Descrizione fabbrica teatro

Transcript

Descrizione fabbrica teatro
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA.
Istituto Comprensivo “Giancarlo Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
NARRAZIONE
DELL’ESPERIENZA
INDICE
1. Quadro di riferimento e motivazioni ............................................
pag.
2
2. Finalità, obiettivi specifici e tempi ...............................................
pag.
2
3. Riferimenti teorici .....................................................................
pag.
3
4. Percorso ..................................................................................
pag.
3
5. Metodologie di insegnamento/apprendimento, risorse e strumenti ...
pag.
11
6. Valutazione .............................................................................
pag.
12
7. Risultati e ricaduta sul resto della didattica ..................................
pag.
14
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 1 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
1. QUADRO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI
L'istituto è sito in una zona periferica che rispecchia le problematiche sociali
tipiche delle zone suburbane I servizi segnalano un certo disagio giovanile, con una
multiformità di aspetti problematici. Il plesso, situato nello stesso edificio della
scuola media di quartiere, è organizzato con un tempo modulare di 30 ore
settimanali.
Le classi coinvolte nel progetto sono state due classi quarte composte
complessivamente da 35 bambini. Il progetto ha avuto durata biennale.
Gli insegnanti, stimolati dalla presenza di una bambina diversamente abile si è
voluto creare un percorso che, oltre a favorire la completa integrazione del
soggetto, ci permettesse di stimolare la cooperazione fra gli alunni di classi diverse,
stringere nuove relazioni significative superando dinamiche relazionali a volte
conflittuali anche per le diversità culturali dei soggetti.
L'idea di lavorare sulla creatività tout court senza i limiti dei preconcetti della
narrazione accademica ci permetteva di annullare contemporaneamente le barriere
oggettive della quotidianità.
2. FINALITÀ, OBIETTIVI SPECIFICI E TEMPI
La finalità del percorso è stata quella di esaltare l’aspetto comunicativo degli
alunni con strumenti e modi adeguati anche in un gruppo molto numeroso.
Gli obiettivi specifici sono stati scelti tenendo conto dell'aspetto educativo e
della trasversalità degli stessi rispetto anche alla convivenza democratica:
•
Esprimere se stessi attraverso varie forme di comunicazione
•
Sviluppare abilità di ascolto attivo e comunicazione efficace
•
Conoscere e comprendere il proprio sé corporeo e relazionale
•
Riconoscere e comprendere gli aspetti verbali e non verbali della comunicazione
•
Produrre un testo teatrale attraverso la modalità delle improvvisazioni
•
Riflettere su problemi, confrontarsi nel gruppo allargato e trovare soluzioni
condivise
Tempi
All'inizio dell'esperienza si è programmato di realizzare il laboratorio di
animazione teatrale durante le ore di educazione all’immagine, due ore la
settimana. La prima fase ha visto coinvolte le due classi quarte del plesso riunite in
un maxi-gruppo di 35 bambini.
Successivamente, per gestire meglio le improvvisazioni e le prove delle singole
scene finita la stesura del copione, si è lavorato in gruppi più piccoli di sette- otto
alunni. Questi mini-gruppi sono stati composti da bambini provenienti da entrambe
le classi per favorire la socializzazione. Gli altri alunni rimanevano nelle loro classi e
svolgevano con le loro insegnanti l'attività di educazione all'immagine. In questa
seconda fase si sono sfruttate le ore di compresenza degli insegnanti ma non è
stato possibile attuare settimanalmente il laboratorio perché a volte dei docenti
venivano utilizzati per supplire altri insegnanti assenti all'interno del plesso.
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 2 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Durante il secondo anno, quando sono iniziate le prove dell'intera storia con i 35
bambini, non è stata più necessaria la compresenza. Le prove si sono svolte per
un'ora la settimana utilizzando un'ora di italiano per una classe e un'ora di musica
per l'altra classe.
3. RIFERIMENTI TEORICI
Le nostre conoscenze sul teatro derivano soprattutto dall'esperienza
personale. Sia io, che sono l'insegnante di italiano e di inglese delle due classi (S.
Cannavò) che l'educatore che lavora con noi da tre anni (F. Müllner) ci siamo
cimentati personalmente in allestimenti teatrali sia dal punto di vista creativo che
dell'interpretazione.
Volendo considerare i riferimenti teorici questo progetto è frutto di diverse
letture:
-
le esperienze di “Giocare con l'arte” di Munari
-
i testi di Peter Brook: “Lo spazio vuoto” (Bulzoni Editore 1968 isbn 88-8319289-3)
-
“I fili del tempo” (Feltrinelli Editore 1998 isbn 88-07-49014-5)
I testi sono utili per avere una visione generale sull'approccio teatrale.
