Il food tourism: caratteristiche della domanda e politiche di marketing
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Il food tourism: caratteristiche della domanda e politiche di marketing
Il food tourism: caratteristiche della domanda e politiche di marketing Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese/Marketing Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Università di Sassari, CRENoS & RCEA Esperto “Réseau de veille en tourisme”, Università Québec Montreal – email:[email protected] email:gdelchiappa@uniss it Food tourism Qualunque Q q esperienza p turistica in cui il visitatore conosce,, apprezza e consuma i prodotti tipici e la cucina locale – Come motivazione principale del viaggio e di scelta della destinazione – Come motivazione secondaria e accessoria 2 Posizionamento dei prodotti tipici & posizionamento i i t turistico t i ti Il p posizionamento turistico è principalmente p p influenzato dal posizionamento delle sue produzioni agroalimentari Il posizionamento turistico è il risultato di un mix di equilibrato di diversi attrattori territoriali tra cui il cibo (ex: Toscana, Sardegna) Il posizionamento turistico è il risultato di un mix di diversi attrattori territoriali, l ma tra questi ill cibo b riviste un ruolo l marginale l (ex: ( Riviera Romagnola?) 3 I benefici del food tourism (1) – Rinforza il p processo di creazione dell’immagine g della destinazione (Everett & Aitchison, 2008) – Contribuisce a differenziare una destinazione turistica dai concorrenti – Promuove l’autentiticità e l’identità locale – Incrementa l’uso di prodotti locali e tipici generando un effetto moltiplicatore lti li t per l’economia l’ i locale l l – “buying local” contribuisce alla riduzione di anidride carbonica e dell’inquinamento dell inquinamento (carbon footprint 4 I benefici del food tourism (2) – Il canale HO.RE.CA rappresenta pp un canale complementare p per p la commericalizzazione dei prodotti locali, spesso esclusi dagli scaffali della grande distribuzione – I turisti acquistano prodotti tipici come souvenir – I turisti continuano a cercare/acquistare I prodotti tipici/locali una volta a casa • In sardegna questo accade nel 70% dei casi • Chi non lo fa è bloccato spesso da problemi logistici: opportunità di canali di commercializzazione alternativi? Ma voi sapete quale è la notorietà (assistita e spontanea) dei prodotti ggastronomici toscani? Conoscete l’intensità del legame tra turismo e marketing del settore gastronomico? 5 I foodies e i foodtrotter Ricercano la tipicità p e l’autenticità dei p prodotti e della cucina locale e vivono il cibo come il mezzo attraverso cui entrare in contatto con la popolazione e la tradizione dei luoghi (Sims, 2009) – 27 milioni di americani praticano food tourism (USA TODAY, TODAY 2007) – Molti turistici che visitano la Danimarca (dal 34 al 54%) d h dichiarano che h la l qualità l à e la l varietà à della d ll ristorazione è un fattore f significativo nella scelta della destinazione (Gyimothy, Rassing and Wanhill 2000) – 60% dei turisti che visitano l’Australia affermano che la ristorazione è un fattore estremamente importante nella scelta della destinazione (Sparks, (Sparks Bowen and Klag, Klag 2003) 6 Facciamo un pò di ordine Prodotti locali,, non necessariamente facenti parte p della tradizione enogastronomica locale Prodotti a Km 0 Prodotti locali con enfasi della zona di produzione Prodotti tipici – Denominazioni di origine protetta – DOP – Indicazioni geografiche protette - IGP – Denominazioni di origine controllata e garantita – DOCG Prodotti biologici Prodotti tradizionali 7 Food tourism e ristorazione Per circa il 70% dei ristoratori i turisti rappresentaano pp un target importante nella loro attività (National Restaurant Association, 2002) – L’uso L uso dei prodotti tipici, tipici bio e locali nella ristorazione è un bisogno sempre piu’ espresso dai turisti (Hjalager, 2002) 8 Il food tourism in Italia 9 Chi sono i foodies e i foodtrotter Solitamente… – Viaggiano in coppia – Hanno un reddito medio