Cinema in.. giardino! - Associazione Culturale Barbablù

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Via dei Fiori 65
47023 Cesena (FC)
328/9086126
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Cinema in.. giardino!
Proiezione numero 1.
MERCOLEDI’ 29 GIUGNO 2011
“Innamorarsi a Manhattan”
USA, 2005
Regia di Mark Levin
New York. Manhattan.
Gabe ha 11 anni e si è sempre e solo interessato di basket e videogiochi. Al corso di karate incontra e
conosce Rosemary, ragazzina vispa e vivace. Gabe per la prima volta inizia a guardare l’altro sesso con occhi
diversi e interessati. E capirà e scoprirà le gioie e le ansie della prima cotta della vita.
Commedia sentimentale e romantica, ambientata nella New York che tutti conosciamo grazie proprio alle
infinite pellicole che l’hanno consacrata città simbolo dell’amore, ha per protagonisti due ingenui e
spontanei undicenni.
Una sceneggiatura lineare e semplice dona al film un alone di freschezza che si respira durante tutta la sua
durata, conferendogli le sembianze di una simpatica favola moderna. A fare da sfondo a litigi,
incomprensioni, primi dubbi e incertezze, una New York patinata, fotografata nei suoi luoghi simbolo, a
partire dall’immancabile Central Park.
Il regista Mark Levin, che ha scritto anche la sceneggiatura insieme alla moglie, firma questo suo film
d’esordio con consapevolezza e un umorismo spesso colto (con tanto di citazioni cinematografiche),
riuscendo a creare una pellicola interessante. Usando la forma del diario del bambino, che racconta le sue
peripezie in prima persona, riesce a far sorridere e a commuovere.
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Ore 20. Apertura dei cancelli e possibilità di prendere posto e cenare all’aperto
Ore 21. Inizio proiezione.
Dalle 20 alle 21.30. I bambini giocano con Ass. Culturale Barbablù
Proiezione numero 2.
MERCOLEDI’ 6 LUGLIO 2011
“Kiki, consegne a domicilio”
Giappone, 1989
Regia di Hayao Miyazaki
Il quinto film di Hayao Miyazaki, il celebre maestro del cinema d'animazione giapponese, è "Kiki consegne a
domicilio", del 1989 (uscito in Italia su dvd nel 2002). Kiki è una strega di 13 anni e proprio a quest'età deve
lasciare i suoi genitori per cominciare il suo noviziato di un anno in una città a sua scelta. Parte sulla scopa
di sua madre insieme all'inseparabile gatto nero Jiji e si stabilisce in una piccola cittadina costiera, dove
inizialmente non sembra molto ben vista. Poi però conosce la signora Osono, una panettiera che la ospita e
le permette di inaugurare un'attività di consegne a domicilio. Fra un'avventura e l'altra conoscerà una
solitaria disegnatrice, due simpatiche vecchiette e un bambino appassionatissimo di volo.
La particolarità principale di "Kiki consegne a domicilio" è la naturalezza con la quale il regista racconta una
favola di buon cuore davvero molto originale, che non si svolge secondo la solita struttura narrativa della
banale avventura di buoni contro cattivi. Il film è infatti prevalentemente incentrato sulla figura di Kiki e sul
Sede Cesena, via dei Fiori 65, 328/9086126
Responsabile di sede Dott.ssa Elisa Rocchi
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suo inserimento in un mondo nel quale non ha mai vissuto: la sistemazione, le nuove conoscenze, l'avvio
della sua attività, insomma la sua capacità di rendersi indipendente, così da poter diventare una strega a
tutti gli effetti; che poi, metaforicamente, ciò rappresenta il passaggio dall'infanzia all'età adulta. Il fatto che
Kiki non senta più la voce di Jiji a partire da un certo punto della storia è proprio perché la ragazza sta
crescendo ed essendo Jiji un suo famiglio, ne ha potuto udire la voce solo quando lei era bambina.
Mancano figure negative, quell'antipatia che di tanto in tanto si prova per qualche personaggio secondario
(penso per esempio alla sgarbatezza della viziatissima ragazzina alla quale Kiki consegna lo sfornato della
nonna) sono semplici ma realistiche rappresentazioni di concetti che si ritrovano tranquillamente nella vita
di tutti i giorni. Ed è questo uno degli aspetti che rendono il film di Miyazaki un ottimo prodotto: l'abilità del
regista e sceneggiatore di raccontare (come sempre ha fatto) una storia fantastica in grado di
rappresentare ed insegnare valori reali. Da citare, oltre ai temi portanti di indipendenza e rapporti sociali,
anche l'amicizia (Tombo), l'amore (Jiji e la gattina bianca) e l'importanza dell'essere piuttosto che
dell'apparire (il vestito nero della strega).
Inoltre, come ci si aspetta sempre da Miyazaki, si rimane soddisfatti anche sotto il punto di vista estetico:
disegni e animazioni sono di alto livello.
La pellicola è tratta dal romanzo di Eiko Kadono.
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Ore 20. Apertura dei cancelli e possibilità di prendere posto e cenare all’aperto
Ore 21. Inizio proiezione.
Dalle 20 alle 21.30. I bambini giocano con Ass. Culturale Barbablù
Proiezione numero 3.
