Articoli di Moda - Federazione Moda Italia

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Articoli di Moda
di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
PORTA A PORTA: RENATO BORGHI INVITATO DA BRUNO VESPA
Il Presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi, è intervenuto a Porta a Porta nella
puntata del 5 dicembre 2013 dedicata ai consumi di Natale ai tempi della crisi. Nel corso della
puntata
–
che
è
possibile
rivedere
anche
su
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-bcef0fce-ab80-440e-b90d214492c775ce.html#p=0 ai minuti 1h 16’ 20’’; 1 h 23’ 40’’; 1h 25’ 00’’; 1h 37’ 30’’ – il
Presidente Borghi, nel commentare l’indagine sui consumi di Natale della Confcommercio, ha
riferito: «Ci aspettiamo un Natale in linea con la situazione. Poco fa avete parlato di due
cause. I consumi hanno due soli motori: il reddito disponibile delle famiglie e qui siamo
tornati al 1986, dato che nessuno ha confutato e l’altro motore è il sentiment. Abbiamo
appena detto che evidentemente le famiglie sono disorientate, incerte. C’è poi una incertezza
politica anche forte. La gente si pone appunto domande sull’instabilità di governo. Queste
incertezze si sono protratte in questi mesi. Anche noi abbiamo fatto un’indagine sulle
famiglie, notando un calo. Il 60% delle famiglie comprerà meno rispetto allo scorso anno.
Attenzione: non sarà un Natale tragico, come lo scorso anno quando c’è stata quella pioggia
di meteoriti di tasse, di imposizioni negli ultimi due mesi. Però sarà un Natale ancora di
rigore in cui si ridurranno gli acquisti particolarmente dei giovani, cosa che fa a pari con la
disoccupazione. Quindi, si apre una prospettiva – e poi magari parliamo della legge di
stabilità – che non ci dà molte sicurezze per il futuro. Secondo me non c’è nessun segno di
inversione di tendenza. Diciamo che, per quanto riguarda i regali di Natale, il tradizionale fa
ancora la parte del leone, con l’87% delle spese, però è in forte crescita il tecnologico, con
tablet, smartphone e cellulari. Nel tradizionale, tuttavia, va meno bene – ahinoi –
l’abbigliamento. C’è poi un solo dato che non è stato indicato. Stiamo assistendo ad un
ritorno abbastanza forte degli acquisti nei negozi tradizionali, con un 7% in più dei
consumatori rispetto all’anno scorso che dichiara di comprare nei negozi tradizionali. Gli
acquisti tecnologici sono in crescita, ma l’87% degli acquisti è di prodotti tradizionali. A mio
parere la terapia è mettere più soldi in tasca agli italiani. Il punto è che non vediamo in
questa manovra che è stata annunciata una operazione di questo tipo. Non c’è una inversione
di tendenza. Al netto di questo miliardo di euro che è stato dato attraverso i tagli dell’INAIL,
nessuno ricorda che l’anno prossimo, rispetto a quello in corso, avremo tre miliardi di euro
in più per l’aumento dell’IVA. Le entrate dell’IVA nel 2013 riguardano un solo trimestre.
L’anno prossimo sono previsti tre miliardi di euro in più. Ci sarà poi l’aumento delle accise.
Abbiamo già detto del giochetto della “carta vince, carta perde” con la IUC, il TUC,
ecc…Quindi diciamo che non c’è stato abbastanza coraggio per invertire la tendenza e le
imprese non ce la fanno più».
