Stoppini - Grigelis doppio da Davis

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Stoppini - Grigelis doppio da Davis
Sport
TENNIS A1
lunedì 3 dicembre 2012
31
La coppia dell’Ata Trentino era 6-3 5-1
giocando un tennis da mille e una notte
Un errore clamoroso di «Grigio» su smash
è subito rimediato con un game trionfale
Stoppini - Grigelis
doppio da Davis
Rivano e lituano da urlo
Schiantati Bolelli e Starace
NICOLA PRETI
TRENTO - Era facile pronosticare una giornata all’insegna
dell’equilibrio. Quella di ieri
che, sul play it dell’Ata Battisti
in via Fersina di fronte ad un
pubblico straripante che ha assiepato le tribune del circolo
dalle 10 fino alle 17, valeva la
semifinale scudetto e la qualificazione tricolore alla finale di
venerdì e sabato sul veloce del
PalaMarchetti di Rovereto.
L’Ata Trentino ce l’ha fatta contro la storica Canottieri Aniene
(era il sesto match in A1 dal
2006, i primi quattro vinti dai
romani dei quali tre a Trento
quando giocò anche il formidabile bavarese Philipp Kohlschreiber, gli ultimi due in
questo favoloso 2012 dell’Ata
dai trentini). Ieri era il revival
dello scontro avvenuto nel girone preliminare. Stesso campo, stesse formazioni, stesso
terreno di gioco e stessi incroci nei singolari. La conseguenza: medesimo risultato al termine dei singoli, un due pari che
lascia aperta ogni soluzione.
I doppi sono decisivi. I romani
sanno di dover sacrificare una
coppia, in quanto il giovane Berrettini non potrebbe supportare degnamente nessuno dei
compagni con serie possibilità
di successo. Il sorteggio vuole
che la coppia atina imbattuta
nel 2012, Stoppini e Grigelis, vada ad affrontare il duo BolelliStarace, un duo da coppa Davis.
Sul campo adiacente Galvani e
Ghedin sovrastano fin dalle prime battute i malcapitati Berrettini e Barbiero. Flavio Cipolla, reduce dalla battaglia in singolare con Ghedin e alle prese con
un fastidioso dolore al polso, è
tenuto a riposo, in attesa di un
eventuale doppio di spareggio.
Al quale non si è mai arrivati.
Col senno di poi la scelta di capitan Santopadre di tenere fuori Cipolla, preferendo Starace
al fianco di Bolelli, è stata sbagliata. Ma nessuno può dire come sarebbe andata….
La tensione è palpabile dal primo “quindici”, tanto che sul secondo punto (!) della partita nasce una zuffa che interrompe il
gioco per almeno 10 minuti per
una chiamata arbitrale arrivata in ritardo e favorevole ai padroni di casa. Ma la posta in gioco è alta e Santopadre decide
di farne una questione di principio per mettere la partita sui
binari della correttezza.
Bolelli parte come un treno in
risposta, ma gli atini tengono
botta con coraggio. L’unico pesce fuor d’acqua sembra Potito Starace, in difficoltà sin dai
primi scambi, lento, mollo e poco incisivo. A tal punto che nel
quarto gioco cede il turno di
servizio, affossando in rete un
passante su un attacco in back
IMBATTUTI
Nel fotoservizio di Piero
Cavagna ieri i doppi trentini che
hanno spalancato le porte della
finale di Rovereto del 7 e 8
dicembre al PalaMarchetti:
sopra e qui il 32enne maestro e
coach professionistico Andrea
Stoppini di Riva del Garda e il
21enne Laurynas Grigelis,
lituano di Bergamo, più a
destra il romano Riccardo
Ghedin e il «cobra» Galvani
spin di diritto di “Grigio” Grigelis. Il lituano è galvanizzato, sorretto e guidato dall’esperienza
di uno Stoppini versione monumentale: risponde a ogni pallina che arriva dalla sua parte e
quando deve andare a servire
scaglia un numero altissimo di
prime vincenti.
Bolelli non ci sta e con due perle regala due palle break all’Aniene nel settimo gioco per
riaprire il set. Grigelis sale in
cattedra: prima fa la guardia a
rete e sul punto decisivo (si gioca con la regola del “no ad”: sulla parità, chi risponde decide
da quale parte del campo dovrà servire l’avversario e l’esito del punto determina il vincitore del gioco, ndr) si difende
da una bomba di Bolelli in risposta e poi chiude con un intervento perentorio. Il set finisce con l’ennesimo turno di servizio di Grigelis a zero. Starace
è ancora del tutto assente dal
campo e quando Bolelli perde
Sci nordico | Sport e spettacolo andranno a braccetto dal 20 febbraio al 3 marzo
il servizio nel primo gioco del
secondo set per i romani si spegne la luce. Un sussulto dal campano arriva nel quarto gioco,
quando, con due risposte che
sorprendono Grigelis, Starace
guadagna tre palle break che
possono rimettere tutto in discussione.
