Maggio - Sant`Ambrogio
Transcript
Maggio - Sant`Ambrogio
Maggio 2010 AnnoXXVIIIn. 5 TJI\A DALLB D E TORRI Informatore dellaBasilicadi Sant'Ambrogio in Milano - Í'ar {}2 fíifl3[]39 ?irtzznSanl'{*ri;rosia.:1"}- ?c}. 02 {16450895 ,l:=,=ti=... :"': ::': ' .-.,,:1.1.,1;=.....;.:-=::1,':-,'=t::;::-::,.-''-l:':'::.'':':::r: xxr,santanbru$r'basiìiea,it.saatarnbn$0ehhsad 26$58:0? IL DIALOGOEDUCATIVO L'educazionecosfifuisce,oggi, una realequestioneemergente. Educare non è mai stato facile, e oggi sembra diventare s e m p r ep i ù d i f f i c i l e . Lo sanno i genitori,gli insegnanti,i sacerdoti e tutti coloro che hanno dirette responsabilità educative: tanto che si parladi "emergenza educativa". Alcuni sono portati ad incolpare le nuove generazioni, come se i bambiniche nascono oggi fossero d i v e r s id a q u e l l i c h e nascevanonel oassaTO. Altri danno sempre la colpa agli adulti di oggi che non sarebbero più capaci di educare. re?". La domanda non è retorica. Ogni giorno la cronaca registraepisodi sconcertanti.Protagonistidi questi episodi non sono tanto i delinquenti abituali,ma ragazzi a s s o l u t a m e n t e" n o r mali" similiappuntoai nostrifigli. Va detto anche che nella società contemporanea famiglia, scuola parrocchia,che un tempo avevano quasiil monopoliodelI'educazione, sono ormai in gran parte scavalcatedal grande fiume mediaticoin cui tutti, piccolie adulti, siamo immersi. In primo luogo cio riguardala televisione davantia cui milionidi bambini vengono "posteggiati"per ore. Anche Internet, a volte, invece di arricchire il campo delle opportunitàdi informazionee di comunica- Ma i ragazzisono, in b u o n a m i s ur a , l o specchiodel clima in cui li si fa crescere.A CamilloProcaccini,AmbrogiofermaI'imperatoreTeodosio v o l t e c i v o r r e b b e ,d a e gli impediscedi entrare in chiesa p a r t e d e g l i a d u l t i ,I ' u miltà di ammettereche abbiamopropostoai nostriragazzimodellidi vita sbazione,si trasformain un passatempo vuoto se non gliati,offrendoloro tutto, anche il superfluoe l'effimeoericoloso. ro, senzaoffrireloro ciò che è essenziale,distinguenE' necessarioridiretutto questo in positivo:non serve dolo chiaramenteda ciò che non lo è. la censuraper reagirealladerivamediatica,ma occorrevalorizzareil oositivodioueste realtà. Molti si chiedono: "ma è ancora possibile educacontinuaa pag.2 ILDIALOGO EDUCATIVO, OGGI segueda pag.1 Vorrei sottolineare alcune cose importantí nella missione educativa. o Inanzitutto occorre sostenere la "responsabilità originaria della famiglia ad educare". La famigliaè chiamataa donare ai figli, assiemealla vita, le ragioniche danno senso e bellezzaall'esistenza. "Generareallavita" implicaper la famigliacristiana una resoonsabilità a far crescereanche "la vita del figliodi Dio che c'è in ogniragazzo". I genitoridedicanotroppo poco tempo ai figli,a causa del super-impegnolavorativo. Occorreproporreaifigli una progettualitàdi vita orientata e tesa verso "ciò che vale" al di là di "ciò che piace". Attraversol'amore dei propri genitori ogni bambinoche si affacciaallavita fa la orimae decisiva esperienzadell'amore,un amore che pero non è solt a n t o u m a n o ,m a è u n r i f l e s s od e l l ' a m o r ec h e D i o creatoreha oer lui. Si impone una "alleanzaeducativa" costruita attorno alla famigliadi tutte le realtà che educano e spesso faticanoa dialogaretra loro. dai tanti "maestridel niente" che ha portato i nostri ragazzi a pensare