medio-alto alto – Sono professionisti – Hanno un un’eta eta compresa tra i 30 e 50 anni – Destinano circa il 36% del loro budget a spese legate g a attività legate g al mondo food (The International Culinary Tourism Association) 10 L’importanza della ristorazione nello ll sviluppo il del d l food f d tourism t i I ristoranti svolgono g un ruolo fondamentale nello sviluppo pp del food tourism – Sono a contatto con il visitatore – Il canale HO.RE.CA HO RE CA può essere considerato un canale di distribuzione complementare per i prodotti locali – Il canale HO.RE.CA può contribuire a mantenere vive le tradizioni culinarie di un luogo conservandone e valorizzandone l’autenticità – Possono informare ed educare gli ospiti influenzando le loro scelte anche una volta rientrati dalle vacanze – Contribuiscono a sviluppare la notorietà e l’immagine di una d i destinazione i (menu ( brandizzati) b di i) 11 Ma i ristoratori che visione hanno d l cibo del ib come attrazione tt i turistica? t i ti ? Luogo g della ricerca: Sardegna g e Molise Cosa abbiamo chiesto (Scala Likert 5 punti) Di valutare il ruolo che i prodotti locali e tipici hanno nella loro attività à Di dirci quanto secondo loro le scelte dei consumatori in merito alle località da visitare è influenzata dalla cucina e dai piatti tipici locali Di dirci quali sono le strategie che usano per cercare di aumentare il valore della loro offerta Di dirci quali sono le principali barriere che impediscono loro di utilizzare in maniera appropriata i prodotti tipici e locali come risorsa turistica (Fonte: Presenza e Del Chiappa, 2013) 12 LL’influenza influenza sulle scelte dei turisti Influenza dei p prodotti tipici p e locali sulle scelte dei turisti Influenza dei prodotti tipici e locali nella scelta della mia destinazione Sardegna Molise M M. 3.74 4.22 3.88 3.75 13 L’influenza delle caratteristiche d l menù del ù nella ll scelte lt dei d i turisti t i ti Prezzo Uso di prodotti locali Uso di prodotti bio Uso di prodotti a Km 0 Informazioni sull’area di origine g dei p prodotti Sardinia M M. 2.79 2.67 3.48 2.90 3.57 Molise M M. 3.81 4.25 3.46 4.14 4.12 14 La frequenza e la rilevanza nell’uso ll’ di prodotti d tti tipici ti i i e locali l li % Uso di prodotti tipici Uso di prodotti locali Uso di prodotti stagionali Mai Sardinia M li Molise Sardinia Molise Sardinia Molise 1.99 8 00 8.00 4.67 5.26 2.65 1.30 Quasi mai 7.95 14 67 14.67 11.33 13.16 9.27 9.09 Quasi sempre 33.11 45 33 45.33 32.00 40.79 34.44 33.77 Sempre 56.95 32 00 32.00 52.00 40.79 53.64 55.84 15 L’attegiamento dei ristoratori L’attegiamento rispetto i tt all’uso ll’ di prodotti d tti tipici ti i i Si, penso di Si incrementare Prodotti tipici Prodotti Bio Prodotti bio Sar: 57.80 48.00 55 90 55.90 Mol. Mol 53.73 44.44 57 14 57.14 S , maa Si, prossimament e Sar Sar. Mol Mol. 1.30 7.46 22.40 30.56 11 20 10.39 11.20 10 39 No, pe penso so d di No, non o farne già un uso penso sia sufficiente necessario Sar Sar. Mol Mol. Sar Sar. Mol Mol. 37.70 38.81 3.20 22.40 18.06 7.20 6.94 30 30 28.57 30.30 28 57 2 60 3.90 2.60 3 90 16 Le strategie della ristorazione e il food f d tourism t i Sardegna Molise Dare informazioni al turista p per aumentare l’interesse p per prodotti e cucina locale Utilizzare apposito materiale di comunicazione (menu brandizzati, brochure, vetrofanie, ecc) Enfatizzare nei di versi canali di comunicazione vengono utilizzati prodotti locali e tipici Enfatizzare nel sito internet che vengono utilizzati prodotti tipici e locali Organizzare eventi per promuovere i prodotti e i piatti della cucina i locale l l Rafforzare il grado di collaborazione con gli altri stakeholder Pruomuovere i prodotti e la cucina locale tra i residenti Aumentare la professionalità dei ristoratori e del personale di sale 4 56 4.56 2 78 2.78 3.91 3.05 4.40 2.78 4.46 3.79 4.13 4.55 4.06 3.80 3.97 3.71 4.49 4.37 17 Le politiche per rafforzare il food t i tourism Sardegna g Molise Rafforzare la collaborazione tra i ristoratori 3.96 4.19 Rafforzare la collaborazione con gli altri operatori