Federazione Moda Italia: Via Durini 14 – 20122 Milano tel. 02.76.015.212 - fax 02.76.003.779 [email protected]
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di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
FEDERAZIONE MODA ITALIA: IL REPORT DEL CONSIGLIO NAZIONALE
Lunedì 2 dicembre 2013 si è riunito a Roma, presso la sede di Confcommercio Roma Capitale, il
Consiglio Nazionale di Federazione Moda Italia. Nella prima parte dell’incontro, che ha visto una
partecipazione ampia ed interessata, è stata illustrata, con l’obiettivo di creare un momento di
riflessione sull’attuale scenario economico e finanziario europeo, la ricetta proposta dalla Modern
Money Theory per uscire dal labirinto dell’austerità, con un interessante intervento di Daniele Basciu,
dell’Associazione ReteMMt. L’incontro ha permesso di approfondire, con dovizia di dati ed
argomentazioni, le motivazioni per cui MMT teorizza la “Uscita dall’economicidio”, oggi
probabilmente troppo giustificato dalla ormai conosciuta ricetta «Ce lo chiede l’Europa». Il dottor
Basciu ha poi fatto un parallelo tra la situazione che si verrebbe a creare con l’emissione da parte
dello Stato di Moneta FIAT Sovrana, non convertibile e fluttuante e la permanenza dell’Italia
nell’euro. Sempre nella prima parte del Consiglio è intervenuta la Vice Presidente del Parlamento
Europeo, Roberta Angelilli, che ha puntato l’attenzione sulle politiche comunitarie con particolare
riguardo al nostro settore, a partire dal credito alle imprese ed al ruolo della BCE, fino alla
regolamentazione sul “Made in”. Alla Vice Presidente del Parlamento Europeo, il Presidente di
Federazione Moda Italia, Renato Borghi, ha rivolto la richiesta di un particolare impegno ad ascoltare
le micro e piccole imprese, ossatura portante dell’Italia, che hanno bisogno anche dall’Europa segnali
di cambiamento di passo, a partire dalla liquidità, dal rispetto delle regole, dall’effettivo contrasto alla
contraffazione, dalla valorizzazione del “Made in”, fino alla diretta e coerente proporzionalità di
responsabilità in tema di etichettatura di prodotti tessili, tra chi immette per la prima volta il prodotto
sul mercato, che deve essere maggiormente responsabilizzato e subire – in caso di non conformità di
quanto indicato in etichetta – una importante sanzione e chi vende al consumatore finale. Fino ad
oggi, infatti, la sanzione è uguale per entrambi i soggetti, con il discrimine della struttura
imprenditoriale e della asimmetria di forza contrattuale, non considerate dalla legge. Alla Vice
Presidente Angelilli è stato così illustrato e consegnato il KIT “SOS Etichettatura” di Federazione
Moda Italia. Nella seconda parte del Consiglio Nazionale, il Presidente Borghi ha commentato la
Legge di Stabilità, la IUC, un nuovo acronimo per tassare gli immobili, la ripresa economica che non
c’è, tenendo conto dell’umore e del sentiment delle famiglie italiane monitorato da Astra Ricerche,
dei dati dell’Osservatorio Acquisti CartaSi sulle spese effettuate dagli italiani con carta di credito nei
nostri negozi di moda nei primi nove mesi del 2013 e dell’emergenza del debito pubblico in tutta
Europa. Ha ricordato poi l’obbligo di accettazione di pagamenti effettuati con carte di debito a partire
dal 1° gennaio 2014, facendo presente che la Confederazione sta interloquendo con le Istituzioni per
dar seguito alla definizione di provvedimenti attuativi del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179
(Sviluppo bis), prima dell’effettiva entrata in vigore dell’obbligo. È stato fatto infine un passaggio sul
sempre più spinoso tema dei saldi e promozioni, riferendo l’impossibilità di trovare una soluzione
unica nazionale che non scontenti una buona parte di associati. Il Presidente Borghi ha poi accennato
con soddisfazione al successo della Giornata di Mobilitazione Nazionale “Legalità mi Piace” dell’11
novembre. Ci si è soffermati sul grande successo riscosso su tutti i territori dal progetto di
formazione/informazione e marketing “SOS Etichettatura” di Federazione Moda Italia, con incontri
in 28 sedi di 12 Regioni italiane, da nord a sud, isole comprese. Sono stati presentati infine il nuovo
Quaderno Sindacale di aggiornamento sull’attività della Federazione sul nuovo studio di settore
WM05U – TAC ed il progetto editoriale di Federazione Moda Italia “Lo Slang della Moda”.