che la liberta è "fare quello che sl vuole",rendereconto solo a se stessi,senzapreoccuparsi degli altri, senzafarsi domande sul senso e sul significatoultimodellecose e dellavita. E' compito di ogni educazioneaffermaree mostrare concretamenteche "non c'è liberTàsenza responsabilità", senza rispetto reciproco, senza fatica, senza ricercadi un fondamentoultimo. Occorretrovareun giusto equilibriotra libertàe disciplina. Senza regole di comportamentoe di vita, fatte valere ogni giorno anche nelle piccole cose, non si forma il carattere e non si viene preparati ad affrontare le prove, perché anche la sofferenzafa parte della verità dellanostravita. Educarei ragazzialla libertàè dunque compito affascinantedi chi è convintoche i giovanisiano il nostro futuro e che non si possono ingannarecon false promesse. r Infine c'è un'altra meta dell'educazioneche chiamiamo "la clra dell'altro e dell'oltre". . Un altro argomento prende la nostra attenzione ed è I'educazionedella libertà. E d u c a r ea l l a l i b e r t àè u n ' i m p r e s am e r a v i g l i o s ae d estremamenteaffaticante.Dobbiamo accettare il rischiodella libertà:quelladell'educatoree quelladel ragazzo.ll rapporto educativo è I'incontro di due libertà:l'esitonon è maiscontato. C'è una convinzione,frutto di una culturasuperficiale amplificataacriticamentedai media e propagandata Riassumoouesto educare all'altro e all'oltre con le oaroledi BenedettoXVI; "Si tratta di aiutare ad allargare gli orizzonti della propria mente e del proprio cuore, a coltivare la voglia di futuro, ad affrontare con coraggio e fede i grandi e inquietanti problemi di sempre, che fanno sentirepiccoli: il male, il dolore, la morte, la verità, il bene, la bellezza...Dio!". Don Erminio Maggio:PrimeComunioni,Cresime... .,SETUO FIGLIOTI CHIEDEUN PANE...'' r i s s i m i G e n i t o r i ,f r a q u a l c h e g i o r n o i vostrifigliriceveranno il dono dell'Eucaristia nel giornodellaloro PrimaComunione e vorrei consegnarequalche parola perché questi giorni possano essere un propizio tempo ad una riflessionespiritualee per non lasciarvidistrarreda tanti preparativi"esterni'. La richiesta da parte deifigli. Nellavita in genereci sono tante richieste. Voi genitori, sapete che vostro figlio dev'essereaiutato a mantenersiin vita e a crescerecon tutta la sua originalità:deve disporredel necessario,deve sapernedi più, deve impostarela relazionecon le cose, con le persone,con le strutturedella socialità,sperimentare e donare accoglienza...Si tratta di sostenerei passi che già muove nel mondo. Ma fra le tante "cose" con le quali a volte appesantiamoI'equipaggiamento dei f i g l i , d o v r e m m os e m p r e r i c o r d a r ec h e n e s s u n a "cosa" (neppure la più grande disponibilità di denaro) potrà mai rispondere pienamente alla domanda di vita, alla richiestadi affettoche il cuore, ogni cuore, richiedee invoca.Questa è una responsabilitàeducativache non possiamozittire,non possiamo spegnere. ll modo di rispondere. Gesù dice che i segnali inviati dagli "affetti" - dal cuore - sono forti, attendibili,portano I'improntadi D i o . G l i a f f e t t i s o n o u n ' i n c r e d i b i l er i s o r s a ,s o n o continuaa pag.3 r..r+\,&t-ri-uil:1,L lìL:!lta$Rl segueda pag.2 disoosizioni dellamentee del cuore che fanno "sentire" l'altrocome preziosoe come bisognoso,come s i m i l e e c o m e d i v e r s od a m e , c o m e g i o i a e c o m e cura, come termineconosciutoe come