n. 2 - aprile 2014 - Confesercenti Ravenna

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n. 2 - aprile 2014 - Confesercenti Ravenna
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Aprile 2014 - Numero 2 - Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv.ni L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - Filiali di Forlì e Ravenna
n.
È la svolta buona?
Il nuovo Governo
alla prova dei fatti
Il nostro impegno continua
“Senza impresa non c’è Italia.
Riprendiamoci il futuro”.
La grande manifestazione di Roma del 18 febbraio
Piazza del Popolo gremita come non si vedeva da
tempo. C’erano tanti imprenditori, tante imprenditrici, tanta determinazione e tanta umanità.
Compostezza eppure una partecipazione tesa
nel seguire con attenzione gli interventi dei
cinque Presidenti delle Organizzazioni che co-
stituiscono Rete Imprese Italia : Marco Venturi,
Presidente di R.ETE. Imprese Italia e di Confesercenti, Daniele Vaccarino, Presidente di CNA,
Giacomo Basso, Presidente di Casartigiani,
Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio e
Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato.
Marco Venturi Presidente Confesercenti e
Presidente di turno di Rete Imprese Italia ha aperto la manifestazione con un duro intervento volto
ad evidenziare lo stato di estremo disagio che
colpisce oramai la maggioranza delle imprese.
Daniele Vaccarino, Presidente di CNA ha sottolineato la giornata come quella dell’orgoglio
delle nostre Associazioni e dei nostri imprenditori.
C’era una forte attesa tra le aziende e la cittadinanza, e non poteva essere diversamente, per
vedere alla prova dei fatti il nuovo Governo presieduto da Matteo Renzi e soprattutto per riscontrare i primi atti concreti dell’annunciato cambio
di passo e del programma presentati dal premier
e ora nel documento di economia e finanza. Certo le strattonate sono state tante, gli appelli e i
richiami pure, in primis quelli “soliti e tristi” delle
austere autorità europee e internazionali (Commissione, BCE, Fondo Monetario, ecc.). A pochi
giorni dall’insediamento e con le modalità che
gli sono note, il Governo ha presentato il suo
primo pacchetto di azioni (su Irpef, Irap, Fondo
di Garanzia, casa, scuole, debito delle Pubbliche
Amministrazioni, decreto lavoro). Ci aspettavamo di più in primis sulla riduzione dell’IRAP, in
ogni caso assistiamo a un cambio di modo di
fare politica: se le misure annunciate da Renzi trovano pratica applicazione, il giudizio a una
prima lettura è positivo. Si tratta di un tentativo
serio di invertire una tendenza - che fino a oggi è
stata molto negativa - e che certo va misurato nel
merito. Riteniamo però positivo il taglio energico
alla spesa pubblica, le misure che favoriscono i
consumi e che vanno nella direzione di ripresa del
mercato interno, le semplificazioni annunciate
in tema di lavoro, le prime sforbiciate sugli enti
poco utili. Così come sono importanti le misure
per le scuole, per la casa e soprattutto quelle di
implementare il Fondo Centrale di garanzia e di
saldare i debiti verso le imprese da parte della
pubblica amministrazione. Qualche perplessità
resta sulle coperture finanziarie piene di questi
segue a pag. 8
segue a pag. 7
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NOI ERAVAMO BOTTEGA
Settore Alimentare
Chiude a Forlì lo storico negozio di Antonelli,
per trent’anni Presidente Confesercenti
Lo storico negozio di tessuti e tende “Antonelli” in Via
Maurizio Quadrio, ha chiuso la propria attività dopo
cinquantasette anni. Stenio Antonelli ha rappresentato, più di ogni altro, uno spirito imprenditoriale forte
e determinato, fatto di sacrifici e coraggio. L’attività è
iniziata grazie alla madre Garoia Ofelia, conosciutissima a Forlì grazie al suo impegno antifascista nella
Resistenza. Nel 1948, inforca la bicicletta e, come
ambulante, gira le campagne forlivesi vendendo tessuti. Il figlio Stenio, allora sedicenne, studente all’ITI
di Forlì per diventare perito chimico, alla fine delle
lezioni corre ad aiutare la madre. Da quel momento
non abbandona più l’attività e nel 1956, insieme alla
fidanzata, poi moglie, Marta Castellucci, apre il negozio. Il luogo è storico, in quegli anni Piazza Cavour era
conosciuta come Piazza delle Erbe perché trovavano
spazio gli ambulanti del mercato alimentare di Forlì e
Via Maurizio Quadrio era “e Borg dal Sarach”. Proprio
grazie ad Antonelli questo storico nome è tornato a
caratterizzare i negozi di quella piccola Via. Da quel
giorno sono passati sessantasei anni e di volta in volta
ai tessuti per abiti si sono aggiunti i tessuti per l’arredamento e la biancheria della casa, adattando con capacità e competenza l’offerta del negozio alle sempre
più diverse esigenze della clientela. Fino ad arrivare
al montaggio delle tende da interno ed esterno che
Antonelli, montava direttamente fino agli ultimi giorni della sua attività. Trovava, comunque, il tempo da
dedicare alla attività sindacale, mantenendo con ciò
una tradizione di famiglia fortemente impegnata nel
sociale. È stato, ininterrottamente, Presidente della
Confesercenti dal 1971 al 18 ottobre 2001, portando
un grande contributo di ragionevolezza e determinazione nelle questioni che gli imprenditori commerciali
hanno dovuto affrontare in quegli anni, dalla Legge
Visentini a quella Bersani, solo per citarne alcune. La
stessa passione che ha caratterizzato la sua attività
imprenditoriale è stata parimenti spesa per far crescere la Confesercenti forlivese che alla fine del suo
andato lo ha nominato Presidente onorario.
Nella foto Stenio Antonelli.
IMPRESE DI SUCCESSO
“Zero Farina”, l’innovativo laboratorio di pasta fresca,
pane e pasticceria senza glutine, inaugurato solo 6
mesi fa a Cesena, continua a mietere consensi
Intraprendenza, coraggio e buone idee possono portare a risultati concreti. è il caso di “Zero Farina”, il
laboratorio di pasta fresca, pane e pasticceria senza
glutine, gestito da Marco Drudi, assieme alla sorella
Margherita, inaugurato a Martorano di Cesena, in via
Ravennate, n. 2846, appena 6 mesi fa, che continua
a raccogliere calorosi consensi. Un proficuo lavoro
che si rivolge con attenzione e gusto alle tante persone
allergiche o intolleranti al glutine.
