mercato del lavoro

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mercato del lavoro
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confsal
Anno XVIII - numero
10
Giovedì 21 marzo 2013
Confederazione
E u r o p e a
dei Sindacati
Indipendenti
Tariffa R.O.C. Poste Italiane S.p.a.
Spedizione in A bbonamento Postale
D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 1 - DC B Roma
Euro 0,70
A bbonamento annuale Euro 26,00
La copia si può anche acquistare
nelle nostre sedi C onfsal in tutta Italia
SETTIMANALE DI POLITICA E INFORMAZIONE SINDACALE
Società
Cultura
Lavoro
CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACATI AUTONOMI LAVORATORI
Sito Internet: www.confsal.it
E-mail: [email protected]
EX INPDAP
MERCATO DEL LAVORO
presentazione
Diritto del padre ai congedi obbligatorio
e facoltativo in alternativa alla madre telematica domanda
per prestazioni
Definiti i criteri di accesso e modalità di formazione
Ambito
di applicazione
il congedo obbligatorio ed il congedo facoltativo, di cui all’articolo 4, comma 24, lettera a), della Legge 28
giugno 2012, n. 92, sono fruibili dal padre,
lavoratore dipendente,
entro e non oltre il
quinto mese di vita del
figlio. pertanto tale termine resta fissato anche nel caso di parto
prematuro, ipotesi nella quale la madre potrebbe invece far slittare il termine di inizio
del congedo obbligatorio.
La disciplina si applica agli eventi parto,
adozioni e affidamenti
avvenuti a partire dal
1° gennaio 2013.
alla luce di quanto
disposto
dall’art.1,
commi 7 e 8 della citata Legge 92 del 2012,
la presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione pubblica, ha
La Legge 28 giugno 2012, n. 92, recante
“Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, pubblicata nella G.U. n. 153 del
3/7/2012 supplemento ordinario n. 136, ha
previsto alcuni interventi volti alla promozione di una “cultura di maggiore condivisione dei compiti di cura dei figli all’interno
della coppia e per favorire la conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro”.
In particolare il comma 24 lettera a) dell’art. 4 istituisce per il padre, lavoratore dipendente, un congedo obbligatorio (un giorno) e un congedo facoltativo, alternativo al
congedo di maternità della madre (due giorni), d’ora innanzi denominato “congedo facoltativo”.
Con Decreto del 22 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio 2013, n. 37, il Ministro del Lavoro e
delle Politiche Sociali, di concerto con il
Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha
definito i criteri di accesso e modalità di
utilizzo dei congedi.
chiarito che la normativa in questione non è
direttamente applicabile ai rapporti di lavoro
dei dipendenti delle
pubbliche amministrazioni di cui all’art.1,
comma 2, del Decreto
legislativo 30 marzo
2001, n.165, sino all’approvazione di apposita normativa che, su
iniziativa del Ministro
per la pubblica amministrazione, individui e
definisca gli ambiti, le
modalità ed i tempi di
armonizzazione della
disciplina relativa ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche.
analogamente
a
quanto disposto per il
congedo di maternità
obbligatorio, la durata
del congedo obbligatorio e del congedo facoltativo del padre non
subisce variazioni nei
casi di parto plurimo.
Congedo obbligatorio
il congedo obbligatorio di un giorno è
fruibile dal padre entro
il quinto mese di vita
del bambino e quindi
durante il congedo di
maternità della madre
lavoratrice o anche
successivamente purché entro il limite temporale sopra richiamato.
Si precisa che il
congedo del padre si
configura come un diritto autonomo e pera pagina 2
a
decorrere dal 4
aprile 2013 sarà
attivata la modalità di
presentazione telematica in via esclusiva
delle domande per le
prestazioni ex inpdap
relative a:
• riconoscimento del
servizio militare;
• accredito figurativo
per il riconoscimento
dei periodi corrispondenti all’astensione obbligatoria per maternità
verificatisi al di fuori
del rapporto di lavoro ai
sensi dell’art. 25, comma 2, del D.lgs n.
151/2001;
• autorizzazione alla
prosecuzione volontaria
dei contributi;
• riscatto per la valutazione onerosa ai fini
pensionistici di periodi
o servizi non coperti da
contribuzione altrimenti non utili;
• computo dei servizi
ai sensi degli artt. 11,
12 e 15 del D.p.r. n.
