competenza testuale
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competenza testuale
1 “La scrittura: aspetti evolutivi ” Giuliana Pinto Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Università di Firenze Rilevanza L’acquisizione strumentale della scrittura costituisce, per una significativa percentuale di bambini all’inizio della scuola primaria, un ostacolo rilevante in tre direzioni a breve termine incide sulla motivazione ad apprendere e sull’autostima a lungo termine ostacola la produzione del testo e le abilità di studio per alcuni bambini si può configurare come un vero e proprio disturbo di apprendimento Studiare le transizioni Indagare sul modo in cui i processi di alfabetizzazione prendono avvio; sugli ostacoli ad un loro adeguato dispiegarsi; sulle modalità di prevenzione dell’insuccesso. Il costrutto di alfabetizzazione emergente in età prescolare • Alfabetizzazione emergente = insieme delle competenze e delle conoscenze antecedenti l’apprendimento formale di scrittura e lettura e che concorrono alla sua realizzazione 5 Un modello di alfabetizzazione emergente per la lingua italiana Pinto, G., Bigozzi, L., Accorti Gamannossi, B., Vezzani, C. (2008). L’alfabetizzazione emergente: validazione di un modello per la lingua italiana. Giornale Italiano di Lucia Bigozzi Psicologia, XXXV (4), 961-978. • Nel modello di alfabetizzazione emergente qui delineato emergono tre fattori e significative relazioni tra essi.’ • alfabetizzazione emergente: costrutto unitario e dominio-specifico: – il percorso di avvicinamento del bambino alla lingua scritta non procede per acquisizioni parallele, ma è sotteso dal contemporaneo e specifico sviluppo di varie conoscenze circa il codice di simbolizzazione della lingua scritta, tra loro in relazione. • l’alfabetizzazione emerge grazie ad una integrazione funzionale e simultanea delle diverse operazioni cognitive di competenza fonologica, competenza testuale e conoscenza concettuale sul sistema di scrittura. CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA capacità di decentrarsi dal significato delle parole orali e rendersi conto che esse costituiscono anche patterns di suoni, suddivisibili intenzionalmente in unità sublessicali quali le sillabe o i fonemi. Lucia Bigozzi Consapevolezza fonologica (Pinto, 2003) Riconoscimento e produzione pattern sonori Ora ti racconto una filastrocca, poi prova tu a raccontarne una simile alla mia. Ascolta bene: “Il gatto Martino / uscito un mattino cascò per le scale / sentì tanto male”. Adesso vuoi raccontarmene una tu? Ora ti racconto una filastrocca, poi prova tu a raccontarne una simile alla mia. Ascolta bene: “Lo sciatore scivola e lascia una scia sciando sente la neve sciogliersi”. Adesso vuoi raccontarmene una tu? Riconoscimento fonemico Ascolta bene il suono di queste parole e trova quella che non sta bene con le altre: Fonema iniziale PALO - PESCA - NOTTE STIVALE - FARFALLA FONTANA SALE - BANCA - SIRENA Fonema finale BORSA - PRATO - TRENO OCCHIALI - MARE - CANE BOCCA - SPAZZOLA - NOCE Fonema intermedio AGO - UGO - EVA ERA - OLA - ALI GRU - PIO - FRA 10 11 ESEMPI DI PRODUZIONI INFANTILI (5 anni) • La mamma va al mercato e compra un bel gelato, con sopra tanta panna prima di far la nanna (Marco). • Mi piaccion le farfalle, azzurre rosse e gialle, mi piaccion le ciambelle e meno le sorelle (Lisa). • Lascia lascia andare lo sciatore (Stefano). • Fruscian nel fresco frigo le frecce Consapevolezza fonologica (Cornoldi e Gruppo MT, 1992) Discriminazione uditiva e memoria immediata di fonemi Si richiede al bambino la ripetizione di parole senza senso di lunghezza e complessità crescenti, subito dopo che l’esaminatore le ha pronunciate ad alta voce. BA - NANTA - NONTRO - PRUSTELA - DULCABRITE Consapevolezza fonologica (Cornoldi e Gruppo MT, 1992) Capacità di fusione fonemica Due liste di parole di difficoltà e complessità crescenti che vengono pronunciate individualmente al bambino scandendo ogni sillaba nella prima fase e ogni fonema nella seconda fase della prova. Al bambino è richiesta la pronuncia della parola che risulta dalla fusione dei suoni proposti dall’esaminatore CAVALLO - MOMENTO - SOLDATO - SPERANZA MELA - VITA - PONTE - FRATE Consapevolezza fonologica (Cornoldi e Gruppo MT, 1992) Segmentazione fonetica 1. si chiede al bambino di pronunciare l’ultimo