“Il nostro obiettivo cardine – commenta il giovane titolare Marco Drudi – è la massima sicurezza alimentare
in tema di gluten free ed intolleranze alimentari e una
maniacale attenzione ai gusti, ai sapori e alle consistenze, per non far rimpiangere i prodotti tradizionali.
Da poco tempo abbiamo introdotto anche piadina e
crescioni di tutti i tipi che stanno riscuotendo un grande successo”.
Il negozio nasce da una ricerca pluriennale da parte
del titolare che racconta: “Nell’agosto 2001 ho conosciuto Simona, oggi mia moglie. Celiaca lei, amante
della buona cucina io, e da lì il passo a sperimentare
ricette senza glutine è stato automatico”.
Nel tempo, il tentativo di creare pietanze buone e gustose, cercando rimedi alla pesantezza degli impasti
e alla scarsa capacità di lievitazione, è proseguito.
Di anno in anno Marco si è informato, ha studiato
su libri e web, non si è mai arreso, e sotto il continuo
stimolo della moglie è approdato a risultati sempre
più soddisfacenti.
«Sapori, gusti e fragranze, biscotto dopo biscotto, panino dopo panino, si sono avvicinati sempre più alle
nostre aspettative – continua a spiegare Marco Drudi
-. Così, nell’estate 2012, ho deciso di mettermi in
discussione e lanciarmi in questa nuova avventura,
assieme a mia sorella. E il progetto della prima pasticceria/forno senza glutine di Cesena ha iniziato a
prendere vita con le prime bozze, appunti e i primi
contatti con i professionisti del settore”.
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Nella foto Margherita e Marco Drudi, di Zero Farina.
“Nel nostro punto vendita – prosegue Drudi - i clienti
possono trovare croissant, bomboloni, pasticcini e bignè, crostate, ciambelle romagnole, biscotti, torte per
ricorrenze ma anche pasta fresca come da tradizione
romagnola, pane fresco, piadina e crescioni; tutto rigorosamente preparato ogni giorno”. “Grazie alla collaborazione con uno chef internazionale – conclude il
titolare di Zero Farina - ed una azienda specializzata
nel settore del senza glutine, il laboratorio ha preso
forma e si è definito in ogni suo aspetto. Insieme si
coniugano la tecnologia con la tradizione della buona
e sana panificazione artigiana, si sviluppano miscele
proprie derivate da farine naturalmente prive di glutine
e concentriamo gli sforzi per collaborare, quando possibile, con le aziende del territorio”. La collaborazione
con la filiera locale è infatti uno degli obiettivi dell’attività, per impostare un sistema che faccia ricadere
benefici anche sul territorio.
Attualmente Zero Farina collabora con aziende di
punta del settore agroalimentare, quali Centrale del
Latte di Cesena, Eurovo e La Cesenate.
La Ricetta
I love riso Delta Po IGP
È stato realizzato nei giorni scorsi il mese dedicato al
gusto con il riso del Delta del Po IGP con diversi ristoranti di Emilia Romagna e Veneto. A questa iniziativa
collabora anche Confesercenti. Da Cervia e Ravenna
sono stati 13 (Felix e Touring di Milano Marittima, Al
Deserto e Al Pirata di Cervia, Da Luciano di Pinarella, Locanda Tibitina di Russi, Bistrò San Giorgio,
Alexander, Fricandò, Oltremare, Osteria Sapori
Divini, Osteria L’acciuga, e Nuovo Scaì di Ravenna) i ristoranti del circuito enogastronomico che hanno
aderito declinando sfaccettature culinarie diverse. Di
seguito se ne riporta una realizzata dallo chef Enrico
Lubrano del ristorante “Al Deserto” di Cervia.
RISOTTO AI GAMBERI
E FAGIOLINI PROFUMATI
AL ROSMARINO SU CREMA
DI CANNELLINI
Ingredienti per 4 persone:
300 gr di riso carnaroli
16 code di gamberi
150 gr di fagiolini freschi
200 gr di cannellini secchi (ammollati la sera precedente)
un bicchiere di vino bianco
1 spicchio di scalogno
1 ciuffo di rosmarino
brodo di pesce q.b.
carote, sedano, cipolla e odori q.b.
un bicchiere di brandy
Olio extravergine, sale e pepe
Procedimento:
Facciamo un fondo con carote,sedano, cipolla e alloro; rosoliamo qualche minuto e poi aggiungiamo i
cannellini, acqua e cucinare per circa 2 ore.
A fine cottura aggiustare di sale e pepe e frullare il tutto
fino ad ottenere una crema.
Puliamo i fagiolini e sbollentiamoli per 5 minuti e poi
raffreddiamoli in acqua e ghiaccio.
Puliamo i gamberi e tagliamoli a dadini regolari.
Tostiamo il riso con uno spicchio d’aglio e sfumiamolo
con il vino e un mestolo di brodo.
A parte in un tegame, facciamo appassire lo scalogno e il rosmarino tritato con i gamberi e i fagiolini
precedentemente tagliati della stessa grandezza dei
gamberi e flambiamo con il brandy.
Aggiungiamo il brodo al riso e incominciamo a cucinare. Dopo circa 6 minuti aggiungiamo il fondo di
gamberi e fagiolini e portiamo a temine la cottura.
Alla fine possiamo mantecarlo con un filo d’olio.
In 4 piatti tondi, stendere la crema di cannellini e poi
con uno stampo quadrato o circolare, sporzioniamo il
risotto e finiamo con un goccio d’olio.
Servire ben caldo.
Il tema dell’erosione costiera è stato l’oggetto di
un incontro con i consiglieri regionali Fiammenghi, Mazzotti e Bazzoni. La preoccupazione della
categoria è ulteriormente cresciuta anche a causa dei recenti eventi atmosferici che hanno,
una volta di più, messo a nudo la debolezza
del nostro sistema costiero.
