Europamente + Europabandi Luglio

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Europamente + Europabandi Luglio
2015
Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone
e-mail: [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it
n. 7 - LUGLIO 2015
Sommario
Questo mese…in primo piano: Crisi greca: gli ultimi sviluppi. Focus sul ruolo della
Commissione europea…………………………………………………………………....pag. 2
NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5
Affari istituzionali - Al via la presidenza lussemburghese dell’UE
Agricoltura & Sviluppo rurale – Salame Piemonte: nuova IGP per l’Italia
Aiuti umanitari & Gestione delle crisi – Dall’UE più aiuti umanitari per l’istruzione dei bambini in
situazioni di emergenza
Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività– Piano di investimenti per l’Europa: le
novità
Trasporti - Nuovo sistema di certificazione degli operatori di Paesi terzi: meno burocrazie e
maggiore sicurezza aerea in Europa
ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE..........................................................pag. 9
Clima & Energia - Nuovo sistema energetico europeo: il pacchetto estivo di proposte della
Commissione
Economia & Società digitali - Mercato unico delle telecomunicazioni: accordo sulla fine del
roaming e su internet aperta
Migrazione, Affari interni & Cittadinanza - Accordo sull’accoglienza dei rifugiati in Europa:
risultato storico, ma al di sotto dell’obiettivo
Occupazione & Affari sociali - Progetti per i giovani finanziati dalla YEI e dal FSE: nuove regole
per semplificare la burocrazia e accelerare i rimborsi
Qualità della legislazione – Applicazione del diritto UE: pubblicata relazione 2014
L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 14
Consultazione pubblica sull’economia circolare
Scadenza: 20 agosto 2015
Consultazione pubblica sulla Carta blu UE e sulle politiche dell’UE in materia di migrazione per
motivi di lavoro
Scadenza: 21 agosto 2015
Consultazione pubblica Expo Milano 2015 “Il ruolo della ricerca in rapporto alla sicurezza
alimentare e nutrizionale nel mondo”
Scadenza: 1° settembre 2015
Consultazione pubblica sulle norme contrattuali in materia di acquisti on line di contenuti digitali e
beni materiali
Scadenza: 3 settembre 2015
Consultazione pubblica sul funzionamento del mercato dei rifiuti nell’Unione europea
Scadenza: 3 settembre 2015
Consultazione pubblica sulla trasparenza dell’imposta sulle società
Scadenza: 9 settembre 2015
Consultazione pubblica sulla direttiva SMA - Un quadro dei media per il XXI secolo
Scadenza: 30 settembre 2015
EVENTI & INIZIATIVE…………………………………………………………………..
pag. 20
Supplemento Europa Bandi ………………………………………….pag. 34
Questo mese…in primo piano:
Crisi greca: gli ultimi sviluppi
Focus sul ruolo della Commissione europea
Il post referendum…in sintesi
N
el numero di giugno di
“Europamente” avevamo dato
conto degli ultimi sviluppi
della crisi greca, conseguenti
all’abbandono del tavolo di
trattative con i creditori da
parte della Grecia e l’annuncio
della consultazione popolare
indetta dal premier ellenico,
Alexis Tsipras, in merito al
piano
di
salvataggio
sottoscritto dal Fondo monetario internazionale, dalla BCE (Banca
Centrale Europea) e dall’Unione europea per evitare il default.
Le istituzioni europee si erano mostrate compatte nel sostenere il
piano di salvataggio, con accorati appelli del presidente della
Commissione Jean-Claud Juncker e del presidente del Parlamento
europeo Martin Schulz, scesi in campo per sostenere il piano di
salvataggio e indurre il popolo greco ad appoggiarlo in occasione del
referendum.
Al referendum in Grecia del 5 luglio hanno vinto largamente i No,
con il 61 per cento circa dei voti: gli elettori greci hanno quindi deciso
a maggioranza di rifiutare le condizioni poste dai creditori
internazionali per un nuovo prestito che permettesse alla Grecia di
evitare la bancarotta.
Il discorso di Juncker al Parlamento europeo
“Con tutto il rispetto dovuto
all'opinione espressa dal popolo
greco, la Commissione vorrebbe
sapere che cosa significhi questo
voto. Mi dicono che non si tratta di un "no" all’Europa e non è un "no"
all’euro. Non può essere un no alla proposta delle istituzioni perché quella
votata è una versione già superata”: queste le parole pronunciate dal
presidente Juncker in occasione del discorso tenuto al Parlamento
europeo lo scorso 8 luglio, specificando che la maggioranza dei greci
ha risposto "no" a una bozza di testo delle tre istituzioni, già superata
nel momento in cui è stata sottoposta al voto.
Il capo dell’Esecutivo Ue ha voluto poi difendere il ruolo della
Commissione europea nella gestione della crisi greca, pesantemente
criticato in alcuni Stati membri. “Non accetterò — lo dico qui, nella casa
della democrazia europea — che il governo greco definisca "terroristi" i
rappresentanti delle istituzioni e, in particolare, mi rifiuto di accettare che
siano definiti in questo modo la Commissione e il suo presidente. Non è così
2
che ci si comporta in Europa.
Abbiamo dato il massimo, e la
Commissione più di chiunque
altro. Se tutti si fossero impegnati
come la Commissione e il suo
presidente non saremmo nella
posizione in cui ci troviamo
oggi.”.
L’esito della consultazione
non ha tuttavia interrotto il
dialogo con Atene, come
sottolineato
dallo
stesso
Juncker: “Non voglio che la
Grecia, la grande nazione greca,
pensi che vogliamo buttar fuori il
Paese e il suo popolo dall’unione
monetaria o dall’Unione europea.
Nessuno dovrebbe voler espellere
i greci. Per questo motivo la
Commissione europea farà il
possibile per garantire che
riprendano i negoziati con la
Grecia”.
L’estratto riguardante la Grecia del discorso del Presidente Juncker
al Parlamento europeo:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150707_discorso_juncker_it.htm
Nella stessa giornata (8 luglio) anche il premier greco Alexis Tsipras
si è rivolto all’ assemblea plenaria del Parlamento europeo a
Strasburgo, rendendosi protagonista di un acceso dibattito svoltosi
alla
presenza dei rappresentanti delle massime istituzioni
comunitarie.
Al di là della difesa della scelta del popolo greco, definita
“coraggiosa”, fatta in condizioni senza precedenti, una scelta non di
rottura con l'Europa, ma di tornare ai valori che stanno alla base
dell'Ue, Tsipras ha promesso di andare avanti con le riforme,
annunciando, per giovedì, la presentazione di proposte "concrete e
credibili" ai rappresentanti dell'Eurozona, ai quali è arrivata la
richiesta del governo greco di accedere al fondo salva-Stati (Esm European Stability Mechanism) con un prestito triennale.
Per domenica 12 luglio era stata fissata la scadenza finale per un
accordo con la Grecia, come evidenziato dal presidente del Consiglio
Ue Donald Tusk, presente alla plenaria dell’8 luglio: "Non ho dubbi sul
fatto che una possibile uscita della Grecia colpirà anche l'Europa, chi pensa il
contrario è ingenuo", ha detto Tusk riferendosi alla possibile Grexit.”.
L’accordo all’Eurovertice
Il pericolo della Grexit è stato
scongiurato e il 12 luglio
l’Eurozona
ha
raggiunto
un'intesa sul terzo salvataggio
della Grecia, dopo una
maratona negoziale di 17 ore.
Per ricostruire la fiducia,
completamente minata dopo il
referendum, l'Eurozona ha
chiesto ad Atene di dare prova
di responsabilità ed approvare
alcune
riforme
entro
mercoledì 15 luglio tra cui
pensioni, Iva, adozione del
Codice di Procedura Civile,
direttiva sul salvataggio delle
banche.
Oltre all'anticipo delle riforme,
Tsipras ha dovuto accettare
altre condizioni, tra cui il
rafforzamento di tutte le
misure, incluso il reintegro dei
licenziamenti collettivi e il
ritorno della Troika ad Atene.
L’Ok ad aprire il negoziato sugli 82-86 miliardi di euro di aiuti Esm è
divenuto definitivo a seguito del voto del Parlamento greco sulle
riforme concordate, di una nuova riunione dell’Eurogruppo,
convocata per valutare l'impegno di Atene e dell’approvazione degli
otto parlamenti nazionali chiamati a votare il via libera agli aiuti.
Le condizioni dell'accordo sono apparse dure, ma il presidente della
Commissione Jean Claude Juncker ha dichiarato che "non ci sono né
vincitori né vinti" e l'accordo non è "né umiliate per i greci, e né gli altri
europei perderanno la faccia, è un tipico accordo europeo".
La dichiarazione del Vertice euro del 12 luglio:
http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2015/07/12-euro-summitstatement-greece/
Jobs and Growth
Il sostegno della Commissione per l‘occupazione e la crescita in Grecia
Sulla base delle proposte presentate dal Presidente Juncker, il vertice
euro del 12 luglio 2015 aveva chiesto alla Commissione di contribuire
a sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro in Grecia nei
prossimi tre - cinque anni. A tal fine, aveva incaricato la Commissione
3
di lavorare a stretto contatto
con le autorità greche per
mobilizzare fino a 35 miliardi
(a titolo di vari programmi
UE) per finanziare gli investimenti e l'attività economica, anche tra le
PMI.
I finanziamenti UE, infatti, sono stati la fonte principale di
investimenti pubblici in Grecia nel corso della crisi, ma negli ultimi
mesi condizioni di finanziamento rigide e incertezza circa la
situazione economica hanno bloccato i piani d’investimento e messo
in discussione la capacità delle autorità greche di fare buon uso dei
fondi UE disponibili. A pochissimi giorni di distanza, il 15 luglio, la
Commissione ha presentato il Jobs and Growth Plan, il piano di aiuti
che dovrebbero consentire alla Grecia di massimizzare l’uso dei fondi
UE.I dettagli sono stati illustrati, nel corso di una conferenza stampa,
da Corina Creţu, Commissaria per la Politica regionale, e da Valdis
Dombrovskis, Vicepresidente per l’Euro e il dialogo sociale.
internazionali di quanti l'intera
Europa ne abbia ricevuto con il
piano Marshall degli Stati Uniti
dopo la seconda guerra mondiale.
Siamo disposti a fare ancora di
più per aiutare la Grecia a dare il
via a una significativa ripresa
economica e per creare le
condizioni migliori perché le
riforme
proposte
possano
funzionare. Questi 35 miliardi
possono contribuire a rendere la
Grecia una destinazione attraente
per gli investimenti, e dare
speranza in particolare ai
giovani. Dopo mesi e mesi di
negoziati dobbiamo guardare al
futuro. Questo nuovo inizio per
l’occupazione e la crescita è il
contributo della Commissione.
Confido che il Parlamento
europeo e gli Stati membri
faranno la loro parte per sbloccare
rapidamente i fondi".
Il piano per l'occupazione e la
crescita
in
Grecia
accompagnerà il pacchetto
completo di riforme che
potrebbe far parte di un
programma nell'ambito del
meccanismo
europeo
di
stabilità da negoziare nelle
prossime settimane.
Intanto, il 20 luglio la
Commissione
Ue
ha
confermato che il pagamento
di 7,16 miliardi alla Grecia è
stato effettuato e con questo
prestito ponte potrà pagare gli
arretrati al Fmi e le scadenze
alla Bce. I 7,16 miliardi di euro
serviranno per coprire le
esigenze finanziarie fino a
metà agosto.
Nel frattempo, autorità greche
e rappresentanti della Troika
dovranno concordare il nuovo
Memorandum che contiene le
riforme da fare nei prossimi
tre anni.
La Commissione propone di migliorare la liquidità immediata in
modo che gli investimenti possano ancora essere finanziati nel
periodo di programmazione 2007-2013. Questi includeranno il
rilascio anticipato dell’ultimo 5% dei rimanenti pagamenti UE che
normalmente sono trattenuti fino alla chiusura dei programmi e
l’applicazione di un tasso di cofinanziamento del 100% per il periodo
2007-2013. Ciò si tradurrebbe in immediata liquidità di circa 500
milioni ed un risparmio per il bilancio greco di circa 2 miliardi.
Questo denaro sarà disponibile per riprendere immediatamente il
finanziamento per gli investimenti a sostegno della crescita e di posti
di lavoro. La Commissione proporrà anche di aumentare il tasso di
pre-finanziamento iniziale per la programmazione dei fondi
UE 2014-2020 in Grecia di 7 punti percentuali. Questo prefinanziamento renderà disponibile un ulteriore miliardo da
utilizzare solo per il lancio dei progetti cofinanziati nell’ambito della
politica di coesione. La Commissione mira a garantire che tutti i soldi
a disposizione per il periodo di programmazione 2007-2013
siano utilizzati prima della scadenza, alla fine dell’anno, e
vorrebbe aiutare la Grecia a soddisfare i requisiti per accedere a tutti i
fondi UE disponibili per il periodo 2014-2020. Gli oltre 35 miliardi che
la Grecia potrebbe ricevere dal periodo di programmazione 2014-2020
consisterebbe di 20 miliardi dai Fondi Europei Strutturali e di
Investimento, nonché di 15 miliardi dai Fondi Agricoli. Essi potranno
fluire in investimenti, lotta contro la disoccupazione, povertà e cattive
condizioni sociali, ricerca e istruzione, infrastrutture. I primi
pagamenti da questi fondi UE nel 2014 e nel 2015 già ammontano a
4.4 mila. Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude
Juncker ha dichiarato: "La Grecia ha già ricevuto più finanziamenti
Comunicazione della Commissione “ Un nuovo inizio per l’occupazione e la crescita in Grecia”:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/PDF/?uri=COM:2015:400:FIN
4
Notizie
flash dall’UE
Affari istituzionali
Al via la Presidenza lussemburghese dell’UE
D

gestire la migrazione, incluso la libertà, la
sicurezza e la giustizia;
 rilanciare il mercato unico concentrandosi
sulla sua dimensione digitale;
 stimolare gli investimenti per promuovere la
crescita e l’occupazione;
 porre la competitività dell’UE in un quadro
globale e trasparente;
 promuovere lo sviluppo sostenibile
 rafforzare la presenza dell’UE sulla scena
mondiale.
Leggendo il programma, si nota come il Paese
basi il suo approccio su tre pilastri: ascolto dei
cittadini, supporto alle imprese e cooperazione
con partner e istituzioni nell’interesse europeo.
Il Primo Ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel,
ha sottolineato che la Presidenza riuscirà, in
collaborazione con la Commissione, gli Stati
membri e il Parlamento europeo, “a fare progressi
sugli attuali avvenimenti politici interni dell’UE, oltre
a quelli esterni”. Il focus sarà su argomenti dove
“c’è un’urgenza, spesso umanitaria e dove la vita delle
persone è perennemente in gioco“, e che rischiano di
sconvolgere l’ordine del giorno nel breve termine.
“Per costruire un ponte, bisognerebbe costruire su
entrambi i lati della sponda”, ha motivato,
precisando che “la presidenza lussemburghese vuole
mantenere la Grecia nella zona euro e il Regno Unito
all’interno dell’Unione europea”.
al 1° luglio la Presidenza del Consiglio
dell'UE è passata dalla Lettonia al Lussemburgo,
uno dei più piccoli, ma più esperti Stati membri
con il quale si completa il "trittico" di presidenza
condivisa che ha visto protagonisti l’Italia, la
Lettonia ed ora, appunto, il Lussemburgo, nel
periodo di tempo compreso tra il 1° luglio 2014 e
il 31 dicembre 2015. Un arco temporale di diciotto
mesi, complesso e difficile, nel corso del quale i tre
Stati, membri dell'Ue e dell'Uem, hanno condiviso
e continuano a condividere un programma
strategico imperniato su una politica comune
orientata alla crescita e alla ripresa economica.
Il Granducato, giunto alla dodicesima Presidenza
in uno dei momenti più difficili della storia
dell'Unione europea, si troverà subito ad
affrontare diverse questioni di estrema rilevanza
che occupano al momento una posizione
fondamentale all’interno del dibattito pubblico
europeo, quali la crisi greca, i flussi migratori e la
preparazione della conferenza sul cambiamento
climatico di Parigi.
In occasione della seduta plenaria di luglio del
Parlamento europeo, a Strasburgo, il Primo
Ministro del Lussemburgo Xavier Bettel ha
presentato agli eurodeputati il programma
proposto
per
il
semestre
che
ruota,
principalmente,
intorno
sette
priorità
fondamentali:
 approfondire la dimensione sociale dell’UE;
Il sito web ufficiale della presidenza lussemburghese:
http://www.eu2015lu.eu/
5
Agricoltura & Sviluppo rurale
Salame Piemonte: nuova
IGP per l’Italia
Food, è la numero 110 delle
IGP italiane e la numero 274
nel
totale
delle
denominazioni,
che
comprende, altresì, 162 DOP e
2 STG.
L’Italia ha in totale 797
denominazioni Food&Wine di
l 'Salame Piemonte' ha conquistato a livello europeo una nuova
cui 567 DOP, 228 IGP, 2 STG
Indicazione geografica protetta (IGP) per l'Italia e per questo sarà
e 39 IG Spirits per un totale di
tutelato da imitazioni e falsi. La notizia arriva dalla Commissione
836 denominazioni.
europea che il 16 luglio ha dato il suo via libera alla certificazione di
Con la registrazione del nuovo
questo insaccato, caratterizzato dalla presenza di vino rosso
prodotto, l’Europa raggiunge
piemontese a denominazione di origine e prodotto esclusivamente
quota 1265 ai quali si
con varietà di Nebbiolo, Barbera e Dolcetto.
aggiungono i 19 prodotti
La denominazione Salame Piemonte IGP, registrata nella Gazzetta
registrati in Paesi Extra-UE,
Ufficiale dell’Unione Europea L 188 del 16/07/2015, nel comparto
per un totale di 1283
denominazioni.
Per approfondimenti:
Pagina web dei prodotti di qualità:
http://ec.europa.eu/agriculture/quality/schemes/index_en.htm
Database DOOR dei prodotti protetti
http://ec.europa.eu/agriculture/quality/door/list.html
I
Aiuti umanitari & Gestione delle crisi
Dall’UE più aiuti umanitari per
l’istruzione dei bambini in situazioni di
emergenza
U
sull'Istruzione per lo sviluppo svoltosi il l7
Luglio. L’evento è stato organizzato dal Ministro
norvegese per gli Affari Esteri e da Gordon
Brown, inviato speciale delle Nazioni Unite per
l'Istruzione globale, con l’intento di mobilitare un
nuovo impegno politico e realizzare un ambizioso
obiettivo: quello di raggiungere i 58 milioni di
bambini che ancora non hanno accesso
all'istruzione e rafforzare i risultati di
apprendimento di quelli che già ne godono.
Il Commissario Stylianides ha sottolineato di
avere particolarmente a cuore questa causa a cui
n maggiore aiuto dall'Unione europea per
l'istruzione dei bambini che vivono in situazioni
di emergenza: è quanto annunciato da Christos
Stylianides, Commissario europeo per gli Aiuti
umanitari e gestione delle crisi, al vertice di Oslo
6
intende dedicare, durante il suo mandato, il 4%
del bilancio degli aiuti umanitari dell’UE.
Questo non è il primo impegno europeo sul fronte
dell'istruzione in situazioni di emergenza: ad oggi
l'Ue ha stanziato per l'iniziativa “Bambini della
pace”, creata dopo il riconoscimento del Premio
Nobel per la pace nel 2012, più di 23 milioni di
euro, inclusi i contributi di 500 000 € dal
Lussemburgo e di 250 000 € dall'Austria nel 2014.
Alla fine di quest'anno oltre quattro milioni di
bambini in 26 Paesi beneficeranno dell'iniziativa.
Per saperne di più
La Direzione Generale della Commissione europea sugli aiuti umanitari:
http://ec.europa.eu/echo/
Scheda informativa del progetto Bambini della pace:
http://ec.europa.eu/echo/files/aid/countries/factsheets/thematic/eu_children_of_peace_en.pdf
Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività
Piano di investimenti per l’Europa: le novità
In arrivo dal Regno Unito 8,5 milioni di euro per progetti
FEIS
E’
arrivato il 16 luglio l'annuncio di un importante contributo
finanziario da parte del Regno Unito, ammontante a circa 8,5 milioni
di euro (6 milioni di sterline), da investire nei progetti che
beneficeranno degli incentivi previsti dal Fondo europeo per gli
investimenti strategici (FEIS) dell’Unione europea, lo strumento
finanziario istituito dalla Commissione UE in stretto partenariato con
la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) per attuare il cd “piano
Juncker” che prevede di mobilitare 315 miliardi di euro di
investimenti pubblici e privati nell’Ue entro il 2020.
Questo impegno di cofinanziamento, il più ingente finora nell'ambito
del piano di investimenti per l'Europa, si aggiunge ai precedenti otto
di Germania ( 8 miliardi di euro tramite la banca intermediaria KfW),
Spagna (1.5 miliardi di euro tramitel’ ICO - l'Instituto de Crédito),
Francia (8 miliardi di euro tramite la Caisse des Dépots e la
Bpifrance), Italia (8 miliardi di euro tramite la Cassa Depositi e
Prestiti), Lussemburgo (80 milioni di euro tramite l'intermediaria
Société Nationale de Crédit et d'Investissement), Polonia (8 miliardi
di euro tramite la Banca Gospodarstwa Krajowego), Slovacchia (400
7
milioni di euro per le banche
nazionali di sviluppo)
e
Bulgaria (100 milioni di euro
tramite la Banca Bulgara di
Sviluppo).