turistici 4.46 4.37 Rafforzare la collaborazione con gli enti pubblici e associazioni 4 52 4.52 4 46 4.46 Rafforzare la collaborazione con i produttori locali 4.21 4.23 Creare e rafforzare potiche di branding a livello territoriale 4.20 4.38 Regolamentare ll’uso uso dei prodotti tipici nella imprese ricettive 4 18 4.18 3 99 3.99 Rafforzare la collaborazione pubblico-privato per organizzare 4.15 4.07 eventi R ff Rafforzare l collaborazione la ll b i t gli tra li operatori t i della d ll filiera fili 4.27 4.34 turistica per creare pacchetti turistici Creazione di siti internet e marketing 2.0 4.38 4.10 Aumentare la professionalità di tutti gli ioperatori della filiera 4.56 4.46 turistica 18 Le principali barriere alla valorizzazione l i i dei d i piatti i tti tipici ti i i I costi necessari per studiare e preparare i piatti tipici Le competenze richieste per realizzare questo tipo di ristorazione Le risorse che possono essere destinate a promuovere qquesto tipo p di ristorazione sono limitate La competizione di settore Il problema di comunicare con un consumatore spesso poco informato e capace di riconoscere il valore dell dell’offerta offerta Sardegna M M. 2.79 Molise M M. 4.23 2 67 2.67 3 61 3.61 3.48 3.72 2.90 3.99 3.57 3.74 Laa co contraffazione t a a o e dei de prodotti p odott tipici t p c e bio b o danneggia da egg a la a reputazione della cucina locale e riduce la fiducia dei consumatori 19 I criteri di scelta dei prodotti alimentari li t i in i Italia It li Qualità Q lità Convenienza Salute Gusto Ecologia Tradizione 2008 99% 77,6% 91,7% 87,1% 80,4% 76,4% 2012 99 7% 99,7% 97,2% 96% 93,2% 74,4% 68,9% Fonte: CERMES - Bocconi 20 Le barriere nel settore ristorativo (1) Esistono diverse motivazioni p per effetto delle q quali i ristoratori non riescono a sfruttare al massimo i prodotti tipici e locali e la tradizione culinaria del luogo come una risorsa/atrrazione turistica (Starr et al.,2003) – Problemi nella distribuzione, disponibilità e continuità nelle forniture – Omogeneità à nella ll qualità l à delle d ll materie prime – Scarsa attività di integrazione e collaborazione tra gli operatori locali – Barriere legislative 21 Le barriere nel settore ristorativo (2) Prezzi non stabili e certi 25% Commerciale scarso, inesistente Prezzi troppo elevati 25% Commerciale inesistente 42% Termini di pagamento (insufficienti e rigidi) 33% Commerciale poco efficace 29% Consegne e rispetto dei tempii 38% Scarsa attività di comarketing k i 8% Garanzia di fornitura per tutta la stagione 33% Non presenza su canale internet 4% Gestione delle emergenze 4% Scarsa varietà prodotti 4% Minimo di ordine 8% Packaging non adatti 4% Qualità 29% Produzione insufficiente 4% Fonte: TradeLab, TradeLab 2008 22 Come sviluppare il food tourism Una forte collaborazione tra g gli operatori p turistici pubblici p e privati del territorio Un focus sul concetto di marketing esperienziale Il food tourism non è SOLO un problema di ingredienti e cibo, cibo ma è modo per divertirsi e intrattenere il tempo libero Creare sinergie g tra turismo gastronomico g e enoturismo Creare sinergie tra promozione turistica e promozione delle tipicità agroalimentari e vitivinicole locali Strade del vino vino, Strade del gusto o Strade del vino e dei sapori? 23 Alcuni esempi di esperienze di food f d tourism t i Scuole di cucina, cooking g school è forse più p appealing? pp g Cene in ristoranti famosi per la cucina locale e per la notorietà dei loro chef Visite nei mercati di prodotti agroalimentari (food markets) Visite direttamente nella sede dei produttori di prodotti locali e tipici Cene tipiche Degustazioni e abbinamenti food & wine Corsi di d lingua l & cucina 24 La promozione del food tourism t tramite it i social i l media di Su Flickr ci sono: - più di 400 gruppi “culinary” con circa 22.500 membri e più di 386.500 foto - gruppi destinati a intere destinazioni - Più di 24.000 g gruppi pp con la pparola “food” 25 Parliamo un po po’ di Twitter Siete utenti registrati? g State valutando la possibilità di