Da qualche anno non sono più solo le mareggiate di forte intensità a provocare danni ingenti,
ma è sufficiente una normale combinazione di
condizioni di vento leggermente sopra la media, unita ad una situazione di alta marea, a far
emergere, in tutta la loro gravità, grosse criticità.
Diventa necessario prevedere sui bilanci regionali dei prossimi anni un impegno costante e
cospicuo di risorse da destinare alla difesa della
costa.
Il compianto Assessore Bruschini, qualche
anno fa, aveva quantificato in 10 milioni di euro
all’anno per 10 anni il fabbisogno per il solo
mantenimento della situazione esistente, senza
considerare la necessità di provvedere alla manutenzione delle opere esistenti.
Diventa non più rimandabile un intervento di ripascimento via mare, con l’impiego di draghe che
utilizzano sabbie provenienti da dragaggi effet-
tuati al largo, simile a quello di qualche anno fa,
denominato “progettone”; un intervento che, a
rotazione, dovrebbe interessare tutta la porzione
di costa soggetta a dinamiche erosive.
Non tranquillizzano affatto le recenti richieste
inoltrate dalla Regione Emilia Romagna al livello
nazionale al fine di reperire risorse da destinare
alle suddette azioni, in quanto i bilanci statali sono improntati ad una scarsità tale da non
garantire minimamente le necessarie coperture
economiche.
Sappiamo dai consiglieri incontrati che presto
la Regione sarà a Ravenna per presentare le
sue iniziative ed azioni, tra cui un progetto con
Veneto e Marche.
Qualora la disponibilità di risorse non fosse quindi di portata importante, diverrebbe inevitabile
l’utilizzo di tecniche di difesa più strutturali quali
scogliere e pennelli, le cosiddette difese rigide.
Riteniamo infine doverosa una valutazione
sull’opportunità di utilizzare anche i proventi
derivanti dai canoni demaniali esclusivamente
nella difesa degli arenili, a maggior ragione se e
quando gli stessi dovessero provenire agli enti
locali nell’ambito di un’effettiva applicazione del
federalismo demaniale.
SISTRI: operatività confermata
e rinvio delle sanzioni
Col Decreto Milleproroghe del 27 febbraio
scorso e in vigore dal 1 marzo è stata confermata l’operatività del SISTRI anche per
enti ed imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi (dal 3 marzo 2014); rinviata
l’applicazione delle sanzioni SISTRI fino al
31 dicembre 2014; prorogata la durata del
“doppio binario” per le imprese, che fino al 31
dicembre 2014 dovranno comunque mantenere per i rifiuti gli obblighi cartacei relativi ai
registri e formulari per il trasporto. Infatti, fino
al 31 dicembre 2014, le sanzioni applicabili
saranno unicamente quelle relative a violazioni
in merito a registri e formulari.
Si ricorda che i soggetti obbligati ad aderire al SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), con la modifica introdotta
nel 2013, sono unicamente:
• produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi
- ivi compresi quelli di cui all’art.212 comma
8 del D.Lgs. n.152/2006 (produttori iniziali
di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni
di raccolta e trasporto di trenta chilogrammi
o trenta litri al giorno dei propri rifiuti pericolosi);
• imprese che raccolgono e trasportano rifiu-
ti speciali pericolosi a titolo professionale;
• imprese ed enti che effettuano operazioni
di trattamento, recupero e smaltimento di
rifiuti speciali pericolosi.
Il Ministero dell’Ambiente, su iniziativa e pressione delle Associazioni di categoria si è assunto
l’impegno e sta predisponendo un decreto di
semplificazione del sistema SISTRI, che riguarderà anche la platea dei soggetti obbligati (si
ipotizza l’esclusione di piccole imprese -con
meno di dieci dipendenti- produttrici iniziali di rifiuti pericolosi da attività artigianali, commerciali
e di servizio). Al momento di andare in stampa
non si conoscono i tempi di approvazione del
decreto ed il suo esatto contenuto. La Confesercenti è impegnata con le altre Associazioni
delle piccole e medie imprese nell’azione volta
ad ottenere modifiche sostanziali del SISTRI.
Per le imprese obbligate al SISTRI è possibile
operare effettuando le operazioni di riallineamento richieste, mantenendo anche il sistema
cartaceo della tracciabilità dei rifiuti con registri e
formulari. Stante questa situazione, solo quando
sarà definito l’esatto quadro normativo, la CONFESERCENTI fornirà indicazioni sulla operatività e sulla formazione per le imprese coinvolte.
I ristoratori di Fiepet
Confesercenti chiedono
alla Regione una
regolamentazione più
equa della ristorazione in
occasione di sagre e fiere
In occasione della modifica alla legge regionale in materia di ristorazione e pubblici esercizi
che la Regione Emilia Romagna ha predisposto, i ristoranti, i bar e i pubblici esercizi aderenti
alla Fiepet Confesercenti (Federazione Italiana
Esercenti Pubblici e Turistici) hanno chiesto alla
stessa Regione di prevedere l’obbligo per i Comuni di regolamentare in modo più efficace, in
accordo con le associazioni del settore, la somministrazione di alimenti e bevande in occasione
di sagre e feste e di ridurre significativamente
il limite massimo attuale di 30 giornate per la
somministrazione temporanea per ogni evento.
L’attuale sistema, infatti, a giudizio dei ristoratori
della Fiepet, oltre a rappresentare una forma di
concorrenza sleale nei confronti degli esercizi del
settore, non garantisce in modo uguale i consumatori da un punto di vista delle normative igienico sanitarie e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Noi ristoratori - afferma Andrea Cavallina Presidente della Fiepet Confesercenti dell’Emilia Romagna - non siamo contrari per principio a quelle
manifestazioni che valorizzano il territorio e le sue
tipicità e le sue culture, che anzi appoggiamo e
promuoviamo quando organizzate con criteri di
qualità e garanzia per la salute del pubblico che
vi partecipa, ma riteniamo che la moltiplicazione
delle autorizzazioni alla somministrazione in via
temporanea in occasione di questi eventi, abbia
assunto una dimensione eccessiva in presenza
di norme e adempimenti semplificati che rendono impossibile forme di controllo adeguate da
parte degli organi proposti proprio a tutela della
salute del consumatore.”