Un testo quasi didattico può essere considerato “La bottega dei narratori”, di
Ascanio Celestini, Marco Paolini,ecc. Audino Editore che permette di avere un’idea
di come si possa narrare una storia con stili ed atmosfere diverse.
Interessante anche la lettura di qualche quaderno del Gruppo Immagine di
Trieste come ad esempio “Giocare al Museo” Battello Editore oppure Gruppo
Immagine Quaderno n°1 – Lint editore.
4. PERCORSO
Il percorso che abbiamo intrapreso è piuttosto articolato. Per questo motivo
abbiamo deciso di impaginarlo su due colonne:
−
la prima descrive il “diario di bordo”, cioè le attività pratiche svolte dagli
insegnanti e dagli alunni;
−
la seconda raccoglie le osservazioni, i punti di forza, i punti critici e le
spiegazioni riguardanti i vari incontri.
Primo/ secondo incontro: creiamo i personaggi e le ambientazioni
Diario di bordo
Riflessioni e suggerimenti
Abbiamo riunito i 35 bambini delle due classi
quarte in uno spazio adeguatamente ampio e
li abbiamo fatti sedere in cerchio.
Posizionarsi in cerchio permette a
tutti di guardarsi e confrontarsi.
Abbiamo raccontato loro cosa avevamo
intenzione di realizzare insieme: una storia,
inventata
da
loro.
Successivamente
avremmo sperimentato come si allestisce
uno spettacolo teatrale, come si dà vita ai
personaggi e avremmo provato a recitare il
copione costruito assieme.
E' importante focalizzare l'attenzione
dei
bambini
su
un
obiettivo
stimolante.
Descrizione_fabbricadelteatro
Non necessariamente metteremo in
scena il copione costruito insieme:
l'intento è quello di sperimentare,
giocare con la fantasia, il proprio
corpo e il gruppo.
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 3 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
Di comune accordo abbiamo stabilito le due
regole fondamentali per lavorare in modo
proficuo:
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
E' immediatamente evidente che
parlare tutti insieme non permette
una comunicazione efficace.
1. stare seduti in cerchio;
2. parlare uno alla volta dopo aver alzato la
mano.
Per prima cosa abbiamo detto ai bambini che Spesso i bambini proiettano i loro
avremmo dovuto decidere quali fossero i vissuti in eroi positivi o negativi e il
nostro obiettivo era integrare le loro
personaggi della nostra futura storia.
singole storie in un unico racconto.
Abbiamo consegnato dei fogli bianchi e dei
pennarelli e abbiamo detto loro di pensare a Il personaggio può essere già
un personaggio da inserire nella storia e conosciuto e far parte quindi del
disegnarlo:
qualsiasi
idea
è
stata mondo dei cartoni animati o dei
fumetti
oppure
completamente
accettata.
Scelti i colori i bambini hanno iniziato a inventato.
disegnare.
Punto critico: noi abbiamo lavorato
Di seguito alcuni esempi:
sul pavimento e per non sporcare
abbiamo usato dei fogli di giornale,
alcuni bambini si sono ispirati alle
notizie che vi hanno trovato per
proporre dei personaggi mediatici o
di natura politica che altrimenti
probabilmente non avrebbero usato.
A questo proposito è consigliabile
lavorare in un ambiente neutro senza
stimoli che influenzino la fantasia dei
bambini.
Concluso il disegno, girato il foglio, i bambini
hanno dovuto scrivere alcune notizie sul
personaggio disegnato: il nome, l’età, il
luogo in cui vive, le caratteristiche del
carattere, com’è la sua famiglia e così via.
Queste informazioni non sempre
emergono dall'aspetto grafico ma
sono fondamentali per delineare un
personaggio e inserirlo in un
determinato contesto. (V. esempi nel
file allegato personaggi_e_notizie)
Anche gli insegnanti hanno disegnato il loro
personaggio.
Descrizione_fabbricadelteatro
Questo permette all'insegnante di
essere parte integrante del gruppo
creativo, dà l'esempio, non crea
gerarchie e contemporaneamente
dimostra che tutti possono mettersi
in gioco.
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 4 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Dieci bambini sono stati invitati a disegnare, Questo
serve
per dare
pari
anziché i personaggi, le ambientazioni dove importanza e dignità ai luoghi
si sarebbe svolta la nostra storia. Anch’essi rispetto ai personaggi.
hanno poi descritto le caratteristiche dei luoghi.
Le case mostruose
La cassaforte
Una volta che tutti i 35 bambini hanno finito,
a turno si sono presentati al centro del
cerchio, hanno mostrato il loro personaggio
(o l’ambientazione) e hanno raccontato ai
compagni quanto avevano scritto sulle sue
caratteristiche salienti.
Tra i personaggi fantastici creati dai
nostri bambini ci sono state sia figure
tratte dalla televisione (es. Goku),
rielaborazioni di personaggi noti (es.