registrarvi? – Fatelo solo se siete sicuri che seguirete il profilo in modo assiduo – Scegliete un nome utente corto ed evitate caratteri speciali – Se il nome è occupato usate (http://twittercounter.com/pages/username_alert) o usate (http://support.twitter.com) se inattivo da più di 6 mesi 26 La home di Twitter Alcune funzioni @Connetti: le nostre interazioni con altri utenti @Scopri: accediamo ad una selezione di tweet aggiornati in base ad argomenti preferiti – “Chi seguire”: twitter vi suggerisce chi seguire in base ai vostri following – “Trova amici”: saprete chi tra i vostri contatti g gmail, yahoo, hotmail o AOL ha un account Twitter – “Sfoglia le categorie”: cercare persone da seguire in base a certe categorie di argomenti – “La casella di ricerca”: per trovare tweet o persone 28 L’hashtag LL’ hashtag – Una p parola chiave che identifica un certo argomento g (seguito ( g da ) • Twitter non è sensibile a maiuscole o minuscole ma fate attenzione a spazi e altri simboli – Se volete informazioni su popolarità di certi hashtag usate http://hashtags.org • http://whatthetrend.com (visualizzazione in diverse nazioni) • 29 Quando e quanto twittare L’ora p più redditizia pare p essere dalle 13:00 alle 15:00 dal lunedì al giovedi Da evitare i post dopo le 20:00 e il venerdì dopo le 15:00 Per avere informazioni sugli orari più efficaci usate: – http://bitly.com (serve anche per accorciare link) – www.tweriod.com: permette di effettuare analisi sui data base dei nostri follower Per iniziare postare 2-3 tweet al giorno – www.twitterlonger.com l – accompagnate i link con due parole descrittive 30 Qualche buona regola (1) Ringraziate g sempre p chi decide di seguirvi g (potete (p usare anche il tool www.twitterdmer.com) Accorciare i link per salvare spazio – http://bitly.com http://bitly com – http://tinyurl.com (anche per android) – http://tiny.cc Retwittate solo se l’autore autorizza oppure no: il retweet è il passaparola su twitter 31 Qualche buona regola (2) Per menzionare/coinvolgere g qualcuno q in una conversazione dobbiamo nominare il suo account nel tweet Per rispondere a qualcuno che vi menziona basta andare su menzione e scegliere “riposta” riposta Per conservare i tweet facciamo una copia di back up usando http://tweetbackup.com Controllate chi sono i vostri contatti che non twittano mai, usate: www.justunfollow.com Bloccate i contatti non desiderati – Dalla home andate sul numero dei follower e cliccate sul nome di chi volete bloccare, l’utente non potrà più seguirvi, mandare messaggii e menzioni i i – Potete segnalare anche il contatto come uno spammer a Twitter, usate “Segnala Seg a a pe per spa spam” 32 Le liste Gruppi in cui è possibile suddividere i contatti in base a determinati argomenti – “Crea una lista”, decidete se renderla accessibile a tutti (e quindi può essere seguita) o no 33 Il motore di ricerca nel mondo T itt Twitter Ricerca effettuabile dalla home del p profilo Twitter http://twitter.com/search: accessibile anche a non utenti twitter http://twitter.com/search-advanced – Possibilità à di salvare la ricerca – Usate www.twilert.com su ricerche relative al vostro nome, sarete avvisati automaticamente avvisati via email 34 Collegare Twitter a Facebook Andate sul p pulsante “impostazioni p e assistenza” – Modifica profilo – Sezione Facebook cliccate “connetti a Facebook” – Se twittate molto e volete evitare che tutto venga visualizzato su Facebook usate www.facebook.com/selectivetwitter • Per decidere se pubblicare su Facebook un tweet, basta che il twett contenta l’hashtag finale fb 35 Collegare Twitter al vostro Li k di Linkedin Èp possibile farlo nel momento stesso in cui si scrive un post p su linkedin Cliccate sotto il post “share with” e poi “Public + Twitter” Per fare ciò è necessario inserire l’account di Twitter nelle impostazioni di Linkedin 36 Inviare Tweet via sms da di dispositivo iti mobile bil Collegare g il numero di telefono a Twitter Andare su menu impostazioni dalla home di Twitter Selezionare “cellulare” Inserire il numero di telefono