Ma per arginare questo fenomeno, la cui semplificazione impedisce forme di controllo Fiepet
chiede al Governo che si intervenga anche sulla
normativa nazionale, rivedendo l’ingiusta e dannosa semplificazione che è stata introdotta per
coloro che fanno ristorazione in questi eventi,
prevedendo, come per i veri ristoranti, requisiti
a garanzia della sicurezza alimentare e della salute dei consumatori, ma non solo introducendo
l’obbligo di presentazione dei requisiti, da parte
degli organizzatori dell’evento, con un adeguato
margine preventivo per l’accertamento da parte
degli enti preposti (Ausl ecc.).
“La pesante crisi economica che stiamo attraversando – conclude Andrea Cavallina – che ha
fortissime ripercussioni sui consumi non permette più di tollerare regimi diversi che vedano, da
una parte, un sistema di imprese sottoposte a
mille adempimenti e a ogni forma di controllo e,
dall’altra, un variegato mondo più o meno trasparente, dove tutto è permesso e reso possibile da
ogni forma di agevolazione in virtù di una “semplificazione” del tutto sbagliata e dannosa per le
imprese e per i consumatori. Questo sistema
produce una situazione di concorrenza sleale
che rischia di far chiudere definitivamente migliaia di imprese del nostro settore che lavorano
onestamente nel rispetto della qualità”.
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Turismo & Pubblici Esercizi
Erosione: Confesercenti
incontra i consiglieri regionali
Ravenna
Le Associazioni ai Comuni: sulla IUC fate come
sulla TARES 2013! Scongiurate gli aumenti!
L’approvazione della IUC (Imposta Unica Comunale), che raccoglie sotto un’unica egida IMU,
TARI (il tributo sui rifiuti) e TASI (il tributo sui servizi locali indivisibili), obbliga le Amministrazioni
Comunali ad adottare appositi regolamenti per
l’applicazione di questi nuovi tributi. Sul tema
dell’imposizione fiscale locale, che ha importanti
riflessi nei confronti delle aziende, il Tavolo delle
Associazioni Imprenditoriali della provincia di Ravenna ha chiesto alle Amministrazioni Comunali
della nostra provincia:
• di assumere l’impegno di una unica regolamentazione per tutto il territorio della Provincia
di Ravenna, che possa inoltre mantenere per
il servizio rifiuti tariffe omogenee, come quelle
attuali, per tutto il territorio provinciale;
• una ripartizione dei costi che parta dalla consapevolezza che nell’attuale situazione di perdurante crisi economica, si possano rivedere in
maniera significativa la tipologia, il numero, le
modalità, i tempi dei servizi erogati per un loro
contenimento in termini di costi complessivi;
• un tavolo unico di discussione generale che
riguardi l’Imposta Comunale Unica;
• soprattutto, stante l’attuale negativa congiun-
tura economica, che non si abbiano quest’anno aumenti, relativi all’imposizione fiscale locale, rispetto al 2013.
Su questi temi le associazioni hanno incontrato
i Sindaci con i quali si è condivisa l’attivazione
di un tavolo di confronto sulla TARI che però al
Tipologia di azienda
Capannoni artigianali
Capannoni artigianali con produzione rifiuti speciali
Area scoparta operativa dei capannoni artigianali
Area scoparta operativa dei capannoni artigianali con prod. di rifiuti speciali
Capannoni industriali
Capannoni industriali con produzione di rifiuti speciali
Area scoperta operativa dei capannoni industriali
Area scoperta operativa dei capannoni industriali con prod di rifiuti speciali
Carrozzerie - officine rip. Auto con produzione di rifiuti speciali
Parrucchieri - servizi alla persona
Commercio abbigliamento calzature
Bar fino a 30 mq
Bar oltre 30 mq
Tia 2103*
euro/mq
2,71
1,67
0,63
0,54
2,5
1,63
0,63
0,54
2,63
3,48
3,68
14,89
9,64
momento di andare in stampa non è stato ancora
convocato.
Le Associazioni hanno fatto alcune stime sugli
aumenti che sono ipotizzati (e che vanno scongiurati) dal 20% al 30% in più come evidenziato
dalla tabella allegata.
Tari 2014*
euro/mq
3,4
2,76
1,36
0,83
2,98
1,94
1,19
0,77
3,54
4,38
4,62
18,66
14,96
Differenza
euro/mq
0,69
1,09
0,73
0,29
0,48
0,31
0,56
0,23
0,91
0,9
0,94
3,77
,32
%
20,29%
39,49%
53,68%
34,94%
16,11%
15,98%
47,06%
29,87%
25,71%
20,55%
20,35%
20,20%
35,56%
La Provincia Gene.Ra concorrenza con le agenzie in mediazione
Confesercenti e Anama, il sindacato di categoria che associa e tutela
le Agenzie di mediazione, esprimono un giudizio molto critico, circa
l’istituzione del nuovo servizio Web Gene.Ra Imprese, presentato
e inaugurato nei giorni scorsi dai Centri per l’impiego della Provincia di Ravenna, le cosiddette vetrine online, per rilevare attività. In
un momento di grave crisi di tutto il settore commerciale, ci sembra
quantomeno inopportuno che le istituzioni locali (Provincia di Ravenna
in testa) adottino un servizio del genere, che rappresenta una invasione
di campo ed un’ulteriore concorrenza, nei confronti delle Imprese di
mediazione. Cioè le istituzioni si mettono a fare parte importante del
lavoro delle agenzie che imprenditorialmente sono deputate a questo,
rischiando come gestione e pagando le tasse, come gli stessi diritti
camerali. Con i soldi delle stesse imprese il pubblico si pone sullo stesso
piano e senza rischi. La Provincia non ha tenuto in nessun conto delle
osservazioni e della posizione contraria e non solitaria da parte di Anama
Confesercenti, posizioni espresse nel momento in cui fu presentato
tale progetto, progetto che poteva avere altri esiti di collaborazione
piuttosto che di concorrenza. Per informazione, Confesercenti associa
agenzie in mediazione che non si limitano alla compravendita delle
attività o della casa, ma intervengono anche nelle trattative commerciali, fornendo un servizio essenziale sia nei confronti della domanda
sia nei confronti dell’offerta, affinchè le trattative siano supportate e
convenienti per entrambe le parti.
