Da Vicalvi a Gallinaro, alla scoperta del vero centro

Transcript

Da Vicalvi a Gallinaro, alla scoperta del vero centro
Editoriale
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Intervista al Dott. Marco Amati
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Booklet: due album per approfondire
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Counselling familiare e di coppia
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News dal Municipio XII
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Il legale risponde…
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Intervista a Stephan Steingraeber
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Cinema: Cash, con Jean Reno
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La psicologa risponde…
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Aneddoti: fait divers della Storia
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Fumetti: Monografie della Natura
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Profili Letterari: Beppe Fenoglio
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Moda
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Consiglio Regionale Informa
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Linea diretta con L’assessorato alla PMI della Regione Lazio
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Linea diretta con L’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio
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www.ilperiodico.it
Eur Torrino News Pubblicazione mensile
ANNO VII n° 6 giugno 2009
Editrice: Service & Business 2001
Direttore responsabile: Sergio Di Mambro
Redazione: Viale degli Eroi di Rodi, 214
Tel. 06.5083731
Grafica: Fabio Zaccaria
Stampa: Ripoli snc
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Hanno collaborato:
Stefano Ursi, Fabio Zaccaria, Simonetta
Mulas, Cristina Cese, Roberta De Vito,
Katia Schieda, Augusto Culasso, Marco
Marini.
Per la pubblicità su “Eur Torrino News”
telefonare al numero: 06.50797732
oppure al 380.3965716 oppure inviare
una e-mail all’indirizzo:
[email protected]
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La direzione si riserva il diritto
di valutare i testi pervenuti.
Il materiale non verrà restituito.
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Finito di stampare nel mese di:
giugno 2009
] a cura di Sergio Di Mambro [
Editoriale:
Finalmente il sole, finalmente lo sguardo verso il
mare e un po’ di relax che ci potrà, speriamo, distogliere un momento da ciò che i nostri occhi
vedono quotidianamente. Molti i fatti che si sono
susseguiti in questo breve lasso di tempo, la tragedia dell’Airbus, le Elezioni Europee e la visita
del Colonnello Gheddafi; dal primo all’ultimo
hanno occupato le pagine dei giornali e le prime
dei TG, nonché gli spazi di discussione fra le persone nei luoghi di aggregazione. Noi però vogliamo, come siamo soliti, andare oltre e spingerci
fra le vicende che vedono la propria base fra la
gente, nei discorsi di tutti i giorni. Psicologia,
counselling, salute e consigli legali per vivere la
propria vita e le eventuali controversie che si dovessero presentare; moda, cinema, spettacoli e
storia del territorio. Non mancano le news dalle
Istituzioni, dal Consiglio Regionale, dagli Assessorati Pmi e Agricoltura e dal Municipio Roma XII
EUR; proprio su quest’ultima parte occorre spendere due parole in più. Infatti potrete leggere le
domande agli amministratori locali in una formula diversa, ovvero con i consiglieri che intervistano i consiglieri, in uno spazio senza filtri e
animato da sano spirito di dibattito politico. Ad
ogni tematica affrontata corrisponderà una foto
esaustiva, di modo che il lettore potrà da subito
capire quale argomento si sta trattando. La cultura occupa poi uno spazio importante, con le
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eur torrino news
rubriche storiografiche e degli aneddoti, sempre
ricche di spunti di riflessione e di commento,
piene come sono di riferimenti storici significativi. Da non dimenticare, infine, le pagine dedicate ai dischi e al software libero, che fanno ormai
parte integrante della nostra esistenza quotidiana, intrisa dell'uso del PC e di altri strumenti di
riproduzione multimediale. Necessario il salto
nell’information technology, al fine di entrare in
una dimensione di interdisciplinarietà via via più
compatta. Come il futuro, ormai molto prossimo,
richiede con sempre più insistenza.
Buona lettura
Intervista
al Dott. Marco Amati,
DIRETTORE DELL’AGENZIA
ITALIANA INVESTIGAZIONI
Dott. Amati, il periodo di crisi economica che
viviamo ci porta a riflettere sulle strutture
aziendali e sui problemi che queste possono
incontrare.
Assolutamente sì. Oggi molte aziende si rivolgono a noi a causa della crisi, perché spesso, fino a
poco tempo fa, si tendeva a non vedere i buchi
che si creavano nei bilanci perché le entrate coprivano superficialmente. Oggi, che le risorse per
molte strutture sono al lumicino, i buchi sono
molto più evidenti e spesso derivanti non solo
da cattiva gestione aziendale. Molte volte, nel
momento di doversi riorganizzare internamente,
gli amministratori delle società vedono le voragini createsi nel tempo; è lì che occorre andare a
verificare le ipotesi di assenteismo, doppio lavoro o concorrenza sleale. Molte volte ci viene chiesto di effettuare il cosiddetto “controspionaggio
industriale”, perché il fenomeno delle microspie
all’interno delle strutture è molto diffuso e pericolosissimo per la sopravvivenza di un’azienda.
Diciamo che con una spesa minima si riesce a rimettere in carreggiata la propria società, attraverso pochi semplici passaggi.
Le faccio un esempio concreto; tempo fa ci contattò un’azienda del Nord Italia, che aveva una
sede operativa a Roma, che gestiva grossa parte
degli ordinativi. Dalla sede centrale si iniziò a
sospettare che a Roma si fosse creata una società parallela e quindi iniziarono le indagini. In tre
giorni si capì che la società era stata creata, che
stornava ordinativi diretti alla centrale a sé e
che, addirittura, si approvvigionava presso i magazzini della centrale.
Risultato: dipendenti colpevoli licenziati, sequestro immediato della struttura parallela e rientro
di molti ordinativi, con la conseguenza virtuosa
della ripresa ottimale delle attività centrali. Tutto questo per dire e ribadire che un discorso mirato ottiene due obiettivi: ripresa del lavoro al
regime precedente, se non migliorato, e fiducia
ulteriore dei lavoratori onesti che si sentono così tutelati.
Passiamo al secondo argomento d’attualità. la
dimensione dei minori e della loro tutela.
Qui andiamo a toccare un tasto delicato e assai
dolente della nostra società.
Premettiamo che i ragazzi sono l’anello debole
della catena sociale e attrarli con facili illusioni è
molto semplice. La cosa che qui preme sottolineare è che molte sono le modalità attraverso le
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eur torrino news
quali un giovane può “perdersi”, e quella più ricorrente è l’uso di stupefacenti. Le dico solo che
abbiamo riscontrato l’uso di queste sostanze anche in alcune scuole medie, quindi da qui si può
capire quanto sia pesante il fenomeno.
Spesso famiglie ci chiedono di capire se il proprio
figlio sia stato preso nel vortice e noi cerchiamo
di studiare la sua situazione; una volta appurata
la cosa, monitoriamo il ragazzo e le sue frequentazioni, l’ambiente che lo circonda.
Arrivati al momento cruciale, in cui il ragazzo
viene messo davanti alle proprie responsabilità,
abbiamo appurato che molto spesso questo si
sente liberato e più sereno, perché riprende in
mano la sua vita; faccio questa chiosa, perché si
riscontra nei giovani che ci cadono un appiattimento comportamentale, una visione cupa della
realtà, anche familiare e un bisogno continuo di
uscire, quasi fossero imprigionati. Da non sottovalutare i piccoli furti in casa, che sono spesso
sintomo di esigenze economiche pressanti.
Quindi, Dott. Amati, possiamo dire che a tutte
le tematiche trattate, fa da sostrato una dimensione psicologica da valutare attentamente?
È evidente che la dimensione psicologica esiste
ed è preponderante in molti casi, perché laddove
c’è deviazione rispetto alle normali abitudini di
vita, là si può trovare anche un cambiamento nelle condizioni psico-sociali dell’individuo.
Anche qui credo sia il caso di fare un esempio per
tutti. Una famiglia ci chiese di monitorare il figlio
e si scoprì che faceva uso di sostanze psicotrope;
le foto resero chiaro ai genitori cosa stava accadendo. Dopo una sostanziosa ramanzina, il ragazzo ormai destinato alla bocciatura, tornò ad essere fra i migliori del suo Istituto e oggi ha un ottimo rapporto con la famiglia, cosa che si era andata perdendo. Ora andrà all’estero a studiare e ha
ripreso a frequentare i vecchi amici, prima allontanati. Credo che quest’esempio possa con chiarezza esplicare cosa si intende per dimensione
psicologica sottostante.
Booklet
due album per approfondire…
] di Fabio Zaccaria [
Eeels - Hombre Lobo
’Hombre Lobo (l’uomo lupo) e le sue 12 canzoni di desideri, come recita l’enigmatico sottotitolo, segnano il ritorno di Mark Oliver Everett
dopo quattro anni. Più irsuto che mai, con una
barba degna di Giovanni Battista, il Nostro ha
rivelato d’essere stato influenzato dal proprio
aspetto nel concepire il mood di queste brevi
(mai più di quattro minuti) canzoni che riprendono in parte il discorso musicale avviato dal
precedente Blinking Lights… rozzi brani che
spaziano dal root più aggressivo e distorto, alle
dondolanti melodie da buonanotte, sempre in
bilico fra atrocità che la vita non ha di certo
risparmiato all’autore, e un mondo frutto delle
sue evasioni mentali e psichiche. Un licantropo
represso a fatica, che pure ogni tanto deflagra
in tutta la sua bestialità (Fresh Blood). Facile
metafora, tutto sommato, della controversa e
genialoide personalità di Everett, sempre smanioso di perpetui cambiamenti, e sempre più
avviato al ruolo di one mand band: in quest’occasione si è avvalso esclusivamente di Knuckles
alla batteria e Kool G Murder al basso (quest’ultimo co-autore di alcuni brani). Si tratta di un
concept album, ispirato dalla figura del “Dog
Faced Boy” già incontrato in Souljacker, emble-
ma di un individuo con cui la natura non è certo
stata generosa e clemente. Il percorso di accettazione corre di pari passo con un “alleggerimento” del discorso musicale, che muta dal rabbioso allo scanzonato traccia dopo traccia. Diciamo pure che raggiungere le vette del precedente album era impresa quantomeno ardua,
anche per il figlio del celebre fisico Hugh Everett III, padre del concetto di Multiverso, interpretazione in cui si prevede che ogni misura
quantistica porti alla divisione dell’universo in
tanti universi paralleli quanti sono i possibili
risultati dell’operazione di misura. Ad ogni modo, il nostro uomo lupo si riafferma come uno
dei più delicati artigiani in grado di manipolare quella materia scottante che è la tradizione
musicale americana di confine, quella che ha
sempre l’occhio perso all’orizzonte, alla ricerca
di una nuova frontiera della cui esistenza è
forse rimasta esclusivamente la speranza.
ti buoni che ci guidano con la loro esperienza
verso un domani fatto di passato, con la consueta pigrizia esistenziale di J. a dettare il
ritmo, anche grazie alla sua sempre meravigliosa perizia tecnica alla sei corde. Quindici anni
di separazione sembrano essere trascorsi senza
lasciar traccia: intatta è la vitalità della proposta musicale che il trio riesce ancora a presentare agli occhi di chi ha avuto la fortuna di
apprezzarli durante gli incendiari live-act. Forse
possiamo notare, rispetto al precedente Beyond
(vero re-inizio di questa nuova fase dopo il
lungo stop) un affievolirsi di quell’energia rabbiosa e iconoclasta che aveva contribuito, giocando sulla dialettica fra asprezze e melodie,
alla creazione di uno stile che avrebbe influenzato, nei tardi ann Ottanta e lungo tutti gli
anni Novanta, generazioni di musicisti. Resiste
quell’insana tensione fra Mascis e Barlow su cui
si reggono i giochi, col primo sempre più preso
alla rincorsa dei feedback da domare (neanche
troppo, Neil Young docet) e il secondo a zompare e urlare sui palchi come ai bei tempi.
Murph sempre lì, fido batterista a scandire le
rotaie su cui tenere a forza il pigro e lo scalmanato. Sin dall’apertura di Pieces appare chiaro
che i tre, nel loro mondo ci sguazzano ancora e,
assolutamente, non hanno intenzione di proporre alcunché di nuovo: solito muro di chitarre che spettina ben bene l’ascoltatore, guidandolo lungo le dodici tracce tra le quali spiccano
in modo evidente le due-tre composizioni a
firma Barlow. “Old school”, vecchia scuola,
hanno detto loro stessi per definire il loro
sound, avulsi da ogni moda (d’altronde, si può
dire siano stati nel tempo imitati, più che imitatori). Fare Rock partendo dal Rock, dai Black
Sabbath, ai Motorhead, a Neil Young: questi, i
veri unici fari compositivi della band sin dall’inizio della loro avventura.
Dinosaur Jr. - Farm
Splendida e azzeccata la copertina di questo
nuovo capitolo della saga Dinosaur Jr. Mascis e
Lou Barlow sono ormai dei vecchi (neanche
troppo) paciosi mestieranti, forse teneramente
ripetitivi nella riproposizione ad libitum della
formula power-pop/post-punk/new-wave. Gigan-
Open Space
La rubrica del
] di Fabio Zaccaria [
Nel mondo linux si stanno ormai affermando una
serie di applicativi che, in ogni settore, entrano in
diretta concorrenza con i loro omologhi nonOpen Source. Il fatto è che se fino a qualche anno
fa si poteva affermare senza poter controbattere
che il livello di usabilità e praticità di questi software era anni luce distante dalla potenza di ciò
che può definirsi uno strumento di produzione
professionale, oggi la situazione è decisamente
mutata. Questo mese ci addentriamo nella descrizione di un software dedicato all’editing video,
una tipologia di applicativi che spesso richiede
hardware dalle alte prestazioni e quantitativi di
spazio, per lo storage dei progetti, non indifferenti. L’interfaccia grafica di Kdenlive (il nome sta
per KDE Non-Linear Video Editor) è semplice e gradevole, nonché sufficentemente intuitiva anche
per un non addetto ai lavori, forte è infatti la sua
somiglianza con quelle utilizzate da software
omologhi per il SO Windows. Si tratta di un software di elaborazione video non-lineare: vale a dire una modalità di lavoro decisamente flessibile.
Uno dei vantaggi risiede nel fatto che Kdenlive
non toccherà i file originali e non tenterà neanche
di copiarli duplicando centinaia di MB e ingolfando il vostro HD: salva le vostre direttive su un
semplice file XML che poi viene interpretato da
un’applicazione esterna, chiamata Inigo, all’atto
dell’esportazione. Con Kdenlive è possibile collocare clip in qualsiasi punto all'interno del video finale e, in un secondo momento, è possibile spostarle a proprio piacimento, riarrangiandole in un
ordine che può anche essere completamente differente da prima. In ogni momento dell’elaborazione è possibile premere il pulsante play per poter osservare il risultato del lavoro svolto sino a
quel momento.
Come i più classici sotware di video editing impongono, la timeline è il cuore dell’interfaccia: la
linea temporale su cui si andranno a montare i
vari spezzoni di video e di audio, eventualmente
applicando effetti. Ovviamente sono disponibili,
software libero
Montaggio video Open Source con Kdenlive
un po’ come accade nei software di editing audio,
varie “tracce” sovrapponibili e mixabili tra di loro,
dalle quali andremo poi a ricavare, all’atto dell’esportazione, il file definitivo “montato” nel formato che preferiamo. Uno dei punti di forza di Kdenlive è la sua capacità di “digerire” i più svariati formati all’atto della importazione: nel senso che potrete inserire tramite dei semplici drag and drop all’interno della timeline del vostro progetto porzioni di video o audio nei formati più disparati.
Per elencare in modo più dettagliato le funzionalità*:
– Non è necessario importare/convertire prima
dell’elaborazione. Kdenlive è in grado di gestire
direttamente ogni formato.
– Supporto per i file prodotti da apparecchi a bassa risoluzione, inclusi: elaborazione DV (Raw e
AVI); Mpeg2, mpeg4 e h264 AVCHD (piccole macchine fotografiche e telecamere); dimensioni video 4:3 e 16:9, sistemi PAL e NTSC.
– Supporto per i file provenienti da telecamere
ad alta risoluzione, inclusi: mpeg2 HDV; h264
AVCHD HDV; elaborazione nativa HDV, 720 e
1080, interlacciati o a quadro intero. Il supporto
per risoluzioni più elevate può essere aggiunto
usando l’architettura estensibile MLT.
– Supporto per i nuovissimi formati e codec: Codec SNOW senza perdite; Ogg vorbis, ecc…
– Possibilità di mescolare sorgenti video differenti in un singolo progetto. Per esempio, è possibile modificare un film usando due sorgenti: una
piccola macchina fotografica mpeg4 e una telecamera HDV mpeg2; qualsiasi risoluzione. Kdenlive adatterà la risoluzione dei file sorgente a quella del progetto; qualsiasi frequenza di quadro (da
15fps a 30 fps). Se necessario Kdenlive duplicherà/rimuoverà quadri.
– Esportazione verso moltissimi formati: esportazione verso qualsiasi formato supportato da
ffmeg, inclusi DV (PAL e NTSC), Mpeg2 (PAL, NTSC
e HDV) e AVCHD (HDV); esportazione verso qualsiasi dispositivo DV; creazione di DVD con capitoli e un semplice menu.
Quando si esporta il progetto in un file definitivo,
KDEnlive è in grado di utilizzare il cosiddetto rendering non bloccante: è possibile cioè continuare
a lavorare su un progetto mentre, contemporaneamente, un altro progetto viene trasformato in
un file video.
La facilità con cui è possibile aggiungere effetti e
transizioni è davvero notevole, ed è inoltre possibile crearne di nuovi e personalizzati. Per i più
pigri è prevista la funzione di creazione automatica di presentazioni da cartelle di foto, con
transizioni a dissolvenza tra le immagini. Le scorciatoie da tastiera e l’organizzazione della disposizione dell’interfaccia sono ovviamente configurabili a piacimento.
Kdenlive, giunto alla versione 0.7.4, è rilasciato
sotto licenza GPL (GNU Public License), questo
vuol dire che il software è libero, che è possibile
copiarlo quanto si vuole, distribuirlo a chiunque,
e modificarlo fintantoché le modifiche non ne
pregiudichino il suo stato di software libero. Inoltre, è anche gratuito.
*fonte: http://it.wikibooks.org/wiki/Kdenlive/Cos’è_Kdenlive
Counselling familiare
e di coppia
«Ti odio e ti amo. Forse ti chiedi
come possa accadere. Non lo so, ma
sento che avviene e ne soffro».
CAIO VALERIO CATULLO
In questi versi di Catullo che risalgono al 60 a.C.
circa emerge il tema del conflitto nella relazione
sentimentale, condizione vecchia quanto il mondo.
Nella nostra società attuale la crisi nella famiglia e nella coppia è evidenziata dalla raccolta
dei dati ISTAT sulle separazioni e i divorzi riportati dalle singole regioni italiane. Secondo le direttive della Comunità Europea è necessario rinforzare la mediazione familiare per intervenire
nella crisi relazionale e proteggere la famiglia, e
i figli in particolare, dalle conseguenze negative
delle separazioni conflittuali.
Attualmente il Counselling si pone, nella linea
della mediazione, come la risorsa più efficace per
aiutare la coppia a superare i momenti di crisi
che sorgono nel contesto genitoriale. Fino a pochi anni fa era lo psicologo che si occupava di
aiutare i coniugi ad elaborare i sentimenti di rabbia, rancore, delusione, fallimento che si instaurano nella relazione quando ad esempio si intraprende una separazione legale e, in presenza di
figli, il giudice invia i genitori alla mediazione
presso il consultorio di zona. Purtroppo, ancora
una volta, la raccolta dati conferma che una
grande percentuale degli interventi di una mediazione tradizionale non risulta efficace, non
solo rispetto all’obiettivo di recuperare la motivazione alla relazione dove la separazione non
sia già intrapresa ma neanche rispetto all’obiettivo del recupero del rispetto reciproco o di sentimenti positivi nei confronti del coniuge, fattori fondamentali per garantire una sufficiente serenità ai figli nel contesto della separazione.
Il Counselling Umanistico secondo l’approccio rogersiano centrato sulla persona vede il conflitto
come risorsa e opportunità di approfondimento
della relazione nel recupero della stima e della
considerazione positiva di sé stessi e dell’altro.
La sfida al dialogo in un ambiente in cui si assiste al deterioramento della relazione e al prevalere di schemi di contatto svalutativi e giudicanti prevede necessariamente la presenza di un mediatore del conflitto alla cui presenza si abbia la
possibilità di esternare i propri sentimenti e bisogni senza correre il rischio di essere attaccati o
di ferire l’altro.