Geronimo Stilton a tre mani) sia
personaggi completamente inventati
(es Farfaluna e Tremovolante).
Le ambientazioni raffiguravano sia
luoghi ristretti (la cassaforte) sia
ambientazioni generali (i sei pianeti o
il bosco dei fiocchi).
Xxx demone
Diario di bordo
In questo modo tutti gli alunni
hanno preso confidenza con i vari
personaggi e/o luoghi da inserire
nella storia.
Visto il numero elevato dei bambini
si è esaurita questa attività anche
nell’incontro successivo.
Terzo incontro: giochiamo con i personaggi.
Riflessioni e suggerimenti
I 35 bambini si sono seduti in cerchio e prima di
iniziare si sono ripetute le due regole fondamentali:
stare seduti in cerchio e parlare uno alla volta.
Durante questo incontro abbiamo giocato con i
personaggi inventati dai bambini. Abbiamo scelto
un personaggio estratto a caso fra quelli descritti
negli incontri precedenti e abbiamo chiesto ai
bambini come avrebbe potuto muoversi quel
personaggio, date le sue caratteristiche.
Descrizione_fabbricadelteatro
La domanda è stata rivolta a tutti
i bambini non solo al creatore del
personaggio per far sì che tutti
potessero
sperimentare
la
creatività e l'espressività anche
non verbale.
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 5 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
Chi se l'è sentita, ha alzato la mano ed è
venuto al centro del cerchio a mostrare ai
compagni la camminata di quel personaggio.
Lo stesso procedimento si è usato per
sperimentare la voce e il modo di parlare dei
vari personaggi.
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
All'inizio ovviamente si mettono in
gioco i più intraprendenti ma via via
che l'attività procede, quando tutti si
rendono conto che non verranno
giudicati, che non esiste un
comportamento giusto o sbagliato,
ecco che anche i più timidi si
mettono in gioco.
È stato chiaro fin da subito a tutti i
bambini che il “drago distruttore” e “la
sirena cuore” o la “regina del valzer”
non avrebbero potuto né parlare, né
muoversi allo stesso modo.
Successivamente
si
sono
scelti
alcuni
personaggi interpretati da alcuni bambini (non
necessariamente gli ideatori del disegno)
estratti a sorte che, chiamati al centro, hanno
dovuto improvvisare delle semplici situazioni
cercando di mantenere nella voce e nei
movimenti il carattere del personaggio.
Sia i personaggi sia gli interpreti
vengono estratti a sorte per non
creare motivi di disappunto da parte
dei bambini meno pazienti.
Per esempio “come si comporterebbe
la terribile principessa Mimì se
incontrasse al supermercato Goku e
litigassero per l’ultima confezione di
merendine?”…
Quarto incontro: giochiamo con il corpo e le ambientazioni.
Diario di bordo
Riflessioni e suggerimenti
Nell’auditorium della scuola, quindi in uno spazio
molto grande per potersi muovere in libertà, i
bambini sono stati invitati ad alzarsi e a
posizionarsi nell’ambiente cercando di occuparlo
totalmente, senza lasciare grandi spazi vuoti. Al
via dell’insegnante i bambini hanno dovuto
iniziare a camminare nello spazio seguendo
queste precise regole:
- mai scontrarsi o toccare un compagno;
- camminare tranquillamente ma non sempre
nella stessa direzione, non formare un
cerchio;
- cercare di riempire gli spazi lasciati vuoti dai
compagni, riempire il più possibile l’ambiente.
Questi
esercizi
servono
per
prendere confidenza con lo spaziopalcoscenico, per utilizzarlo nella
sua interezza.
Dopo questa prima fase, si è proceduto a
complicare la situazione con vari esercizi.
Mantenute ferme le regole precedenti i bambini,
seguendo i comandi dell’insegnante, hanno dovuto:
- camminare sempre più velocemente fino a
correre;
- camminare sempre più lentamente fino a
muoversi al rallentatore;
- camminare manifestando varie sensazioni come
gioia, tristezza, stanchezza, rabbia…
In questo modo i bambini hanno
sperimentato il loro corpo in
situazioni diverse.
Questi esercizi si sono ripetuti
anche negli incontri successivi
perché sono un ottimo modo per
concentrarsi.
Descrizione_fabbricadelteatro
Pur
essendo
queste
attività
giocose e libere è necessario dare
poche ma precise regole affinchè il
movimento sia consapevole e non
pericoloso.
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 6 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Successivamente abbiamo riformato il cerchio e
siamo tornati all'obiettivo: la creazione della
nostra storia.