mistero.Gli affettisono un dono, esistonoquasiancor primache ce ne accorgiamo,hannolaforza di aprireI'attenzione e di motivarela fatica,di trasformareil dolore,di o l t r e o a s s a r el e s t a n c h e z z ee l e d e l u s i o n i .I b u o n i affetti, poi, se sono stati coltivati, aiutano a relativizzarci'.non tutto dipende da noi, non tutto proviene da noi, nessunoama a senso unico senza a p p r e n d e r ea l a s c i a r s ai m a r e . . .s u c c e d ec h e n e l dare si ricevaimprevedibilmente di più: sono "segni" nuovi e "chiamate"nuove che ci balzanoincontro. Addiritturatalvoltasi verificanomisteriosiscambi di r u o l i : a d e s e m p i oq u a n d o , p e r a l c u n ef a t i c h e d e i genitorio graziealcunecircostanzeparticolari(non u l t i m a . o u e s t o s t e s s o o e r c o r s ov e r s o l a P r i m a Comunione),i figli diventanoun poco padri e madri dei loro stessigenitori. La risposta: un nutrimento per la vita. Forsericordiamoche Gesù.in un oassodel discorso della montagna,ha detto "Cercateil Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in sovrappiit". Noi possiamopensareche il nutrimento,il vestito,i corsi che durantel'annoriemoionotutti i temoi della vita dei vostri figli o le comodità quotidiane- tutte cose che un po' ci preoccupano- sono tutte cose imoortanti.Ma in fondo non sazianola domandadi vita e di bene che è presentenei figli.Anche se un figlio riuscissea "fare" bene tutte le cose richiestema n o n c i f o s s e u n g e n i t o r ec h e r a c c o g l i e s s el a s u a d o m a n d ad i v i t a e d i b e n e ,t u t t e q u e s t ec o s e n o n basterebberoper accendereuna scintilladi gioia. È per questo che la festa di Prima Comunione dei vostri figli richiederà la vostra comunione, non solo di presenza, ma di intenti, di affetti. Sarebbe davvero significativoche i vostri figli si sentissero accompagnatida voi, nellapreghieracomune(quant o s a r e b b ei l l u m i n a n t e- i n f a m i g l i a- c h i u d e r eu n a giornataringraziandoinsiemeil Signoreo chiedersi v i c e n d e v o l m e n t"es c u s a " ) ,n e l l ac e l e b r a z i o n d ee l l a Messa,nell'ascolto di quantoil Vangelopuo suscitare nellavita di un ragazzo. Un augurio. L'augurioparteda un interrogativo che il Card.Martini ha rivoltooualcheanno fa a ouantidovevanocompiere un passaggioimportantenellasceltadella vita di fede (comela PrimaComunionee la Cresima):.,è più facile volare alto o volare basso?r. Volarealto è più facileche volarebasso.A prima vista non sembrerebbe,ma è proprio così: chi vola basso entra nellanebbia,nellatempesta,nelledifficoltà.Chi vola alto vola nell'arialiberae pulitae sta al di sopra dei lampi e dei tuoni. Ma che cosa vuol dire questo per noi?Vuoldire che è oiù facileesseresantiche essere mediocri!Forseoualcunonon oenseracosì. Si ha l'impressione c h e e s s e r es a n t i s i a u n a c o s a moltofaticosa,dellaqualeci si stancapresto.E invece vero che è oiù faticosoesseremediocri.oortaredi m a l a v o g l i ai l p r o p r i o p e s o q u o t i d i a n o ,l a m e n t a r s i semDre. È più facileinveceesseregenerosied entusiasti.C'è più gioianel sacrificioche nellecomodità.