Con queste parole Jyrki
Katainen, Vice Presidente
della Commissione europea
responsabile per Occupazione,
crescita,
investimenti
e
competitività, ha commentato
l'iniziativa: "Sono contentissimo
che il Regno Unito abbia
annunciato il cofinanziamento di
6 milioni di sterline per i progetti
del Fondo europeo per gli
investimenti
strategici:
un
impegno che avrà un grande
impatto sulle piccole e medie
imprese
(PMI)
e
sulle
infrastrutture nel Regno Unito. Il
Piano di investimenti per
l'Europa si sta muovendo a
grandi passi".
Siglato primo accordo di
finanziamento a sostegno
di imprese innovative in
Italia
Il “Piano Juncker” parte anche
in Italia grazie alla prima
operazione
compiuta
nel
nostro Paese per fruire del
sostegno del Fondo europeo
per gli investimenti strategici
(FEIS). Si tratta dell’accordo
siglato lo scorso 16 luglio tra il
Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e il Gruppo BPER (BPER
Banca, Banco di Sardegna e Banca di Sassari) che consentirà a
quest’ultimo di mettere a disposizione di imprese innovative 100
milioni di euro in finanziamenti nell'arco dei prossimi due anni.
I prestiti saranno coperti da una garanzia del FEI, resa possibile
dall'iniziativa InnovFin con il sostegno finanziario del programma
dell'UE per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione
Orizzonte 2020.
Partenza del Piano in autunno: comunicazione sul ruolo
delle banche
I
l 23 luglio la Commissione europea ha adottato un pacchetto di
misure concordate volto ad assicurare che il Fondo europeo per gli
investimenti strategici venga implementato già a partire dall'autunno
2015 sulla base di una tempistica ambiziosa stabilita dal Presidente
Juncker.
In una Comunicazione sul
ruolo
delle
banche
di
promozione nazionale che
supportano il Piano, la
Commissione
spiega
l'importanza della loro azione
per rimettere in gioco la
macchina degli investimenti
europei: fornisce, in sintesi,
una serie di orientamenti
essenziali che aiuteranno le
imprese di tutta Europa ad
avere accesso ai finanziamenti
attraverso gli intermediari del
FEIS, pietra angolare del piano
d'investimenti di 315 miliardi
di euro.
Per approfondimenti:
La pagina ufficiale del Piano di investimenti per l'Europa
http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm
Trasporti
Nuovo sistema di certificazione degli operatori di Paesi terzi: meno burocrazie e
maggiore sicurezza aerea in Europa
L
Bruxelles, in presenza della Commissaria europea
per i Trasporti Violeta Bulc, che ha lodato
l’iniziativa dichiarando: "Il nuovo sistema di
autorizzazione aumenterà la sicurezza dei cittadini
europei garantendo che gli operatori di Paesi terzi che
volano in Europa si attengano agli stessi standard di
sicurezza elevati che l'UE richiede ai propri vettori.
L'approccio a sportello unico permetterà di ridurre gli
oneri amministrativi facendo risparmiare le compagnie
aeree".
Entro novembre 2016 tutti gli operatori dei Paesi
terzi, anche quelli che già operano in Europa,
dovranno avere questa autorizzazione. Questo
nuovo sistema integra i due strumenti già esistenti
che impediscono alle compagnie aeree non sicure
di operare nell’UE, ovvero l'elenco dei vettori
aerei soggetti a divieto operativo, aggiornato al 25
giugno 2015, e il sistema di ispezioni a terra SAFA
- Valutazione sulla sicurezza degli aeromobili non
comunitari (Safety Assessment of Foreign
Aircraft).
a Commissione europea, insieme all'Agenzia
Europea per la sicurezza aerea (EASA), ha
rilasciato a 22 operatori di Paesi terzi la prima
autorizzazione per la sicurezza aerea unica, valida
in tutta l'UE, che certifica la conformità alle norme
di sicurezza internazionali. L'obiettivo è duplice:
sostituire le singole autorizzazioni nazionali con
un unico documento e mantenere un livello
elevato di sicurezza aerea in Europa. L'EASA
fungerà da sportello unico per concedere
l'autorizzazione alle compagnie aeree.
Le 22 autorizzazioni sono state firmate da Patrick
Ky, Direttore esecutivo di EASA, durante una
cerimonia tenutasi il 2 luglio all'aeroporto di
Per maggiori informazioni su EASA:
http://easa.europa.eu/easa-and-you/aviation-domain/commercial-aviation/tco-third-country-operators
8
Orientamenti
politici & legislazione
Clima & Energia
Nuovo sistema energetico europeo: il
pacchetto estivo di proposte della
Commissione
L
o
scorso
15
luglio
la
Commissione
ha
presentato
un
pacchetto
di
proposte concepite
come un passo
importante nell'attuazione della strategia quadro
dell'Unione
dell'energia, adottata il 25 febbraio 2015, che figura tra le priorità
politiche della Commissione Juncker e punta su una politica
lungimirante in materia di cambiamenti climatici.
Le misure presentate sottolineano l'importanza del principio
"l'efficienza energetica al primo posto" e pongono le famiglie e le
imprese al centro del mercato europeo dell'energia. Tra queste figura
la proposta di revisione delle norme che disciplinano l'etichettatura
dell'efficienza energetica di elettrodomestici come frigoriferi e
lavatrici, ma anche condizionatori, lampadine, televisori. Nell’ottica
della semplificazione e di aiutare i consumatori a fare le scelte
migliori, la Commissione propone di ripristinare un'unica scala, con
classi di efficienza dei consumi dalla A alla G alle quali
corrispondono una serie di colori. Con le nuove regole di
etichettatura sull'efficienza energetica i prodotti già sul mercato, che
includono anche classi dalla A+ alla A+++, verranno venduti senza
cambiamenti, mentre i nuovi si adegueranno e saranno registrati dai
produttori in una banca dati online per migliorare la trasparenza e
agevolare la vigilanza del mercato da parte delle autorità nazionali. I
consumatori saranno informati attraverso campagne informative e la
stima di Bruxelles è che grazie alla maggiore trasparenza ogni
famiglia potrà risparmiare altri 15 euro l'anno in bolletta; a
beneficiare del nuovo sistema di etichettatura saranno anche i
produttori e distributori che, secondo la Commissione europea, con le
nuove regole avranno un maggiore incasso di 10 miliardi di euro
l'anno.
Il pacchetto include anche la revisione del mercato della CO2 post
2020, una comunicazione su come ridisegnare il sistema delle reti
elettriche
europee
in
funzione delle rinnovabili e
una comunicazione dedicata
ad un 'New Deal' dei
consumatori che prevede più
trasparenza su costi e offerte.
La comunicazione presentata
dall’esecutivo dà il via anche a
una consultazione pubblica
sulle potenziali caratteristiche
di un nuovo assetto del
mercato dell’energia elettrica
che risponda alle aspettative
dei consumatori, si traduca in
vantaggi tangibili grazie alle
nuove tecnologie, agevoli gli
investimenti (in particolare
nella produzione basata su
fonti rinnovabili e a basse
emissioni di biossido di
carbonio) e tenga conto
dell’interdipendenza
degli
Stati membri in tema di
sicurezza energetica.
Le
proposte
della
Commissione
saranno
trasmesse
al
Parlamento
europeo e al Consiglio che ne
discuteranno per giungere ad
un accordo; si prevede un iter
di un anno.
Per approfondimenti
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5358_it.htm
Strategia “Unione dell’Energia”:
http://ec.europa.eu/priorities/energy-union/index_en.htm
9
Economia & Società digitali
Mercato unico delle telecomunicazioni: accordo sulla fine del roaming e su
internet aperta
L
unico
delle
telecomunicazioni
(Continente
connesso), risalente al settembre 2013.
Questi i principali risultati prodotti dall'intesa,
raggiunta sotto la guida della presidenza lettone
dell'UE, dopo un anno e mezzo di blocco e dopo
un'ultima sessione di negoziati durata oltre 12 ore:
o scorso 30 giugno è stato finalmente
raggiunto l’accordo tra il Parlamento europeo e il
Consiglio in merito alla proposta della
Commissione UE per la creazione del mercato
Roaming: abolizione dal 2017
L'intesa prevede anche una clausola di "uso
equo" del roaming per prevenire eventuali abusi:
ciò comprenderà l'utilizzo di servizi di roaming
per scopi diversi dai viaggi occasionali.
In vista dell'abolizione definitiva, è previsto un
periodo di transizione, dal 30 aprile 2016 al 14
giugno 2017, in cui si inizierà a ridurre i costi del
roaming del 75%. Gli operatori telefonici potranno
ancora addebitare un piccolo sovrapprezzo legato
al roaming,
fino ad un massimo di 0,05
euro/minuto per le chiamate in uscita, di 0,02
euro per ogni SMS inviato e di 0,05 euro/MB per
il traffico dati (Iva esclusa). I consumatori, fino al
15 giugno 2017, saranno costantemente informati
dai rispettivi operatori sulle tariffe aggiuntive per
il roaming all'estero.
La fine delle tariffe di roaming per chi viaggia
nell’UE è prevista a partire dal 15 giugno 2017:
per le chiamate, gli SMS e la trasmissione dati gli
utenti di telefonia mobile pagheranno ovunque gli
stessi prezzi quando sono in viaggio in un Paese
dell’Unione europea.
Internet aperta
internet che tutela il diritto di tutti gli europei di
accedere ai contenuti di internet senza
discriminazioni.
Nell'Internet aperta tutto il
traffico sarà considerato allo stesso modo, eccetto
che per contenuti come la pornografia.
Gli utenti saranno liberi di accedere ai contenuti
di loro scelta e pertanto i provider non potranno
più bloccare o rallentare la velocità di alcuni
servizi per ragioni commerciali.
Il traffico Internet potrà essere 'gestito' solo in casi
eccezionali o per ragioni di sicurezza, come per gli
attacchi informatici o se si congestiona la rete;
anche in questi casi le limitazioni al traffico
L'accordo sancisce per la prima volta nella
normativa UE il principio della neutralità di
10
dovranno
essere
temporanee,
trasparenti,
proporzionate e non discriminanti.
Saranno inoltre consentiti accordi per i servizi
specializzati
che
necessitano un
livello
determinato di qualità di connessione (per
esempio auto connesse o e-medicina), ma solo se
gli operatori potranno garantire la qualità
generale dei servizi di accesso a internet.
I vari step
Un nuovo progresso è stato compiuto già nella
riunione del Comitato dei rappresentanti
permanenti del Consiglio dell’UE dell’8 luglio
2015, quando gli Stati membri hanno approvato
l’accordo con il Parlamento europeo.
L’accordo informale è stato altresì confermato dai
deputati della commissione Industria del PE
mercoledì 15 luglio.
Il testo di regolamento concordato sarà sottoposto
ad una messa a punto tecnica, dopo di che dovrà
essere formalmente approvato dal Consiglio e dal
Parlamento. Si prevede che il Consiglio lo
adotterà formalmente nell’autunno 2015. Anche la
votazione nella plenaria di Strasburgo è attesa per
l'autunno, probabilmente ad ottobre. In caso di
approvazione le nuove disposizioni saranno
applicabili dal 30 aprile 2016.
Il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo
la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE.
Per approfondimenti
Regole UE sulle telecomunicazioni:
http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/telecoms-rules
Strategia sul Mercato Unico Digitale
http://ec.europa.eu/priorities/digital-single-market/
Migrazione, Affari interni & Cittadinanza
Accordo sull’accoglienza dei rifugiati in Europa: risultato storico, ma al di sotto
dell’obiettivo
E’
dai campi profughi fuori dalla Ue,
secondo modalità da definire, entro la
fine di luglio, in un accordo tra ministri
degli Interni, per rendere il meccanismo
operativo già dopo l’estate.
Al termine del Consiglio europeo dei
Ministri degli Interni che si è riunito a
Bruxelles il 20 luglio, l’accordo è
arrivato, restando però al di sotto
dell’obiettivo
prefissato
dalla
Commissione europea. Gli Stati UE
hanno concordato di accogliere 32.256
persone sbarcate sulle coste italiane e greche e
22.504 dai campi profughi; in ogni caso,
l’eccedenza sul ricollocamento delle persone
attualmente nei campi profughi fuori dall’Europa
- circa 2.500 persone - sarà trasferita sulla
redistribuzione, che arriverà quindi a quasi 35
mila persone.
“Basare la solidarietà europea sulla volontarietà ha
chiaramente
mostrato
i
suoi
limiti”
ha
dichiarato Jean
Asselborn,
ministro
lussemburghese degli Esteri e dell’Immigrazione
e presidente di turno del Consiglio Ue degli Affari
interni. La proposta originaria della Commissione
europea, infatti, prevedeva il ricollocamento di
40mila migranti secondo quote obbligatorie,
sempre più serrato il dibattito europeo per
la messa a punto di misure concrete e diversificate
rientranti nell’approccio globale dell’UE per
migliorare la gestione della migrazione: approccio
definito dall'Agenda europea sulla migrazione la
cui adozione (13 maggio 2015) è stata seguita, a
distanza di due settimane (27 maggio 2015), dalla
presentazione di una serie di proposte dirette a
rispondere alle più urgenti sfide.
Il dossier immigrazione è stato al centro del
Consiglio europeo del 25 e 26 giugno durante il
quale era stato raggiunto l’accordo tra i ventotto
Paesi membri per ridistribuire i 40.000 migranti
dall’Italia e dalla Grecia in altri Stati membri
dell’Unione nei prossimi due anni, oltre a 20.000
11
dell'anno, una proposta di un sistema fisso di
emergenza, per affrontare le emergenze future.”.
Il commissario Avrampoulos ha tuttavia invitato
a non sottovalutare il passo importante e storico
compiuto: “Molti Stati membri parteciperanno per la
prima volta agli sforzi di reinsediamento. E questa è la
prima volta nella storia della politica migratoria
europea che gli sforzi di ricollocazione saranno
intrapresi. Ha poi evidenziato come il
reinsediamento e la ricollocazione, su cui è
concentrata l’attenzione in questo momento, siano
solo parte di un pacchetto più ampio di misure
che consentirà all'Europa di affrontare le sfide
migratorie in corso: “Negli ultimi mesi abbiamo
ottenuto più di quanto abbiamo fatto negli ultimi dieci
anni.”.
“Confido ora che gli Stati membri attueranno gli ultimi
passi per completare gli impegni sulle ricollocazioni”:
con queste parole Avrampoulos ha concluso il suo
discorso.
vincolo poi rigettato dal precedente Consiglio
europeo. Fra i Paesi che si sono rifiutati di
accettare i rifugiati da Italia e Grecia ci sono
Austria e Ungheria, mentre Regno Unito e
Danimarca, secondo i Trattati europei, sono
escluse dall’obbligo di accoglienza. L’Irlanda,
invece, che beneficia dello stesso diritto, ha deciso
di accogliere 600 persone. La Germania riceverà
10.500 rifugiati, la Francia 6.752 e i Paesi Bassi
2.047.
Le prime redistribuzioni cominceranno a ottobre
e, in ogni caso, l’obiettivo resta quello di cercare di
arrivare al target di 60 mila in una nuova riunione
fra novembre e dicembre.
Il commissario Ue responsabile per Migrazione,
affari
interni
e
cittadinanza,
Dimitris
Avrampoulos, ha espresso delusione per il
mancato rispetto della cifra concordata di 40.000
persone da ricollocare, tra quelle sbarcate in Italia
e in Grecia, sottolineando la difficile attuazione di
un sistema volontario. “Per questo motivo– ha
dichiarato – “la Commissione presenterà entro la fine
Per approfondimenti
Gli impegni della Commissione sulla gestione della migrazione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5039_it.htm
Le conclusioni del Consiglio europeo dei Ministri degli Interni e degli Esteri del 20 luglio 2015:
http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-11041-2015-INIT/it/pdf
Il discorso del commissario Avrampoulos:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150721_consiglio_europeo_migrazione_it.htm
Occupazione & Affari sociali
Giovanile (Youth Employment Initiative - YEI) e
dal Fondo sociale europeo (FSE). Il nuovo sistema
di costi comporterà una riduzione significativa
delle pratiche burocratiche per gli Stati membri e
importanti risparmi di risorse per amministrazioni
pubbliche, organizzazioni partner e ONG.
Promuovere l’occupazione giovanile è una delle
priorità della Commissione europea. Alla fine di
maggio la Commissione ha versato 1 miliardo di
prefinanziamento della YEI agli Stati membri
ammissibili per velocizzare l’adozione di misure
sul campo di cui hanno beneficiato 650.000
giovani. La Commissione, inoltre, ha accolto con
soddisfazione
il
recente
potenziamento
dell’Alleanza europea per l’apprendistato e
l’impegno di mettere a disposizione dei giovani
140.000 nuove opportunità di formazione e
apprendistato. L’esecutivo esorta, dunque, gli Stati
membri a sviluppare un sistema di costi
semplificato per rendere la YEI e l’FSE più
semplici, sicuri, rapidi e orientati al risultato. La
Francia e la Svezia hanno dato l'esempio
Progetti per i giovani finanziati dalla
YEI e dal FSE: nuove regole per
semplificare
la
burocrazia
e
accelerare i rimborsi
L
o scorso 9 luglio la Commissione europea ha
adottato nuove
amministrativi e
Stati
membri
dall’Iniziativa
regole per ridurre gli oneri
rimborsare più velocemente gli
per
le
azioni
finanziate
a
favore
dell’Occupazione
12
sviluppando nuovi sistemi e potranno, quindi,
beneficiare di rimborsi più agili e snelli.
Commentando l’iniziativa, Marianne Thyssen,
Commissaria per l'occupazione, gli affari sociali, le
competenze e la mobilità dei lavoratori, ha
dichiarato che la decisione della Commissione
renderà più semplice realizzare progetti sul campo
per i giovani ed ha sottolineato che gli attuali
aumenti dei tassi di occupazione dei giovani sono
un segnale incoraggiante: nel 2014 850 000 giovani
hanno trovato un lavoro.
Per approfondimenti sulle nuove regole:
Sito del Fondo sociale europeo: http://ec.europa.eu/esf/main.jsp?catId=67&langId=it&newsId=2264
Youth Employment Initiative (YEI) :http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1176&langId=en
Qualità della legislazione
Applicazione del diritto UE: pubblicata
relazione 2014
I
Il rapporto offre una panoramica della situazione
di ciascuno Stato membro e comprende i ritardi di
recepimento, i recepimenti non corretti e/o
l'applicazione errata del diritto dell’Unione.
Nel complesso, si evidenzia una diminuzione del
numero di procedure formali di infrazione per
ritardo nel recepimento delle direttive grazie anche
all’EU Pilot, un sistema di cooperazione con gli
Stati membri che precede un eventuale avvio della
procedura formale di infrazione, creato per far sì
che i problemi dei cittadini e delle imprese
vengano risolti nel modo più rapido, più semplice
e più efficace possibile.
Nei confronti dell’Italia il numero complessivo di
procedure d’infrazione pendenti ha raggiunto il
suo livello più basso nel quinquennio e si sono
ulteriormente ridotti anche i nuovi casi
d’infrazione dovuti al recepimento tardivo (22
procedure), raggiungendo il livello più basso degli
ultimi cinque anni. Salute e consumatori, trasporti,
affari interni sono i principali ambiti in cui l’Italia
ha
tardato
nell’applicazione
del
diritto
dell’Unione.
Rientra nella lotta al ritardo nel recepimento delle
direttive
UE
l’iniziativa
“Better
regulation”("Legiferare meglio") con cui la
Commissione intende garantire la chiarezza,
l’operatività e l'applicabilità della legislazione UE:
una maggiore attenzione sarà prestata, appunto,
all’attuazione e all'applicazione delle normative.
l 9 luglio la Commissione europea ha adottato la
sua 32a relazione annuale sul controllo
dell’applicazione del diritto dell’Unione europea
in cui sono analizzati i risultati ottenuti nei
principali aspetti dell'applicazione del diritto
dell'UE ed evidenziati i principali sviluppi nella
politica di applicazione delle normative del 2014.
La Commissione avvia la procedura di infrazione
quando uno Stato membro non pone rimedio ad
una presunta violazione del diritto dell’Unione. Se
uno Stato membro non le notifica le misure di
recepimento di una direttiva nel proprio
ordinamento nazionale entro i termini stabiliti, la
Commissione avvia la procedura di infrazione.
Inoltre la Commissione può avviare la procedura
di infrazione in base ad un'indagine della
Commissione o una denuncia presentata dai
cittadini o dalle imprese se la legislazione di un
Paese non è in linea con le prescrizioni del diritto
UE oppure se il diritto UE non viene applicato, o
non viene applicato correttamente, dalle autorità
nazionali.