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di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
STUDIO DI SETTORE ABBIGLIAMENTO E CALZATURE: QUADERNO SINDACALE N. 12
Nel corso del Consiglio Nazionale di Federazione Moda Italia – Confcommercio del 2
dicembre 2013, a Roma, è stato presentato il Quaderno Sindacale n. 12 di Federazione Moda
Italia, elaborato dal responsabile dell'Ufficio Studi, Franco Tomelli, contenente: nella prima
parte, 3 nuovi esempi di applicazione dei correttivi anticrisi per l'anno d'imposta 2012 (di
abbigliamento e di calzature su Parma ed uno delle calzature ed accessori su Torino) e che
rappresenta l'ennesimo risultato del buon rapporto di collaborazione instaurato con l'Agenzia
delle Entrate; nella seconda, l'azione prodotta da Federazione Moda Italia nel recente
confronto con l'Agenzia delle Entrate sul nuovo studio di settore WM05U, avvenuto anche
con il contributo del dott. Riccardo Trezzi (Presidente del Collegio dei revisori di Federazione
Moda Italia). In particolare, si segnala (come è possibile constatare nel verbale della
Commissione degli Esperti – Commercio) che Federazione Moda Italia è stata più volte citata
come unico soggetto attivo anche nelle riunioni, in particolar modo per certificare con dati
inconfutabili la grave crisi del settore dettaglio moda, abbigliamento e calzature, ottenendo
ottime probabilità per il riconoscimento – a seguito della nostra azione – dell'applicabilità
anche per il prossimo anno 2014 (anno fiscale 2013) dei correttivi congiunturali anticrisi;
segnalare all'Agenzia l'effetto distorsivo delle vendite a stock, chiedendo l'obbligatorietà (fino
ad oggi era una facoltà) a carico degli ispettori degli Uffici delle Agenzie periferiche di tener
conto del problema dell'invecchiamento del magazzino e quindi delle note inserite nel
questionario al fine di sterilizzare, per quanto possibile, l'effetto distorsivo del valore risultante
da vendite a stock. Il Quaderno N. 12 ed il verbale della Commissione degli Esperti
pubblicato dall’Agenzia delle Entrate sono disponibili nell’area dedicata del nostro sito su
http://www.federazionemodaitalia.it/it/iniziative/eventi/dd_58_2309/studio-di-settore-wm05utessile-abbigliamento-calzature-nuovo-quaderno-sindacale
MONETA ELETTRONICA: DAL 1° GENNAIO OBBLIGO DI ACCETTARE PAGAMENTI
Il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (Sviluppo bis) ha stabilito (Art. 15, comma 4) che a
decorrere dal 1° gennaio 2014 i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di
prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare i pagamenti effettuati
attraverso carte di debito. Inoltre, il comma 5 dello stesso articolo prevede che “con uno o più
decreti del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e
delle Finanze, sentita la Banca d’Italia, vengano disciplinati gli eventuali importi minimi, le
modalità ed i termini, anche in relazione ai soggetti interessati. Con gli stessi decreti
ministeriali potrà essere disposta l’estensione degli obblighi ad ulteriori strumenti di
pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili”. Allo stato, tali decreti non sono ancora
stati emanati ma è probabile, che pur in loro assenza, salvo precisazioni o cambiamenti in
merito, l’obbligo di cui al sopra citato art. 15, comma 4 decorra dal prossimo 1° gennaio.
L’assenza di specifiche sanzioni non esonera comunque in alcun modo i destinatari dagli
obblighi previsti. Riguardo alla mancata emanazione delle disposizioni attuative,
Confcommercio ha intrapreso un’azione presso i Ministri competenti, evidenziando forti
preoccupazioni rispetto ad ipotesi di coinvolgimento generalizzato di tutti gli operatori
economici e l’importanza di assumere, con urgenza, iniziative coerenti con la necessità di
assicurare alla vasta platea degli operatori interessati un quadro di riferimento certo e tempi di
attuazione coerenti che, allo stato, non risultano essere quelli previsti dal decreto legge n.
179/2012. Nella area riservata del nostro sito è disponibile per i Soci un approfondimento.
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di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
ITALO TRENO: SCONTI CON CONVENZIONE FEDERAZIONE MODA ITALIA – NTV SPA
Le imprese del settore moda, tessile, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi sono spesso
in movimento. Titolari, familiari e dipendenti sono, infatti, costantemente impegnati, fuori sede, in
sfilate, fiere di settore (MIPAP – Milano Prêt-à-Porter, Milan Fashion Week, Micam, Mipel, Pitti,
White, Milano Unica, ecc...), missioni imprenditoriali e per la stipula di ordini e visite in show
room. Per questo motivo, Federazione Moda Italia ha ritenuto opportuno avviare una partnership
con NTV – Nuovo Trasporto Viaggiatori SPA, che permette alle imprese Associate, titolari,
familiari e dipendenti di godere di particolari agevolazioni per i loro viaggi su “ITALO TRENO”.
