Conoscere per avviare soluzioni abitative innovative di contrasto

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Conoscere per avviare soluzioni abitative innovative di contrasto
“Conoscere ed
avviare soluzioni
abitative
innovative e
percorsi di
autonomia…”
Bologna, 17/11/2014
Soggetti proponenti
• Fondazione San Giovanni Battista (capofila)
• Comune di Vittoria
• Consorzio La Città Solidale
Rete di sostegno al Progetto
•
•
•
•
•
•
Diocesi di Ragusa Caritas
FIO.psd (Federazione Italiana Organizzazione Persone Senza Dimora)
IACP Ragusa
Comune Santa Croce Camerina
Confcooperative Sicilia
Immobiliare Europa
Obiettivi di progetto
• Sperimentazione e sviluppo del modello innovativo
Housing first;
• Inserimento abitativo dei destinatari, attraverso il
sostegno socio-relazionale e l’apertura di nuovi canali di
accesso agli immobili;
• Riduzione
della conflittualità e degli incidenti
interculturali tra inquilini e proprietari e con i vicini;
• Creazione dell’Agenzia Casa no profit.
Destinatari
Famiglie (con all’interno almeno 1 appartenente non
comunitario) e singoli che non riescono a esercitare
in autonomia il diritto all’abitazione.
Nazionalità previste: Tunisia, Marocco, Albania, altre
nazionalità (Algeria, India, Colombia etc.).
L’operatività
Situazione di partenza
Esclusione abitativa:
luoghi del vivere
•Persone che dormono in strada e in macchina
•Rischio di perdita dell’alloggio (sfratto)
•Coabitazione temporanea
•Case che non sono case (garage, bassi, magazzini etc.)
•Case che non sono dimore
•Sovraffollamento
•Assenza di contratti o contratti non a norma
Esclusione abitativa
Se una persona è senza “dimora”…
• Progetto migratorio più faticoso e precario. Scarsa
affezione al territorio, resistenze a dare il proprio
contributo.
• Incidenza sulla salute psico-fisica (asma, allergie,
bronchiti, depressione, etc.)
• Povertà infantile, salute e rendimento scolastico.
• Povertà di relazioni sociali. Solitudini e limitato accesso
ai servizi.
• Mancata evoluzione civica: si rafforza l’idea
dell’integrazione subalterna che alimenta l’esclusione.
Vulnerabilità sociale per tutti.
Esclusione abitativa:
dati strutturali
• Ghettizzazione urbana
• Chiusura del mercato immobiliare
• Carenza di posti in pronta accoglienza
• Mancanza servizi dedicati
• Fragilità degli interventi in rete
• Scarsa diffusione di know how specifico, che
permetterebbe maggiore efficacia degli interventi,
effetti a lungo termine, valorizzazione
dell’investimento economico (pubblico e privato).
HOUSING
FIRST
Un modello sul quale
scommettere
HOUSING FIRST
• Libertà delle persone: scelta dell’abitazione, del
quartiere, del modo di abitare.
• Dislocazione delle case nello spazio urbano:
contaminazione positiva, appartenenza nuova alla città.
• Approccio di comunità: attivazione dei servizi esistenti,
sostegno alle relazioni negli ambienti naturali,
collegamento alle comunità informali.
• Servizi di sostegno fondamentali dopo l’alloggio.
• Risultati = 80/98% mantengono l’abitazione nei progetti
Europei valutati.
• In Italia è presente una rete di enti che si occupano del
modello HF.
Principali azioni del progetto
a.
Ricerca di abitazioni da affittare (creazione database);
b.
Mappatura dei beni immobiliari della Diocesi e delle parrocchie.
c.
Sportello Casa: presa in carico tramite piano abitativo individuale,
mediazione linguistica; mediazione psicologica, culturale e legale; visite
domiciliari periodiche; accompagnamento ai servizi.
d.
Guida multilingue (Inglese e Arabo) sull’abitare.
e.
Accompagnamento verso forme agevolate di credito bancario
(microcredito, prestiti, mutuo, etc.).
f.
Sensibilizzazione e pubblicizzazione del progetto.
g.
Formazione sulla metodologia Housing First.
Qualche dato
• Contatti allo Sportello Casa: 156
• Destinatari beneficiari di un contratto di affitto: 26
• Numero di contratti stipulati: 8
• Alloggi effettivamente reperiti: 50
• Allo sportello si sono rivolte anche molte famiglie
italiane e comunitarie. I casi urgenti sono stati presi
in carico dallo Sportello.
Sesso e nazionalità
44%
56%
Maschi
Femmine
Turchia
7%
Egitto Nigeria
5%
2%
Altri
4%
Tunisia
42%
Albania
19%
Marocco
21%
Lo spot
Guida all’abitare
Ostacoli esterni
• Vittoria: carenza di abitazioni disponibili, difficile
accesso all’informazione
• Ragusa: disponibilità di abitazioni nel centro storico.
• Diffidenza: molte case sfitte, esperienze negative dei
proprietari, pregiudizi
• Caro affitti
• Mancanza di un fondo di garanzia e/o di sostegno
• Assenza di soluzioni bancarie per piccoli mutui e per i
migranti.
Prospettive
a. Agenzia Casa no profit: nuovo soggetto di promozione
sociale e di gestione del patrimonio in locazione,
proseguirà in autonomia le attività dello Sportello Casa,
facendo tesoro dell’esperienza dei Tetti Colorati.
b. Summer school (23-28 giugno, Ragusa Ibla)
c.
Housing first Sicilia parzialmente finanziato dalla CEI
d. Possibilità degli enti presenti di aderire al network HF
Italia
Cosa ha funzionato bene
• Bisogno reale, partecipazione utenti
• Metodo:
- dare fiducia, protagonismo persone, valore
educativo
- cambiamento della visione di sé e aumento
della speranza
- equipe in strada, nelle case, fuori dalle
scrivanie
- connessione extra territoriale
• Soddisfazione proprietari
• Collaborazione agenzie immobiliari
• Interesse al progetto in fase sperimentale HFI
Considerazioni finali
• Necessità di integrazione fra le politiche sociali e le
politiche urbanistiche
• Necessità di azioni congiunte pubblico-privato: per
l'acquisizione e/o il recupero e la gestione degli alloggi
da destinare in locazione; per la fornitura di servizi
dedicati all’abitare
• Comuni ed enti locali: fondi dedicati, disponibilità di
immobili comunali, incentivi fiscali per chi affitta a
canone equo, mancanza di know how specifico;
• ASP: Protocollo per certificazione sanitaria, possibile
sperimentazione del modello per persone con problemi
psichici o di dipendenza.
Domande e confronto…
“Chi manca dell’esperienza di calore e intimità, vissute primariamente
nella CASA, subisce una grave violazione del suo ESSERE NEL MONDO”.
G. Giordano