Il food tourism: caratteristiche della domanda e politiche di marketing

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Il food tourism: caratteristiche della domanda e politiche di marketing
Il food tourism: caratteristiche della
domanda e politiche di marketing
Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese/Marketing
Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali
Università di Sassari, CRENoS & RCEA
Esperto “Réseau de veille en tourisme”, Università Québec
Montreal – email:[email protected]
email:gdelchiappa@uniss it
Food tourism
 Qualunque
Q
q esperienza
p
turistica in cui il visitatore conosce,,
apprezza e consuma i prodotti tipici e la cucina locale
– Come motivazione principale del viaggio e di scelta della
destinazione
– Come motivazione secondaria e accessoria
2
Posizionamento dei prodotti tipici
& posizionamento
i i
t turistico
t i ti
 Il p
posizionamento turistico è principalmente
p
p
influenzato dal
posizionamento delle sue produzioni agroalimentari
 Il posizionamento turistico è il risultato di un mix di equilibrato di
diversi attrattori territoriali tra cui il cibo (ex: Toscana, Sardegna)
 Il posizionamento turistico è il risultato di un mix di diversi attrattori
territoriali,
l ma tra questi ill cibo
b riviste un ruolo
l marginale
l (ex:
(
Riviera Romagnola?)
3
I benefici del food tourism (1)
–
Rinforza il p
processo di creazione dell’immagine
g
della destinazione
(Everett & Aitchison, 2008)
–
Contribuisce a differenziare una destinazione turistica dai concorrenti
–
Promuove l’autentiticità e l’identità locale
–
Incrementa l’uso di prodotti locali e tipici generando un effetto
moltiplicatore
lti li t
per l’economia
l’
i locale
l
l
–
“buying local” contribuisce alla riduzione di anidride carbonica e
dell’inquinamento
dell
inquinamento (carbon footprint
4
I benefici del food tourism (2)
– Il canale HO.RE.CA rappresenta
pp
un canale complementare
p
per
p
la commericalizzazione dei prodotti locali, spesso esclusi dagli
scaffali della grande distribuzione
– I turisti acquistano prodotti tipici come souvenir
– I turisti continuano a cercare/acquistare I prodotti tipici/locali
una volta a casa
• In sardegna questo accade nel 70% dei casi
• Chi non lo fa è bloccato spesso da problemi logistici: opportunità di canali
di commercializzazione alternativi?
Ma voi sapete quale è la notorietà (assistita e spontanea) dei
prodotti ggastronomici toscani?
Conoscete l’intensità del legame tra turismo e marketing del
settore gastronomico?
5
I foodies e i foodtrotter
 Ricercano la tipicità
p
e l’autenticità dei p
prodotti e della cucina locale e
vivono il cibo come il mezzo attraverso cui entrare in contatto con la
popolazione e la tradizione dei luoghi (Sims, 2009)
– 27 milioni di americani praticano food tourism (USA TODAY,
TODAY
2007)
– Molti turistici che visitano la Danimarca (dal 34 al 54%)
d h
dichiarano
che
h la
l qualità
l à e la
l varietà
à della
d ll ristorazione è un fattore
f
significativo nella scelta della destinazione (Gyimothy, Rassing and
Wanhill 2000)
– 60% dei turisti che visitano l’Australia affermano che la
ristorazione è un fattore estremamente importante nella scelta
della destinazione (Sparks,
(Sparks Bowen and Klag,
Klag 2003)
6
Facciamo un pò di ordine
 Prodotti locali,, non necessariamente facenti parte
p
della
tradizione enogastronomica locale
 Prodotti a Km 0
 Prodotti locali con enfasi della zona di produzione
 Prodotti tipici