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Il servizio Gene.Ra, nasce su presupposti ben diversi, ovvero l’aumento
della disoccupazione, e l’aumento della chiusura delle imprese, senza
però interrogarsi, sul perché le imprese chiudono, e senza chiedersi,
se per una persona in cerca di lavoro, possa essere conveniente o
meno rilevare un’attività imprenditoriale. Tutti fattori, questi, che devono essere tenuti in considerazione e ponderati durante trattative di
questo genere.
Così come è criticabile che servizi di consulenza sull’avvio di impresa
già svolti dai sistemi associativi si estendano ora di iniziativa pubblica,
quasi in concorrenza, aumentando i costi del pubblico e in collaborazione solo con qualche realtà.
Le agenzie in mediazione ricevono clientela che chiede informazioni
e/o vorrebbe acquisire imprese, o imprenditori che vorrebbero cedere
la propria attività, e dietro ogni trattativa, si cela un lavoro delicato e di
responsabilità sia nei confronti del venditore, sia nei confronti del possibile acquirente. Si valutano fattibilità dal punto di vista autorizzatorio
e dal punto di vista economico, dando una consulenza specializzata
utile a fare in modo che la nuova impresa abbia solide basi e vita possibilmente duratura.
Se proprio ci doveva essere un’iniziativa di sostegno questa doveva
essere svolta con e per gli operatori qualificati piuttosto che dare loro
una penalizzazione di non considerazione. Per questi motivi la Confesercenti ha chiesto pubblicamente che l’iniziativa sia rivista e ritarata.
In queste settimane la Confesercenti è nuovamente
intervenuta con iniziative, ricerche e proposte articolate per il miglioramento e il rilancio del turismo a Ravenna. E con un nutrito pacchetto di idee e proposte concrete (l’unica a farlo in quella sede) l’Associazione si è
presentata al tavolo sul turismo convocato dal Sindaco
di Ravenna. Nel documento presentato il Presidente
Comunale Gianluca Gasperoni e il Presidente regionale Assohotel Filippo Donati hanno dichiarato: “Ben
consapevoli come per il turismo siano indispensabili
una nuova e diversa politica nazionale interveniamo e
avanziamo per l’ambito locale le nostre proposte per
il miglioramento e il rilancio del settore che negli ultimi
anni dimostra segni di stanchezza se non di debolezza.
In questa direzione abbiamo realizzato e presentato in
questi ultimi anni proposte e ricerche (una il 24 gennaio in Camera di Commercio con Ravenna Brand Index
e una il 9 aprile sempre a Ravenna) per conoscere
andamenti e trend su cui impostare adeguate politiche
e azioni in ambito locale. Il turismo per la nostra Associazione è - per le sue caratteristiche di cerniera fra
ambiti e settori diversi e per le potenzialità che esprime - uno dei principali comparti su cui investire con
forza anche per l’insieme dello sviluppo economico
del territorio che muove oltreché per l’occupazione.”
LE 20 PRIORITÀ DI CONFESERCENTI
Infrastrutture viarie prima di tutto (i collegamenti
con l’Areoporto di Bologna da rafforzare, il trasporto
rapido costiero, il miglioramento dei treni regionali non è accettabile il ridimensionamento del cosiddetto
Treno di Dante di cui abbiamo letto in questi giorni - ma
soprattutto sfruttare le potenzialità dell’alta velocità);
Ravenna deve pesare di più nelle scelte che si prendono in Regione
Governance del turismo (cabina di regia, manager
e competenze)
Investire nei turismi di nicchia (sport, natura, ecoturismo, ecc)
Investire nei mercati esteri: i dati nazionali e della
nostra regione ci dicono che stanno crescendo i turisti
stranieri. In Emilia Romagna + 3%, nel Comune di Ravenna + 5% e la tendenza sarà confermata secondo
le analisi anche nei prossimi anni
Migliorare il Coordinamento in modo da avere una
programmazione che spalmi su più date le singole
iniziative evitando overbooking in alcuni momenti e
vuoti in altri
Organizzare programmi di collaborazione con
TripAdvisor, Booking, Venere, Facebook e Trivago (prevedendo campagne di sostegno della destinazione)
Apprezzabile l’investimento che si sta cominciando a fare sul web marketing: si tratta di una
delle nostre richieste emerse dal nostro convegno del
mese scorso ed è qui che dovranno concentrarsi molta parte delle risorse disponibile in promozione
Promuovere meglio le mostre del MAR: essendo
riconosciuto il valore delle mostre organizzate sotto
la guida di Spadoni, bisogna spingere verso un approccio manageriale nell’attività di gestione in chiave
turistica
Sfruttare il periodo natalizio per attrarre turisti
(organizzando incontri, cene, spettacoli, anche l’ultima notte dell’anno; le esperienze di altre città dimostrano che è una scelta vincente)
Tassa di soggiorno: rimaniamo contrari e almeno
cerchiamo di limitarne l’impatto negativo eliminandola
nei periodi di spalla (novembre/febbraio); chiediamo
che una fetta maggiore dell’introito venga destinata a
investimenti in promozione
City card o biglietto utile prima che unico: come
già ribadito in altre occasioni deve trattarsi di un prodotto flessibile che consenta non solo di riunire in un
unico pass diversi siti ma anche di dare la possibilità
di fruizione di un singolo monumento (senza obbligo
di comprare il pacchetto); sarebbe bene si evolvesse
ed includesse trasporto pubblico, bike sharing e visite
guidate per esempio. Deve aumentare la soddisfazione dei turisti ed i monumenti devono avere la massima
apertura in termini di orari, in primis nei giorni festivi
(ma non carichiamo di eccessive aspettative questo
strumento ai fini di una maggiore competitività e/o di
aumento di presenze)
Costruzione di percorsi organizzati e offerte coordinate con altre città: anche solo coordinando
date di eventi e mostre tra città vicine, o vendendo i
nostri monumenti UNESCO insieme ad una interessante mostra che si tiene a Bologna o Ferrara e persino a Modena, sarebbe più facile vendere il territorio
a mercati lontani
Prevedere la facilitazione per chi soggiorna in
città negli alberghi nelle ZTL, considerandoli “residenti temporanei” (vedi l’esempio di Cervia oppure
l’ordinanza del Sindaco di Modena)
Attivare, prima città tra le candidate al 2019, il
navetto elettrico Unesco (che non parta dal Cinemacity – operazione inutile ed antieconomica – ma da
parcheggi in prossimità del centro, per esempio nel
quadrante Stadio e Piazza Resistenza verso il centro)
Potenziamento del wi-fi: spesso è difficile la navigazione
Erosione delle spiagge da contrastare: la spiaggia che si riduce ad ogni mareggiata non solo non
fa turismo ma rischia anche di impoverire l’esistente
con pesanti situazioni di criticità (sarebbe necessario
ripensare le estrazioni?)