fonema della parola presentata GATTO 2. il bambino deve indicare il primo fonema della parola CUORE 3. l’esaminatore pronuncia la parola e il bambino dovrà segmentarla in fonemi RE Consapevolezza notazionale Fattore ortografico Questo fattore ha in sé integrazione di componenti: Aspetti linguistici rappresentativi Visuo spaziali Grafo motori Culturali Affettivi motivazionali Sistema unico e diverso dalle altre forme di notazione (non correlazione tra disegno e scrittura e tra musica e scrittura). Studi di potenziamento CONSAPEVOLEZZA NOTAZIONALE concettualizzare un rapporto tra segni e suoni sulla base della corrispondenza tra ciascun segno grafema e ciascun segmento sonoro fonema. Conoscenza delle regole che permettono al codice scritto di costituire una simbolizzazione della lingua parlata scrittura inventata Conoscenze notazionali: la prova di scrittura inventata (Pinto, 2003) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. “Vuoi provare a scrivere il tuo nome?” “Vuoi provare a scrivere le parole che conosci?” Viene invitato a disegnare una mela; successivamente gli viene chiesto: “Vuoi provare a scrivere il nome di ciò che hai disegnato?” Viene invitato a disegnare un bambino e una bambina; successivamente gli viene chiesto: “Vuoi provare a scrivere bambino e bambina”? “Vuoi provare a scrivere arcobaleno e re”? “Vuoi provare a scrivere la parola più lunga che ti viene in mente?” Vuoi provare a scrivere la parola più corta che ti viene in mente?” Viene mostrata l’immagine di un gatto e viene chiesto: “Vuoi provare a scrivere gatto?” Successivamente viene mostrata l’immagine di tre gatti e viene chiesto: “Vuoi provare a scrivere gatti”? Dopo ciascun item, a scrittura effettuata, viene chiesto: “Vuoi provare a leggere quello che hai scritto seguendolo col dito?” 20 21 22 23 24 ESEMPIO DI SCRITTURA INVENTATA (livello 1) ESEMPIO DI SCRITTURA INVENTATA (livello 4) Lucia Bigozzi CONSAPEVOLEZZA TESTUALE Testo dal latino textus "intreccio, tessuto" Lucia Bigozzi superare il piano della singola unità di significato veicolata dalla parola per costituire quella rete di relazioni tra parole che è il testo; il quale è un insieme dotato di coesione e coerenza locali e globali, secondo le configurazioni canoniche dei vari generi testuali. Lucia Bigozzi Competenza testuale (Pinto, 2003) Comprensione di storia “Adesso ti racconto una storia, ascoltala bene e, quando sarà finita, prova tu a raccontarla di nuovo a me”. Storia di animali C’era una volta in un campo di spighe un passerotto che beccava golosamente i chicchi del grano maturo. Un gatto, attratto dal fruscio delle ali, avanzò quatto quatto e paf!, in un attimo con una zampata, lo prese per la coda. Stava per divorarlo quando il passero gli disse: - Eh, eh! Un vero signore non comincia mai il pasto se prima non si è lavato! Il gatto lasciò andare la presa e cominciò a lavarsi il musino con le zampette. Allora il furbo passerotto: frr...frr..., in un attimo se ne volò via. Sicché il gatto capì di essere stato ingannato e giurò in cuor suo di non lasciarsi mai più beffare. Così, da quel giorno, i gatti si lavano il musino con le zampette sempre dopo il pasto e non prima! Produzione di storia “Vuoi provare a raccontare o ad inventare una storia?” 31 32 • Le indagini nazionali e internazionali confermano come difficoltà di lettura e scrittura costituiscano un problema ampiamente diffuso tra gli studenti italiani. • L’esordio di tali difficoltà è riconducibile alle prime fasi dell’apprendimento della scrittura e lettura strumentali, in particolare ai processi grafo-motori e ortografici di scrittura, ed in prestazioni lacunose nella decifrazione del testo scritto. 33 Chi ben comincia… • Gli studi longitudinali da noi condotti mirano a verificare la rilevanza predittiva delle diverse componenti coinvolte nel costrutto di alfabetizzazione emergente in età prescolare rispetto – all’acquisizione delle prime abilità di scrittura di parole – alla capacità di comporre testi scritti in prima elementare. Studio di coorte prospettico Obiettivo: valutare la rilevenza predittiva dell’alfabettizzazione emergente 1400 bambini 600maschi 800 femmine Età media 5 anni e 1 mese seguiti fino al termine della III elementare (follow-up complessivo 3 anni e 9 mesi) Lucia Bigozzi Il modello di Pinto et al. (2009) COMPETENZA FONOLOGICA