Grazie a questa convenzione, tutti gli associati che aderiranno individualmente godranno di uno
sconto dedicato valido in tutti gli ambienti di viaggio (Prima - Smart - Club) in tariffa BASE E
ECONOMY e su tutte le tratte alta velocità (Milano - Torino - Bologna - Reggio Emilia - Firenze Roma - Napoli – Salerno; e, da dicembre 2013, Rimini, Ancona e Pesaro). Le aziende Associate
potranno usufruire di ulteriori agevolazioni sull'acquisto di CARNET BUSINESS (con tariffe
particolarmente scontate fino al 45%). La convenzione scadrà il 31 dicembre 2014. Per usufruire di
sconti: http://www.federazionemodaitalia.com/it/servizi/convenzioni/italo-treno
PUGLIA: LA DATA DI INIZIO SALDI RIMANGA QUELLA FISSATA
In un’intervista ad Adnkronos del 1° dicembre 2013, il Direttore di Confcommercio Puglia, Giuseppe
Chiarelli, è intervenuto a proposito di un possibile anticipo della data di inizio dei saldi, fissato per
quasi tutte le regioni d'Italia per il 4 gennaio, richiamando quanto discusso in sede di incontro dei
Consigli provinciali di Federazione Moda Italia della Regione Puglia del 21 novembre: «Non siamo
favorevoli, è inutile: stiamo procedendo adesso a una revisione complessiva della disciplina. Fino a
quando questa non ci sarà, le cose resteranno ferme. La Regione ha avviato una discussione sulla
riforma del settore. All'interno di questa stiamo discutendo anche sulla disciplina dei saldi. Ma lo
spostamento semplice della data non è una questione in calendario. Non è opportuno continuare con
questa manfrina dello spostamento o dell'anticipo. O si pensa a una ridefinizione di tutta la disciplina
delle vendite promozionali o altrimenti la situazione è meglio che resti invariata. Quanto alle vendite
promozionali ormai i negozi non vendono quasi più a prezzo pieno da parecchio, vista la crisi. Le
promozioni ci sono per 365 giorni all'anno».
VENETO: FEDERAZIONE MODA VENETO DICE NO A SALDI ANTICIPATI
In un’intervista di ADNKronos del 1° dicembre 2013 sull'idea di anticipare i saldi invernali - la cui
partenza in Veneto è fissata per sabato 4 gennaio - non trova d'accordo la Federazione Moda Italia
regionale del Veneto. Per il Presidente di Federazione Moda Italia Veneto, Giannino Gabriel: «La
linea che emerge da un sondaggio effettuato dalla Federazione di categoria vede in vantaggio,
anche se di poco, gli imprenditori che li vorrebbero posticipati a fine stagione. Ci sono attività
promozionali autorizzate dai Comuni per dare una spinta a un mercato bloccato. Penso al Black
Friday di Padova, la notte dello shopping, che ha avuto molto successo. Però pensare a un
anticipo tout court non mi sembra corretto, soprattutto alla luce dei recenti accordi raggiunti per
uniformare le date tra regioni contermini. All'interno della categoria ci sono le posizioni più
disparate ed è difficile, a oggi, dare un indirizzo più preciso di questo. Sul fronte delle vendite,
nell'ultima settimana si registra una leggera ripresa, dovuta al crollo delle temperature. Il freddo è
arrivato in ritardo, il che costringerebbe i commercianti, nel caso di un anticipo dei saldi, a subire
un'ulteriore erosione dei fatturati».
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di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
BOLOGNA: SI COMPRA PER NECESSITÀ NON PER PIACERE
In un’intervista di ADNKronos del 2 dicembre 2013 al Presidente di Federazione Moda Italia
Bologna, Marco Cremonini sulla possibilità in Emilia Romagna di effettuare promozioni
anche prima dei saldi: «A Bologna non ci saranno saldi anticipati. In Emilia Romagna, come
stabilito dalla Regione, i saldi invernali inizieranno dunque il 4 gennaio e proseguiranno per
60 giorni. Durante le feste di Natale, momento cruciale per lo shopping, in vetrina ci saranno
sicuramente i prezzi pieni e non abbiamo segnalazioni di saldi anticipati. Poi è chiaro che
ciascun esercente ha la libertà di trattare come vuole con i propri clienti. I saldi anticipati
però sono esclusi, fatta eccezione per alcuni casi specifici di cessazione attività o rinnovo
del negozio. Si segnala, però, un generalizzato "calo dei consumi". Ormai, specie per
l'abbigliamento, si compra più per necessità che per piacere e c'è chi acquista un capo
nuovo solo quando il vecchio si è consumato, inoltre se un tempo si guardava di più alla
qualità, ora si guarda maggiormente al prezzo, anche a scapito della qualità del prodotto. E
pare che neanche i prodotti di lusso siano del tutto al riparo dalla crisi dei consumi. Anche in
questa fascia, ci sono meno clienti e anche se alcuni hanno disponibilità di risorse, hanno
paura a spendere. Insomma, c'è molta sfiducia e pochissima propensione alla spesa anche da
parte di chi i mezzi li avrebbe. Magari si compra un capo di pregio facendo un sacrificio, ma
si compra comunque un capo in meno rispetto al passato. Speriamo che le vendite di Natale
tengano ma tra i colleghi ci sono molti timori sull'esito delle vendite. Ricordo che lo scorso
anno i saldi invernali hanno segnato un calo medio del 10/15% rispetto all'anno precedente».