I bambini che avevano disegnato le ambientazioni
sono andati al centro del cerchio e hanno descritto
dettagliatamente
i
luoghi
che
avevano
immaginato. Dopodiché, uno alla volta, hanno
scelto sei compagni e hanno avuto un minuto di
tempo per pensare a come ricreare con i loro corpi
l’ambientazione. Scaduto il minuto il piccolo In questo modo tutti i bambini
gruppo si è messo al lavoro per dar vita sono in qualche modo coinvolti
fisicamente al paesaggio mentre tutti gli altri attivamente nell'attività.
bambini contavano fino a 30.
Quinto incontro: scelta dei protagonisti e abbinamento dei personaggi.
Diario di bordo
Riflessioni e suggerimenti
Formato il cerchio, si sono ripresi tutti i personaggi Nel nostro caso i vincitori sono
creati dai bambini e si è proceduto alla votazione, risultati essere Zorba l’aliena e il
per alzata di mano, per scegliere quelli che drago Spritz.
sarebbero diventati i protagonisti della storia.
Sempre tutti insieme abbiamo proceduto al
raggruppamento dei personaggi che potevano
avere qualche caratteristica comune. Cercando di
seguire una qualche logica (es. tutti gli animali in
un gruppo) abbiamo ascoltato le proposte dei
bambini per abbinare fra loro i personaggi.
Spesso i bambini si sono ritrovati
d’accordo nello scegliere, altre volte
abbiamo proceduto alla votazione
per alzata di mano. Questa modalità
fa sì che ogni bambino si senta parte
creatrice della storia.
Diario di bordo
Sesto incontro: sequenza di ambientazioni
Riflessioni e suggerimenti
Dopo
aver
riguardato
insieme
le
ambientazioni i bambini hanno provato a
immaginare la possibile sequenza nella
quale i due protagonisti della nostra
storia si sarebbero trovati nei luoghi
prescelti.
Descrizione_fabbricadelteatro
Nella nostra storia abbiamo deciso che lo
scenario principale sarebbero stati i 6 pianeti
e all’interno dei pianeti si sarebbero
distribuite le varie ambientazioni:
il pianeta giallo con l’isola degli animali (dove
vive Zorba)
il pianeta verde (dove vive Spriz)
il pianeta delle rane morte
il pianeta delle case mostruose
il pianeta blu con il bosco dei fiocchi dentro il
quale c’è il castello dei principi dentro il quale
c’è la cassaforte.
La barca che affonda è un mezzo di trasporto.
Le
parti
sottolineate
indicano
le
ambientazioni dalle quali siamo partiti.
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 7 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Settimo – Ottavo incontro: immagino una traccia per la storia.
Diario di bordo
Riflessioni e suggerimenti
Dopo aver spiegato che cosa sia la
traccia di una storia e cioè una
specie di semplice testo che racconti
come si svolge una vicenda, ai bambini
è stato affidato un compito per casa:
provare a scrivere autonomamente una
traccia della storia che avrebbero
voluto interpretare.
Durante l’incontro successivo sono
state lette dagli insegnanti ai bambini
tutte le tracce.
La decisione su quale fosse la migliore
da rappresentare è stata presa, come
sempre, a votazione per alzata di
mano.
Diario di bordo
Naturalmente nella traccia non sarebbero stati
presenti tutti i 25 personaggi, ma solo i due
protagonisti perché altrimenti la narrazione
sarebbe risultata troppo complicata.
Durante la votazione, i si è raccomandati di
non valutare la simpatia dell’autore ma la
reale qualità del lavoro, cioè quale fosse la
storia più interessante.
Alcune tracce sono state scartate subito
perché mancanti di logica, alcune non
delineavano bene una storia, altre mancavano
di vivacità, altre ancora erano troppo
complicate. Alla fine ci siamo trovati con tre
tracce molto interessanti sulle quali siamo
stati molto indecisi.
Vincitrice di questa specie di concorso è stata
la traccia creata da Chiara.
Nono - decimo incontro: scelta degli attori.
Riflessioni e suggerimenti
Come in ogni spettacolo che si rispetti,
abbiamo proceduto alla scelta degli
attori attraverso dei provini.
I bambini erano sempre seduti in
cerchio e abbiamo spiegato loro che
non necessariamente il creatore del
personaggio sarebbe stato colui che lo
avrebbe
interpretato
durante
la
rappresentazione.
Abbiamo nominato un personaggio alla
volta leggendo le sue caratteristiche
salienti e abbiamo chiesto ai bambini
chi avrebbe voluto interpretare quel
personaggio. I candidati sono venuti al
centro del cerchio e hanno dovuto
presentarsi, muoversi e parlare per
qualche
secondo
nel
modo
più
appropriato al personaggio.
Per alzata di mano abbiamo votato i
più convincenti. In questo modo
abbiamo affidato a ogni bambino un
personaggio.