È più facile ed è più belloandarea Messaogni domenica,dove ogni domenicaincontroi miei amiciche condividono come me il desideriodi fare comunionecon Gesù,ed e più tristel'andarea Messasolo qualchevolta,dove non sento nemmenoche qualcunomi sta aspettando, o che cerca il mio sguardoper potercondividere la gioiadellaComunione.E più facilee piu bellopregaremattinoe serache non pregaresolo ogni tanto. Così sarà oiù fruttuosoanche oer il vostro cammino spiritualeche vi sentiateaccompagnati,non solo in a l c u n eo c c a s i o n i ,m a s e m p r e ,c h e n o n v i s e n t i a t e soli, abbandonati,oppure derisi,perchéin voi c'è il desideriosincerodi piacereal SignoreGesùe di portare il fruttoche Lui desidera. Don Davide 4 Un articolo del Corriereche ha fatto molto discutere. I RAGAZZIE I SILENZI DEGLIADULTI di lsabellaBossiFedrigotti(CorrieredellaSera,30 aprile2009) proprioalla che a volterisalgonoparadossalmente Della politica,di ogni suo minimo sussulto,confamiglia. troversia o screzio, si discute per giorni, si ragiona,si polemizza.Dei giovanie giovanissimi, Se, infatti,padrie madri- come spessosuccededei loro problemi,dei loro allarmi,dellaloro violenprendonosistematicamente le parti dei figli contro terrificanti che riescono commetteza, dei crimini a professori, quando maestrie è difficileche si crei quell'alre ancora,almenoin teoria,devonorispetE rinuntare l'orariodi rientrodettatodai genitori,dopo un leanzadi intentipreziosaper l'educazione. momentaneo commentoincreduloe sbigottito,si c i a r ea q u a l s i a sfio r m a d i i s t r u z i o n er e l i g i o s aè , le che però tende,invece,a tacere.E cosìgli accoltellamenti, ovviamente,una scelta rispettabilissima priva la famigliadi un supportonon indifferente. r a p i n e ,l e a g g r e s s i o n gi ,l i s t u p r id i g r u p p o ,g l i Moltissimisono naturalmente i padrie le madriforti assassiniper operadi adolescentio poco più trangiorno giorno, per dopo neglispazidelle sitanoveloci, abbastanza farcelada soli a insegnareai figli c o s ' è b e n e e c o s ' è m a l e .m a m o l t i s o n o a n c h e cronachenere senzache ci prendiamola briga di quelliche, invece,non ce la fanno.Ma c'è dell'alrifletteredavverosu cosa sta succedendonella nostrasocietà. tro, ed è la profondissimainfelicitàdei giovani. Perchéè cedo che sono infelici,lo gridanodietroi Di foro, dei ragazzi,quando li arrestano,si loro indecifrabili silenzi,che non sempreriflettono per più lo la treddezza I'indifferenza, soltanto il cogfie e comodo,rilassanteoppurestancosilenper per propri non solo le vittimema anche i zio degliadulti.E un'infelicità chiusae senzadesicarie il propriodestino,quasiche qualsiasicosa- comprederi, peraltro,secondoil genialetitolo del romanzo so il carcere- fosse preferibileall'insopportabile di PeterHandke,perchénon può essercidesiderio quest'innoiache li affligge.E sembraspecchiarsi, dovenon c'è speranza. Ecco,quel che atterrai nostrifigli,quel che toglie differenza,nel loro abbigliamento, sempreuguale, jeans,scarpesportivee felpa,del tutto indifferente loroqualsiasienergiapositiva,quelche li rendetetri a diversiluoghie occasioni:casa, scuola,lavoro, e annoiatie, dunque,disponibilialle trasgressioni pub, sportoppurediscoteca. più atroci,è la mancanzadi speranzecondivise. Speranzeche molto primadi esseredi naturaecoV a n n oe r u b a n o ,v a n n oe a c c o l t e l l a n ov,a n n oe nomicasono di naturaideale,nutrimentoe carbuper i giovani.Anche per noi d a n f u o c o a u n b a r b o n e ,v a n n o e u c c i d o n ou n ranteindispensabile quasisemprein grupcompagnodi scorribande, adulti,ovviamente,perchéI'uomo non può vivere po, per farsi forza, naturalmente,perché da soli senzaaspettarsiper domaniuna sia pur minuscola