1092/1973.
Le domande dovranno essere presentate at-
traverso uno dei seguenti canali:
Web - servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite pin attraverso il
portale dell’istituto;
Contact-Center Integrato - chiamando il
numero 803.164 gratuito da rete fissa o il
numero 06.164.164 da
rete mobile a pagamento secondo la tariffa del
proprio gestore telefonico;
Patronati - attraverso i servizi telematici
offerti dagli stessi.
al fine di consentire
l’informazione dei potenziali beneficiari del
servizio, è previsto un
periodo transitorio, fino
al 3 aprile 2013, durante il quale le domande in esame potranno
essere presentate con le
consuete modalità o attraverso il canale telematico.
La circolare n. 12
del 25 gennaio 2013
fornisce informazioni
più dettagliate. ❐
FONDI STRUTTURALI EUROPEI
BES 2013
Forum del partenariato economico
e sociale del Quadro Economico nazionale
il benessere deve essere
equo ma anche sostenibile
Interessate direttamente o indirettamente le Regioni
Ancora troppe le diseguaglianze sociali
L
a Confsal ha partecipato, presso la
Sala polifunzionale della presidenza
del Consiglio dei Ministri, alla riunione
del Forum del partenariato Economico e
Sociale del Quadro Strategico nazionaleQsn relativo ai Fondi Strutturali Europei.
presente il Ministro per la Coesione
territoriale Fabrizio Barca, che ha introdotto i temi principali riguardanti l’utilizzo dei prossimi Fondi comunitari per la
coesione 2014-2020 e del relativo cofinanziamento nazionale, l’autorità di gestione presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico ha quindi illustrato il documento di indirizzo per
l’avvio del confronto pubblico al fine di
preparare l’accordo e i programmi, secondo la proposta di percorso trasmessa
alla Conferenza Stato-Regioni nel giugno
2012.
Le Regioni direttamente interessate
saranno: Calabria, Campania, puglia, Si-
cilia e, in regime transitorio, abruzzo,
Molise, Sardegna; inoltre, alcuni Fondi risultano stanziati per le Regioni più sviluppate e la cooperazione territoriale europea.
gli obiettivi e i metodi per un uso efficace dei suddetti Fondi comunitari possono essere sintetizzati nel seguente Documento di apertura del confronto pubblico.
11 aree tematiche:
1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (rafforzare la ricerca,lo sviluppo
tecnologico e l’innovazione);
2. agenda digitale (migliorare l’accesso
alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità
delle medesime);
3. competitività dei sistemi produttivi
a pagina 3
S
i allunga la prospettiva di vita ma
rimangono forti le diseguaglianze
sociali.
La vita media continua ad aumentare e l’italia è tra i paesi più longevi
d’Europa.
Le donne sono più svantaggiate in
termini di qualità della sopravvivenza:
in media, oltre un terzo della loro vita è
vissuto in condizioni di salute non ottimali.
nella popolazione peraltro emergono
comportamenti a rischio; l’obesità è in
crescita (circa il 45% della popolazione
maggiorenne è in sovrappeso o obesa)
mentre tra i giovani si registra sempre
più diffusamente la pratica del (BingeDrinking) - abuso nel consumo di bevande alcoliche.
Uno stile di vita sedentario inoltre
caratterizza una proporzione non indifferente di adulti e in italia oltre l’80%
della popolazione consuma meno frutta
e verdura di quanto consigliato.
Istruzione e Formazione
per quel che concerne l’istruzione e
la Formazione che tendenzialmente
vanno di pari passo, l’italia nonostante
i miglioramenti conseguiti negli ultimi
anni, non è ancora in grado di offrire a
tutti i giovani la possibilità di un’istruzione adeguata.
ad esempio la quota di persone di
30-34 anni che hanno conseguito un
titolo universitario è del 20,3% in italia
a fronte del 34,6% dell’Unione europea
a 27 paesi.
il percorso formativo è finalizzato a
raggiungere e mantenere conoscenze e
competenze adeguate per aumentare
l’occupabilità (employability) delle persone, favorire lo sviluppo e realizzare
a pagina 3
giOvEDì 21 MaRzO 2013
2/DaLLa pRiMa pagina
congedo obbligatorio e facoltativo del padre di cui all’art. 4, comma 24, lett.a
della Legge n.92/2012, si
applica la disposizione prevista in materia di congedo di
paternità dall’art.30 del
D.lgs.n.151/2001.
