Europamente + Europabandi Luglio
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Europamente + Europabandi Luglio
2015 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone e-mail: [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it n. 7 - LUGLIO 2015 Sommario Questo mese…in primo piano: Crisi greca: gli ultimi sviluppi. Focus sul ruolo della Commissione europea…………………………………………………………………....pag. 2 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5 Affari istituzionali - Al via la presidenza lussemburghese dell’UE Agricoltura & Sviluppo rurale – Salame Piemonte: nuova IGP per l’Italia Aiuti umanitari & Gestione delle crisi – Dall’UE più aiuti umanitari per l’istruzione dei bambini in situazioni di emergenza Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività– Piano di investimenti per l’Europa: le novità Trasporti - Nuovo sistema di certificazione degli operatori di Paesi terzi: meno burocrazie e maggiore sicurezza aerea in Europa ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE..........................................................pag. 9 Clima & Energia - Nuovo sistema energetico europeo: il pacchetto estivo di proposte della Commissione Economia & Società digitali - Mercato unico delle telecomunicazioni: accordo sulla fine del roaming e su internet aperta Migrazione, Affari interni & Cittadinanza - Accordo sull’accoglienza dei rifugiati in Europa: risultato storico, ma al di sotto dell’obiettivo Occupazione & Affari sociali - Progetti per i giovani finanziati dalla YEI e dal FSE: nuove regole per semplificare la burocrazia e accelerare i rimborsi Qualità della legislazione – Applicazione del diritto UE: pubblicata relazione 2014 L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 14 Consultazione pubblica sull’economia circolare Scadenza: 20 agosto 2015 Consultazione pubblica sulla Carta blu UE e sulle politiche dell’UE in materia di migrazione per motivi di lavoro Scadenza: 21 agosto 2015 Consultazione pubblica Expo Milano 2015 “Il ruolo della ricerca in rapporto alla sicurezza alimentare e nutrizionale nel mondo” Scadenza: 1° settembre 2015 Consultazione pubblica sulle norme contrattuali in materia di acquisti on line di contenuti digitali e beni materiali Scadenza: 3 settembre 2015 Consultazione pubblica sul funzionamento del mercato dei rifiuti nell’Unione europea Scadenza: 3 settembre 2015 Consultazione pubblica sulla trasparenza dell’imposta sulle società Scadenza: 9 settembre 2015 Consultazione pubblica sulla direttiva SMA - Un quadro dei media per il XXI secolo Scadenza: 30 settembre 2015 EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. pag. 20 Supplemento Europa Bandi ………………………………………….pag. 34 Questo mese…in primo piano: Crisi greca: gli ultimi sviluppi Focus sul ruolo della Commissione europea Il post referendum…in sintesi N el numero di giugno di “Europamente” avevamo dato conto degli ultimi sviluppi della crisi greca, conseguenti all’abbandono del tavolo di trattative con i creditori da parte della Grecia e l’annuncio della consultazione popolare indetta dal premier ellenico, Alexis Tsipras, in merito al piano di salvataggio sottoscritto dal Fondo monetario internazionale, dalla BCE (Banca Centrale Europea) e dall’Unione europea per evitare il default. Le istituzioni europee si erano mostrate compatte nel sostenere il piano di salvataggio, con accorati appelli del presidente della Commissione Jean-Claud Juncker e del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, scesi in campo per sostenere il piano di salvataggio e indurre il popolo greco ad appoggiarlo in occasione del referendum. Al referendum in Grecia del 5 luglio hanno vinto largamente i No, con il 61 per cento circa dei voti: gli elettori greci hanno quindi deciso a maggioranza di rifiutare le condizioni poste dai creditori internazionali per un nuovo prestito che permettesse alla Grecia di evitare la bancarotta. Il discorso di Juncker al Parlamento europeo “Con tutto il rispetto dovuto all'opinione espressa dal popolo greco, la Commissione vorrebbe sapere che cosa significhi questo voto. Mi dicono che non si tratta di un "no" all’Europa e non è un "no" all’euro. Non può essere un no alla proposta delle istituzioni perché quella votata è una versione già superata”: queste le parole pronunciate dal presidente Juncker in occasione del discorso tenuto al Parlamento europeo lo scorso 8 luglio, specificando che la maggioranza dei greci ha risposto "no" a una bozza di testo delle tre istituzioni, già superata nel momento in cui è stata sottoposta al voto. Il capo dell’Esecutivo Ue ha voluto poi difendere il ruolo della Commissione europea nella gestione della crisi greca, pesantemente criticato in alcuni Stati membri. “Non accetterò — lo dico qui, nella casa della democrazia europea — che il governo greco definisca "terroristi" i rappresentanti delle istituzioni e, in particolare, mi rifiuto di accettare che siano definiti in questo modo la Commissione e il suo presidente. Non è così 2 che ci si comporta in Europa. Abbiamo dato il massimo, e la Commissione più di chiunque altro. Se tutti si fossero impegnati come la Commissione e il suo presidente non saremmo nella posizione in cui ci troviamo oggi.”. L’esito della consultazione non ha tuttavia interrotto il dialogo con Atene, come sottolineato dallo stesso Juncker: “Non voglio che la Grecia, la grande nazione greca, pensi che vogliamo buttar fuori il Paese e il suo popolo dall’unione monetaria o dall’Unione europea. Nessuno dovrebbe voler espellere i greci. Per questo motivo la Commissione europea farà il possibile per garantire che riprendano i negoziati con la Grecia”. L’estratto riguardante la Grecia del discorso del Presidente Juncker al Parlamento europeo: http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150707_discorso_juncker_it.htm Nella stessa giornata (8 luglio) anche il premier greco Alexis Tsipras si è rivolto all’ assemblea plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, rendendosi protagonista di un acceso dibattito svoltosi alla presenza dei rappresentanti delle massime istituzioni comunitarie. Al di là della difesa della scelta del popolo greco, definita “coraggiosa”, fatta in condizioni senza precedenti, una scelta non di rottura con l'Europa, ma di tornare ai valori che stanno alla base dell'Ue, Tsipras ha promesso di andare avanti con le riforme, annunciando, per giovedì, la presentazione di proposte "concrete e credibili" ai rappresentanti dell'Eurozona, ai quali è arrivata la richiesta del governo greco di accedere al fondo salva-Stati (Esm European Stability Mechanism) con un prestito triennale. Per domenica 12 luglio era stata fissata la scadenza finale per un accordo con la Grecia, come evidenziato dal presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, presente alla plenaria dell’8 luglio: "Non ho dubbi sul fatto che una possibile uscita della Grecia colpirà anche l'Europa, chi pensa il contrario è ingenuo", ha detto Tusk riferendosi alla possibile Grexit.”