta saggezza. Osserva come spende il
tempo nelle visite a quelli che ama, come a Maria e Marta a Betania. Senti come parla
mentre mangia in riva al mare di Galilea, “Simone di Giovanni, mi ami?” (Gv. 21:16).
La Sua compagnia santifica sempre. I Suoi doni sono sempre per il bene delle nostre
anime. La Sua gentilezza è sempre saggia. La Sua amicizia è sempre per l’edificazione.
Un’ora passata in comunione con Lui vale più di un anno nei palazzi dei re. Non c’è mai
stato un amico saggio quanto il Signore Gesù.
VI.
Vogliamo un amico provato e sperimentato? Gesù Cristo è tale.
Seimila anni sono passati da quando il Signore Gesù ha iniziato la Sua opera per fare
amicizia con gli uomini. Durante questo periodo, ha avuto migliaia d'amici in questo
mondo. Milioni e milioni, purtroppo, l’hanno rifiutata e si sono persi per sempre, ma
migliaia e migliaia hanno goduto il grande privilegio della Sua amicizia e si sono salvati.
Lui ha grande esperienza.
(a) Ha avuto amici d'ogni ceto e stato. Alcuni erano re o uomini ricchi, come
Davide e Salomone ed Ezechia e Giobbe. Alcuni erano molto poveri, come i
pastori di Betlemme e Giacomo, Giovanni e Andrea.
(b) Ha avuto amici d'ogni età. Alcuni lo hanno conosciuto in età avanzata, come
Manasse e Zaccheo e probabilmente l’etiope eunuco. Alcuni erano Suoi
amici fin dalla loro giovinezza, come Giuseppe, Samuele, Giosia e Timoteo.
(c) Ha avuto amici d'ogni carattere e disposizione possibile. Alcuni erano uomini
semplici e franchi, come Isacco, altri erano grandi in parola e azione, come
Mosè. Alcuni erano ferventi e caldi di cuore, come Pietro, altri avevano
spiriti teneri e riservati, come Giovanni. Alcuni erano attivi e pieni di
movimento, come Marta, ad altri piaceva stare seduti ai Suoi piedi, come
Maria. Alcuni abitavano sconosciuti in mezzo al loro popolo, come la
Sunamita (ragazza al servizio di Davide). Alcuni sono andati dappertutto e
hanno rivoluzionato il mondo, come Paolo.
(d) Ha avuto amici d'ogni condizione nella vita. Alcuni erano sposati e avevano
figli e figlie, come Enoc, altri sono vissuti senza sposarsi, come Daniele e
Giovanni il Battista. Alcuni erano spesso malati, come Lazzaro e Epafrodito,
altri erano forti nel lavoro, come Perside e Trifena. Alcuni erano padroni,
come Abramo e Cornelio, altri erano servi, come i santi nella casa di Nereo.
(e) Ha avuto amici di quasi ogni nazione, popolo e lingua. Ha avuto amici nei
paesi caldi e freddi, amici tra le nazioni più civilizzate e amici tra le tribù più
semplici e maleducate. Il Suo libro della vita contiene i nomi di greci e
romani, di giudei e egiziani, di schiavi e liberi. Si possono trovare nelle sue
liste degli inglesi riservati e degli scozzesi cauti, degli irlandesi impetuosi e
dei gallesi infocati. Francesi mutevoli e spagnoli dignitosi, degli italiani
raffinati e dei tedeschi solidi, degli africani maleducati e degli indù raffinati,
dei cinesi raffinati e dei neozelandesi poco eleganti.
Tutti questi hanno provato l’amicizia di Cristo e l’hanno trovata buona. Non
hanno trovato niente che mancasse all’inizio e niente che mancasse per la strada.
Nessuno di loro ha mai trovato una mancanza, un difetto, una deficienza in Gesù
Cristo. Tutti hanno trovato risposta ad ogni bisogno dell’anima. Tutti hanno
trovato ogni giorno in Cristo non solo sufficienza ma abbondanza. Non c’è mai
stato un amico provato e sperimentato come Gesù Cristo.