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5326_it.htm
La relazione 2014:
https://ec.europa.eu/transparency/regdoc/rep/1/2015/IT/1-2015-329-IT-F1-1.PDF
13
L’angolo
delle consultazioni
L
e consultazioni pubbliche
cittadini e alle organizzazioni
che abbiano interesse nei
confronti di specifici temi,
oggetto delle future proposte
legislative della Commissione,
e che vogliano far sentire la
propria voce all'interno dei
processi decisionali. Il sito "La
vostra voce in Europa" dà
accesso anche ad un’altra
un’ampia gamma di strumenti
di democrazia partecipativa
messi a disposizione dalle
Istituzioni UE: partecipazione
a sondaggi d’opinione o a
dibattiti sull’Unione europea e
sul suo futuro (compresa la
possibilità di discutere i
problemi direttamente con i
leader politici e scambiare
opinioni con altri cittadini
interessati
argomenti).
agli
stessi
Non
appena
concluse
le
consultazioni, i risultati saranno
disponibili sul portale, cosicché
gli utenti del sito, oltre a poter
esprimere le proprie opinioni,
avranno la possibilità di sapere
quanto è stato detto dagli altri e
di verificare in seguito come la
Commissione avrà tenuto conto
delle loro riflessioni quando
saranno
pubblicate
nuove
proposte.
della Commissione europea
sono tra i principali strumenti
attraverso i quali si attua la
politica
di
trasparenza
dell'Unione europea. Spesso
accompagnate da un Libro
verde", vale a dire un
documento atto a stimolare il
dibattito su un determinato
argomento, le consultazioni
pubbliche sono rivolte a tutti i
Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa":
http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm
In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte:
Consultazione pubblica sull’economia circolare
Settore di riferimento:
Ambiente
Il contesto – E’ in fase di
definizione la riforma del
pacchetto
sull'economia
circolare. A differenza del
modello
economico
improntato al "prendi, produci
e getta", nei sistemi a
economia circolare i materiali
e l'energia utilizzati per
fabbricare
i
prodotti
mantengono il loro valore il
più a lungo possibile, i rifiuti
sono ridotti al minimo e si
utilizzano quante meno risorse
possibili.
Secondo
la
Commissione
europea
la
transizione verso un’economia
più circolare è in grado di
promuovere la competitività e
l’innovazione, stimolando il
nascere di nuovi modelli
imprenditoriali e l’adozione di
nuove tecnologie, nonché
favorendo la modernizzazione
delle politiche sociali, con
14
conseguenti effetti positivi nel
lungo termine per l’economia
europea nel suo insieme, che
diverrà più sostenibile e più
competitiva. Le strategie che
porteranno
l’Europa
a
sviluppare
un’economia
circolare competitiva non
dovranno limitarsi solo ai
rifiuti, ma contemplare l’intero
ciclo di vita dei prodotti,
tenendo conto della situazione
di ciascuno Stato membro;
oltre ad azioni sul fronte dei
rifiuti
dovranno
quindi
prevedere
interventi
in
materia
di
progettazione
intelligente
dei
prodotti,
riutilizzo e riparazione dei
prodotti, riciclaggio, consumo
sostenibile,
livelli
di
riciclaggio, uso intelligente
delle
materie
prime,
rafforzamento dei mercati
delle materie prime secondarie
e misure settoriali specifiche.
Obiettivi della consultazione:
la
Commissione
intende
raccogliere
pareri
sulla
strategia da adottare per
impostare in modo nuovo e
ambizioso la transizione verso
l’economia
circolare.
Le
proposte
oggetto
della
consultazione
sono
state
elaborate da un team guidato
dai
commissari
Frans
Timmermans,
responsabile
per
la
Qualità
della
legislazione, Jyrki Katainen,
responsabile
per
l'Occupazione, la crescita, gli
investimenti e la competitività,
Karmenu Vella, responsabile
per
l'Ambiente,
e
Elżbieta Bieńkowska,
responsabile per il Mercato
interno.
I contributi dei portatori
d’interesse serviranno per
preparare il nuovo piano
d’azione, che dovrà essere
presentato entro la fine del
2015.
Il
25
giugno
2015
la
Commissione terrà a Bruxelles
una conferenza dei portatori
di interesse, i cui esiti
confluiranno nel processo di
consultazione. La conferenza è
aperta a tutti coloro che
desiderano contribuire a dare
forma alla politica europea in
questo settore.
Destinatari: i cittadini, le
autorità pubbliche, le imprese
e tutti gli altri soggetti
governativi e non governativi
interessati sono invitati a
rispondere
alle
domande
riguardanti i vari segmenti del
ciclo economico e il loro ruolo
nella
transizione
verso
un'economia circolare.
Scadenza: 20 agosto 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/environment/consultations/closing_the_loop_en.htm
Consultazione pubblica sulla Carta blu UE e sulle politiche dell’UE in materia di
migrazione per motivi di lavoro
Settore di riferimento:
Migrazione & Affari interni
Il contesto –
Una delle
priorità incluse nell'Agenda
europea sulle migrazioni,
adottata dalla Commissione il
13 maggio 2015, è quella di
definire un nuovo approccio
alla migrazione legale e creare
i presupposti per trasformare
l'UE in una meta più attrattiva
per talenti e competenze.
I
migranti
altamente
qualificati,
secondo
la
Commissione,
meritano
particolare attenzione perché
sono
oggetto
di
una
concorrenza piuttosto feroce.
Sebbene in tempi di crisi si
riduca tendenzialmente la
domanda
complessiva
di
lavoro, ci sono specifici settori
e lavori che possono accusare
e, di fatto, accusano carenze.
Se combinata con altre misure
come la riqualificazione dei
lavoratori, politiche attive del
mercato del lavoro e una
maggiore mobilità tra Stati
membri, una migrazione per
motivi di lavoro da Paesi non
UE che sia ben gestita può
essere parte della soluzione
delle attuali problematiche.
Tra le varie iniziative politiche
in questo ambito la direttiva
"Carta blu UE", costituisce
uno
strumento
chiave.
Adottata
nel
2009,
ha
l'obiettivo di mettere l'UE
nelle condizioni di competere
con i concorrenti globali
nell'attrarre il talento prezioso
e essenziale alla crescita, a
complemento del capitale
15
umano locale. Il sistema è
concepito per i cittadini di
Paesi terzi con qualifiche
professionali
superiori,
acquisite con studi superiori o
un'esperienza
professionale
equivalente. La Carta blu UE
si
propone
di
facilitare
l’ammissione e la mobilità dei
cittadini non UE altamente
qualificati e dei loro famigliari,
armonizzando le condizioni di
ingresso e soggiorno in tutta
l'Unione e conferendo loro
uno status giuridico e diritti.
In una relazione del 22 maggio
2014 la Commissione europea
individua una serie di aspetti
che
potrebbero
incidere
sull'efficacia della Carta blu e
sull'attrattiva dell'UE nella
corsa globale ai lavoratori
altamente qualificati.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
la
Commissione
europea
intende raccogliere punti di
vista e riflessioni su una
varietà
di
tematiche
concernenti la migrazione
economica, come ad esempio i
canali usati dai datori di
lavoro per reperire i lavoratori
di cui hanno bisogno, la
disponibilità
delle
informazioni sulle offerte di
lavoro e sulle procedure di
ingresso nella UE, i tempi e
l'efficacia delle procedure per
il
riconoscimento
delle
qualifiche dei migranti ecc. Le
risposte
contribuiranno
a
promuovere una politica UE
di
migrazione
economica
efficace, che permetta di
raggiungere
gli
obiettivi
dell'UE in termini di lavoro.
La
consultazione
include
anche una sezione specifica sul
sistema Carta blu UE, in vista
di una revisione della relativa
direttiva.
Destinatari: tutte le parti
interessate (datori di lavoro,
migranti,
organizzazioni
governative, sindacati, ONG,
servizi per l'impiego ecc.).
possono
offrire
i
loro
contributi.
Scadenza: 21 agosto 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-is-new/public-consultation/2015/consulting_0029_en.htm
Consultazione pubblica Expo Milano 2015 “Il ruolo della ricerca in rapporto alla
sicurezza alimentare e nutrizionale nel mondo”
Settore di riferimento:
Ricerca
&
Innovazione;
Agricoltura
&
Sviluppo
rurale; Salute & Consumatori;
Cooperazione allo sviluppo;
Imprese
Il contesto – "Nutrire il
pianeta, energia per la vita" è
il
tema
dell'esposizione
universale 2015 che si svolgerà
dal 1º maggio al 31 ottobre in
Italia, a Milano. All'edizione
di quest'anno parteciperanno
oltre
145
Paesi
e
organizzazioni internazionali.
Il
contributo
che
l'UE
apporterà alla manifestazione
sarà il frutto della competenza
maturata in molti settori
grazie alle attività di una serie
di istituzioni e servizi dell'UE.
Alla vigilia di Expo 2015 la
Commissione europea ha
avviato una consultazione
online sul ruolo che la scienza
e l'innovazione possono avere
per aiutare l'Unione europea a
garantire cibo sano, nutriente,
sufficiente e sostenibile a
livello mondiale.
Il documento di discussione,
The role of research in global food
and nutrition security, è stato
presentato il 13 aprile a
Bruxelles.
Obiettivi della consultazione:
la
Commissione
intende
raccogliere le opinioni delle
parti interessate sui temi
sollevati dal documento di
discussione. La consultazione
sarà la base del dibattito su un
futuro programma di ricerca
che sia in grado di contribuire
ad affrontare le sfide globali
della sicurezza alimentare e
nutrizionale.
Particolare
attenzione sarà rivolta a quegli
ambiti in cui le attività di
ricerca
dell'UE
possono
incidere di più: ad esempio
come migliorare la salute
pubblica
attraverso
l'alimentazione,
come
incrementare la sicurezza e la
qualità degli alimenti, come
ridurre le perdite e gli sprechi
alimentari, come rendere più
sostenibile lo sviluppo rurale,
come aumentare le rese in
agricoltura
mediante
un'intensificazione sostenibile
e infine come migliorare la
comprensione dei mercati
alimentari
e
accrescere
l'accesso della popolazione al
cibo in tutto il mondo.
I risultati della consultazione
saranno pubblicati il 15
ottobre, alla vigilia della
Giornata
mondiale
dell'alimentazione,
e
contribuiranno
a
definire
l'eredità dell'UE per Expo
2015.
Integreranno
il
programma scientifico del
padiglione UE a Expo 2015,
che vedrà riuniti esperti e
responsabili politici di tutto il
mondo.
Destinatari:
possono
partecipare alla consultazione
tutti
i
cittadini
e
le
organizzazioni. Un invito
particolare a fornire contributi
è
rivolto
alla
comunità
scientifica.
Scadenza: 1° settembre 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://europa.eu/expo2015/node/286
16
Consultazione pubblica sulle norme contrattuali in materia di acquisti on line di
contenuti digitali e beni materiali
Settore di riferimento:
Giustizia civile
Mercato interno
&
Tutela dei consumatori
Il contesto – Sempre più
consumatori
e
aziende
utilizzano
internet
per
acquistare prodotti o servizi,
accedere a servizi di svago e
gestire la loro vita quotidiana.
Nel
2014,
il
50%
dei
consumatori
europei
ha
effettuato acquisti in internet
mentre si attesta al 38% la
percentuale delle imprese
stabilizzate nei 28 Paesi
europei che nel corso del 2013
ha acquistato beni e servizi
on-line.
Tuttavia,
il
commercio
elettronico
transfrontaliero
nell'UE è ancora lungi dal
raggiungere il suo pieno
potenziale: solo il 18% dei
consumatori
che
hanno
utilizzato
Internet
ha
acquistato online da un altro
Paese dell'UE, mentre il 55% lo
ha fatto a livello nazionale.
Solo il 12% dei commercianti
europei ha venduto online a
consumatori di altri Paesi
dell'UE, mentre più di un
terzo (37%) continua a farlo a
livello nazionale. Ci sono una
serie di ragioni/ostacoli per
cui il mercato unico digitale
non ha ancora raggiunto il suo
pieno potenziale nella UE e tra
queste si individuano le
differenti norme contrattuali
che si applicano alle vendite
transfrontaliere
all'interno
dell'UE. Una barriera, questa,
che ostacola le imprese e i
consumatori dal beneficiare
appieno del mercato unico
digitale e che la Commissione
intende eliminare attraverso
una serie di azioni stabilite
nell’ambito della Strategia per
il
Mercato
Unico
Digitale presentata lo scorso 6
maggio.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
pubblica, avviata lo scorso 12
giugno, la Commissione si
propone di raccogliere i pareri
delle parti interessate sulla
necessità
o
meno
di
armonizzazione a livello UE
delle norme contrattuali ed
individuare i possibili ambiti
di un tale intervento. Il
documento di consultazione è
suddiviso in tre parti: la prima
parte è dedicata all’acquisto
online di contenuti digitali; la
seconda affronta l’acquisto
online di beni materiali; la
terza parte, presentata in un
allegato, tratta l’etichettatura e
il
confezionamento
dei
prodotti.
Destinatari: tutti i cittadini e
le organizzazioni interessate
sono invitate a partecipare
alla consultazione.
Scadenza: 3 settembre 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/justice/newsroom/contract/opinion/150609_en.htm
Consultazione pubblica sul funzionamento del mercato dei rifiuti nell’Unione
europea
Settore di riferimento:
Ambiente
Il contesto - Nel mese di
gennaio 2015, la Commissione
europea ha avviato uno studio
per esaminare gli ostacoli e le
lacune
normative
che
riguardano il funzionamento
dei
mercati
dei
rifiuti
nell'Unione europea (Tender
ENV.A.2 / ETU / 2014/26, il
funzionamento efficiente dei
17
mercati dei rifiuti nell'Unione
europea - opzioni legislative e
politiche).
Una migliore comprensione di
tali meccanismi è legata alla
necessità di soddisfare le
potenzialità
dell’industria
europea del trattamento dei
rifiuti, in termini di crescita e
di creazione di posti di lavoro.
Secondo le norme vigenti, i
rifiuti da preparare per il
riutilizzo e il riciclaggio o
soggetti ad altre attività di
recupero dovrebbero circolare
liberamente
all'interno
dell'Unione europea, senza
restrizioni ingiustificate. In
linea con l'articolo 12 del
regolamento sulle spedizioni
di rifiuti (regolamento (CE) n
1013/2006 del Parlamento
europeo e del Consiglio
relativo alle spedizioni di
rifiuti), solo alcune ragioni
specifiche
consentono
di
limitare la libera circolazione
dei rifiuti per il riciclaggio e il
recupero (ad esempio, nel caso
di precedente condanna per
spedizioni illegali).
In alcuni casi, tuttavia, il
quadro
normativo
può
ostacolare il funzionamento
efficiente dei mercati dei
rifiuti, non riuscendo a
garantire l'attuazione ottimale
della “gerarchia dei rifiuti” (ai
sensi dell'articolo 4 (1) della
direttiva quadro sui rifiuti
dell'UE - direttiva 2008/98 /
CE del Parlamento europeo e
del Consiglio) che stabilisce i
seguenti criteri di priorità
nella gestione dei rifiuti:
prevenzione;
preparazione
per il riutilizzo, riciclaggio,
recupero di altro tipo, per
esempio il recupero di energia,
smaltimento.
Obiettivi della consultazione:
la
finalità
di
questa
consultazione è quella di
ottenere
una
migliore
comprensione della natura e
della portata delle lacune
normative che provocano
distorsioni indebite ai mercati
UE sui rifiuti per il riciclaggio
e il recupero. Nel documento
di
consultazione
sono
considerati entrambi i tipi di
lacune normative (vedere parti
B e C del questionario),
sostanzialmente riconducibili
ad azioni politiche e legislative
adottate a livello comunitario,
nazionale, regionale o locale.
Alcune possono sorgere in
relazione all'applicazione e
all'interpretazione delle norme
di legge UE (ad esempio, la
direttiva quadro sui rifiuti o il
regolamento sulle spedizioni
di rifiuti); altre possono essere
il risultato di norme e requisiti
nazionali, regionali o locali che
non
sono
direttamente
collegati
alla
legislazione
dell'UE.
I
contributi
raccolti
contribuiranno
alla
finalizzazione dello studio
summenzionato e verranno
presi in considerazione nella
preparazione della nuova
iniziativa sulla 'economia
circolare'.
Destinatari:
l’invito
a
partecipare alla consultazione
è rivolto a tutte le
partii
interessate e agli esperti in
materia di gestione dei rifiuti.
Scadenza: 3 settembre 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/environment/consultations/waste_market_en.htm
Consultazione pubblica sulla trasparenza dell’imposta sulle società
Settore di riferimento:
Mercato interno, Tassazione,
Banche e & Finanza
Il contesto – La lotta contro
l'elusione fiscale da parte delle
società è una delle principali
priorità
dell'attuale
Commissione. La presente
consultazione rientra nel più
ampio piano d'azione su una
tassazione delle società equa
ed efficiente, presentato il 17
giugno con l’obiettivo di
riformare la fiscalità delle
imprese nell'UE, contrastando
le pratiche di alcune società
che sfruttano a loro vantaggio
le incongruenze tra i diversi
Paesi e le lacune giuridiche:
ricorrono a strutture societarie
complesse, a discapito delle
piccole e medie imprese (PMI)
e col rischio di falsare la
concorrenza, penalizzare i
concorrenti più piccoli e
mettere le une contro le altre le
società dell'UE e quelle
extraunionali nel mercato
unico.
18
Obiettivi della consultazione:
attualmente vigono obblighi di
trasparenza sulle imposte,
sotto forma di rendicontazione
Paese per Paese, per le banche,
a norma della quarta direttiva
sui
requisiti
patrimoniali
(CRD IV) (IP/14/1229), e per
le grandi industrie estrattive e
forestali, a norma della
direttiva contabile
(IP/11/1238, MEMO/13/540).
Scopo specifico della presente
consultazione è appurare se
l'estensione di tali obblighi di
informazione pubblica alle
multinazionali attive in altri
settori
possa
aiutare
a
contrastare l'elusione fiscale e
le pratiche fiscali aggressive
nell'Unione. Ad esempio, si
potrebbero obbligare le società
a dichiarare le imposte che
pagano in ciascun Paese in cui
operano.
D’altra
parte,
obbligare a una maggiore
trasparenza
senza
offrire
tutele sufficienti può anche
comportare il rischio che siano
divulgate
informazioni
commerciali sensibili, con
possibile danno per le società,
in particolare se i concorrenti
extra-UE non sono tenuti a
seguire la stessa linea. Per
stabilire se siano necessarie
ulteriori iniziative si dovranno
ponderare attentamente tutti
questi fattori. Su tali questioni
la
Commissione
intende,
appunto, raccogliere i pareri
delle parti interessate.
Destinatari:
possono
partecipare alla consultazione
tutti
i
cittadini,
le
organizzazioni e gli enti
pubblici. Sono particolarmente
graditi i contributi da apre di
soggetti
che
abbiano
particolari
interessi
e
competenze nei settori della
rendicontazione
e
della
tassazione.
Scadenza: 9 settembre 2015.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/finance/consultations/2015/further-corporate-tax-transparency/index_en.htm
Consultazione pubblica sulla direttiva SMA – Un quadro dei media per il XXI secolo
Settore di riferimento:
Giustizia civile
Mercato interno
&
Tutela dei consumatori
Il contesto – La Direttiva
2010/13/UE sui servizi di
media audiovisivi (Direttiva
SMA), adottata nel 2010,
disciplina vari aspetti del
settore audiovisivo, quali il
ruolo e la responsabilità di
tutti gli operatori di mercato,
la promozione delle opere
europee e le norme sulla
pubblicità e sulla tutela dei
minori. In linea con la
strategia per il Mercato unico
digitale, varata il 6 maggio
scorso,
la
Commissione
europea sta valutando di
proporre
nel
2016
una
modifica della direttiva su
questi servizi che, con il loro
impatto diretto sulle persone e
sulle imprese, costituiscono il
fulcro dell'economia digitale
dell'Europa.
Questi, in sintesi, gli aspetti da
prendere in considerazione:
Come migliorare nell'era digitale
le norme attualmente in vigore
nell'UE
sui
servizi
di
radiodiffusione e di media
audiovisivi a richiesta? Qual è la
strada migliore per tutelare i
minori e tutti gli altri spettatori?
Come incentivare l'utilizzo di
questi canali di informazione e
regolamentare la pubblicità degli
audiovisivi on line? E' possibile
fare tutto questo promuovendo la
creatività dell'Europa e delle sue
diverse culture?
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione,
la Commissione intende , in
primo luogo, verificare quali
parti della direttiva siano
attualmente idonee a rientrare
nell’ambito del programma di
controllo dell’adeguatezza e
dell’efficacia
della
regolamentazione (REFIT) e,
in secondo luogo, raccogliere
prove e opinioni sulla futura
politica dei servizi di media
sotto forma di una valutazione
d’impatto.
In
sintesi,
attraverso i contributi ricevuti,
la Commissione completerà la
valutazione sull’opportunità
di adeguare l'attuale direttiva
e di aggiungere altri servizi e
operatori al momento non
contenuti nella stessa.
Destinatari: sono invitati a
partecipare alla consultazione
Autorità
nazionali
di
regolamentazione, emittenti,
produttori,
fornitori
di
contenuti, prestatori di servizi
di
telecomunicazioni,
organizzazioni della società
civile, università e cittadini.
Scadenza: 30 settembre 2015.
Link diretto alla consultazione:
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/public-consultation-directive-201013eu-audiovisual-mediaservices-avmsd-media-framework-21st
19
Eventi
& iniziative
L’UE all'Expo di Milano 2015 - Il padiglione dell’Ue
“C
oltivare insieme il futuro dell’Europa per un mondo
migliore” è il titolo scelto dall’Unione europea per la sua
partecipazione ad Expo Milano 2015, in linea con il tema della
manifestazione fieristica “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
Attraverso la sua presenza all’Esposizione Universale, che l'Italia
ospiterà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, l'Unione europea punta a
rafforzare la sua posizione, mettere in risalto i suoi successi e cogliere
quest'opportunità per trovare soluzioni comuni ai problemi insieme
alle altre nazioni e organizzazioni internazionali e agli operatori del
settore privato.