– Denominazioni di origine protetta – DOP
– Indicazioni geografiche protette - IGP
– Denominazioni di origine controllata e garantita – DOCG
 Prodotti biologici
 Prodotti tradizionali
7
Food tourism e ristorazione
 Per circa il 70% dei ristoratori i turisti rappresentaano
pp
un
target importante nella loro attività (National Restaurant
Association, 2002)
– L’uso
L uso dei prodotti tipici,
tipici bio e locali nella ristorazione è
un bisogno sempre piu’ espresso dai turisti (Hjalager,
2002)
8
Il food tourism in Italia
9
Chi sono i foodies e i foodtrotter
 Solitamente…
– Viaggiano in coppia
– Hanno un reddito medio
medio-alto
alto
– Sono professionisti
– Hanno un
un’eta
eta compresa tra i 30 e 50 anni
– Destinano circa il 36% del loro budget a spese
legate
g
a attività legate
g
al mondo food
(The International Culinary Tourism Association)
10
L’importanza della ristorazione
nello
ll sviluppo
il
del
d l food
f d tourism
t i
 I ristoranti svolgono
g
un ruolo fondamentale nello sviluppo
pp del
food tourism
– Sono a contatto con il visitatore
– Il canale HO.RE.CA
HO RE CA può essere considerato un canale di
distribuzione complementare per i prodotti locali
– Il canale HO.RE.CA può contribuire a mantenere vive le
tradizioni culinarie di un luogo conservandone e
valorizzandone l’autenticità
– Possono informare ed educare gli ospiti influenzando le loro
scelte anche una volta rientrati dalle vacanze
– Contribuiscono a sviluppare la notorietà e l’immagine di una
d i
destinazione
i
(menu
(
brandizzati)
b di
i)
11
Ma i ristoratori che visione hanno
d l cibo
del
ib come attrazione
tt i
turistica?
t i ti ?
Luogo
g della ricerca: Sardegna
g e Molise
 Cosa abbiamo chiesto (Scala Likert 5 punti)


Di valutare il ruolo che i prodotti locali e tipici hanno nella
loro attività
à

Di dirci quanto secondo loro le scelte dei consumatori in
merito alle località da visitare è influenzata dalla cucina e dai
piatti tipici locali

Di dirci quali sono le strategie che usano per cercare di
aumentare il valore della loro offerta

Di dirci quali sono le principali barriere che impediscono loro
di utilizzare in maniera appropriata i prodotti tipici e locali
come risorsa turistica
(Fonte: Presenza e Del Chiappa, 2013)
12
LL’influenza
influenza sulle scelte dei turisti
Influenza dei p
prodotti tipici
p e locali sulle scelte dei turisti
Influenza dei prodotti tipici e locali nella scelta della mia
destinazione
Sardegna Molise
M
M.
3.74
4.22
3.88
3.75
13
L’influenza delle caratteristiche
d l menù
del
ù nella
ll scelte
lt dei
d i turisti
t i ti
Prezzo
Uso di prodotti locali
Uso di prodotti bio
Uso di prodotti a Km 0
Informazioni sull’area di origine
g dei p
prodotti
Sardinia
M
M.
2.79
2.67
3.48
2.90
3.57
Molise
M
M.
3.81
4.25
3.46
4.14
4.12
14
La frequenza e la rilevanza
nell’uso
ll’
di prodotti
d tti tipici
ti i i e locali
l
li
%
Uso di prodotti tipici
Uso di prodotti locali
Uso di prodotti
stagionali
Mai
Sardinia
M li
Molise
Sardinia
Molise
Sardinia
Molise
1.99
8 00
8.00
4.67
5.26
2.65
1.30
Quasi
mai
7.95
14 67
14.67
11.33
13.16
9.27
9.09
Quasi
sempre
33.11
45 33
45.33
32.00
40.79
34.44
33.77
Sempre
56.95
32 00
32.00
52.00
40.79
53.64
55.84
15
L’attegiamento dei ristoratori
L’attegiamento
rispetto
i
tt all’uso
ll’
di prodotti
d tti tipici
ti i i
Si, penso di
Si
incrementare
Prodotti tipici
Prodotti Bio
Prodotti bio
Sar:
57.80
48.00
55 90
55.90
Mol.
Mol
53.73
44.44
57 14
57.14
S , maa
Si,
prossimament
e
Sar
Sar.
Mol
Mol.
