Gruppo SACE - Country Risk Map

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Gruppo SACE - Country Risk Map
INDONESIA
Capitale
Giacarta
Popolazione (milioni)
247,95
46/100
65/100
67/100
PIL nominale (miliardi USD PPP)
1.284,79
PIL pro capite (USD, PPP)
5.182
Condizioni di assicurabilità
Rischio sovrano
apertura senza condizioni
Rischio privato
apertura senza condizioni
Rischio bancario
apertura senza condizioni
Categoria Ocse
3
Mancato pagamento controparte Esproprio e violazioni contrattuali Mancato pagamento controparte
sovrana
bancaria
51/100
61/100
Rischio guerra e disordini civili Mancato pagamento controparte
corporate
56/100
Trasferimento capitali e
convertibilità
Contesto Politico
Il governatore di Jakarta Joko Widodo è stato eletto alla presidenza del paese con le elezioni di luglio 2014. Il nuovo presidente, considerato
un riformista, gode di un ampio consenso tra le classi popolari grazie alla sua reputazione nel contrasto alla corruzione. Anche gli investitori
internazionali hanno accolto favorevolmente l’elezione. Il consolidamento del regime democratico è ancora minato da frequenti fenomeni di
corruzione e la transizione verso una democrazia matura è ancora ostacolata da diverse questioni strutturali.
Contesto Economico
L’Indonesia si è affermata come una delle economie emergenti più promettenti. Ha beneficiato di due upgrade in sede OCSE (nel 2010 e nel
2012) e Fitch e Moody’s le hanno assegnato un rating investment grade, per la prima volta dalla fine delle crisi asiatica del 1997. La crescita
economia è trainata dai consumi domestici e dalle esportazioni (specialmente di materie prime, primo fra tutte il carbone). Il governo si
propone di far diventare l’Indonesia una tra le maggiori economie a livello mondiale entro il 2025 attraverso un massiccio piano di
investimenti, il 45% dei quali destinato soprattutto alle infrastrutture. Il bando alle esportazioni minerarie potrebbe tuttavia avere un impatto
negativo sulla crescita del paese e aumentando il deficit delle partite correnti.
Contesto Finanziario
Il sistema bancario indonesiano è costituito da 120 banche commerciali: 4 sono pubbliche e detengono il 37,5% delle attività totali, mentre
116 sono banche private. Nel paese si stanno diffondendo anche istituti di finanza islamica (al momento 34 istituti). Le banche sono ben
capitalizzate, caratterizzate da buona profittabilità, e la qualità degli asset è positiva. Le autorità hanno reso note nuove regole sulla struttura
proprietaria delle banche, che prevedono limiti alla partecipazione detenuta in una banca locale sia da parte di investitori sia locali che
stranieri. La Banca Centrale si riserva, comunque, la possibilità di autorizzare il possesso di quote maggiori.
Contesto Operativo
Corruzione e burocrazia sono i principali problemi per gli investitori. Nel 2012 il governo ha reso più stringente la regolamentazione del settore
delle risorse naturali, accrescendo le preoccupazioni da parte degli investitori esteri. Le infrastrutture necessitano di investimenti che il
governo si è impegnato ad effettuare in collaborazione con i privati. La sicurezza è minacciata da azioni terroristiche e istanze indipendentiste,
in particolare nella regione di Papua.
RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES
RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO
Bilancia dei pagamenti
Le esportazioni indonesiane hanno beneficiato, negli ultimi anni, dell’aumento dei prezzi delle materie prime e della domanda da parte di India
e Cina. Dal 2012 hanno tuttavia subito un rallentamento dovuto alla minore domanda estera, mentre le importazioni continuano ad essere
sostenute da una solida domanda domestica. Questo ha determinato una riduzione del saldo di bilancia commerciale e di parte corrente. Il
Paese ha beneficiato di crescenti afflussi di capitale estero grazie alle potenzialità di crescita e alla disponibilità di risorse naturali: nel 2011 gli
IDE hanno raggiunto la cifra record di 19 miliardi USD.
Settori di opportunità.
Le opportunità per le aziende italiane appaiono promettenti. La meccanica strumentale può soddisfare le esigenze di una rapida
industrializzazione, soprattutto a fronte della volontà governativa di potenziare la trasformazione in loco delle proprie materie. Il versante dei
beni di consumo può invece puntare sull’espansione del ceto medio indonesiano, cresciuto di circa il 62% nel periodo 2003-2010, passando
da 81 milioni a 131 milioni di individui.
Commercio e presenza italiana
I principali partner commerciali dell’Indonesia sono Giappone, Cina e Stati Uniti. L’Italia è il 16° paese fornitore a livello globale (3° in UE dopo
Germania e Francia). Le esportazioni italiane in Indonesia hanno segnato un calo del 7,8% nel 2013 dopo la forte crescita nel 2012 (+56%
rispetto al 2011). Continuano a diminuire anche le importazioni dal paese (-7,9%). Gli investimenti italiani sono principalmente diretti nel
settore minerario e dei trasporti. Le aziende italiane attive nel paese hanno preannunciato piani di espansione della propria attività, grazie ai
positivi risultati economici aziendali e al dinamismo del Paese. Tra le presenze più significative si segnalano Eni, Enel e Saipem per il settore
energetico, Piaggio e Pirelli per il settore dei trasporti, Prysmian (cavi per il settore oil&gas e telecomunicazioni), Perfetti (industria dolciaria) e
Nuovo Pignone (produzione di turbine per settore impiantistico ed energetico).
