Suite francese - Cinema Verdi
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Suite francese - Cinema Verdi
Cineforum G. Verdi www.cineverdi.it Suite francese CAST TECNICO ARTISTICO Regia Saul Dibb Sceneggiatura S. Dibb, M. Charman Soggetto Irène Némirovsky Fotografia Eduard Grau Montaggio Chris Dickens Musiche Rael Jones Scenografia Michael Carlin Distribuzione Videa CDE Paese Francia 2014 Durata 107’ INTERPRETI E PERSONAGGI Michelle Williams Lucille Angellier Matthias Schoenaerts Bruno von Falk Kristin Scott Thomas Madame Angellier Sam Riley Benoit Ruth Wilson Madeleine Labarie Lambert Wilson Visconte Montmort Margot Robbie Celine 41°° anno 5°° film cinematografico[...] i collegamenti delle parti fra loro”. E ancora: “Se conoscessi meglio la musica, credo che questo potrebbe aiutarmi. In mancanza della musica, quello che al cinema si chiama ritmo. Insomma, preoccuparsi da una parte della varietà e dall'altra dell'armonia. Nel cinema un film deve avere una unità, un tono, uno stile” stile”. Questi gli appunti tratti dal diario della Némirosky, ebrea francese di origine ucraina, deportata e morta ad Auschwitz nell’estate del ’42. Queste ueste le parole che svelano i piani dell’autrice in merito ad un “poema sinfonico”, rimasto incompiuto, che avrebbe dovuto essere composto da cinque parti. Cinque movimenti, come appunto quelli di una suite musicale. Un insieme di brani correlati, pensati per essere suonati in sequenza e caratteriz caratterizzati ognuno da un differente ritmo di esecuzione da cui prendere il titolo. Non avrebbe mai dimenticato quella breve stagione. Mai avrebbe ritrovato esattamente quel genere di piacere. Ci resta sempre in fondo al cuore il rimpianto di un'ora, di un'estate, di un fuggevole istante in cui la giovinezza si schiude come una gemma. (Irène Nèmirovsky) Tratto dall’omonimo bestseller di Irène Némirovsky, pubblicato postumo nel 2004 a più di sessant’anni dalla sua stesura, Suite francese è la degna trasposizione cinematografica di un’opera letteraria di grande pregio, che al cinema in qualche modo attinge, sin dalla sua prima elaborazione. “Il libro in sé deve dare l'impressione di essere semplicemente un episodio […] La forma, dunque, ma dovrei dire piuttosto il ritmo: il ritmo in senso Il film egregiamente diretto, e in parte scritto, dal britannico Saul Dibb, complice l’interpretazione della brava Michelle Williams e il coro di abili inter interpreti che l’accompagnano, rende alla perfezione il ritmo del secondo episodio di questa sinfonia letteraria incompiuta, intitolato dalla Némirosky “Dolce”. Questo titolo, che rimanda appunto alla terminologia musicale, è lo stesso del Suite francese brano creato per l’occasione dal premio Oscar Alexandre Desplat e, nel film, composto dal tenente Bruno Von Falk (Matthias Schoenaerts), ufficiale tedesco stanziato in un piccolo borgo della campagna francese. Siamo nell’estate del ’40, alle porte di Parigi, bombardata e occupata. Qui vive Lucille (la Williams) insieme a Madame Angellier (Kristin Scott Thomas), la suocera meschina e dispotica che la costringe ad una soffocante esistenza, in attesa del ritorno del marito dal fronte. A stravolgere la precaria quiete della cittadina e delle due donne, prima l’arrivo degli sfollati in fuga da Parigi e poi i soldati tedeschi, che occupano il paese e fanno alloggiare i propri ufficiali nelle abitazioni dei notabili del luogo. A casa Angellier arriva così Bruno, soldato per dovere e compositore per vocazione, che trova in Lucille, e nel suo pianoforte, la passione, l’umanità e la bellezza che la guerra sembrava aver spazzato via. 28 - 29 - 30 - 31 ottobre Ma attenzione: Suite Francese non è un film d’amore. Perché se è vero che al centro della vicenda vi è la relazione tra Bruno e Lucille, è altrettanto vero che protagonisti di questo lungometraggio, restano gli uomini e l’effetto che la guerra ha su di loro. “Per vedere di cosa sono fatte le persone, comincia una guerra”, dice una delle abitanti del villaggio