1.30 7.46
22.40 30.56
11 20 10.39
11.20
10 39
No, pe
penso
so d
di
No, non
o
farne già un uso
penso sia
sufficiente
necessario
Sar
Sar.
Mol
Mol.
Sar
Sar.
Mol
Mol.
37.70 38.81
3.20
22.40 18.06
7.20 6.94
30 30 28.57
30.30
28 57
2 60 3.90
2.60
3 90
16
Le strategie della ristorazione e il
food
f d tourism
t i
Sardegna Molise
Dare informazioni al turista p
per aumentare l’interesse p
per
prodotti e cucina locale
Utilizzare apposito materiale di comunicazione (menu
brandizzati, brochure, vetrofanie, ecc)
Enfatizzare nei di versi canali di comunicazione vengono
utilizzati prodotti locali e tipici
Enfatizzare nel sito internet che vengono utilizzati prodotti
tipici e locali
Organizzare eventi per promuovere i prodotti e i piatti della
cucina
i locale
l l
Rafforzare il grado di collaborazione con gli altri stakeholder
Pruomuovere i prodotti e la cucina locale tra i residenti
Aumentare la professionalità dei ristoratori e del personale di
sale
4 56
4.56
2 78
2.78
3.91
3.05
4.40
2.78
4.46
3.79
4.13
4.55
4.06
3.80
3.97
3.71
4.49
4.37
17
Le politiche per rafforzare il food
t i
tourism
Sardegna
g
Molise
Rafforzare la collaborazione tra i ristoratori
3.96
4.19
Rafforzare la collaborazione con gli altri operatori turistici
4.46
4.37
Rafforzare la collaborazione con gli enti pubblici e associazioni
4 52
4.52
4 46
4.46
Rafforzare la collaborazione con i produttori locali
4.21
4.23
Creare e rafforzare potiche di branding a livello territoriale
4.20
4.38
Regolamentare ll’uso
uso dei prodotti tipici nella imprese ricettive
4 18
4.18
3 99
3.99
Rafforzare la collaborazione pubblico-privato per organizzare
4.15
4.07
eventi
R ff
Rafforzare
l collaborazione
la
ll b
i
t gli
tra
li operatori
t i della
d ll filiera
fili
4.27
4.34
turistica per creare pacchetti turistici
Creazione di siti internet e marketing 2.0
4.38
4.10
Aumentare la professionalità di tutti gli ioperatori della filiera
4.56
4.46
turistica
18
Le principali barriere alla
valorizzazione
l i
i
dei
d i piatti
i tti tipici
ti i i
I costi necessari per studiare e preparare i piatti tipici
Le competenze richieste per realizzare questo tipo di
ristorazione
Le risorse che possono essere destinate a promuovere
qquesto tipo
p di ristorazione sono limitate
La competizione di settore
Il problema di comunicare con un consumatore spesso poco
informato e capace di riconoscere il valore dell
dell’offerta
offerta
Sardegna
M
M.
2.79
Molise
M
M.