VII. Ultimo, ma non da meno, vogliamo un amico che non molla mai? Gesù Cristo è un
tale amico.
La parte più triste delle cose buone sulla terra è la loro instabilità. Le ricchezze si fanno
delle ali e volano via. La giovinezza e la bellezza durano pochi anni. La forza del corpo
appassisce presto. La mente e l’intelletto si esauriscono presto. Tutto perisce. Tutto
appassisce. Tutto muore. Ma c’è un’eccezione favolosa a questa regola: l’amicizia di
Gesù Cristo.
Il Signore Gesù è un amico che non cambia mai. Non c’è niente d’incostante in Lui.
Non smette mai di amare quelli che ama. Si sente parlare di mariti che lasciano le loro
mogli, di genitori che abbandonano i propri figli. I voti umani e le promesse di fedeltà
spesso vengono dimenticati. Migliaia di persone, onorate da tutti quando erano ricche e
giovani, sono trascurate nella loro povertà o vecchiaia. Ma Cristo non ha mai cambiato i
Suoi sentimenti nei confronti di nessun amico. Lui “è lo stesso ieri, oggi e in eterno”
(Ebr. 13:8).
Il Signore Gesù non si allontana mai dai Suoi amici. Non c’è mai una partenza o un
addio tra Lui e il Suo popolo. Dal momento in cui trova la Sua dimora nel cuore del
peccatore, ci dimora per sempre. Il mondo è pieno di addii e partenze. La morte e il
passare del tempo spezzano anche la famiglia più unita. I figli vanno fuori di casa per
trovare la loro strada nella vita. Le figlie si sposano e lasciano le case dei loro padri per
sempre. Disperdersi è la storia abituale della casa più contenta. Quanti abbiamo guardato
con le lacrime agli occhi mentre si allontanavano dalle nostre porte, le cui facce dolci non
abbiamo mai più viste? Ma grazie a Dio c’è Uno che non lascia mai i Suoi amici. Il
Signore Gesù ha detto, “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò” (Ebr. 13:5).
Il Signore Gesù accompagna i Suoi amici ovunque vadano. Non c’è nessuna separazione
possibile tra Lui e coloro che Lui ama. Non c’è nessun posto o luogo sulla terra, o sotto
la terra, che li possa dividere dal grande Amico delle loro anime. Quando il sentiero del
dovere li chiama lontani da casa, Lui è il loro compagno, quando attraversano il fuoco e
le acque della grande tribolazione, Lui è con loro. Quando si riposano sul letto della
malattia, Lui sta ai loro fianchi e fa sì che i loro problemi cooperino al bene. Quando
passano nella valle dell’ombra della morte, e gli amici e i parenti stanno fermi e non
possono andare oltre, Lui è con loro e quando si svegliano nel mondo sconosciuto del
paradiso, sono ancora con Lui. Quando si alzano con un nuovo corpo al giorno del
giudizio, non saranno soli. Li riconoscerà come amici e dirà, “Sono i miei. Farà vedere
la verità delle Sue parole, “io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente.”
(Mat. 28:20)
Guarda nel mondo e vedi come il fallimento è scritto su tutti i progetti dell’uomo. Conta
le partenze, le separazioni, le delusio ni, le privazioni che conosci. Pensa al privilegio che
c’è almeno Uno che non fallisce mai e da cui nessuno è mai stato deluso. Non c’è mai,
mai stato un amico costante quanto Gesù Cristo.
Ora, permettimi di finire questo tema con poche parole chia re di applicazione. Non so
chi sei e in quale condizione si trova la tua anima, ma sono sicuro che le parole che sto
per dire meritano la tua attenzione seria.
Che questo tema non ti trovi disattento!
1. Ti invito a considerare solennemente se Cristo è il tuo Amico e se tu sei il
Suo.
Ci sono migliaia e migliaia, mi addolora dirlo, che non sono amici di Cristo.
Battezzati nel Suo nome, all’esterno membri de lla Sua chiesa, presenti alla Sua
grazia – tutto questo lo sono, senz’altro. Ma non sono gli amici di Cristo.