. L’accordo all’Eurovertice Il pericolo della Grexit è stato scongiurato e il 12 luglio l’Eurozona ha raggiunto un'intesa sul terzo salvataggio della Grecia, dopo una maratona negoziale di 17 ore. Per ricostruire la fiducia, completamente minata dopo il referendum, l'Eurozona ha chiesto ad Atene di dare prova di responsabilità ed approvare alcune riforme entro mercoledì 15 luglio tra cui pensioni, Iva, adozione del Codice di Procedura Civile, direttiva sul salvataggio delle banche. Oltre all'anticipo delle riforme, Tsipras ha dovuto accettare altre condizioni, tra cui il rafforzamento di tutte le misure, incluso il reintegro dei licenziamenti collettivi e il ritorno della Troika ad Atene. L’Ok ad aprire il negoziato sugli 82-86 miliardi di euro di aiuti Esm è divenuto definitivo a seguito del voto del Parlamento greco sulle riforme concordate, di una nuova riunione dell’Eurogruppo, convocata per valutare l'impegno di Atene e dell’approvazione degli otto parlamenti nazionali chiamati a votare il via libera agli aiuti. Le condizioni dell'accordo sono apparse dure, ma il presidente della Commissione Jean Claude Juncker ha dichiarato che "non ci sono né vincitori né vinti" e l'accordo non è "né umiliate per i greci, e né gli altri europei perderanno la faccia, è un tipico accordo europeo". La dichiarazione del Vertice euro del 12 luglio: http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2015/07/12-euro-summitstatement-greece/ Jobs and Growth Il sostegno della Commissione per l‘occupazione e la crescita in Grecia Sulla base delle proposte presentate dal Presidente Juncker, il vertice euro del 12 luglio 2015 aveva chiesto alla Commissione di contribuire a sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro in Grecia nei prossimi tre - cinque anni. A tal fine, aveva incaricato la Commissione 3 di lavorare a stretto contatto con le autorità greche per mobilizzare fino a 35 miliardi (a titolo di vari programmi UE) per finanziare gli investimenti e l'attività economica, anche tra le PMI. I finanziamenti UE, infatti, sono stati la fonte principale di investimenti pubblici in Grecia nel corso della crisi, ma negli ultimi mesi condizioni di finanziamento rigide e incertezza circa la situazione economica hanno bloccato i piani d’investimento e messo in discussione la capacità delle autorità greche di fare buon uso dei fondi UE disponibili. A pochissimi giorni di distanza, il 15 luglio, la Commissione ha presentato il Jobs and Growth Plan, il piano di aiuti che dovrebbero consentire alla Grecia di massimizzare l’uso dei fondi UE.I dettagli sono stati illustrati, nel corso di una conferenza stampa, da Corina Creţu, Commissaria per la Politica regionale, e da Valdis Dombrovskis, Vicepresidente per l’Euro e il dialogo sociale. internazionali di quanti l'intera Europa ne abbia ricevuto con il piano Marshall degli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale. Siamo disposti a fare ancora di più per aiutare la Grecia a dare il via a una significativa ripresa economica e per creare le condizioni migliori perché le riforme proposte possano funzionare. Questi 35 miliardi possono contribuire a rendere la Grecia una destinazione attraente per gli investimenti, e dare speranza in particolare ai giovani. Dopo mesi e mesi di negoziati dobbiamo guardare al futuro. Questo nuovo inizio per l’occupazione e la crescita è il contributo della Commissione. Confido che il Parlamento europeo e gli Stati membri faranno la loro parte per sbloccare rapidamente i fondi". Il piano per l'occupazione e la crescita in Grecia accompagnerà il pacchetto completo di riforme che potrebbe far parte di un programma nell'ambito del meccanismo europeo di stabilità da negoziare nelle prossime settimane. Intanto, il 20 luglio la Commissione Ue ha confermato che il pagamento di 7,16 miliardi alla Grecia è stato effettuato e con questo prestito ponte potrà pagare gli arretrati al Fmi e le scadenze alla Bce. I 7,16 miliardi di euro serviranno per coprire le esigenze finanziarie fino a metà agosto. Nel frattempo, autorità greche e rappresentanti della Troika dovranno concordare il nuovo Memorandum che contiene le riforme da fare nei prossimi tre anni. La Commissione propone di migliorare la liquidità immediata in modo che gli investimenti possano ancora essere finanziati nel periodo di programmazione 2007-2013. Questi includeranno il rilascio anticipato dell’ultimo 5% dei rimanenti pagamenti UE che normalmente sono trattenuti fino alla chiusura dei programmi e l’applicazione di un tasso di cofinanziamento del 100% per il periodo 2007-2013. Ciò si tradurrebbe in immediata liquidità di circa 500 milioni ed un risparmio per il bilancio greco di circa 2 miliardi. Questo denaro sarà disponibile per riprendere immediatamente il finanziamento per gli investimenti a sostegno della crescita e di posti di lavoro. La Commissione proporrà anche di aumentare il tasso di pre-finanziamento iniziale per la programmazione dei fondi UE 2014-2020 in Grecia di 7 punti percentuali. Questo prefinanziamento renderà disponibile un ulteriore miliardo da utilizzare solo per il lancio dei progetti cofinanziati nell’ambito della politica di coesione. La Commissione mira a garantire che tutti i soldi a disposizione per il periodo di programmazione 2007-2013 siano utilizzati prima della scadenza, alla fine dell’anno, e vorrebbe aiutare la Grecia a soddisfare i requisiti per accedere a tutti i fondi UE disponibili per il periodo 2014-2020. Gli oltre 35 miliardi che la Grecia potrebbe ricevere dal periodo di programmazione 2014-2020 consisterebbe di 20 miliardi dai Fondi Europei Strutturali e di Investimento, nonché di 15 miliardi dai Fondi Agricoli. Essi potranno fluire in investimenti, lotta contro la disoccupazione, povertà e cattive condizioni sociali, ricerca e istruzione, infrastrutture. I primi pagamenti da questi fondi UE nel 2014 e nel 2015 già ammontano a 4.4 mila. Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "La Grecia ha già ricevuto più finanziamenti Comunicazione della Commissione “ Un nuovo inizio per l’occupazione e la crescita in Grecia”: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/PDF/?uri=COM:2015:400:FIN 4 Notizie flash dall’UE Affari istituzionali Al via la Presidenza lussemburghese dell’UE D gestire la migrazione, incluso la libertà, la sicurezza e la giustizia; rilanciare il mercato unico concentrandosi sulla sua dimensione digitale; stimolare gli investimenti per promuovere la crescita e l’occupazione; porre la competitività dell’UE in un quadro globale e trasparente; promuovere lo sviluppo sostenibile rafforzare la presenza dell’UE sulla scena mondiale. Leggendo il programma, si nota come il Paese basi il suo approccio su tre pilastri: ascolto dei cittadini, supporto alle imprese e cooperazione con partner e istituzioni nell’interesse europeo. Il Primo Ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel, ha sottolineato che la Presidenza riuscirà, in collaborazione con la Commissione, gli Stati membri e il Parlamento europeo, “a fare progressi sugli attuali avvenimenti politici interni dell’UE, oltre a quelli esterni”. Il focus sarà su argomenti dove “c’è un’urgenza, spesso umanitaria e dove la vita delle persone è perennemente in gioco“, e che rischiano di sconvolgere l’ordine del giorno nel breve termine. “Per costruire un