La figura del Counsellor si muove in questo contesto monitorando continuamente il livello di
tensione rispetto al confronto in atto orientando
la relazione verso l’esplorazione dei sentimenti
personali nel garantire alla coppia un clima di sicurezza e di fiducia. Non si tratta come nella terapia di coppia (altro tipo di intervento a cui le
coppie si rivolgono in fase acuta ma prima di aver
deciso per la separazione) di rappresentare il ruolo di ciascuno dei partners ma piuttosto di aiuta-
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eur torrino news
re e educare la coppia a
sperimentare una modalità diversa di confronto.
La coppia ha l’opportunità di apprendere un modo nuovo di gestire il dialogo per arrivare ad equilibrare la relazione come
nel fulcro di una bilancia
sui cui piatti non ci sono
un vincitore e un vinto
ma due vincitori: i piatti
della bilancia si trovano
sullo stesso livello. È proprio in questa condizione
di parità, rispetto al valore dei propri bisogni
personali e di quelli dell’altro, piuttosto che nella valutazione giudicante
reciproca, che nella relazione possono ristabilirsi
la fiducia e il rispetto.
Il Counsellor praticando
in veste di mediatore le
tre condizioni rogersiane
permette ai partners un
incontro in cui l’empatia
apre la porta al riconoscimento dell’altro e alla
conseguente considerazione positiva; la congruenza nella propria auto rivelazione diventa il
modo sicuro per esprimere le necessità personali
affermando il proprio punto di vista ma aprendo
la possibilità della soddisfazione e del riconoscimento reciproco.
Quando la base della relazione è impostata secondo questi principi la mediazione ha successo:
definire le linee pratiche su come affrontare la
gestione della casa, del tempo con i figli, dei soldi diventa naturale e facile. Differentemente la
mediazione di impostazione più tradizionale non
prevede un’esplorazione dei sentimenti e dei bisogni secondo l’orientamento all’empatia, all’autorivelazione congruente e alla considerazione
positiva incondizionata ma piuttosto un diretto
confronto con i sentimenti e le necessità pratiche della coppia.
Paradossalmente dove si cerca di abbreviare i
tempi il caos prende piede, la conflittualità si alza, il tempo per snodare la matassa si esaurisce e
i risultati non sono sufficienti. Infatti la mediazione prevede un tempo di circa 10 incontri della
durata di un’ora circa ciascuno.
L’analisi dei bisogni si rivela, come in altri contesti della nostra vita, fondamentale: probabilmente ci è capitato di essere partiti per una vacanza con la certezza di averne un gran bisogno e
di essere ritornati dal paese dei sogni più stressati che mai. Qual’era il bisogno che si nascondeva dietro la soluzione di sdraiarci sotto l’ombrellone?
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News dal Municipio
] a cura di Cristina Cese [
Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma
Il Municipio Roma XII EUR ha voluto intraprendere iniziative di solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto attraverso una
campagna di raccolta fondi.
Vi invitiamo pertanto ad aderire a questa iniziativa con l’obiettivo di aiutare i nostri connazionali e per favorire la ricostruzione dei luoghi devastati dal terremoto con il ritorno ad una vita
normale.
La solidarietà deve avere il respiro lungo. L’esigenza degli aiuti non si esaurisce in questi giorni, ma sarà necessaria per un lungo periodo.
A tal fine è stato aperto un apposito conto corrente bancario
Comune di Roma Fondo terremoto Abruzzo,
codice IBAN:
IT45M0300205117000401124128
sul quale è possibile versare un contributo.
Per coloro che vogliono contribuire ai soccorsi,
con generi di prima necessità SOLO NUOVI, generi alimentari a lunga conservazione e materiale di
primo utilizzo, possono recarsi presso il punto di
raccolta, allestito dall’Associazione di Protezione
civile “Radio e Non Solo”, in Piazza Francesco
Donnini Vannetti 38 - Quartiere Decima – (info:
www.rnsroma.it).
Il caldo abbraccio fraterno alla popolazione dell’Abruzzo, stremata dalla paura e dal dolore continuerà attraverso l’impegno e la generosità che
come sempre contraddistingue i cittadini romani.
Rappresentativa Italiana Attori contro il Municipio XII per la solidarietà
Si è svolto stamane allo Stadio delle Tre Fontane
l’incontro di calcio tra la Rappresentativa del Municipio Roma XII Eur e la Rappresentativa Italiana Attori. È stata una gara di solidarietà, su iniziativa del Presidente del Municipio Pasquale Calzetta che ha voluto sottolineare “come lo sport,
anche a livelli non professionistici, riesce a lanciare un concreto segnale di sostegno. Speriamo
di aver fatto trascorrere una giornata diversa ai
ragazzi che abbiamo ospitato e che, a causa del
terremoto, vivono purtroppo ancora in una situazione di precarietà”. Per il Comune di Pizzoli, cui
andrà devoluto tutto il ricavato della manifestazione, erano presenti il Sindaco Giovannino Anastasio, accompagnato dal Vice Sindaco Angela
D’Andrea, mentre grazie all’Associazione di Protezione Civile “Radio e Non Solo”, che ha portato il
suo aiuto a sostegno del popolo abruzzese subito
dopo il terremoto, hanno potuto assistere alla
partita i ragazzi di Pizzoli.
L’incontro, che ha visto la vittoria per 7 - 1 della
collaudata Rappresentativa Attori, che regolarmente gioca per beneficenza ed ai quali tutti noi
dobbiamo dire grazie, è stato disputato da tutti i
consiglieri municipali di entrambi gli schieramenti e dai vigili urbani del XII Gruppo.
“Certamente la squadra del Municipio XII è alla
sua prima esperienza – ha commentato il Presidente Calzetta a fine incontro che pur di aiutare
l’Abruzzo ha giocato tutto il primo tempo della
partita – ma sicuramente ci sarà un seguito. In
questi casi non conta il risultato ma è importante lo spirito con cui si gioca”. Nelle file della rappresentativa del Municipio c’era il grande Aldair
che in diversi momenti ha giocato “solo contro
tutti”, con grande professionalità e divertimento.
Tra gli attori hanno “brillato”, tra gli altri, Ninetto Davoli, Daniele Pecci, Roberto Ciufoli, Mar-
co Vivio, allenati da Giacomo Losi e seguiti dal
medico Dr. Ernesto Alicicco.
Durante la premiazione con scambio di gagliardetti e consegna di targhe ricordo, sono stati ringraziati gli sponsor Tabata Restaurant, Umbro,
Azzurra Sport che in maniera diversa hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.
Il Direttore Generale della Rappresentativa Italiana Attori Avv. Ugo Scalise ha donato una maglia ricordo, autografata dagli attori, al Sindaco
del Comune di Pizzoli che l’ha immediatamente
indossata.
Nel suo intervento il Sindaco ha voluto ringraziare personalmente, a nome della sua cittadinanza, coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa giornata ed ha sottolineato
“come lo sport unisca al di là di ogni colore politico trasmettendo e facendo crescere un forte
senso di solidarietà in tutti noi”.
Manifestazioni sul laghetto dell’EUR – Calzetta “nessun dietrofront da parte del municipio XII”
“Il Municipio XII non ha mai dato nessuna autorizzazione per la manifestazione denominata
Eco-Village sul laghetto dell’Eur. Abbiamo solo
attuato una decisione del Consiglio del Municipio
XII che mira a salvaguardare la vita dei cittadini
dell’Eur senza rinunciare a quelle manifestazioni
estive che siano compatibili con il quartiere”. È
quanto dichiara in una nota il Presidente del Municipio XII Pasquale Calzetta.
“La società ha iniziato a realizzare la struttura
senza avere in mano nessuna autorizzazione. Anche l’anno scorso, in questo stesso sito, ci furono
problemi con il Gay-Village, abbiamo lavorato insieme e trovato un sito alternativo in tempi rapi-
dissimi”. Conclude Calzetta “All’On. Nanni consiglio di farsi ogni tanto una chiacchierata con i
suoi compagni di partito del municipio XII, visto
che il documento di Consiglio è stato votato all’unanimità, quindi anche dal suo stesso partito.
D’altra parte la confusione nel centro-sinistra è
evidente”.
Aiutateci a migliorare il decoro urbano – Itinerari di Pulizia Protetta
Stiamo cercando di rendere il nostro Municipio
più pulito e più accogliente attraverso una serie
di interventi programmati e sistematici volti al
miglioramento del decoro urbano.
Uno di questi progetti riguarda gli Itinerari di
Pulizia Protetta, in alcuni quartieri del Municipio.
L’operazione, realizzata in collaborazione con
AMA, Servizio Giardini, Ufficio Decoro Urbano e
Polizia Municipale del Municipio XII, prevede l’istituzione di itinerari protetti di spazzatura.
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Per itinerario protetto si intende una serie di vie
dove, per garantire un efficace servizio di spazzatura, diserbo e lavaggio stradale, vengono posizionate delle paline segnaletiche in cui, oltre al
segnale di divieto di sosta con rimozione, viene
indicato il giorno in cui si effettua l’intervento.
Contestualmente alle operazioni di pulizia saranno rimosse anche le affissioni abusive e le scritte
dai muri.
XII
Il Municipio XII del Comune di Roma, in collaborazione con la casa editrice Edilazio, promuove il concorso letterario “Roma da scrivere”, dedicato al racconto breve.
I racconti dovranno avere come riferimento la
città di Roma, in qualsivoglia dei suoi molteplici
aspetti: storico, archeologico, fiabesco, fantastico, onirico, naturalistico, sportivo, attuale, sociale, politico, multiculturale, ecc…
I primi tre classificati riceveranno una targa e un
premio in denaro.
EDILAZIO
Gli elaborati (solo racconti brevi) devono pervenire entro e non oltre le ore 12 del 31/07/2009.
Amianto all’ex velodromo – Calzetta: «Tutelata la salute dei cittadini dell’EUR»
“Dopo le varie richieste di chiarezza fatte alla ASL
RMC da parte del sottoscritto, finalmente oggi è
stata pubblicata sul sito della stessa ASL la relazione definitiva riguardante la questione amianto
al Velodromo”. È quanto dichiara il Presidente del
Municipio Roma XII Pasquale Calzetta.
“La Commissione Scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità designata allo studio del caso specifico, dopo attenti e precisi esami, ha tra l’altro
dichiarato che al momento del refertamento a seguito della demolizione mediante implosione
erano ancora in opera alcuni materiali edilizi
contenenti amianto in matrice cementizia. Tuttavia tali materiali residui non risultano essere
stati coinvolti direttamente nell’esplosione, in
quanto interrati oppure, pur non essendo interrati, ubicati in parti dell’edificio non direttamente interessate dall’implosione, poiché inseriti
nella struttura sottostante l’edificio.
Per quanto riguarda le preoccupazioni di un
eventuale aerodiffusione a causa della demolizione della struttura, i tecnici della ASL RMC hanno dichiarato che: la presenza di materiali contenenti amianto dell’ex velodromo al momento del-
l’implosione non ha determinato un’esposizione
dei cittadini residenti nelle zone circostanti il cantiere.
“Tali autorevoli pareri emanati dalla ASL RMC e
dall’Istituto Superiore di Sanità – dichiara infine
il Presidente Calzetta – spero possa mettere la
parola fine alle troppe polemiche strumentali di
questi ultimi mesi ma soprattutto tranquillizzare
i cittadini dell’Eur che la demolizione è stata eseguita nel rispetto della normativa vigente e che
la salute dei cittadini è stata tutelata”.
La tragedia di Mostacciano
“I vigili del fuoco hanno sbloccato l’agibilità degli appartamenti di 32 nuclei familiari. Per loro
sono stati riattaccati luce e acqua ma non gas:
stanotte potranno così rientrare in casa una novantina di persone”. A parlare è Pasquale Calzetta, Presidente del XII Municipio a Mostacciano
per l’esplosione in via Maestrini. Calzetta ha sottolineato che il Comune con la Protezione Civile
provvederà alla organizzazione dei pasti. “Il ringraziamento va a tutti coloro i quali sono intervenuti sul posto per le operazioni di soccorso –
prosegue – Abbiamo installato una lampada ‘fotoelettrica’ antisciacallaggio, visto che gli appartamenti sono privi di porte e finestre. Stasera
ci sarà la guardiania della polizia fino alle 7. Poi,
faranno questo servizio i carabinieri e i vigili urbani fino a che tutti i residenti non avranno portato via le loro cose preziose”. Calzetta ha sottolineato anche che gli sfollati che non rientreranno oggi in casa “dormiranno nel residence ‘Casa
San Benedetto’” e che domani saranno loro consegnati dei miniappartamenti.
Bonificata Via del Cappellaccio
Via del Cappellaccio è una strada del Municipio
XII che costeggia il fiume Tevere ubicata in una
zona marginale e periferica. Per questo motivo da
anni specialmente nel punto di intersezione sotto
il Viadotto della Magliana, si è venuta a creare
una situazione di grave degrado sia attraverso lo
scarico di materiali di risulta, sia con un insediamento abusivo di nomadi. Nonostante l’intera
area risulti di proprietà dell’Agenzia Regionale Difesa del Suolo (ARDIS), il Municipio Roma XII con
l’Ama hanno voluto restituire dignità a questa
parte del territorio abbandonata da anni. “L’intervento di bonifica è durato oltre dieci giorni –
ha dichiarato in una nota il Presidente del Municipio Roma XII EUR Pasquale Calzetta – inizialmente con l’allontanamento dei nomadi, mentre
successivamente sono stati asportati oltre 100
camion di detriti accumulati. Sono state prese
misure precauzionali – ha proseguito – per evitare nuovi depositi di rifiuti, attraverso l’interdizione al traffico di quel tratto di strada. Inoltre l’area, trovandosi a ridosso del fiume Tevere in prossimità della pista ciclabile, sarà interessata al
pattugliamento da parte della polizia fluviale alfine di evitare nuovi insediamenti abusivi.”
Quarta edizione de La spesa del contadino
Torna “La Spesa dal Contadino”, si è svolta presso il piazzale antistante il Municipio Roma XII
EUR (di fronte la Città Militare Cecchignola).
La manifestazione, organizzata dal Municipio Roma XII Eur, ha tra i suoi obiettivi quello di accorciare la filiera d’acquisto dei prodotti alimentari,
eliminando i passaggi intermedi, rieducarci al
mangiar sano ed alla stagionalità dei prodotti.
Fare la spesa non dovrà essere un semplice atto
“funzionale” ma un momento riconquistato al
piacere e alla socialità dove avrà sempre maggiore importanza l'aspetto culturale e divulgativo
per una sana alimentazione.
Infatti il programma ha visto alle ore 10:30, una
dimostrazione della produzione del formaggio ed
alle 11:30 con un apicoltore, la produzione del
miele dal vivo con la presenza di un’arnia trasparente ed una famiglia di api.
“I prodotti provengono dalla campagna romana
mettendo in risalto le grandi potenzialità del territorio del Municipio ROMA XII EUR”.
Lo dichiarano in una nota il Presidente del Municipio Roma XII Eur, Pasquale Calzetta e il Capogruppo del PDL Massimiliano De Iuliis.
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Gentile Avv. Gasparri, premesso che io
amo gli animali, vorrei sottoporre alla sua
attenzione alcune mie perplessità riguardo al comportamento di un inquilino che
possiede due cani e vive nel mio stesso
condominio.
Questo signore tratta i suoi animali come
“persone” dando loro la possibilità di poter godere di ogni possibile confort del
quale il nostro condominio è dotato.
Così le sue bestioline passeggiano nei viali del cortile condominiale senza guinzaglio, in estate prendono l’aria a bordo piscina e, dato che abita all’ultimo piano,
gli stessi prendono circa 6 volte al giorno
l’ascensore…
Io rispetto gli animali, mi piacciono i cani ma dato che sono allergica ai peli e
non sopporto i loro “odori” non ho mai
voluto possederne.
Conclusione di tutto ciò è che io non prendo l’ascensore per raggiungere il mio appartamento che è al quarto piano, devo
fare attenzione che non ci siano i cani a
passeggio prima di scendere a prendere
una boccata di aria e d’estate bisticcio in
continuazione affinchè i cani vengano allontanati dalla zona piscina.
Aggiunga anche che, se il padrone esce,
per un nonnulla abbaiano sino al suo ritorno.
Le chiedo: ma è mai possibile tutto questo? Non può il regolamento condominiale venire in soccorso del condomino in
questi casi ? La ringrazio vivamente.
B. DI CLEMENTE – MOSTACCIANO
Gentile signora mi sono divertita a leggere la sua
lettera lunga e molto dettagliata circa i comportamenti delle due piccole pesti !
Mi dispiace che, per motivi di spazio, ho dovuto
riassumerla ed estrarne i punti salienti ma la pubblico volentieri visto che ho ricevuto molte richieste di chiarimenti simili a quelli che lei espone.
Anche io amo molto gli animali e ne possiedo
uno, Elia, adottato tra i trovatelli del canile di
Roma.
Mi sento coinvolta perché mi rendo conto che a
volte, per quanti sforzi si possano fare, non si riesce ad avere un comportamento da “padrone ad
animale” perché il rapporto che si instaura con
essi diviene così familiare che ne consegue il
trattamento da “persona”.
Cercando una risposta alle sue tante domande
vorrei innanzi tutto ricordare che è da ritenersi illegittimo un’eventuale divieto generalizzato di
tenere animali nel proprio appartamento in quanto, ai sensi dell’art. 1138 IV comma, ogni condomino ha diritto di vivere in modo pieno ed esclusivo la sua proprietà.
Ne consegue che all’interno del proprio appartamento si può possedere ciò che si vuole nei limiti della liceità e del rispetto degli altri.
Più che altro si dovrebbe ricorrere alle ovvie regole del buon vicinato, evitando di disturbare facendo abbaiare inutilmente il cane, far sì che non
vengano imbrattate le aree comuni destinando
l’ora della passeggiata all’interno del cortile condominiale, bensì portarlo presso le aree verdi allestite all’uopo.
Inoltre è espressamente vietato dal nostro codice
civile lasciare gli animali incustoditi, quindi senza guinzaglio, e nel caso l’animale causi un danno ne è ritenuto responsabile il padrone il quale
sarà tenuto al risarcimento.
In poche parole il padrone del cane ha l’obbligo di
tenere lo stesso in condizioni ottimali per la sicurezza altrui sia sotto il profilo sanitario che sociale.
Per quanto riguarda l’accesso di animali domestici nell’ascensore o nell’ambiente della piscina
o negli spazi riservati ai giochi dei bambini va ricordato che anche questi rappresentano una parte comune ove è garantito da un lato il pieno e libero godimento e dall’altro il divieto di utilizzo
“dannoso” – art. 1102 c.c.
Da segnalare sono anche numerose sentenze della Cassazione le quali riconoscono che ciascuno
può avere accanto a se un animale per amico e
nessun regolamento condominiale è da ritenersi
legittimo se contenesse una norma restrittiva in
questo senso.
Allora cara signora, non voglio dissuaderla dal
far valere i suoi diritti, vorrei solo invitarla a trovare un dialogo con il suo vicino e magari a provare a fare una carezza ai 2 discoli in esame…
Chissà che non diventiate amici!
Cordialmente,
AVV. GIUSEPPINA GASPARRI
Scrivete a :
[email protected]
Il sorriso: elemento fondamentale nell’estetica del viso
La parola estetica deriva dal greco Aistètikos: sensibile, capace di sentire.
Oggi, andando a cercare sul vocabolario, troviamo che estetica è: l’insieme dei
fattori accettati dal gusto e dal sentimento del bello. Volendo unire queste due
definizioni, potremmo dire che, in base alla nostra cultura, ai modelli che quotidianamente ci vengono proposti siamo capaci di avere una notevole sensibilità
che ci porta a giudicare ciò che ci circonda e classificarlo immediatamente come
qualcosa di più o meno bello. E ogni volta riconosciamo qualcosa di bello, un sentimento particolare si muove in noi e ci dà un’emozione. Per cui, siamo disposti
in maniera sicuramente positiva verso quella cosa che stiamo osservando. Gli
anglosassoni direbbero che si instaura un “feeling”.
Da molto tempo ormai viviamo nella società dell’immagine. La ricerca del bello
nelle cose e nel corpo è ormai un dato di fatto, di più, è una necessità vitale. La
bellezza del nostro corpo ci rassicura e ci rende più disponibili con i nostri simili. Molti di noi investono una grande quantità di tempo, impegno e denaro per
migliorare la propria salute e l’aspetto estetico generale, ma troppo spesso i nostri
denti e le nostre gengive sono tristemente trascurati.
In realtà, quando ci presentiamo per la prima volta ad un’altra persona, il sorriso
rappresenta uno dei più importanti caratteri somatici posseduti, soprattutto se
questo rispetta dei canoni estetici ormai universalmente accettati per ciò che
riguarda le proporzioni, la posizione ed il colore dei denti.
È il nostro primo “biglietto da visita”.
A questo proposito, in uno studio pubblicato nel 2008 dalla American Accademy
of Cosmethics Dentistry, (AACD) è emerso che il 92% dei soggetti intervistati utilizza il proprio sorriso quale indice dello status sociale. E quasi tre americani su
quattro ritiene che avere dei denti perfetti sia la chiave per avere più successo in
ambito lavorativo e sentimentale.