Odiano i peccati per cui Cristo è morto? No.
Amano il Salvatore che è venuto nel mondo a salvarli? No.
Si rallegrano nella parola della riconciliazione? No.
Provano a parlare con l’Amico in preghiera? No.
Cercano la comunione con Lui? No.
Oh, lettore, è così anche per te? Sei un vero amico di Cristo o no?
2. Se non sei un amico di Cristo, sei un essere povero e misero.
Scrivo questo liberamente. Non lo dico senza pensare. Dico che se Cristo non è
tuo amico, sei un essere povero e misero.
Ti trovi in mezzo ad un mondo triste e non hai nessun conforto o rifugio nel
momento del bisogno. Hai dei peccati, e non sono perdonati. Sarai giudicato e
non ti sei preparato per incontrare Dio. Lo potresti fare, ma rifiuti di credere
nell’unico Mediatore e Sostenitore. Ami il mondo più di Cristo. Rifiuti il grande
Amico dei peccatori e non hai nessun amico in cielo che possa difendere la tua
causa. Sì, è tristemente vero. Sei un essere povero e misero. Non importa quanto
guadagni. Senza l’amicizia di Cristo sei molto povero.
3. Se vuoi veramente un amico, Cristo è disposto a diventarlo.
Sta aspettando che ti aggiungi al Suo popolo, e ancora adesso ti sta invitando
attraverso questo libro. E’ pronto a riceverti, non importa quanto ti senti indegno,
e a scrivere il tuo nome sulla lista dei Suoi amici. E’ pronto a perdonare tutto il
passato, a vestirti della giustizia, a darti il Suo Spirito, a renderti il suo caro figlio.
Tutto quello che chiede è che tu ti avvicini a Lui.
Ti chiama ad andare con tutti i tuoi peccati, riconoscendo la tua malignità e
confessando che te ne vergogni. Così come sei, senza aspettarsi nulla, senza che
tu lo meriti, Gesù ti chiama a Lui per diventare il Suo amico.
4. Se Cristo è il tuo amico, hai dei grandi privilegi e dovresti comportarti in
modo degno di essi.
Cerca tutti i giorni di avere più comunione con Colui che è il tuo Amico e a
conoscere di più la Sua grazia e la Sua potenza. Il vero cristianesimo non è solo
credere a delle dottrine secche e astratte è, invece, vivere in comunione quotidiana
e personale con una persona vivente: Gesù, il Figlio di Dio. “Infatti per me,”
disse Paolo, “il vivere è Cristo e il morire guadagno.” (Fil. 1:21)
Cerca tutti i giorni di glorificare il tuo Signore e Salvatore in tutte le tue azioni.
“Chi ha un amico deve mostrarsi amichevole” (Prov. 18:24) e nessun uomo si
trova sotto degli obblighi così grandi quanto l’amico di Cristo. Evita tutto quello
che potrebbe addolorare il tuo Signore. Combatti forte contro i peccati, contro
l’incostanza, contro la timidezza di confessare cristo davanti agli uomini. Di’ alla
tua anima, quando sei tentato di fare quello che è sbagliato, “Anima, anima, e
questo la tua gentilezza verso il tuo Amico?”
Pensa, più di tutto, alla misericordia che ti è stata dimostrata, e impara a gioire
tutti i giorni nel tuo Amico. E se il tuo corpo fosse oppresso dalla malattia? E se
la tua povertà e le tue prove fossero grandi? E se i tuoi amici terreni ti dovessero
abbandonare e ti trovassi solo nel mondo? Tutto questo può essere vero, ma se sei
in Cristo, hai un Amico, un grande Amico, un Amico che ti ama, un Amico
saggio, un Amico che non viene mai a mancare. O, pensa, pensa molto al tuo
Amico.
Ancora un po’ di tempo e il tuo Amico verrà a portarti a casa e tu dimorerai con
Lui per sempre. Ancora un po’ di tempo e vedrai come sei stato visto e
conoscerai come sei stato conosciuto. E poi sentirai confessare che “chi ha avuto
Cristo come amico è l’uomo ricco e contento.”