BRESCIA: SOTTO L’ALBERO LE SPERANZE DEI NEGOZIANTI
Su Il Giorno del 1° dicembre 2013 è stato pubblicato un articolo sulle luminarie già installate
e le iniziative avviate in vista del Natale, ormai alle porte e sulle aspettative dei commercianti.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia Brescia e di Confcommercio Brescia, Carlo
Massoletti: «Ci auguriamo vada meglio dello scorso. Il Comune ha messo in campo diverse
iniziative per far vivere le vie dello shopping, ma resta il fatto che le famiglie bresciane alla
fine dell’anno si trovano il problema di dover affrontare il pagamento delle tasse quindi i
consumi durante il periodo di Natale, nonostante rimanga il momento in cui le persone sono
più predisposte a spendere, rifletteranno per il settimo anno consecutivo il momento di
difficoltà che tutto il Paese sta affrontando».
LIVORNO: SILVIA CECCHETTI NEO PRESIDENTE DELLA CATEGORIA
Dando seguito a quanto anticipato nella riunione organizzata il 29 aprile 2013 presso la
Confcommercio Livorno con Federazione Moda Italia, con gli imprenditori del settore moda,
abbigliamento e calzature, per presentare l’attività sindacale e di servizio ai Soci della
Federazione ed il progetto SOS Etichettatura, è stata costituita Federazione Moda Italia
Livorno. Il neo Presidente di Federazione Moda Italia Livorno è Silvia Cecchetti che guiderà
con i Consiglieri Alessandra Sighenzi e Riccardo Baracchino l’Associazione di categoria
provinciale per il quadriennio 2013 – 2017. Alla Presidente Cecchetti ed al nuovo Consiglio
vanno le congratulazioni del Presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi,
unitamente a quelle del Consiglio Nazionale.
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di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
MANTOVA: PUNTO DI RIFERIMENTO PER CONFRONTO E COESIONE DEL SETTORE
Sulla Gazzetta di Mantova del 30 novembre 2013 è stata pubblicata un’intervista alla Presidente di
Federazione Moda Italia Mantova, Carmen Zapparoli, che ha aperto una nuova attività in questi
momenti di crisi spesso dominati dall’immobilismo: «La mia esperienza commerciale è lunga e vi
sono stati periodi diversi. In questi tempi di crisi non si deve rimanere fermi a piangersi addosso;
bisogna agire, certo con la consapevolezza che la situazione non è rosea. Bisogna analizzare bene la
realtà e formulare in conseguenza la propria filosofia aziendale avviando politiche commerciali
nuove. Si deve stare sul mercato con scelte mirate. Naturalmente sempre all’insegna della qualità e
del Made in Italy, con un buon rapporto fra qualità e prezzo. A tutto questo si aggiunge la mia
esperienza che è senz’altro un importante valore aggiunto. Il momento non è certo dei migliori. La
fiducia della nostra categoria si basa sulle riforme strutturali che auspichiamo dal Governo. Serve
più potere d’acquisto da parte delle famiglie, occorre un migliore accesso al credito e meno
pressione fiscale. È questo ciò che i piccoli imprenditori si aspettano dal Governo. E con urgenza.