Descrizione_fabbricadelteatro
Alcuni bambini avevano le idee molto chiare:
volevano
interpretare
proprio
quel
personaggio. L'aspetto interessante è che
nonostante alcuni fossero molto agguerriti
per “accaparrarsi” una certa parte hanno
accettato di buon grado la decisione del
gruppo, anche nel caso in cui avesse affidato
il ruolo a qualcun altro.
Ci ha sorpreso molto vedere che anche i
bambini solitamente più timidi e poco
partecipativi alla fine sono riusciti a mettersi
in gioco.
La bambina diversamente abile (che si muove
grazie all'ausilio di una carrozzina elettrica) ha
chiesto di poter rappresentare la regina del
valtzer. Così come gli altri candidati ha
attraversato lo spazio al centro del cerchio
cercando di muoversi come avrebbe fatto una
regina: ci ha stupiti tutti in quanto,
contrariamente al solito, ha mantenuto la
schiena ben dritta e la testa saldamente
sollevata. E' sembrata così “regale” che tutti i
compagni hanno concordato all'unanimità che
la parte sarebbe stata sua.
Un gruppo di bambini ha deciso di interpretare
un'ambientazione: le case mostruose che nella
scena hanno una vita propria.
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 8 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
Diario di bordo
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Undicesimo incontro: improvvisiamo alcune scene.
Riflessioni e suggerimenti
La traccia è stata divisa in varie scene; ad La suddivisione in scene permette di
ogni
scena
è
stata
collegata organizzare meglio il lavoro delle
un’ambientazione e un certo numero di improvvisazioni, anche in piccoli gruppi.
personaggi. Quindi, iniziando dalla prima
scena, la maestra Sabrina e Federico hanno
lavorato solo con i bambini che avrebbero
interpretato i personaggi appartenenti a
quella scena. Gli altri insieme alla maestra
Barbara e Raffaella avrebbero svolto altre
attività di educazione all’immagine.
Con il gruppetto della prima scena si è
proceduto così: si è riletta la parte della
traccia relativa all’inizio della storia e
insieme si è ragionato su come
trasmettere
al
pubblico
le
varie
informazioni: cosa avrebbero potuto dire
i vari personaggi?
Nel nostro caso l'inizio della storia era
questo: “Nel pianeta giallo sull’isola degli
animali viveva un’aliena verde, Zorba, che
un giorno telefona a suo cugino Spriz, il
drago verde, e gli chiede di fare una gita sui
vari pianeti….”.A questo punto ci si è
interrogati insieme ai bambini sul perché il
pianeta di Zorba si chiamasse pianeta giallo
e i bambini attraverso varie idee sono giunti
alla conclusione che nel pianeta giallo tutto
fosse giallo: tanta sabbia gialla, tantissimi
alberi di limoni gialli che spremuti davano
vita a un mare completamente giallo.
Decisa che questa era un’idea interessante
bisognava provare a spiegarlo al pubblico
attraverso le battute dei personaggi che
avrebbero interagito fra di loro.
Analogamente si è proceduto con gli altri
gruppi per le altre scene.
Dal brain storming di bambini e È stato molto divertente anche per noi
insegnanti
sono uscite delle trovate insegnanti vedere i bambini cimentarsi in
divertenti e originali.
modo molto libero con i loro personaggi e
alcuni ci hanno veramente stupito per la
loro capacità di immedesimarsi nella storia.
Incontri successivi: le prove, i costumi, le scenografie
Diario di bordo
Riflessioni e suggerimenti
Finita la stesura del copione sono iniziate
le prove dello spettacolo, prima per
singole scene e poi facendo delle “filate”,
cioè tutte le scene dall'inizio alla fine.
L'aspetto più significativo che si è
evidenziato è stata la facilità da parte dei
bambini di memorizzare le proprie battute.
Ciò si deve al fatto che i bambini stessi
hanno creato il copione attraverso le
improvvisazioni. Inoltre il coinvolgimento e
l'interesse per questa attività hanno fatto sì
che durante la ricreazione alcuni gruppi di
alunni si riunissero per ripetere in
autonomia le loro parti.
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 9 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Durante
le
ore
di
educazione
all'immagine sono stati creati dei
costumi per ogni personaggio utilizzando
materiale di facile consumo e vestiti dei
bambini.
Ogni bambino ha provato a fare un
disegno per immaginare come vestire il
suo personaggio.
Vista la varietà dei personaggi presenti nella
nostra storia abbiamo deciso di affidare a
ogni personaggio non un costume completo
bensì un simbolo che desse l'idea della sua
caratterizzazione. Ad esempio i vari animali
hanno solo le orecchie, la regina e la
principessa la corona e così via.