Come è noto, il predetto
articolo 30, nel disciplinare il trattamento previdenziale del congedo di paternità di cui all’art.28 del
La Legge Fornero, (dallo Reggio Emilia, in replica alla nistro competente non interD.lgs.151/2001, rinvia a
Congedo facoltativo
scorso 13 febbraio, data di richiesta di chiarimenti del verrà a definire, sentite le orsua volta all’art. 25 del cipubblicazione in G.U. del de- Comune inviata qualche gior- ganizzazioni sindacali, “gli
tato decreto 151, che diLa fruizione, da parte del
creto ministeriale di attuazio- no dopo l’adozione del decre- ambiti, le modalità e i tempi
sciplina il trattamento
padre lavoratore dipendenne) consente ai neopapà di to interministeriale Lavoro- di armonizzazione della diprevidenziale (contributi
te, del congedo facoltativo,
godere di un giorno di conge- Mef (avvenuta il 22 dicembre sciplina relativa ai dipendenfigurativi), sia per il perioai sensi del secondo periodo
do obbligatorio e fino a due 2012, anche se per la pub- ti delle Amministrazioni Pubdo di congedo di maternità
dell’articolo 4, comma 24,
di congedo facoltativo (tutti blicazione in Gazzetta Uffi- bliche”, gli statali resteranno
caduto in corso di rapporlettera a) citato, di uno o
pagati al 100% della retribu- ciale si è dovuto attendere il esclusi dal beneficio e contito di lavoro (art.25, comdue giorni, anche continuazione) fino al quinto mese di 13 febbraio). Nella sua rispo- nueranno ad adeguarsi alle
ma 1) sia per il periodo
tivi, è condizionata alla scelsta il Ministero della Funzio- norme sui congedi previste
vita del figlio.
corrispondente al congedo
ta della madre lavoratrice di
Tale disposizione, tutta- ne pubblica ha precisato che dal Testo unico sul pubblico
di maternità trascorso al
non fruire di altrettanti
via, secondo l’Inps, non ri- le norme sul congedo di pa- impiego (D.lgs. n. 151/2001)
di fuori del rapporto di lagiorni del proprio congedo
guarda i dipendenti pubblici ternità (obbligatorio e facolta- e dai Contratti collettivi del
voro (art. 25 comma 2).
di maternità, con consefino a quando il Ministero tivo) non sono “direttamente comparto.
al riguardo va evidenguente anticipazione del terNon resta che attendere
della Funzione pubblica non applicabili” al pubblico imziato che il congedo obblimine finale del congedo pointerverrà per adeguare i piego, “atteso che tale appli- che il Ministero uniformi i
gatorio del padre si confist-partum della madre per
principi della riforma del La- cazione è subordinata all’ap- trattamenti relativi ai congegura come un diritto agun numero di giorni pari al
voro (Legge n. 92/2012) alla provazione di apposita nor- di tra pubblico e privato.
giuntivo a quello della manumero di giorni fruiti dal
Pubblica Amministrazione.
mativa su iniziativa del Mini- Non solo perché la disparità
dre ed autonomo rispetto
padre.
Lo ha precisato lo stesso stro per la Pubblica Ammini- è stridente ma perché è anad esso, in quanto spetta
il dettato normativo conDipartimento del Ministero ri- strazione e Semplificazione”.
che palesemente incostitucomunque indipendentefigura questa fattispecie
spondendo al Comune di
Perciò fino a quando il Mi- zionale.
mente dal diritto della manon come un diritto autonodre al congedo obbligatomo bensì come un diritto
rio.
derivato da quello della mapertanto, esclusivamente per l’idre lavoratrice dipendente o iscritta dal datore di lavoro - e successiva- congedo obbligatorio della madre.