ponte, bisognerebbe costruire su entrambi i lati della sponda”, ha motivato, precisando che “la presidenza lussemburghese vuole mantenere la Grecia nella zona euro e il Regno Unito all’interno dell’Unione europea”. al 1° luglio la Presidenza del Consiglio dell'UE è passata dalla Lettonia al Lussemburgo, uno dei più piccoli, ma più esperti Stati membri con il quale si completa il "trittico" di presidenza condivisa che ha visto protagonisti l’Italia, la Lettonia ed ora, appunto, il Lussemburgo, nel periodo di tempo compreso tra il 1° luglio 2014 e il 31 dicembre 2015. Un arco temporale di diciotto mesi, complesso e difficile, nel corso del quale i tre Stati, membri dell'Ue e dell'Uem, hanno condiviso e continuano a condividere un programma strategico imperniato su una politica comune orientata alla crescita e alla ripresa economica. Il Granducato, giunto alla dodicesima Presidenza in uno dei momenti più difficili della storia dell'Unione europea, si troverà subito ad affrontare diverse questioni di estrema rilevanza che occupano al momento una posizione fondamentale all’interno del dibattito pubblico europeo, quali la crisi greca, i flussi migratori e la preparazione della conferenza sul cambiamento climatico di Parigi. In occasione della seduta plenaria di luglio del Parlamento europeo, a Strasburgo, il Primo Ministro del Lussemburgo Xavier Bettel ha presentato agli eurodeputati il programma proposto per il semestre che ruota, principalmente, intorno sette priorità fondamentali: approfondire la dimensione sociale dell’UE; Il sito web ufficiale della presidenza lussemburghese: http://www.eu2015lu.eu/ 5 Agricoltura & Sviluppo rurale Salame Piemonte: nuova IGP per l’Italia Food, è la numero 110 delle IGP italiane e la numero 274 nel totale delle denominazioni, che comprende, altresì, 162 DOP e 2 STG. L’Italia ha in totale 797 denominazioni Food&Wine di l 'Salame Piemonte' ha conquistato a livello europeo una nuova cui 567 DOP, 228 IGP, 2 STG Indicazione geografica protetta (IGP) per l'Italia e per questo sarà e 39 IG Spirits per un totale di tutelato da imitazioni e falsi. La notizia arriva dalla Commissione 836 denominazioni. europea che il 16 luglio ha dato il suo via libera alla certificazione di Con la registrazione del nuovo questo insaccato, caratterizzato dalla presenza di vino rosso prodotto, l’Europa raggiunge piemontese a denominazione di origine e prodotto esclusivamente quota 1265 ai quali si con varietà di Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. aggiungono i 19 prodotti La denominazione Salame Piemonte IGP, registrata nella Gazzetta registrati in Paesi Extra-UE, Ufficiale dell’Unione Europea L 188 del 16/07/2015, nel comparto per un totale di 1283 denominazioni. Per approfondimenti: Pagina web dei prodotti di qualità: http://ec.europa.eu/agriculture/quality/schemes/index_en.htm Database DOOR dei prodotti protetti http://ec.europa.eu/agriculture/quality/door/list.html I Aiuti umanitari & Gestione delle crisi Dall’UE più aiuti umanitari per l’istruzione dei bambini in situazioni di emergenza U sull'Istruzione per lo sviluppo svoltosi il l7 Luglio. L’evento è stato organizzato dal Ministro norvegese per gli Affari Esteri e da Gordon Brown, inviato speciale delle Nazioni Unite per l'Istruzione globale, con l’intento di mobilitare un nuovo impegno politico e realizzare un ambizioso obiettivo: quello di raggiungere i 58 milioni di bambini che ancora non hanno accesso all'istruzione e rafforzare i risultati di apprendimento di quelli che già ne godono. Il Commissario Stylianides ha sottolineato di avere particolarmente a cuore questa causa a cui n maggiore aiuto dall'Unione europea per l'istruzione dei bambini che vivono in situazioni di emergenza: è quanto annunciato da Christos Stylianides, Commissario europeo per gli Aiuti umanitari e gestione delle crisi, al vertice di Oslo 6 intende dedicare, durante il suo mandato, il 4% del bilancio degli aiuti umanitari dell’UE. Questo non è il primo impegno europeo sul fronte dell'istruzione in situazioni di emergenza: ad oggi l'Ue ha stanziato per l'iniziativa “Bambini della pace”, creata dopo il riconoscimento del Premio Nobel per la pace nel 2012, più di 23 milioni di euro, inclusi i contributi di 500 000 € dal Lussemburgo e di 250 000 € dall'Austria nel 2014. Alla fine di quest'anno oltre quattro milioni di bambini in 26 Paesi beneficeranno dell'iniziativa. Per saperne di più La Direzione Generale della Commissione europea sugli aiuti umanitari: http://ec.europa.eu/echo/ Scheda informativa del progetto Bambini della pace: http://ec.europa.eu/echo/files/aid/countries/factsheets/thematic/eu_children_of_peace_en.pdf Occupazione, Crescita, Investimenti & Competitività Piano di investimenti per l’Europa: le novità In arrivo dal Regno Unito 8,5 milioni di euro per progetti FEIS E’ arrivato il 16 luglio l'annuncio di un importante contributo finanziario da parte del Regno Unito, ammontante a circa 8,5 milioni di euro (6 milioni di sterline), da investire nei progetti che beneficeranno degli incentivi previsti dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) dell’Unione europea, lo strumento finanziario istituito dalla Commissione UE in stretto partenariato con la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) per attuare il cd “piano Juncker” che prevede di mobilitare 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nell’Ue entro il 2020. Questo impegno di cofinanziamento, il più ingente finora nell'ambito del piano di investimenti per l'Europa, si aggiunge ai precedenti otto di Germania ( 8 miliardi di euro tramite la banca intermediaria KfW), Spagna (1.5 miliardi di euro tramitel’ ICO - l'Instituto de Crédito), Francia (8 miliardi di euro tramite la Caisse des Dépots e la Bpifrance), Italia (8 miliardi di euro tramite la Cassa Depositi e Prestiti), Lussemburgo (80 milioni di euro tramite l'intermediaria Société Nationale de Crédit et d'Investissement), Polonia (8 miliardi di euro tramite la Banca Gospodarstwa Krajowego), Slovacchia (400 7 milioni di euro per le banche nazionali di sviluppo) e Bulgaria (100 milioni di euro tramite la Banca Bulgara di Sviluppo). Con queste parole Jyrki Katainen, Vice Presidente della Commissione europea responsabile per Occupazione, crescita, investimenti e competitività, ha commentato l'iniziativa: "Sono contentissimo che il Regno Unito abbia annunciato il cofinanziamento di 6 milioni di sterline per i progetti del Fondo europeo per gli investimenti strategici: un impegno che avrà un grande impatto sulle piccole e medie imprese (PMI) e sulle infrastrutture nel Regno Unito. Il Piano di investimenti per l'Europa si sta muovendo a grandi passi". Siglato primo accordo di finanziamento a sostegno di imprese innovative in Italia Il “Piano Juncker” parte anche in Italia grazie alla prima operazione compiuta nel nostro Paese per fruire del sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS). Si tratta dell’accordo siglato lo scorso 16 luglio tra il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e il Gruppo BPER (BPER Banca, Banco di Sardegna e Banca di Sassari) che consentirà a quest’ultimo di mettere a disposizione di imprese