alla protagonista. Ed è proprio di questo che stiamo parlando. Di come e quanto una guerra possa stravolgere la natura degli uomini sino a renderli duri, violenti e brutali o, altrimenti, coraggiosi, compassionevoli e solidali come mai avrebbero immaginato. Perché al di là della divisa, della bandiera e della lingua, dall’altra parte della barricata ci sono sempre e solo uomini. Ed è forse questo il messaggio più grande del film, valido oggi come allora. Nel 1942 tra bombardamenti, ghetti e campi di concentramento, così come nel 2015 tra barconi, intolleranza e centri di accoglienza. Maria Elena Mancuso [email protected] Cineforum G. Verdi www.cineverdi.it Il regista Saul Dibb nato il 04 aprile 1968 a Londra (Gran Bretagna) 41°° anno 5°° film Suite francese L’attr L’attrice Michelle Williams nata il 9 settembre 1980 a Kalispell (USA) alcuni tra i film più importanti alcuni tra i film più importanti (2008) La duchessa (2006) The Line of Beauty (2004) Bullet Boy (2013) Il grande e potente Oz (2010) Shutter Island (2005) I segreti di Brokeback Mountain (2004) La terra dell'abbondanza La locandina Il prossimo film Premi e riconoscimenti I costumi sono stati curati dal pluri- Margherita è una regista di successo in crisi creativa che deve affrontare molte premiato costumista inglese Michael O’Connor (già con Dibb ne La Duchessa) difficoltà anche nella vita privata: la malattia della madre, la separazione dal marito e i problemi adolescenziali della figlia. La truccatrice premio Oscar Jenny Shircore si è occupata del trucco e delle acconciature. Curiosità Colonna sonora Voti film rassegna Il budget di Suite Francese è stato di circa 20 milioni di dollari. Le riprese del film sono durate 9 settimane: otto iin Belgio e una in Francia. In Belgio le riprese hanno avuto luogo nelle province dell'Hainaut e Brabante Vallone, in particolare nel villaggio di Marville La cittadina francese di Bussy infatti è stata ricostruita interamente a Marville. Le musiche, fondamentali per il tema del film, erano state affidatee in prima istanza al premio Oscar Alexandre Desplat , poi invece sostituito (brillantemente) da Rael Jones. I silenzi dell’amore impossibile tra Lucille e Bruno sono riempiti da una colonna sonora evocativa e romantica. La scrittrice Irene Nemirovsky aveva concepito il suo romanzo (poi incompiuto) in 5 parti, doveva essere come una sinfonia, “qualcosa di simile alla Quinta di Beethoven”. In musica, infatti, la Suite uite (in francese successione) è un insieme di brani correlati e pensati per essere suonati in sequenza. • • • • Michelle Williams ha dovuto prendere lezioni di pianoforte per meglio calarsi nella parte di Lucile. L'attrice è stata per tre volte candidata all’Oscar: per Brokeback Mountain, Blue Valentine e Marylin. 28 - 29 - 30 - 31 ottobre La teoria del tutto La famiglia Belier Still Alice Nessuno si salva da solo 4,44 4,41 4,05 3,29 La parola al pubblico Inviate i vostri commenti al 348 - 5603580 STILL ALICE “Film Film bellissimo che tratta in modo empatico e delicato un tema di cui vorremmo evitare anche di parlare. Eccezionale l’interprete.” R. L’ultimo film di Nanni Moretti, che interpreta il fratello della protagonista, è un’opera delicata, intima, profonda e sincera. Bravissimi Margherita Buy e John Turturro. “Si esce dalla sala con una gran pena in cuore. Purtroppo anche la realtà che viviamo ci sottopone a prove difficili, spettatori di amici o conoscenti trasformati dalla perdita della memoria o dell’identità. Splendida interpretazione dell’attrice che è riuscita a spegnere il suo sguardo facendoci entrare nei suoi tormenti e nella sua lotta dalla vittoria impossibile.” G. “Nulla è perduto per sempre. Viviamo accumulando ricordi per rafforzare la nostra identità e poi arriva inesorabilmente presto o tardi il momento di lasciar andare. Film molto toccante: con garbo e rispetto ci ricorda di non forzare il fluire della vita e di non fare resistenza agli eventi negativi poiché nulla è perduto per sempre.”