Con Confcommercio Mantova, organizziamo corsi di specializzazione, diamo supporto e consulenza,
portiamo aggiornamenti e tutto ciò ha, a mio avviso, un importante valore per aiutare le imprese in
questa condizione di crisi del mercato. Si tratta di opportunità rilevanti e utilissime che bisogna saper
cogliere per andare avanti in questa fase di stallo e per prepararsi al futuro. Da soli non si fa molto,
serve quindi maggiore coesione di settore. Io credo che Confcommercio rappresenti oggi un punto di
riferimento per il confronto, per la coesione e per l’aggiornamento progressivo dei commercianti».
PADOVA: IN SETTORE ABBIGLIAMENTO CRESCE IL PESO DELL'ON LINE =
In un’intervista di Adnkronos del 1° dicembre 2013, il Presidente di Federazione Moda Italia Padova,
Franco Pasqualetti, ha commentato l’esito di un’indagine condotta dall’Ufficio studi di
Confcommercio Padova, con 200 interviste realizzate tra Padova, Monselice ed Albignasego per
capire dove sta andando il comparto del settore abbigliamento, calzature e accessori, cercando di
cogliere gli orientamenti dei consumatori in quello che è, oggettivamente, il comparto che più di ogni
altro ha patito la crisi: «La crisi c’è come dimostra che il centro commerciale raccoglie le preferenze
maggiori dei consumatori, attestandosi al 48% degli intervistati, con i negozi multimarca che
raccolgono il 32% delle preferenze ed il mercato con il 20%. Quando si compera? Il sabato resta il
giorno dello shopping per eccellenza e non sembra decollare la domenica che viene considerata
importante per gli acquisti da uno su cinque e ha visto quasi sei consumatori su dieci dichiarare di
non aver mai comprato nella giornata festiva. Il recente successo del ''Black Friday'' a Padova ha
riportato in auge gli sconti che, in tempi di crisi, non sono più un'esclusiva del periodo dei saldi che,
se non altro, costituiscono un momento “istituzionale” che funge anche da spot collettivo. Ebbene, si
reca nei negozi in occasioni dei saldi, sia invernali che estivi, ben il 91,50% dei consumatori e
sembra destinato a crescere in maniera esponenziale il segmento dell'acquisto on line che, se è vero
che non è mai stato avvicinato da 2 consumatori su 3, è anche vero che solo qualche mese fa sarebbe
stato impensabile ritenere che uno su tre avesse invece già provato ad acquistare digitando sul
proprio IPhone. La ricerca ha anche evidenziato quanto sia importante, almeno per certi tipi di
negozi, la competenza e la disponibilità dell'addetto alle vendite visto che ben il 48% si lascia
consigliare. Aumenta, infine, l'interesse per la provenienza dei prodotti. Due consumatori su tre
ritengono importante conoscere l'origine dei capi e addirittura uno di quei due reputa la cosa “molto
importante. L'obiettivo che la ricerca ha cercato di perseguire è stato quello di offrire ai nostri
associati una chiave di lettura non solo del momento contingente, ma anche dei possibili futuri
sviluppi di un comparto che sta soffrendo e che, proprio per questo, deve cogliere tutte le novità»
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di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
PERUGIA: VIA ALLO SHOPPING «MA È PEGGIO DEL 2012»
Su Il Messaggero del 1° dicembre 2013 è stato pubblicato un’intervista al Presidente di
Federazione Moda Italia Perugia, Carlo Petrini, sugli acquisti natalizi e sugli sconti che i marchi
della grande distribuzione si spingono fino al “meno 30 per cento” e richiamano l’occasionissima
con cartelli ben in vista: «Ancora per tre o quattro giorni si può fare, ma la cosa più grave è che
qualcuno continuerà con le promozioni anche sottobanco fino alla fine del mese. La regola dice che
gli sconti andrebbero stoppati un mese prima dell'avvio dei saldi, che quest'anno partiranno il 4
gennaio, cioè il sabato prima dell'Epifania. Quindi, ancora qualche giornata a caccia dell'affare “in
regola”: si può. Il mese di novembre è andato maluccio peggio del 2012. A spanne, direi tra il 5 e il
10 per cento in meno rispetto all'anno passato, ma ancora non abbiamo dati precisi. Questo è un
mese di tasse, ora speriamo nelle tredicesime, certo andiamo molto, molto cauti. Volendo provare a
fare un bilancio complessivo, la stagione fino ad ora è andata avanti in modo altalenante: bene una
certa settimana in una città, e contemporaneamente male da un'altra parte. Sinceramente siamo
abbastanza preoccupati».