innovative 100 milioni di euro in finanziamenti nell'arco dei prossimi due anni. I prestiti saranno coperti da una garanzia del FEI, resa possibile dall'iniziativa InnovFin con il sostegno finanziario del programma dell'UE per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione Orizzonte 2020. Partenza del Piano in autunno: comunicazione sul ruolo delle banche I l 23 luglio la Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure concordate volto ad assicurare che il Fondo europeo per gli investimenti strategici venga implementato già a partire dall'autunno 2015 sulla base di una tempistica ambiziosa stabilita dal Presidente Juncker. In una Comunicazione sul ruolo delle banche di promozione nazionale che supportano il Piano, la Commissione spiega l'importanza della loro azione per rimettere in gioco la macchina degli investimenti europei: fornisce, in sintesi, una serie di orientamenti essenziali che aiuteranno le imprese di tutta Europa ad avere accesso ai finanziamenti attraverso gli intermediari del FEIS, pietra angolare del piano d'investimenti di 315 miliardi di euro. Per approfondimenti: La pagina ufficiale del Piano di investimenti per l'Europa http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm Trasporti Nuovo sistema di certificazione degli operatori di Paesi terzi: meno burocrazie e maggiore sicurezza aerea in Europa L Bruxelles, in presenza della Commissaria europea per i Trasporti Violeta Bulc, che ha lodato l’iniziativa dichiarando: "Il nuovo sistema di autorizzazione aumenterà la sicurezza dei cittadini europei garantendo che gli operatori di Paesi terzi che volano in Europa si attengano agli stessi standard di sicurezza elevati che l'UE richiede ai propri vettori. L'approccio a sportello unico permetterà di ridurre gli oneri amministrativi facendo risparmiare le compagnie aeree". Entro novembre 2016 tutti gli operatori dei Paesi terzi, anche quelli che già operano in Europa, dovranno avere questa autorizzazione. Questo nuovo sistema integra i due strumenti già esistenti che impediscono alle compagnie aeree non sicure di operare nell’UE, ovvero l'elenco dei vettori aerei soggetti a divieto operativo, aggiornato al 25 giugno 2015, e il sistema di ispezioni a terra SAFA - Valutazione sulla sicurezza degli aeromobili non comunitari (Safety Assessment of Foreign Aircraft). a Commissione europea, insieme all'Agenzia Europea per la sicurezza aerea (EASA), ha rilasciato a 22 operatori di Paesi terzi la prima autorizzazione per la sicurezza aerea unica, valida in tutta l'UE, che certifica la conformità alle norme di sicurezza internazionali. L'obiettivo è duplice: sostituire le singole autorizzazioni nazionali con un unico documento e mantenere un livello elevato di sicurezza aerea in Europa. L'EASA fungerà da sportello unico per concedere l'autorizzazione alle compagnie aeree. Le 22 autorizzazioni sono state firmate da Patrick Ky, Direttore esecutivo di EASA, durante una cerimonia tenutasi il 2 luglio all'aeroporto di Per maggiori informazioni su EASA: http://easa.europa.eu/easa-and-you/aviation-domain/commercial-aviation/tco-third-country-operators 8 Orientamenti politici & legislazione Clima & Energia Nuovo sistema energetico europeo: il pacchetto estivo di proposte della Commissione L o scorso 15 luglio la Commissione ha presentato un pacchetto di proposte concepite come un passo importante nell'attuazione della strategia quadro dell'Unione dell'energia, adottata il 25 febbraio 2015, che figura tra le priorità politiche della Commissione Juncker e punta su una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici. Le misure presentate sottolineano l'importanza del principio "l'efficienza energetica al primo posto" e pongono le famiglie e le imprese al centro del mercato europeo dell'energia. Tra queste figura la proposta di revisione delle norme che disciplinano l'etichettatura dell'efficienza energetica di elettrodomestici come frigoriferi e lavatrici, ma anche condizionatori, lampadine, televisori. Nell’ottica della semplificazione e di aiutare i consumatori a fare le scelte migliori, la Commissione propone di ripristinare un'unica scala, con classi di efficienza dei consumi dalla A alla G alle quali corrispondono una serie di colori. Con le nuove regole di etichettatura sull'efficienza energetica i prodotti già sul mercato, che includono anche classi dalla A+ alla A+++, verranno venduti senza cambiamenti, mentre i nuovi si adegueranno e saranno registrati dai produttori in una banca dati online per migliorare la trasparenza e agevolare la vigilanza del mercato da parte delle autorità nazionali. I consumatori saranno informati attraverso campagne informative e la stima di Bruxelles è che grazie alla maggiore trasparenza ogni famiglia potrà risparmiare altri 15 euro l'anno in bolletta; a beneficiare del nuovo sistema di etichettatura saranno anche i produttori e distributori che, secondo la Commissione europea, con le nuove regole avranno un maggiore incasso di 10 miliardi di euro l'anno. Il pacchetto include anche la revisione del mercato della CO2 post 2020, una comunicazione su come ridisegnare il sistema delle reti elettriche europee in funzione delle rinnovabili e una comunicazione dedicata ad un 'New Deal' dei consumatori che prevede più trasparenza su costi e offerte. La comunicazione presentata dall’esecutivo dà il via anche a una consultazione pubblica sulle potenziali caratteristiche di un nuovo assetto del mercato dell’energia elettrica che risponda alle aspettative dei consumatori, si traduca in vantaggi tangibili grazie alle nuove tecnologie, agevoli gli investimenti (in particolare nella produzione basata su fonti rinnovabili e a basse emissioni di biossido di carbonio) e tenga conto dell’interdipendenza degli Stati membri in tema di sicurezza energetica. Le proposte della Commissione saranno trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio che ne discuteranno per giungere ad un accordo; si prevede un iter di un anno. Per approfondimenti Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5358_it.htm Strategia “Unione dell’Energia”: http://ec.europa.eu/priorities/energy-union/index_en.htm 9 Economia & Società digitali Mercato unico delle telecomunicazioni: accordo sulla fine del roaming e su internet aperta L unico delle telecomunicazioni (Continente connesso), risalente al settembre 2013. Questi i principali risultati prodotti dall'intesa, raggiunta sotto la guida della presidenza lettone dell'UE, dopo un anno e mezzo di blocco e dopo un'ultima sessione di negoziati durata oltre 12 ore: o scorso 30 giugno è stato finalmente raggiunto l’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio in merito alla proposta della Commissione UE per la creazione del mercato Roaming: abolizione dal 2017 L'intesa prevede anche una clausola di "uso equo" del roaming per prevenire eventuali abusi: ciò comprenderà l'utilizzo di servizi di roaming per scopi diversi dai viaggi occasionali. In vista dell'abolizione definitiva, è previsto un periodo di transizione, dal 30 aprile 2016 al 14 giugno 2017, in cui si inizierà a ridurre i costi del roaming del 75%. Gli operatori telefonici potranno ancora addebitare