MERCOLEDI’ 13 LUGLIO 2011
“Il Piccolo Nicolas e i suoi Genitori”
Francia, 2009
Regia di Laurent Tirard
La vita del piccolo Nicolas trascorre tranquillamente. Ha dei genitori che lo amano, una banda di amici
simpatici con i quali si diverte un sacco, e non ha nessuna voglia che tutto questi cambi... Ma un giorno,
Nicolas sente di sfuggita una conversazione tra i suoi genitori che lo convince che la madre sia incinta. Preso
da panico, Nicolas inizia ad immaginare il peggio: presto arriverà un fratellino che accentrerà talmente
l'attenzione che i suoi genitori non potranno più occuparsi di lui e finiranno per abbandonarlo nel bosco
come Pollicino...
Il film è tratto da uno dei più grandi classici per l'infanzia che siano mai stati pubblicati in Francia.
“Le Petit Nicolas” (Il piccolo Nicola) è un personaggio della letteratura per ragazzi creato dalla fantasia
dell’autore francese René Goscinny e ravvivato dai simpatici disegni di Jean-Jacques Sempé. L’umorismo di
questi libri si sviluppa mediante uno stile narrativo unico: le avventure sono raccontate in prima persona
dal piccolo Nicola, secondo il punto di vista e l’espressione stilistica tipica di un bambino delle scuola
elementare. Le Petit Nicolas è uno dei primi esempi nella letteratura moderna per l’infanzia in cui
l'esperienza e l’interpretazione del mondo sono viste con gli occhi dei più piccoli invece che con quelli degli
adulti.
Le Petit Nicolas nasce come serie di racconti umoristici illustrati pubblicati a partire dal 1959 sulle riviste
francesi "Sud Ouest", "Dimanche" e "Pilote". Le storie mettono in scena la vita quotidiana di un bambino
durante gli anni 1950, alle prese con i suoi compagni di classe e la sua maestra, con i genitori e tanti altri
personaggi che incontra durante l’anno scolastico, oppure durante le vacanze.
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Ore 20. Apertura dei cancelli e possibilità di prendere posto e cenare all’aperto
Ore 21. Inizio proiezione.
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Proiezione numero 4.
MERCOLEDI’ 20 LUGLIO 2011
“Nat e il segreto di Eleonora”
Italia - Francia, 2009
Regia di Dominique Monféry
Quando muore la zia Eleonora, la famiglia di Natanaël eredita una casa sulla scogliera. Una volta preso
possesso della casa per le vacanze estive, Nat scopre di aver ricevuto in dono un'intera biblioteca piena dei
testi originali di quelle favole che la zia era solita raccontargli. Il problema è che Nat non sa ancora leggere e
di tutti quei libri non sa che farsene, finché non scopre che questi nella notte si animano e che i loro
personaggi escono dalle pagine e prendono vita.
Un giorno, per poter pagare alcune riparazioni della casa, i genitori prendono la decisione di vendere tutti i
libri al gretto rigattiere Ramazzatutto, al che l'unica soluzione per Nat per salvare i suoi personaggi è
dimostrarsi un eroe e vivere un'avventura come quella dei racconti che ama.
Il cinema, e in particolar modo il cinema d'animazione, ha attinto in talmente tante occasioni dal corpus di
fiabe della storia della letteratura da contrarne un grosso debito.
Debito che ha col tempo, anche giocando sulla propria maggiore popolarità e sul robusto immaginario
creato dalle rappresentazioni disneyane, cercato di ripagare attraverso storie fantastiche che, qualora in
modo intelligente, altre volte più banale, si proponessero come un invito alla lettura.
Rispetto ad altre storie di questo tipo, Nat e il segreto di Eleonora non si inscrive né in un quadro di epica
fantasy (come in La storia infinita, Pagemaster o il più recente Inkheart) né poggia sulla carica eversiva,
demenziale e post-moderna di Shrek.
Dominique Monféry, animatore di formazione disneyana, assieme all'italiana Lanterna Magica, rilegge
personaggi come Pinocchio, Alice, Capitan Uncino, Cappuccetto rosso e l'Orco cattivo mutuandoli dalle
figure delle illustrazioni acquerellate di Rébecca Dautremer.
Dai suoi disegni à la gouache trae un mondo dalle linee sottili e allungate, che conserva quel tratto surreale
e stilizzato delle sue illustrazioni, anche se ammorbidito e reso più rassicurante.
In una scena in particolare alcune inquietudini della Dautremer incontrano il potenziale immaginifico del
cartone animato: quando i libri si animano per la prima volta e il piccolo Nat viene letteralmente sommerso
da un fiume d'inchiostro e di lettere ammassate. Il resto è pura fiaba ben realizzata.
Fortemente e consapevolmente al di fuori del panorama odierno del cinema d’animazione per il suo modo
di riscoprire il potenziale delle due dimensioni, alle quali si aggiunge un apporto misurato dell'avanguardia
tecnologica solo in certi momenti meno fondanti, più apparentemente ordinari, per dare quell'idea di
profondità che merita una storia di dimensioni immaginarie.
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Ore 20. Apertura dei cancelli e possibilità di prendere posto e cenare all’aperto
Ore 21. Inizio proiezione.
Dalle 20 alle 21.30. I bambini giocano con Ass. Culturale Barbablù
IN CASO DI PIOGGIA O MALTEMPO I FILM SARANNO PROIETTATI ALL’INTERNO DELLE PALESTRA DELLA
SCUOLA, ADIECENTE AL GIARDINO.
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