parforse non oserebbero;e noi ce la sbrighiamo luce.ma in modo molto meno assolutoe radicale, perchéabbiamoormai imparatobene a difenderci landodi "fenomenodellebaby gang,,,come se il terminestranierominimizzasse la tragicitàdei fatti. dal vuoto. Speranze- condivise- che una volta Ma da dove vengonoe chi sono questialienicruriguardavano la politica,per esempio,oppure la deli e indifferenti? D a c a s e n o r m a l ip e r l o p i ù ; religioneo la culturae che adesso,mediamente, anchedal degrado,dallamiseriae dall'emargina- s'innalzanofino ai successidellasquadradi calcio z i o n e , m a a l t r e t t a n t o ,d a c a s e b e l l e , q u a r t i e r i del cuoreo al sognodi finirein tv oppurealla conper quistadi un certotipo di abbigliamento buonie famiglie bene.Potrebbero esserefigli firmatoe per solitudi- uniforme.Poveriragazzi,vieneda dire,peròè quedi tutti noi, incappatiper insicurezza, ne, per noia nell'amicopiù forte,nel grupposbasto il piatto che abbiamopreparatoper loro, gli gliato;e si sa che il gruppoormaiconta più della esempiche abbiamofornito,i modelliche abbiamo f a m i g l i a ,p e r i l s e m p l i c ef a t t o c h e l a f a m i g l i a , fabbricato.Ed è un serpenteche si mordela coda perchése famiglia,scuolae istituzionivarieoggi si nonostanteil gran parlareche se ne fa, è oggi più che mai. a debole Oltre esserespesso dimezzata, rivelanocosì deboli.così inascoltatee incapacidi per cui i ragazzisono prividellacostanteed equieducareè ancheperchéper primesembranoaver librantepresenzadi entrambii genitori,non è più smarritonel tempo le ragioniforti del loro essere.I c o m e u n t e m p o a f f i a n c a t ae s o s t e n u t an e l s u o maestri,insomma,i tanto invocatimaestrigrandeperchénon credonopiù al loro magistero dagliinsegnanti e da altrefiguredi edumentescarseggiano catori come, per esempio,i parroci,per ragioni magistero. 5 Bastacon le lamentele... AI RAGAZZIPIACEPENSAREE CAPIRE: NONSOTTOVALUTIAMOLI ieroStefani,biblistae teologo,ha racc o l t o i n u n b e l l i b r ol a s u a é s p e r i e n z a d i i n s e g n a n t ec h e , , n o nh a p a u r a d i parlareti Dio con i ragazzi','. E' nato c o s ì , , L e r e l i g i o n is e c o n d o A n d r e a " (ed. Laterza),dove si affrontanole domandedi Andrea- un ragazzoche dà voce a molti ragazzi - c i r c a D i o , l e i e l i g i o n i ,i l b e n e ,i l m a l e ,I ' a n l m a , I'averfede,I'esserècredentio no. Andreaè un ragazzoqualunqueche tra sé pensa pressappocoin questi termini: "le religioni sono un fatto da prendere sul serio. Quesfo vale sia che ci si creda sia che le si rifiuti,,. Andrea dunque non è un ragazzosuperficiale:è curioso, i n q u i e t o ,e c o m e t a n t i "Diario di scuola" - Daniel Pennac affronta il grande tema della dal punto di vista .scuola p a r t i c o l a r e d i q u e l l ic h e v a n n o d e g l i a l u n n i ,i n male a scuola: i cosiddetti somari. L'autore s o s t i e n e c h e a n c h e n e l l ' a l u n n op i ù s o m a r o , contrariamenteai noiosissimiluoghi comuni, si può riconoscereuna mai sedata sete di sapere . o n è u n a p i a i l l u s i o n eb u o n i s t a , e d i i m p a r a r eN o almenonon dovrebbeesserloper chi - come n o i c r i s t i a n -i c h i a m aS i g n o r eu n r a b b i n oc o n dannatoa morte per bestemmiatra due delinquenll comunl' Ai ragazzi piace pensare e capire: ma gli adulti moltospessoli sottovalutano e, forse per comod i t à , l i m a n t e n