Ginsborg Paul, Storia d`Italia dal dopoguerra ad oggi. Societa e

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Ginsborg Paul, Storia d`Italia dal dopoguerra ad oggi. Societa e
Ginsborg Paul, Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi. Societa e politica 1943-88, Torino, Einaudi,
1989, Cap. V “La Democrazia cristiana, lo Stato, la societa', p. 188-249.
La DC aveva ottenuto la maggioranza assoluta alle elezioni del 1948 (il 48,5% dei voti per 305
deputati su 574).
L'inerzia e l'incapacita' di rispettare le promesse di giustizia sociale portarono a un
ridimensionamento progressivo del consenso. Gia' all'inizio del 1952 era venuto alla ribalta il
problema dell'instabilita' delle maggioranze di governo e la conseguente ricerca di alleati politici.
De Gasperi cerco' di porre rimedio cambiando le regole del gioco. La DC propose una legge
elettorale secondo cui ogni coalizione di partiti che ottenesse il 50% piu' uno nelle elezioni politiche
avrebbe guadagnato i due terzi dei seggi nella Camera dei Deputati.
Pressata dal Vaticano perche' si alleasse con l'estrema destra (com'era accaduto alle elezioni
amministrative di Roma del 1952) il suo anticomunismo si era venuto accentuando con la tensione
internazionale prodotta dalla guerra di Corea.
La sinistra DC entra in crisi. Dossetti disilluso sulla possibilità di realizzare il riformismo cattolico,
decise di sciogliere la propria corrente ed entro' in un monastero.
De Gasperi elaboro' il concetto di “democrazia protetta” grazie al quale il vulnerabile stato
democratico italiano si difendeva con leggi eccezionali che miravano a restringere le liberta' civili,
rafforzare la legge e l'ordine, limitare i diritti degli “estremisti”. La legge elettorale rientrava in
questo progetto (fu bollata come “legge truffa” dalle opposizioni comparata alla legge Acerbo del
1923 che attribuiva i due terzi dei seggi della Camera al partito che avesse ottenuto piu' del 25% dei
voti.
Le elezioni del 7 giugno del 1953 non portarono la coalizione (DC-Pli-Pri-Psdi) a centrare il
risultato. Ottenne il 49,85% dei voti; i monarchici passarono dal 2,8 al 6,9 e Msi dal 2 al 5,8%.
Il cattolico e il combattente della guerra fredda prevalsero sul riformista De Gasperi. La creazione
della Cassa del Mezzogiorno e il suo impegno europeo attenuarono questo giudizio.
Msi : minoranza significativa. Voti dalle città meridionali, da quartieri romani come il Flaminio,
costruiti durante il Fascismo e abitati da impiegati che dovevano il loro posto di lavoro al regime.
Nazionalismo retorico veemente sulla questione di Trieste e per quelli che avevano sofferto per la
perdita delle colonie africane. Potente richiamo anche tra i settori delle classi povere, degli studenti
e della piccola borghesia del meridione. I dirigenti del partito erano figure di secondo piano della
Repubblica di Salo'. Il segretario Augusto De Marsanich rappresentava l'ala moderata e ricercava un
fronte unito delle destre contro il comunismo. Leader della opposizione interna piu' legata alla
tradizione fascista era Giorgio Almirante.
Lo Stato ereditato dalla DC era fortemente accentratore. I Savoia col desiderio di creare un'unica
nazione con tradizioni e leggi uniformi porto' all'instaurazione di un apparato statale oppressivo e
invadente.
Il funzionamento dell'amministrazione italiana si basava suol concetto del Rechstaat: ogni azione
condotta in nome dello Stato doveva essere inserita nella cornice della legge amministrativa.
Si genero' una impareggiabile confusione di leggi, statuti, circolari e direttive. Inoltre la PA divenne
terreno di coltura del clientelismo: in cambio di fedeltà politica i padrini distribuivano posti di
lavoro, favori, accelerazioni nelle pratiche amministrative.
L'industrializzazione attrasse i giovani al Nord mentre le università di Roma, Napoli, Bari Palermo
e Messina sfornarono migliaia di laureati in legge che invasero la PPAA che si meridionalizzo'.
L'amministrazione era caratterizzata dalle “burocrazie parallele” . Aziende autonome che
controllavano ferrovie, poste per cui i servizi pubblici venivano gestiti da istituzioni semiindipendenti ognuna con una sua burocrazia (parastato).
Con la guerra di Corea l'Italia comincio' ad avere un ruolo anche militare all'interno della strategia
globale USA. L'Italia entro' nella NATO nel 1949. L'esercito riequipaggiato dagli USA. Elevata la
leva a 18 mesi.