un piccolo sovrapprezzo legato al roaming, fino ad un massimo di 0,05 euro/minuto per le chiamate in uscita, di 0,02 euro per ogni SMS inviato e di 0,05 euro/MB per il traffico dati (Iva esclusa). I consumatori, fino al 15 giugno 2017, saranno costantemente informati dai rispettivi operatori sulle tariffe aggiuntive per il roaming all'estero. La fine delle tariffe di roaming per chi viaggia nell’UE è prevista a partire dal 15 giugno 2017: per le chiamate, gli SMS e la trasmissione dati gli utenti di telefonia mobile pagheranno ovunque gli stessi prezzi quando sono in viaggio in un Paese dell’Unione europea. Internet aperta internet che tutela il diritto di tutti gli europei di accedere ai contenuti di internet senza discriminazioni. Nell'Internet aperta tutto il traffico sarà considerato allo stesso modo, eccetto che per contenuti come la pornografia. Gli utenti saranno liberi di accedere ai contenuti di loro scelta e pertanto i provider non potranno più bloccare o rallentare la velocità di alcuni servizi per ragioni commerciali. Il traffico Internet potrà essere 'gestito' solo in casi eccezionali o per ragioni di sicurezza, come per gli attacchi informatici o se si congestiona la rete; anche in questi casi le limitazioni al traffico L'accordo sancisce per la prima volta nella normativa UE il principio della neutralità di 10 dovranno essere temporanee, trasparenti, proporzionate e non discriminanti. Saranno inoltre consentiti accordi per i servizi specializzati che necessitano un livello determinato di qualità di connessione (per esempio auto connesse o e-medicina), ma solo se gli operatori potranno garantire la qualità generale dei servizi di accesso a internet. I vari step Un nuovo progresso è stato compiuto già nella riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell’UE dell’8 luglio 2015, quando gli Stati membri hanno approvato l’accordo con il Parlamento europeo. L’accordo informale è stato altresì confermato dai deputati della commissione Industria del PE mercoledì 15 luglio. Il testo di regolamento concordato sarà sottoposto ad una messa a punto tecnica, dopo di che dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio e dal Parlamento. Si prevede che il Consiglio lo adotterà formalmente nell’autunno 2015. Anche la votazione nella plenaria di Strasburgo è attesa per l'autunno, probabilmente ad ottobre. In caso di approvazione le nuove disposizioni saranno applicabili dal 30 aprile 2016. Il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Per approfondimenti Regole UE sulle telecomunicazioni: http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/telecoms-rules Strategia sul Mercato Unico Digitale http://ec.europa.eu/priorities/digital-single-market/ Migrazione, Affari interni & Cittadinanza Accordo sull’accoglienza dei rifugiati in Europa: risultato storico, ma al di sotto dell’obiettivo E’ dai campi profughi fuori dalla Ue, secondo modalità da definire, entro la fine di luglio, in un accordo tra ministri degli Interni, per rendere il meccanismo operativo già dopo l’estate. Al termine del Consiglio europeo dei Ministri degli Interni che si è riunito a Bruxelles il 20 luglio, l’accordo è arrivato, restando però al di sotto dell’obiettivo prefissato dalla Commissione europea. Gli Stati UE hanno concordato di accogliere 32.256 persone sbarcate sulle coste italiane e greche e 22.504 dai campi profughi; in ogni caso, l’eccedenza sul ricollocamento delle persone attualmente nei campi profughi fuori dall’Europa - circa 2.500 persone - sarà trasferita sulla redistribuzione, che arriverà quindi a quasi 35 mila persone. “Basare la solidarietà europea sulla volontarietà ha chiaramente mostrato i suoi limiti” ha dichiarato Jean Asselborn, ministro lussemburghese degli Esteri e dell’Immigrazione e presidente di turno del Consiglio Ue degli Affari interni. La proposta originaria della Commissione europea, infatti, prevedeva il ricollocamento di 40mila migranti secondo quote obbligatorie, sempre più serrato il dibattito europeo per la messa a punto di misure concrete e diversificate rientranti nell’approccio globale dell’UE per migliorare la gestione della migrazione: approccio definito dall'Agenda europea sulla migrazione la cui adozione (13 maggio 2015) è stata seguita, a distanza di due settimane (27 maggio 2015), dalla presentazione di una serie di proposte dirette a rispondere alle più urgenti sfide. Il dossier immigrazione è stato al centro del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno durante il quale era stato raggiunto l’accordo tra i ventotto Paesi membri per ridistribuire i 40.000 migranti dall’Italia e dalla Grecia in altri Stati membri dell’Unione nei prossimi due anni, oltre a 20.000 11 dell'anno, una proposta di un sistema fisso di emergenza, per affrontare le emergenze future.”. Il commissario Avrampoulos ha tuttavia invitato a non sottovalutare il passo importante e storico compiuto: “Molti Stati membri parteciperanno per la prima volta agli sforzi di reinsediamento. E questa è la prima volta nella storia della politica migratoria europea che gli sforzi di ricollocazione saranno intrapresi. Ha poi evidenziato come il reinsediamento e la ricollocazione, su cui è concentrata l’attenzione in questo momento, siano solo parte di un pacchetto più ampio di misure che consentirà all'Europa di affrontare le sfide migratorie in corso: “Negli ultimi mesi abbiamo ottenuto più di quanto abbiamo fatto negli ultimi dieci anni.”. “Confido ora che gli Stati membri attueranno gli ultimi passi per completare gli impegni sulle ricollocazioni”: con queste parole Avrampoulos ha concluso il suo discorso. vincolo poi rigettato dal precedente Consiglio europeo. Fra i Paesi che si sono rifiutati di accettare i rifugiati da Italia e Grecia ci sono Austria e Ungheria, mentre Regno Unito e Danimarca, secondo i Trattati europei, sono escluse dall’obbligo di accoglienza. L’Irlanda, invece, che beneficia dello stesso diritto, ha deciso di accogliere 600 persone. La Germania riceverà 10.500 rifugiati, la Francia 6.752 e i Paesi Bassi 2.047. Le prime redistribuzioni cominceranno a ottobre e, in ogni caso, l’obiettivo resta quello di cercare di arrivare al target di 60 mila in una nuova riunione fra novembre e dicembre. Il commissario Ue responsabile per Migrazione, affari interni e cittadinanza, Dimitris Avrampoulos, ha espresso delusione per il mancato rispetto della cifra concordata di 40.000 persone da ricollocare, tra quelle sbarcate in Italia e in Grecia, sottolineando la difficile attuazione di un sistema volontario. “Per questo motivo– ha dichiarato – “la Commissione presenterà entro la fine Per approfondimenti Gli impegni della Commissione sulla gestione della migrazione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5039_it.htm Le conclusioni del Consiglio europeo dei Ministri degli Interni e degli Esteri del 20 luglio 2015: http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-11041-2015-INIT/it/pdf Il discorso del commissario Avrampoulos: http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150721_consiglio_europeo_migrazione_it.htm Occupazione & Affari sociali Giovanile (Youth Employment Initiative - YEI) e dal Fondo sociale europeo (FSE). Il nuovo sistema di costi comporterà una riduzione significativa delle pratiche burocratiche per gli Stati membri e importanti risparmi di risorse per amministrazioni pubbliche, organizzazioni partner e ONG. Promuovere l’occupazione giovanile è una delle priorità della Commissione europea. Alla fine di maggio la Commissione ha versato 1 miliardo di prefinanziamento della YEI agli Stati membri ammissibili per velocizzare l’adozione di misure sul campo di cui hanno beneficiato 650.000 giovani. La Commissione, inoltre, ha accolto con soddisfazione il recente potenziamento dell’Alleanza europea per l’apprendistato e l’impegno di mettere a disposizione dei giovani 140.000 nuove opportunità di formazione e apprendistato. L’esecutivo esorta, dunque, gli Stati membri a sviluppare un sistema di costi semplificato per rendere la YEI e l’FSE più semplici, sicuri, rapidi e orientati al risultato. La Francia e la Svezia hanno dato l'esempio Progetti per i giovani finanziati dalla YEI e dal FSE: nuove regole per semplificare la burocrazia e accelerare i rimborsi L o scorso 9 luglio la Commissione europea ha adottato nuove amministrativi e Stati membri dall’Iniziativa regole per ridurre gli oneri rimborsare più velocemente gli per le azioni finanziate a favore dell’Occupazione 12 sviluppando nuovi sistemi e potranno, quindi, beneficiare di rimborsi più agili e snelli. Commentando l’iniziativa, Marianne Thyssen, Commissaria per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha dichiarato che la decisione della Commissione renderà più semplice realizzare progetti sul campo per i giovani ed ha sottolineato che gli attuali aumenti dei tassi di occupazione dei giovani sono un segnale incoraggiante: nel 2014 850 000 giovani hanno trovato un lavoro. Per approfondimenti sulle nuove regole: Sito del Fondo sociale europeo: http://ec.europa.eu/esf/main.jsp?catId=67&langId=it&newsId=2264 Youth Employment Initiative (YEI) :http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1176&langId=en Qualità della legislazione Applicazione del diritto UE: pubblicata relazione 2014 I Il rapporto offre una panoramica della situazione di ciascuno Stato membro e comprende i ritardi di recepimento, i recepimenti non corretti e/o l'applicazione errata del diritto dell’Unione. Nel complesso, si evidenzia una diminuzione del numero di procedure formali di infrazione per ritardo nel recepimento delle direttive grazie anche all’EU Pilot, un sistema di cooperazione con gli Stati membri che precede un eventuale avvio della procedura formale di infrazione, creato per far sì che i problemi dei cittadini e delle imprese vengano risolti nel modo più rapido, più semplice e più efficace possibile. Nei confronti dell’Italia il numero complessivo di procedure d’infrazione pendenti ha raggiunto il suo livello più basso nel quinquennio e si sono ulteriormente ridotti anche i nuovi casi d’infrazione dovuti al recepimento tardivo (22 procedure), raggiungendo il livello più basso degli ultimi cinque anni. Salute e consumatori, trasporti, affari interni sono i principali ambiti in cui l’Italia ha tardato nell’applicazione del diritto dell’Unione. Rientra nella lotta al ritardo nel recepimento delle direttive UE l’iniziativa “Better regulation”("Legiferare meglio") con cui la Commissione intende garantire la chiarezza, l’operatività e l'applicabilità della legislazione UE: una maggiore attenzione sarà prestata, appunto, all’attuazione e all'applicazione delle normative. l 9 luglio la Commissione europea ha adottato la sua 32a relazione annuale sul controllo dell’applicazione del diritto dell’Unione europea in cui sono analizzati i risultati ottenuti nei principali aspetti dell'applicazione del diritto dell'UE ed evidenziati i principali sviluppi nella politica di applicazione delle normative del 2014. La Commissione avvia la procedura di infrazione quando uno Stato membro non pone rimedio ad una presunta violazione del diritto dell’Unione. Se uno Stato membro non le notifica le misure di recepimento di una direttiva nel proprio ordinamento nazionale entro i termini stabiliti, la Commissione avvia la procedura di infrazione. Inoltre la Commissione può avviare la procedura di infrazione in base ad un'indagine della Commissione o una denuncia presentata dai cittadini o dalle imprese se la legislazione di un Paese non è in linea con le prescrizioni del diritto UE oppure se il diritto UE non viene applicato, o non viene applicato correttamente, dalle autorità nazionali. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5326_it.htm La relazione 2014: https://ec.europa.eu/transparency/regdoc/rep/1/2015/IT/1-2015-329-IT-F1-1.PDF 13 L’angolo delle consultazioni L e consultazioni pubbliche cittadini e alle organizzazioni che abbiano interesse nei confronti di specifici temi, oggetto delle future proposte legislative della Commissione, e che vogliano far sentire la propria voce all'interno dei processi decisionali. Il sito "La vostra voce in Europa" dà accesso anche ad un’altra un’ampia gamma di strumenti di democrazia partecipativa messi a disposizione dalle Istituzioni UE: partecipazione a sondaggi d’opinione o a dibattiti sull’Unione europea e sul suo futuro (compresa la possibilità di discutere i problemi direttamente con i leader politici e scambiare opinioni con altri cittadini interessati argomenti). agli stessi Non appena concluse le consultazioni, i risultati saranno disponibili sul portale, cosicché gli utenti del sito, oltre a poter esprimere le proprie opinioni, avranno la possibilità di sapere quanto è stato detto dagli altri e di verificare in seguito come la Commissione avrà tenuto conto delle loro riflessioni quando saranno pubblicate nuove proposte. della Commissione europea sono tra i principali strumenti attraverso i quali si attua la politica di trasparenza dell'Unione europea. Spesso accompagnate da un Libro verde", vale a dire un documento atto a stimolare il dibattito su un determinato argomento, le consultazioni pubbliche sono rivolte a tutti i Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione pubblica sull’economia circolare Settore di riferimento: Ambiente Il contesto – E’ in fase di definizione la riforma del pacchetto sull'economia circolare. A differenza del modello economico improntato al "prendi, produci e getta", nei sistemi a economia circolare i materiali e l'energia utilizzati per fabbricare i prodotti mantengono il loro valore il più a lungo possibile, i rifiuti sono ridotti al minimo e si utilizzano quante meno risorse possibili. Secondo la Commissione europea la transizione verso un’economia più circolare è in grado di promuovere la competitività e l’innovazione, stimolando il nascere di nuovi modelli imprenditoriali e l’adozione di nuove tecnologie, nonché favorendo la modernizzazione delle politiche sociali, con 14 conseguenti effetti positivi nel lungo termine per l’economia europea nel suo insieme, che diverrà più sostenibile e più competitiva. Le strategie che porteranno l’Europa a sviluppare un’economia circolare competitiva non dovranno limitarsi solo ai rifiuti, ma contemplare l’intero ciclo di vita dei