Il pane, la sua storia e le sue forme, dall'origine ai giorni nostri,
declinati secondo le tradizioni dei 21 Paesi europei che partecipano
all'Expo: è questo il filo conduttore del padiglione allestito
dall'Unione europea e che fa da sfondo alla storia dell'UE 'dal campo
alla forchetta'.
20
Il percorso nel Padiglione UE
si
svolge
attraverso
la
presentazione
di
due
personaggi
animati,
l'agricoltore
Alex
e
la
ricercatrice
Silvia,
che,
attraverso la storia “La spiga
d’oro”,
raccontata
con
straordinari effetti speciali
multimediali, accompagnano i
visitatori in un viaggio
virtuale teso a far conoscere
loro le politiche alimentari
attuali e future e a far capire
come la sfida della sicurezza
alimentare possa essere vinta
con la cooperazione tra stati e
regioni e tra scienza e
agricoltura.
Lo spazio espositivo dell'UE è situato in una delle JRC EXPO TOURS - Per tutta la durata di EXPO
zone più prestigiose del sito di Expo 2015,
all'estremo Nord del Cardo, di fronte a Palazzo
Italia, affacciato sul Lake Arena e l'Albero della
Vita.
Oltre alle attività organizzate all'interno del suo
padiglione, l'Unione europea ospiterà una serie di
oltre 200 eventi - conferenze, iniziative scientifiche,
politiche, "business to business" (B2B) e culturali per contribuire ulteriormente alla discussione
sull'alimentazione e la sostenibilità.
Gli eventi si svolgeranno su tutto il sito di Expo e al
Centro Comune di Ricerca di Ispra (Joint Research
Centre - JRC), il servizio scientifico interno della
Commissione
europea
che
coordina
la
partecipazione dell'UE ad Expo 2015.
Milano 2015 il Centro Comune di Ricerca (JRC)
offrirà alle scuole l'opportunità di visitare il sito di
Ispra (VA), situato sul Lago Maggiore, a circa 60
km da Milano. Gli studenti potranno così
esplorare il Centro visitatori del JRC, scoprire i
vari settori di attività del servizio scientifico
interno della Commissione europea e capire come
la scienza possa migliorare la vita dei cittadini
europei.
La visita comprende anche un tour in autobus del
sito che si estende su una superficie di 166 ettari.
E’ on line il sito per le scuole interessate a
partecipare ai tours del Sito JRC di Ispra.
https://web.jrc.ec.europa.eu/rem/groups.html
Per saperne di più sulla partecipazione dell'UE ad Expo 2015:
http://europa.eu/expo2015/it
Questo mese al padiglione UE…
…si è parlato di commercio internazionale e agroalimentare, 9 luglio 2015
Giovedì 9 luglio il Padiglione
dell’Unione
europea
ha
ospitato “Agrobusiness e
commercio: amici o nemici?”,
una
conferenza
su
agroalimentare e commercio
internazionale
nell’ambito
delle trattative in corso per il
TTIP, Transatlantic Trade
and Investment Partnership,
il trattato di cooperazione
21
commerciale tra Stati Uniti e Unione europea che mira a uniformare
le regole sul commercio di beni e servizi tra le due sponde
dell’Atlantico. Organizzato da Aspen Institute Italia, l’evento ha visto
la presenza dei principali protagonisti delle trattative euroamericane.
Due le sessioni offerte al pubblico, la prima a carattere generale, la
seconda di taglio più tecnico. Moderata da Paola Testori Coggi (ex
Presidente della Direzione Generale Salute e Consumatori della
Commissione Europea), la prima sessione ha ospitato Paolo De
Castro (Parlamentare Europeo), Marta Dassù (Presidente Esecutivo
di We – Women for Expo), Arancha Gonzalez (Direttore Esecutivo
International Trade Center), Andrea Illy (CEO Illy Caffè), Danielle
Nierenberg (Presidente Food Tank, New York), Lorenzo Terzi (Capo
dell’Unità G7 - Relazioni Bilaterali Internazionali, Direzione Generale
Sicurezza Salute e Cibo, Commissione Europea). Alla seconda
sessione, moderata da Mircea Dan Geoana (Presidente di Aspen
Institute Romania), sono invece intervenuti Anna Maria Corazza
Bildt (Parlamentare Europea),
Jean Luc Demarty (Direzione
Generale del Commercio della
Commissione
Europea),
Anthony
L.
Gardner
(Ambasciatore USA alla UE),
Dan Glickman (Direttore
Esecutivo dell’Aspen Institute
Congressional
Program),
Rudiger
Lentz
(Direttore
Esecutivo dell’Aspen Institute
Germania), Michael Punke
(Ambasciatore
USA
e
Rappresentante Permanente al
World Trade Organization).
…Conferenza sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione 2050 e Dialogo con i
cittadini (17 luglio 2015)
Il 17 luglio il padiglione UE
dell’Expo ha ospitato la
conferenza di alto livello
organizzata dalla Direzione
generale Salute e sicurezza
alimentare della Commissione
europea.
Il convegno ha fornito una
piattaforma di dialogo tra le
istituzioni e i cittadini su temi
che costituiscono fattori di
cambiamento e sfide che le
politiche
internazionali
dovranno
affrontare
nel
prossimo futuro: tra questi,
l’incremento demografico, la
disponibilità e il consumo
delle
risorse,
la
tutela
ambientale, lo sviluppo sociale
e tecnologico.
Al centro della conferenza i
primi risultati di un progetto
di previsione che mira a
fornire orientamenti sulle future politiche dell'Unione per mantenere
elevati standard di sicurezza alimentare, qualità e accessibilità del
cibo. Il progetto si basa su uno studio pilota commissionato
dall'Esecutivo UE e pubblicato lo scorso anno.
Il discorso di inaugurazione è stato pronunciato dal Commissario
europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, Vytenis
Andriukaitis, che ha visitato l’ Italia, da Nord a Sud, dal 16 al 20
luglio. Il suo intervento si è focalizzato sul problema dello spreco
alimentare, un tema sul quale, ha anticipato il commissario, la
Commissione europea sta lavorando a delle proposte, nell’intento di
lavorare in cooperazione con gli Stati membri e con gli attori della
filiera agroalimentare per la sostenibilità del cibo.
Andriukaitis ha anche fatto riferimento al tema della sicurezza
alimentare in relazione agli accordi di libero scambio con i Paesi
terzi, sottolineando che il Ttip non va letto come un venire meno ai
nostri strandard, ma come un'occasione per dimostrare che i nostri
standard sono i migliori.
Sono intervenuti, inoltre, Vytenis Andriukaitis, Commissario
europeo per la Salute e la Sicurezza alimentare, Giovanni La Via,
Presidente della Commissione per l’Ambiente, la Salute e la Sicurezza
alimentare del Parlamento Europeo, Bernhard Url, Direttore
Esecutivo Autorità europea per la sicurezza alimentare e Livia
Pomodoro, Ambassador di Expo Milano 2015 e Presidente del Centro
per la legislazione alimentare di Milano.
22
N
el
pomeriggio
il
commissario
Vytenis
Andriukaitis e Paolo De
Castro,
Presidente
della
Commissione Agricoltura e
sviluppo rurale al Parlamento
europeo, hanno partecipato ad
un incontro con i cittadini che
hanno sottoposto loro delle
domande
sulle
azioni
dell’Unione europea in merito
ad alimentazione, salute e
sostenibilità.
Il TTIP conviene ai produttori
alimentari europei? Come sono
gestiti gli OGM in Europa? Cosa
fa l'UE per arginare epidemie di
virus come la Xylella?: questi
alcuni tra i temi di più stretta
attualità affrontati durante il
dibattito.
“È sbagliato parlare dell’Europa
in terza persona. L’Europa siamo
noi, nelle nostre scelte e nelle nostre azioni. Per questo, contro lo spreco
alimentare dobbiamo lavorare per lo sviluppo degli accordi internazionali che
potenziano l’efficienza della catena del freddo nei Paesi in via di sviluppo e la
distribuzione nei Paesi sviluppati.”, ha dichiarato Paolo De Castro.
Il dibattito si è svolto in una cornice che non poteva essere più
appropriata: l'Open Plaza (antistante EXPO centre) di EXPO 2015 che
ha fatto della sostenibilità alimentare il proprio tema principale.
L’incontro, parte del programma ufficiale di Expo, rientrava
nell’iniziativa "Citizens dialogues" 2015: una serie di eventi rivolti
alla cittadinanza in programma nelle principali città europee e in
occasione dei quali i Commissari europei sono tra la gente per
ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE
http://ec.europa.eu/citizens-dialogues/index_it.htm
L'evento del 17 luglio, moderato da Gigi Donelli di Radio24, è stato
trasmesso in web-streaming sul sito dedicato e, come sempre, è stato
possibile partecipare anche ponendo domande via twitter.
Si è trattato del secondo Dialogo svoltosi in Italia nel 2015. Lo scorso 9
maggio, in occasione della Festa dell'Europa, l'Alta rappresentante
UE Federica Mogherini e il Presidente del Parlamento europeo
Martin Schulz hanno risposto alle domande di oltre 500 giovani.
Anche in questo caso l'iniziativa si è svolta ad EXPO, proprio nel
giorno dell'inaugurazione del Padiglione UE. I temi discussi in
quell'occasione sono stati il ruolo dell'UE nel mondo, il futuro dell'UE
e la sostenibilità.
Progetto europeo per le PMI europee per Expo 2015
In occasione di EXPO 2015,
da maggio a ottobre la
Commissione
europea
Direzione generale per il
mercato interno, industria,
imprenditorialità e PMI (DG
GROW), in collaborazione con
PROMOS - Camera di
Commercio
di
Milano,
Innovhub e sette partner
europei, organizza otto eventi
di livello internazionale a
Milano. Obiettivo: rafforzare
il sistema delle PMI europee e
favorirne lo sviluppo globale.
Gli eventi dureranno 1 giorno
e mezzo e saranno strutturati
in due momenti principali:
-
una
conferenza
di
presentazione degli strumenti
della Commissione europea a
supporto delle PMI e dell’accesso ai mercati esteri, nonché delle
opportunità di collaborazione con i rispettivi Paesi (mezza giornata);
incontri d'affari tra imprese, distretti e cluster, centri di ricerca,
organizzazioni industriali seguenti settori: tutta la value chain
dell'agro-industria (produzione di alimentari, trasformazione,
conservazione, packaging, logistica, tecnologie, controllo qualità)
energie rinnovabili, biotecnologie, gestione delle risorse ambientali
(un giorno di lavoro).
Il primo di questa serie di eventi (Mediterraneo e Turchia ) si è
svolto nei giorni 6-8 maggio. Il secondo è stato un evento di alto
profilo internazionale dedicato alla Cina, tenutosi nei giorni 9-11
giugno. Sempre nel mese di giugno (12-13) è stato il turno dei
CELAC Days (America Latina e Caraibi).
A luglio (10 – 11 luglio) si è tenuto l’evento dedicato al Giappone.
Gli altri eventi in calendario:
Africa Sub Sahariana (18-19 settembre 2015)
Sud Est Asiatico - ASEAN (29-30 settembre 2015)
Stati Uniti e Canada (5-6 ottobre 2015)
Evento sul DOP, DOG, DOCG, IGT, IGP (12-13 ottobre 2015)
Per maggiori informazioni e per registrazioni visitare il
sito www.euexpo2015.talkb2b.net
oppure contattare l'indirizzo [email protected].
23
Premi Capitale Verde Europea 2018 & Foglia Verde Europea 2016
Nel corso della Green Week
(la Settimana Verde Europea),
la più grande conferenza sulla
politica ambientale europea
che si è svolta a Bruxelles dal 3
al 5 giugno scorsi, sono state
ufficialmente
aperte
le
candidature per i titoli da
assegnare alle città europee
più 'amiche dell'ambiente'.
Il premio Capitale Verde
d’Europa (European Green
Capital Award) è stato
istituito
nel
2010
dalla
Commissione europea per
ribadire e promuovere il ruolo
fondamentale che le città
hanno nel raggiungimento di
ambiziosi
obiettivi
di
sostenibilità ambientale; il
riconoscimento viene conferito
annualmente ad una città
all’avanguardia
per
un
ambiente
urbano
ecocompatibile. Il titolo, che
negli anni scorsi è andato a
Stoccolma (2010), Amburgo
(2011), Vitoria-Gasteiz (2012),
Nantes (2013), Copenhagen
(2014),è detenuto quest’anno dalla città inglese di Bristol.
A seguito del successo del premio Capitale Verde d’Europa, nel 2015
la Commissione europea ha lanciato una nuova iniziativa, chiamata
Foglia Verde Europea (European Green Leaf), destinata alle città di
più piccole dimensioni impegnate sul fronte ambientale. Nella
categoria della European Green Capital ('Capitale Verde') per il 2018
gareggiano tutte le città sopra i centomila abitanti, mentre in quella
della o 'European Green Leaf' - EGL ('Foglia Verde Europea') aperta
per il 2016, potranno concorrere tutte quelle con una popolazione fra
i ventimila e centomila abitanti. "Voglio incoraggiare le città a fare
domanda e ad usare questa come un'occasione non solo per mettere in luce i
propri risultati dal punto di vista ambientale, ma anche di pianificare un
futuro sostenibile per i propri cittadini" ha detto il commissario europeo
all'ambiente, Karmenu Vella, lanciando entrambe le competizioni, in
occasione della maxi-conferenza della Settimana verde. "É vitale che le
città continuino ad imparare e ad ispirarsi l'una con l'altra per creare
soluzioni alle sfide ambientali" ha aggiunto Vella. Dodici sono i
parametri di valutazione per le città candiate al titolo di Capitale
Verde Europea 2018: contributo locale alla lotta contro i cambiamenti
climatici; trasporti; aree verdi; rumore; produzione e gestione dei
rifiuti; natura e biodiversità; aria; consumo di acqua; trattamento
delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; gestione
ambientale delle autorità locali e prestazione energetica. Il concorso,
aperto lo scorso 3 giugno, si chiuderà il 19 ottobre 2015.
Le candidature pervenute saranno valutate da un gruppo di esperti
internazionali che selezioneranno le città finaliste per il titolo 2018:
queste saranno invitate a illustrare alla giuria obiettivi, strategie e
capacità di fungere da modello. La capitale verde 2018 sarà
annunciata nel giugno del 2016 a Lubiana, la città detentrice del titolo
del 2016.
Per le candidature online:
European Green Capital & European Green Leaf Application Portal
http://form.europeangreencapital.ie/
Per saperne di più sulle due competizioni:
http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/about-the-award/index.html
http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/europeangreenleaf/index.html
24
European Youth Forum: l’edizione 2016
E’ stata definita la seconda edizione dell’European Youth Event
(#EYE2016): dal 20 al 21 maggio 2016, il Parlamento europeo di
Strasburgo aprirà ancora una volte le sue porte a migliaia di giovani
europei che avranno l’opportunità di partecipare ad interessanti
discussioni con i membri del Parlamento europeo ed altre personalità
di rilievo e trovare delle idee innovative su come "insieme, siamo in
grado di cambiare le cose”.
EYE sarà caratterizzato da centinaia di attività (dibattiti, workshop,
giochi), tutte raggruppate in cinque temi principali:
1. Guerra e pace: prospettive per un mondo di pace
2. Apatia o partecipazione: agenda per una democrazia attiva
3. Esclusione o accesso: provvedimenti per la disoccupazione
giovanile
4. Stagnazione o innovazione: il mondo del lavoro di domani
5. Collasso o successo: nuove vie per un'Europa sostenibile
I partecipanti dovranno avere un’età compresa tra i 16 e i 30 anni
(rispetto al giorno dell’inizio della manifestazione) e dovranno avere
la cittadinanza di uno degli Stati membri dell’UE, di uno dei Paesi
candidati o vicini.
Le iscrizioni per partecipare alla manifestazione si apriranno a
ottobre 2015. Tuttavia già ora, fino al 9 settembre 2015, i giovani e le
organizzazioni
giovanili
che
intendono
partecipare
alla
manifestazione possono contribuire alla definizione del programma
di EYE 2016.
Per la prossima edizione è
stata creata una nuova pagina
Facebook dove si possono
trovare tutte le novità su EYE.
Al fine di garantire la massima
partecipazione
delle
associazioni e dei gruppi
all’evento, è stato indetto un
bando per coloro che sono
interessati ad organizzare un
workshop durante l’EYE2016
o a divenire partner dello
Yo!Fest, uno spazio interattivo
in cui le organizzazioni
giovanili si incontreranno con
gli
europarlamentari
e
potranno
partecipare
ad
attività all’aperto, workshop,
assistere a performance ecc.
La scadenza per presentare
proposte è fissata per il 4
Settembre. Sono disponibili le
linee guida per le proposte
riguardanti l’organizzazione
dei workshop.
http://www.europarl.europa.eu/european-youth-event/en/news/10-06-2015.html
25
Premio Lux 2015:
I 10 film selezionati
Il 5 luglio, occasione del 50º
Festival Internazionale del
Film di Karlovy Vary sono
stati annunciati i 10 film
selezionati per l’edizione 2015
del Premio LUX, istituito nel
2007, distanza di cinquant'anni
dal Trattato di Roma, e
promosso ogni anno dal
Parlamento
europeo
per
accendere una luce sulla
diversità del cinema europeo e
sul suo ruolo nel costruire
valori sociali e culturali.
Anche quest'anno sono molti
gli argomenti trattati nelle 10
pellicole: una vita normale e i
segni del tempo, le avversità
dell'aiuto
umanitario,
il
legame tradizionale con la
natura, lo sforzo di condurre
una vita decente nonostante la
crisi economica, l'odissea di
trovare un posto nuovo e accogliente dove vivere, lo scontro tra
libertà e costrizioni religiose e sociali, l'orrore di uno dei più
inspiegabili eventi della Storia, la distanza tra la gioventù e la vita
reale, la lotta alle contraddizioni sociali e morali, e una storia d'amore
attraverso le ferite dell'Europa.
Questi i titoli, con i rispettivi registi:
 45 years, di Andrew Haigh (Regno Unito)
 A Perfect Day, di Fernando León de Aranoa (Spagna)
 Rams, di Grímur Hákonarson (Islanda, Danimarca)
 The Measure Of A Man, di Stéphane Brizé (Francia)
 Mediterranea, di Jonas Carpignano (Italia, Stati Uniti, Germania,
Francia, Qatar)
 Mustang, di Deniz Gamze Ergüven (Francia, Germania, Turchia,
Qatar)
 Son Of Saul, di László Nemes (Ungheria)
 Toto And His Sisters, di Alexander Nanau (Romania, Ungheria,
Germania)
 Lesson, di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (Bulgaria, Grecia)
 The High Sun, di Dalibor Matanić (Croazia, Slovenia, Serbia)
Cinque di questi 10 film sono di registi esordienti; per la prima volta
sono stati selezionati un film islandese (Rams) e un documentario
(Toto and his Sisters).
26
I 3 film finalisti
I titoli dei tre film finalisti sono stati annunciati il 24 luglio a Roma,
presso la Casa del Cinema, durante la conferenza stampa di
presentazione della XII edizione delle Giornate degli Autori-Venice
Days (in programma dal 2 al 12 settembre 2015, a Venezia).
Si tratta di tre opere prime di quattro giovani registi promettenti:
"Mediterranea", "Mustang" e "La lezione", imperniate su
problematiche che toccano da vicino la società europea:
immigrazione, istruzione e l'uguaglianza di genere.
L’annuncio è stato dato dal Vicepresidente vicario del Parlamento
europeo, Antonio Tajani. La Presidente della Commissione cultura e
istruzione del PE, Silvia Costa, ha inviato un videomessaggio nel
quale ha introdotto il Premio cinematografico del PE spiegandone la
valenza per il cinema europeo.
Le tre pellicole finaliste saranno proiettate nei 28 Paesi dell’UE, in
oltre 50 città e 20 festival, e sottotitolate nelle 24 lingue ufficiali
dell'UE, durante i LUX Film Days.
Il film vincitore sarà decretato in autunno dai 751 Membri del
Parlamento europeo ed annunciato il 25 novembre a Strasburgo, alla
presenza dei registi dei 3 film
finalisti; esso, inoltre, sarà
prodotto in versioni originali
per ipo-udenti e ipo-vedenti e
sarà
sostenuto
nella
promozione durante le uscite
nazionali negli Stati membri.
Il
messaggio
sotteso
all’iniziativa è che esiste un
“cinema europeo” in grado di
superare le barriere nazionali e
linguistiche e di veicolare un
dialogo sull’Europa di oggi,
mettendo
in
luce
le
contraddizioni ma anche i
valori e le idee sul futuro.
Infine, i LUX Film Days
daranno agli spettatori la
possibilità di votare il proprio
film
favorito
grazie
all'Audience Mention.
Il vincitore della scorsa
edizione è stato lo sloveno Rok
Bicek con il suo Class Enemy,
che ha ricevuto il numero di
voti più alto tra gli spettatori
di tutta Europa.
http://www.luxprize.eu/
Come costruire un'Europa di tutte le culture?
Incontro dibattito per elaborare un documento da inviare a Bruxelles
E’ in programma per il 24
settembre 2015 a Roma,
presso il Salone delle Fontane,
Via Ciro il Grande, 10/12 -
Roma Eur, un incontro-dibattito organizzato per riflettere sulle
politiche europee a favore del dialogo interculturale e fissare tali
riflessioni in un documento che sarà oggetto di un'audizione presso
la Commissione Cultura del Parlamento europeo.