Spiaggia 2014: più che nuovi vincoli occorrono nuove opportunità di crescita (sulla volontà di introdurre
il fonometro noi riteniamo per esempio che debba
essere fatto limitando l’esborso economico richiesto
ed una applicazione che non penalizzi la voglia di divertimento dei fruitori della spiaggia)
Spiaggia 2019: valorizzare durante l’estate lo sforzo
per Ravenna Capitale Europea della Cultura. Dotare
le strutture dei lidi di materiale e gadget che venda
Ravenna 2019 anche creando un evento ad hoc in
occasione di Sant’Apollinare
Strumenti urbanistici e nuovo regolamento urbanistico ed edilizio: impensabile parlare di semplificazione
con un testo di 750 pagine (il primato della burocrazia
rischia di bloccare opportunità di sviluppo turistico e
l’ex Xenos insegna)
Investimenti privati per le località di mare da incentivare e cantierare con alcuni esempi su tutti (che
non costano alle amministrazioni pubbliche): area di
parcheggio a Lido di Classe (progetto presentato);
area per il naturismo a Lido di Dante; aree camper
attrezzate.
Opportunità buoni ordinari AnimaLugo
IL GIRO D’ITALIA A LUGO
Sulla scia del successo riscontrato dall’iniziativa denominata “A Natale facciamo i Buoni”, realizzata grazie alla
stretta sinergia tra alcune aziende del territorio ed il Consorzio ANIMA LUGO, che ha visto le aziende coinvolte
regalare ai propri dipendenti e collaboratori dei BUONI SPESA da spendere nelle oltre 90 attività commerciali
consorziate, AnimaLugo (www.animalugo.it) propone ora l’emissione, in via permanente, di Buoni Spesa ordinari
che potranno essere acquistati nell’arco dell’anno da IMPRESE E PERSONE FISICHE.
Imprese:
Buoni per omaggiare clienti o fornitori: nel qual caso il valore dei buoni è interamente deducibile dal reddito
di impresa, sino ad un controvalore nominale di 50,00 euro, in base alla normativa che regola le spese di rappresentanza (art. 108, comma 2). Oltre il controvalore nominale unitario pari a 50,00 euro, inoltre, per le imprese
esiste la possibilità di acquistare ulteriori buoni di importo più elevato e deducibili interamente fino ad un valore
pari all’1,3% del totale dei ricavi. Un’azienda che fatturasse 100.000,00 euro di ricavi potrebbe acquistare
e dedurre gli omaggi a clienti superiori al valore unitario di 50,00 euro fino ad un ammontare complessivo di
1.300,00 euro, regalando ad esempio 3 buoni da 400,00 euro o 5 buoni da 250,00 euro ai migliori clienti.
Buoni dati come forma di incentivo o liberalità ai dipendenti: nel qual caso sono esclusi dalla formazione
del reddito di lavoro dipendente e dunque esenti da tassazione e dai contributi se complessivamente di importo
non superiore, nel periodo d’imposta, ad euro 258,23 (il limite va valutato considerando il complesso dei benefici
nei confronti del dipendente).
Persone fisiche:
Buoni per fare graditi doni in occasione di ogni lieta ricorrenza (compleanni, nascite, anniversari, ecc.)
I Buoni Spesa ordinari possono essere spesi in tutti i negozi ed esercizi pubblici associati al Consorzio AnimaLugo
(per informazioni sulla lista specifica organizzata per categorie merceologiche chiedere alla Confesercenti Lugo
0545 904211). L’importo corrispondente al valore totale dei Buoni Spesa acquistati sarà versato direttamente al
Consorzio AnimaLugo che provvederà a rimborsare il controvalore in denaro agli esercizi associati che avranno
ritirato i Buoni Spesa, contribuendo così alla crescita ed al processo di sviluppo del territorio. All’importo totale
dei Buoni Spesa acquistati verrà aggiunta una quota per sostenere i costi di produzione materiali, gestione e
coordinamento dell’iniziativa, tale quota sarà determinata come segue: il 10% fino a 500 euro, il 7,50% da 500
a 5.000 euro e il 5% oltre 5.000 euro.
Domenica 18 maggio la nona tappa del giro d’Italia partirà da Lugo e precisamente da Piazza
Baracca per raggiungere Sestola. Ad arricchire
questo grande evento sportivo, verrà presentato
un ricco calendario di eventi che coinvolgono l’intera comunità lughese, associazioni economiche
sportive, di volontariato, culturali, le scuole di ogni
ordine e grado. Questo importante evento sportivo
permetterà alla città di Lugo di essere seguita dal
mondo intero e darà una visibilità straordinaria sulle
televisioni di tutto il mondo che faranno le riprese
prima e durante lo svolgimento della tappa. Come
Confesercenti riteniamo importante contribuire
per creare, coordinare e migliorare l’immagine
delle vetrine dei nostri negozi e delle piazze visto
che accoglieranno migliaia di appassionati. Lugo
verrà blindata, si dovranno sopportare disagi dovuti
alla circolazione ed alla sosta ma sarà una vetrina
delle grandi occasioni sicuramente da sfruttare da
parte delle nostre imprese, curando un’immagine
coordinata ed esteticamente accogliente. Si cercano imprese disponibili a sponsorizzare l’iniziativa
anche partendo da piccolissimi contributi attraverso formule che darebbero visibilità nel materiale
pubblicitario e promozionale. Per eventuali informazioni contattare la sede Confesercenti di Lugo
0545 904211.