Un quadro rispecchiato anche in Italia dove, da un sondaggio dell’Osservatorio Listerine® della casa farmaceutica Pfizer fatto nel 2007, emerge che il 70% degli intervistati ritiene il sorriso il principale passaporto verso nuovi amori e nuove amicizie.
Purtroppo, per molte persone il proprio sorriso è fonte di inibizione, una condizione per cui non si ha una buona impressione di sé, al punto che spesso si preferisce
quasi evitare di sorridere per la paura di come gli altri ci possano percepire.
Se a questo si aggiungono poi cure odontoiatriche inappropriate, il risultato porta
a pazienti con problemi complessi che coinvolgono i denti, le gengive e l’occlusione (allineamento dentale).
Ovvero, il sorriso in maniera lenta e costante, “matura” in senso sgradevole.
Sono esattamente queste le motivazioni per cui è in continua crescita l’esigenza
di trattamenti estetici. Oltreoceano il fenomeno ha fatto registrare l’anno scorso
una spesa di quasi un milione e mezzo di dollari. Secondo l’AACD, questa tendenza è in continua ascesa: solamente negli ultimi dodici mesi le prestazioni dentistiche destinate a migliorare il sorriso sono aumentate di oltre il 12%.
Ma in che modo si può intervenire per apportare delle modifiche al sorriso?
La risposta è: sbiancamento e corone e/o faccette integrali in ceramica.
Nel primo caso, con un trattamento domiciliare di 10/15 giorni è possibile contrastare tutti quei fattori, come fumo di sigaretta, caffè, the, ecc…, che nel
tempo macchiano i denti. Ma, col passare del tempo, questo tipo di trattamento
cosmetico, tende a perdere il suo effetto, con conseguente necessità di ripeterlo
per mantenere il risultato ottenuto in precedenza. Ed inoltre i denti mantengono
inalterate le loro caratteristiche di forma e posizione.
Quindi possiamo dire che non ci troviamo di fronte ad una soluzione permanente.
Per questo, chi cerca un “sorriso da star” può ricorrere alle faccette e/o corone
integrali in ceramica. Ed è, come sempre, negli Stati Uniti che questa pratica si è
presentata per la prima volta. Già nei film in bianco e nero, alcuni attori erano
soliti porre sopra i propri denti naturali dei manufatti in resina che, indossati
durante le riprese, rendevano i loro sorrisi sicuramente da vere star. Da allora ad
oggi tale pratica si è andata sempre più perfezionando, tanto che sono in continuo aumento le richieste per ottenere un sorriso da “VIP”. Proprio perché è l’unico mezzo sicuro e definitivo per dare il colore e la forma che si vuole ai denti
ricreandone la translucenza naturale, e rendendo praticamente impossibile distinguerle dai denti naturali.
Così, anche se la vostra bocca è un completo caos, la nostra esperienza e professionalità possono creare il sorriso dei vostri sogni.
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La storia degli Etruschi
attraverso la pittura.
Intervista a Stephan Steingraeber
] di Roberta de Vito [
Banchetto - Tomba della caccia e della pesca, fine VI sec. a. C. (Tarquinia)
Stephan Steingraeber è professore associato di
Etruscologia e Antichità Italiche presso l’Università di Roma Tre, al suo attivo circa 130 pubblicazioni in 6 lingue. Ama definirsi “bavarese etruschizzato”, a sottolineare questa sua doppia natura, un
po’ germanica, un po’ italica.
Dopo lungo peregrinare per il mondo, ha svolto attività didattica in Germania, Giappone, Danimarca
e Stati Uniti. Con Steingraeber abbiamo affrontato
aspetti fondamentali, ma meno conosciuti dal
grande pubblico, degli etruschi, abbiamo chiesto al
docente di spiegare alcuni punti “oscuri” dell’economia degli antichi abitanti di queste terre.
Professore lei è un esperto di pittura funeraria.
Data la scarsità di fonti scritte, è possibile attraverso le pitture capire la vita degli etruschi?
Si, senz’altro. La documentazione pittorica è molto
ricca e colorata, abbiamo a disposizione materiali
che vanno dall’inizio del VII alla fine del III secolo
a.C. Però interpretare bene queste testimonianze
non è così facile. Da una parte riflettono degli
aspetti della vita reale, domestica e rituale, dall’altra parte riflettono della vita religiosa e delle
credenze nell’altro mondo. Le pitture, in generale,
rappresentano la vita degli aristocratici, numerose
sono le raffigurazioni di banchetti.
Perché gli etruschi sono considerati un popolo
misterioso?
Per la scarsità di fonti, abbiamo circa 11.000
iscrizioni di carattere funerario che si ripetono
centinaia di volte. E poi il pubblico vasto ama i
popoli misteriosi. Seneca parla della superstizione degli etruschi e delle loro discipline, molti
aspetti della religione degli etruschi sono stati
adottati in parte dai romani. Giulio Cesare aveva
come consigliere religioso Aruspice che gli avrebbe detto di fare attenzione alle Idi di Marzo, Cesare non lo prese in considerazione e si sa come
Tuffatore - Tomba della caccia e della pesca,
fine VI sec. a. C. (Tarquinia
pagò questa sua negligenza.
Come era una giornata tipo degli etruschi?
A vari livelli ci sono un po’ di
pubblicazioni in materia. 20 anni fa Ellen Macnamara ha scritto
un libro sulla vita pubblica degli
etruschi. Adesso ho scoperto in
Olanda un fumetto con ricostruzioni abbastanza precise della
vita quotidiana degli etruschi.
Certamente la vita si svolgeva
solo parzialmente nelle case e
molto negli spazi pubblici, ma
non possiamo ricostruire fin nel
dettaglio una giornata etrusca.
Quali erano le attività commerciali degli etruschi?
Originalmente erano un popolo di agricoltori, ma
una delle ragioni principali della ricchezza di alcune città costiere, tipo Tarquinia e Cerveteri,
che si riflette nei grandi tumuli, nelle oreficerie,
negli oggetti di bronzo o importati di grande lusso, era nel possesso di metalli: c’erano miniere
molto importanti nei Monti della Tolfa, sull’Isola
d’Elba, e anche in Corsica.
Nell’andamento del mondo etrusco si può parlare di crisi economica?
Si certamente. Ogni tanto si può parlare anche di
piccole crisi economiche, a seconda delle zone.
Una vera e propria crisi generale c’è stata durante il V secolo a. C., soprattutto dopo la battaglia
del 474 nel Golfo di Napoli. In questo periodo i
centri costieri sentono un calo che si riflette nel
numero molto minore di oggetti importati e dal
comparire di nuove rotte che non passano più
dal Tirreno, ma dall’Adriatico, questo a vantaggio
dell’Etruria padana.
Che ripercussioni ha avuto questa crisi sull’Etruria?
I grandi centri dell’Etruria meridionale non si sono
mai ripresi completamente. Al contrario ha reagito
bene l’Etruria interna, la crisi di una parte dell’Etruria ha favorito il crescere di un’altra parte.
Economia e politica vanno sempre di pari passo.
Che tipo di rappresentanza politica c’era in Etruria?
Vanno insieme soprattutto in Etruria dove la classe aristocratica controllava tutto. Semplificando
possiamo dire che in Etruria c’era un sistema monarchico, poi, un po’ come nel mondo greco, abbiamo alcuni tiranni e dal V secolo abbiamo soprattutto sistemi oligarcici, ma in fondo è sempre
l’aristocrazia a dominare. Solo dopo la crisi economica molte città si rinnovano e sorgono nuove
famiglie, ma una vera democrazia non c’è mai stata. I rappresentanti delle 12 città si riunivano una
volta all’anno presso il fanum Voltumnae e decidevano anche le alleanze.
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eur torrino news
Come veniva eletto chi gestiva il potere politico?
Non esistevano elezioni. I rappresentanti delle 12
città venivano nominati tra gli aristocratici e poi
si riunivano con gli altri, ma spesso per questioni
di rivalità non si mettevano d’accordo, un Re di
tutti gli etruschi non esisteva.
Perché gli etruschi sono scomparsi?
Si è trattato di un processo di assorbimento. Con
l’avvento dei romani, a parte il greco, tutte le altre lingue italiche scompaiono e questo succede
definitivamente durante il I secolo a. C. Sostanzialmente, gli etruschi sono stati latinizzati dai
romani durante le battaglie che si sono svolte tra
IV e I secolo a. C. Poi a partire dal III secolo le
città del sud che erano più esposte sono state rapidamente romanizzate.
C’è un’attinenza tra crisi economica e assorbimento dell’Etruria da parte di Roma?
Sicuramente. I romani sono stati diplomatici e
hanno saputo fare le alleanze giuste. Verso la fine
del III secolo a. C. i romani hanno avuto una
grande crisi per via di Annibale, se gli etruschi si
fossero uniti avrebbero potuto usufruire di questa
situazione, ma non erano organizzati politicamente per farlo.
Stephan Steingraeber
La
salute passa per il corpo
per
la
ma anche
mente…
Ansia e depressione
Ansia e depressione sono emozioni e stati d’animo
universali che appartengono al quotidiano della vita dell’individuo.
La sintomatologia depressiva, dalle sue tinte più
sfumate e lievi alle sue manifestazioni più eclatanti, è sempre legata alla diminuzione del tono di
fondo dell’umore. È sempre presente il calo del livello energetico. È sempre compromessa l’iniziativa nelle relazioni interpersonali e nella partecipazione alla vita.
La depressione è definita come una perdita di interesse e di piacere che pervade l’individuo in
tutte le sue attività in modo insistente e più o
meno duraturo.
Le variazioni del tono dell’umore possono essere
relative a una causa esterna, depressione reattiva,
oppure no, e quindi risultare incomprensibili, depressione endogena.
Le manifestazioni cliniche più sfumate di una depressione del tono dell’umore sono spesso parte
del corredo caratteriale della personalità.
Nella depressione reattiva il paziente vive il proprio
dolore lottando, piangendo, parlando, sfogandosi,
non smette di sperare che qualcosa intervenga, per
cambiare, per riavere un po’ di pace, per riprendere
e partecipare alla vita senza angosce.
La depressione reattiva è correlabile a eventi di
particolare significato, la perdita di una persona
cara, l’abbandono.
Nella depressione endogena, il paziente non lotta,
non piange, non spera, non pensa ad un futuro migliore. È rivolto al proprio passato di cui nulla può
essere modificato, poiché si è interrotto il filo conduttore che dava senso alla vita.
L’ansia è caratterizzata da alterazioni della regolazione dell’umore del comportamento, delle emozioni sempre associati a manifestazioni neurovegetative.
MANIFESTAZIONI ANSIOSE
Attacchi di panico
Disturbi fobici
Patologie dovute a stress
Disturbi ossessivo-compulsavi
La sindrome ansioso-depressiva è il quadro patologico più diffuso nella società occidentale. Molte persone, per abuso di alcool, droghe, farmaci chimici, e
alimentazione non equilibrata soffrono di sintomi
in qualche modo correlati a questa sindrome.
L’omotossicologia svolge un ruolo importante nella
terapia delle forme ansioso-depressive. I risultati
profondi e duraturi, l’assenza di effetti collaterali
sono stati dimostrati da innumerevoli studi clinici.
L’omotossicologia è l’omeopatia delle basse diluizioni che
agiscono a livello tissutale e che non
prescindono dall’azione chimica delle diverse
sostanze. I farmaci omotossicologici, composti da
associazioni di rimedi omeopatici in bassa diluizione, sono l’ideale per agire a livello somatopsichico.
CUPRUM è il farmaco dell’ansia con manifestazioni
neurolologiche spasmodiche;
ARGENTUM è il rimedio più profondo dell’ansia anticipatoria con ripercussioni a livello gastroenterico;
AURUM è il rimedio dell’ansia depressiva scompensata, con riflessi a livello Cardiocircolatorio.
Anche i rimedi vegetali possono essere utili: le
piante della famiglia delle SOLANACEE, delle RANUCOLACEE, delle LOGANIACEE, rispettivamente
per depressioni endogene, esogene, e con componente ormonale.
Ancora rimedi omotossicologici NUX VOMICA IGNATIA GELSENIUM hanno effetto ansiolitico e sedativo.
Sarà il medico, con perizia clinica e coscienza, a
scegliere la terapia adatta ad ogni paziente, considerando le tre dimensioni della natura umana: l’aspetto fisico, psichico e spirituale, per addivenire
ad un quadro veramente solistico.
Infine: la partecipazione del paziente che deve
identificare e cambiare comportamenti e stili di vita è fondamentale.
Dott.ssa
Rossana Lembo
Medicina Estetica
V.le degli Astri, 59 Pal C. Int. 9
Tel. 06 5204699
331 4956995
Grafica: Romalive
] a cura di Marco Marini [
U
ndici settimane di duro lavoro e di riprese sono servite al regista Eric Besnard per portare alla luce Cash, il suo
nuovo successo cinematografico. Il
protagonista Cash, (Jean Dujardin) è un truffatore caratterizzato da fascino, eleganza e audacia. Quando suo fratello viene ucciso, decide di
vendicarlo a modo suo, senza armi né violenza
ma organizzando una truffa elegantissima per
trafugare una valigia piena di diamanti. Il compito, però, non è per niente facile perché Cash
sta per essere presentato al futuro suocero (Jean
Reno) e la sua organizzazione è oggetto di una
inchiesta internazionale coordinata da una tenace ispettrice dell’Europol (Valeria Golino). In
un’avventura del genere, tutti mentono, bluffano
e cercano di essere qualcun altro. I complici, a
volte, si rivelano traditori e i traditori complici.
Le alleanze non durano che un attimo e per vincere bisogna essere pronti a perdere. Così come è
successo proprio al regista che ha affermato riguardo a questo: «Dopo il mio primo film, ho
scritto molto ed ho vissuto due o tre tentativi di
regia non riusciti. Ogni volta bisogna digerire il
fallimento. Tutti questi progetti, però, mi hanno
permesso di incontrare molte persone e mi è servito molto per Cash. Ho potuto incontrare attori
come Valeria Golino e Clovis Cornillac, questo ci
ha fatto guadagnare moltissimo tempo quando li
ho ricontattati».
Un film “pensato e creato velocemente e in modo
spontaneo”. Besnard si è informato dettagliatamente sui truffatori per capire se si sarebbe potuto ispirare a dei classici che ne hanno fatto un
mestiere. Una professione che ha i suoi maestri, i
suoi codici, il suo gergo. Una professione i cui
rappresentanti hanno tutti un punto in comune,
un grande complesso di superiorità. Riguardo la
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eur torrino news
costruzione della trama il regista francese ha raccontato alla stampa: «Quando ho cominciato, il
mio personaggio principale era un giovane truffatore di strada che si innamora di una ragazza
mentre è, più o meno, sotto il mirino della polizia. Il suo futuro suocero chiede di seguirlo per
ventiquattro ore prima di concedergli la mano di
sua figlia. La premessa funzionava ma mi conduceva verso una pura commedia, e questo non corrispondeva a quello che volevo fare. Cercavo
qualcosa che fosse allo stesso tempo più sofisticato e scoppiettante. Partendo da questo punto,
ho arricchito la trama, rialzato la posta in gioco.
Ogni manipolazione doveva poterne nascondere
un’altra. Il problema era di non imbrogliare mai,
di restare coerente. Ogni scena doveva funzionare in quanto tale, ma anche alla luce del finale,
quando le maschere sono cadute». Ciò che Besnard vuole offrire al pubblico è il divertimento,
che non implica assolutamente la stupidità e la
volgarità. Quello che a lui interessa è il lato ludico, dell’astuzia, dell’euforia. Per questo film non
poteva certo mancare un attore del calibro di
Jean Reno il quale ha dichiarato: «Leggendo la
sceneggiatura, mi sono detto che il termine “intrigo” era stato coniato per questo tipo di storia
perché si resta veramente intrigati. Viene voglia
di sapere, di capire. Scoprendo il film, ho trovato
ancora un’altra dimensione, tutta la parte riguardante il ritmo e la preparazione che aveva messo
Eric, e mi è piaciuta moltissimo. In genere ho il
timore di vedere il film completo, perché ho paura che non sia all’altezza delle promesse. Quando
apprezzo qualcuno, non voglio dovergli dire che
sono stato deluso, in questo caso tutto è andato
bene. Ho anche visto il film, cosa che non succede molto spesso nelle pellicole in cui recito, perché mi metto molto in discussione guardandomi.
Il film mi è piaciuto così tanto che ho avuto molti meno dubbi rispetto al solito. Cash esprime
buon umore, energia, cose belle da vedere e coinvolge lo spettatore nella meccanica. È un piacere per gli occhi e lo spirito». Valeria Golino,
altra protagonista di questa pellicola ha dichiarato: «Circa tre anni fa, Eric Besnard mi aveva
proposto il soggetto di un film che, purtroppo,
non ha terminato. Così avevo già potuto apprezzare il suo modo di pensare e quando è tornato
con Cash, ci conoscevamo già. È stata la prima
volta che mi proponevano una sceneggiatura di
questo tipo. Tutto era originale, c’era ritmo e la
storia era particolarmente avvincente. Per me era
anche l’occasione per interpretare un ruolo di un
nuovo genere. Il mio personaggio è ambiguo, allo stesso tempo seducente e pericoloso. Dopo
aver lavorato come sceneggiatore per dieci anni
adesso Besnard ha deciso di mettersi alla prova
sia come regista che contemporaneamente come
sceneggiatore. Questo perché la scrittura ce l’ha
nel cuore». Come ha confidato il regista alla
stampa: «Non è una scelta è una patologia. Ogni
giorno mi sveglio e scrivo».
Cash è presentato da Universal Pictures Italia
Regia: Eric Besnard
Cast: Jean Dujardin, Jean Reno, Valeria
Golino, Alice Taglioni, François Berléand,
Caroline Proust, Mehdi Nebbou, Cyril
Couton, Eriq Ebouaney, Ciarán Hinds,
Samir Guesmi, Jocelyn Quivrin, Hubert
Saint Macary, Christian Hecq
Sceneggiatura: Eric Besnard
Produzione: Pulsar Productions
Uscita nelle sale: 05 Giugno 2009
Genere: Azione, Commedia
Cefalee ricorrenti, mal di schiena,
stanchezza, ronzio alle orecchie,
insonnia... potrebbero essere causate da un problema occlusale.
La filosofia di fondo dello Studio di Odontoiatria
Olistica è la ricerca della diagnosi. Si tratta di un
approccio diagnostico terapeutico innovativo,
basato sull’interpretazione dei segnali del nostro
corpo per individuare la causa dei disturbi più
frequenti. Dalle patologie della bocca ai dolori
posturali, la medicina olistica propone una terapia eziologica risolutiva che non si limita alla cura sintomatica, tipica di quella tradizionale, ma
prende in considerazione l’individuo nella sua interezza, eliminandone la causa e di conseguenza
la sintomatologia. Spesso i disturbi più banali
quali mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari, insonnia, vengono sottovalutati: ci si limita
ad eliminare il sintomo con dei semplici analgesici e non si vanno a rimuovere le cause di tali
disturbi, che nella maggior parte dei casi determinano un’alterazione della corretta postura e
l’insorgenza di dolori ricorrenti. È frequente ad
esempio che le cefalee o dolori cervicali possano
essere una conseguenza di contratture dei muscoli masticatori, a loro volta causate da malocclusioni o parafunzioni dentali quali serramento
o arrotamento dentale.
Il nostro approccio olistico diagnostico consiste
in un approfondimento clinico posturale ed occlusale, supportato da esami radiografici digitali,
e soprattutto da una serie di esami computerizzati, quali la valutazione elettronica dell’occlusione, la stabilometria, la posturometria, e soprattutto l’esame Formetric 4D. Quest’ultimo
consiste in una speciale apparecchiatura adibita
alla misurazione statica e dinamica della colonna, ed elabora tridimensionalmente tutti quei
parametri che ci permettono di rapportare una
alterazione posturale con una problematica occlusale. In questi casi uno strumento terapeutico
molto efficace è il bite: un “apparecchio” sottilissimo che viene realizzato per l’arcata dentale
inferiore che “azzera” l’occlusione errata e ne ricrea un’altra corretta, permettendo così di eliminare tutti i disturbi posturali creati dall’occlusione precedente non corretta, o di compensare frequenti problematiche legate allo stress, come il
bruxismo. Il bite viene realizzato spesso dal Dottor Daniele Puzzilli anche per atleti professionisti, non solo per correggere malocclusioni, ma
anche per ottimizzare performance sportive e per
recuperi di infortuni importanti e ricorrenti.