g o n oi n ragazzi, è "frapassafo da! - fanno parte anche del .".N r ro^ n - ^ _ - ^ - r ^ : ! _ _ ^ _ L ^: ^ _ _ _ - irtnmmrrrrwzr rl. I)aI "discorso sorr/ebisturia"t pàrZ#7,' I)IotucI TETTAMANZI, I giovanisonocosì:molti aIIa Città" - S. Ambrogio 2OOB nos tr o O r a t o r i o ; ;;i cre d oa i luoghicom unisui giovanidi una adolescenza prolun- gatatrattandotisempre da bambini,dandoper scontato che non capi- r anno e r imandando gruppiScout e si trovano oggi. Limpressione è che SpeSSovengano d'autoritàiproblemi,con settimanalmente in par- accusati e condannati, come categoria, la speranza vana ch.e rocchia,per imparare perché- olrregli erroricommessi oa"atcu- Xi,:l^ît:1,îjlil^"^Jli; oggii una delle attenzioni insieme a metterci il cuore nelle f ann o ,n e l l os t"o""'""^" u d i o ,*fìà vita e domaninel lavoro. Ca p i t am o l t o s p essod i sentirsirivolgereda alcuni di l o r od o m a n d era d i cali,che non lasciano ni di loro - non si perdonaai giovani,dentro u n a so ci etàche diventadi gior no in giorno sempre più vecchia,la loro età s d u n q u el a l o ro diver sitàe il lor o sguar do apertg sul futuro". scampoe non permettonorisposteretoriche:un licealecapiscesubitoquandoI'adultodi turno dà una rispostaevasiva,fatta di parolee non di vita. Perchénon è vero che i ragazzisono superficiali e disinteressati, o almeno:-ogginon lo sono più d i i e r i .l l p u n t oè c h e g l i a d u l t ià v o l t er i s c h i a n o di essereveramentenoiosie comunicanopochissima passionein ciò che diconoe in ciò che fanno: e questo oggi, forse più di ieri. Sant'lgnaziodi LoyolaOirebbeche se qualcunonon mai paisionein nulladi ciò che fa o che "ririre dice, probabilmenteha sbagliatoad orientarela propriavita: i ragazziin qualòhe modo, più o meno consapevole, avvertonola presenzao l'assenzadi questa passionedi fondo. In un altro bellissimolibro - più urgenticon educative le nuovegener az i oni è quelladellainterruzione r adicale della lamentela: alcun adul i ti , quandoparlanodi giovani o, ancorpeggio,con i giovani, sembrano non essere capaci di fare A questopropositoinvitoa legaltro:lamentarsi. gere e meditarele paroledel cardinaleTettamanzi qui riportatea fianco. Inoltrechi perseveranellalode del tempo passat o , d e s c r i v e n d ol a g i o v e n t Ùd i i e r i c o m e u n a societàperfettafatta di rispetto,saluti,inchiniad ogni angolo di strada e testimonianzacristiana (dimenticando ineccepibile magariil piccoloparticolaredi due guerre mondiali)forse possiede queste paroledi ln'e.dizionedel vangelosenza Gesù: "chi mette mano all'aratroe si volta indietro, non è adatto al regno dei cieli" (Lc 9,62). diac. Jacopo I LrurVocu DALLuDLEToRRr v- Educareoggi: la parolaad un insegnantee genitore LA ry IL MALE,E L'UMANITAFERITA I ]Ella nostra vita quotidiana,ormai da ,l f molti anni,i mezzidi comunicazione di massa(radio,televisione, giornali, I L ecc.) hanno un posto non secondaI Y -aY rio; sono diverse le generazioni "educate"dalla Tv, che ne danno per scontata l'esistenzae l'importanza, e comunquetutti noi, adultio ragazzi,ci teniamoaggiornati, decidiamo c o s a f a r e , a s s o r b i a m oc o m p o r t a m e n t i a n c h e attraversotutte queste fonti primariedi informazione.Che, però, non sempresono vere o corrette, e non tutte sono costruitepensandoad un bene generale,quanto piuttostoad un immediato guadagnocommerciale,in un complicatogioco di poteri che si basa su strane parole come