Le forze di polizia erano divise tra Carabinieri e PS. La rivalità era molto elevata. I Carabinieri
controllavano i piccoli centri di campagna, riservando alla PS la responsabilità dell'ordine pubblico
delle città.
La PP.AA. era composta da personale che aveva servito sotto il fascismo e i codici erano gli stessi.
A partire dal codice penale Rocco. La Corte costituzionale fu istituita solo nel 1956 e revoco' alcune
delle leggi che erano in contrasto con la nuova Costituzione. Ancora nel 1961 la Corte confermo' larticolo 559 del codice penale, che puniva l'adulterio della moglie più severamente rispetto a quello
del marito.
Nel 1958 fu creato il Consiglio superiore della magistratura, previsto dalla Costituzione, composto
da magistrati ed eletto da loro che aveva il compito di occuparsi della disciplina e delle promozioni.
Intero sistema era costruito sui valori post-risorgimentali della ratifica e del controllo sulle azioni
dell'esecutivo più che sulla rapidità e la trasparenza delle procedure. Cinque tapper per spendere
denaro pubblico: voto parlamentare, verifica del Consiglio di Stato, approvazione dell;a Ragioneria
centrale di ogni Ministero, beneplacito del Tesoro, registrazione presso la Corte dei Conti.
L'Inps si occupava delle pensioni di anzianità e invalidità, maternità e assegni familiari, dei sussidi
di disoccupazione. L'Inam si occupava delle assicurazioni per le malattie e l'Inail degli incidenti sul
lavoro. Gestione caotica e inefficiente.
Gli Istituti erano anche responsabili del sistema sanitario, dal servizio di bassa qualità (“medico
della mutua”).
Nel 1950 solo le Regioni Sicilia, Val d'Aosta e Trentino Alto Adige avevano assemblee regionali. Le
Province avevano poteri limitati e dipendevano dal Tesoro dal punto di vista finanziario. Ai comuni
(7681 nel 1947) competevano: sanità, trasporti locali, censimento, vigilanza urbana, servizi sociali.
Avevano limitate attribuzioni in campo fiscale e le tasse comunali erano inadeguate ai bisogni.
Gravava, inoltre, il potere di controllo e di veto degli emissari di governo nelle province, i prefetti.
Ogni atto comunale doveva essere comunicato entro 8 giorni al prefetto che aveva 20 giorni di
tempo per annullarlo se non lo trovava confacente alle leggi o alle disposizioni governative.
Formidabile fusione fra DC e Stato (al governo ininterrottamente dal 1947). I seguaci di Dossetti si
proponevano di salvaguardare i valori cattolici in una società in trasformazione. Richiamo alla
solidarietà e carità reciproca, enfasi sull'associazionismo, riaffermazione del dovere dello Stato di
proteggere l'integrità del nucleo familiare e di assistere i ceti più deboli e i poveri.
La DC abbracciava queste parole ma la maggioranza del partito persegui' la causa della
modernizzazione sui temi chiavi della libertà dell'individuo e dell'impresa, dello sviluppo della
tecnologia e dei consumi capitalistici, del libero gioco delle forze di mercato. Le idee liberiste sullo
sviluppo dell'economia vennero a scontrarsi con l'integralismo cattolico, secondo cui l'intera societa'
doveva modellarsi sui valori cristiani e rifletterli.
Una difficoltà a produrre una strategia coerente venne incentivata dalle correnti interne al partito.
Dalla morte di De Gasperi la DC divenne sempre pia' divisa. Negli anni '50 il predominio della
corrente fanfaniana “Iniziativa democratica” maschero' in parte questa tendenza che emerse
fortemente dopo il 1959.
Frequenti i compromessi fra maggioranza e opposizione. L'immagine del Parlamento come potere
legislativo e promotore delle grandi riforme cedette il passo a una realta' meschina di promulgatore
di leggine approvate nelle commissioni parlamentari.
L'Italia della DC
La Chiesa rimaneva la maggiore autorità morale e ideologica. L'anziano Pio XII continuava a
rammentare a clero e fedeli la necessità di proseguire la lotta al comunismo, per la difesa della
famiglia cristiana, e della secolare tradizione cattolica contro il nemico che veniva dall'est.
Cattolicesimo, americanismo, fordismo: base della ideologia dominante.
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Il cittadino non si sentiva vincolato a uno Stato che non riusciva a garantirgli funzionari onesti e
servizi pubblici decenti, maggiore giustizia e democrazia, tutela delle libertà civili: molti principi
della Costituzione repubblicana rimasero sulla carta.