Per quanto riguarda le scenografie abbiamo
utilizzato quanto più possibile i bambini
stessi che con i loro corpi hanno
rappresentato il mare (semplicemente
distendendosi sul pavimento e sollevando
alternativamente braccia e gambe dando
l'idea delle onde), le pareti (creando un
muro umano sullo sfondo) …
È importante spiegare ai bambini che il
teatro è VEROSIMILE pertanto bastano pochi
gesti o oggetti per creare un'atmosfera.
Abbiamo realizzato una locandina da
affiggere nell’atrio della scuola e degli inviti
che i bambini hanno portato nelle varie
classi.
Per la loro realizzazione era necessario il
titolo dello spettacolo, un disegno che
potesse essere invitante e una frase
divertente che riassumesse un po’ la nostra
storia.
Ogni bambino ha realizzato su un piccolo
cartoncino bianco un disegno che secondo
la sua opinione potesse rappresentare la
storia nel suo complesso e ha scritto la frase
riassuntiva. Come durante tutto il percorso
abbiamo visto e letto tutti gli elaborati e
abbiamo deciso democraticamente quali
fossero i più adatti.
L’insegnante ha portato in classe una
locandina di un vero spettacolo teatrale
e insieme ai bambini ha estrapolato
quelle che devono essere le informazioni
essenziali:
giorno
e
luogo
della
rappresentazione, titolo dello spettacolo,
compagnia che ha curato l’allestimento,
immagine e breve testo che possa creare
curiosità nel lettore.
Anche per la scelta del titolo abbiamo
proceduto con una votazione: abbiamo
scritto alla lavagna tutti i titoli pensati da
ogni allievo e poi abbiamo scelto quello
più convincente.
In realtà il titolo che è stato scelto è
stata la fusione di due titoli scelti da due
bambini: “Zorba e Spritz a caccia di
avventure”
Durante il percorso che abbiamo illustrato non ci siamo particolarmente
soffermati sugli aspetti relativi alla bambina diversamente abile inserita in una delle
nostre classi. Infatti l'alunna non ha seguito un percorso individualizzato bensì ha
svolto, con le sue possibilità, esattamente le stesse attività degli altri bambini.
Possiamo dire che questo progetto le ha permesso di entrare in più stretta
collaborazione anche con i bambini dell'altra classe che hanno interagito
attivamente con lei, l'hanno aiutata negli spostamenti e tutti gli alunni durante le
improvvisazioni hanno semplicemente visto “il suo personaggio” e non le sue
difficoltà.
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 10 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
In una scena “la regina del valzer”, da lei interpretata, insegna al “drago
distruttore” a ballare sulle note del “Bel Danubio blu”: lei seduta, lui in piedi,
insieme comandano il joystick della carrozzina elettrica.
Siamo fermamente convinti
che un progetto come questo che punta al
raggiungimento di un obiettivo comune condiviso mettendo in atto le potenzialità di
ognuno fa in modo che tutti gli allievi vengano visti sullo stesso piano e
contribuisca a realizzare l'effettiva integrazione del disabile.
5. METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO, RISORSE
E STRUMENTI
Per quanto riguarda lo sviluppo dell'espressività ci si è ispirati alle metodologie
Munari in cui grande importanza è data alla libertà creativa senza limiti.
Molto importante è stato rompere gli schemi della lezione frontale:
− l'attività ha coinvolto due classi e si è lavorato quasi sempre nel gruppo
allargato;
− il gruppo si posizionava in cerchio per condurre le attività in modo da permettere
l'interazione fra tutti i bambini;
− quando si è lavorato in piccoli gruppi si è scelto di lavorare con gruppi misti fra
le due classi.
Anche se le attività sono state condotte soprattutto da noi (Sabrina e Federico) i
colleghi dell'intero team hanno collaborato volentieri alle attività che si sono svolte
sia durante alcune ore di italiano, di educazione all'immagine e di educazione
musicale.
La maestra Barbara Gregori (insegnante di matematica, musica ed educazione
all'immagine) ha contribuito notevolmente sia all'allestimento delle scenografie, sia
alla produzione dei costumi.
La maestra Raffaella (antropologia e motoria) ha aiutato i bambini a progettare
con i disegni come avrebbero voluto realizzare i loro personaggi.
Un ringraziamento va alla maestra Valentina, insegnante di religione, che ci ha
“regalato” parte delle sue ore per non interrompere le prove non ancora terminate
al suo arrivo.
Naturalmente tutte le insegnanti (anche l'insegnante di sostegno Monica Del
Bono) hanno collaborato attivamente durante lo spettacolo con il loro preziosissimo
aiuto dietro le quinte.
Non ci sono stati raccordi con altre classi perché in questi anni nessun altro
insegnante ha elaborato un progetto di laboratorio teatrale. Tutti i colleghi del
plesso hanno però dimostrato interesse e curiosità per il nostro lavoro e hanno
apprezzato la rappresentazione quando hanno avuto modo di vederla chiedendo
maggiori informazioni sul percorso svolto.