share, auditel, target, ecc. Dobbiamo per questo essere grati a papa Benedetto XVI che, in un breve discorso pronunciatoa Roma in piazzadi Spagnal'8 dicembre scorso,e che meriterebbedi essereletto per intero (vedi sito www.vatican.va),ha denunciato c o n p a r o l e s e m p l i c ie d i r e t t e i l r i s c h i oc h e l a nostra stessa umanitàvenga in qualche modo stravoltadagli abusi di questi mezzi;egli ha ricordato come i mass media tendano "a farci sentire sempre "spettatori",come se il male riguardasse solamentegli altri, e certe cose a noi non potessero mai accadere.Invecesiamo tutti "attori" e, nel male come nel bene, il nostro compoftamento ha un influssosuglialtri".Ascoltarele violenze dei nostri contemporaneinon permettesolo di sapere ma, ci dice il papa, in qualche maniera rappresentauna possibilecondivisìone,poiché esse non ci sono più estranee,ma entranodentro di noi. "ll male - ha detto ancora - viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose piit orribili, facendoci diventare insensibilie, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. ll cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono". L accusa del ponteficesi fa poi più circostanziata, e si concentrasull'usopoco misericordioso d e l l e t r a g e d i e u m a n e : " N e l l a c i t t à v i v o n o- o soprawivono - persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui feleschermi, e vengono sfruttate fino all'ultimo, finché la notizia e l'immagine attirano l'attenzione. E' un meccanismo perverso, al quale purtroppo si sfenta a resi- senza giungere a tanto... a-volte basta spegnerla! sfere. La citta prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà". Quantevolte, di fronte a trasmissioniche vorrebbero esseredi approfondimento,o magarianche g u a r d a n d oi t e l e g i o r n a l i p, e r c e p i a m oc h e l e vicendepresentateforse non sono come appaiono, e che gli uominie le donne che balzanosul p a l c o s c e n i c od e l l a c r o n a c a ,a v o l t e p e r s o l d i o p p u r e s o l o p e r v a n i t à ,f i n i s c o n os p e s s o p e r mostraresolo il loro lato peggiore,pur di essere visti, di apparire! Servedavvero,a partiredai più giovani,una strategia educativache consentadi identificarele false veritàsugli eventi,sulle cose e sulle persone, che troppo spesso alimentanouna informazione drogata,gridata,quasi mai attentaa disting u e r e e d a c h i a r i r e .M a s e r v e a n c h e q u a l c h e sano eserciziodi rinuncia(magaricome proposifo per l'anno appena iniziato)di fronte trasmissioni disoneste,a telegiornali scandalistici... che o f f u s c a n ol e m e n t i , r a t t r a p p i s c o n oi l c e r v e l l o degli spettatorio, come diceva il papa, indurisconoil cuore. Torniamoalla realtà,nelle relazionicome nella i n f o r m a z i o n eè: s e m p r e m e g l i od i u n q u a l s i a s i reality... Luca Diliberto l)r,E1OR3 | t , 1.,Vqrrt-DlJ,r,r,l CATTNDARIO N/TAGGIO DOMENICA 16: Ore10.30.PRIMECOMUNIONI. DOMENICA 23, Pentecoste: Ore15.30,CELEBRMIONE DELLECRESIME Lunedì17: Ore 9.30, in basilica,il metropolitaortodossodi Moscallarion,presiedela DivinaLiturgiaaccompagnandoun pellegrinaggio di cittadinirussi. Martedì18: "La Passione del quotidiano: la vicendadi Giorgio Ambrosoli". Incontrocon il figlioUmberto. Ore21,TeatroCentroGiovane, Corsodi Pta Ticinese, 45. Venerdi21: Ore 18.30-22.30:Presentazione OratorioEstivoper gli animatori adolescenti Giovedi27: FESTACONCLUSIVA