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Ravenna
Le proposte Confesercenti per rilanciare il turismo a Ravenna
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Il nostro impegno…
segue dalla prima pagina
Carlo Sangalli di Confcommercio ha ribadito
la richiesta di abbassare di 1 punto l’IRPEF ed
abolire l’IRAP.
Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato
ha evidenziato che gli imprenditori non hanno
perso la speranza, hanno perso la pazienza sottolineando come la manifestazione del 18 febbraio, la più grande di sempre, a favore delle
piccole e medie imprese, è un segnale fortissimo
che il Governo non potrà evitare di considerare.
Dopo la manifestazione si è subito entrati nei
giorni caldi delle dichiarazioni programmatiche
del nuovo Presidente del Consiglio Renzi.
Il Presidente Venturi, con prudenza, ha sottolineato di cogliere su alcuni temi economici una
impostazione promettente.
Sono stati quindi avviati contatti e confronti con
vari esponenti del Governo, di cui due di particolare rilievo
R.E TE. Imprese Italia incontra il Min.Padoan: «l’Italia ha l’occasione di dare piu’
sostegno alle imprese. Un errore escludere lavoratori autonomi da riduzione
IRPEF»
Giacomo Basso di Casartigiani ha sottolineato
che quando si è deciso di organizzare questa
manifestazione alcuni fra noi erano perplessi,
ma da oggi possiano dire che questa Piazza può
essere chiamata Piazza del Popolo degli imprenditori italiani.
«L’Italia ha l’occasione di cambiare davvero, e le
piccole e medie imprese e l’impresa diffusa possono e vogliono essere partecipi e protagoniste
del cambiamento». Lo ha dichiarato Marco Venturi, presidente di turno di R.E TE. Imprese Italia,
nel corso dell’incontro con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, avvenuto
oggi presso la sede del Ministero.
«Apprezziamo la volontà del Governo di superare
i limiti di un’austerità eccessiva per dare mag-
giore impulso alla ripresa”, ha spiegato Venturi
durante il colloquio con il Ministro. “Condividiamo
il disegno generale delle proposte dell’esecutivo, ma riteniamo sia stato un errore escludere
dalla riduzione Irpef tanti piccoli imprenditori e
lavoratori autonomi, che andrebbero sostenuti
come gli altri».
«Al Governo – ha continuato il presidente di R.E
TE. Imprese Italia – chiediamo quindi ulteriori atti
di realismo e coraggio, con il duplice obiettivo
di rilanciare la domanda nel breve periodo e di
potenziare la struttura e il sistema produttivo del
Paese nel medio».
Nel corso dell’incontro, la delegazione di R.E
TE. ha consegnato al Ministro Padoan una serie di proposte per dare maggior sostegno alle
imprese. Ad iniziare dalla Delega Fiscale, di cui
le cinque associazioni che compongono R.E TE.
(Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) hanno chiesto un’attuazione rapida come primo passo di una vera e
propria Riforma del Fisco.
Tra le proposte avanzate al ministro, ci sono
anche l’innalzamento della franchigia Irap e il dimezzamento immediato dell’aliquota IMU sugli
immobili strumentali delle imprese, con l’obiettivo di una totale esclusione, e interventi per
dare nuovo impulso al credito, attraverso il rafforzamento dei Confidi e modalità semplificate
di accesso al Fondo di Garanzia per PMI, con la
contestuale incentivazione delle fonti alternative
al canale bancario.
Sul tema dei pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese,R.E TE. chiede lo sblocco
definitivo e rapido dei debiti, istituendo meccanismi per smaltire quelli pregressi anche attraverso
la compensazione diretta tra debiti e crediti ed
impedire il ripetersi dell’accumulo di risorse non
erogate. Inoltre – sostiene R.E TE. – è necessario rivedere il Patto di stabilità interno, nell’ottica
di un superamento dei vincoli per le amministrazione virtuose.
segue a pag. 8
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È la svolta buona? Il nostro impegno…
segue dalla prima pagina
provvedimenti data l’ampiezza degli investimenti
messi in atto (e non certo di immediata realizzabilità tramite la spending review affidata a Cottarelli). Bisogna però fare di più per le imprese
per assicurare crescita e lavoro, in primis su fisco
e burocrazia.
Altro aspetto importante da registrare e in questo
caso già concreto, anche se ora si passa all’esame del Senato (che ha coinciso proprio con
la giornata di presentazione dei provvedimenti
annunciati dal Consiglio dei Ministri) è l’approvazione da parte della Camera dei Deputati della
prima tranche della riforma elettorale (attesa da
anni) che dovrebbe assicurare maggiori certezze
(e stabilità) per l’esito futuro del voto degli italiani,
così come la presentazione di decreti per superare le Province elettive, il Cnel, ecc.
La “velocità del fare” si misura nel breve periodo
come la sua efficacia.
Vanno registrate con favore alcune misure che
guardano alla ripresa economica, ma rimane una
grande iniquità da sanare: se è giusto infatti sostenere i redditi più bassi dopo tanti anni di crisi,
è incomprensibile che i benefici Irap (concentrati
sul costo del lavoro) e le riduzioni Irpef taglino
fuori oltre tre milioni di piccole imprese senza
dipendenti.
Non dimentichiamo che il peso del fisco resta
sempre molto forte: a fine marzo sia i beneficiari
dei provvedimenti fiscali sia i 20 milioni di contribuenti esclusi hanno fatto fronte al pagamento
del conguaglio delle addizioni regionali e comunali, aumentato nella maggior parte dei casi.
Indubbiamente ci sarà una ricaduta positiva sui
consumi e alcuni interventi a favore delle Pmi
serviranno ad alleviare le grandi difficoltà in cui
versa questa parte fondamentale della nostra
economia che resta in forte difficoltà. Ma è lecito
aspettarsi non solo che a questo punto vengano
garantite le coperture finanziarie, ma anche che
si renda più equa ed efficace questa importante
operazione finalizzata a ritrovare rapidamente la
via della crescita economica.