Scrittura di parole (fluidità) Scrittura di numeri (fluidità) COMPETENZA TESTUALE Dettato di non parole (correttezza) COMPETENZA NOTAZIONALE Dettato di parole (correttezza) • La potenza predittiva del modello mostra come la conoscenza concettuale sul sistema di scrittura sia un importante predittore delle competenza di scrittura iniziali. – La competenza fonologica emerge come predittiva solo nella scrittura di numeri e nel dettato di non parole. – La competenza testuale non predice nessuna delle competenze strumentali in scrittura indagate. • Per imparare a scrivere parole è necessario sviluppare una sensibilità alla funzione dei segni entro il codice scritto. • Le abilità che sottendono questa competenza consistono nella possibilità di tradurre parole e i loro suoni corrispondenti in segni ortografici e di metterli in relazione tra di loro. COMPETENZA ORTOGRAFICA…E POI? 38 • LE PAROLE PER DIRLO, LE PAROLE PER SCRIVERLO… • Ma allora, cosa predice la capacità di comporre testi? Cosa accade quando si cambia codice? • Il campione totale è composto da una coorte di 109 soggetti (60 maschi e 49 femmine) seguiti longitudinalmente dall’età di cinque anni fino alla fine della seconda elementare 39 La predittività del modello sulla scrittura di testi Struttura testuale Coesione testuale Coerenza testuale Accorti Gamannossi, B., Vezzani, C., Bigozzi, L., & Pinto, G. (2007). Lo scrittore novizio di testi: uno studio predittivo. DiPAV – Quaderni. Quadrimestrale di psicologia ed antropologia culturale, 18, 9-30. Risultati • Dalle analisi condotte emerge una correlazione positiva e significativa tra la Competenza testuale orale mostrata dal bambino a 5 anni, e quella misurata UN anno più tardi e DUE anni più tardi 41 • I fattori di competenza fonologica e ortografica non sono dei predittori significativi della testualità scritta alla fine della prima elementare. • Il fattore di competenza testuale orale (cioè la capacità di narrare storie inventate, dotate di una buona struttura, coesione e coerenza) in età prescolare costituisce uno specifico predittore della competenza testuale scritta (cioè la capacità di scrivere storie inventa-te dotate di una buona struttura, coesione e coerenza) in prima elementare. MA E’ VERO PROPRIO PER TUTTI? Quell’esigua parte di alunni che non si sono impadroniti del mezzo e che commettono molti errori ortografici, risentiranno del cambiamento del mezzo espressivo, per quanto concerne la competenza testuale? 43 Risultati • Dalle analisi eseguite sui cattivi scrittori, coloro che commettono molti errori ortografici nelle prove di scrittura iniziale, emerge una mancanza di predittività del fattore di Competenza Testuale rilevato a 5 anni, rispetto a quello posseduto dai soggetti un anno più tardi e due anni più tardi (Sig. > . 05). 44 CONCLUSIONI • La scrittura è un mezzo efficace se chi lo utilizza lo padroneggia in modo sufficiente • Se l’ortografia non è stata automatizzata lo strumento scrittura diventa un ostacolo e chi aveva buone competenze testuali orali (narrazione) perde o non mostra più questa competenza nella scrittura. 45 La mancata automatizzazione dell’ortografia può inibire la composizione di testi 46 Si può intervenire? • A questo punto bisogna chiedersi: è possibile intervenire per migliorare le abilità necessarie all’acquisizione della scrittura? • È possibile rispondere a questa domanda conducendo studi di potenziamento delle competenze risultate predittive delle competenze di scrittura iniziale e avanzata. Pinto, G. (2003). Il suono, il segno, il significato. Psicologia dei processi di alfabetizzazione. Roma: Carocci. Risultati • Forme di consapevolezza fonologica, testuale e pragmatica sono risultate suscettibili di essere incrementate grazie a specifici potenziamenti nel corso della scuola dell’infanzia. • In particolare si è rivelato possibile favorire nei bambini prima dell’ingresso nella scuola elementare un’ampia familiarità con: – la struttura fonologica del linguaggio orale; – la costruzione di testi narrativi ben strutturati, coesi e coerenti; – le convenzioni formali e strutturali sottostanti la lingua scritta. In conclusione • Fin qui la ricerca, ma è essenziale che la ricerca non finisca in laboratorio, ma che i risultati “tornino” nei contesti esperienziali e li qualifichino…ricordando che intanto il mondo cambia!