Qua arriva la magia di Stoppini: ace con la seconda, servizio
vincente e di nuovo ace. Palazzetto in piedi ad omaggiare
Stoppo e Ata che vola verso la
finale di Rovereto quando Bolelli perde di nuovo il servizio
con un doppio fallo di due metri. L’entusiasmo cresce, ma c’è
tempo per un ultimo guizzo dell’Aniene: un break su Stoppini
sul 5 a 2. Grigelis, che si divora
uno smash sopra la rete, diventa un po’ frettoloso. Sul 5 a 4,
però, il lituano non trema: il servizio lo sorregge e tre prime devastanti tolgono la racchetta di
mano a Starace e Bolelli. Ata
Trentino in finale.
IL VERDETTO PER IL 14 DICEMBRE
Il Ct Rovereto sotto inchiesta
ROVERETO - Il circolo tennis Rovereto, che si è salvato in A1
per il terzo anno consecutivo dopo il vittorioso spareggio
playout contro Palermo (4-2), si trova nelle condizioni di
attendere, con ansia, una pronuncia - fissata il 14 dicembre della Corte di giustizia sportiva della Federtennis dopo il
ricorso presentato dall’St Bassano sulla posizione irregolare,
alla prima giornata al PalaBaldresca, del maestro bolognese
Davide Scala, schierato nel match pareggiato dai roveretani
contro i vicentini. In assoluta buona fede il presidente
Gianfranco Barbiero e i capitani Fava e Polvani hanno
schierato Scala da numero 4 violando, senza saperlo, la
regola del giocatore «fedelissimo» che prevede una militanza
di 8 anni pieni da tesserato del sodalizio. A Scala ne
mancavano addirittura due (a Rovereto iniziò l’A2 nel 2006 e
prima giocò all’Harbour Milano e a San Benedetto del
Tronto). Bassano non presentò ricorso immediatamente e
così il risultato non venne modificato. Il Bassano di Seppi e
di Lorenzi però, escluso dai playoff e salvatosi all’ultima
giornata (anche per propri demeriti e non solo per il giallo di
Rovereto) fece comunque intervenire la Procura federale che
ha rinviato a giudizio il Ct Rovereto che attende il verdetto.
Sci alpino | Il 18 dicembre il classico slalom valido per la Coppa del mondo
Fiemme 2013, una festa La 3Tre aspetta Deville
CAVALESE - La valle di Fiemme
in tema sportivo, ma non solo,
è la valle dei primati.
Dal 1991 sono trascorsi più di
vent’anni e in queste due decadi abbondanti la vallata trentina ha davvero… abbondato
con lo sci nordico. I primi Campionati del mondo di sci nordico a sud delle Alpi furono un
successo senza precedenti, e i
secondi campionati nel 2003
(nella foto, Cristian Zorzi) regalarono una nuova dimostrazione di grandi capacità organizzative, tanto che la Fis non ha
avuto dubbi nell’assegnare
l’evento nuovamente nel 2013.
La val di Femme è l’unica località che può vantare 3 Campionati del mondo nell’arco di circa 20 anni.
E non si parla solo di colori dell’iride, perché in quattro lustri
la val di Fiemme ha organizzato oltre 120 gare di Coppa del
mondo, incluse le finali di Tour
de Ski dal 2007 e confermate fino al 2017, e ancora eventi nazionali di ogni livello (ultimi i
prossimi Campionati italiani assoluti di fondo del 22 dicembre), e per il prossimo futuro ci
sono le Universiadi invernali a
fine 2013 (per quanto riguarda
le prove nordiche), un Mondiale under 23 e junior di sci nordico nel 2014 e un altro nel 2015
di ski-roll.
Dal 20 febbraio al 3 marzo 2013
in val di Fiemme si torna quindi a respirare profumo di mondiali e saranno giornate di grande intensità sportiva, ma non
solo. Tanto per iniziare il 20 febbraio, al calare della sera, il centro di Trento si riempirà di lu-
ci, colori e musica per la cerimonia ufficiale di apertura dei
campionati, un pirotecnico
show musicato da Goran Bregovic. Da quel momento in poi
sarà un susseguirsi di emozioni di altissimo livello nelle tre
discipline cross country, combinata nordica e salto con gli
sci.
Gli assi internazionali degli sci
stretti e i migliori uomini e donne volanti al mondo si raduneranno ai piedi delle Dolomiti per
giocarsi le medaglie iridate.
Ogni singola giornata sarà scandita da competizioni all’interno dello stadio del fondo di Lago di Tesero e sui trampolini
dell’arena di Predazzo. In val di
Fiemme debutteranno due nuove formule di gara, una nel salto con gli sci e una nella combinata nordica.
Le strutture che ospiteranno gli
eventi sono state profondamente rinnovate negli scorsi due anni, ogni procedura è stata portata avanti riservando un occhio di riguardo all’ambiente e
presupponendo un riutilizzo futuro degli spazi. Tutti i prossimi eventi saranno infatti accompagnati dalla certificazione ambientale Uni En Iso 14001, ottenuta da Fiemme già nel 2003.
