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L’USO DELLA FERTOMCIDINA NELLA PRATICA
QUOTIDIANA
Bo Pierpaolo, Libero Professionista in Malcesine
Macham Tomasz, Libero Professionista in Trento
Vanuzzo Nicola, Libero professionista in Padova
Modena Claudio, Libero professionista in Verona
Bonelli Marco, Libero Professionista in Imperia
RIASSUNTO
L’obiettivo del presente lavoro, consiste nel valutare se la Fertomcidina U può essere
considerata un valido aiuto nella pratica quotidiana, ed una valida alternativa, ad uso
topico, di farmaci sistemici. Il prodotto è stato testato su 20 pazienti con differenti
patologie, utilizzandolo con toccature della parte interessata per due volte al giorno in
diluizione al 50% per sei giorni. Il risultato è stato soddisfacente sia per la guarigione e la
cicatrizzazione dei tessuti, che per la compliance dei pazienti. Si è potuto valutare la
durata della terapia che può essere, a seconda dei casi, anche ridotta, vista la velocità di
risposta delle mucose. In definitiva, si è registrata l’efficacia dell’azione del farmaco, anche
in campo odontoiatrico.
PAROLE CHIAVE: Fertomcidina, stomatiti, uso topico.
INTRODUZIONE
In un ambulatorio odontoiatrico, si presentano giornalmente diverse patologie
dell’apparato stomatognatico che necessitano di terapie farmacologiche differenti per tipo
e posologia. Sarebbe clinicamente utile poter disporre di un presidio che, riunendo vari
fattori, possa essere utilizzato in buona parte di esse, ad uso topico e non sistemico. Le
terapie locali sono legate normalmente all’utilizzo di coluttori con azione per lo più
antisettica. La Fertomcidina U, soluzione acquosa salsobromoiodica con acido salicilico e
fosfato acido di magnesio, largamente utilizzata in campo chirurgico e dermatologico,
possiede un quadruplice effetto che la rende molto utile anche in campo odontoiatrico:
battericida, antimicotico, antiflogistico ed emostatico. Il campo di azione si esplica dalle
stomatiti e gengiviti, sia lo iodio che l’acido salicilico attraversano i tessuti epiteliali, agli
interventi chirurgici, ove l’azione emostatica e riepitelizzante si affianca alla protezione da
complicanze settiche (tab. I) (2).
CAMPI DI UTILIZZO
Afte, Herpes
Gengiviti
Stomatiti
Parodontiti
Irritazioni, piaghe e decubiti da protesi
Irritazioni, piaghe in ortodontia
Estrazioni
Interventi chirurgici
Tabella I
MODALITA’ DI UTILIZZO
Toccature - collutorio
Toccature – collutorio
Toccature – collutorio
Toccature – collutorio
Toccature – collutorio
Toccature – collutorio
Toccature – collutorio
Toccature – collutorio
La soluzione è stata testata in studi precedenti, da altri autori, per le stomatiti ulcerose (1)
e per trattamenti post-chirurgici (3), con risultati molto positivi, sia dal punto di vista
clinico che della compliance del paziente. Sulla scia di queste ricerche, abbiamo pensato di
utilizzare il prodotto nella comune pratica quotidiana, sottoforma però non più di
risciacqui, ma di toccature effettuate dal paziente sulla lesione, alla concentrazione del
50%, per eliminare il rischio di incorrere nei, seppur rari, effetti indesiderati di bruciore o
irritazione transitoria.
MATERIALI E METODI
Sono stati trattati 20 pazienti con differenti patologie (tab. II), ai quali è stato prescritto un
trattamento con Fertomcidina U, diluita al 50%, consistente in 2 toccature al dì per 6
giorni, da effettuarsi con garza sterile immersa nella soluzione da loro stessi preparata al
momento. Ai pazienti n° 2, 10 e 18, è stata data una terapia antibiotica (1gr amoxicillina
ogni 12 ore per 6 gg per os) ed antidolorifica (ibuprofene al bisogno). Ai pazienti n° 4 e
17, con gengivite, è stato prescritto il trattamento dopo seduta di igiene orale. Ai pazienti
n°1, 6, 7, 13, 16, 20 (estrazioni), sono stati riempiti gli alveoli con collagene (Condress),
ed è stata associata una terapia antidolorifica al bisogno (ibuprofene). Ai pazienti n°3, 5,
8, 9, 11, 12, 14, 15, 19 non è stata prescritta altra terapia.