prodotti, tenendo conto della situazione di ciascuno Stato membro; oltre ad azioni sul fronte dei rifiuti dovranno quindi prevedere interventi in materia di progettazione intelligente dei prodotti, riutilizzo e riparazione dei prodotti, riciclaggio, consumo sostenibile, livelli di riciclaggio, uso intelligente delle materie prime, rafforzamento dei mercati delle materie prime secondarie e misure settoriali specifiche. Obiettivi della consultazione: la Commissione intende raccogliere pareri sulla strategia da adottare per impostare in modo nuovo e ambizioso la transizione verso l’economia circolare. Le proposte oggetto della consultazione sono state elaborate da un team guidato dai commissari Frans Timmermans, responsabile per la Qualità della legislazione, Jyrki Katainen, responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, Karmenu Vella, responsabile per l'Ambiente, e Elżbieta Bieńkowska, responsabile per il Mercato interno. I contributi dei portatori d’interesse serviranno per preparare il nuovo piano d’azione, che dovrà essere presentato entro la fine del 2015. Il 25 giugno 2015 la Commissione terrà a Bruxelles una conferenza dei portatori di interesse, i cui esiti confluiranno nel processo di consultazione. La conferenza è aperta a tutti coloro che desiderano contribuire a dare forma alla politica europea in questo settore. Destinatari: i cittadini, le autorità pubbliche, le imprese e tutti gli altri soggetti governativi e non governativi interessati sono invitati a rispondere alle domande riguardanti i vari segmenti del ciclo economico e il loro ruolo nella transizione verso un'economia circolare. Scadenza: 20 agosto 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/environment/consultations/closing_the_loop_en.htm Consultazione pubblica sulla Carta blu UE e sulle politiche dell’UE in materia di migrazione per motivi di lavoro Settore di riferimento: Migrazione & Affari interni Il contesto – Una delle priorità incluse nell'Agenda europea sulle migrazioni, adottata dalla Commissione il 13 maggio 2015, è quella di definire un nuovo approccio alla migrazione legale e creare i presupposti per trasformare l'UE in una meta più attrattiva per talenti e competenze. I migranti altamente qualificati, secondo la Commissione, meritano particolare attenzione perché sono oggetto di una concorrenza piuttosto feroce. Sebbene in tempi di crisi si riduca tendenzialmente la domanda complessiva di lavoro, ci sono specifici settori e lavori che possono accusare e, di fatto, accusano carenze. Se combinata con altre misure come la riqualificazione dei lavoratori, politiche attive del mercato del lavoro e una maggiore mobilità tra Stati membri, una migrazione per motivi di lavoro da Paesi non UE che sia ben gestita può essere parte della soluzione delle attuali problematiche. Tra le varie iniziative politiche in questo ambito la direttiva "Carta blu UE", costituisce uno strumento chiave. Adottata nel 2009, ha l'obiettivo di mettere l'UE nelle condizioni di competere con i concorrenti globali nell'attrarre il talento prezioso e essenziale alla crescita, a complemento del capitale 15 umano locale. Il sistema è concepito per i cittadini di Paesi terzi con qualifiche professionali superiori, acquisite con studi superiori o un'esperienza professionale equivalente. La Carta blu UE si propone di facilitare l’ammissione e la mobilità dei cittadini non UE altamente qualificati e dei loro famigliari, armonizzando le condizioni di ingresso e soggiorno in tutta l'Unione e conferendo loro uno status giuridico e diritti. In una relazione del 22 maggio 2014 la Commissione europea individua una serie di aspetti che potrebbero incidere sull'efficacia della Carta blu e sull'attrattiva dell'UE nella corsa globale ai lavoratori altamente qualificati. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione la Commissione europea intende raccogliere punti di vista e riflessioni su una varietà di tematiche concernenti la migrazione economica, come ad esempio i canali usati dai datori di lavoro per reperire i lavoratori di cui hanno bisogno, la disponibilità delle informazioni sulle offerte di lavoro e sulle procedure di ingresso nella UE, i tempi e l'efficacia delle procedure per il riconoscimento delle qualifiche dei migranti ecc. Le risposte contribuiranno a promuovere una politica UE di migrazione economica efficace, che permetta di raggiungere gli obiettivi dell'UE in termini di lavoro. La consultazione include anche una sezione specifica sul sistema Carta blu UE, in vista di una revisione della relativa direttiva. Destinatari: tutte le parti interessate (datori di lavoro, migranti, organizzazioni governative, sindacati, ONG, servizi per l'impiego ecc.). possono offrire i loro contributi. Scadenza: 21 agosto 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-is-new/public-consultation/2015/consulting_0029_en.htm Consultazione pubblica Expo Milano 2015 “Il ruolo della ricerca in rapporto alla sicurezza alimentare e nutrizionale nel mondo” Settore di riferimento: Ricerca & Innovazione; Agricoltura & Sviluppo rurale; Salute & Consumatori; Cooperazione allo sviluppo; Imprese Il contesto – "Nutrire il pianeta, energia per la vita" è il tema dell'esposizione universale 2015 che si svolgerà dal 1º maggio al 31 ottobre in Italia, a Milano. All'edizione di quest'anno parteciperanno oltre 145 Paesi e organizzazioni internazionali. Il contributo che l'UE apporterà alla manifestazione sarà il frutto della competenza maturata in molti settori grazie alle attività di una serie di istituzioni e servizi dell'UE. Alla vigilia di Expo 2015 la Commissione europea ha avviato una consultazione online sul ruolo che la scienza e l'innovazione possono avere per aiutare l'Unione europea a garantire cibo sano, nutriente, sufficiente e sostenibile a livello mondiale. Il documento di discussione, The role of research in global food and nutrition security, è stato presentato il 13 aprile a Bruxelles. Obiettivi della consultazione: la Commissione intende raccogliere le opinioni delle parti interessate sui temi sollevati dal documento di discussione. La consultazione sarà la base del dibattito su un futuro programma di ricerca che sia in grado di contribuire ad affrontare le sfide globali della sicurezza alimentare e nutrizionale. Particolare attenzione sarà rivolta a quegli ambiti in cui le attività di ricerca dell'UE possono incidere di più: ad esempio come migliorare la salute pubblica attraverso l'alimentazione, come incrementare la sicurezza e la qualità degli alimenti, come ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, come rendere più sostenibile lo sviluppo rurale, come aumentare le rese in agricoltura mediante un'intensificazione sostenibile e infine come migliorare la comprensione dei mercati alimentari e accrescere l'accesso della popolazione al cibo in tutto il mondo. I risultati della consultazione saranno pubblicati il 15 ottobre, alla vigilia della Giornata mondiale dell'alimentazione, e contribuiranno a definire l'eredità dell'UE per Expo 2015. Integreranno il programma scientifico del padiglione UE a Expo 2015, che vedrà riuniti esperti e responsabili politici di tutto