Si richiama l’attenzione sul fatto potesi di congedo obbligatorio del
alla gestione separata che in tal caso mente conguagliata con modalità
dovrà, ovviamente, trovarsi in asten- che saranno illustrate con successi- che i congedi non possono essere padre di cui sopra, la contribuziovo messaggio - fatti salvi i casi in cui frazionati ad ore.
ne figurativa nel periodo trascorso
sione dall’attività lavorativa.
al di fuori del rapporto di lavoro è
Questo congedo facoltativo è frui- sia previsto il pagamento diretto da
bile dal padre anche contempora- parte dell’inps, come previsto per Compatibilità con altre prestazioni riconosciuta analogamente a quana sostegno del reddito
to accade per il congedo obbligatoneamente all’astensione della madre. l’indennità di maternità in generale
rio della madre (artt.16 e 17 del ciSi precisa che il congedo facoltati- (msg. Inps n.18529 del 13 luglio
il congedo obbligatorio per il pa- tato testo unico), a condizione che
vo dovrà essere fruito dal padre co- 2010 e msg. Inps n.28997 del 18 nodre ed il congedo facoltativo sono il soggetto possa far valere, all’atto
munque entro il quinto mese dalla vembre 2010).
fruibili in costanza di rapporto di la- della domanda, almeno cinque andata di nascita del figlio indipendenvoro nonché nelle ipotesi descritte ni di contribuzione versata in coModalità di fruizione
temente dal termine ultimo del pedall’art. 24 del Decreto legislativo 26 stanza di rapporto di lavoro (art.
riodo di astensione obbligatoria spetai sensi dell’art.3 del Decreto mi- marzo 2001, n. 151.
25 comma 2).
tante alla madre a fronte di una prein particolare, entrambi i congedi
La contribuzione dovrà essere
ventiva rinuncia della stessa di un nisteriale del 22 dicembre 2012, per
equivalente periodo (uno o due gior- poter usufruire dei giorni di congedo possono essere richiesti anche du- valorizzata in base a quanto previil padre deve comunicare in forma rante il periodo indennizzato per in- sto dalle disposizioni vigenti e
ni).
Si precisa che il congedo facoltati- scritta al datore di lavoro le date in dennità di disoccupazione (Aspi) e varrà ai fini del diritto e della mivo spetta anche se la madre, pur cui intende fruirne, con un anticipo mini Aspi, nel periodo transitorio sura della pensione, fatte sempre
avendone diritto, non si avvale del di almeno quindici giorni, e ove ri- durante la percezione dell’indennità salve le disposizioni specifiche che
chiesti in relazione all’evento nasci- di mobilità e del trattamento di inte- limitino o escludano l’efficacia delcongedo di maternità.
ta, sulla base della data presunta grazione salariale a carico della Cas- la contribuzione figurativa.
sa integrazione guadagni con le
del parto.
Ove il lavoratore dipendente si
Padre adottivo o affidatario
il datore di lavoro comunica al- stesse modalità previste nel sopra trovi in congedo di paternità previdall’art.
28
del
gli istituti di cui ai precedenti l’inps le giornate di congedo fruite, menzionato art. 24 D.lgs.151/2001 sto
con riferimento ai periodi di congedo D.lgs.n.151/2001, potrà chiedere il
punti 2.1 e 2.2 si applicano anche al attraverso il flusso Uniemens.
a tal fine saranno fornite specifi- di maternità.
congedo obbligatorio di cui all’art.
padre adottivo o affidatario e il terDi conseguenza, in tali periodi, 4, comma 24, lett. a, della Legge
mine del quinto mese decorre dall’ef- che istruzioni.
nel caso di domanda di congedo analogamente a quanto previsto in 92/2012 (ciò in forza di quanto
fettivo ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione nazionale o facoltativo il padre lavoratore allega materia di congedo di maternità, è previsto dall’ art.1, comma 6, D.m.
dall’ingresso del minore in italia nel alla richiesta una dichiarazione della prevalente l’indennità per la fruizio- 22.12.2012).
madre di non fruizione del congedo ne dei congedi in argomento, di cui
anche in questo caso, la contricaso di adozione internazionale.
di maternità a lei spettante per un all’art. 4, comma 24, lett. a) della ci- buzione figurativa a copertura del
numero di giorni equivalente a quelli tata Legge 92/2012, rispetto alle al- giorno di fruizione del congedo obTrattamento economico,
richiesti dal padre, con conseguente tre prestazioni a sostegno del reddi- bligatorio sarà valorizzata secondo
normativo
riduzione del congedo di maternità. to, che sono, pertanto, incumulabili.
le disposizioni vigenti e la scadenin entrambi i congedi sono rico- za del congedo di paternità ex art.
il padre lavoratore dipendente ha La predetta dichiarazione di non
diritto, per i giorni di congedo obbli- fruizione deve essere presentata an- nosciuti gli assegni per il nucleo fa- 28 del D.lgs.151 si sposterà di un
giorno.
gatorio e facoltativo ad un’indennità che al datore di lavoro della madre a miliare (Anf).