4.23
2 67
2.67
3 61
3.61
3.48
3.72
2.90
3.99
3.57
3.74
Laa co
contraffazione
t a a o e dei
de prodotti
p odott tipici
t p c e bio
b o danneggia
da egg a la
a
reputazione della cucina locale e riduce la fiducia dei consumatori
19
I criteri di scelta dei prodotti
alimentari
li
t i in
i Italia
It li
Qualità
Q
lità
Convenienza
Salute
Gusto
Ecologia
Tradizione
2008
99%
77,6%
91,7%
87,1%
80,4%
76,4%
2012
99 7%
99,7%
97,2%
96%
93,2%
74,4%
68,9%
Fonte: CERMES - Bocconi
20
Le barriere nel settore ristorativo
(1)
 Esistono diverse motivazioni p
per effetto delle q
quali i ristoratori
non riescono a sfruttare al massimo i prodotti tipici e locali e la
tradizione culinaria del luogo come una risorsa/atrrazione
turistica (Starr et al.,2003)
– Problemi nella distribuzione, disponibilità e continuità nelle
forniture
– Omogeneità
à nella
ll qualità
l à delle
d ll materie prime
– Scarsa attività di integrazione e collaborazione tra gli
operatori locali
– Barriere legislative
21
Le barriere nel settore ristorativo
(2)
Prezzi non stabili e
certi
25%
Commerciale scarso,
inesistente
Prezzi troppo elevati
25%
Commerciale inesistente
42%
Termini di pagamento
(insufficienti e rigidi)
33%
Commerciale poco
efficace
29%
Consegne e rispetto dei
tempii
38%
Scarsa attività di comarketing
k i
8%
Garanzia di fornitura per
tutta la stagione
33%
Non presenza su canale
internet
4%
Gestione delle emergenze 4%
Scarsa varietà prodotti
4%
Minimo di ordine
8%
Packaging non adatti
4%
Qualità
29%
Produzione insufficiente
4%
Fonte: TradeLab,
TradeLab 2008
22
Come sviluppare il food tourism
 Una forte collaborazione tra g
gli operatori
p
turistici pubblici
p
e
privati del territorio
 Un focus sul concetto di marketing esperienziale
 Il food tourism non è SOLO un problema di ingredienti e cibo,
cibo
ma è modo per divertirsi e intrattenere il tempo libero
 Creare sinergie
g tra turismo gastronomico
g
e enoturismo
 Creare sinergie tra promozione turistica e promozione delle
tipicità agroalimentari e vitivinicole locali
 Strade del vino
vino, Strade del gusto o Strade del vino e dei sapori?
23
Alcuni esempi di esperienze di
food
f d tourism
t i
 Scuole di cucina, cooking
g school è forse più
p appealing?
pp
g 
 Cene in ristoranti famosi per la cucina locale e per la notorietà
dei loro chef
 Visite nei mercati di prodotti agroalimentari (food markets)
 Visite direttamente nella sede dei produttori di prodotti locali e
tipici
 Cene tipiche
 Degustazioni e abbinamenti food & wine
 Corsi di
d lingua
l
& cucina
24
La promozione del food tourism
t
tramite
it i social
i l media
di
Su Flickr ci sono:
- più di 400 gruppi “culinary” con circa 22.500 membri e più di 386.500 foto
- gruppi destinati a intere destinazioni
- Più di 24.000 g
gruppi
pp con la pparola “food”
25
Parliamo un po
po’ di Twitter
 Siete utenti registrati?
g
 State valutando la possibilità di registrarvi?
– Fatelo solo se siete sicuri che seguirete il profilo in modo
assiduo
– Scegliete un nome utente corto ed evitate caratteri speciali
– Se il nome è occupato usate
(http://twittercounter.com/pages/username_alert) o usate
(http://support.twitter.com) se inattivo da più di 6 mesi
26
La home di Twitter
Alcune funzioni
 @Connetti: le nostre interazioni con altri utenti
 @Scopri: accediamo ad una selezione di tweet aggiornati in
base ad argomenti preferiti
– “Chi seguire”: twitter vi suggerisce chi seguire in base ai
vostri following
– “Trova amici”: saprete chi tra i vostri contatti g
gmail, yahoo,
hotmail o AOL ha un account Twitter
– “Sfoglia le categorie”: cercare persone da seguire in base a
certe categorie di argomenti
– “La casella di ricerca”: per trovare tweet o persone
28
L’hashtag
LL’
hashtag
– Una p
parola chiave che identifica un certo argomento
g
(seguito
( g
da )
