D. Laurillard “Insegnamento come scienza della

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D. Laurillard “Insegnamento come scienza della
D. Laurillard “Insegnamento come scienza della progettazione”
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5. Pattern progettuali per l’apprendimento
Nella direzione di sviluppare la scienza della progettazione per fornire indicazioni pratiche, si è registrata una
recente rinascita di interesse per il concetto di “pattern progettuale”, interesse originato spesso dalla necessità
di affrontare la problematica delle tecnologie per progettare l’apprendimento.
Una recensione della letteratura di settore definisce questo particolare tipo di approccio progettuale:.
Un pattern progettuale è una descrizione semi-strutturata di un metodo di un esperto per risolvere un problema ricorrente,
che include una descrizione del problema stesso e il contesto nel quale il metodo è applicabile [...]. I pattern progettuali
hanno l’obiettivo dichiarato di esplicitare la conoscenza per consentire la raccolta e la generalizzazione di soluzioni e per
consentire a tutti i membri di una comunità o di un gruppo di progetto di partecipare alle discussioni relative al progetto
(Mor e Winters 2007).
Questo approccio è una metodologia immediatamente rilevante per gli insegnanti perché i pattern di progetto
divengono gli strumenti attraverso i quali la comunità degli insegnanti può operare nella progettazione. Gli
elementi chiave di un pattern sono il “problema”, il “contesto”, la descrizione semi-strutturata della
“soluzione”, e il fatto che si tratta di “conoscenza esplicitata” (Goodyear 2005). Essere in grado di esplicitare
la conoscenza è ciò che rende un oggetto condivisibile in una comunità, che può, poi, criticare e costruire la
propria conoscenza.
I pattern di progetto di solito sono redatti, condivisi, criticati e perfezionati attraverso un ampio processo di collaborazione.
Così i pattern possono contribuire in modo significativo alla condivisione delle tecniche degli sviluppatori di attività di
apprendimento (McAndrew, Goodyear e Dalziel 2006).
La conoscenza sviluppata dal docente è esplicitata nella forma di un pattern di progetto, piuttosto che di un
“report”. Se rappresenta correttamente la progettazione pedagogica dell’insegnante, allora può agire come il
mezzo con cui la conoscenza di base si costruisce.
Ma che cosa ci vuole per rappresentare la progettazione didattica dell’insegnante? La forma ideale di un pattern
progettuale è ancora controversa, in parte a causa delle molteplici origini degli approcci di progetta- zione
(McAndrew, Goodyear e Dalziel 2006). Una descrizione testuale sacrifica i vantaggi tecnologici della versione
digitale, ma rende gli elementi didattici più chiari, in termini di contesto, problema, soluzione e schema
illustrativo. Lo svantaggio della versione digitale è che anche se è in grado di riprodurre il progetto dell’autore
ed è eseguibile online, l’insegnante può trovare difficile adattarlo. Una versione testuale permette
all’insegnante di essere ispirato dal progetto e di adattarlo secondo le proprie competenze (McAndrew e
Goodyear 2007).
Questo tipo di formato è semi-strutturato e in esso le voci sono utilizzate per ricavare il testo e i diagrammi
dall’insegnante-progettista, per rappresentare la sua didattica ad altri. Tuttavia, se non può essere tradotto in
un formato digitale, non può permettere alla tecnologia di facilitare il processo di progettazione e di
collaborazione. Alcuni pattern progettuali, strutturati e formalizzabili, sono necessari per esprimere idee
didattiche, come base per la collaborazione nella comunità degli insegnanti, per costruire una propria
conoscenza di ciò di cui gli studenti hanno bisogno, per indicare come insegnare e cosa richiedere alla
tecnologia.
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Un pattern ha una forma di base semplice sintetizzabile in “contesto-problema-soluzione” e il format del
pattern didattico ha esattamente questa struttura di base in cui i descrittori del contesto definiscono il contesto,
il risultato dell’apprendimento è il problema e la sequenza delle attività descrive la soluzione.