Successivamente il PE svilupperà una relazione di iniziativa sullo
stesso tema. L’evento si svolgerà secondo la metodologia di lavoro
detta Open Space Technology (OST): questa non prevede che alcuni
oratori si rivolgano a un pubblico in ascolto, bensì il confronto in
tavoli di lavoro tematici, nei quali tutti i partecipanti hanno
l'opportunità di intervenire e contribuire alla stesura del documento
finale.
Il percorso si articola in diverse fasi dedicate, rispettivamente,
all'ascolto, alle proposte, alla discussione, alla sintesi, fino
all’elaborazione di un documento conclusivo che, nel caso in
questione, come detto, sarà trasmesso a Bruxelles.
Per partecipare è necessario registrarsi.
http://www.europarl.it/it/succede_pe/calendario_eventi/attivita_2015/ost_culture_2409.html
27
Be the guest photographer of the new European Parliament
C’è tempo fino al 30 agosto
2015 a mezzanotte per inviare
la “foto del mese”, nell’ambito
del concorso fotografico ideato
dal Parlamento europeo in
occasione dell’Anno europeo
dello sviluppo 2015.
Ogni mese., fino a settembre, il
PE annuncia un tema legato
allo sviluppo ed invita gli
aspiranti fotografi dei 28 Stati
membri, di età superiore ai 18
anni, ad inviare una foto
ispirata a quella tematica.
Il 30 agosto è la scadenza per il tema dell'estate, "Giovani e
bambini".
Un comitato ad hoc selezionerà le dieci migliori foto e sceglierà la foto
migliore del mese. Le dieci foto prescelte concorreranno al premio
della giuria. Le dieci foto migliori di ogni mese saranno inoltre esibite
sulle pagine Facebook e G+ del Parlamento, dove sarà possibile
anche votare la propria foto preferita. Alla fine del concorso, alle due
foto più gradite saranno assegnati il premio della giuria e quello del
pubblico. Entrambi i fotografi saranno invitati alla sessione plenaria
di novembre 2015.
Il vincitore poi potrà essere invitato a Strasburgo per fare un
reportage fotografico.
Per partecipare basta inviare la foto, insieme con il modulo di
presentazione, all’indirizzo:
[email protected].
Il regolamento del concorso:
http://www.europarl.europa.eu/resources/library/media/20150109RES06104/20150109RES06104.pdf
Concorso fotografico “Europe in my Region”
L’edizione 2015
La Commissione europea ha indetto l’edizione 2015 del
concorso
fotografico "Europa nella mia regione" con il quale invita gli utenti
di facebook a documentare con una fotografia un progetto finanziato
da fondi UE nella loro regione e a condividerlo. L’iniziativa mira a
sottolineare l'importanza che i progetti finanziati dall'UE hanno nella
vita delle comunità locali.
Al concorso possono partecipare tutti i residenti nell’Unione europea
e i residenti in un Paese in fase di preadesione (Albania, Bosnia ed
Erzegovina, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Kosovo,
Montenegro, Serbia, e Turchia).
28
Per partecipare al concorso è
necessario caricare la propria
foto sull'applicazione "Europe
in My Region" sulla pagina
facebook della Commissione
europea. Ogni partecipante
può caricare un massimo di tre
foto. Le foto devono provenire
da uno dei Paesi membri (o in
fase di preadesione) dell'UE e
devono contenere da qualche
parte la bandiera dell'UE e le
informazioni sui finanziamenti (placca, cartellone, banner, etc.).
Il concorso, partito il 22 giugno 2015, avrà come termine ultimo per
la pubblicazione delle foto il 28 agosto 2015 (h. 12.00).
Il voto popolare avrà luogo dal 31 agosto all'8 di settembre e si
concluderà con la selezione delle 100 fotografie più votate.
I tre vincitori saranno selezionati da una giuria internazionale di
professionisti, indipendenti dalla Commissione europea. Ogni
vincitore riceverà in premio un viaggio di due notti per due persone a
Bruxelles durante la 13esima
Settimana
europea
delle
regioni e città. (OPEN DAYS)
che avrà luogo tra il 12 ed il
15 ottobre 2015. La data esatta
della
cerimonia
di
premiazione sarà comunicata
ai vincitori.
http://ec.europa.eu/regional_policy/it/newsroom/news/2015/06/photo-competition-europe-in-my-region
Focus su…OPEN DAYS 2015
Aperte le iscrizioni
www.opendays.europa.eu
Sono circa 180 le regioni e città di 30 Paesi che collaborano con il
Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) e la Commissione
europea per organizzare la 13a edizione degli Open Days, l’evento
annuale mondiale più importante in materia di politica regionale e
urbana.
All’insegna dello slogan “Regioni e città d’Europa: partner per gli
investimenti e la crescita”, dal 12 al 15 ottobre 2015 si terranno a
Bruxelles circa 100 seminari e dibattiti incentrati su tre temi:
 Modernizzare l'Europa: le regioni nell'Unione dell'energia e nel
mercato unico digitale.
 Regioni aperte alle imprese: sviluppo delle PMI, innovazione e
creazione di posti di lavoro.
 Luoghi e spazi: sviluppo urbano e rurale, integrazione urbanorurale.
Una novità del programma di quest'anno è l'OPEN Urban DAY, che
si terrà mercoledì 14 ottobre. Gli organizzatori proporranno agli
operatori delle politiche urbane tutta una serie di seminari interattivi
e di incontri organizzati nella "zona del canale" a Bruxelles, un
ambizioso progetto di rinnovo urbano, allo scopo di facilitare gli
scambi
internazionali
in
materia di sviluppo urbano.
La visita a progetti urbani
metterà in evidenza esempi
concreti del rilancio urbano
condotto nella capitale belga.
La rassegna, inoltre, offrirà
per la terza volta una
University Master Class che
riunirà studenti e giovani
ricercatori di tutta Europa
specializzati nella politica
regionale.
L'elenco dei partner e dei
partenariati selezionati per
l’edizione 2015 è consultabile
sul sito web degli Open Days.
Oltre all’evento centrale di
Bruxelles, altri 200-300 eventi
locali sono previsti nel corso
dell'autunno in tutta Europa,
nell’ambito della correlata
iniziativa “Europe in my
Region/City”.
Il programma dei seminari
organizzati a Bruxelles è
disponibile sul sito a partire
dall’8 luglio, data di apertura
delle iscrizioni.
Il
termine
ultimo
per
l’iscrizione è il 28 settembre
2015.
Il programma completo:
http://ec.europa.eu/regional_policy/opendays/reports/programme_full_2015.cfm
Per iscriversi:
http://ec.europa.eu/regional_policy/opendays/od2015/register.cfm
29
Dal Comitato delle Regioni: corso on line su Regioni e città d’Europa
Il Comitato delle Regioni sta
organizzando
un
corso
gratuito on- line (MOOC Massive
Open
Online
Course) in lingua inglese,
della durata di otto settimane, sulle regioni d’Europa, le istituzioni
europee e le strategie politiche. Il corso, dal titolo “EU regions and
cities matter” e rivolto a funzionari di enti regionali e locali,
rappresentanti di associazioni e parti interessate, inizierà il 19 ottobre
2015 e si terrà in due ore a settimana tra video formativi, schede
informative, dibattiti settimanali in web streaming sull’argomento.
http://cor.europa.eu/en/events/Pages/CoR-online-MOOC.aspx; Twitter @EU_MOOC
“Una vignetta per l’Europa”: la V edizione
pubblicate tra il 1° ottobre 2014 e il 30 giugno
2015.
Una
giuria
indipendente
e
d'indubbia
professionalità sarà costituita al fine di valutare i
contributi ad essa sottoposti.
Le 44 opere selezionate sono ora sottoposte al
giudizio del pubblico attraverso il voto online. La
votazione del pubblico avrà luogo sulla pagina
Facebook di Internazionale tra il 21 luglio e il 13
settembre 2015.
Sono previsti tre premi per i primi tre classificati,
ammontanti rispettivamente a 1400 , 800 e 400
euro, nonché due premi speciali del valore di 200
euro ciascuno, assegnati dalla giuria e dal
pubblico. La premiazione è in programma per
domenica 4 ottobre 2015 e si svolgerà, come di
consueto,
nell'ambito
del
Festival
di
Internazionale a Ferrara.
E’
partita il 28 maggio la V edizione del
concorso "Una vignetta per l'Europa" indetto
dalla
Rappresentanza
in
Italia
della
Commissione europea, in collaborazione con la
rivista italiana Internazionale e con la
partecipazione di Voxeurope.
L’iniziativa, che premia la migliore vignetta
dedicata all'UE nei media italiani, persegue un
duplice obiettivo: sensibilizzare i vignettisti sui
temi europei, promuovendo una sempre
maggiore copertura di questi ultimi, e stimolare
l'interesse dei cittadini europei e italiani per la vita
politica europea, anche con lo strumento
dell'umorismo.
L'invito a presentare candidature per l'edizione
2015 del concorso si è chiuso il 6 luglio 2015. Al
concorso hanno potuto essere candidate opere
Per votare la vignetta preferita:
https://it-it.facebook.com/Internazionale
30
Settimana Europea dello Sport: al via la preparazione
E’ stato lanciato il sito web
della Settimana Europea dello
Sport (European Week of
Sport – EwoS), che si svolgerà
dal 7 al 13 Settembre 2015,
all’insegna
dello
slogan
"#BeActive
Informare,
Facilitare,
Incoraggiare,
Ispirare".
Si tratta della prima edizione
dell’iniziativa, concepita dalla
Commissione europea come
occasione per promuovere, in
tutti i Paesi membri dell’UE, lo
sport e l'attività fisica, che appaiono in progressivo declino, con una
serie di effetti negativi a catena quali: un aumento della spesa per
l’assistenza sanitaria, una minore produttività sul posto di lavoro e
una occupabilità ridotta. In tale ottica l’obiettivo di #BeActive è "far
muovere" i cittadini europei di tutte le età, background e condizioni
fisiche, per preservare la salute fisica e tenersi in forma.
In tutta Europa saranno proposti eventi sportivi a livello nazionale,
regionale o locale per sensibilizzare i cittadini su quattro "focus"
diversi: Educazione al movimento (Education); Attività fisica nei
luoghi di lavoro (Workplace); Attività fisica legata all'ambiente
(Outdoor); Sport e movimento nei club e centri fitness.
Per l'Italia la struttura di coordinamento degli eventi e delle attività
che si svolgeranno a livello nazionale, è stata individuata nell'Ufficio
per lo sport del Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie
e lo sport.
http://ec.europa.eu/sport/week/
Dal 15 giugno al 14 agosto è
stata
organizzata
dalla
Commissione
europea
la
#MyWeek
#BeActive
Challenge, una sfida a colpi di
selfie e video sui social
network mentre si pratica
sport o attività fisica.
Linee
guida
sulla
partecipazione:
Photo-Video Competition
1. iscriversi alla sfida, compilando il modulo online;
2. scegliere una settimana tra il 15 giugno e il 14 agosto in cui
dedicarsi alla sfida;
3. nella settimana scelta dedicarsi allo sport o all'attività fisica in
almeno tre giorni e durante uno di questi scattarsi un selfie o girare
un video mentre si pratica sport o attività fisica;
4. postare i video o le foto (minimo 3) su Facebook, Instagram o
Twitter utilizzando gli hashtag #BeActive e #MyWeek.
In premio tanti premi relativi a sport e fitness!
Segui EwoS su: Facebook Twitter o instagram con
#EWoS #beactive
http://ec.europa.eu/sport/week/take-part/register-photo-competition_en.htm
31
Premio giornalistico Lorenzo Natali. L’edizione 2015
Il
4
maggio
la
Commissione europea
ha
lanciato l'edizione 2015 del
premio
giornalistico
Lorenzo Natali,
istituito
nel 1992
in
memoria
dell’ex commissario per lo
sviluppo e strenuo difensore
della libertà di espressione,
della democrazia, dei diritti
umani e dello sviluppo, e
rivolto ai giornalisti che si
occupano
di
situazioni
sofferenza e degli scenari di
emergenza nel mondo. Il
premio di quest'anno, che
coincide con l'Anno europeo
per lo sviluppo 2015 ed è stato
bandito all'indomani della
Giornata mondiale della libertà di stampa, è ispirato al motto "Le
storie di oggi possono cambiare il nostro domani". I giornalisti
partecipanti avranno un'opportunità unica per far conoscere il loro
impegno per debellare la povertà in tutto il mondo e motivare le
persone a contribuire a migliorare le condizioni di vita delle rispettive
comunità.
Un’assoluta novità dell’edizione 2015 è l’estensione della
partecipazione ai giornalisti dilettanti, compresi i blogger, che
concorreranno in una categoria distinta.
Il premio Lorenzo Natali sarà assegnato, dunque, ad un giornalista
dilettante e ad un giornalista professionista selezionati su cinque aree
geografiche: Europa, Africa, Medio oriente e mondo arabo, America
latina e Caraibi, Asia e Pacifico. A ciascun vincitore verrà consegnato
un trofeo e un premio in denaro di 5 000 euro.
Una giuria indipendente valuterà altresì tutti i vincitori regionali del
Gran premio supplementare di 5 000 euro.
I vincitori saranno resi noti in occasione della cerimonia di
premiazione che si terrà in loro onore a Bruxelles nel dicembre 2015.
I lavori (radio, televisione, stampa, internet e blog) devono essere
presentati entro il 31 agosto 2015.
http://ec.europa.eu/europeaid/lnp
Premio Europeo per Donne Innovatrici
già conseguiti e non attività di
ricerca e innovazione di
lanciato una nuova edizione del Premio Europeo per Donne
prossimo sviluppo.. Alle tre
Innovatrici (EU Prize for Women Innovators), il concorso,
vincitrici verranno assegnati
attualmente finanziato dal programma Horizon 2020, che intende
premi in denaro ammontanti
dare riconoscimento alle donne che hanno beneficiato di
rispettivamente a 100mila
finanziamenti UE per la ricerca e l’innovazione, riuscendo a
euro (1° premio), 50mila euro
coniugare l’eccellenza scientifica con l'attitudine al business, creando
(2° premio) e 30mila euro (3°
imprese innovative e portando innovazioni sul mercato. Il concorso,
premio). La premiazione è
infatti, è aperto a tutte le donne che hanno fondato o co-fondato una
prevista per la primavera del
società e che hanno beneficiato, individualmente o come società, di
2016.
finanziamenti derivanti dai programmi UE a sostegno della ricerca e
Il concorso rimane aperto fino
dell’innovazione. Il premio, dunque, ricompensa risultati di ricerca
al 20 ottobre 2015.
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/topics/16071-wip-01-2015.html
Dopo il successo del 2011 e del 2015, la Commissione europea ha
32
Premio europeo per le città accessibili: lanciata l’edizione 2016
La
Commissione europea ha dato avvio all’edizione 2016
dell’Access City Award (il Premio europeo per le città accessibili).
Si tratta di un’iniziativa che punta a conferire un riconoscimento e a
dare visibilità alle città che si sono impegnate a realizzare interventi
esemplari per trasformare gli spazi urbani in ambienti liberi da
barriere per gli anziani e i disabili , con ricadute positive sulla vita di
tutti i cittadini.
Possono candidarsi le amministrazioni cittadine dell’UE con più di
50mila abitanti, che abbiano realizzato o pianificato misure e
interventi per migliorare l’accessibilità dell’ambiente urbano in
quattro ambiti: ambiente costruito e spazi pubblici, trasporti e
relative infrastrutture, nuove tecnologie (TIC), strutture e servizi
pubblici.
La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata alla
mezzanotte del 10 settembre 2015 (ora di Bruxelles). La cerimonia di
premiazione, che coinciderà con la conferenza per la Giornata
europea delle persone con disabilità, si terrà a Bruxelles il 7 dicembre
2015. La selezione avviene in due fasi: la prima a livello nazionale,
seguita da una selezione a livello europeo. Nella fase a livello
europeo, una giuria di esperti in materia di accessibilità, tra cui
rappresentanti del Forum europeo sulla disabilità, selezionerà tra le
città prescelte a livello nazionale (massimo tre città per Paese) le
vincitrici del primo, secondo e terzo premio. Inoltre, a due città sarà
assegnato un riconoscimento speciale nelle categorie "Accesso al
lavoro" e "Smart city accessibili". La menzione speciale nella
categoria “Accesso al lavoro” premierà gli sforzi delle città volti a
garantire che i servizi pubblici per l’impiego e le iniziative nel settore
privato facilitino l’inserimento
nel mondo del lavoro e
rendano le informazioni sulle
posizioni aperte accessibili alle
persone con disabilità.
La menzione speciale nella
categoria
“Smart
city
accessibili” riconoscerà gli
sforzi compiuti dalle città nel
percorso verso un’intelligenza
urbana
all’insegna
dell’inclusione, assicurando in
particolare che le tecnologie,
l’interfaccia utente e i relativi
servizi siano accessibili alle
persone con disabilità, in linea
con
i
principi
della
progettazione universale
Nell’edizione inaugurale del
2010, la città vincitrice è stata
Avila (Spagna), mentre negli
anni
successivi
si
sono
aggiudicate il primo premio la
città austriaca di Salisburgo, la
città tedesca di Berlino, la città
di Göteborg (Svezia) e l’anno
scorso anno la città svedese di
Borås.
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=88&eventsId=1058&furtherEvents=yes
33
Supplemento
Europa Bandi
Luglio
2015
L
a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una
selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi
comunitari in vigore nel periodo 2014-2020.
Premessa
I Programmi comunitari - Cosa
sono
I
programmi comunitari
rappresentano lo strumento
attraverso il quale vengono
erogati i cd. fondi a gestione
diretta,
ossia
quei
finanziamenti
inseriti
nel
bilancio della Comunità e
gestiti
direttamente
e
centralmente
dalla
Commissione Europea che
effettua,
senza
ulteriori
passaggi, il trasferimento dei
fondi ai beneficiari. Tali
programmi, concepiti per
attuare
le
politiche
comunitarie in varie aree
tematiche
attraverso
la
cooperazione tra soggetti di
diversi Stati membri o di Stati
terzi, sono generalmente di
durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del
Consiglio o in co-decisione con il Parlamento
europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le
misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali
proponenti e le percentuali di cofinanziamento.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso
gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”,
pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in
tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web
delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle
Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for
Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della
possibilità di presentare una proposta progettuale.
Principali caratteristiche:
• A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari
(soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità
pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria,
università, ecc. (solo raramente a persone fisiche);
• Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie
innovative e riproducibili anche in altri Paesi europei;
34
• Quasi sempre i progetti
devono essere presentati da
consorzi composti da più
partner di diversi paesi
Europei
(requisito
della
transnazionalità);
•
Si
parla
di
“cofinanziamento” in quanto
la sovvenzione comunitaria,
salvo rare eccezioni, nel
campo
degli
aiuti
allo
sviluppo, copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale
diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non
può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività).
L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla
Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili
di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento
alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite
negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare
i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori
nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles.
Come accedere alle risorse: nuova guida della Commissione
Si segnala che la Commissione europea ha recentemente pubblicato una guida sull’utilizzazione dei fondi
europei.
La guida, in inglese, è intitolata ‘A beginner’s guide to EU funding’ e fornisce le informazioni di base su
strumenti, programmi e procedure per accedere ai finanziamenti europei, rivolgendosi a sei tipologie di
beneficiari principali: .PMI, Ong, giovani, ricercatori, agricoltori, autorità pubbliche.
I Programmi 2014 - 2020
La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata
messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi
della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della
programmazione UE post 2013.
In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si
traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI
all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria
culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa)
e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta
il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata
allo sport.
Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta
contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi.
Di seguito, le schede descrittive dei vari programmi e la nostra selezione di bandi aperti.
L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria,
categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è
completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari.
Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione
dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse.
AMBIENTE & ENERGIA
Programma di riferimento:
LIFE 2014-2020
Obiettivi del programma: il
programma
LIFE
per
l’ambiente e l’azione per il
clima 2014-2020 sostituisce
l'attuale programma Life+.
Persegue i seguenti obiettivi
generali:
 contribuire al passaggio a
un’economia efficiente in
termini di risorse, con minori
emissioni di carbonio e
resiliente
ai
cambiamenti
35
climatici,
contribuire
alla
protezione e al miglioramento
della qualità dell’ambiente e
all’interruzione
e
all’inversione del processo di
perdita
di
biodiversità,
compresi il sostegno alla rete
Natura 2000 e il contrasto al
degrado degli ecosistemi;
 migliorare
lo
sviluppo,
l’attuazione e l’applicazione
della
politica
e
della
legislazione ambientale e
climatica
dell’Unione,
e
catalizzare
e
promuovere
l’integrazione degli obiettivi
ambientali e climatici nelle
altre politiche dell’Unione e
nella pratica nel settore
pubblico e privato, anche
attraverso l’aumento della loro
capacità;
 sostenere maggiormente la
governance ambientale e
climatica a tutti i livelli,
compresa
una
maggiore
partecipazione della società
civile, delle ONG e degli attori
locali
 sostenere l'attuazione del
Settimo programma d'azione
per l'Ambiente.
In tal modo, il programma
LIFE
contribuisce
allo
sviluppo sostenibile e al
raggiungimento degli obiettivi
e alle finalità della strategia
Europa 2020.