Paziente
Patologia
Diluizione
Posologia
1
Estrazione
50%
Sintomi Sintomi
Compliance
iniziali Post tratt. dopo applicaz.
Toccature: 2 al dì
4
1
1
2
50%
Toccature: 2 al dì
5
2
1
3
Chirurgia 2°intenzione
(canino incluso)
Afte
50%
Toccature: 2 al dì
2
0
0
4
Gengivite
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
0
5
Gengivite
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
0
6
Estrazione con sutura
50%
Toccature: 2 al dì
4
0
1
7
Estrazione con sutura
50%
Toccature: 2 al dì
5
1
1
8
Decubito da protesi
50%
Toccature: 2 al dì
4
0
0
9
Afte
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
0
10
Chirurgia 1° intenzione
(8° incluso)
50%
Toccature: 2 al dì
4
1
1
11
Afte
50%
Toccature: 2 al dì
2
0
0
12
Decubito da protesi
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
0
13
Estrazione
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
1
14
Afte
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
0
15
Herpes simplex
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
0
16
Estrazione
50%
Toccature: 2 al dì
4
1
1
17
Gengivite
50%
Toccature: 2 al dì
4
0
0
18
50%
Toccature: 2 al dì
5
2
1
19
Chirurgia 1° intenzione
(radice inclusa)
Decubito da ortodonzia
50%
Toccature: 2 al dì
3
0
0
20
Estrazione con sutura
50%
Toccature: 2 al dì
4
1
1
Tabella II
E’ stata registrato il decorso sintomatologico prendendo a riferimento il dolore della zona
trattata con una scala da 0 a 5, e la sintomatologia riferita, da 0 a 3 (tab. III), come già
fatto dagli autori precedenti (Gambarini et al.-1). Il decorso clinico è stato valutato
giornalmente, per tutta la durata della terapia.
SINTOMATOLOGIA
POST-TRATTAMENTO
INDICE
SINTOMATOLOGIA RIFERITA
POST-APPLICAZIONE
Dolore assente
Dolore minimo, temporaneo
Dolore minimo, prolungato
Dolore di media intensità, temporaneo
Dolore di media intensità, prolungato
Dolore particolarmente intenso
0
1
2
3
4
5
Assente
Minimo fastidio
Bruciore
Dolore intenso e prolungato
-----------
Tabella III. Secondo classificazione tratta da Gambarini et al. (1)
RISULTATI
Nei pazienti con afte ed herpes, la sintomatologia veniva alleviata post-applicazione e la
guarigione si è avuta in terza e quarta giornata.
Nelle gengiviti e nei decubiti (da protesi o ortodontici), la sintomatologia è scomparsa già
in prima giornata e le mucose hanno migliorato il loro aspetto in seconda giornata.
Nei casi di estrazione (con e senza sutura), la sintomatologia è scomparsa in seconda
giornata e la mucosa è apparsa in avanzato stato di guarigione in quarta giornata (caso 2
e 3). In questi pazienti sono state praticate altre estrazioni senza l’utilizzo della
Fertomcidina (siti di controllo) e le guarigioni hanno avuto tempi molto più lunghi. Nei casi
di estrazione con sutura, la medesima è stata eliminata in quarta giornata.
Nei pazienti trattati con chirurgia, la sintomatologia è scomparsa in terza giornata, le
mucose sono risultate in buono stato e la cicatrizzazione è apparsa buona al momento
della eliminazione dei punti di sutura. Nel caso di guarigione per seconda intenzione (caso
1), il tessuto di granulazione appare ben formato in terza giornata, e la sua trasformazione
in tessuto fibroso denso compare precocemente rispetto i siti controllo (5).
In tutti i casi la compliance è stata buona e non si sono verificati casi di bruciore postapplicazione, ma solo di minimo fastidio (tab. II e III).