• Twitter non è sensibile a maiuscole o minuscole ma fate
attenzione a spazi e altri simboli
– Se volete informazioni su popolarità di certi hashtag usate
http://hashtags.org
• http://whatthetrend.com (visualizzazione in diverse nazioni)
•
29
Quando e quanto twittare
 L’ora p
più redditizia pare
p
essere dalle 13:00 alle 15:00 dal lunedì
al giovedi
 Da evitare i post dopo le 20:00 e il venerdì dopo le 15:00
 Per avere informazioni sugli orari più efficaci usate:
– http://bitly.com (serve anche per accorciare link)
– www.tweriod.com: permette di effettuare analisi sui data
base dei nostri follower
 Per iniziare postare 2-3 tweet al giorno
– www.twitterlonger.com
l
– accompagnate i link con due parole descrittive
30
Qualche buona regola (1)
 Ringraziate
g
sempre
p chi decide di seguirvi
g
(potete
(p
usare anche il tool
www.twitterdmer.com)
 Accorciare i link per salvare spazio
– http://bitly.com
http://bitly com
– http://tinyurl.com (anche per android)
– http://tiny.cc
 Retwittate solo se l’autore autorizza oppure no: il retweet è il
passaparola su twitter
31
Qualche buona regola (2)
 Per menzionare/coinvolgere
g
qualcuno
q
in una conversazione
dobbiamo nominare il suo account nel tweet
 Per rispondere a qualcuno che vi menziona basta andare su
menzione e scegliere “riposta”
riposta
 Per conservare i tweet facciamo una copia di back up usando
http://tweetbackup.com
 Controllate chi sono i vostri contatti che non twittano mai, usate:
www.justunfollow.com
 Bloccate i contatti non desiderati
– Dalla home andate sul numero dei follower e cliccate sul nome di
chi volete bloccare, l’utente non potrà più seguirvi, mandare
messaggii e menzioni
i i
– Potete segnalare anche il contatto come uno spammer a Twitter,
usate “Segnala
Seg a a pe
per spa
spam”
32
Le liste
 Gruppi in cui è possibile suddividere i contatti in base a
determinati argomenti
– “Crea una lista”, decidete se renderla accessibile a tutti (e
quindi può essere seguita) o no
33
Il motore di ricerca nel mondo
T itt
Twitter
 Ricerca effettuabile dalla home del p
profilo Twitter
 http://twitter.com/search: accessibile anche a non utenti twitter
 http://twitter.com/search-advanced
– Possibilità
à di salvare la ricerca
– Usate www.twilert.com su ricerche relative al vostro nome,
sarete avvisati automaticamente avvisati via email
34
Collegare Twitter a Facebook
 Andate sul p
pulsante “impostazioni
p
e assistenza”
– Modifica profilo
– Sezione Facebook cliccate “connetti a Facebook”
– Se twittate molto e volete evitare che tutto venga visualizzato
su Facebook usate www.facebook.com/selectivetwitter
• Per decidere se pubblicare su Facebook un tweet, basta che
il twett contenta l’hashtag finale fb
35
Collegare Twitter al vostro
Li k di
Linkedin
 Èp
possibile farlo nel momento stesso in cui si scrive un post
p
su
linkedin
 Cliccate sotto il post “share with” e poi “Public + Twitter”
 Per fare ciò è necessario inserire l’account di Twitter nelle
impostazioni di Linkedin
36
Inviare Tweet via sms da
di
dispositivo
iti mobile
bil
Collegare
g
il numero di telefono a Twitter
Andare su menu impostazioni dalla home di Twitter
Selezionare “cellulare”
Inserire il numero di telefono
Inviare ad un numero indicato che vi verrà indicato, un sms con
scritto “GO”:
GO : questo serve per verificare il vostro numero
 Procuratevi dal vostro operatore il numero breve dedicato a
Twitter
Adesso
d
potete twittare dal
d l cellulare,
ll l
basta
b
inviare un sms
contenente il tweet al numero breve





37
Come sfruttare al massimo
T itt
Twitter











Ascoltate cosa dicono g
gli altri
Rispondete sempre a chi vi cita
Non abbiate fretta e non fatevi prendere dall’iperattività
Non convincetevi di riuscire a leggere tutto
Siate costanti nel twittare
Usate la bio e il profilo e inserite parole che servono a farvi