Per eliminare la causa del problema posturale oltre al bite, può essere consigliato un plantare
propriocettivo, un trattamento osteopatico, un
ciclo di sedute di riprogrammazione posturale,
trattamenti craniosacrali, o molto spesso l’integrazione e la collaborazione di diversi specialisti
può offrire la risoluzione a frequenti disturbi. Solo con questo tipo di approccio olistico si possono fornire terapie mirate ad eliminare i disturbi.
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eur torrino news
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] a cura di Elio Tomassetti [
Abbiamo visitato due centri nel cuore della Provincia di Frosinone
Da Vicalvi a Gallinaro, alla scoperta del vero centro d’ Italia
Piccoli centri che dovrebbero essere oggetto di un impegno maggiore da parte delle istituzioni
Questi due Paesi della Provincia di Frosinone meritano un’attenzione particolare per la loro storia e
le loro splendide bellezze. Entrambi di origine longobarda, Vicalvi in particolare era un importante
snodo e punto di passaggio. Non a caso, per l’importanza che aveva, già i Volsci decisero di costruire una fortificazione a circa 700 metri di altezza, che ancora oggi si può ammirare ma che
meriterebbe dei fondi per un pieno recupero (si
parla di 7 milioni di euro).
Vicalvi e Gallinaro hanno poi vissuto le vicende
storiche e i conflitti del Regno di Napoli e dello
Stato Pontificio (essendo terra di confine). Nella
storia più recente hanno orbitato intorno alla Linea Gustav durante la Seconda guerra mondiale,
vivendo i drammi di quel conflitto.
Ad oggi sono meta di turisti, in particolar modo
Gallinaro, luogo di pellegrinaggio dei fedeli devoti al Bambino Gesù. Infatti a Gallinaro Giuseppina
Norcia, nel 1947, vide una nuvoletta che scendeva
giù dal cielo. Su quella nuvoletta c’era Gesù Bambino che le sorrideva e svanì prima dell’arrivo della madre della piccola bimba. Il percorso che conduce al Bambino Gesù è oggi molto toccante e frequentatissimo. Tante sono le gite organizzate, soprattutto nei fine settimana, che spesso si concludono con un pranzo nel ristorante “Il Ristoro” di
Fabio Ferrera, dove sono serviti piatti rigorosamente tipici e fatti in casa.
Ma merita attenzione anche il convento di San
Francesco a Vicalvi, dove dimorò per un po’ di tempo San Francesco durante uno dei suoi viaggi.
Vicalvi conta oggi circa 800 abitanti, mentre Gallinaro poco più di mille. Sono due centri che rappresentano bene lo spirito, la gente e le tradizioni
dell’Italia centrale, e in particolare i sapori e le
ricchezze di una terra posta fra la Ciociaria e la
Marsica, che meriterebbe un’attenzione particolare. Paesi dove si respirano fra la gente i valori veri,
come l’ospitalità che ci hanno dato durante la nostra visita il Sindaco di Vicalvi, Leonardo D’Agostini, e la sua Giunta. Una seria politica delle istituzioni più vicine ai cittadini (Regione, Province)
non può prescindere dal recupero di questi piccoli
centri che rischiano oggi di andare a morire se non
si danno opportunità lavorative ai giovani (costretti ad andare fuori) e se non si rivalutano le
bellezze locali.
Il 30 maggio c’è stata una manifestazione davanti al Forte Bravetta
Continua l’impegno per la riapertura del Forte al pubblico
Eccezionalmente è intervenuto anche il Presidente dell’ ANPI Roma Massimo Rendina
l 30 maggio alle ore 17 e 30 si è svolta una manifestazione davanti al Forte Bravetta promossa dal
Comitato Forte Bravetta e dal PD locale. Eccezionalmente era presente il Presidente dell’ANPI Roma Massimo Rendina, nonché il Presidente del Municipio XVI Fabio Bellini, l’Assessore Romeo Guardani, i consiglieri PD Tiziana Capriotti, Raffaele
Scamardì e Luigi Munini e l’onorevole Athos De
Luca. Nonostante il “ponte” del 2 giugno appena
iniziato, erano presenti oltre 100 persone, a testimonianza di un interesse particolare della gente
su questo tema e su questo monumento tanto caro ai cittadini di zona.
Massimo Rendina ha aperto le danze con un toccante intervento, dove ha sottolineato l’importanza del Forte e delle persone lì giustiziate, mostrando la sua commozione per i tanti cittadini
che ancora hanno a cuore i valori della Resistenza,
base della democrazia. “Vedo in voi gli occhi dei
ragazzi della Resistenza, che vi sarebbero grati per
quello che state facendo!” ha affermato. Dopo di
lui si sono succeduti gli interventi istituzionali, e
con l’occasione il Comitato, parlando tramite il
suo Presidente Salvatore Biondo, ha consegnato
ad Athos De Luca oltre 1200 firme da portare in
Campidoglio. Queste si vanno ad aggiungere alle
circa 1000 già raccolte e protocollate lo scorso
aprile come apertura della petizione popolare. Il
Comitato si sta muovendo infatti per chiedere l’apertura del monumento ai cittadini e garantire la
fruibilità dello spazio verde (circa 10 ettari), raccogliendo le voci degli abitanti del quartiere e non
solo. L’ANPI, inoltre, ha proposto di fare del Forte
Bravetta un monumento nazionale. In realtà tutta
la vicenda sembra vicina ad una svolta, perché da
quando il 29 aprile il complesso è passato dallo
Stato al Comune di Roma le possibilità di intervento sono più semplici.
Sembra infatti scongiurato il pericolo che l’AMA
entri nello spazio verde (anche qui per un’ immediata presa di posizione popolare attraverso un
presidio il 12 maggio), e Comune e Municipio hanno fatto un sopralluogo insieme per un primo progetto. È normale che i lavori sono tanti e lunghi.
Per aprire un parco ci vuole una bonifica dell’ area
che richiede non pochi fondi, ma ora più che mai è
tempo di restituire questo gioiello a tutti. Di più ci
vorrà per l’apertura di un centro storico della Resistenza, con addirittura una annessa biblioteca.
Ora ci si aspetta che il Sindaco inizi una vera sinergia con le istituzioni municipali per completare un percorso iniziato da lontano.
Infatti le prime delibere del consiglio del Municipio XVI per il recupero del Forte risalgono addirittura al 1998, preludio della battaglia di Veltroni
per farlo togliere dall’elenco dei beni disponibili
del demanio pubblico.
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La comunicazione è una delle caratteristiche più
importanti dell’essere umano, per questo è continuamente al centro dell’interesse di tutti noi. Spesso mi vengono sottoposte delle domande al riguardo e in particolare ANNA, una ragazza di 28 anni,
mi scrive:
«Da sempre sento l’importanza che
per me ha la comunicazione con gli
altri. Sicuramente lei per motivi di
lavoro avrà approfondito tale
argomento e per questo le chiedo di
fornirmi maggiori informazioni sugli
studi effettuati in tale ambito.
Mi interesserebbe anche la
comunicazione non verbale per
scoprire qualcosa in più delle
persone che mi circondano…»
Bene, le domande che pone Anna sono molto interessanti. Innanzitutto la comunicazione è uno
dei fenomeni sociali più importanti e, per la psicologia sociale, costituisce una delle caratteristiche fondamentali del comportamento umano.
Gli individui, infatti, non sono influenzati soltanto dai contesti sociali ai quali reagiscono, ma
interagiscono permanentemente con altre persone che si caratterizzano come interlocutori. La
capacità di ogni membro di una comunità linguistica e sociale di produrre e capire messaggi in
interazione con altri individui è definita “competenza comunicativa”. Tale competenza comprende un insieme di capacità:
Competenza linguistica (capacità di produrre e
interpretare segni verbali);
Competenza paralinguistica (capacità di comprendere alcune caratteristiche del significante,
come cadenza della pronuncia, enfasi, ecc…);
Competenza cinesica (capacità di comunicare
mediante segni gestuali e postura);
Competenza prossemica (capacità di variare il
rapporto con lo spazio in cui avviene la comunicazione);
Competenza performativa (capacità di usare un
atto linguistico e non per raggiungere gli scopi
della comunicazione);
Competenza pragmatica (capacità di usare i segni linguistici e non in modo adeguato alla situazione e alle proprie intenzioni);
Competenza socioculturale (capacità di riconoscere le situazioni e relazioni, insieme alla capacità di capire i significati e gli elementi distintivi di una cultura).
Questi aspetti penso che possano essere da tutti
compresi e, se analizzati, forniscono molti elementi per valutare la “competenza comunicativa”
di ognuno di noi.
Sono state elaborate diverse teorie per spiegare
il concetto di comunicazione, ma ciò che adesso
mi preme è introdurre un argomento molto importante anche se ancora poco conosciuto: la comunicazione non verbale. Uno studioso di tale
disciplina si occupa dei segnali non verbali degli
esseri umani. Sembra quasi incredibile pensare
che in più di un milione di anni di evoluzione
umana gli aspetti non verbali della comunicazione siano stati studiati solo a partire dagli anni
Sessanta.
Charlie Chaplin e molti altri attori del cinema muto sono stati pionieri della comunicazione non
verbale: sullo schermo, infatti, la comunicazione
era interamente affidata alla loro mimica, un attore era bravo nella misura in cui si dimostrava capace di comunicare efficacemente usando il proprio corpo. Con l’avvento del sonoro gli aspetti
non verbali della recitazione persero rilievo e molti attori del cinema muto vennero dimenticati,
mentre prevalsero quelli con buone doti verbali.
Il primo testo sulla comunicazione non verbale,
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eur torrino news
da cui sono nate le moderne ricerche sulle espressioni facciali e sul linguaggio del corpo, risale
addirittura a Charles Darwin, nel 1872. Da allora
gli scienziati hanno annotato e registrato più di
un milione di segnali non verbali.
Albert Mehrabian ha appurato che l’incidenza totale di un messaggio è per il sette per cento verbale (parole), per il 38 per cento vocale (tono di
voce, inflessione e altri suoni) e per il 55 per
cento non verbale. La maggior parte dei ricercatori concorda sul fatto che il canale verbale venga usato soprattutto per la trasmissione di informazioni, mentre quello non verbale per scambi di tipo interpersonale e, in qualche caso, come
sostituto di messaggi verbali.
Indipendentemente dal livello culturale, le parole vengono accompagnate dai gesti in modo
tanto prevedibile che secondo Birdwhistell una
persona ben esercitata dovrebbe essere in grado,
ascoltando una voce, di descrivere i movimenti in
atto. Analogamente, lo stesso studioso era in
grado di comprendere il contenuto di un messaggio verbale semplicemente osservando i gesti.
La cosa più interessante è che raramente l’uomo è
conscio che le sue posizioni, i movimenti e i gesti
possono comunicare un certo messaggio mentre
la voce ne sta comunicando un altro del tutto diverso o addirittura opposto…
] a cura di Roberta De Vito [
CHARLES-MAURICE
DE TALLEYRAND-PÉRIGORD
A CAVALLO DI MOLTE EPOCHE
Pagina dopo pagina restiamo sempre più estasiati
dalle doti del fu Ugo Campeinta. Ebbene, l’aneddoto è il seguente: «Quando apprese la morte di Napoleone, Tayllerand disse: – È una notizia; non è
più un avvenimento».
Sul nobile e controverso uomo politico francese si è
scritto tantissimo, è stato descritto come “diavolo
zoppo”, serpente vizioso e corrotto, ma anche come uomo dei Lumi fedele alla Francia, intelligente
e colto, amante delle arti. Fatto sta che ha attraversato molte epoche stando sempre in posizioni di
potere, ha visto e ha cambiato la storia d’Europa
tra ‘700 e ‘800, stando al fianco degli uomini più
potenti della sua epoca, e a quel tempo il vecchio
continente era ancora il centro del mondo.
Proprio nel periodo dell’aneddoto a lui attribuito, si
svolge un film del 1992 raffinato e avvincente di
Edouard Molinaro tratto da una piéce teatrale di
Jean-Claude Brisville, il titolo è A cena col Diavolo,
e il Diavolo in questione, come è facilmente intuibile, è proprio il nostro Principe.
La scena si apre a Parigi il 6 luglio del 1815, la disfatta di Waterloo ha dato un colpo durissimo all’ascesa dell’Imperatore e di tutto il popolo d’oltralpe.
Due uomini in un interno si fronteggiano e discutono il futuro della Nazione attraverso un meccanismo molto simile a un duello, sono Talleyand e
Fouché.
Fouché di umili origini, detto anche “il mitragliatore di Lione” per i suoi metodi non proprio convenzionali di sedare la folla, tradì Robespierre poco
prima che cadesse in disgrazia, tramò contro e appoggiò Napoleone stesso di cui fu Ministro della Polizia, dopo
il Congresso di Vienna a differenza del suo nobile
antagonista, finì a Trieste dove morì, solo.
Questa cena non fu certo “il patto della crostata”,
quando dopo la vittoria dell’Ulivo nel ’96 il segretario del Pds, cercò un dialogo con l’opposizione.
Sembra che venne organizzata una cena a casa di
Letta, ospiti Berlusconi e D’Alema. I due trovarono
un accordo, che venne siglato davanti ad una gustosa crostata. I risultati, tuttavia, non sembra che
siano stati gli stessi del passato.
Ma torniamo, dopo la parentesi, ai nostri due uomini, ebbene durante la cena sono vicendevolmente avversari e complici, entrambi nascondono molte cose, da una parte “il Diavolo”, sempre sulla cresta dell’onda, cerca di manovrare a favore del rientro di Luigi XVIII fuggito durante i cento giorni di
Napoleone, dall’altra il Presidente del Governo
Provvisorio ha un’onta da lavare, ha infatti contribuito a decretare la morte di Luigi XVI. Nel corso
della cena Talleyrand cerca di convincere l’ospite
della necessità del ritorno della monarchia borbonica e quindi di trovare un accordo con essa per
salvaguardare la propria carriera politica.
Chateaubriand li definì come «Il vizio in braccio al
crimine», proprio a sottolinearne gli aspetti più intriganti, grandi manovratori ed esperti dell’arte del
sapersi riadattare agli eventi, entrambi esponenti
di una mentalità che la storia avrebbe spazzato via,
convinti che la potenza del popolo nulla valesse
contro l’abilità di chi manovra il potere.
Magnificamente Brisville e Molinaro, nella trasposizione cinematografica, rendono l’idea e descrivono un mondo scomparso che tuttavia resta nel presente come un “relitto”. Così vengono definiti, in
antropologia, alcuni elementi della cultura che
sembrano scomparsi, ma al contrario sono ancora
presenti, seppure in maniera celata. Nessuno se ne
ricorda più, tuttavia chi la Politica la fa ha memoria
lunga.
In chiusura, un piccolo scambio tra i due, che merita, veramente.
Talleyrand : Ovunque andremo, penso che cammineremo insieme
Fouché : Avete bisogno del mio braccio?
Talleyrand : Sì, come voi avete bisogno della
mia testa.
A cena col Diavolo
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• Fen
] a cura di Roberta de Vito [
Beppe Fenoglio è uno degli autori più importanti del ‘900,
autore anomalo del neorealismo, padre di romanzi e racconti straordinari, chi può
dimenticare Il partigiano Jhonny, Una questione
privata, Primavera di bellezza.
Anomalo, perché all’interno del panorama neorealista Fenoglio porta una novità. Egli introduce
il personale, la sua descrizione della Resistenza
non ha mai carattere documentario e non propone la figura del Partigiano = modello esemplare.
L’elemento autobiografico torna continuamente
nei suoi scritti, portando un’umanità totalizzante, le figure dei suoi romanzi rivelano un modo di
essere nel mondo, svelano la condizione umana,
egli stesso ebbe a dire «Partigiano, come poeta,
è parola assoluta».
Fenoglio è nato nel ’22 e morto nel ’63, una vita
breve. Molti dei suoi scritti sono stati pubblicati
postumi, tra questi una fiaba delicata e crudele
dedicata alla nascita della figlia Margherita.
• La copertina del libro
La favola delle due galline venne scritta nel ’61,
pubblicata la prima volta nel ’78 da Einaudi nella
collana diretta da Maria Corti, e poi il silenzio fino al 2008 anno in cui Einaudi l’ha riproposta ai
più piccoli accompagnandola con delle illustrazioni (stupende) di Alessandro Sanna.
È una storia di coraggio, intraprendenza, furbizia, e amore. È una fiaba tipica. All’inizio c’è la
descrizione dei personaggi antagonisti, le due
gallinelle sorelle, a cui segue il danno alla gallinella sciocchina, ma assai divertente e, nel cuore
del racconto, il bosco. Metafora del cammino di
crescita e consapevolezza, metafora della fatica
di nascere, il racconto è dedicato alla nuova vita
che giunge, il bosco cela il lupo: i pericoli.
La gallina buona ha la meglio, grazie al suo inaspettato ingegno e alla sua volontà, sul lupo e
tutto quanto era considerato un male dalla sua
arcigna sorella si rivela essere risorsa inesauribile di vitalità. Come ogni fiaba che si rispetti, alla fine c’è l’ottenimento del bene, ma anche il
monito spietato, l’esempio da non seguire.
• La cacciata di Chica
Volutamente la sintesi della trama è ambigua, ma
non vogliamo togliere il gusto della lettura di
questo gioiello della nostra letteratura contemporanea che finalmente è tornato nelle nostre
mani. Un piccolo libro per i più piccoli, ma anche
per gli adulti, una fiaba eterna di lotta del bene
contro il male, in cui la piccola gallinella “partigiana” della vita ci rappresenta un po’ tutti.
Non si tratta di un racconto atipico per l’autore
delle Langhe, siamo abituati a vederlo come autore impegnato in una “certa” direzione, ma anche in questo caso, anche in un piccolo racconto
di dedica alla figlia, l’intensità della scrittura e
del messaggio arrivano assolutamente chiari.
Ognuno degli scritti di Fenoglio, dai romanzi ai
racconti, appare come una favola. Nelle sue opere c’è sempre un significato più profondo che va
al di là del reale che ci appare. La bellezza e la
poesia, la scelta delle parole era per Fenoglio
fondamentale, sono una costante che spinge a
leggere in un soffio e a innamorarsi sempre più di
questo autore straordinario.
• L’inseguimento di Chica
• L’incontro tra Chica e Pepa
Incontra
] a cura di Stefano Ursi [
il
Consiglio
del
Municipio XII
Cacciotti: Innanzitutto perché la vecchia amministrazione ha concepito questo progetto e non
ha fatto un ragionamento globale sulla mobilità,
viste le innumerevoli opere collegate a questa e
non solo? Credo che tutte le opere influiscano
sul quadrante e sulla qualità della vita dei cittadini, quindi faccio questa provocazione al
collega Culasso.
Ormai è passato l’anno di consiliatura,
comunale e municipale, ed è quindi il momento di tirare le somme su cosa è stato fatto, cosa si dovrà fare e cosa si eredita dal
passato, con tutte le sue criticità o meno.
Abbiamo deciso di mettere la penna in mano
al Presidente del Consiglio Cacciotti (PDL) e
al capogruppo Culasso (PD), affinché si facciano domande fuori dai denti, senza filtri e
che si rispondano sul territorio, come si faceva una volta. Leggiamo cosa ci hanno detto in relazione alle grandi opere che il Municipio sta vedendo calare al suo interno.
LA NUVOLA DI FUKSAS, LE GRANDI OPERE E LA
MOBILITÀ
• Il progetto della “nuvola” di Fuksas
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eur torrino news
• Un’immagine del PRG di Roma
Culasso: Accetto volentieri la provocazione del Presidente Cacciotti. Ritengo
che le valutazioni relative alla ricaduta
sul territorio delle grandi opere vada rivalutata; quando si parlava di Euroma, molti erano
certi del collasso della mobilità, ma così
non è stato, anzi è migliorata grazie al
sottopasso di Via Carlo Levi. Certo, non
si può dire che non siamo tutti preoccupati per
l’impatto delle opere, ma in allegato a queste sono previste delle realizzazioni infrastrutturali che
vanno fatte, fra cui i sottopassi e i parcheggi.
Non possiamo pensare che la città si debba fermare e se in corso d’opera serviranno modifiche,
il PD è assolutamente disponibile.
riguarda l’Eur io non credo ci siano dubbi sulla
vocazione congressuale e le polemiche degli
scorsi anni erano principalmente legate alla mobilità, per tutelare i residenti.
IL PRG E LA VOCAZIONE CONGRESSUALE DELL’EUR
ORA UNA DOMANDA AD ENTRAMBI I CONSIGLIERI
Culasso: L’amministrazione Alemanno intende
proseguire sull’indirizzo tracciato o pensa che
l’Eur debba avere una vocazione diversa?
Perché i lavori della Nuvola di Fuksas sono iniziati così tardi e quando termineranno?