Solo i pazienti trattati chirurgicamente hanno dovuto assumere, in prima giornata, un
antidolorifico (ibuprofene), mentre gli altri, ai quali era stato prescritto “al bisogno”, non lo
hanno ritenuto necessario.
Caso 1
Foto 1. OPT iniziale. Canino incluso in
pz. di 67 anni portatrice di protesi totale
Foto 2. Visione preoperatoria
Foto 3. Visione post-operatoria. Chiusura
per seconda intenzione. Si nota il solfato
di calcio a chiudere la grossa rarefazione.
Foto 4. Terzo giorno. Non si vede più
il materiale da rigenerazione.
Foto 5. Quarto giorno. Si potrebbe già
eliminare il punto.
Foto 6. Quinto giorno
Foto 7. Sesto giorno
Foto 8. Settimo giorno.
Viene eliminato il punto.
Caso 2
Foto 1. Situazione iniziale.
Foto 2. Situazione post-operatoria:
collagene e sutura continua
3/0 Ethibond.
Foto 3. Terzo giorno. Non c’è placca sul filo.
Foto 4. Quarto giorno. Non c’è placca
sul filo.
Foto 5. Quinto giorno. Sono stati rimossi i punti.
Caso 3
Foto 1. Situazione post-estrazione. Collagene
senza sutura.
Foto 2. Terzo giorno. Si nota la salute
della mucosa. Si possono prendere le
impronte per una protesi provvisoria.
Foto 3. Quarto giorno. Lo stato di guarigione è avanzato.
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
Lo studio che abbiamo condotto, ci ha dato la possibilità di valutare l’utilizzo del prodotto
nelle patologie più comuni della pratica quotidiana, dando dei risultati soddisfacenti sia per
il decorso, sia per la guarigione, sia per la compliance dei pazienti. L’applicazione solo nel
distretto interessato, si è dimostrata efficace quanto quella dell’uso come coluttorio,
evitando però il trattamento a tutta la bocca, ed il rischio di effetti indesiderati (4).
Abbiamo pensato di diluire il prodotto, temendo una irritazione da contatto, e di
prolungare la durata della terapia per la differente concentrazione, convinti di non ottenere
l’immediatezza di risultati, come al contrario registrato negli studi precedenti. In realtà,
l’esito del trattamento è stato sovrapponibile a quello degli altri autori, per cui
l’applicazione, anche diluita, può essere fatta per tre o quattro giorni in caso di lesioni
“senza suture”, e di sei giorni in presenza di punti, per tenere disinfettato il filo.
Le azioni antidolorifica e antiflogistica hanno permesso di non assumere, per via sistemica,
altri farmaci, eliminando il rischio di fastidi che si possono verificare con l’assunzione di
medicinali specifici. La presenza di ioduro, che rilascia iodio in concentrazione sufficiente
ad avere azione antibatterica e antimicotica, e di acido salicilico, ad effetto
antiinfiammatorio, contribuiscono a facilitare la guarigione e la cicatrizzazione dei tessuti,
evitando sovrainfezioni e irritazioni delle mucose e delle ferite. In aggiunta, le proprietà
desensibilizzanti, istofile ed eutrofiche del fosfatoacido di magnesio, proteggono i tessuti
con l’azione tampone (3).
In conclusione, la Fertomcidina U, ci sembra un valido presidio medico che può aiutare la
clinica di tutti i giorni evitando l’uso di altri farmaci sistemici, o di coluttori che possono
pigmentare i denti e le mucose, o alterare il gusto. Inoltre, è efficace nella guarigione
post-operatoria, riducendo, in alcuni casi, i tempi di eliminazione delle suture, grazie alla
capacità di velocizzare la cicatrizzazione (3).
Il numero dei casi riportati non permette di trarre conclusioni definitive. I risultati positivi
ottenuti da noi, sommati a quelli degli altri autori (1,3), potranno essere confermati da
studi di più ampio respiro per numero di casi e tempi di controllo.
Bibliografia
1)
2)
3)
4)
5)
G.Gambarini, G. De Polis, L. Accursio, I. Vozza, A. Quaranta,L. Rispoli, G. de Muro .
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