trovare per quello che siete e sapete offrire
Se twittate link, spiegateli … meglio ancora coinvolgete
attraverso domande
d
d
Controllate i following dei contatti che trovate interessanti
Non siate troppo aggressivi nel cercare follower
Non parlare solo di voi e della vostra azienda e controllate il
numero di volte con cui mandate link al vostro sito
Non scrivete su tweet “umori” in maniera impulsiva non sapete
mai da chi verrà letto
38
Gli italiani e Twitter
 Ip
primi tweet iniziano dopo
p le 5 del mattino
 La prima punta di attività è tra le 12:00 e le 14:00, il picco è tra
le 19:00 e le 21:00
 Il lunedì sembra il giorno preferito per twettare,
twettare il sabato è
quello meno attivo
 Solo il 5% usa g
geolocalizzare il tweet
 Solo il 23% usa hashtag
 Poco meno del 28% dei tweet contiene un link
 Ill 18%
8 contiene retweet
 Poco più di un terzo contiene un espressione emotiva
39
Come inserire un intero tweet nel
vostro
t bl
blog
 Inserire il link del tweet nel p
post che volete pubblicare,
p
, per
p
ottenere il link:
– Dalla home di twetter, andate su “visualizza il mio profilo”
clikkate sul numero dei tweet effettuati
– Trovate il tweet da inserire nel blog e cliccate sul testo,
apparirà “Altro” cliccate quindi “incorpora tweet”
– Copia e incolla incontenuto del box nel punto esatto del post
che volete pubblicare nel post
40
Come inserire il pulsante seguimi
 Trovate il p
pulsante qui:
q http://twitter.com/about/resources/buttons
p
 Scegliete l’opzione “segui” e otterrete le opzioni per personalizzare
il pulsante con i vostri dati
 Copiate e incollate il codice HTLM nella pagina web
In wordpress
 Controllate se il tema scelto preveda già il pulsante (“Twitter
( Twitter Follow
Button)
 Se si, andate nella sezione aspetto dovete modificare le opzioni del
tema e associate l’account all’icona
 Se no, aggiungete uno strumento aggiuntivo
(https://wordpress.org/extend/plugins), consigliabile WP Twitter
Button
41
Condividere i post su blog su
T itt
Twitter
 Se volte far condividere i vostri p
posto nel blog
g nei tweet dei vostri
contatti tweet selezionate “condividi un link” in
https://twitter.com/about/resources/buttons tweet
 Se volete rendere disponibili in tempo reale i tweet ai visitatori del
blog andate su: https://twitter.com/settings/widgets/new
 Crea widget,
 Salva
 Copia e incolla nel punto esatto del blog dove volete inserire il
tweet
 Potete fare in modo che ogni singolo post quando va online venga
segnalato tramite twitter: usate ad es: http://twitterfeed.com,
potete anche
h monitorare
i
il n°° di visitatori
i i
i che
h riuscite
i i ad
d attirare
i
42
TweetDeck e Hootsuite
 www.tweetdeck.com: vi consente di dividere la timeline in base
alle liste,
liste iterazioni,
iterazioni messaggi e orari
 www.hootsuite.com: consente accesso non solo dal web ma
anche da smatphone o tablet
– Un volta loggati potete dire quali account e social media
volete monitorare attraverso il tasto Add Stream
– Potete digitare un testo e decidere su quali social media
visualizzarlo e quando (subito e in un secondo momento)
– L’account può essere gestito da più persone
– Ha anche un account gratuito, adatto per chi ne fa un uso
personale o per gruppi di lavoro
• LL’account
account a pagamento è circa 10 dollari al mese ma vi
consente di gestire più di 5 social media e di integrare
con google analytics
43
Hootsuite e integrazione con
Facebook
F
b k
 Potete usare http://apps.facebook.com/selectivetwitter
p
pp
per
p fare
in modo che solo i tweet che contengono l’ashtag fb appaiono
su Facebook
– Possibilità di integrazione con Google Anlytics per il
monitoraggio delle conversazioni sul network e del traffico
da e verso un sito web
– Con Klout
l
per capire l’influenza
l’ fl
sui vostri follower,
f ll
una volta