Cacciotti: Il nuovo PRG è stato al centro di numerose polemiche. L’opposizione in Consiglio
bocciò il PRG ma la nuova amministrazione non
pensa certo di stravolgere tutto. Di fronte ad impugnazioni e vicende giudiziarie note, la Giunta
ha subito precisato che il progetto è un punto di
partenza su cui ragionare seriamente. Per quanto
Culasso: Ci sono state delle vicissitudini di carattere giurisdizionale che hanno portato via del tempo prezioso, ma ora i lavori procedono speditamente. Entro un anno si prevede che finiscano, per
dare quell’effetto di grande spazio congressuale di
cui si parlava. Oggi speriamo che questi cambiamenti portino all’Eur nuove potenzialità, così da
poter dire che la sfida del PRG è stata vinta.
• Un’immagine delle Torri dell’EUR
• Il progetto delle Due Torri
sione dall’amministrazione Alemanno e l’Assessore
Marchi ha annunciato la modifica del percorso. Io
chiedo a Cacciotti che ne pensa e se ha novità.
• Il Palazzo della Civiltà del Lavoro
Cacciotti: abbiamo messo in discussione il progetto a tutti i livelli istituzionali, con coerenza
nel passato. C’era l’impegno preso quando eravamo all’opposizione e in campagna elettorale. Tutto questo perché l’opera non aiuta a risolvere i
problemi della mobilità nel nostro quadrante e
sottrae sede stradale. A questo abbiamo risposto
potenziando il trasporto pubblico laddove questo
era carente e il potenziamento della ferrovia Roma-Lido.
L’ACQUARIO MARE NOSTRUM
Cacciotti: Condivido il ragionamento del collega
e l’amministrazione comunale e quella municipale hanno tutta l’intenzione di rispettare i tempi
di cantierizzazione, che si attestano intorno ad
un anno e mezzo. Noi abbiamo a cuore che il quadrante non abbia eccessivi disagi.
LE TORRI
Cacciotti: Queste torri sono, a tutti gli effetti, una
bruttura nello skyline dell’Eur. Non sono quindi un
nostalgico delle torri e mai lo sarò; oggi i lavori
sono fermi e l’idea della precedente giunta comunale era di far dialogare queste strutture con la Nuvola, ma il problema sta nel fatto che queste non
dialogano con il progetto del quadrante e la sua
struttura originaria. Ora si sta facendo un nuovo
ragionamento sull’opera e io chiedo alla precedente amministrazione perché ha immaginato questo
progetto in maniera poco congruente con l’Eur.
Culasso: Qualche anno fa si parlava del Filobus Eur
– Tor de’ Cenci, che collegasse i quartieri limitrofi
alla centralità; il progetto è stato messo in discus• La ferrovia Roma-Lido
• I lavori nell’area dove sorgerà Mare Nostrum
IL FILOBUS EUR – TOR DE’ CENCI
eur torrino news
• Viale Europa a Roma
Culasso: è un’opera che negli ultimi anni ha aperto parecchi fronti di discussione, ma io ritengo
che sia un’opera utile per il sistema Eur, perché rivive il Mediterraneo, ambiente che ha visto nascere le grandi religioni monoteistiche e la grande
civiltà europea. Tenendo conto che nel 2012 si
aprirà il grande mercato del mediterraneo e centinaia di migliaia di utenti si affacceranno all’UE,
c’è la necessità di far risaltare il mare nostrum.
Dopo questa breve ma interessante carrellata sulle grandi opere del territorio (ovviamente non
tutte per motivi di spazio), la nota politica di
commento ha un sapore agrodolce. E vi spieghiamo perché.
È chiaro che l’azione politica ha la prospettiva
del domani, ma risente necessariamente del passato, se questo ha visto cambiamenti significativi e duraturi; soprattutto nella città di Roma questo è evidente perché le dimensioni, la problematicità e la difficoltà nel cambiare gli equilibri
di gestione non permettono di variare rotta da un
momento all’altro. Il territorio del Municipio Roma XII Eur in questo senso è indicativo, perché
molto ampio e capace di grandi differenze fra
due quartieri, magari nemmeno troppo distanti
l’uno dall’altro.
Ad un anno quindi di distanza dall’inizio della
consiliatura non ci resta che augurare di nuovo
buon lavoro, seppure con compiti diversi, alla
maggioranza e all’opposizione.
Culasso: Anche da parte nostra negli ultimi anni
c’è stata una riscoperta del valore architettonico
dell’Eur e quindi uno sforzo di valorizzazione, ma
ciò non significa che ci sia un’idea musealizzante
senza poter apporre delle modifiche; dobbiamo
aprirci al futuro e ai nuovi scenari, connettendo la
città al centro espositivo e congressuale dell’Eur.
Le torri, investite da mille polemiche, hanno visto
il PD pronto a pensare anche delle modifiche.
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Cacciotti: questo è un altro cantiere che è in piedi da qualche mese e ancora del tempo ci vorrà; è
evidente che dei problemi li sta creando, soprattutto per la questione parcheggi. È necessario che
i lavori si velocizzino ma la questione va approfondita perché il progetto è molto interessante.
• Augusto Culasso
• Marco Cacciotti
Grafica: Romalive
Cento anni di bellezza, grazie all’Oréal.
Il 4 giugno 1909, nasceva il gigante multinazionale della bellezza Oréal,
un secolo che consente di fare bilanci su come sia cambiata la possibilità di rendersi migliore.
Sono trascorsi ben cento anni da quando il chimico Eugène Schueller con in tasca il corrispondente
di centoventi euro, fondò una piccola impresa artigianale chiamata Società francese di tinture innocue per capelli. Trent’anni dopo la società
avrebbe assunto il nome attuale, ispirandosi ad
una particolare nuUna pubblicità degli anni Venti
ance dorata e ad
dell’Oréal
un’acconciatura
molto alla moda in
quel periodo, denominata per l’appunto ad aureola.
I primi manifesti
pubblicitari erano
molto diretti con
frasi del tipo: «Tuo
marito ti sposerebbe ancora?». O anche: «Sei troppo
vecchia?». Inizialmente i prodotti
erano solo per capelli con tinture ad
ossidazione rapida,
il primo shampoo
privo di sapone, la
prima molecola per combattere la calvizie, fino ad
arrivare alla prima crema abbronzante protettiva,
la prima lacca in bomboletta spray, la prima crema
effetto lifting, il primo rossetto ad effetto volumizzante, e via enumerando, una media di cinquecento brevetti depositati ogni anno, con una produzione in centotrenta paesi, ventisei grandi marchi acquisiti e sedici centri di ricerca avanzata inclusi i laboratori che studiano i procedimenti di ricostruzione della pelle umana. Cresce l’azienda e
cambia il messaggio pubblicitario, cominciano ad
apparire testimonial d’eccezione: da Jane Fonda a
Linda Evangelista, da Laetitia Casta a Gong LI, da
Kate Moss a Claudia Schiffer, da Penélope Cruz a
Beyoncé. Una lunga lista di donne bellissime, che
grazie al famoso slogan «Perché io valgo», hanno
interprato una bellezza alla portata, se non di tutte, di molte. Certo perché migliorarsi, truccarsi e
piacersi è ormai un lavoro, una missione, diventa
quasi un obbligo sociale. E nonostante il periodo
di flessione dei consumi, il settore della profumeria e dei cosmetici, non solo non arretra, ma è
quello che fa registrare un aumento, secondo i dati dell’Unipro, associazione delle imprese cosmetiche. I tempi sono difficili e le donne si truccano,
quasi un voler affrontare la crisi e la vita con una
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eur torrino news
pelle levigata e luminosa, non più quindi il rossetto a fare la parte del leone, bensì fondotinta e cipria compatta.
Tanti i progressi fatti nel campo dei cosmetici, se
pensiamo che cento anni fa non esisteva nessun
controllo sui prodotti in commercio e che spesso
risultavano molto tossici. Per avere la famosa pelle lunare si usava la Pomata d’Aspasia, grassa e
untuosa che tappava i pori. Il fondotinta dell’epoca, denominato “belletti bianchi”, era per l’appunto bianco come la biacca a base di zinco, argento, piombo: veri e propri veleni. Primitivi anche i pochi e ordinari cosmetici dell’epoca fascista. Molte donne erano analfabete e le altre si informavano sulle riviste femminili, nel 1938 Eva
dettava lo stile: «Una moglie perfetta dev’essere
una buona donna di casa, ma poi si farà bella per
sedersi accanto al marito, non deve mai presentarsi in disordine al tavolo». Sono anche gli anni
dell’affermazione della tipica bellezza italiana:
materna, florida, mediterranea e nel 1935 irrompe
la “Signorina grandi forme”, peccaminosa e scandalosa antesignana delle maggiorate degli anni
Cinquanta. Con gli anni Sessanta e grazie ad icone
come la modella Twiggy e Audrey Hepburn, i canoni della bellezza sono modificati, la magrezza diventa sinonimo di classe e semplicità. Dopo il Sessantotto cambia tutto: se prima il look era bonton, negli anni della contestazione tutte le donne
vogliono apparire delle adolescenti. Via la pelle
candida e sì all’abbronzatura come sinonimo di salute e sport all’aria aperta, anche il colore dei capelli diventa tono su tono.
Uno dei primi manifesti pubblicitari dell’Oréal
Invecchia la popolazione e così iniziano ad apparire le prime creme anti-age, sempre più orientate
alla farmaceutica e alla ricerca, una sorta di corsa
contro il tempo. A nessuna è permesso accettare
passivamente i segni degli anni: tutte lisce, scattanti, profumate l’importante è mostrarsi. Stesso
discorso vale anche per gli uomini, dato anche i
vari testimonial maschili che L’Oréal ha ingaggiato
fra i divi del calcio. Perché noi valiamo tutti.
Una recente immagine pubblicitaria dell’Oréal
Ventotene: mare, arte e gioielli “emozionanti”.
] a cura di Simonetta Mulas [
Anticamente, quando si narravano le avventure dei
signori del mare, non poteva mancare il classico
forziere, ricco di gemme preziose, che giaceva in
fondo agli abissi in attesa di essere ripescato dai
temibili pirati. Da allora i tempi sono un po’ cambiati ed oggi per chi vuole regalarsi un tesoro esclusivo, magari come souvenir di un’isola unica e
spettacolare come quella di Ventotene, può recarsi
da Marcello Musella persona cordiale e competente,
nonché proprietario della gioielleria Emozioni e
Gioielli.
Il signor Marcello, nativo dell’isola, nella primavera
del 2004 ha pensato bene di rendere il centro storico di Ventotene ancor più attraente apportando
all’offerta turistica, una ricerca del bello e del particolare rivolta sia ai suoi concittadini sia ai villeggianti, che d’estate animano il luogo e che non
vogliono rinunciare all’oggetto prezioso ed esclusivo. Così, mentre si passeggia nelle stradine caratteristiche dell’isola, reduci da una giornata alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche, ci si
può rilassare ammirando griffe conosciute e pezzi
d’oreficeria artigianale, che costellano le vetrine
Nell’isola pontina, si celano numerosi tesori, archeologici, paesaggistici, culinari e non solo,
addentrandosi, infatti, nelle stradine si trova un’elegante gioielleria per i cultori del bello.
della gioielleria. Entrando nel negozio, l’attenzione
viene immediatamente catturata dalla varietà e
dalla bellezza degli oggetti; si può trovare l’alta
gioielleria ben rappresentata da note firme del
made in Italy, quali: Pasquale Bruni, Raima, Pianegonda, Canova Gioielli. Per l’oreficeria, Musella ha
preferito marchi come Loffredo, Chimento, Rajola,
Fope, mentre per l’orologeria si è affidato a nomi
prestigiosi, tra i quali Paul Picot, Grimaldi, Lorenz e
Pierre Bonnet. La lungimiranza e la conoscenza del
territorio, hanno poi consentito al signor Marcello,
di offrire alla clientela, oggetti propri in grado di
interpretare i simboli ed i luoghi tipici dell’isola
pontina, a cominciare dal “Ventotene Watch”. Un
orologio unico nel suo genere, visto che sul quadrante, reca l’immagine della spiaggia di “Calanave”
con l’isolotto di Santo Stefano sullo sfondo, veri e
propri luoghi culto di Ventotene, mentre per chi
vuole una versione più maschile, vi è il magnifico
automatico con il solo logo dell’isola.
Ma le caratteristiche non finiscono qui, perché nella gioielleria del signor Musella potete acquistare
anche le lenticchie d’oro. Si avete letto bene, le
lenticchie, altro simbolo di Ventotene, visto che è
uno dei prodotti doc ed anche molto prelibate, e allora perché non farne dei ciondoli, bracciali orecchini, di piccole medie e grandi dimensioni? Detto
fatto, ed ecco che questi deliziosi dischetti dorati
diventano un raffinato portafortuna, in grado di
dare un tocco d’esclusività a chi li indossa, mentre
l’effige d’oro della patrona dell’isola, Santa Candida, sostituisce nel cuore dei fedeli e ventotenesi il
classico santino.
Una classica chicca questo prezioso negozio di Marcello Musella, che sembra rispecchiare il gusto e la
squisitezza di un’isola piccola, ma con il cuore dei
suoi abitanti grande e ricco d’amore per la loro terra, e non vi sembra un ottimo motivo per delle vacanze indimenticabili a Ventotene?
L’entrata di Emozioni e Gioielli a Ventotene
La crisi? Eppur… muove la moda.
La moda si muove, in un momento storico come questo in cui la crisi rallenta i consumi,
la moda si riorganizza e lo fa in grande stile, come sempre del resto.
La moda, quella, per intenderci, come industria e
come struttura, è tra le poche attività industriali
che, tra questa avvilente sindrome della stagnazione, scatenata dal crollo mondiale dei consumi, si
Inaugurazioni di Giorgio Armani a New York
attiva, investe, non abbandona i mercati, principalmente quelli che sono rimasti ricchi e con previsioni di crescita nel breve futuro. Dai bilanci delle aziende, si evince che nonostante le flessioni,
nessuno è uscito con problemi di miseria, da qui si
capisce che tipo di lavoro ci sia dietro a questi signori dello stile e del gusto. Alla faccia dei merletti e degli strass! Un esempio per tutti, re Giorgio…
ed è proprio Armani che a febbraio, quando solo ad
articolare il termine crisi si era investiti dalla paralisi, ha inaugurato un meganegozio di quattromila
metri quadrati sulla Fifth Avenue di New York, dimostrando una grande forza d’animo. Così mentre
l’America piangeva, lui era subissato di critiche da
parte di chi non poteva fare altrettanto. Ma, vedendo il suo bilancio del 2008, con i 1.620,3 milioni d’euro, si nota un bel punto e mezzo di crescita, ciò significa che aveva ragione lui, complimenti Giorgio, ottima mossa. Ovviamente non è
l’unico che si rimbocca le maniche ed affronta il nemico, altri hanno abbracciato la strategia del coraggio. Così, anche da Prada, che nel bilancio presenta un utile in calo del 22% ma ricavi stabili a
1,64 miliardi di euro, evidenzia gli investimenti
aprendo ben 34 nuovi negozi nel mondo (tra Prada,
Miu Miu e Church's). Gli esempi sarebbero tanti, e
non si può non citare Roberto Cavalli che, ha perfino concluso una notevole trattativa con il Gruppo
Ittierre: è riuscito a rinnovare la licenza per la produzione e la distribuzione della linea Just Cavalli
ottenendo degli arretrati, figurando quasi come il
più importante salvatore dell'ex azienda di Tonino
Perna (dove i commissari di Scajola non riescono
ancora a vendere né Ferré né Malo). Inoltre, ha pure inaugurato un Cavalli Club (boutique, ristorante,
bar, discoteca) a Dubai per sorvegliare meglio un
mercato che, a sentire gli esperti, ha già superato
la crisi. E se c’è chi brinda alle iniziative, c’è pure
chi invece il brindisi lo farebbe solo per il fatto di
rimanere a galla, mi riferisco alla maison Valentino,
dove sembrerebbe che in sole due pre-collezioni, il
nuovo duo creativo, Piccioli-Chiuri, abbia fatto
man bassa dell’intero archivio storico del grande
couturier. Si dice, inoltre, che le vendite siano scese a livelli ancora inferiori dei tempi magri di Alessandra Facchinetti, si vocifera infine, che sarebbe
meglio ingaggiare un vero creatore d’alta moda. Ci
voleva tanto per capirlo?
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] di Katia Schieda [
Giugno è il mese in cui a Roma si registra il maggior
numero di Matrimoni: qualche simpatica tradizione
e qualche consiglio…
L’uso di “unirsi in Matrimonio”esiste sin dall’antichità e non riflette altro che i costumi di una
società. La tradizione dell’abito da sposa bianco,
ad esempio, risale all’800 ed anche allora voleva
rappresentare la purezza e la verginità di chi lo
indossava. Ma le spose Romane preferivano, per
il giorno più speciale, essere avvolte da veli gialli ed arancioni e le donne Cinesi per l’occasione
vestivano di rosso, colore nuziale tutt’ora scelto
dalle donne Indiane.
Anche l’usanza di unirsi reciprocamente attraverso un simbolico anello risale all’epoca degli Antichi Egizi che credevano di aver individuato una
vena, appunto nell’anulare sinistro, che arrivasse
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fino al cuore: quel gesto significava, quindi, garantirsi fedeltà reciproca.
La tradizione vuole che sia lo sposo a pagarle e
conservarle fino al momento dello scambio ma
attualmente accade spesso che siano i testimoni
a regalarle.
Il velo nuziale, (proveniente anch’esso dalle
usanze romane), non è in realtà un segno di pudore da parte della sposa: visto che all’epoca i
matrimoni venivano razionalmente concordati,
era opportuno che la sposa coprisse il volto fino
alla fine della cerimonia in modo da evitare eventuali ripensamenti da parte dell’ignaro consorte!
Attorno all’argomento, inoltre, esistono tante
piccole superstizioni: “Di Venere e di Marte non si
sposa e non si parte”, (recita un antico proverbio). Eppure in Norvegia il maggior numero di
matrimoni è celebrato il venerdì perché sotto la
protezione di Venere, Dea dell’amore.
L’amuleto consigliato per il magico giorno è l’acquamarina perché assicura fedeltà e felicità.
Ed, in fine, in chiesa… Attenzione alle fedi. Se
dovessero cadere… Andranno raccolte soltanto
da chi celebra il rito!
Tradizioni a parte, una cosa è certa: ogni donna
attende il magico giorno. È per questo che, quando arriva, si vuole apparire al meglio di sé: a Roma importante punto di riferimento per la Sposa
è l’Atelier ELVIRA GRAMANO, (www.elviragramano.com), azienda conosciuta per aver vestito
personaggi famosi e miliardari di tutto il mondo
ma anche per aver aiutato la donna normale ad
essere magica nel giorno del sì.
Elvira Gramano è sempre stato sinonimo di abiti
da sposa da sogno. Alle sue donne dedica le collezioni di Pret a Porter ed Alta Moda : abiti da cerimonia dai tagli ricchi e sontuosi o creazioni che
si distinguono per l’assoluta semplicità.
Grazie all’esperienza maturata nel settore dell’Alta Moda, i 2 stilisti di BRUTTA SPOSE,
(www.bruttaspose.com invece, propongono abiti
raffinati ed inimitabili; la ricerca nei tessuti ed i
tagli particolari rendono i capi Brutta Spose unici nel loro genere. Sempre per il giorno più bello,
fondamentale il contributo di una persona che
sappia scegliere il maquillage più in sintonia con
il nostro volto oltre che con l’abbigliamento:
Giorgia Bertoldi, (www.giorgiabertoldi.com),
make up artist, avrà il piacere di osservare il vostro viso, con la sua competenza e sensibilità artistica, per poi esaltarne la bellezza.
