Dentro il libro - Ritratti d`autore: Goliarda Sapienza

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Dentro il libro - Ritratti d`autore: Goliarda Sapienza
Dentro il libro - Ritratti d'autore: Goliarda Sapienza
Scritto da Elisa Gelsomino
Mercoledì 18 Gennaio 2017 20:02
Una vita decisamente fuori dagli schemi quella di Goliarda Sapienza: attrice teatrale e
cinematografica, icona femminista ed una tra le autrici più importanti del Novecento italiano,
sebbene sia stata a lungo dimenticata e riscoperta solamente negli ultimi anni.
L'arte della gioia
, "libro-scandalo" e "autobiografia immaginaria", è il nostro
Libro del Mese di Gennaio 2017
.
Goliarda Sapienza nasce il 10 maggio 1924 a Catania da padre avvocato e madre
sindacalista, entrambi note figure della sinistra ed entrambi già vedovi (con sette figli l'una e tre
figli l'altro). I genitori, non sposati, la allevano in totale libertà e senza alcun vincolo sociale,
tanto che Goliarda non frequenterà nemmeno la scuola per evitare influenze fasciste.
Già da bambina ama esibirsi come attrice, ballerina e cantante, ma la sua salute precaria ed
alcune malattie contratte non le permettono di avere un successo continuativo. Decide di
frequentare l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma, dove si era trasferita con la
famiglia, ma non porterà a compimento gli studi e, contestandone i metodi, fonderà insieme ad
altri studenti una propria compagnia di avanguardia.
Goliarda intraprende quindi la carriera di attrice, lavorando tra gli altri con Luigi Comencini e
Luchino Visconti. Prende parte alla corrente del neorealismo italiano, vive le luci della ribalta e
ne scopre le infinite contraddizioni. Nel 1947 conosce il regista Citto Maselli e nasce una
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relazione simbiotica ma aperta, durata oltre diciotto anni.
Molto instabile emotivamente, anche a seguito della morte della madre (alla quale scrive la sua
prima poesia, A mia madre), tenta il suicidio nel 1962 e, dopo essere stata ricoverata e
sottoposta ad elettroshock, nuovamente due anni dopo. Finita in coma, al risveglio decide di
cambiare vita, di abbandonare il mondo del cinema, che vede così lontano in fondo dalla sua
essenza, per dedicarsi alla scrittura.
Al primo romanzo Lettera aperta (1967), che narra della sua infanzia a Catania, fa seguito Il
filo di mezzogiorno
(1969), storia della sua psicoanalisi. Nel 1976 inizia la stesura de
L'arte della gioia
, che una volta terminato non troverà però un editore disposto a pubblicarlo. Nostro
Libro del Mese di Gennaio 2017
, definito "libro-scandalo" e "autobiografia immaginaria", è uno dei testi più celebri dell´autrice,
nel quale si racconta la vita di Modesta, nata il 1° gennaio 1900 e che attraversa il secolo
vivendo sempre a pieno e al di là di qualsiasi etichetta, mostrando quante sfumature e quanti
volti può avere una donna – una donna fuori dagli schemi, proprio come la sua autrice, e che ha
molto da raccontarci.
Negli anni Ottanta Goliarda finisce in carcere per furto di gioielli a casa di un'amica, e da questa
esperienza nascono L'Università di Rebibbia (1983) e Le certezze del dubbio (1987).
Muore nel 1996 nella sua casa-rifugio a Gaeta, in povertà e senza che il suo valore fosse stato
mai riconosciuto. Solamente con la ripubblicazione nel 2008 de L'arte della gioia da parte di
Einaudi (già pubblicato nel 1998 da Stampa Alternativa), è arrivata al grande pubblico. Einaudi
ha pubblicato e continua a pubblicare l'opera postuma – romanzi, poesie, pièces - e si sta
assistendo ad una vera e propria riscoperta di questa autrice la cui lettura, a ragione, viene oggi
considerata imprescindibile.
(articolo a cura di Elisa Gelsomino)
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