l
registrati avrete un punteggio da 1 a 100 in base alla vostra
capacità di influenzai vostri follower (numero condivisioni o
risposte ottenute)
44
Tools di ricerca
 www.tweetgrid.com
g
vi consente di fare ricerche per
p parole
p
chiave
 TwittStatt: senza bisogno di essere iscritti potete fare ricerche
su un certo utente
– Con chi interagisce l’utente
– Quanto twitta
– A chi risponde e ritwitta
45
Alcuni suggerimenti su come
usare Twetter
T tt (1)
 Ascolto e coinvolgimento
g
 Fate gestire la tweet marketing strategy da persone interne
 Personalizzate i tweet scrivendo le iniziali alla fine del tweet o
creando account diversi in base a tematiche e ruoli (spiegate le
diverse funzioni sul sito aziendale)
 Monitorate prima le conversazioni sulla vostra azienda e sul
vostro settore e poi tweettate
 Non siate troppo seri, siate voi stessi e mixate informazioni
aziendali con informazioni personali
46
Alcuni suggerimenti su come
usare Twetter
T tt (2)
 Fatevi un p
piano editoriale
 Non parlate troppo di voi ma dei clienti e dell’ambiente che circonda la
vostra azienda
 Postate cose che leggereste anche voi
 Inserite link a blog o canale Youtube
 Usate il vostro profilo tweet come customer care
 Aggiungete valore comunicando cose che sono di aiuto al cliente senza
spingere troppo sulla leva commerciale
 Controlla
ll cosa e come twettano i tuoi concorrenti
 Rispondete alle domande degli utenti che riguardnano gli argomenti o
i settori che vi competono
47
Alcuni suggerimenti su come
usare Twetter
T tt (2)
 Bilanciate il numero dei vostri following
g e dei vostri follower
 Individuate dei potentiali utenti targettizzati
– http://followerwonk.com: inserita una parola chiave saprete chi
sono le persone che hanno inserito questa parola nella bio e dirvi
se li state già seguendo oppure no o se vi seguono loro
– http://listorius.com: trova utenti o g
gruppi di utenti nelle liste di
Twitter associate ad una certa parola chiave
 Monitorate i vostri follower in uscita: www.justunfollow.com
Ricordate che quello che veramente conta, in tutti i social media a dire il
vero, è il reale numero di persone che vi legge e interagisce!!!
48
Twitter come strumento di
customer
t
service
i & CRM
…per dare informazioni,
suggerire eventi, ecc…
“…Lo sai che abbiamo una
Spa?”
…e ricordati che i consumatori lo usano per avere risposte
immediate
... continue
KLM_Surprise_Spot.avi
Come misurare twitter






Numero di follower
Numero di retweet
Quanto e come di parla di noi (sentiment)
Quanto traffico su sito viene da twitter
Quanto influite sui follower
Alcuni strumenti
51
Come misurare twitter
twitter:: alcuni
t l
tools
 http:/crowdbooster.com:
p
analizza la vostra presenza
p
e vi
consiglia come migliorarvi
 http://rowfeeder.com: vi dice come e quanto si parla di una
persona o di un brand
 www.twitalert.com: gratuito, una volta registrati inserite le
parole che volete monitorare e riceverete una mail sui tweet che
contengono ill nome dei
d vostri prodotti
d
o brand
b d
 www.topsy.com (risultai per ultima ora, ultima giornata ecc)
 http://simplymeasured.com:
http://simplymeasured com: consente analisi su file excell
dell’attività su Twitter, Facebook, Google+ e Klout
52
Twiiter e la cura del sito e della
l di page
landing
 Curate la p
pagina
g
in cui attera il cliente partendo
p
dai social
network, chi vi clicca vuol trovare subito quello che cerca in
maniera chiara
 Aggiornate regolarmente il sito per renderlo coerente con la
strategia social
53
Grazie per ll’attenzione!
attenzione!
Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese/Marketing
Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali
Università di Sassari, CRENoS & RCEA
Esperto
p
“Réseau de veille en tourisme”,, Università Québec
Q
Montreal – email:[email protected]