Struttura del programma:
E’
suddiviso
in
due
sottoprogrammi:
 “Ambiente” - prevede il
finanziamento di progetti nei
tre settori già interessati nel
passato: Ambiente e uso
efficiente
delle
risorse;
Natura
e
biodiversità;
Governance e informazione
in materia ambientale (75%
del budget).
 “Azione per il clima” –
nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere
presentati progetti nei settori
Mitigazione dei cambiamenti
climatici; Adattamento ai
cambiamenti
climatici;
Governance e informazione
in materia di clima (25% del
budget).
Tra le novità di questa nuova
programmazione 2014-2020 di
Life figura il finanziamento di
nuova tipologia di progetti,
denominati
“progetti
integrati”. Questi progetti
sono finalizzati a migliorare
l'attuazione delle politiche
ambientale e climatica e la loro
integrazione
nelle
altre
politiche,
in
particolare
attraverso una mobilitazione
coordinata
di
altri
finanziamenti
dell'Unione,
nazionali e privati, che
perseguono
obiettivi
ambientali o climatici.
Oltre ai progetti integrati
possono essere finanziati i
cosiddetti
“
progetti
tradizionali”
che
comprendono:
progetti
pilota: - progetti dimostrativi: progetti di buone pratiche: che
applicano tecniche, metodi e
approcci adeguati, efficaci
sotto il profilo economico e
all'avanguardia, tenendo conto
del contesto specifico del
progetto; - progetti integrati progetti
d'informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione.
Inoltre il nuovo Life prevede
anche il finanziamento di progetti
preparatori
che
rispondono
alle
esigenze
specifiche
connesse
all'attuazione e allo sviluppo
delle
politiche
e
della
legislazione dell'Unione in
materia ambientale o climatica
e progetti di assistenza tecnica
volti a sostenere l'elaborazione
di progetti integrati.
Sono
inoltre
previste
“sovvenzioni
di
funzionamento”, destinate a
coprire
alcune
spese
amministrative e operative di
organizzazioni senza scopo di
lucro che perseguono finalità
di interesse generale europeo,
che sono attive principalmente
nel settore dell'ambiente o
dell'azione per il clima e sono
coinvolte
nello
sviluppo,
nell'attuazione
e
nell'applicazione della politica
e
della
legislazione
dell'Unione.
36
Sono
inoltre
previste
“sovvenzioni
di
funzionamento”, destinate a
coprire
alcune
spese
amministrative e operative di
organizzazioni senza scopo di
lucro che perseguono finalità
di interesse generale europeo,
che sono attive principalmente
nel settore dell'ambiente o
dell'azione per il clima e sono
coinvolte
nello
sviluppo,
nell'attuazione
e
nell'applicazione della politica
e
della
legislazione
dell'Unione.
Il programma Life è suddiviso
in
due
periodi
di
programmazione: 2014-2017 e
2018-2020.

Invito
a
presentare
proposte
2014 - NON
pubblicato su GUUE
La call copre proposte per
entrambi i sottoprogrammi
(Ambiente
e
Clima).
Attualmente
sono
ancora
aperte le candidature per il
finanziamento della seguente
tipologia di progetti:
 Progetti di rafforzamento
delle
capacità
(Capacity
Building): con tale espressione
si intendono progetti che
mirano ad aiutare e finanziare
attività collegate allo sviluppo
di capacità all’interno degli
Stati Membri anche col fine di
migliorarne la partecipazione
a LIFE, passando per il 75%
dei progetti con oggetto gli
habitat e le specie prioritarie.
Scadenza: le proposte di
rafforzamento delle capacità
possono essere presentate su
base continua fino al 30
settembre 2015, ore 16 - ora
locale di Bruxelles - (cd o dvd).
Invito a presentare proposte
2015
Azioni finanziabili: Il bando
LIFE 2015 riguarda le varie
tipologie di progetti
di
entrambi
i
due
sottoprogrammi di LIFE.
Per il Sottoprogramma per
l’Ambiente, l’invito riguarda
le sovvenzioni di azione dei
progetti
“Tradizionali”
(buone
pratiche,
pilota,
dimostrativi,
informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione),
Preparatori,
Integrati e di Assistenza
tecnica dei progetti integrati.
Per
il
Sottoprogramma
Azione per il Clima, l’Invito
riguarda le sovvenzioni di
azione
dei
progetti
“Tradizionali”
(buone
pratiche, pilota, dimostrativi,
informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione) e per i progetti
Integrati e di Assistenza dei
progetti integrati.
Di seguito, sono riportate
sinteticamente
le
caratteristiche delle diverse
categorie di progetti eleggibili:
 progetti di buone pratiche:
applicano tecniche, metodi e
approcci adeguati, efficaci
sotto il profilo economico e
all’avanguardia,
tenendo
conto del contesto specifico
del progetto;

progetti
pilota:
applicano una tecnica/un
metodo mai applicato e
sperimentato prima/altrove e
che
offrono
potenziali
vantaggi ambientali/climatici
rispetto alle attuali migliori
pratiche;
 progetti
dimostrativi:
mettono
in
pratica,
sperimentano, valutano e
diffondono
azioni,
metodologie o approcci nuovi
o sconosciuti nel contesto
specifico del progetto;

progetti
di
informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione: sono volti a
sostenere la comunicazione, la
divulgazione di informazioni e
la
sensibilizzazione
nell'ambito
dei
sottoprogrammi.
 progetti
preparatori:
identificati
principalmente
dalla
Commissione
in
cooperazione con gli Stati
membri per rispondere alle
esigenze specifiche connesse
allo sviluppo e all'attuazione
delle
politiche
e
della
legislazione UE in materia di
ambiente o clima;
 progetti
integrati:
finalizzati ad attuare su una
vasta scala territoriale piani o
strategie ambientali/climatici
previsti dalla legislazione UE
in materia di ambiente/clima,
sviluppati sulla base di altri
atti UE o elaborati dalle
autorità degli Stati membri;
settori
prioritari:
natura,
acqua, rifiuti, aria, mitigazione
dei cambiamenti climatici e
adattamento ai medesimi;
 progetti
di
assistenza
tecnica:
forniscono
un
sostegno
finanziario
per
aiutare
i
richiedenti
a
elaborare progetti integrati;
 progetti di rafforzamento
delle capacità: forniscono un
sostegno
finanziario
alle
attività
necessarie
per
rafforzare la capacità degli
Stati membri al fine di
permettere loro di partecipare
in maniera più efficace al
programma LIFE (ammissibili
solo per alcune categorie di
Paesi);
Candidati ammissibili: enti
pubblici
e
organizzazioni
private commerciali e non
commerciali (comprese le
ONG) con sede nell’UE;
organismi ammissibili con
sede nei Paesi e territori
d’oltremare
possono
partecipare a un progetto in
qualità di beneficiari associati,
a condizione che la loro
presenza conferisca valore
aggiunto al progetto e che la
realizzazione di attività al di
fuori del territorio UE sia
funzionale al raggiungimento
degli obiettivi del progetto.
I progetti integrati dovrebbero
prevedere il coinvolgimento
(possibilmente come leader)
delle
autorità
competenti
incaricate dell’attuazione dei
piani/strategie relative al
tema oggetto del progetto.
Budget: la dotazione
finanziaria complessiva
prevista per il programma è di
circa 3. 456,66 milioni di euro.
Il budget 2015 dispone:
- per il sottoprogramma
Ambiente: di 184.141.337
euro
dei
quali
indicativamente il 55% per
progetti per la conservazione
della
natura
e
la
biodiversità). L’8,44% dei
fondi stanziati per progetti
diversi dai progetti integrati
è destinato all’Italia.
- per il sottoprogramma
Azione per il clima:di
56.670.000 euro.
Il contributo massimo per i
progetti sarà del 60% dei
costi ammissibili di progetto,
con le seguenti eccezioni:
- progetti Ambiente-Natura e
biodiversità: nel caso di
habitat o specie prioritarie il
contributo può arrivare al
75%;
- progetti di rafforzamento
delle capacità: il contributo
copre fino al 100% dei costi
ammissibili.
Scadenze:
1° ottobre 2015: per progetti
tradizionali
nei
settori
Ambiente e Uso efficiente
delle
risorse
7 ottobre 2015: per progetti
tradizionali
nei
settori
Natura e biodiversità e
Governance e informazione
ambientale
15 settembre 2015: per
progetti
tradizionali
nel
sottoprogramma Azioni per
il
clima
30 ottobre 2015: per progetti
preparatori
nei
due
sottoprogrammi
1° ottobre 2015: invio
idea/progetto (concept note)
e
marzo/aprile
2016
(progetto completo): per
progetti integrati nei due
sottoprogrammi
15 settembre 2015: per
progetti di assistenza tecnica
nei
due
sottoprogrammi)
30 settembre 2015: per
progetti di capacity building.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life.htm
Le domande vanno presentata on line al link eProposal:
https://webgate.ec.europa.eu/eproposalWeb/
Punto di Contatto Nazionale del Programma presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare - Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia
e-mail: [email protected]
ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA
Programma di riferimento:
Europa per i cittadini
2014 - 2020
Il Programma "Europa per i
cittadini"
2014-2020,
introducendo
debite
modifiche e innovazioni, si
pone a proseguimento del
conclusosi
Programma
"Europa per i Cittadini 20072013", rivelatosi di estremo
successo a livello europeo e in
particolare nazionale.
Obiettivi: il Programma mira
ad avvicinare i cittadini
europei all’UE, proponendosi
di:
 contribuire
alla
comprensione, da parte dei
cittadini,
della
storia
dell’Unione Europea e della
diversità culturale che la
caratterizza;
 promuovere la cittadinanza
europea e migliorare le
condizioni
per
la
partecipazione
civica
democratica a livello di
Unione europea.
Nell’ambito di tali finalità
generali, gli obiettivi specifici
perseguiti sono:

sensibilizzare
alla
memoria, alla storia e ai valori
comuni dell'Unione europea,
nonché alle sue finalità, quali
la promozione della pace, dei
valori
condivisi
e
del
benessere dei suoi cittadini,
stimolando il dibattito, la
riflessione e lo sviluppo di reti;
 incoraggiare
la
partecipazione democratica e
civica dei cittadini a livello di
Unione,
permettendo
ai
cittadini
di
comprendere
meglio
il
processo
di
elaborazione
politica
dell'Unione
e
creando
condizioni
adeguate
per
38
favorire l'impegno sociale, il
dialogo interculturale e il
volontariato.
Struttura del Programma: il
programma è composto da 2
strand: “Memoria europea
attiva”
e
“Impegno
democratico e partecipazione
civica”, a sua volta articolato
in
3
sotto-misure
(Gemellaggio tra città; Reti di
città; Progetti della società
civile) e da una sezione
trasversale
“Azione
orizzontale
di
valorizzazione”,
volta
a
valorizzare i risultati dei
progetti selezionati e ad
incrementare
l’impatto
e
l’efficacia del Programma.
La Commissione europea-DG
Communication
è
responsabile
dell’attuazione
del Programma. In particolare,
ne stabilisce il bilancio, i temi
prioritari, gli obiettivi e
definisce i criteri di selezione
dei progetti.
La Commissione si avvale
dell’Agenzia Esecutiva per
l’Istruzione, gli Audiovisivi e
la Cultura (EACEA), per
l’attuazione
pratica
della
maggior parte delle azioni del
Programma.
L’EACEA
è
responsabile anche degli ECPs
– Europe for Citizens Points,
strutture nazionali stabilite nei
paesi
partecipanti
al
Programma che si occupano di
una diffusione mirata e
capillare delle informazioni
sul Programma Europa per i
Cittadini,
supportando
i
potenziali beneficiari delle
sovvenzioni. L’ECP – Europe
for Citizens Point Italy, istituito
dal 2008 presso il Ministero
dei Beni e delle Attività
Culturali, costituisce il Punto
di Contatto Nazionale per
l’Italia.
La “Guida al programma”,
pubblicata dall’ l’Agenzia
esecutiva EACEA, si applica
per tutto il suo periodo di
operatività (2014-2020).
La Guida ha lo status di un
bando e costituisce pertanto
documento fondamentale per
la presentazione di progetti.
Fornisce, infatti informazioni,
dettagliate (requisiti delle
azioni,
procedure
di
candidatura
e
selezione,
cofinanziamento e scadenze)
nel quadro dei 2 principali assi
che
compongono
il
programma.
Azioni:
STRAND 1
(MEMORIA EUROPEA
ATTIVA)
Lo Strand 1 promuove:
- progetti di riflessione sui
regimi totalitari nella storia
europea, soprattutto, ma non
esclusivamente, il Nazismo
che ha causato l’Olocausto, lo
Stalinismo, il Fascismo e i
regimi totalitari comunisti,
come
pure
la
commemorazione delle loro
vittime;
- progetti riguardanti gli altri
momenti fondamentali della
recente storia europea.
I
progetti
dovrebbero
includere diverse tipologie di
organizzazioni e/o sviluppare
diversi tipi di attività tra loro
complementari (ad es. ricerca,
processi di apprendimento
informali, conferenze, dibattiti
pubblici, mostre) e/o che
coinvolgano
cittadini
provenienti da diversi gruppi
target.
I progetti dovrebbero essere
realizzati
a
livello
internazionale
(tramite
la
creazione di partenariati e reti
multi-nazionali) e/o essere
caratterizzati da una chiara
dimensione europea.
STRAND 2
(IMPEGNO
DEMOCRATICO E
PARTECIPAZIONE
CIVICA))
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra città”: co-finanzia progetti
che riuniscano un numero
considerevole di cittadini di
città gemellate attorno a temi
legati
agli
obiettivi
del
Programma. Il concetto di
gemellaggio deve essere inteso
in senso lato, riferendosi sia a
documenti di gemellaggio
tradizionali, sia ad altre forme
di accordi di partenariato tra
città a lungo termine, volti a
favorire la cooperazione a vari
livelli e a rafforzare i
collegamenti culturali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
co-finanzia
progetti
di
municipalità e enti senza
scopo di lucro che operano
insieme su temi comuni, con
una prospettiva di lunga
durata, e che siano in grado di
creare reti per stabilire e
rafforzare la cooperazione
internazionale.
I
progetti
devono altresì promuovere lo
scambio
di
esperienze,
opinioni e “buone pratiche”
39
sui temi posti al centro del
dibattito.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società
civile”:
supporta
progetti promossi da reti di
partenariato
internazionali,
che coinvolgano direttamente i
cittadini. I progetti dovrebbero
consentire a cittadini di diversi
contesti di confrontarsi e agire
insieme
su
temi
legati
all’Unione europea e alle sue
politiche, con lo scopo di dar
loro
l’opportunità
di
partecipare concretamente al
processo
di
integrazione
europea.
Priorità 2015 - Alla fine dello
scorso anno la Commissione
europea ha adottato il suo
programma di lavoro per il
Programma “Europa per i
cittadini” nel 2015 e ha
definito le priorità annuali del
programma che sono:
 Per lo Strand 1 (Memoria
europea):
il
settantesimo
anniversario della fine della
Seconda Guerra Mondiale. In
tale
ambito,
i
progetti
potranno riguardare:
- la
Seconda
Guerra
Mondiale e la connessa
affermazione di fenomeni di
intolleranza che hanno portato
al compimento di crimini
contro l’umanità;
- le
conseguenze
della
Seconda Guerra Mondiale per
l’architettura
post-guerra
dell’Europa: le sue divisioni e
la Guerra Fredda, da un lato, e
l’inizio
del
processo
di
integrazione europea, a partire
dalla
Dichiarazione
di
Schuman del 1950, dall’altro.

Per lo strand 2
(Impegno
democratico
e
partecipazione
civica):
il
dibattito
sul
futuro
dell’Europa. Il dibattito, teso
ad approfondire le aspettative
degli Europei nei confronti
dell’UE, in tempi di crisi
economica e a seguito delle
elezioni parlamentari tenutesi
a maggio 2014, dovrebbe
prendere le mosse dagli
avvenimenti accaduti nella
storia europea e, soprattutto,
considerare i risultati concreti
ottenuti dall’Unione Europea.
Il dibattito non dovrebbe
essere circoscritto ai cittadini
che sono già in favore
dell’Unione
europea,
ma
coinvolgere anche i cittadini
che
finora
non
hanno
supportato l’idea dell’Unione
o che la rifiutano o che
pongono in discussione i
traguardi da essa raggiunti.
Candidati ammissibili:
Strand 1 (Memoria Europea
Attiva): autorità pubbliche
locali/regionali
(ad
es.
municipalità,
provincie,
regioni) o enti non a scopo di
lucro, quali associazioni di
sopravvissuti,
associazioni
culturali, enti di istruzione e di
ricerca.
Strand 2 “Impegno
democratico e partecipazione
civica”:
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
circa il 60%
per l’asse 2
tra
città”:
municipalità,
“Impegno
democratico
e
comitati
di
gemellaggio
partecipazione civica” e circa
rappresentanti gli enti locali,
il 10% per l’asse trasversale
enti non a scopo di lucro
“Azione
orizzontale
di
rappresentanti gli enti locali.
valorizzazione”. I rimanenti
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
stanziamenti sono erogati a
municipalità,
comitati
di
copertura delle spese generali
gemellaggio, altri livelli di
amministrative e tecniche del
autorità locale/regionale (ad
programma.
es.
provincie,
regioni),
La
massima
sovvenzione
federazioni/associazioni
di
richiedibile per un progetto è
autorità locali; enti non a
così fissata in relazione a
scopo di lucro rappresentanti
ciascun ambito di riferimento:
gli enti locali; i partner
Strand 1 (Memoria Europea
possono essere organizzazioni
Attiva): 100.000 euro.
non a scopo di lucro.
Strand 2
sotto-misura 1
Sotto-misura 3 “Progetti della
“Gemellaggio tra città”: 25.000
società civile”: enti non a
euro.
scopo di lucro, come ad
Strand 2 sotto-misura 2 “Reti
esempio organizzazioni della
di città”: 150.000 euro.
società civile, associazioni
Strand 2
sotto-misura 3
culturali, enti di ricerca, enti di
“Progetti della società civile”:
istruzione;
le
autorità
150.000 euro.
locali/regionali
possono
Scadenze:
essere partner.
1° settembre 2015 (Gemellaggi
Finanziamento: il bilancio
fra città; Reti di città).
totale del Programma 20142020 è pari a 185.468.000EUR
così distribuiti: circa il 20%
destinato
per l’asse 1
(Memoria Europea Attiva),
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens; http://www.europacittadini.it/
ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA
Programma di riferimento:
EUROPA CREATIVA
Struttura: Europa creativa è il
nuovo programma UE a
sostegno dei settori culturali e
creativi che fonde ed accorpa i
tre precedenti programmi
indipendenti: Cultura 2007-
2013, MEDIA 2007 e MEDIA
Mundus.
E’
composto
da
due
sottoprogrammi:
- CULTURA, dedicato in
modo
specifico al
settore
culturale e creativo;
- MEDIA, relativo al settore
degli audiovisivi;
- e da una sezione tran
settoriale – che prevede
l’introduzione di un fondo di
garanzia per agevolare prestiti
alle organizzazioni e imprese
creative - che partirà nel 2016.
Budget:
il
programma
“Europa Creativa” ha una
disponibilità finanziaria di
40
14.6 miliardi di euro per il
periodo 2014 - 2020 ( 9% in più
rispetto
ai
programmi
precedenti) così distribuiti:
1. il 31% dei fondi destinato
allo Strand “Cultura”;
2. il 56% dei fondi allocato
per lo Strand “Media”;
3. il 13% dei fondi destinato
allo Strand “trasversale”.
Il programma Europa creativa
è gestito a livello centrale
dall'Agenzia esecutiva per
l'istruzione, gli audiovisivi e
la cultura (EACEA).
Esiste poi la rete dei Creative
Europe Desks, creata dalla
Commissione Europea per
fornire assistenza tecnica
gratuita
ai
potenziali
beneficiari di Europa Creativa
e
per
promuovere
il
Programma in ogni Paese
partecipante al Programma. Il
desk ufficiale dell’Italia, parte
della rete, è il Creative Europe
Desk Italia, coordinato dal
Ministero dei Beni e della
Attività Culturali e del
Turismo.
E’
formato
dall'Ufficio
Cultura
e
dall'Ufficio
MEDIA,
rispettivamente responsabili
del Sottoprogramma Cultura e
del Sottoprogramma MEDIA.
SOTTO-PROGRAMMA
CULTURA
All’interno
del
sottoprogramma sono previste
quattro
opportunità
di
finanziamento:
1. progetti di cooperazione
europea;
2. reti europee;
3. piattaforme europee;
4. progetti di traduzione
letteraria.
Possono partecipare tutti gli
operatori (pubblici e privati)
che operano nel settore
culturale e creativo da almeno
2 anni e che hanno la sede
legale in uno dei Paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa.
Esempi:
associazioni
e
istituzioni
culturali;
fondazioni; case editrici; enti
pubblici
(dipartimenti
di
settore); industrie culturali e
creative; università e centri di
ricerca
(dipartimenti
di
settore); network culturali
europei; osservatori culturali
internazionali.
Progetti di
cooperazione europea
Obiettivi/azioni: i principali
obiettivi del sostegno ai
progetti
di
cooperazione
culturale
a
livello
transnazionale riguardano:
 il rafforzamento della
capacità dei settori culturali e
creativi europei di operare a
livello
transnazionale
(obiettivo 1). A tale obiettivo
sono collegate le seguenti
priorità:
Priorità 1.1: supportare azioni
che forniscano agli operatori
culturali
e
creativi
competenze, capacità e knowhow
per
contribuire
al
rafforzamento
dei
settori
culturali e creativi, includendo
l’utilizzo
delle
tecnologie
digitali, approcci innovativi di
audience
development
e
sperimentando nuovi modelli
di business.