Mettere in atto questo progetto non ha richiesto strumenti o risorse particolari;
noi abbiamo utilizzato degli spazi più ampi diversi dall'aula ma, qualora una scuola
ne fosse sprovvista, si può lavorare in classe semplicemente spostando i banchi.
Per la realizzazione dei costumi abbiamo usato materiali di facile consumo
(cartoni, cartoncini, sacchi delle immondizie colorati..)
Come accennato nel diario di bordo, i bambini hanno creato dei volantini per
promuovere il loro spettacolo. Le famiglie sono state invitate a teatro, mentre per i
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 11 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
colleghi e i compagni del plesso è stata organizzata una replica nell'auditorium
della scuola. Sono state invitate anche alcune classi di un altro plesso dell'Istituto;
in particolar modo una classe prima in cui è inserita una bambina con lo stesso tipo
di disabilità della nostra alunna.
6. VALUTAZIONE
La valutazione si è svolta in tre fasi attraverso l'osservazione degli alunni
all’inizio, durante lo svolgimento ed a conclusione delle attività.
Le osservazioni hanno riguardato la partecipazione e la coerenza degli interventi
per le attività pratiche, mentre per gli elaborati scritti si è considerato l'impegno,
l'ordine, l'originalità e la puntualità.
Per la rappresentazione vera e propria si sono considerati alcuni aspetti
fondamentali come la memorizzazione delle battute, la capacità di rimanere in
silenzio dietro le quinte, la conoscenza dei movimenti scenici, la capacità di
utilizzare un volume adeguato. Naturalmente non si è valutata l'abilità
interpretativa in quanto essa dipende molto anche dall'esperienza, dal carattere...
Per semplificare la registrazione delle osservazioni si sono compilate delle tabelle
nelle varie fasi della valutazione:
•
per la partecipazione e la coerenza degli interventi durante le tre fasi di
osservazione;
•
per gli elaborati ogni qualvolta ne veniva assegnato uno;
•
per la rappresentazione ovviamente dopo la messa in scena dello spettacolo.
Partecipazione alle attività (porre una crocetta nella voce più adatta)
Nome
alunno
Partecipa con
entusiasmo e
spontaneamente
….............
X
Partecipa
volentieri
….............
Partecipa solo
quando coinvolto
in prima persona
Partecipa solo su
Non
richiesta diretta da partecipa
parte dell'insegnante
X
Coerenza degli interventi rispetto alle attività proposte (porre una
crocetta nella voce più adatta)
Nome
alunno
….............
Interviene in
Interviene
modo coerente e
in modo
originale
coerente
Interviene in modo
poco coerente
Interviene dimostrando di
non aver compreso le
tematiche proposte.
X
….............
X
Valutazione degli elaborati (disegni, testi per la descrizione dei personaggi,
traccia della storia, scelta del titolo)
Per ogni voce si assegna un giudizio: eccellente, adeguato, scarso, non
adeguato.
Nome
dell'alunno
Impegno
Ordine
Coerenza rispetto ai
personaggi
(per la traccia della
storia)
….............
adeguato
eccellente
Adeguata
no
Puntuale
….............
eccellente
scarso
Adeguata
sì
1 giorno di ritardo
Descrizione_fabbricadelteatro
Originalità
Puntualità nella
(segnare
consegna (in caso di
solo se
compito assegnato per
presente)
casa)
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 12 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Valutazione della rappresentazione (nella tabella sono presenti alcune
tipologie di classificazione)
Nome
dell’alunno
Conosce le
proprie
battute a
memoria
………….
………….
………….
Sì
no
Necessita di
suggerimento
È in grado di rimanere
in silenzio quando non
è direttamente
coinvolto nella
recitazione.
Sì
No
Non sempre
Conosce da quale
quinta e quando
è il momento di
entrare in scena
Sì
no
Utilizza un volume
e un tono di voce
appropriato al
proprio
personaggio.
Sì
No
Non sempre
Quando la storia creata dai nostri bambini sarà rappresentata davanti a un
pubblico, il grado di soddisfazione degli spettatori servirà a noi insegnanti, ma
anche ai bambini per valutare tutto il lavoro svolto in questi due anni.
Alla fine dell’esperienza è stato somministrato ai bambini un questionario di
autovalutazione (vedi strumento didattico).
Le risposte date permettono di mettere in luce i punti di forza e i punti deboli del
progetto, di evidenziare se ci sono stati momenti in cui gli alunni non si siano
sentiti a proprio agio. La tabulazione dei questionari permetterà agli insegnanti di
ricalibrare il progetto qualora lo riproponessero in altre classi.
Ecco i risultati più significativi:
Quali sono le attività in cui ti sei
annoiato
Ti è piaciuto partecipare al laboratorio
teatrale?