UNA SEDE PER I MATRIMONI CIVILI NEL MUNICIPIO DI ROMA XII EUR
Storicamente il matrimonio non è stato altro che
l’unione legale tra le parti. A partire dal Medioevo, la Chiesa ha iniziato ad estendere la sua giurisdizione anche su questo atto: per essa infatti il
matrimonio è in sé stesso un vincolo di diritto
naturale e sacro. Mentre all’inizio ci si limitava a
una semplice benedizione davanti alla chiesa, dal
XIII secolo in poi si afferma definitivamente il
matrimonio canonico come sacramento, di cui il
Concilio di Trento (1563) stabilisce la forma definitiva. Negli ultimi secoli, però, la riforma protestante e le spinte per una maggior laicità dello
Stato, hanno portato i legislatori ad interessarsi
anche a questo campo: del 1804 è il Codice Napoleonico, che stabilisce per la validità del rito,
la presenza di un ufficiale dello stato civile. Nello Stato italiano unitario l’introduzione di un
nuovo Codice Civile a partire dall’1/1/1866, disconobbe tutti gli effetti giuridici al matrimonio
religioso, mantenendo come unica forma valida
quello civile e consentendo per la prima volta ai
non credenti di unirsi in matrimonio senza sottostare ai dettami della Chiesa. Il Concordato del
1929, ridonò effetti civili anche al matrimonio
religioso. Ancora oggi il matrimonio civile è disciplinato dal Codice Civile del 1942. Il matrimonio civile non richiede un iter particolarmente
complicato. Esso viene celebrato dall’ufficiale
dello stato civile davanti al quale è stata richiesta
la pubblicazione (art. 106 c.c.), ma è possibile
sposarsi anche in un altro Comune: in questo caso
gli sposi devono presentare una specifica richiesta. Alcuni Comuni mettono a disposizione sale
ed edifici di particolare bellezza. I requisiti formali per la celebrazione sono: la sala deve essere
accessibile al pubblico, devono essere presenti
due testimoni, gli sposi devono dichiarare di volersi prendere come marito e moglie, l’ufficiale di
stato civile deve indossare la fascia tricolore, leggere alcuni articoli del Codice Civile, dichiarare gli
sposi uniti in matrimonio e sottoscrivere l’atto
insieme agli sposi e ai testimoni. La crescente
diffusione del rito civile ha spinto alcuni Comuni
(ad esempio Roma) a organizzare incontri prematrimoniali “laici”, attraverso i quali informare i
cittadini interessati a conoscere tutti gli aspetti,
anche legali, delle nozze civili. La legge permette
anche di farsi sposare dal migliore amico o dalla
migliore amica. Una vecchia dimenticata norma
del 1939 prescriveva infatti che «…il titolare della funzione può delegare le proprie competenze a
uno o più consiglieri o ad altra persona che abbia i
requisiti per la nomina a consigliere comunale». Il
DPR n. 396 del 3 novembre 2000 ha mantenuto
questa possibilità e, all’articolo 1, comma 3, recita: «Le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del Comune, previo superamento di apposito corso, o al presidente della Circoscrizione
ovvero a un consigliere comunale che esercita le
funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale. Per il ricevimento del giuramento
di cui all’articolo 10 della legge 5 febbraio 1992,
n. 91, e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere
delegate anche a uno o più consiglieri o assessori
comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale». Quindi
qualunque cittadino eleggibile può celebrarlo. Ritengo che, anziché far celebrare il rito da un anonimo consigliere o funzionario, possa essere molto più piacevole farlo celebrare dall’amico o dal-
QUANTI POVERI
La nostra terra potrebbe saziare la fame e la sete
del mondo. Ma il nostro egoismo, l’avidità di denaro, le guerre, l’inquinamento dell’aria e delle
acque, privano tanti uomini della dignità, della
libertà e del cibo. Nel mondo milioni di persone
muoiono di fame, di sete e di violenza. Alcune di
queste persone giungono nel nostro Paese da terre lontane e ci chiedono di vincere i nostri pregiudizi, la diffidenza, la paura; ci fanno riflettere
sul significato della nostra convivenza con gli altri. Spesso ci chiediamo se sia giusto che alcune
persone guadagnino in un solo giorno quello che
alcune altre non guadagnano in tutta la loro vita.
È normale che la nostra società paghi cifre favolose a chi sa esibirsi davanti ad una telecamera o
a un microfono o a un campo sportivo mentre oltre un miliardo di uomini, donne e bambini vivono nella totale miseria ? Non sono domande nuove ma sono domande sempre più attuali. La storia
ci ha insegnato che l’egualitarismo marxista è
fallito. Ma la storia ci sta dimostrando soprattutto in questi ultimi tempi che il capitalismo, fondato su uno sfrenato consumismo è anch’esso fallito insieme alla degenerazione del liberalismo
economico che secondo molti sembrava essere
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eur torrino news
l’amica del cuore. La celebrazione del matrimonio civile avviene troppo spesso in luoghi tristi e
disadorni: la legge impone che il rito venga celebrato all’interno del palazzo comunale e ciò impedisce a Comuni privi di strutture significative
di mettere a disposizione sale degne di questa
cerimonia.Per ovviare a questo problema, che
crea disparità nei confronti del matrimonio in
chiesa (cosiddetto “concordatario”, per il quale
non sussistono obblighi di celebrazione in un
luogo certo), diversi parlamentari, rappresentanti di forze politiche eterogenee (da Alleanza Nazionale a Rifondazione Comunista), presentarono nel 1999 una proposta di legge che avrebbe
permesso, se approvata, la celebrazione del rito
civile in un luogo scelto dagli sposi. Nonostante
la trasversalità dei proponenti, il progetto non è
mai stato messo all’ordine del giorno nemmeno in
commissione. E nelle legislature successive nessuno l’ha riproposto. Da tempo mi batto in Consiglio Municipale affinché anche nel nostro Municipio i cittadini possano disporre di una sala adeguata ove poter essere uniti in matrimonio. Ho
proposto in una specifica risoluzione che sia messa a disposizione la Sala del Consiglio Municipale
che non ha nulla da invidiare a molte sale di altri
municipi o Comuni in cui si celebrano senza problemi i matrimoni civili. Spero vivamente che in
questa consiliatura si creino le condizioni politiche atte al raggiungimento di questo obiettivo.
Camillo Benso Conte di Cavour diceva in una sua
celebre frase “libera Chiesa in libero Stato“; da allora sono trascorsi oltre 130 anni e sembra che lo
Stato attraverso i suoi Comuni non si sia ancora
pronto ad esprimere con piena evidenza il valore
civile della laicità.
] di • Augusto Culasso [
una sorta di panacea, che ci avrebbe in poco
tempo affrancati dalla fame, dalle guerre e dalle
privazioni. Per troppo tempo siamo stati influenzati dal primato del pensiero unico che il ministro Tremonti ha chiamato nel suo saggio “la
paura e la speranza“, mercatista. L’organizzazione sociale ed economica del nostro tempo ha incoraggiato e permesso la distruzione dell’ambiente naturale in nome del dio denaro. Ha permesso lo sfruttamento di persone fragili ed impotenti, compresi i bambini utilizzati in lavori
massacranti. Ha permesso alle multinazionali di
appropriarsi dei boschi e delle acque delle persone più povere incapaci di difendersi e di reagire
al saccheggio ed alla espropriazione della propria terra e della propria civiltà. Occorre pertanto
che presa coscienza di tutto ciò, ognuno faccia la
propria parte e si armi di quelle virtù necessarie a
combattere in maniera più forte, giusta e solidale queste iniquità di questa nostra società malata e piena di insostenibili contraddizioni. Innanzitutto mettendo al centro di ogni nostro “agire”
l’essere umano e i suoi bisogni, ed inoltre favorendo ogni iniziativa capace di liberare l’uomo
dalle catene imposte dal binomio “produzione e
LE ELEZIONI EUROPEE
La campagna elettorale per le elezioni europee
ha mostrato dei segnali allarmanti di vuoto e di
inconsistenza politica tali, da favorire quello
scarso livello di partecipazione al voto che dopo
il vaglio attento dei risultati, esigerebbe un’ana-
] di • Augusto Culasso [
consumo”. Soprattutto la politica può contribuire
attraverso la dialettica ed il confronto delle idee,
a liberare l’uomo da questo “groviglio“ dal quale
difficilmente si potrà uscire. Dobbiamo rifondare
la nostra esistenza riscoprendo Noi stessi. Dobbiamo recuperare il tempo perduto, liberarci dalle catene che ci legano agli imperativi del mercato, riscoprire la bellezza della natura, della famiglia liberandoci dagli inutili fardelli che pesano
sulla nostra esistenza e riscoprire l’orologio biologico ed il motore spirituale che sono dentro di
noi. Allora potremo dare un senso ed un tono alla nostra esistenza riscoprendo i veri valori della
vita e della sua sacralità. Non ci vuole molto per
farlo. Dipende da Noi!
• Il Consifgliere Municipale Augusto Culasso
] di • Augusto Culasso [
lisi seria delle motivazioni che hanno indotto
molti italiani a disertare le urne. Molti osservatori ritengono che i temi trattati a Strasburgo
siano distanti dal pubblico sentire, che in Europa
si spediscono le terze file della politica ed inoltre
che lo stato delle forze in campo è talmente squilibrato da non giustificare un impegno adeguato.
Sono tali argomentazioni, proprie di un empirismo spicciolo, che rivelano la decadenza complessiva della politica e della società italiana. In-
eur torrino news
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fatti mentre da noi la discussione si avvitava sulla signorina “papi” o sulla sentenza Mills imposte
dal Signore di Arcore, in altri paesi come la Germania, la Russia, la Cina o l’America si discuteva
di ben altro!!! Ossia di come costruire supercondomini e partenariati strategici, capaci, alla luce
della recente crisi economica di ridisegnare il futuro geopolitico del mondo.
E i nostri partiti ad accapigliarsi intorno a temi
da Novella 2000 con una tale stupidità da indignare persino i non addetti ai lavori. A pensare
che negli anni Cinquanta, dopo il terrore delle
guerre, delle dittature e dei campi di sterminio,
la costruzione dell’Unione Europea rappresentò
il sogno di una avanguardia sparuta e coraggiosa
di politici e intellettuali che lavorarono con pas-
sione per costruire il nostro presente ed il futuro
dei nostri figli. Tra essi spiccavano alcuni Grandi
Italiani come: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni. figure fondamentali del processo
fondativo europeo, sconosciute alla stragrande
maggioranza degli italiani che dal carcere di Ventotene, elaborarono il famoso manifesto per l’Europa. Da allora sono trascorsi tanti anni ed ancora il nostro paese presenta dei fondamentali che
poco si conciliano con quel processo di integrazione, culturale, sociale ed economica che dovrebbe accumunare i destini di cinquecentomila
cittadini dei ventisette Paesi europei.
Tra di essi ricordiamo: la scarsa conoscenza della
lingua inglese, salari medi inferiori persino a
quelli della Grecia e della Spagna ed un meridio-
LA GENESI DI UNA CRISI ANNUNCIATA
Ormai tutti sanno che la crisi economica nasce dal
tracollo del sistema finanziario causato dalla inesigibilità dei mutui subprime statunitensi, concessi allegramente a clienti privi di adeguate garanzie bancarie. Il sistema è “scoppiato” nel momento in cui questi insolventi creditori non sono
stati più in grado di onorare i loro debiti, facendo
fallire le banche incapaci di garantire la solvenza
finanziaria verso il sistema. Il governo Americano
ed i governi Europei hanno dovuto immettere immense risorse di denaro liquido per salvare il sistema dal collasso finanziario, che avrebbe come
un cataclisma di dimensioni bibliche, devastato il
sistema mondiale lasciando sul campo milioni di
morti e milioni di feriti. C’è da aggiungere che
questa crisi ha colpito inoltre tutti gli investitori
che hanno acquistato quote di prodotti contenenti prestiti inesigibili, molto richiesti perché collocati nel sistema con un rendimento assai alto.
L’ondata di nervosismo e di pessimismo, letale per
le borse, ha travolto come nel gioco del domino,
tutti i mercati finanziari mondiali colpendo pe-
santemente l’economia reale indebolita dalla diminuzione di liquidità e dalla minore propensione
al consumo soprattutto nei Paesi più ricchi. Questa crisi ha mostrato che un’economia fondata sul
binomio produzione-consumo, sorretta dal credito
facile e quindi dall’enorme debito pubblico favorito da governanti irresponsabili, è l’emblema di un
pensiero economico di quel fondamentalismo capitalista di stampo consumistico che ha sempre
favorito una economia ”dopata“ ed “onnivora”.
Oggi la Cina ed altri Paesi Asiatici e Mediorientali
petroliferi sono i maggiori garanti per la tenuta
del sistema finanziario mondiale, detenendo una
massa enorme di obbligazioni e di buoni pubblici
che hanno acquistato per tenere in piedi il “gigante dai piedi di argilla” che ha rischiato una crisi simile a quella del 1929. Urgono nuove ricette
politiche capaci di governare un sistema economico che sin dagli anni ‘90 a seguito della crisi energetica, imposta dall’uso “politico” delle risorse minerarie da parte dei paesi produttori, ha vissuto
una stagnazione camuffata dal tentativo di tenere
I LIMITI DEL PENSIERO KEYNESIANO
Si fa un gran parlare di un ritorno e quindi di una
rivincita del pensiero keynesiano sul moribondo
pensiero osannato dai rampolli delle migliori famiglie americane, spediti nelle migliori università della California zeppe di premi Nobel, a fare
incetta delle elucubrazioni del pensiero unico
neo-liberista, capace di annullare come per magia
lo Stato mangiasoldi e tutti i suoi inutili e costosi addentellati. Questo pensiero unico edonista
infatuato dal potere salvifico del mercato, capace di affrancare l’Umanità dalle fatiche di una esistenza che per molti milioni di persone significa:
fame, guerre, epidemie, tirannidi è stato per diversi anni una sorta di Mantra Divino che abbiamo sentito squadernare pragmaticamente dai fautori del monetarismo o meglio del mercatismo
che hanno riempito di certezze l’intero panorama
politico dei media nazionali ed internazionali. Da
noi il super feticcio di questo pensiero e di conseguenza del suo relativo stile di vita è rappresentato dal “mostro” di Arcore, una sorta di illusionista, funambolo o meglio drago, capace di
trasformare con il suo ottimismo della volontà, le
incertezze della vita come il bisogno di casa, in
solide realtà. A questo fuoriclasse è stato permesso di tutto: diventare l’uomo più ricco del
paese, l’uomo più potente nel mondo dei media e
di conseguenza il prototipo del super uomo in
salsa italiana capace d’imporsi su una inetta classe politica, incapace di opporsi a questa “mina “
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eur torrino news
e di impedire che senza la soluzione di un gigantesco conflitto di interessi si aprisse un autostrada all’anomalo ma democratico cammino politico
del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana Silvio Berlusconi, a cui manca nel carnet dei
primati un solo tassello, quello di diventare il
simbolo vivente del popolo Italiano ossia il Presidente della Repubblica. Pace all’anima sua!
Ritornando al pensiero delle dottrine politiche
costatiamo che negli ultimi 20 anni si è imposto
a livello mondiale il suddetto modello economico
basato sul monetarismo che, ribaltando le ricette
Keynesiane, che pur avevano ben attutito gli
effetti negativi del capitalismo, ha previsto il
ridimensionamento del sistema pubblico, e quindi del welfare, attraverso la privatizzazione ed
una liberalizzazione commerciale globale supportata dagli strumenti finanziari. Questo avrebbe
dovuto garantire maggiori risorse per il consumo
e, di conseguenza, una maggiore crescita. Ritengo che le prime avvisaglie della crisi siano state
frenate con le guerre degli ultimi anni che hanno
risposto, oltre che alla necessità di impossessarsi o di reperire risorse energetiche a bassi costi,
anche al bisogno economico di supportare l’industria bellica rivalutando così anche con la presidenza Bush, il Keynesismo nella sua variante militare. Ritengo che sia sempre più evidente il limite di questa politica che risponde ad un modello
economico globalizzato fautore della teoria se-
ne che, a fronte di un settentrione ricco e progredito, assomiglia ad un paese del Nord Africa.
Speriamo che la scarsa affezione verso l’Europa
sia soltanto un momento di sbandamento del nostro Paese e che ad urne chiuse si ritrovi insieme,
quello spirito europeista capace di farci lavorare
per realizzare il sogno degli Stati Uniti d’Europa
lontani dai “papi”, dai “Noemi”, dalle veline, dai
tanti nani e ballerine (così li chiamava un bravo
ministro delle finanze della Prima Repubblica),
che ancora solleticano la curiosità morbosa di
tanti piccoli italiani, così distanti e così inadeguati ad interpretare il nobile desiderio di quella
pattuglia di internati europeisti, federalisti ed
antifascisti che lanciarono verso il Continente il
grido della migliore Italia.
] di • Augusto Culasso [
in piedi il motore economico del sistema industriale Americano. Si è ricorsi ad un additivo potente ma drammaticamente tossico (i prestiti facili!), che ha finito per far andare in tilt un sistema
basato sul monetarismo. Purtroppo, diversamente
dalla crisi del 1929, questa di oggi presenta connotati assai più preoccupanti come la contestuale
crisi climatica e quella energetica che costituiscono una miscela esplosiva allarmante che dovrebbe
far riflettere l’intera Umanità, che rischia di implodere in una inarrestabile spirale senza ritorno.
Per questo personalmente ho sempre ritenuto necessaria una azione politica di respiro globale, capace di affrontare i problemi del nostro tempo che
nascono tutti da un unico grande problema che è
quello che i nostri antenati agli albori della prima
industrializzazione chiamavano questione sociale. Ossia la capacità di incidere nei processi internazionali per edificare un mondo più giusto, attraverso la fatica di una politica sobria ed essenziale che punti senza tentennamenti ad un unico
obiettivo: l’elevazione del genere umano.
] di • Augusto Culasso [
condo cui l’aumento dei consumi, favorito dalla
riduzione dei costi e dai prestiti facili, rappresentano l’unica garanzia per lo sviluppo del sistema
rappresentato dalla crescita del PIL (Prodotto
Interno Lordo), capace di garantire lo sviluppo e
quindi il miglioramento delle condizioni economiche dei cittadini dei paesi più ricchi. Infatti
con lo scoppio imminente della bomba ecologica
i cui segnali evidenti sono purtroppo drammaticamente rappresentati dai cambiamenti climatici,
non sarà più possibile pensare di continuare ad
alimentare il motore dell’economia mondiale con
l’energia sottratta alle future generazioni.
Consiglio Re
] a cura di Cristina Cese [
Il Consiglio Regionale del Lazio per i terremotati d’Abruzzo
La Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale del Lazio, ha istituito un c/c bancario
per le donazioni a favore delle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto.
Ogni consigliere, assessore e direttore generale
dei servizi, è stato invitato a donare 1.000 euro,
mentre i dirigenti doneranno una giornata di lavoro e tutti i dipendenti potranno devolvere il
corrispettivo delle ore del loro lavoro.
Il c/c bancario è intestato a:
Presidenza del Consiglio regionale del Lazio – Pro
terremoto Abruzzo – Iban: IT 90 O 03002 05105
000401124062.
Il fondo sarà finalizzato privilegiando il diritto
allo studio degli universitari abruzzesi terremotati.
All’iniziativa hanno già aderito la maggior parte
degli interessati.
Alla Pisana esperimento di baby democrazia
L’ultima seduta del loro mandato l’hanno tenuta
alla Pisana, nella sede dell’Assemblea legislativa
della Regione Lazio. Sono i 24 baby consiglieri in
età di scuola media dell’Istituto comprensivo
“Giovanni XXIII” di Petrella Salto (Rieti), eletti
nei plessi di Pescorocchiano e di Santa Lucia di
Fiamignano, riunitisi questa mattina nella Sala
Mechelli.
L’esperimento di mini democrazia, realizzato da
anni dall'istituto anche in collaborazione con
Unicef, è stato salutato positivamente dalla presidente della commissione “Scuola” del Consiglio
regionale Anna Maria Massimi. “Ritengo – ha detto Masssimi – che questi ragazzi abbiano molto
da insegnare a noi adulti”. Aspetto, questo della
capacità di segnalare esigenze da una prospettiva che talora sfugge ai più grandi, sottolineato
anche dal sindaco di Fiamignano, Carmine Rinaldi. “Penso che la classe dirigente di domani si
formi attraverso queste esperienze” ha commentato il consigliere regionale Mario Perilli. Auspicio di veder nascere nuovi amministratori per il
territorio espresso anche dal sindaco di Pescorocchiano, Mario Gregori.
I due consigli baby erano guidati dai rispettivi
mini sindaci: Francesca Carbonara per Pescorocchiano e Maria Alvisini per Fiamignano. Hanno
preso la parola assessori e consiglieri, in una sala affollata da un'ottantina di studenti dell’Istituto, da una dozzina di genitori e dai pannelli di
una mostra sugli antichi greci. Presenti anche i
docenti ed il dirigente Vittorio Martellucci. Al
centro del dibattito due punti: il Progetto Europa
(realizzato con contributo regionale), che i ragazzi vorrebbero proseguisse anche il prossimo
anno con meta Madrid (dopo Londra e Grecia), e
gli aiuti all'Abruzzo, regione vicinissima ai territori del “Giovanni XXIII”.
Visita al CIE di Ponte Galeria.
Mariani: «Luogo insensato, ci venga il Prefetto»
“Non abbiamo bisogno di queste strutture che
rappresentano solo un dispendio di energie e di
denaro pubblico, senza portare alcun risultato
alla comunità. Per questo abbiamo chiesto un
incontro con il prefetto, qui, alla presenza degli
organi d'informazione”. Così Peppe Mariani (Lista
civica per il Lazio), presidente della Commissione
Lavoro e politiche sociali, a conclusione della
visita al centro di identificazione ed espulsione di
Ponte Galeria. Una delegazione del Consiglio
regionale del Lazio composta, oltre che da Mariani, da Augusto Battaglia (Pd), Enrico Fontana
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eur torrino news
(Sinistra), Luisa Laurelli (Pd) e Anna Evelina
Pizzo (Sinistra), è andata oggi in visita al CIE
dove si trovano 94 donne e 149 uomini e può
ospitare fino a 364 persone. I consiglieri sono
stati accolti da Luciano Paolemili, maresciallo
maggiore della componente militare della Croce
rossa italiana, l’organizzazione che si occupa dell’assistenza sociosanitaria nel Cie. “La sanità pubblica non può essere lasciata nel limbo – ha
dichiarato Mariani – Nel Cie c'è un ragazzo che
sostiene di avere la tubercolosi. Ci sono persone
macchiate da evidenti problemi dermatologici.