Inviare ad un numero indicato che vi verrà indicato, un sms con scritto “GO”: GO : questo serve per verificare il vostro numero Procuratevi dal vostro operatore il numero breve dedicato a Twitter Adesso d potete twittare dal d l cellulare, ll l basta b inviare un sms contenente il tweet al numero breve 37 Come sfruttare al massimo T itt Twitter Ascoltate cosa dicono g gli altri Rispondete sempre a chi vi cita Non abbiate fretta e non fatevi prendere dall’iperattività Non convincetevi di riuscire a leggere tutto Siate costanti nel twittare Usate la bio e il profilo e inserite parole che servono a farvi trovare per quello che siete e sapete offrire Se twittate link, spiegateli … meglio ancora coinvolgete attraverso domande d d Controllate i following dei contatti che trovate interessanti Non siate troppo aggressivi nel cercare follower Non parlare solo di voi e della vostra azienda e controllate il numero di volte con cui mandate link al vostro sito Non scrivete su tweet “umori” in maniera impulsiva non sapete mai da chi verrà letto 38 Gli italiani e Twitter Ip primi tweet iniziano dopo p le 5 del mattino La prima punta di attività è tra le 12:00 e le 14:00, il picco è tra le 19:00 e le 21:00 Il lunedì sembra il giorno preferito per twettare, twettare il sabato è quello meno attivo Solo il 5% usa g geolocalizzare il tweet Solo il 23% usa hashtag Poco meno del 28% dei tweet contiene un link Ill 18% 8 contiene retweet Poco più di un terzo contiene un espressione emotiva 39 Come inserire un intero tweet nel vostro t bl blog Inserire il link del tweet nel p post che volete pubblicare, p , per p ottenere il link: – Dalla home di twetter, andate su “visualizza il mio profilo” clikkate sul numero dei tweet effettuati – Trovate il tweet da inserire nel blog e cliccate sul testo, apparirà “Altro” cliccate quindi “incorpora tweet” – Copia e incolla incontenuto del box nel punto esatto del post che volete pubblicare nel post 40 Come inserire il pulsante seguimi Trovate il p pulsante qui: q http://twitter.com/about/resources/buttons p Scegliete l’opzione “segui” e otterrete le opzioni per personalizzare il pulsante con i vostri dati Copiate e incollate il codice HTLM nella pagina web In wordpress Controllate se il tema scelto preveda già il pulsante (“Twitter ( Twitter Follow Button) Se si, andate nella sezione aspetto dovete modificare le opzioni del tema e associate l’account all’icona Se no, aggiungete uno strumento aggiuntivo (https://wordpress.org/extend/plugins), consigliabile WP Twitter Button 41 Condividere i post su blog su T itt Twitter Se volte far condividere i vostri p posto nel blog g nei tweet dei vostri contatti tweet selezionate “condividi un link” in https://twitter.com/about/resources/buttons tweet Se volete rendere disponibili in tempo reale i tweet ai visitatori del blog andate su: https://twitter.com/settings/widgets/new Crea widget, Salva Copia e incolla nel punto esatto del blog dove volete inserire il tweet Potete fare in modo che ogni singolo post quando va online venga segnalato tramite twitter: usate ad es: http://twitterfeed.com, potete anche h monitorare i il n°° di visitatori i i i che h riuscite i i ad d attirare i 42 TweetDeck e Hootsuite www.tweetdeck.com: vi consente di dividere la timeline in base alle liste, liste iterazioni, iterazioni messaggi e orari www.hootsuite.com: consente accesso non solo dal web ma anche da smatphone o tablet – Un volta loggati potete dire quali account e social media volete monitorare attraverso il tasto Add Stream – Potete digitare un testo e decidere su quali social media visualizzarlo e quando (subito e in un secondo momento) – L’account può essere gestito da più persone – Ha anche un account gratuito, adatto per chi ne fa un uso personale o per gruppi di lavoro • LL’account account a pagamento è circa 10 dollari al mese ma vi consente di gestire più di 5 social media e di integrare con google analytics 43 Hootsuite e integrazione con Facebook F b k Potete usare http://apps.facebook.com/selectivetwitter p