ROMA: STOP A TRAFFICO 1° WEEKEND DI DICEMBRE AFFOSSA ECONOMIA ROMANA
Su Il Corriere della Sera ed Il Messaggero del 2 dicembre 2013 sono state pubblicate le interviste al
Presidente di Federazione Moda Italia Roma, Massimiliano De Toma in relazione alla rabbia dei
negozianti a seguito della decisione del Comune di Roma di impedire la circolazione alle auto nella
prima domenica di dicembre proprio quando i negozianti speravano di prendere una boccata
d’ossigeno dopo mesi difficili e che ha lasciato deserte o quasi le vie dello shopping, complice anche
il maltempo.: «Alcuni sono stati costretti a chiudere dopo poche ore per mancanza di clienti.
Un’altra medaglia per il sindaco... Eppure sabato, all’inizio del primo week end dopo il pagamento
degli stipendi, c’era stata l’illusione della ripresa. Tutto sommato c’era molta gente in giro e le
vendite sono andate abbastanza bene, rispetto agli standard degli ultimi tempi, ma dopo la scellerata
decisione che ha portato al blocco totale di auto e motorini, desertificando di fatto la città, possiamo
affermare, senza più dubbio, che l’obiettivo finale del sindaco Marino é quello di affossare
definitivamente l’economia romana. Non si spiegherebbe altrimenti, infatti, questa ennesima
deplorevole scelta fatta senza alcun criterio e senza alcun rispetto verso le imprese commerciali. Non
si era mai assistito che nella prima domenica di shopping natalizio, alcuni commercianti sono stati
costretti a chiudere dopo poche ore di lavoro per mancanza di clienti: un’altra medaglia da
appendere sulla giacca del sindaco. Senza pensare poi all’ennesimo grande favore fatto ai centri
commerciali che rappresentano in gran parte gli interessi dei grandi poteri finanziari esteri e che,
guarda caso, sono proprio fuori dal raccordo. Insomma la giornata di oggi rappresenta la goccia
che ha fatto traboccare il vaso. Va aggiunta, infatti, alla catastrofica situazione economica, ai disagi
provati dalle innumerevoli manifestazioni nel Centro storico, al proliferarsi ingiustificato di
dequalificanti mercatini e al dilagare sempre più incontrollato degli abusivi sulle strade principali
della città. Per tutti questi motivi invitiamo i commercianti a destarsi e a dimostrare il più profondo
dissenso e la più incisiva contestazione contro questa amministrazione che si sta dimostrando
totalmente inadeguata e incompetente. Da una parte ci chiedono di pagare più tasse, dall’altra ci
tolgono la possibilità di lavorare: è ora di dire basta».
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di Federazione Moda Italia – 6 dicembre 2013
TORINO: I SALDI SONO UN RITO. ANTICIPARLI SAREBBE COME ANTICIPARE NATALE
Intervistato da Adnkronos, il 1° dicembre 2013, il Presidente di Federazione Moda Italia
Torino, Francesco Cena, ha riferito: «I saldi? sono un rito, anticiparli sarebbe come
anticipare il Natale. Si compra prima e non più dopo. Anziché anticipare i saldi bisognerebbe
anticipare i soldi perché se mancano questi non si compra né prima né dopo. Non sono per
nulla ottimista sui deboli segnali di ripresa di cui si parla, non ci saranno nemmeno nel 2014
e se di un po' di ripresa si potrà parlare, questa riguarderà soprattutto chi esporta, ma credo
che in Italia bisognerà aspettare ancora parecchio prima di arrivare ai dati pre-crisi del
2008. Si stima che i saldi invernali, che nel capoluogo piemontese partiranno il prossimo 4
gennaio, faranno registrare una flessione tra il 7 e l'8%. In quei giorni ci saranno tante
scadenze da onorare che non invitano a largheggiare nelle spese, se a questo si aggiunge il
clima di incertezza si capisce perché si compera di meno. Certo, nella categoria c'è un po' di
confusione. In Piemonte non si possono fare saldi al di fuori del periodo stabilito; è vero, ma
nessuno vieta i cosiddetti “sconti alla cassa” per quegli articoli che non hanno incontrato il
gusto del pubblico che quindi magari già a ottobre sono venduti a prezzi più bassi, senza
contare che ci sono regioni dove i saldi non sono regolamentati, altre che partono prima. Il
fatto è che oggi il commercio non è più un mestiere, ma un concorso , i più bravi cercano di
reggere, gli altri si danno da fare per sopravvivere»
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