Priorità 1.2: supportare azioni
che consentano agli operatori
culturali
e
creativi
di
collaborare
a
livello
internazionale
e
di
internazionalizzare le loro
carriere
all’interno
e
all’esterno
dei
confini
dell’Unione
Europea
,
possibilmente
mediante
strategie di lungo termine.
Priorità 1.3: fornire sostegno
per
rafforzare
la
collaborazione e il networking
tra le organizzazioni culturali
e creative in Europa, al fine di
facilitare
l’accesso
alle
opportunità professionali.
 la
promozione
della
circolazione transnazionale
delle opere culturali e
creative
e
la
mobilità
transnazionale
degli
operatori culturali e creativi,
con particolare riguardo agli
artisti (obiettivo 2). Le priorità
sono:
Priorità 2.1: supportare attività
culturali
di
respiro
internazionale quali mostre,
scambi e festival.
Priorità 2.2: supportare la
circolazione della letteratura
europea al fine di garantire la
più
ampia
accessibilità
possibile;
41
Priorità
2.3:
supportare
l’”audience
development”
come strumento per stimolare
interesse nei confronti delle
opere culturali e creative
europee, oltre che verso il
patrimonio culturale tangibile
e intangibile, nonché per
migliorare l'accesso a tale
patrimonio.
L'obiettivo
principale
è
aiutare
gli
artisti/operatori
culturali
europei e le loro opere a
raggiungere un pubblico il più
possibile ampio in Europa ed
estendere l'accesso alle opere
culturali da parte dei gruppi
sottorappresentati
Tipologie di progetti: in base
agli obiettivi, le priorità, la
natura e l'impatto del progetto
è possibile scegliere tra due
categorie di finanziamento
che si differenziano per il
numero minimo dei Paesi
partecipanti
(partenariato),
l’importo e la percentuale del
cofinanziamento:
- Categoria 1: progetti di
cooperazione su piccola scala.
Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 2 partner
provenienti da almeno 3
diversi Paesi partecipanti al
Sottoprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni. Almeno un
partner deve provenire da un
paese EU o EFTA.
- Categoria 2: progetti di
cooperazione su larga scala Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 5 partner
provenienti da almeno 5
diversi paesi partecipanti al
Subprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni.
Per entrambe le categorie di
progetti, la durata massima
(periodo di ammissibilità) è 48
mesi.
Prossima pubblicazione call:
luglio 2015.
Scadenza: ottobre 2015.
Network (Reti europee)
Questa misura offre supporto
alle reti europee attive nei
settori culturali e creativi, il
cui obiettivo è rafforzare la
capacità dei settori culturali e
creativi e la collaborazione in
rete a livello internazionale, al
fine di facilitare l’accesso alle
opportunità
professionali,
rafforzare la competitività e
promuovere l’innovazione di
questi settori.
I network sono strutture
complesse di almeno 15
organizzazioni europee già
esistenti,
basate
su
un
approccio business to business:
sono gli operatori culturali che
si confrontano e scambiano
informazioni tra loro per
rafforzare la capacità del
settore in cui operano. I
riflettori della call sono quindi
tutti puntati sullo scambio di
esperienze degli operatori
culturali.
Prossima pubblicazione call:
luglio 2016.
Scadenza: 5 ottobre 2016.
Piattaforme europee
Questa misura offre supporto
alle piattaforme culturali che
mirano a: promuovere lo
sviluppo dei talenti emergenti
e incentivare la mobilità
transnazionale degli operatori
culturali e creativi e la
circolazione
delle
opere;
contribuire ad aumentare il
prestigio e la visibilità degli
artisti e dei creatori impegnati
in termini di programmazione
europea, attraverso attività di
comunicazione; creare un
marchio di qualità europeo.
A differenza dei network, le
piattaforme prevedono un
approccio
business
to
consumers: i riflettori della call
sono, quindi, puntati sulla
visibilità degli artisti e dei
creatori, soprattutto quelli
emergenti, che rappresentano
la cultura europea.
Progetti di
traduzione letteraria
Obiettivi:
questa linea di
finanziamento offre supporto
ai progetti di traduzione
letteraria che promuovano la
diversità culturale e linguistica
nell’Unione e in altri Paesi che
partecipano
al
sottoprogramma
Cultura.
Le priorità sono: sostenere la
circolazione e la promozione
della letteratura europea, tra
cui l’uso appropriato delle
tecnologie
digitali;
incoraggiare la traduzione e la
promozione nel lungo termine
di una letteratura europea di
elevata qualità. Una priorità
ulteriore di questa misura di
sostegno sarà elevare il profilo
dei traduttori. A tal fine, in
ogni opera tradotta l’editore
dovrà includere una biografia
del
traduttore.
I
progetti
finanziabili
riguardano esclusivamente la
traduzione di almeno 3 opere
di narrativa sia in formato
cartaceo, sia elettronico e
prevedono due categorie:
categoria 1: progetti biennali;
categoria 2: accordo quadro di
partenariato.
Candidati ammissibili: tutte
le case editrici e i gruppi
editoriali
legalmente
riconosciuti in uno dei paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa da almeno
due anni. Le persone fisiche
non sono ammissibili.
Prossima pubblicazione call:
novembre 2015.
Scadenza: febbraio 2016.
SOTTO-PROGRAMMA
MEDIA
Il sottoprogramma MEDIA
supporta finanziariamente le
industrie cinematografiche e
audiovisive
dell'UE
nello
sviluppo,
distribuzione
e
promozione del loro lavoro.
Aiuta ad avviare progetti di
dimensione europea e ad
incrementare l’utilizzo delle
nuove tecnologie; consente ai
film europei e alle opere
audiovisive di trovare mercati
oltre i confini nazionali ed
europei; finanzia programmi
di formazione e di sviluppo.
Inviti
a
presentare
proposte nell’ambito del
sottoprogramma Media
 Sostegno
alla
distribuzione di film europei
non nazionali – Sistema
"Agenti di vendita". Invito a
presentare
proposte
EAC/S21/2013.
Scadenza: 1° marzo 2016
(Reinvestimenti).
 Sostegno
alla
distribuzione di film europei
non nazionali – Sistema
"Cinema Automatic". Invito a
presentare
proposte
EACEA/27/2014.
Scadenza: 2 agosto 2016
(Reinvestimenti).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
Il sito ufficiale del programma:
http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/index_en.htm
42
Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura:
Sottoprogramma Cultura:
http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/culture_en
Sottoprogramma Media:
http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/media_en
La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale:
http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html
Sito Creative Europe Desk Italia:
Ufficio cultura: http://cultura.cedesk.beniculturali.it/
Ufficio MEDIA: http://www.media-italia.eu/home/
ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT
Obiettivi del Programma: il
dell'insegnamento in Europa e
Programma di riferimento:
nuovo programma integrato
oltre.
Erasmus +
Erasmus+
è
il
nuovo
programma
dell'UE
per
l'istruzione, la formazione, la
gioventù e lo sport per il
periodo
2014-2020
che
raggruppa
i
programmi
dell'UE già esistenti in questi
settori:
Apprendimento
permanente
(Erasmus,
Leonardo da Vinci, Comenius,
Grundtvig) e Gioventù in
Azione,
più
i
cinque
programmi di cooperazione
internazionale
nel
settore
dell’istruzione
superiore,
Erasmus Mundus, Tempus,
Alfa, Edulink e il programma
di cooperazione bilaterale con
i
Paesi
industrializzati.
Comprende anche azioni nel
nuovo settore di competenza
europea, lo sport.
sui propone di contribuire agli
obiettivi
della
strategia
Europa
2020
e
del
quadro strategico
per
l'istruzione e la formazione
2020 (ET2020), al quadro
rinnovato
di
cooperazione europea
in
materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile
dei Paesi terzi nel settore
dell’istruzione superiore e allo
sviluppo della dimensione
europea dello sport. In
particolare, esso si propone di
contribuire a raggiungere i
seguenti obiettivi principali
di Europa 2020: riduzione dei
tassi di abbandono scolastico;
aumento del numero di
studenti di età compresa fra i
30
e i
34
anni che
abbiano completato il livello
terziario di istruzione.
Tra gli obiettivi specifici:
promuovere la partecipazione
dei giovani alla società;
migliorare l'occupazione dei
giovani e aprire loro nuove
opportunità, aiutandoli ad
acquisire
competenze
aggiuntive attraverso lo studio
e la formazione all'estero;
innalzare
la
qualità
43
Struttura del Programma: il
programma è incentrato su
tre attività chiave, trasversali
a diversi settori:
 Attività chiave 1 – Mobilità
individuale
a
fini
di
apprendimento (KA 1) Questa
azione
chiave
supporta:
- Mobilità
degli
giovani,
insegnanti,
professori,
formatori, giovani lavoratori,
personale di istituzioni allievi
e del personale: opportunità
per studenti, allievi, volontari,
formative e di organizzazioni
appartenenti alla società civile,
di
intraprendere
un’esperienza
di
apprendimento in un paese
straniero fino ad una durata di
un anno.
- Borse di studio congiunte:
borse di studio attribuite ai
migliori studenti di master che
offrono la possibilità di
prendere parte a programmi
internazionali e integrati di
studio di livello superiore
organizzati
da
consorzi
universitari.
 Attività chiave 2
–
Cooperazione
per
l’innovazione e le buone
pratiche (KA 2) Questa
comprende:
- Partenariati
strategici
transnazionali
volti
a
sviluppare
iniziative
che
affrontano uno o più settori
della
formazione,
dell'istruzione e della gioventù
e a promuovere l'innovazione,
lo scambio di esperienze e di
know-how tra i diversi tipi di
organizzazioni
coinvolte
nell'istruzione, formazione e
gioventù o in altri settori
pertinenti.
- Nuovi
partenariati
innovativi,
le
cosiddette
“Alleanze per la conoscenza”
(“Knowledge Alliances”), e
le “Alleanze per le abilità
settoriali”
(Sector
Skills
Alliances) che costituiranno
sinergie
tra
il
mondo
dell’istruzione e quello del
lavoro
consentendo
agli
istituti d’istruzione superiore,
ai formatori e alle imprese di
incentivare l’innovazione e lo
spirito imprenditoriale nonché
di elaborare nuovi programmi
e qualifiche per colmare le
lacune a livello delle abilità.
- Progetti di rafforzamento
delle capacità, a sostegno
della cooperazione con i paesi
partner,
nei
settori
dell'istruzione superiore e
della gioventù.
- Piattaforme di supporto
informatico, come eTwinning
(gemellaggi elettronici fra
scuole),
la
piattaforma
europea per la formazione
continua (EPALE) e il Portale
Europeo per i Giovani, che
offrono
spazi
di
collaborazione virtuali,.
 Attività chiave 3 - Riforma
delle politiche (KA 3) Questa
misura
finanzia
incontri fra giovani e decisori
politici nel settore delle
politiche giovanili.
Alle 3 azioni chiave si
aggiungono:
- Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e
docenze sull’Unione Europea,
e dialogo fra accademici e
decisori politici europei.
- Azioni nel settore dello
sport - In tale ambito il
programma si concentra su
progetti transnazionali volti a
sostenere gli sport amatoriali e
ad
affrontare
le
sfide
transfrontaliere quali le partite
truccate, il doping, la violenza
e il razzismo, nonché a
promuovere il buon governo,
la
parità
di
genere,
l’inclusione.
Il Programma Erasmus+ 20142020
è
gestito
dalla
Commissione europea, DG
Istruzione e Cultura, con
l’assistenza
dell’Agenzia
esecutiva per l’istruzione, gli
audiovisivi e la cultura
(EACEA)
e delle Agenzie
nazionali dei diversi paesi
partecipanti.
Per
l’implementazione
operativa
dei
Programmi
settoriali in Italia e la gestione
delle azioni decentrate, le
Autorità
nazionali
hanno
congiuntamente affidato la
gestione dei Sottoprogrammi a
tre Agenzie nazionali:
- Agenzia
nazionale
Erasmus+
INDIRE
http://www.indire.it/
- Agenzia
nazionale
Erasmus+
ISFOL
http://www.isfol.it/
- Agenzia nazionale per i
Giovani
http://www.agenziagiovani.it/
Budget: il bilancio totale
allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di euro.
Finanziamenti
addizionali
dovrebbero venire stanziati
per la mobilità nel campo
dell’istruzione superiore e per
la costituzione di capacità con
il coinvolgimento di Paesi
terzi; le negoziazioni al
riguardo saranno ultimate nel
corso del 2014.
nell’ambito del programma Erasmus+
Bando n. 1
Invito a presentare proposte
2015EAC/A04/2014
pubblicato sulla GUUE C344
del
2
ottobre
2014
Rettifica GUUE C376 del 23
ottobre 2014
Rettifica GUUE C38 del 4
febbraio 2015
Il presente invito a presentare
proposte
comprende
le
seguenti
azioni
del
programma Erasmus+:
 Azione chiave 1 — Mobilità
individuale
ai
fini
dell'apprendimento: mobilità
individuale
nel
settore
dell'istruzione,
della
formazione e della gioventù;
diplomi di master congiunti
Erasmus Mundus; eventi di
ampia
portata
legati
al
Servizio
di
volontariato
europeo.
 Azione
chiave
2—
Cooperazione
per
l'innovazione e lo scambio di
buone prassi: partenariati
strategici
nel
settore
dell'istruzione,
della
44
formazione e della gioventù;
alleanze per la conoscenza;
alleanze
per
le
abilità
settoriali; rafforzamento delle
capacità
nel
settore
dell'istruzione
superiore,
rafforzamento delle capacità
nel settore della gioventù.
 Azione chiave 3 — Sostegno
alle riforme delle politiche:
dialogo strutturato: incontri
tra giovani e decisori politici
nel settore della gioventù.

 Attività
Jean
Monnet,
cattedre Jean Monnet: centri di
eccellenza
Jean
Monnet;
sostegno Jean Monnet alle
istituzioni e alle associazioni;
reti Jean Monnet; progetti Jean
Monnet.
 Sport:
partenariati
di
collaborazione nel settore
dello sport; eventi sportivi
europei senza scopo di lucro.
Candidati
ammissibili:
Qualsiasi organismo, pubblico
o privato, attivo nei settori
dell'istruzione,
della
formazione, della gioventù e
dello sport, può candidarsi per
richiedere
finanziamenti
nell'ambito del programma. I
gruppi di giovani che operano
nell'animazione
socioeducativa,
ma
non
necessariamente nel contesto
di
un'organizzazione
giovanile, possono inoltre
presentare
domanda
di
finanziamento sia per la
mobilità
ai
fini
dell'apprendimento
dei
giovani e degli animatori per i
giovani sia per i partenariati
strategici nel settore dell a
gioventù.
Finanziamento: il bilancio
totale destinato al presente
invito a presentare proposte è
stimato in 1.736,4 milioni di
EUR, così ripartiti:
- Istruzione e formazione:
1536,5 milioni di EUR.
- Gioventù: 171,7 milioni di
EUR.
- Jean Monnet: 11,4 milioni di
EUR.
- Sport: 16,8 milioni di EUR.
Tali cifre sono indicative e
possono essere modificate a
seguito di una variazione dei
programmi di lavoro annuali
Erasmus+. Si invitano i
potenziali
candidati
a
consultare regolarmente i
programmi di lavoro annuali
Erasmus+ e le loro modifiche.
Scadenze:
Azione chiave 1
 Mobilità individuale nel
settore della gioventù: 1o
ottobre 2015.
Azione chiave 2
Partenariati
strategici
nel
settore della gioventù: 1°
ottobre 2015.
Rafforzamento delle capacità
nel settore della gioventù: 2
settembre 2015.
Azione chiave 3
Incontro tra giovani e decisori
politici nel settore della
gioventù: 1o ottobre 2015.
- sviluppo di prove sul campo
relative
all’attuazione
di
misure innovative, prestando
attenzione allo sviluppo di
una base di conoscenze
comprovate e all’adozione di
procedure
affidabili
di
monitoraggio, valutazione e
comunicazione
basate
su
approcci
metodologici
riconosciuti, elaborati da un
valutatore esperto in materia
d’impatto
politico
in
consultazione con i partner del
progetto;
- attuazione delle prove sul
campo in parallelo in diversi
Paesi che partecipano al
progetto, coinvolgendo un
numero
sufficientemente
rappresentativo
di
organismi/istituti partecipanti
per raggiungere una massa
critica ragionevole e disporre
di una base di conoscenze
rilevante;
- analisi e valutazione:
efficacia, efficienza e impatto
della misura verificata, ma
anche della metodologia di
sperimentazione,
delle
condizioni per la scalabilità e il
trasferimento transnazionale
delle lezioni apprese e delle
buone prassi (apprendimento
tra pari);
-sensibilizzazione, diffusione
e utilizzo dell’idea del
progetto e dei suoi risultati a
livello regionale, nazionale ed
europeo, promuovendone la
trasferibilità tra settori, sistemi
e politiche differenti.
Candidati
ammissibili:
possono presentare proposte i
seguenti
soggetti,
purché
stabiliti in uno dei Paesi
ammessi a partecipare:
- autorità
pubbliche
(ministero
o
equivalente)
responsabili per l’istruzione e
la formazione al più alto
livello del relativo ambito
nazionale o regionale; autorità
pubbliche di massimo livello
responsabili per settori diversi
dall’istruzione e formazione
che dimostrino di possedere
una competenza specifica nel
settore
in
cui
la
Bando n. 2
Invito a presentare proposte
EACEA/30/2014
pubblicato
sulla GUUE C455 del 18
dicembre 2014
Il presente bando è stato
emanato
nell’ambito
dell’Azione chiave 3 del
programma “Erasmus+
e
riguarda la sperimentazione
di politiche per l’istruzione
scolastica
Obiettivi: incoraggiare la
sperimentazione
di
idee
innovative e riforme politiche
in materia di reclutamento,
selezione e avviamento di
nuovi docenti che giungono
alla professione attraverso
percorsi alternativi.
Tali
nuovi
operatori
potrebbero essere laureati,
professionisti a metà carriera o
disoccupati senza formazione
specifica all’insegnamento che
dimostrano
un
interesse
concreto
nel
diventare
insegnanti.
Azioni: i progetti devono
prevedere almeno le seguenti
attività:
45
sperimentazione
dev’essere
effettuata;
- organizzazioni pubbliche o
private,
reti
legalmente
costituite o associazioni di
autorità pubbliche delegate a
partecipare al bando da
autorità pubbliche. In tal caso,
le autorità pubbliche deleganti
devono essere coinvolte nel
progetto in qualità di partner;
- organizzazioni o istituzioni
pubbliche o private attive nel
campo dell’istruzione e della
ammontano ad € 5.000.000. Il
formazione;
contributo UE può coprire fino
- organizzazioni o istituzioni
al 75% dei costi totali
pubbliche o private che
ammissibili del progetto, per
svolgono
attività
legate
un massimo di € 2.500.000.
Scadenza: 1° ottobre 2015
all’istruzione e alla formazione
(Proposta completa - modulo
in altri settori socioeconomici
cartaceo
di
domanda).
(per es: Camere di commercio,
organizzazioni
culturali,
organismi di valutazione,
organismi di ricerca ecc.).
Finanziamento: le risorse
finanziarie
disponibili
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus_en
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm
Programmi di lavoro annuali Erasmus+ e le loro modifiche:
http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/more_info/awp/index_en.htm
Guida del Programma Erasmus+ (versione 1° ottobre 2014):
http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf
Invito a presentare proposte 2015:
http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/Invito_2015_344.pdf
OCCUPAZIONE – AFFARI SOCIALI - INCLUSIONE
Programma di riferimento:
EAAI- PROGRAMMA PER
L’OCCUPAZIONE E
L’INNOVAZIONE SOCIALE
(2014-2020)
EaSI è il programma europeo
per
l’occupazione
e
l’innovazione sociale; insieme
al Fondo sociale europeo
(FSE), al Fondo per l’aiuto
europeo per i più poveri
(Fund for European Aid to
the Most Deprived) e al
Fondo
europeo
di
adeguamento
alla
globalizzazione (FEG), forma
il
quarto
pilastro
dell’Iniziativa
Ue
per
l’occupazione e l’inclusione
sociale 2014-2020
Obiettivi: EaSI contribuisce
all’attuazione della Strategia
Europa
2020
sostenendo
finanziariamente
la
realizzazione degli obiettivi
dell'UE
riguardanti
la
promozione di un elevato
livello di occupazione di
qualità e sostenibile, la
garanzia di un'adeguata e
dignitosa protezione sociale, la
lotta contro l'esclusione sociale
e la povertà, il miglioramento
delle condizioni di lavoro. In
particolare,
persegue
i
seguenti obiettivi generali:
- rafforzare l'adesione agli
obiettivi dell'UE nei settori
occupazionale e sociale da
parte dei principali attori
46
politici a livello europeo e
nazionale
e
delle
parti
interessate;
- sostenere lo sviluppo di
sistemi di protezione sociale e
mercati del lavoro adeguati,
accessibili ed efficienti, e
facilitare le riforme;
- modernizzare la legislazione
europea
nei
settori
dell'occupazione e degli affari
sociali
e
garantirne
l'applicazione efficace ;
- promuovere
la
mobilità
geografica dei lavoratori e
accrescere le opportunità di
impiego, creando mercati del
lavoro di elevata qualità,
aperti e accessibili a tutti;
- promuovere l'occupazione e
l'inclusione
sociale,
migliorando l'accessibilità al
microcredito per i gruppi
vulnerabili e le microimprese,
e facilitando l'accesso ai
finanziamenti per le imprese
sociali.