15
7; 24%
0; 0%
Molto
Nessuna
13
9
10
Improvvisazioni per
la stesura del
copione
7
abbastanza
22; 76%
no, per niente
5
sparsi fra le altre
attività
0
1
Ci sono state delle attività in cui ti sei
sentito a disagio?
Rispetto alla rappresentazione teatrale
con il pubblico, come ti sei sentito?
12
12
Nessuna
10
7
8
6
5
5
Non mi
sono sentito
sicuro
0%
Scenette con i
personaggi
Provini per la
scelta degli attori
4
2
sparsi fra le altre
attività
0
1
Emozionato
ma sicuro
100%
Particolarmente significativo appare l'ultimo grafico: il fatto che il 100% degli
alunni coinvolti si sia sentito sicuro durante la rappresentazione dimostra che il
lavoro di preparazione è stato molto efficace.
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 13 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Gli aspetti interessanti che sono emersi dai questionari restituiti dai nostri
ragazzi si possono riassumere nelle seguenti affermazioni:
-
“Mi è piaciuto tutto del laboratorio teatrale perché abbiamo collaborato tutti
assieme”
-
“Mi è piaciuto tutto perché l’abbiamo creato noi”
-
“L’attività in cui mi sono sentita più a mio agio è stata quando abbiamo fatto le
improvvisazioni perché potevamo dire qualunque cosa senza sbagliare”
-
“L’attività in cui mi sono sentita più a mio agio è stata la creazione del copione
perché eravamo liberi di dire tutto quello che credevamo giusto per il nostro
personaggio”
-
“Tutto è stato formidabile ma più di tutto mi sono piaciuti i provini perché si
sono viste le potenzialità di ognuno di noi”
-
“Non mi è piaciuto inventare la traccia perché non sapevo cosa scrivere”
-
“E’ stato bello fare le cose in gruppo”
7. RISULTATI E RICADUTA SUL RESTO DELLA DIDATTICA
Dall'inizio di questo progetto ad ora è passato più di un anno. La nostra storia ha
preso forma e si è trasformata, i personaggi, entrando nella vicenda, hanno
acquistato una vita propria modificandosi rispetto a quelli creati nel primo incontro.
Proprio in questi giorni mentre stiamo pensando a come vestire i nostri
personaggi, a quali particolari affidare loro per renderli riconoscibili, abbiamo
riflettuto insieme ai bambini che alcune caratteristiche descritte dal creatore del
personaggio all'inizio del progetto sono andate perdute e altre se ne sono aggiunte.
A questo punto ogni bambino ha sperimentato una fase creativa, ha avuto un
suo ruolo nella storia, ha memorizzato le sue battute, ha capito che dal suo
impegno e dal suo lavoro dipende il lavoro dei compagni e la buona riuscita
dell'intera rappresentazione. Anche quando non è direttamente impegnato a
recitare ha imparato che con il suo silenzio e la sua concentrazione aiuta chi è in
scena in quel momento. Ci sembra che questo sia un traguardo importante.
La bambina diversamente abile è riuscita ad utilizzare un volume adeguato per
interpretare le sue battute, i compagni la aiutano a spostarsi nello spazio scenico e
interagiscono con lei in modo dinamico e originale. In una scena “la regina del
valtzer”, da lei interpretata, insegna al “drago distruttore” a ballare sulle note del
“Bel Danubio blu”: lei seduta, lui in piedi, insieme comandano il joystick della
carrozzina elettrica.
Per quanto riguarda la ricaduta sul resto della didattica possiamo dire di aver
notato un miglioramento generale:
−
nel linguaggio (sia nella correttezza sia nel modo di scandire meglio le parole);
−
nell'emotività rispetto all'esposizione orale;
−
nell'autostima;
−
nell'espressività della lettura strumentale a voce alta;
I bambini si sono impegnati davvero moltissimo nell'allestimento di questo
spettacolo e abbiamo deciso di metterlo in scena in maggio con due
rappresentazioni: una nell’auditorium della scuola per le altre classi della scuola e
una in un vero piccolo teatro per i genitori, gli amici e i parenti.
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 14 di 15
LA FABBRICA DEL TEATRO. FANTASIA IN SCENA
IC “G. Roli” di Trieste
Scuola Primaria “F.lli Visintini”
Appendice 1: Materiali realizzati, prodotti
Disegni realizzati dai bambini con descrizione (vedi allegato)
Disegni delle ambientazioni con descrizione (vedi allegato)
Copione dello spettacolo
Costumi
Appendice 2: Insegnanti coinvolti nell’esperienza
educatore Federico Müllner
ins. Barbara Gregori
ins. Raffaella Milos
ins. Monica Del Bono
Descrizione_fabbricadelteatro
Sabrina Cannavò - Federico Müllner
Pagina 15 di 15