COUNTRY RISK UPDATES
Luglio 2014
Il governatore di Jakarta, Joko Widodo, è stato eletto presidente con il 53% dei consensi contro il 47% del suo avversario Prabowo Subianto.
Subianto ha annunciato che presenterà ricorso alla Corte costituzionale. Non sembrano tuttavia ipotizzabili un ribaltamento del voto né
ripercussioni sulla stabilità politica. Widodo assumerà ufficialmente la carica dal prossimo ottobre. Il nuovo presidente dovrà confrontarsi con
l’economia in rallentamento (al 5,4% quest’anno contro un tasso di cre-scita del 6,5% nel 2011) e la necessità di riforme del paese. L’apertura
del presidente neo-eletto ai capitali esteri è stata rice-vuta positivamente dagli investitori internazionali. Resta comunque dubbia la possibilità
di una rimozione del bando all’ex-port di materie prime.
Si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali. I risultati ufficiali non saranno disponibili prima di due settimane. Se-condo i primi quick
counts basati su un campione limitato di elettori, a prevalere sarebbe il governatore di Jakarta Joko Widodo. Il risultato preliminare è tuttavia
contestato da parte dell’avversario, l’ex generale Prabowo Subianto. Anche qualo-ra dovesse vincere il candidato più liberale, Widodo, è
tuttavia difficile ipotizzare la rimozione del bando all’export di mate-rie prime adottato a inizio anno visto l’ampia popolarità della misura.
Un’impresa mineraria statunitense, la Newmont, ha annunciato di aver richiesto l’intervento di un arbitrato internazionale contro il bando
all’export che ha obbligato la compagnia a interrompere la produzione nel paese.
Maggio 2014
I risultati ufficiali hanno confermato la vittoria relativa del partito di opposizione PDI-P con il 19% dei voti. Il partito del presidente uscente
Yudhoyono si è piazzato quarto, con l’11,8%. Joko Widodo, leader del partito di maggioranza e già sin-daco di Jakarta, rafforza la possibilità di
risultare vincitore alle prossime elezioni presidenziali programmate per luglio, no-nostante il risultato elettorale sia stato inferiore alle attese. Il
secondo partito del paese ha infatti annunciato di appoggiare la candidatura di Widodo. L’avversario maggiormente accreditato per la
presidenza è dunque ora il leader del terzo partito, l’ex generale Prabowo Subianto.
Aprile 2014
Si sono svolte le elezioni legislative. Occorrerà circa un mese perché vengano resi noti i risultati ufficiali. Stando alle prime stime postelettorali, tuttavia, emergerebbe una elevata frammentazione politica. Il partito d’opposizione, il PDI-P, considerato favorito e indicato al 37%
delle preferenze dai sondaggi pre-elettorali, avrebbe ottenuto meno del 20% dei voti. Il voto costituisce un importante test elettorale in vista
delle elezioni presidenziali di luglio. Secondo la legge indonesiana possono presentare la candidatura alla presidenza solo i partiti che
ottengono più del 25% dei voti o il 20% dei seggi in parlamento. È probabile la formazione di una coalizione di maggioranza che potrebbe
presentare un ticket condiviso per la presidenza e vicepresidenza.
La Japan Bank for International Cooperation, l’Asian Development Bank ed altre sei banche commerciali internazionali hanno sindacato un
finanziamento di USD 1,17 miliardi per la costruzione di una centrale geotermica da 320 megawatt a Sarulla, nel nord dell’isola di Sumatra. Si
stima che il paese detenga il 40% delle risorse geotermiche mondiali. Attualmente la produzione elettrica indonesiana è dipendente per il 65%
da carbone e petrolio. Il governo intende aumentare la quota di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dal 5% al 25% entro il 2025.
Marzo 2014
L’autorità anti-corruzione ha sollecitato il governo ad applicare la norma ministeriale del 2012 che aumenta le royalty a carico delle società
minerarie. Secondo l’autorità lo stato sta sostenendo perdite legate al mancato pagamento delle imposte da parte di un centinaio di
compagnie operanti nell’ambito dei Contracts of Work (CoW, tra cui alcune delle principali società minerarie come Vale, Newmont e Freeport
McMoRan) e dei Coal Contracts of Work. Entrambe le tipologie contrattuali sono precedenti all’introduzione della Mining Law del 2009
(nell’ambito della quale è stata introdotta la norma ministeriale) e il tentativo del governo di applicare l’incremento delle royalty in modo
retroattivo è destinato a incontrare forti resistenze da parte delle società interessate.
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