Struttura
del
programma/Azioni
finanziabili: il programma
EaSI, coordinato direttamente
dalla Commissione europea,
subentra a tre strumenti
operativi nel periodo 20072013, riunendoli in quadro
unico di finanziamento: ossia
il
programma
Progress,
EURES e lo Strumento
Progress di microfinanza che
costituiscono, quindi, tre assi
distinti ma complementari.
1. ASSE
"PROGRESS":
sostiene
lo
sviluppo,
l'attuazione, il monitoraggio e
la valutazione della politica
occupazionale
e
sociale
dell’UE e della relativa
legislazione,
e
promuove
l’innovazione
sociale.
Interviene in tre ambiti
tematici:
Occupazione,
in
particolare lotta contro la
disoccupazione giovanile
- Protezione e inclusione
sociale, compresa la riduzione
e prevenzione della povertà
- Condizioni di lavoro
Diversamente dal precedente
programma Progress, questo
asse
non
include
le
componenti "Parità di genere"
e "Diversità e lotta contro la
discriminazione", che sono
presenti, invece nel nuovo
programma
"Diritti,
uguaglianza e cittadinanza".
2. ASSE "EURES": sostiene le
attività svolte da EURES, la
rete di servizi specializzati per
l'impiego e la promozione
della
mobilità
geografica
volontaria
dei
lavoratori.
Interviene in tre ambiti
tematici:
- Trasparenza delle offerte e
delle domande di lavoro e
delle relative informazioni per
chi cerca e offre lavoro
- Sviluppo di servizi di
assunzione e collocamento
dei
lavoratori
mediante
l'intermediazione tra offerta e
domanda di lavoro a livello di
Unione, in particolare di
programmi mirati di mobilità
- Partenariati
transfrontalieri.
3.
ASSE
"MICROFINANZA
E
IMPRENDITORIA
SOCIALE": favorisce l'accesso
ai finanziamenti per gli
imprenditori, in particolare
per quelli che hanno difficoltà
ad accedere al mercato del
credito tradizionale, e per le
imprese sociali. Interviene in
due ambiti tematici:
- Microfinanziamenti per le
categorie vulnerabili e le
microimprese
- Imprenditoria sociale
Azioni: il programma finanzia
le seguenti tipologie di azioni
(diverse a seconda dell'asse):
a. Attività analitiche;
b. Attività di apprendimento
reciproco;
c. Sensibilizzazione
e
diffusione;
d. Sostegno ai principali
operatori;
e. Azioni
dirette
a
promuovere la mobilità delle
persone nell'UE;
f. Sostegno alla microfinanza
e alle imprese sociali.
Candidati ammissibili:
 Per l’asse “PROGRESS”:
autorità nazionali, regionali e
locali; servizi per l'impiego;
organismi
specializzati
previsti dalla normativa UE;
parti sociali; ONG; università
e istituti di ricerca; esperti in
valutazione e valutazione
d'impatto; istituti nazionali di
statistica;
organi
di
informazione.
 Per
l’asse
"EURES":
organismi
e
istituzioni,
47
designati
da
uno
Stato
membro o dalla Commissione
UE,
che
soddisfano
le
condizioni
per
la
partecipazione
alla
rete
EURES
definite
nella
Decisione 2012/733/UE. In
particolare: autorità nazionali,
regionali e locali; servizi per
l'impiego; organizzazioni delle
parti sociali e di altre parti
interessate.
 Per
l’asse
"MICROFINANZA
E
IMPRENDITORIA
SOCIALE":
intermediari
finanziari: organismi pubblici
e privati, a livello nazionale,
regionale
e
locale
che
forniscono a) microcredito a
persone e microimprese, b)
finanziamenti per imprese
sociali.
Paesi ammissibili:

Per l’asse “PROGRESS”:
Stati UE; Paesi EFTA/SEE;
Paesi candidati effettivi e Paesi
potenziali candidati.

Per l’asse "EURES":
Stati UE; Paesi EFTA.

Per
l’asse
"MICROFINANZA
E
IMPRENDITORIA
SOCIALE": Stati UE; Paesi
EFTA/SEE; Paesi
candidati
effettivi e Paesi potenziali
candidati.
Budget:
la
dotazione
finanziaria
complessiva
stanziato per il programma
ammonta a 919,469 milioni di
euro,
così
suddivisi:
il 61% all'asse Progress, di cui
almeno il 15-20% per la
promozione
della
sperimentazione
sociale;
il 18% all'asse
EURES;
il 21% all'asse Microfinanza e
Imprenditoria sociale.
nell’ambito del programma EaSI – Asse Progress
Bando n. 1
Invito a presentare proposte VP/2015/005 “Condivisione di
informazioni e attività di sensibilizzazione sulle opportunità per i
giovani nell'ambito della Garanzia Giovani” .
Obiettivi: la finalità generale
delle attività di diffusione,
un'organizzazione (pubblica,
dell’invito
è
quella
di
condivisione
delle
privata,
non-profit
o
rimuovere gli ostacoli alla
informazioni
e
internazionale) espressamente
realizzazione
dell’iniziativa
sensibilizzazione; attività di
designata
dall'Autorità
Garanzia giovani per favorire la
diffusione, condivisione delle
pubblica ad attuare le attività
realizzazione dei seguenti
informazioni
e
previste dal progetto. Questi
obiettivi
specifici:
1)
sensibilizzazione;
azioni
soggetti devono essere stabiliti
migliorare
l’informazione
finalizzate alla creazione e al
in uno degli Stati UE o degli
rivolta ai fornitori dei servizi e
miglioramento di reti, alla
altri Paesi ammissibili a EaSIai portatori di interesse,
comunicazione bidirezionale,
Progress.
promuovendo
una
alla cooperazione e allo
Budget: il budget disponibile è
comunicazione bidirezionale e
scambio di buone pratiche fra
pari a 2.000.000 di euro. Il
meccanismi di cooperazione
gli stakeholder della Garanzia
contributo UE può coprire fino
all'interno di uno Stato
Giovani; conferenze, seminari;
all'80%
dei
costi
totali
membro;
2)
migliorare
attività di formazione
ammissibili del progetto. La
l’informazione
rivolta
ai
Candidati
ammissibili:
I
sovvenzione UE dovrebbe
giovani sulle opportunità
progetti
possono
essere
ammontare a 400.000 euro per
offerte
dalla
“Garanzia
presentati
dall'Autorità
progetto selezionato.
Scadenza: 14 agosto 2015.
Giovani”.
pubblica pertinente incaricata
Azioni: le azioni ammissibili
di istituire e gestire il sistema
sono le seguenti : definizione
nazionale
della
Garanzia
della strategia e monitoraggio
Giovani,
oppure
da
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=435&furtherCalls=yes
Bando n. 2
Invito a presentare proposte VP/2015/007 “Distacco dei lavoratori:
potenziare la cooperazione amministrativa e l’accesso alle
informazioni”.
Obiettivi:
l’obiettivo
amministrativa
tra
gli
principale
è
quello
di
organismi
nazionali
sviluppare
e
finanziare
competenti e le parti sociali
iniziative
finalizzate
a
coinvolti nel monitoraggio e
migliorare
l'attuazione,
nella corretta applicazione
l'applicazione e l'attuazione
delle due Direttive citate; 2)
della
direttiva
96/71CE
accrescere la fiducia reciproca
relativa
al
distacco
dei
tra
gli
stakeholder;
3)
lavoratori nell'ambito della
sviluppare,
favorire
e
prestazione di un servizio,
promuovere best practice nel
nonché
della
Direttiva
settore del distacco dei
2014/67/UE
ad
essa
lavoratori.
collegata. In
particolare
il
Azioni: Il saranno finanziati
bando intende contribuire al
progetti transnazionali che
miglioramento della capacità
coinvolgano almeno 3 Paesi
della Commissione e degli
ammissibili e riguardino le
Stati membri di sviluppare
misure tesa a:
iniziative nel settore del
- sviluppare, agevolare e
distacco di lavoratori e di un
promuovere gli scambi e/o la
lavoro dignitoso e, più
formazione (ad esempio visite
specificamente a: 1) migliorare
e
ispezioni
congiunte,
ulteriormente la cooperazione
formazione di breve durata)
dei funzionari delle autorità
pubbliche competenti e/o delle
parti sociali responsabili della
cooperazione amministrativa e
dell`assistenza reciproca in
relazione al distacco di
lavoratori nell`ambito di una
prestazione
di
servizi;
- sviluppare, agevolare e
promuovere gli scambi e/o le
best practice (ad esempio
visite e ispezioni congiunte,
formazione di breve durata)
dei funzionari delle autorità
pubbliche competenti e/o
delle parti sociali pertinenti
riguardo al monitoraggio del
rispetto e dell’applicazione
delle norme in materia di
distacco
di
lavoratori
nell`ambito di una prestazione
di servizi;
- sviluppare, agevolare e
promuovere
scambi
e
iniziative esemplari inerenti il
migliore
accesso
all’informazione
e
la
sensibilizzazione sui diritti,
quali iniziative volte a fornire
un’informazione
più
trasparente e un’adeguata
assistenza alle imprese e ai
lavoratori sui requisiti e le
condizioni
di
lavoro
applicabili,
l’uso
dell’informazione, lo scambio
di esperienze e buone pratiche
a riguardo, oppure lo sviluppo
e l`aggiornamento di banche
dati o siti web contenenti
informazioni
generali
o
settoriali sui requisiti e le
condizioni di lavoro che
devono essere rispettati in
relazione
ai
lavoratori
distaccati nell`ambito di una
civile
e
organizzazioni
prestazione di servizi;
internazionali. Questi soggetti
favorire
scambio
di
devono essere stabiliti in uno
informazioni e di best practice
dei seguenti Paesi ammissibili
(ad
esempio
seminari,
a EaSI-Progress: 28 Stati UE,
conferenze, tavole rotonde) e
Paesi
EFTA/SEE
(solo
loro
diffusione
(report,
Norvegia e Islanda).
manuali, linee guida, opuscoli,
Budget:
lo
stanziamento
newsletter, siti web) sul tema
globale messo a disposizione
in
questione.
del bando è pari a 2.000.000
I progetti devono prevedere
euro.
una durata di massimo 24
Il contributo UE potrà coprire
mesi con inizio tra il 16
fino all’80% dei costi totali
novembre e il 31 dicembre
ammissibili del progetto. La
2015.
Commissione UE prevede di
Candidati
ammissibili:
finanziare circa 6 progetti, a
persone giuridiche legalmente
cui assegnare in media una
costituite
quali
autorità
sovvenzione di 350.000 euro.
pubbliche,
parti
sociali,
In ogni caso, la sovvenzione
organizzazioni senza scopo di
UE non sarà inferiore a
lucro, istituti e centri di
150.000 euro.
ricerca,
università,
Scadenza: 18 settembre 2015.
organizzazioni della società
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=427&furtherCalls=yes
I progetti devono essere presentati utilizzando l`apposito sistema SWIM per la presentazione telematica delle proposte,
accessibile dalla pagina web di riferimento per il bando.
RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO
Il nuovo Programma supporterà
incrementare la qualità della
Programma di riferimento:
l'UE nelle sfide globali fornendo
base
scientifica
europea,
Orizzonte 2020:
a
ricercatori
e
innovatori
gli
sostenendo
le
migliori
idee,
programma quadro di
strumenti
necessari
alla
sviluppando
talenti
in
Europa,
ricerca e innovazione
Obiettivi generali: Horizon
2020 è il nuovo Programma del
sistema
di
finanziamento
integrato destinato alle attività
di ricerca della Commissione
europea, compito che, nella
vecchia
programmazione,
spettava al VII Programma
Quadro, al Programma Quadro
per
la
Competitività
e
l'Innovazione (CIP) e all'Istituto
Europeo per l'Innovazione e la
Tecnologia (EIT).
realizzazione dei propri progetti
e delle proprie idee. Orizzonte
2020 deve svolgere un effetto
moltiplicatore
cercando
di
portare al 3% la percentuale del
PIL destinata alla ricerca in
Europa, obiettivo che i Paesi
membri
dell’UE
si
sono
prefissati già parecchio tempo
fa.
Struttura
del
Programma/Azioni e obiettivi
specifici:
La struttura di Horizon 2020 è
composta
da
tre
Pilastri
(Eccellenza
scientifica,
Leadership industriale, Sfide
della società) e da cinque
Programmi trasversali.
Excellent Science
L’obiettivo
del
pilastro
“Eccellenza Scientifica” è di
49
fornendo ai ricercatori l'accesso
alle migliori infrastrutture di
ricerca e rendendo l'Europa un
luogo attraente per i migliori
ricercatori del mondo.
Si
articola
in
quattro
programmi:
 European Research Council:
sostiene gli individui più
talentuosi e creativi e le loro
equipe nello svolgere ricerche di
frontiera di altissima qualità;
 Tecnologie
future
ed
emergenti: finanzia la ricerca
collaborativa per aprire nuovi
promettenti campi di ricerca e di
innovazione;
 Azioni Marie Sklodowska
Curie: offre ai ricercatori
eccellenti
opportunità
di
formazione
e
di
carriera
mediante
sostenendo
la
mobilità;
 Infrastrutture di Ricerca:
garantisce
che
l'Europa
disponga di infrastrutture di
ricerca
(comprese
le
infrastrutture elettroniche in
rete)
di
livello
mondiale
accessibili a tutti i ricercatori in
Europa e in altri Paesi.
Competitive Industries
Il secondo Pilastro di Horizon
2020 (Leadership Industriale)
intende fare dell'Europa un
luogo più attraente per investire
nella ricerca e nell'innovazione
(compresa
l'innovazione
ecologica),
promuovendo
attività strutturate dalle aziende.
Si propone di portare grandi
investimenti
in
tecnologie
industriali
essenziali,
incentivare il potenziale di
crescita delle aziende europee
fornendo loro livelli adeguati di
finanziamento e aiutare le PMI
innovative a trasformarsi in
imprese
leader
a
livello
mondiale.
Si articola in tre Programmi:
 Leadership nelle tecnologie
abilitanti e industriali: fornisce
un sostegno mirato alla ricerca,
allo
sviluppo
e
alla
dimostrazione delle seguenti
priorità: ICT,
Nanotecnologie,
materiali
avanzati,
biotecnologie, fabbricazione e
trasformazione
avanzate,
Tecnologia Spaziale.
 Accesso al capitale di rischio:
mira a superare i disavanzi della
disponibilità di crediti e fondi
per il settore R&S, le imprese e i
progetti innovativi in tutte le
fasi
di
sviluppo.
Congiuntamente agli strumenti
di finanza di rischio nel
Programma per la competitività
delle imprese (COSME), nasce
con l’obiettivo di sostenere lo
sviluppo di capitale di rischio a
livello europeo.
 L'innovazione nelle PMI:
promuove tutte le forme di
innovazione nelle PMI, con un
interesse specifico per quelle
dotate del potenziale di crescita
suscettibile
di
internazionalizzazione
sul
mercato unico e oltre. Nella
attività non si prevede ricerca
ma finanziamenti per azioni di
supporto alla ricerca.
Societal Challenge
Questo pilastro (Sfide della
società) rispecchia le priorità
strategiche
della
strategia
Europa 2020 e affronta grandi
preoccupazioni condivise dai
cittadini europei e di altri Paesi.
Un approccio incentrato sulle
sfide
riunisce
risorse
e
conoscenze provenienti da una
molteplicità di settori, tecnologie
e discipline, fra cui le scienze
sociali e umanistiche.
Si intendono coprire attività che
spaziano dalla ricerca alla
commercializzazione,
incentrandosi su quelle connesse
all'innovazione, quali i progetti
pilota, la dimostrazione, i banchi
di prova e il sostegno agli
appalti pubblici e all'adozione
commerciale. Si istituiranno
collegamenti con le attività dei
partenariati europei
per
l'innovazione.
Il finanziamento è incentrato
sui seguenti Programmi:
 Salute,
cambiamento
demografico e benessere;
 Sicurezza
alimentare,
agricoltura sostenibile e bioeconomia;
 Energia sicura, pulita ed
efficiente;
 Trasporto
intelligente,
integrato e pulito;
 Azioni per il clima, l'efficienza
delle risorse e delle materie
prime;
 Europa in un mondo in fase di
cambiamento;
 Società
sicure
innovative,
sicure e inclusive.
PROGRAMMI TRASVERSALI
1. Spreading excellence and
widening participation
L'obiettivo specifico è quello di
sfruttare appieno il potenziale di
50
talenti esistenti in Europa e
assicurare che i benefici di
un'economia
basata
sull'innovazione
siano
massimizzati
e
distribuiti
ampiamente attraverso l'Unione
secondo
il
principio
dell'eccellenza.
2. Science with and for society
L’obiettivo specifico è quello di
instaurare una cooperazione
efficace tra scienza e società,
assumere nuovi talenti per la
scienza e associare l'eccellenza
scientifica alla sensibilizzazione
e alla responsabilità sociale.
3. Non-nuclear direct actions
of the JR - Le attività del Joint
Research Centre costituiscono
parte integrante di Horizon 2020
al fine di fornire un sostegno
solido e documentato alle
politiche dell'Unione, tenendo in
considerazione le esigenze dei
consumatori,
integrate
da
attività orientate al futuro
4. European
Institute
of
Innovation and Technology
(EIT)
L'Istituto
europeo
di
innovazione e tecnologia svolge
un ruolo di primo piano poiché
riunisce ricerca, innovazione e
istruzione
superiore
d'eccellenza, integrando in tal
modo
il
triangolo
della
conoscenza. L'EIT si avvale
principalmente delle KICs comunità di conoscenza e
innovazione. Esso garantisce
inoltre la condivisione delle
esperienze tra le KICs e al di là
di esse, grazie a una diffusione
mirata e a misure di scambio
delle conoscenze, promuovendo
in tal modo una più rapida
diffusione
dei
modelli
innovativi nell'Unione.
5. Euratom
L'obiettivo
generale
del
programma
Euratom è lo svolgimento di
attività di ricerca e formazione
nel
settore
nucleare,
con
particolare
attenzione
al
costante miglioramento della
sicurezza nucleare e della
radioprotezione, soprattutto per
contribuire potenzialmente alla
decarbonizzazione
a
lungo
termine del sistema dell'energia
in modo sicuro ed efficiente.
Finanziamenti:
il
budget
stanziato per Horizon 2020
(compreso il programma per la
ricerca nucleare Euratom) per
l’intero periodo 2014/2020 è di
70.2 miliardi di € a prezzi
costanti / 78,6 miliardi di € a
prezzi correnti.
Budget disponibile per i 3
pilastri:
Pilastro Eccellenza scientifica: €
22.274 milioni,
31,73%
del
budget totale di Horizon 2020
Leadership Industriale: € 15.507
milioni, 22,09% del budget totale
di Horizon 2020
Sfide della società: € 27.048,06
milioni, 38,53% del budget totale
di Horizon 2020
Beneficiari - Qualsiasi impresa,
università, centro di ricerca o
qualsiasi
altro
soggetto
giuridico, stabilito in uno Stato
membro, in un paese associato o
in un paese terzo, può
partecipare
ad
un'azione
indiretta a condizione che
soddisfi le condizioni minime di
partecipazione.
Devono partecipare almeno 3
soggetti giuridici, ognuno dei
quali dev'essere stabilito in uno
Stato membro o in un paese
associato. In nessun caso, 2 di
questi soggetti giuridici possono
essere stabiliti nello stesso Stato
membro o paese associato. Tutti
e 3 i soggetti giuridici devono
essere
indipendenti
l'uno
dall'altro.
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Eccellenza scientifica”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/506
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Leadership industriale”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/501
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Sfide della società”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/496
ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA
Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale
dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile
accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza,
reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere
informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte.
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html
Punti di contatto nazionali
La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point - NCP) è una struttura riconosciuta dalla
Commissione europea, chiamata a fornire informazioni e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi
UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli
NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e
transnazionale ai proponenti dei progetti europei.
APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di
Horizon 2020 in Italia. http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/
I bandi sul sito dell’APRE: http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/
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Tra le fonti on-line:
Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea
http://europa.eu/
Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/
Sito web Commissione europea - Rappresentanza in
Italia http://ec.europa.eu/italia/
Sito web Parlamento europeo
http://www.europarl.europa.eu/
Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento
europeo per l’Italia http://www.europarl.it/
Sito web Dipartimento per le Politiche europee
(Presidenza del Consiglio dei Ministri)
http://www.politicheeuropee.it/
Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
www.aiccre.it
Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa
Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth
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Chi siamo
http://www.europedirectfrosinone.it
EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione
europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una
capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione
Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta
50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio
dell’Unione europea.
La rete Europe Direct
http://europa.eu/europedirect/
Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11
Cosa offre
Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione
ai propri centri Europe Direct:
- consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere
informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle
Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di
finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE;
- promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche;
- consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e,
al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande,
pareri e suggerimenti .
I
Come agisce
ritenti una vasta
gamma di servizi prestati attraverso:
I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso:
- i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al
call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse
comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli
e guide gratuiti;
- i propri siti Internet;
- l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse
comunitario;
- la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di
informazione.
La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di
informazione specializzate sull’UE.
I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza
della Commissione europea in Italia.
Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma
http://ec.europa.eu/italia/
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