pp per p fare in modo che solo i tweet che contengono l’ashtag fb appaiono su Facebook – Possibilità di integrazione con Google Anlytics per il monitoraggio delle conversazioni sul network e del traffico da e verso un sito web – Con Klout l per capire l’influenza l’ fl sui vostri follower, f ll una volta l registrati avrete un punteggio da 1 a 100 in base alla vostra capacità di influenzai vostri follower (numero condivisioni o risposte ottenute) 44 Tools di ricerca www.tweetgrid.com g vi consente di fare ricerche per p parole p chiave TwittStatt: senza bisogno di essere iscritti potete fare ricerche su un certo utente – Con chi interagisce l’utente – Quanto twitta – A chi risponde e ritwitta 45 Alcuni suggerimenti su come usare Twetter T tt (1) Ascolto e coinvolgimento g Fate gestire la tweet marketing strategy da persone interne Personalizzate i tweet scrivendo le iniziali alla fine del tweet o creando account diversi in base a tematiche e ruoli (spiegate le diverse funzioni sul sito aziendale) Monitorate prima le conversazioni sulla vostra azienda e sul vostro settore e poi tweettate Non siate troppo seri, siate voi stessi e mixate informazioni aziendali con informazioni personali 46 Alcuni suggerimenti su come usare Twetter T tt (2) Fatevi un p piano editoriale Non parlate troppo di voi ma dei clienti e dell’ambiente che circonda la vostra azienda Postate cose che leggereste anche voi Inserite link a blog o canale Youtube Usate il vostro profilo tweet come customer care Aggiungete valore comunicando cose che sono di aiuto al cliente senza spingere troppo sulla leva commerciale Controlla ll cosa e come twettano i tuoi concorrenti Rispondete alle domande degli utenti che riguardnano gli argomenti o i settori che vi competono 47 Alcuni suggerimenti su come usare Twetter T tt (2) Bilanciate il numero dei vostri following g e dei vostri follower Individuate dei potentiali utenti targettizzati – http://followerwonk.com: inserita una parola chiave saprete chi sono le persone che hanno inserito questa parola nella bio e dirvi se li state già seguendo oppure no o se vi seguono loro – http://listorius.com: trova utenti o g gruppi di utenti nelle liste di Twitter associate ad una certa parola chiave Monitorate i vostri follower in uscita: www.justunfollow.com Ricordate che quello che veramente conta, in tutti i social media a dire il vero, è il reale numero di persone che vi legge e interagisce!!! 48 Twitter come strumento di customer t service i & CRM …per dare informazioni, suggerire eventi, ecc… “…Lo sai che abbiamo una Spa?” …e ricordati che i consumatori lo usano per avere risposte immediate ... continue KLM_Surprise_Spot.avi Come misurare twitter Numero di follower Numero di retweet Quanto e come di parla di noi (sentiment) Quanto traffico su sito viene da twitter Quanto influite sui follower Alcuni strumenti 51 Come misurare twitter twitter:: alcuni t l tools http:/crowdbooster.com: p analizza la vostra presenza p e vi consiglia come migliorarvi http://rowfeeder.com: vi dice come e quanto si parla di una persona o di un brand www.twitalert.com: gratuito, una volta registrati inserite le parole che volete monitorare e riceverete una mail sui tweet che contengono ill nome dei d vostri prodotti d o brand b d www.topsy.com (risultai per ultima ora, ultima giornata ecc) http://simplymeasured.com: http://simplymeasured com: consente analisi su file excell dell’attività su Twitter, Facebook, Google+ e Klout 52 Twiiter e la cura del sito e della l di page landing Curate la p pagina g in cui attera il cliente partendo p dai social network, chi vi clicca vuol trovare subito quello che cerca in maniera chiara Aggiornate regolarmente il sito per renderlo coerente con la strategia social 53 Grazie per ll’attenzione! attenzione! Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese/Marketing Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Università di Sassari, CRENoS & RCEA Esperto p “Réseau de veille en tourisme”,, Università Québec Q Montreal – email:[email protected]