Una ragazza aveva problemi di cuore e aveva
chiesto una visita specialistica, ma le hanno dato
ogni tanto qualcosa per dormire. A livello sanitario siamo a zero. E la cosa grave è che la Asl Rm
D è venuta a dare supporto ma le è stato negato
l'ingresso perché la struttura è secretata”.
“Usciamo da questa giornata peggio di come ci
siamo entrati – ha dichiarato Anna Evelina Pizzo
– Molte delle persone che abbiamo incontrato
non dovrebbero stare qui. Noi pensiamo che nessuno debba stare dentro un Cie e non capiamo a
che cosa serva un istituto di questo tipo, ma, in
gionale informa
I Il presidente della Commissione Lavoro e Politiche Sociali
della Regione Lazio, Peppe Mariani
ogni caso, abbiamo constatato molti atti illegali.
Infatti, ci sono neocomunitari, giovani rom nati
in Italia, persone in condizioni di proroga del
trattenimento senza che sia stata data loro alcuna spiegazione”.
“Ci sono condizioni di vita e di salute che non
dovrebbero esistere – ha proseguito la Pizzo –
Tutto questo ci ha fatto capire non soltanto la
disperazione di queste persone ma anche l'impotenza e l’inefficacia di una struttura di questo
tipo. Non riesce a fare niente. Quindi, è totalmente inutile, oltre che molto costosa. Noi, invece, pensiamo che attraverso la presa in carico di
queste persone esista la possibilità di garantire
una reale integrazione. Ci sono persone che stanno qui senza aver commesso alcun reato, se non
quello di essere state fermate prive di documenti di riconoscimento, i cosiddetti clandestini.
Abbiamo incontrato persone che sono state
messe qui dentro come prolungamento delle permanenza nelle carceri. In nome di che cosa?”.
“È un luogo insensato che ha dei costi incredibili – ha concluso Mariani – sospesi i diritti, sospesa la possibilità di essere credibili e affidabili
come istituzione. Persone che entrano qui per
quattro volte. Persone che stanno qui e che vivono in Italia da quarant’anni. Che significato ha?
Persone che sono scappate dal loro paese perché
hanno subito violenze e nel loro paese non hanno
più nessuno, come quella ragazza che ci ha raccontato che preferisce il suicidio al ritorno in
Algeria. In un luogo non accessibile a tutti sono
stati rinchiusi una parte di diritti che riguardano
tutta l'umanità”.
I Un’immagine del CIE di Ponte Galeria
Educazione alla legalità, la manifestazione conclusiva.
Ecco com’è andata
“La legalità e la correttezza nei rapporti fanno
parte della nostra convivenza civile. Il percorso
culturale per una società migliore intrapreso
con questo progetto è importante, perché i ragazzi di oggi sono i cittadini del futuro”. Con
queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Bruno Prestagiovanni (An-Pdl)
è intervenuto all'evento conclusivo del progetto
“Educazione alla legalità”, che si è svolto nella
sala Mechelli della Pisana alla presenza di numerosi studenti e insegnanti delle scuole medie
inferiori del Lazio coinvolte.
Il progetto, animato dall'associazione “Il Gruppo Libero” e sostenuto dall’assessorato alla Sicurezza della Regione Lazio con un contributo
di 93.000 euro, ha visto il coinvolgimento di 25
istituti scolastici del Lazio sulle tematiche dell'educazione alla legalità, del contrasto al bullismo, del confronto diretto con i cosiddetti
‘agenti del cambiamento’ (insegnanti, genitori,
istituzioni, ex detenuti).
“È necessario garantire un futuro migliore attraverso ogni nostra singola azione – ha proseguito Prestagiovanni – E questo è un compito
della politica. Il carcere non può essere soltanto un momento in cui si sconta una pena, ma
deve essere anche un momento di riqualificazione dell'individuo”. E proprio sulle possibilità
di recupero dei detenuti, Prestagiovanni ha sottolineato la necessità di dare maggiori opportunità di lavoro alle cooperative sociali di ex detenuti. “Ho presentato una proposta di legge
regionale – ha annunciato Prestagiovanni – per
l'affidamento diretto del 20 per cento di tutti
gli appalti della Regione alle cooperative, perché ognuno di noi deve fare la propria parte”.
Nel corso dell'incontro è intervenuto anche il
Garante dei diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, il quale ha sottolineato l’importanza della scuola nell'educazione alla legalità,
in una società dove la televisione, le amicizie, la
famiglia non sembrano essere sempre guide
adeguate al compito. La stessa politica non
ispira legalità. “Il processo di educazione alla
legalità di questa iniziativa è sacrosanto, giusto, difficilissimo – ha detto Marroni, il quale ha
poi evidenziato che – nei carceri minorili sta
aumentando il numero di ragazzi italiani”. “I
rom ci finiscono per reati minori – ha spiegato
Marroni – ma i ragazzi italiani che finiscono i
carcere hanno commesso reati gravi, anche di
sangue. Non provengono dai Parioli, dai quartieri bene della capitale, bensì dalle periferie
disagiate. Miseria, bisogno, povertà possono
portare al crimine ma non possono giustificarlo”
ha ammonito Marroni, il quale ha invitato la
platea di giovani a non perdere mai il giudizio
critico.
A conclusione della mattinata sono stati premiati i lavori dei ragazzi. Scuole vincitrici: per
la sezione grafica, ex aequo la Cecilio Secondo e
la Bruno Buozzi di Roma; letteratura, ex aequo
le scuole medie di Marcellina e Tragliata in provincia di Roma; teatro, la scuola di Contigliano
(in provincia di Rieti). La giuria era così composta: Raffaele Romano (Crel), Paolo Pina (Presidente Il Gruppo Libero), Oliviero Beha, Dino
Caterini (direttore della Scuola Internazionale
di Comics), Caterina Venturini (regista della
compagnia teatrale “Stabile Assai”).
I Il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio,
Bruno Prestagiovanni
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Cresce l’abusivismo, Lazio verso una stretta
Cambia la natura dell’abusivismo edilizio nel Lazio. È quanto ha rivelato l’assessore all’Urbanistica, Esterino Montino, nel corso della tavola rotonda “L’ambiente è COSA NOSTRA” organizzata
dalla commissione Sicurezza del Consiglio regionale del Lazio nell’ambito di Forum PA 2009. “Negli anni ‘60 e ‘70 era un abusivismo di necessità e
circoscritto – ha detto Montino – Oggi ci troviamo di fronte ad un fenomeno criminoso, quasi
sempre speculativo e di grandi dimensioni”. Il
Lazio, secondo il rapporto “Ecomafie 2009” di
Legambiente, è la quinta regione italiana per crimini contro l’ambiente dopo Campania, Calabria,
Sicilia e Puglia.
Gli illeciti legati al ciclo del cemento, nel 2008,
sono stati – sempre secondo Cristiana Avenali,
direttrice Legambiente Lazio – ben 774. L’anno
precedente erano 661. Un dato in controtendenza rispetto agli altri reati ambientali del Lazio
che sono calati del 20 per cento. Fenomeno cui la
Regione, come ricordato dalla presidente della
commissione Sicurezza Luisa Laurelli, sta dando
risposte concrete con la legge contro l’abusivismo, un ufficio di contrasto e demolizioni esemplari. Montino ha preannunciato questa mattina
un’imminente stretta sul Litorale, riferito dell’inizio degli abbattimenti di manufatti abusivi da
parte della Regione. “Accanto all’intervento operativo – ha precisato Laurelli – c’è quello legislativo: all’esame del Consiglio regionale ci sono
due proposte di legge, una a tutela dell’Agro romano e l’altro per una commissione speciale sull’abusivismo edilizio”.
Bruno Prestagiovanni, vicepresidente della Consiglio regionale, ha rinnovato la proposta dell’istituzione di un’agenzia regionale che intervenga
sul rilascio o diniego delle concessioni a seguito
di condono. “Darà certezze al cittadino, recupero
urbano e urbanistico. Taglieremo così le unghie a
chi opera nel malaffare”. La testimonianza nel
corso del dibattito del comandante provinciale
di Roma del Corpo forestale dello Stato, Donato
Monaco, ha permesso di comprendere quanto l’abusivismo edilizio non solo danneggi l’ambiente,
ma determini anche una concorrenza sleale nei
confronti dei costruttori onesti innescando una
corsa al ribasso che può influire sulla sicurezza
degli edifici.
“Gli interessi della criminalità organizzata in
questo settore sono aumentati” ha dichiarato
Luigi De Ficchy, procuratore capo a Tivoli e in
passato sostituto procuratore nazionale antimafia. Il magistrato ha focalizzato l’attenzione sulle lentezze della giustizia: i criminali si accorgono di rischiare poco e di guadagnarci. “La maggior parte dei processi di abusivismo termina nel
nulla per prescrizione” ha confermato il magistrato Luca Ramacci, che ha posto l’accento sulle
difficoltà finanziarie degli uffici giudiziari e ha
invocato l’impegno della Regione. Ed in effetti,
come ricordato da Laurelli, c’è un progetto sperimentale di collaborazione proprio con la Procura
di Tivoli, vale a dire 75 comuni della zona nordest della provincia di Roma. “Se funziona, spero
si possa estendere alle altre province del Lazio”.
fia non esista, vigilate sugli investimenti strani”. “L’ambiente – ha detto Giovanni Carapella,
presidente della commissione Casa della Pisana –
deve essere ‘cosa mia’ per ciascuno di noi. Le logiche mafiose si affermano per inerzie politiche e
sottovalutazioni culturali. Dobbiamo cercare di
essere tutti dei costruttori di legalità”. “Se si dessero poteri e risorse agli enti locali che sono più
vicini ai cittadini – ha detto Francesco Chiucchiurlotto, presidente dell’Associazione regionale autonomie locali del Lazio – e se si incoraggiasse l’associazionismo ci sarebbe un maggiore
controllo sociale del territorio”.
Nel corso della tavola rotonda il comandante del
Nucleo Operativo Ecologico di Roma, Pietro Rajola Pescarini, ha illustrato compiti e dotazioni dell’Arma dei Carabinieri in tema ambientale. Tra i risultati delle attività di contrasto riportati, nei
primi mesi del 2009, sono stati effettuati nel Lazio 113 controlli, 27 sequestri e 13 arresti.
Due temi sono tornati spesso nel corso del dibattito – moderato da Vincenzo D’Ambra – che si
è svolto alla Nuova Fiera di Roma: infiltrazioni
mafiose e responsabilità delle amministrazioni
locali. Per contrastare le prime è stato fatto appello agli studenti del “Democrito” di Roma, del
“Buratti” di Viterbo e del “Ciancarelli” di Rieti di
mobilitare le coscienze: “Non pensate che la ma-
Lazio-Calabria: Tutti insieme per la legalità
Duecentottantasei ragazzi delle scuole calabresi
e laziali si sono incontrati a Roma, nella sede del
Consiglio Regionale del Lazio in via della Pisana,
per l’iniziativa “Così lontani, così vicini, insieme
sulla strada dei diritti”.
Una “invasione” festante e di monito che ha segnato l’inizio di un progetto promosso dal Garante per l’infanzia della Regione Lazio, le Associazioni “Libera” guidata da Don Luigi Ciotti e
“Don Milani”, l’Ufficio scolastico regionale per il
Lazio. L’evento ha visto i corridoi del “parlamento laziale” tappezzati di poster e cartelloni contro l’illegalità, la mafia, i rifiuti per un paese, appunto, più pulito. Un ragazzo chiede: “Vorremmo
un mondo più vicino a noi, più pulito”.
Accolti nella sala grande “Mechelli”, sia i ragazzi
che le istituzioni sono state moderate dal giornalista e scrittore calabrese Orfeo Notaristefano,
autore tra l’altro, del libro “Cocaina connection”
che ha portato il saluto del Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Guido Milana, che già
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tante iniziative ha all’attivo sul versante della
legalità e la lotta alla criminalità; saluti anche da
parte del senatore Giuseppe Lumia, Commissione
parlamentare Antimafia e già presidente della
stessa. Interventi di peso e significativi sono venuti da Luisa Laurelli, presidente commissione
regionale sicurezza; Bruno Prestagiovanni, vicepresidente del Consiglio regionale; Giuseppe Mariani, presidente commissione regionale lavoro;
Anna Maria Massimi, presidente commissione regionale scuola. Michele Gagliardo (fondazione
“Libera”); Francesco Regitano (Associazione
“Don Milani”); Sebastiano Giorgi, sindaco di San
Luca; Narciso Mostarda, assessore di Frosinone;
Luigi Buonagurio, direzione ufficio scolastico regionale del Lazio. “Sì le mafie sono forti ma si
possono battere” così, Sebastiano Giorgi, sindaco di San Luca, città tristemente nota per l’alta
concentrazione della criminalità organizzata e da
dove è partita l’azione che ha portato alla strage
di ferragosto 2007 a Duisburg in Germania, Gior-
gi rivolgendosi ai ragazzi ha voluto così dare loro
un messaggio di speranza invitandoli a crescere
nella legalità. La chiusura dei lavori è stata curata da Franco Alvaro, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio: “Se il futuro è
dei ragazzi ed è nelle loro mani, è anche vero che
gli adulti hanno grandi responsabilità nelle azioni che compiono e nell’esempio che offrono”.
L’evento ha segnato l’inizio di un percorso che
durerà nel tempo: “In questi giorni le scuole della Locride si sposteranno sul territorio laziale e
sperimenteranno la conoscenza diretta dei loro
coetanei del Lazio - ha spiegato dopo aver ringraziato tutti Franco Alvaro - il prossimo anno
saranno le scuole della Locride ad accogliere i ragazzi laziali, così da scoprire e conoscere le realtà positive che da anni si contrappongono alla
criminalità organizzata. Nel 2011 avverrà l’incontro/esperienza conclusivo del progetto con
campo scuola in territorio terzo da individuare”.
Elezioni Europee, eletti Milana, Costa, De Angelis e Pallone
Sono quattro i consiglieri regionali del Lazio eletti al Parlamento europeo
che ora dovranno scegliere tra i due incarichi.
Si tratta del Presidente del Consiglio regionale,
Guido Milana, eletto nel Pd con 89.638 preferenze; l’assessore regionale alla Pubblica istruzione,
Silvia Costa (Pd), con 117.043 preferenze; l’assessore regionale alle Attività produttive, Francesco De Angelis (Pd), con 85.690 preferenze; il
presidente del gruppo Forza Italia alla Pisana, Alfredo Pallone, con 108.851 preferenze (dati pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno).
Una tornata elettorale caratterizzata soprattutto
dalla scarsa affluenza alle urne, quella appena
conclusa. Nel Lazio, il calo è stato più marcato
che altrove, con il 63%, di votanti rispetto al
71,5% del 2004 (anno delle ultime consultazioni
Europee). Roma, in particolare, ha fatto registrare un’affluenza in calo di oltre il 10%.
Alla fine, sono stati quasi 3 milioni i voti validi
nelle 5.247 sezioni dislocate sul territorio regionale.
Il primo partito nel Lazio è il Pdl con il 42,7%. Il
suo principale antagonista, il Pd, si ferma a quota 28,1%.
Alle spalle delle due principali forze del panorama politico nazionale e regionale, si attesta Ita-
lia dei Valori, con un lusinghiero 8,3%, seguito
dall’Udc con il 5,5%.
Il resto delle sigle si ferma sotto la soglia di sbarramento del 4%, necessaria per ottenere seggi al
Parlamento europeo. È questo il caso di Sinistra e
Libertà (3,8%), Rifondazione-Sinistra europea
(3,7%), Radicali (3%).
Più staccate, altre formazioni come Fiamma Tricolore e Lega Nord (entrambe all’1%), La Destra
(0,9%), Forza Nuova (0,7%), Partito Comunista
dei Lavoratori (0,6%), Liberal Democratici
(0,3%).
Scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università
Formazione, Regione punta su rafforzamento “Poli”
Un’esperienza da continuare e rafforzare, correggendo le disfunzioni emerse nel primo anno
di sperimentazione. È quanto è emerso nel
corso dell’audizione con i rappresentanti dei 13
Poli formativi regionali in commissione Scuola
e Formazione professionale. I rappresentanti
dei Poli hanno espresso al presidente della
commissione, Annamaria Massimi (Pd) e all’assessore Silvia Costa le loro preoccupazioni per
il futuro di questa esperienza. “Nel corso del
primo anno di sperimentazione di questa forma
di partenariato fra imprese, enti di formazione,
scuole e università - hanno spiegato nei loro
interventi - abbiamo realizzato corsi ai quali
hanno partecipato oltre 400 persone, 200 delle
quali, dopo solo pochi mesi dalla conclusione
dei corsi hanno trovato lavoro. Questa esperienza è stata presa come modello anche da
altre Regione e da importanti imprese: va rafforzata e proseguita”.
La presidente Massimi ha concordato sulla qualità dei percorsi formativi e sulla necessità di
un lavoro collegiale con tutti gli assessorati
coinvolti: “Abbiamo lottato per avere i fondi
necessari per attivare questo progetto, ne servirebbero altri: si tratta di una esperienza
importante anche per quanto riguarda l’integrazione fra teoria e pratica. Propongo di organizzare una serie di convegni, in tutte le Province, per dare maggiore risalto a questa esperienza”.
“Dobbiamo dare continuità ai Poli formativi ha spiegato l’assessore Costa - che rappresentano un patrimonio, anche di conoscenze, sulle
reali esigenze delle imprese. In questa maniera
si programma un modello di sviluppo originale
e si crea un circuito formativo virtuoso. Quando sono diventata assessore ho trovato una
situazione imbarazzante. Adesso abbiamo una
strategia che comincia a dare risultati visibili.
Serve una gestione del bilancio più attenta alle
risorse umane, questo è il tema su cui dovremo
riflettere in quest’ultimo anno di legislatura”.
I L’assessore all’Istruzione della Regione Lazio, e neoeletta al
Parlamento Europeo, Silvia Costa
Regione Lazio: 31,5 milioni di euro per sostegno al credito
La Regione Lazio sosterrà le imprese con un pacchetto che prevede lo stanziamento di 31,5 milioni di euro per il 2009 a sostegno dei processi di
aggregazione dei confidi, della capitalizzazione
delle imprese e della monetizzazione dei crediti
verso le pubbliche amministrazioni.
È quanto ha deliberato la commissione Piccola e
media impresa, commercio e artigianato del Consiglio regionale, presieduta da Gianfranco Bafundi
(Pd), approvando a maggioranza tre schemi di
deliberazione proposti dall’assessore regionale alle
Attività produttive Francesco De Angelis.
“Si tratta di provvedimenti attuativi di impegni
presi con la legge finanziaria regionale per il 2009
e che vengono adottati in un momento particolare per le imprese del nostro territorio”, ha dichiarato il presidente della commissione, Gianfranco
Bafundi. “Sono una boccata d’ossigeno per il
nostro sistema economico e serviranno a ridargli
slancio per uscire dalla crisi”.
Ecco nel dettaglio cosa prevedono i tre schemi di
deliberazione approvati oggi:
- il primo riguarda “gli indirizzi e i criteri per la
concessione dei contributi regionali volti a sostenere i processi di aggregazione dei confidi” e
stanzia 1,5 milioni di euro ai confidi del Lazio
operanti nei settori del commercio, del turismo e
dei servizi;
- il secondo stanzia 10 milioni di euro per ciascuna annualità del triennio 2009-2011 per interventi a sostegno della capitalizzazione delle imprese;
- il terzo finanzia con 20 milioni di euro il “Fondo
di garanzia per i crediti vantati dalle imprese
verso la P.A.”, previsto all’art.10 della legge finanziaria regionale per il 2009, promuovendo una
prima iniziativa con una dotazione pari a 10
milioni di euro a favore delle imprese operanti nel
ciclo dei rifiuti.
I lavori della commissione sono stati preceduti da
una audizione cui sono stati invitati i rappresen-
tanti regionali delle categorie economiche, i quali
hanno espresso apprezzamento per tutte le misure messe in campo dalla Regione, condividendone
la natura degli interventi e il rispetto dei tempi,
mentre hanno chiesto un rinvio della votazione
sullo schema di deliberazione sul Fondo a sostegno della patrimonializzazione dei confidi del
Lazio, per avere la possibilità di contribuire a
migliorarne ulteriormente il testo. Per questo
motivo, il presidente Bafundi, accogliendo anche
la richiesta del vicepresidente della commissione,
Luigi Canali (Lista Marrazzo-Pd), ha rinviato a
martedì prossimo il voto finale.