Inoltre, l’intera valle e le sue
strutture assicurano il libero accesso anche da parte dei diversamente abili.
I due stadi sono stati in massima parte ultimati oltre un anno
fa e hanno superato ogni test di
verifica con i Premondiali dell’inverno 2012. Nella sua massima affluenza lo stadio del fondo può accogliere fino a 50.000
spettatori, mentre la capienza
dello stadio del salto a Predazzo, grazie alle nuove tribune,
raggiunge quota 25.000 persone.
Massimo impegno da parte degli organizzatori del Nordic Ski
Fiemme Committee anche nell’attività di corollario alle gare
vere e proprie, perché i Mondiali 2013 vogliono essere per
tutti. Un dopogara sempre vivo
ed intenso, con iniziative sia all’interno degli stadi che nei maggiori centri, sia durante il giorno che durante la sera. Ecco
quindi il South Nordic Festival,
Fiemme Arena, Notte Verde,
Winterfest, concerti di diverso
tipo ed attività ricreative e culturali, senza contare che al termine di ogni giornata la premiazione in Piazza dei Campioni a
Cavalese sarà una festa.
MADONNA DI CAMPIGLIO - Si
sta avvicinando a grandi passi l’appuntamento con la 3Tre,
l’unica gara di Coppa del mondo di slalom che si disputa in
Italia in questa stagione.
E non poteva essere diversamente. Il nuovo corso della Fisi, la grande attenzione della
Provincia di Trento ma soprattutto un diritto acquisito sul
campo, hanno portato il responsabile della Coppa, Gunter Hujara, a dire che Campiglio «deve» avere lo slalom, e
non solo il prossimo 18 dicembre, ma anche nel 2014 e nel
2016. Poi si vedrà, i calendari
arrivano fino al 2017.
La 3Tre, «inventata» da Fabio
Conci (padre dell’attuale presidente del comitato organizzatore Lorenzo) assieme a Rolly Marchi, Pio Antonio Calliari, Giangiacomo Colombo, Camillo Rusconi e Aldo Ceri, caporedattore dello sport de
«l’Adige», nel… certificato di
nascita porta la data del 19
gennaio 1950, un trittico di gare tra Fai, Serrada di Folgaria
e il Monte Bondone.
Nell’inverno di 62 anni fa le nevi della Paganella ospitarono
la discesa, vinta da Zeno Colò, lo slalom si disputò a Folgaria sempre con Zeno Colò
primo. Quello fu un anno straordinario per l’azzurro: subito dopo aver vinto le prime
due gare della 3Tre volò ai
Campionati del mondo di
Aspen, dove si guadagnò la
bellezza di tre medaglie (due
ori in discesa e gigante ed un
argento in slalom).
Assente Colò, la terza gara del-
la 3Tre, lo slalom gigante sul
Monte Bondone, fu appannaggio di Vittorio Chierroni.
Poi nel 1957 la 3Tre si spostò
a Madonna di Campiglio e dieci anni dopo, nel ’67, quando
debuttò la Coppa del mondo
entrò di diritto nel circuito
mondiale.
Da allora Campiglio su quel Canalone Miramonti ha scritto
pagine epiche, un «resort» speciale come Wengen, Kitzbuel,
Schladming o Garmisch.
La pista della 3Tre è speciale,
ha visto primeggiare negli anni passati solo i grandi campioni. Sul Miramonti non si improvvisa: la partenza è collocata a quota 1.725 metri, l’arrivo a 1.545 per un totale di
180 metri di dislivello e picchi
di pendenza che raggiungono
il 60%. Non è una pista lunga,
470 metri, ma con una pendenza media del 27% è sicuramente impegnativa.
Prima manche alle 17.45, seconda alle 20.45: un appuntamento dunque sotto i riflettori, e in notturna le emozioni
aumentano.
La gara di Levi, prima prova di
Coppa di slalom, ha dato verdetti importanti. Andre Myrer
si conferma reuccio tra i paletti, ma Hirscher non è da meno. L’Italia, con Gross e Deville in un giorno da dimenticare, può contare su Moelgg (4°)
ma ci sono anche Thaler e Razzoli, un Razzoli che pare deciso a festeggiare il suo compleanno, martedì 18, sul podio.
Ovvio che i due fassani sono
chiamati alla prova d’appello.
Cristian Deville (nella foto) si sta
allenando a Madesimo: «La
stagione non è partita come
mi aspettavo, - ci dice Deville
- ma lo slalom è così, basta un
attimo e si è fuori! Mi dispiace
perché mi sentivo molto bene
e si poteva fare un bel piazzamento. Questo episodio non
cambia il mio stato d’animo,
sono tranquillo e fiducioso per
le prossime gare. Tutte molto
impegnative e per questo molto belle. Di avversari sembra
ce ne siano anche troppi. Si conoscevano già l’anno scorso
e quest’anno è più o meno lo
stesso. Spero di poter aggiungere un paio di giorni sugli sci
anche questa settimana, proprio sul Canalone per completare la preparazione per Val
d’Isère. Sarebbe inoltre un piccolo vantaggio in vista della
3Tre».