La contribuzione figurativa per
giornaliera a carico dell’inps, pari al cura di uno dei due genitori.
Trattamento previdenziale
L’istituto provvederà alle verifiche
il congedo obbligatorio e facoltativo
100 per cento della retribuzione.
(contribuzione figurativa)
di cui all’art.4, comma 24, lett.a
al trattamento normativo e previ- necessarie per accertare la correttezdel congedo obbligatorio
della Legge 92/2012, spetterà andenziale si applicano le disposizioni za dei comportamenti dei fruitori dei
e facoltativo del padre
che nei casi di applicazione delpreviste in materia di congedo di pa- congedi. La riduzione andrà operata,
l’art. 24 del D.lgs.151/2001 previternità dagli articoli 29 e 30 del De- stante la possibilità di fruirne in
ai sensi dell’art.2, comma 2, del sti dal paragrafo 5 della presente
contemporanea da entrambi i genicreto legislativo n. 151 del 2001.
pertanto, l’indennità è anticipata tori, nel giorno o nei giorni finali del Decreto ministeriale 22.12.2012, al circolare.
➧ tanto esso è aggiuntivo a
quello della madre e spetta
comunque indipendentemente
dal diritto della madre al congedo obbligatorio.
il giorno di congedo obbligatorio è riconosciuto anche
al padre che fruisce del congedo di paternità ai sensi dell’articolo 28 del Decreto legislativo 26 marzo 2001, n.
151.
MERCATO DEL LAVORO
Diritto del padre ai congedi obbligatorio
e facoltativo in alternativa alla madre
niente congedo di paternità per gli statali
Direttore MARCO PAOLO NIGI
Direttore responsabile FEDERICO DE LELLA
Comitato di redazione:
SOCIETà CULTURA LAVORO
Confederazione generale
Sindacati Autonomi Lavoratori
Settimanale di politica e informazione sindacale
Domenico Dimilta - Francesca Pizzoli - Barbara Cappiello
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registrato tribunale di roma al n. 495 del 7-10-1996 Sped. a.P. d.l. 353/2003
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Stampa: eurolit srl - Via Bitetto, 39 - 00133 roma
la testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250
OrganizzaziOne editOriale: Italo Meschini
L’organo di stampa è aperto a tutte le collaborazioni che, per necessità redazionali, potrebbero
tuttavia non essere integralmente accolte. Non si
pubblicano articoli già comparsi su altri giornali.
associato
all’Unione
Stampa
Periodica
italiana
DaLLa pRiMa pagina/3
giOvEDì 21 MaRzO 2013
➧ stili di vita adeguati alla società
complessa in cui viviamo.
Quello che però emerge dalla condizione di crisi economica degli ultimi
tempi è il fatto che sia aumentata la
quota di Neet, ossia di giovani 15-29
enni che non lavorano e non studiano.
Un miglioramento del livello d’istruzione e del livello di competenze
che intervenga a ridurre le diseguaglianze territoriali e sociali e garantisca maggiori opportunità ai giovani
provenienti da contesti svantaggiati
appare, dunque, una priorità nel nostro paese.
Lavoro-un grave spreco di risorse
accentuato dalla crisi
a causa della crisi economica del
paese il tasso di occupazione e quello
di mancata partecipazione al lavoro,
già tra i più critici dell’Unione europea
a 27, sono ulteriormente peggiorati
negli ultimi anni.
Se la costante incidenza dei lavoratori a termine di lungo periodo indica
la persistenza in una condizione di instabilità occupazionale, la crisi ha
molto ridotto le possibilità di stabilizzazione dei contratti temporanei, soprattutto per i giovani (dal 25,7% del
2008 al 20,9% del 2011).
anche le diseguaglianze nell’accesso al lavoro si sono ulteriormente accentuate con la crisi.
L’italia è il paese europeo che, dopo
la Spagna, presenta la più forte esclusione dal lavoro dei giovani e l’unico
dove un’intera macro-regione assicura
bassissime opportunità di occupazione regolare.