Erano presenti alla seduta odierna della commissione e hanno votato a favore, oltre al presidente
Bafundi e al vicepresidente Canali, i consiglieri del
Pd Mario Perilli, Umberto Ponzo e Paola Brianti. Si
sono astenuti i consiglieri Erder Mazzocchi (AnPdl) e Francesco Saponaro (Gruppo misto).
eur torrino news
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] a cura di Cristina Cese [
Linea diretta con
l’Assessorato alla Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato
della Regione Lazio
Si augura all’Assessore De Angelis
buon lavoro al parlamento europeo.
POR FESR, 744 milioni per sistema regionale
Promuovere uno sviluppo ecologicamente compatibile, inclusivo e rispettoso dei diritti delle persona e delle pari opportunità finalizzato a rafforzare
la competitività del sistema Lazio. Questo l’obiettivo del Programma Operativo (Por) del Lazio che
rende disponibili circa 744 milioni per il 2007-2013
e di cui si è discusso il 5 giugno a Roma, nel corso
del convegno opPORtunità dall’Europa. La Regione
Lazio per lo sviluppo, le nuove misure del Por Fesr
Lazio 2007-2013 e i bandi per i distretti industriali e le filiere produttive, in cui sono stati presentati i primi bandi per l’accesso ai finanziamenti pari a
318,5 milioni di euro.
In particolare, 211,5 milioni sono resi disponibili
dal Por Fesr, 49,5 dal Fas e 50 dai Fondi Rotativi per
le Pmi e dalla Legge regionale 46/02. Altri 7,5 milioni sono disponibili grazie al contributo del Fse
che prevede attività per rafforzare le capacità di
innovazione tecnologica delle Pmi. Per assicurare
un adeguato sostegno agli investimenti delle imprese, la Regione prevede di avviare tre attività del
Por Fesr attraverso specifici Avvisi per la presentazione di progetti esecutivi.
Per tali interventi, relativi a servizi avanzati alle
Pmi, prodotti e processi rispettosi dell’ambiente,
efficienza energetica ed energie rinnovabili in alcuni settori, la Regione mette a disposizione 30
milioni di euro. Per la programmazione operativa di
queste attività la Regione Lazio di avvale del servizio di assistenza e programmazione economica di
Sviluppo Lazio, per l’implementazione delle attività, si avvale di altri servizi di Sviluppo Lazio e di Filas. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente
di Sviluppo Lazio Giancarlo Elia Valori – è essere accanto all’economia reale. Per questo intendiamo
operare con le imprese, con i cittadini e con tutti
gli attori sociali, per fare rete. Ognuno per la propria parte deve sentirsi impegnato per rilanciare il
sistema Lazio”.
“La Regione – ha ricordato l’assessore regionale al
bilancio Luigi Nieri – ha individuato tre assi di intervento: ricerca e innovazione e rafforzamento
della base produttiva; aziende e prevenzione rischi; accessibilità ovvero promozione di una mobilità integrata e sostenibile e di una società della
conoscenza inclusiva. I distretti interessati dagli
interventi sono quelli tecnologici avanzati (aerospazio, bioscienze, cultura), ceramica, nautica,
carta, audiovisivo, innovazione e meccanica. Per
sostenere tutte queste attività sono appunto previsti dei bandi.
“La procedura negoziale – ha continuato Nieri – si
concretizza in accordi di programma per lo sviluppo e la produttività, sottoscritti tra Regione e imprese, in forma singola o associata, enti locali e
altri soggetti pubblici coinvolti nel progetto di investimento. Il nostro programma – ha ribadito – è
all’insegna della partecipazione, anche perché gli
interventi spot non servono a nulla; un bando deve
essere correlato all’altro per creare una filiera produttiva”. Dello stesso avviso il direttore generale di
Sviluppo Lazio Gianluca Lo Presti. “Dobbiamo evitare – ha precisato presentando gli aspetti tecnici
di accesso ai bandi – che i progetti non siano conclusi. Al contrario devono portare risultati effettivi
sul territorio. Si tratta di interventi utili e interessanti soprattutto in questo periodo di crisi”.
L’assessore regionale allo Sviluppo, Innovazione e
Turismo Claudio Mancini ha poi ricordato “i 36 milioni di euro stanziati per il bando relativo all’innovazione tecnologica”. “Abbiamo meno risorse –
ha concluso – ma saranno meglio utilizzate nell’ottica di un riequilibrio tra la capitale e il territorio in generale”.
“Vogliamo rimettere in moto l’economia regionale
impegnando il più possibile le risorse disponibili a
livello europeo”. Così il presidente della Regione
Lazio Piero Marrazzo. “Faremo in modo che la garanzia del credito sia supportata. Il Por, nel Lazio,
rappresenta una forte identità del territorio con il
processo industriale. La priorità, in un periodo di
grave crisi industriale come quello che stiamo attraversando, deve essere quella dell’utilizzo dei
fondi Por. Non è mai accaduto prima di ora che i
fondi ‘accompagnassero’ le imprese; siamo inoltre
partiti con una velocità mai avuta prima dalla regione”.
“Questo – ha rimarcato Marrazzo – riguarda la
cultura del rapporto Italia-Europa. Dalla politica
dei fondi bisogna passare alla politica delle loro
utilizzazione. La produzione è in picchiata – ha
ammesso il governatore- e il rischio è che a pagare di più sia chi innova di meno, come le pmi, E
proprio l’innovazione e l’internazionalizzazione
di queste poggiano le basi sull’utilizzo dei fondi
europei. Fondamentale anche la dotazione infrastrutturale per il tessuto produttivo locale. Le
aziende -ha osservato- devono sì usare fondi europei, ma devono anche essere supportate a livello infrastrutturale. Un’azione questa -ha concluso- già ampiamente attivata dalla regione, basti pensare alla Roma Civitavecchia o al terzo
scalo aeroportuale del Lazio”.
I Il Governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo
Al via il terzo appuntamento del Pharma Finance
Il 4 giugno si è aperto a Roma il terzo appuntamento del Pharma Finance, un progetto di internazionalizzazione dedicato all’incontro tra biotecnologie, medical device e finanza. L’iniziativa è
promossa dalla Regione Lazio attraverso Sviluppo
Lazio e realizzata in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Ice – Istituto
nazionale per il Commercio Estero, Filas – Distretto Tecnologico delle Bioscienze (DTB) e la Zangani Investor Community. Partner del progetto è l’Università degli Studi di Tor Vergata – Parco Scientifico e Tecnologico.
In apertura il presidente di Sviluppo Lazio Giancarlo Elia Valori ha ricordato l’importanza del
Pharma Finance come punto d’incontro e di scambio tra impresa, finanza e ricerca. “L’obiettivo –
ha detto Valori – è sviluppare una rete di cooperazione economica e scientifica. Le scienze della
vita sono un settore da promuovere a garanzia di
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eur torrino news
un benessere psicofisico diffuso e ampiamente
partecipato. E questo tanto più in una regione
come il Lazio, che a livello nazionale vanta il più
alto livello di investimenti nel settore”.
Il direttore generale di Sviluppo Lazio Gianluca
Lo Presti ha ricordato un caso di successo nato dal
Pharma Finance 2008: la lattoglobina, un prodotto sviluppato dalla Microbo srl per la prevenzione
e la cura dell’ipoferremia e dell’anemia senza gli
effetti collaterali della somministrazione diretta
di ferro, oggi commercializzato nei mercati internazionali. “Questo è l’obiettivo del Pharma Finance: permettere l’incontro tra idee interessanti e
investitori, anche italiani – ha detto il direttore –
cerchiamo di dare un’opportunità in più ai nostri
ricercatori, mantenendo il know how in Italia”.
Flaminia Saccà, presidente della Filas, ha descritto gli strumenti e le opportunità per le imprese
del settore: dai fondi del POR FESR 2007-2013 al
Distretto delle bioscienze, dai Poli di frontiera
tecnologica al Business Lab e ad altre iniziative
tese a favorire l’internazionalizzazione attraverso
network transnazionali.
Pharma Finance, cui partecipano delegazioni provenienti da Australia, Canada, Emirati Arabi Uniti,
Malesia, Singapore e USA, prosegue il 5 giugno
con un programma che comprende un Congresso
internazionale, un Forum Espositivo e incontri
BtoB e RtoB.
] a cura di Cristina Cese [
Linea diretta con
l’Assessorato all’Agricoltura
della Regione Lazio
Filiere agroalimentari
lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli
Nuovi scenari e nuovi strumenti stanno definendo
una nuova era, e il cambiamento è già in atto. Il
mondo agricolo è chiamato a confrontarsi con nuove politiche ed a considerare l’agricoltura non un
comparto a sé stante, ma parte di un sistema. Un sistema composto da filiere, in quanto le interrelazioni tra produzioni primarie, agroindustria e distribuzione devono trovare una sempre più stretta correlazione e strutturazione. Solo tenendo conto dei legami e degli equilibri esistenti tra le varie fasi di
una filiera è infatti possibile riconoscere e intercettare le linee di sviluppo funzionali alla valorizzazione dei prodotti laziali ed al recupero di redditività
per i singoli anelli di filiera. Per filiera alimentare
s’intende tutto il percorso che determina la produzione di un prodotto alimentare, quello che succede
“dalla terra alla tavola”, dalle materie prime a quello che mangiamo. È un processo che vede coinvolti
tutti gli attori del sistema: agricoltori, produttori di
mangimi e sementi, allevatori, industria di trasfor-
mazione, trasportatori e distributori, commercianti
all’ingrosso e al dettaglio, fino al consumatore. L’obiettivo comune è offrire al consumatore un prodotto di qualità, sicuro per la salute, differenziato, a
prezzo soddisfacente e distribuito in modo efficace e
capillare. Per raggiungere questo obbiettivo l’Area
“Politiche di Filiera” è impegnata a definire e promuovere Accordi di Filiera che rappresentano vincoli contrattuali volontari tra gli operatori della filiera
e contenitori di progetti strategici per interventi di
consolidamento e valorizzazione dei prodotti agroalimentari specifici. L’impegno di tutti i responsabili
di ciascuna fase della filiera alimentare nell'esecuzione accurata dei propri compiti, nel rispetto delle
norme precise e severe vigenti e nell’adozione di tecnologie sempre più adeguate, è condizione indispensabile per garantire il mantenimento della qualità di ogni alimento, sia in termini di sicurezza sia
di gusto.
A partire dal 2005 è obbligatorio (Reg. CE 178/02)
per tutte le Aziende di una Filiera alimentare (dal
produttore fino ad arrivare al consumatore finale)
individuare e garantire la rintracciabilità di un prodotto. La rintracciabilità dei prodotti è considerata
una vera e propria pre-condizione del nuovo modo di
concepire le filiere alimentari.
I L’Assessore all’Agricoltura della Reg. Lazio,
Daniela Valentini
Finanziamenti previsti dal PSR 2007 – 2013:
La misura 121 “Ammodernamento delle aziende
agricole” prevede azioni finalizzate al miglioramento del rendimento economico e all’aumento
della competitività delle imprese agricole laziali
attraverso l’ammodernamento delle strutture e l’introduzione di tecnologie innovative.
Fra gli obiettivi specifici rientra anche l’incentivazione degli investimenti per incrementare il valore
aggiunto delle produzioni agricole e promuovere
la “filiera corta”, attraverso il sostegno alle attività di trasformazione e commercializzazione realizzabili a livello aziendale. Avviso pubblico
La misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto
dei prodotti agricoli e forestali” ha per obiettivo
l’incremento del valore aggiunto dei prodotti del
settore primario agricolo e forestale attraverso investimenti materiali e immateriali per l’ammodernamento ed il miglioramento dell’efficienza delle
imprese laziali operanti nella lavorazione, trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti, favorendo, in particolare, lo sviluppo di nuovi prodotti e l’introduzione di tecnologie innovative, in
una logica di riduzione degli impatti ambientali.
Avviso pubblico
La misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di
nuovi prodotti, processi e tecnologie, nel settore
agricolo, alimentare e forestale”, intende incentivare la collaborazione tra produttori primari, imprese di trasformazione, operatori commerciali,
strutture operanti nell’ambito della ricerca e sperimentazione, per individuare e sviluppare percorsi
innovativi da attuare lungo le filiere produttive e
favorire il trasferimento delle conoscenze. Lo scopo
ultimo è favorire lo sviluppo di iniziative volte ad
incrementare il valore delle produzioni, ad aumentare la redditività dei prodotti e dei servizi, a creare nuovi sbocchi di mercato ricorrendo ad innovazioni di processo e di prodotto.
straordinario Arsial Massimo Pallottini. L’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio e l’Arsial
“hanno aperto la strada – ha poi ricordato Pallottini – all’accesso dei prodotti locali nella grande distribuzione. Ora stiamo pensando a un progetto di concentrazione della nostra offerta e
dell'imbottigliamento dell’olio di qualità del La-
zio da vendersi sotto un marchio comune a cinque euro”. Pallottini ha infine annunciato che
l’Arsial con la Regione Lazio stanno lavorando ad
una iniziativa fieristica tutta dedicata all’olio alla nuova Fiera di Roma.
Progetto Ristoranti
Saranno 200 i ristoranti del territorio coinvolti in
un progetto di promozione dell’olio extravergine
di qualità del Lazio, un piacere a tutto pasto, da
offrire alla clientela dall’antipasto con bruschette alle pietanze fino ai dolci. Lo ha annunciato,
durante un convegno sui mercati internazionali
dell’olio al Vinoforum 2009, il Commissario
L’enogastronomia tipica del Lazio protagonista alla sesta edizione del
‘Vinoforum’ di Roma, la manifestazione enologica che si concluderà il 20 giugno.
Nello spazio gestito da Arsial, saranno presenti i
migliori vini della regione, ma non solo. Dei 16
giorni della manifestazione, ognuno caratterizzato da degustazioni tematiche, due serate saranno
dedicate all’olio di qualità, una alla birra artigianale e numerose le degustazioni di prodotti tipici
del territorio che di volta in volta verranno abbinati ai vini. Immancabili i migliori salumi e formaggi della regione affiancati, per la prima volta
quest’anno, da interessanti novità come il gelato
artigianale biologico. A coordinare gli eventi l’Enoteca Regionale Palatium che, attraverso il “pro-
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eur torrino news
getto Palatium”, prosegue il quotidiano lavoro di
valorizzazione e sostegno alla commercializzazione dei prodotti delle nostre aziende. “Vinoforum –
commenta il Commissario straordinario di ARSIAL, Massimo Pallottini – è un evento di prestigio, al quale partecipiamo per continuare l’importante lavoro di promozione dei vini e i prodotti laziali sul mercato romano, che portiamo avanti da
4 anni. Quest’anno la nostra partecipazione ha
assunto ancora più forza perché all’interno dello
spazio Arsial non ci saranno solo vini e prodotti,
ma anche associazioni dei produttori e strade dei
vini che presenteranno direttamente le loro attività e i loro territori. Uno spaccato significativo
dell’intero sistema produttivo enogastronomico
del Lazio”.
l’Oroscopo
] a cura di Shanty [
Benvenuto Gemelli!
Questo è il vostro mese, è un periodo di grande
forza. Mercurio dal giorno 15 transita nel vostro
segno. Vi sarà fatta una proposta particolare. Il
trigono di Giove dal segno dell’acquario vi stimola ad una migliore presa di coscienza di voi stessi, più fiducia, probabilmente anche delle nuove
responsabilità. In amore grandi rinnovamenti, Vivete la possibilità di fare incontri. Fine settimana
magico quello del 20 e 21, un altro momento di
forte intensità nelle giornate del 29 e 30. Gli astri
consigliano per la salute di sopportare qualche
Previsioni
astrologiche
per il mese
di giugno
ARIETE
Venere è nel vostro segno fino al
giorno 6 e anche Mercurio sarà vostro alleato dal giorno 15. Anche Giove è vostro alleato, quindi non avete da lamentarvi. Nel lavoro, cercate di conquistare l’approvazione di chi stimate, ignorando chi non conta.
TORO
Marte e Mercurio nel vostro segno
in trigono con Saturno e Plutone
fanno di questo mese un mese eccezionale, potete affrontare con successo un
problema che vi sta a cuore.
Mettete sul tappeto un progetto ambizioso.
CANCRO
Seguendo le severe regole di Plutone all’opposizione eliminate gli sprechi dalla vostra vita anche nel campo
degli affetti fate piazza pulita di ciò che non va.
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lieve disturbo alle vie respiratorie, senza stancarsi
troppo.
L’unico fastidio è Saturno, tutti gli altri pianeti fanno a gara per presentarvi i loro doni:
Molto bene gli sudenti
alle prese con gli esami
di fine anno: sono concentrati e brillanti.
LEONE
Prosegue la difficile alleanza tra Giove e Nettuno. Cercate di essere calmi, sicuri di voi stessi, impermeabili allo
stress. Sistemate le questioni finanziarie, incontri
simpatici il 2 e il 3, con un tocco di romanticismo
che fa bene al cuore.
VERGINE
Sfruttando abilmente un’occasione
offeta da Saturno, potete ottenere
il riconoscimento che desiderate da
tempo. Anche Plutone dal Capricorno vi sollecita al cambiamento, sono anni di grande introspezione.
BILANCIA
Siete sempre protetti dal trigono di
Giove e Nettuno dall’Acquario. La
vostra spiritualità è quindi ben sostenuta. Occupatevi però dei piccoli problemi quotidiani, da non trascurare.
SCORPIONE
Con Marte e Mercurio in opposizione tenete a freno la lingua, vi pentireste di aver ecceduto troppo; Non urtate la suscettibilità di chi vi sta accanto e cercate di migliorare sia i rapporti di lavoro che quelli
d’amore.
SAGITTARIO
Con la vostra capacità organizzatrici
e il vostro ottimismo potete riuscire a
migliorare una situazione delicata. Se
siete single fatevi coraggio: prendete in considerazione una nuova presenza.
CAPRICORNO
Plutone agisce sui tempi lunghi e si
incaricherà di indicare al momento
giusto le soluzioni da risolvere. I vostri
desideri più ambiziosi saranno esauditi.
ACQUARIO
Siete pronti ad agire per un progetto
inportante, fermatevi però a riflettere su qualcosa che avete trascurato negli ultimi tempi. Agite pure con coraggio.
PESCI
Non vi sbilanciate se non avete riscontri adeguati. Sia l’amore che il
lavoro e gli investimenti possono subire
un cambiamento dovuto ad una svolta nella vita.
Endocrinologia estetica
la nuova branca specialistica per la salute
e la bellezza delle donne.
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La prova costume: i trattamenti intensivi
Siamo in estate, la prova costume avrà
trovato impreparate molte donne che
finora sono state distratte dai numerosi impegni lavorativi e familiari, causando motivo di depressione e sconforto. Allo stesso tempo si cerca di recuperare con propositi di diete e corsi intensivi in palestra. Al dottor Antonio
Stamegna, endocrinologo estetico, chiediamo qualche consiglio per rimettersi
in forma in poco tempo.
Per venire incontro alle esigenze di
quante vogliono recuperare la forma in
breve tempo, abbiamo studiato un programma intensivo che consente una veloce “remise en forme”. Il programma
prevede una dieta detossicante che va
seguita per il periodo stabilito nel corso
della visita, abbinato all’utilizzo di una o
più delle tecniche presenti nel centro.
In quanto tempo si raggiunge il risultato?
Questo dipende dalle condizioni e dal
problema estetico di base. Ad esempio,
una donna con cellulite più o meno diffusa e un paio di chili di troppo, potrebbe
in sole due settimane perdere il peso in
eccesso e, facendo in modo che perda so-
prattutto la quota di grasso superficiale
responsabile della cellulite, andrebbe al
mare con il giusto peso e più tonica.
E bastano due settimane per un buon
risultato?
Se la paziente è fortemente motivata ed
ha il tempo di frequentare il centro almeno due volte a settimana, posso assicurare che si vedono risultati sorprendenti.
Ad ogni modo, per capire le possibilità
del programma e valutare il risultato raggiungibile, è possibile prenotare una
consulenza gratuita che servirà a concordare l’obiettivo da raggiungere, le
modalità del programma ed i costi.
Il suo programma prevede l’utilizzo di
farmaci?
Il mio programma prevede l’utilizzo di
integratori che migliorano la funzione
circolatoria e intestinale, l’utilizzo di
una specifica crema anti cellulite e, per
chi avesse problemi di fame nervosa, l’utilizzo dell’ultimo ritrovato anoressizzante a base di sostanze naturali.
dono una valutazione endocrinologica.
Negli altri casi vale la regola della diagnosi clinica e della terapia medica attraverso la classica visita medica con
esami in visione.
Dott. Antonio Stamegna
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