DELLEATTIVITA ORATORIANE E PARROCCHIALI Ore17.00-19.30: Giochi Ore19.30-20.30: Cenadi condivisione Ore20.45:Processione con partenza dalleSuoreOrsoline versola Basilica. Augurioconclusivo .:'..:ti:i: ll mese di maggio è,dedicatoalla preghiera a Maria. Giovedì 27 maggio, alle 20.45, concludiamoil mese mariano con una processione Cenlo MenIeM,mttruI,"Conversazioni notturne a Gerusalemme" ANAGRAFE PARROCCHIALE DI APRILE2O1O Eminenza,potrcbbe suggefire in che modo gli adulti dowebberocompofiarsi con la gioventùper poter tramandare il cristianesimoe farlo fiorire? "Consegnaai tuoi figli un mondoche non sia rovinato.Fa' che mettanoradici nella Bibbia.Leggilainsiemea loro. Abbi profondafiducianei giovani,essi risolverannoi problemi.Non dimentic a r e d i d a r e l o r o a n c h ed e i l i m i t i . Imparerannoa sopportaredifficoltàe ingiuriese per loro la giustiziaconta più di ognialtra cosa". FIGLIDI DIO SONODIVENTATI GaleandroPietro RagusaLeonardo- ValnegriElena Adriana- FianiZeno - Pozzi Margherita- Smeets Sofia Lidia - CrostiRiccardo- SalviniElena- PizzeghelloAndrea- CattaneoViola- CartoccioGiovanni Alberto- HadlebMariaElena HANNOCELEBRATO IL SACRAMENTO DELMATRIMONIO BonomiGiacomocon GattiChiaraMariaTeresa NELLACASADELPADRE SONOENTRATI LauraNordicoSchoen- EntreszFrancesco MarcanteDario società di ingegnerio s.r.l :, T Projectsocietàdi ingegneriasrl - INGEGNERIA ARCHITETTURA CERTIFICAZIONI ENERGETICHE . www.tproject.it [email protected] IGIENE, QUALITA E STCUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Prodotti certificati presidio medicochirurgico ed antibatterici Prodotti ed attrezzatureda aziendecertificate UNI EN ISO 14ffi1:2004 Sacchiimmondizia biodegradabili - Materiali di pulizia con schede ' tecnichee di sicurezzacome da regolamento(CE) n. 190712006 Antinfortunistica per la sicurezzasul luogo di lavoro - Salemarino strade sicure ffiè UNA/oCEDALLB DUEToRRI ORARI SS. MESSE Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30 Basilica: ore 18.30 Basilica: ore 8.00 - 10.00 I 1.00 (Capitolarein lingua latina) l2.ls-18.00-19.00 17.00Vespri Feriali: , Di VezzosiFlavioGiuseppe Sede amministrativa: P.zza Sal\,atore Farina. l8/10- 10115 Milano - Fax0269004651 - cell.338 Tel.0? 607815i2 798453ó Sede Operatira: ViaAlberto Nota. ll l0116Milano r Festive: i zz ati 2 0 1 4 4M T L A N O- " V t A L A N t N O , 1 . T E L . / F A X0 2 . 4 7 . 2 4 . 3- 5P I V A 0 8 7 3 r 6 r 0 r s 3 : 338!*6.80.724 e -m a il: ma ile nt)4@ma rle n efu rs rl. I S1.'it - c e.11,.,i333.8294238 Via Ugo Foscolo,4 2 0 1 2 1M i l a n o Tel. 02 87392096 Fax 02 87302099 :' Strtd io. re aliz z azi orti m odell i pcrsonal - Riparazioni a modello Rimesse capi - Custodie Rigcnerazionc Cappotti t€ssuti e pelo - Montoni Basilica: ore 8.00 - 9.00 - 18.30 (la messadelle 8.00 è sospesail sabato) ORARI SS. CONFBSSIONI Tutti i giorni dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 17.30alle 19.00 ffM INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTI Mons.ERMINIODE SCALZI.AbateParroco PiazzaS. Ambrogio, l5 Tel. 02.863866 Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete PiazzaS. Ambrogio, 15 Don UMBERTO OLTOLINI PiazzaS. Ambrogio, 15 Mons. GIOVANNI MARCANDALLI PiazzaS.Ambrogio,2l Mons. ANTONIO PAGANINI Via Lanzone,13 Don DAVIDE CARCANO P.za S. Ambrogio, 25 Diac. JACOPO DE VECCHI PiazzaS. Ambrogio, l5 TeI.02.86451300 Tel. 02.72010116 Tel. 02;72095130 Tel. 02.86451948 Tel. 3476969360 Tel.3381976184