È interessante notare, peraltro, come siano diversi gli elementi che individuano la soddisfazione per gli uomini e le donne: per i primi raccoglie più
consensi l’aspetto del guadagno, mentre per le seconde è di fondamentale
importanza l’aspetto relazionale ovvero
orario e distanza casa-lavoro. infatti
per le donne la qualità dell’occupazione deve tenere nella giusta considerazione la necessità di conciliare vita e
lavoro.
BES 2013
il benessere deve essere
equo ma anche sostenibile
Benessere economico
in presenza di un sistema di welfare
che ha sempre evidenziato soprattutto
la componente previdenziale, la famiglia anche in senso allargato ha funzionato da ammortizzatore sociale a tutela
dei soggetti più deboli (minori, giovani,
anziani etc.).
La crisi economica degli ultimi cinque anni ha iniziato a mostrare i limiti
e le inefficienze di questo modello, evidenziando in primo luogo le disuguaglianze tra le classi sociali, le notevoli
differenze a livello territoriale e riducendo sempre più la già esigua Mobilità
sociale.
Le famiglie in questa situazione, per
tamponare la progressiva erosione del
potere d’acquisto, hanno iniziato ad intaccare il patrimonio, risparmiando
meno e, in alcuni casi, iniziando ad indebitarsi: la quota di persone in famiglie che hanno ricevuto aiuti in denaro
o in natura da parenti non coabitanti,
amici, istituzioni o altri è passata dal
15,3/ del 2010 al 18,8% del 2011 e,
nei primi nove mesi del 2012 la quota
delle famiglie indebitate è passata dal
2,3% al 6,5%.
Relazioni sociali
La soddisfazione dei cittadini per le
relazioni familiari è tradizionalmente
elevata nel nostro paese.
intorno alla famiglia si tesse una rete di relazioni con parenti non conviventi e amici, che
svolge un ruolo fondamentale nella dotazione di aiuti sui quali
individui e famiglie
sono abituati a contare.
L’associazionismo
e il volontariato rappresentano una
ricchezza per il nostro paese, che non è
però distribuita su tutto il territorio ed
è meno presente nel Mezzogiorno, dove
le necessità sono più gravi.
Benessere soggettivo - buona
la soddisfazione per la vita
gli italiani tracciano un bilancio
prevalentemente positivo della propria
esistenza, ma le incertezze sulla situazione economica e sociale influenzano
negativamente non solo i comportamenti, ma anche le percezioni.
La soddisfazione riguardante la propria situazione economica registra invece un netto peggioramento: a fronte
di una stabilità al 2,5% della quota di
chi si dichiara molto soddisfatto, aumenta non solo quella di chi è poco
soddisfatto (dal 36,1% al 38,9%), ma
anche la quota di chi non è affatto soddisfatto della propria situazione economica (dal 13,4% al 16,8%) a scapito di
quella di chi è abbastanza soddisfatto
(dal 45,9% al 40,3%).
Ambiente
il benessere delle persone è strettamente collegato allo stato dell’ambiente
in cui vivono, alla stabilità e alla consistenza delle risorse naturali disponibili.
in italia emergono segnali contradditori rispetto alla qualità del suolo e
del territorio: in particolare aumenta la
disponibilità di verde urbano e delle
aree protette, ma il dissesto idrogeologico rappresenta ancora un grave rischio naturale distribuito su tutto il
territorio nazionale.
anche l’acqua e la qualità dell’aria
sono aspetti fondamentali che riguardano direttamente il benessere e la salute umana.
aumentano i costi di energia da
fonti rinnovabili, dal 15,5% del 2004 al
23,8% del 2011, un livello superiore alla media Ue 27 (19,9%). in diminuzione risulta il consumo di risorse materiali interne, anche se è troppo presto
per parlare di una tendenza alla “de
materializzazione” dell’economia italiana.
Qualità dei servizi - ancora ritardi
con significativi progressi
La realtà italiana, per quel che
concerne i servizi garantiti agli abitanti, presenta una situazione piuttosto diversificata. L’accessibilità del
Servizio sanitario nazionale (Ssn) è
messa a dura prova e ostacolata dalla
lunghezza delle liste di attesa; mentre
si è proceduto a grandi passi nell’ambito della differenziazione dei rifiuti.
nel nostro paese quest’ultima si
attesta al 35,3% ma siamo ancora
lontani dagli standard dei migliori
paesi europei; di conseguenza una
quantità di rifiuti troppo elevata (quasi la metà) è destinata alle discariche.
infine per quel che riguarda il trasporto pubblico si è registrato un lieve incremento della dotazione infrastrutturale che però non ha consentito di ridurre di molto il tempo (76
minuti c.a.) che le persone quotidianamente impiegano per gli spostamenti.