Siamo all’inizio e mancano ancora molti dei testi
ufficiali, ma la strada intrapresa segna una certa
discontinuità con il passato e la voglia/volontà di
cambiare davvero la rotta dell’economia e del paese. Questo è quanto ha chiesto anche il mondo
delle piccole e medie imprese che pacificamente
e con determinazione è sceso in piazza a Roma
compatto per chiedere attenzione e azioni concrete di svolta (ne parliamo a parte in questo
numero). La crisi non dimentichiamo è ancora
pesante e semina chiusure e preoccupazioni
alte. Le attese sono tante e speriamo poi di poter confermare che chi ben comincia è a metà
del lavoro. L’opera è lunga e insolita e per farcela
servirà anche il contributo decisivo del mondo
associativo. Non ci interessa la concertazione
di prima che era molto autoreferenziale e inconcludente alla fine, ma il confronto sì e soprattutto
le risposte concrete. In bocca al lupo al Governo
e speriamo di cavarcela, ma sappia che noi non
staremo a guardare e ad aspettare.
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segue da pagina7
Sul fronte di costi energetici e tracciabilità dei
rifiuti, invece, le imprese chiedono, rispettivamente, sostegno per l’uso di fonti alternative e
la sostituzione del Sistri con un sistema più efficiente e meno oneroso dal punto di vista degli
adempimenti.
R.E TE. Imprese Italia incontra il Ministro
per la Semplificazione Marianna Madia
«Proseguire con decisione sulla via delle
semplificazioni»
Una delegazione di R.E TE. Imprese Italia guidata da Marco Venturi Presidente portavoce ha
incontrato oggi il Ministro per la Semplificazione
e Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.
Nel corso dell’incontro la delegazione di R.E TE.
Imprese Italia ha illustrato al Ministro le priorità
che vanno affrontate per liberare l’attività delle
imprese dal condizionamento soffocante della
burocrazia e dei suoi enormi oneri. Marco Venturi
ha espresso al Ministro Madia l’apprezzamento
per la dichiarata volontà del Governo di affrontare
le questioni attinenti al tema della semplificazione
ed ha ricordato l’esigenza di un approccio organico alla formulazione delle norme, per assicurare fruibilità e leggibilità dei testi normativi. Così
come vanno resi più incisivi gli strumenti di analisi
di impatto della normativa.
R.E TE. Imprese Italia ha indicato i punti sui quali
occorre intervenire per modificare aspetti decisivi
per la vita delle imprese, dal problema grave dei
costi abnormi, a quello di giungere ad un sistema
più snello di controlli, a misure che rafforzino il
processo di semplificazione che riguarda materie fondamentali come l’ambiente, il lavoro, la
sicurezza ed il fisco.
R.E TE. Imprese Italia si è detta disponibile a
proseguire il confronto ed a supportarlo con le
sue proposte in un percorso di proficua collaborazione. Nella cronologia dei provvedimenti del Governo,
l’ultimo sul quale RETE Imprese Italia si è potuta
misurare, riguarda il Decreto Legge sul Lavoro.
DL lavoro, R.E TE. Imprese Italia: «Interventi nella direzione giusta, accolte le
richieste delle imprese. Bene semplificazioni, aiuteranno il rilancio dell’occupazione»
«Misure da tempo attese, che vanno nella direzione più volte indicata da R.E TE. Imprese
Italia. I provvedimenti di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure favoriranno certamente l’accesso al mondo del lavoro e saranno
strumenti utili per far ripartire l’occupazione, in
particolar modo quella dei giovani».
Così le cinque associazioni che compongono
R.E TE. Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti)
commentano l’entrata in vigore del Decreto
Legge sul lavoro, recante disposizioni urgenti
per favorire il rilancio dell’occupazione e per la
semplificazione degli adempimenti a carico delle
imprese, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale.
«I contratti a termine e quelli di apprendistato
sono stati finalmente liberati da vincoli e anacronistici orpelli amministrativi: la semplificazione
delle procedure è la strada giusta da percorrere
per sbloccare le nuove assunzioni. In particolare, apprezziamo l’elevazione da 12 a 36 mesi
della durata del rapporto a tempo determinato
acausale, che pone finalmente fine ad una delle
principali fonti di contenzioso per le imprese. Riteniamo utile che il decreto, nel fissare al 20% il
limite massimo per l’utilizzo dell’istituto del tempo
determinato, abbia salvaguardato l’autonomia
dei CCNL a disporre misure diverse prevedendo
comunque la possibilità per le imprese fino a 5
dipendenti di stipulare comunque un contratto.
Accogliamo con favore anche la possibilità di
proroga fino ad 8 volte entro il limite dei tre anni
nell’ambito della stessa attività lavorativa».
«Giudizio positivo, inoltre, sulle semplificazioni
apportate al contratto di apprendistato, tutte a
vantaggio della formazione in azienda, che sicuramente aiuteranno il rilancio di questa tipologia
contrattuale così importante per l’inserimento al
lavoro dei giovani. Bene anche la smaterializzazione del Durc e lo stanziamento di ulteriori
risorse su i contratti di solidarietà».
Il cantiere, dunque, è aperto. Ora, al tramonto di
ogni giorno, gli imprenditori vogliono veder concluso un tratto nuovo utile, produttivo, capace di
rilanciare l’economia di questo Paese, che non
ha più tempo di attendere.
Le nostre imprese sono qui, molte in difficoltà
non più disposte ad attendere i tempi della vecchia politica.
2
n.
Proprietario: Confesercenti provinciale forlivese
Autorizzazione tribunale di Forlì n. 6/2004
Autorizzazione del tribunale
di Ravenna n. 1226/2004­­­­­
Redazione: Via Grado n. 2 Forlì tel. 0543 375701
Direttore Responsabile Giancarlo Corzani
Recapito Confesercenti Ravenna
Piazza Bernini 7 tel. 0544 292711
Recapito Confesercenti Cesena
Via IV Novembre 145 tel. 0547 622601
Stampa Full Print Ravenna
Hanno collaborato a questo numero:
da Ravenna Roberto Lucchi, Giancarlo Melandri,
Riccardo Santoni, Loretta Emiliani, Giulio Di Ticco;
da Cesena Gianpiero Giordani, Graziano Gozi;
da Forlì Giancarlo Corzani, Fabio Lucchi,
Lores Frignani, Stefania Bartoletti.
Chiuso in tipografia il 17 aprile 2014