F.P
FONDI STRUTTURALI EUROPEI
Forum di partenariato
economico e sociale
➧ (promuovere la competitività
delle piccole e medie imprese, il
settore agricolo e il settore della
pesca);
4. energia sostenibile e qualità della vita (sostenere la transizione verso un’economia a basse
emissioni di carbonio in tutti i
settori);
5. clima e rischi ambientali
(promuovere l’adattamento al
cambiamento climatico, alla prevenzione e gestione dei rischi);
6. tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse);
7. mobilità sostenibile di persone e merci (promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete);
8. occupazione (promuovere
l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori);
9. inclusione sociale e lotta
alla povertà (promuovere l’inclu-
sione sociale e combattere la povertà);
10. istruzione e formazione
(investire nelle competenze, nell'istruzione e nell’apprendimento
permanente);
11. capacità istituzionale e
amministrativa (rafforzare la capacità istituzionale e promuovere
un’Amministrazione pubblica efficiente).
il Bilancio europeo 20142020 assegnerà all’italia finanziamenti cospicui per la coesione economica, sociale e territoriale in tutte le aree del paese.
Queste risorse aggiuntive al cofinanziamento nazionale- e, in
generale, le risorse per lo “sviluppo e coesione” che vi si aggiungeranno- dovranno essere
utilizzate in modo più tempestivo ed efficace di quanto avvenuto per il Bilancio europeo 20072013.
i Fondi del Qsc-Quadro strategico comune sono: Fesr sviluppo regionale, Fse formazione,
Feamp pesca, Feasr sviluppo
rurale. il metodo:
• l’individuazione dei risultati
desiderati deve essere effettuata
prima di scegliere quali azioni finanziare e mettere in pratica;
• evitare le “trappole del nonsviluppo”: ovvero scelte dettate
dalla convenienza a estrarre un
beneficio certo dalla conservazione dell’esistente - giovani non
istruiti, accessibilità inadeguate,
imprese inefficienti assistite,
barriere amministrative all’entrata, ambiente non tutelato,
bandi di gara e progetti mal fatti;
• in altri termini, l’azione
pubblica è di cattiva qualità non
solo per l’incapacità delle classi
dirigenti che ne sono responsabili, ma per la loro espressa volontà;
• nella programmazione operativa, gli obiettivi stabiliti saranno definiti sotto forma di risultati attesi che si intende attuare in termini di qualità di vita delle persone e/o di opportu-
nità delle imprese;
• selezione degli interventi
più rispondenti alle necessità
territoriali (es. concorsi di idee,
stimolo alla domanda pubblica,
etc.);
• individuazione ex ante delle
procedure e della tempistica per
la definizione di bandi/avvisi; i
programmi operativi conterranno indicazioni non generiche,
ma circostanziate delle azioni
che si intendono finanziare;
• evitare che siano finanziati
interventi in aree dove mancano
i presupposti minimi di efficacia
dell’azione pubblica.
La scarsa attenzione all’attuazione e al “tempo” è uno dei
principali mali dell’azione pubblica in italia, con effetti particolarmente gravi nel caso degli investimenti per lo sviluppo. per
rompere con questa tradizione, i
programmi Operativi assoceranno a ogni azione i suoi tempi
previsti di attuazione. Corrisponderà un forte sistema centrale di sorveglianza, rendendo
sistematiche le “campagne dei
sopralluoghi”.
Le quattro missioni/obiettivi:
1) Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione.
2) Valorizzazione, gestione e
tutela dell’ambiente.
3) Qualità della vita e inclusione sociale.
4) Istruzione, formazione e
competenze.
È necessaria una strategia
nazionale per il Mezzogiorno che
“contenga” la strategia per l’uso
dei Fondi comunitari, soprattutto per: Scuola, Sicurezza, Sanità, giustizia, Servizio ferroviario.
La Confsal, in continuità con
la partecipazione offerta nel trascorso Quadro 2007-2012 ai diversi Tavoli di partenariato, sarà
attenta e presente nello sviluppo
della programmazione per il
prossimo Quadro Strategico Comune.
Francesco Cagnasso
Area Confsal-Welfare
giOvEDì 21 MaRzO 2013
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