il mondo. Destinatari: possono partecipare alla consultazione tutti i cittadini e le organizzazioni. Un invito particolare a fornire contributi è rivolto alla comunità scientifica. Scadenza: 1° settembre 2015. Link diretto alla consultazione: http://europa.eu/expo2015/node/286 16 Consultazione pubblica sulle norme contrattuali in materia di acquisti on line di contenuti digitali e beni materiali Settore di riferimento: Giustizia civile Mercato interno & Tutela dei consumatori Il contesto – Sempre più consumatori e aziende utilizzano internet per acquistare prodotti o servizi, accedere a servizi di svago e gestire la loro vita quotidiana. Nel 2014, il 50% dei consumatori europei ha effettuato acquisti in internet mentre si attesta al 38% la percentuale delle imprese stabilizzate nei 28 Paesi europei che nel corso del 2013 ha acquistato beni e servizi on-line. Tuttavia, il commercio elettronico transfrontaliero nell'UE è ancora lungi dal raggiungere il suo pieno potenziale: solo il 18% dei consumatori che hanno utilizzato Internet ha acquistato online da un altro Paese dell'UE, mentre il 55% lo ha fatto a livello nazionale. Solo il 12% dei commercianti europei ha venduto online a consumatori di altri Paesi dell'UE, mentre più di un terzo (37%) continua a farlo a livello nazionale. Ci sono una serie di ragioni/ostacoli per cui il mercato unico digitale non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale nella UE e tra queste si individuano le differenti norme contrattuali che si applicano alle vendite transfrontaliere all'interno dell'UE. Una barriera, questa, che ostacola le imprese e i consumatori dal beneficiare appieno del mercato unico digitale e che la Commissione intende eliminare attraverso una serie di azioni stabilite nell’ambito della Strategia per il Mercato Unico Digitale presentata lo scorso 6 maggio. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione pubblica, avviata lo scorso 12 giugno, la Commissione si propone di raccogliere i pareri delle parti interessate sulla necessità o meno di armonizzazione a livello UE delle norme contrattuali ed individuare i possibili ambiti di un tale intervento. Il documento di consultazione è suddiviso in tre parti: la prima parte è dedicata all’acquisto online di contenuti digitali; la seconda affronta l’acquisto online di beni materiali; la terza parte, presentata in un allegato, tratta l’etichettatura e il confezionamento dei prodotti. Destinatari: tutti i cittadini e le organizzazioni interessate sono invitate a partecipare alla consultazione. Scadenza: 3 settembre 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/justice/newsroom/contract/opinion/150609_en.htm Consultazione pubblica sul funzionamento del mercato dei rifiuti nell’Unione europea Settore di riferimento: Ambiente Il contesto - Nel mese di gennaio 2015, la Commissione europea ha avviato uno studio per esaminare gli ostacoli e le lacune normative che riguardano il funzionamento dei mercati dei rifiuti nell'Unione europea (Tender ENV.A.2 / ETU / 2014/26, il funzionamento efficiente dei 17 mercati dei rifiuti nell'Unione europea - opzioni legislative e politiche). Una migliore comprensione di tali meccanismi è legata alla necessità di soddisfare le potenzialità dell’industria europea del trattamento dei rifiuti, in termini di crescita e di creazione di posti di lavoro. Secondo le norme vigenti, i rifiuti da preparare per il riutilizzo e il riciclaggio o soggetti ad altre attività di recupero dovrebbero circolare liberamente all'interno dell'Unione europea, senza restrizioni ingiustificate. In linea con l'articolo 12 del regolamento sulle spedizioni di rifiuti (regolamento (CE) n 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti), solo alcune ragioni specifiche consentono di limitare la libera circolazione dei rifiuti per il riciclaggio e il recupero (ad esempio, nel caso di precedente condanna per spedizioni illegali). In alcuni casi, tuttavia, il quadro normativo può ostacolare il funzionamento efficiente dei mercati dei rifiuti, non riuscendo a garantire l'attuazione ottimale della “gerarchia dei rifiuti” (ai sensi dell'articolo 4 (1) della direttiva quadro sui rifiuti dell'UE - direttiva 2008/98 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio) che stabilisce i seguenti criteri di priorità nella gestione dei rifiuti: prevenzione; preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia, smaltimento. Obiettivi della consultazione: la finalità di questa consultazione è quella di ottenere una migliore comprensione della natura e della portata delle lacune normative che provocano distorsioni indebite ai mercati UE sui rifiuti per il riciclaggio e il recupero. Nel documento di consultazione sono considerati entrambi i tipi di lacune normative (vedere parti B e C del questionario), sostanzialmente riconducibili ad azioni politiche e legislative adottate a livello comunitario, nazionale, regionale o locale. Alcune possono sorgere in relazione all'applicazione e all'interpretazione delle norme di legge UE (ad esempio, la direttiva quadro sui rifiuti o il regolamento sulle spedizioni di rifiuti); altre possono essere il risultato di norme e requisiti nazionali, regionali o locali che non sono direttamente collegati alla legislazione dell'UE. I contributi raccolti contribuiranno alla finalizzazione dello studio summenzionato e verranno presi in considerazione nella preparazione della nuova iniziativa sulla 'economia circolare'. Destinatari: l’invito a partecipare alla consultazione è rivolto a tutte le partii interessate e agli esperti in materia di gestione dei rifiuti. Scadenza: 3 settembre 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/environment/consultations/waste_market_en.htm Consultazione pubblica sulla trasparenza dell’imposta sulle società Settore di riferimento: Mercato interno, Tassazione, Banche e & Finanza Il contesto – La lotta contro l'elusione fiscale da parte delle società è una delle principali priorità dell'attuale Commissione. La presente consultazione rientra nel più ampio piano d'azione su una tassazione delle società equa ed efficiente, presentato il 17 giugno con l’obiettivo di riformare la fiscalità delle imprese nell'UE, contrastando le pratiche di alcune società che sfruttano a loro vantaggio le incongruenze tra i diversi Paesi e le lacune giuridiche: ricorrono a strutture societarie complesse, a discapito delle piccole e medie imprese (PMI) e col rischio di falsare la concorrenza, penalizzare i concorrenti più piccoli e mettere le une contro le altre le società dell'UE e quelle extraunionali nel mercato unico. 18 Obiettivi della consultazione: attualmente vigono obblighi di trasparenza sulle imposte, sotto forma di rendicontazione Paese per Paese, per le banche, a norma della quarta direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD IV) (IP/14/1229), e per le grandi industrie estrattive e forestali, a norma della direttiva contabile (IP/11/1238, MEMO/13/540). Scopo specifico della presente consultazione è appurare se l'estensione di tali obblighi di informazione pubblica alle multinazionali attive in altri settori possa aiutare a contrastare l'elusione fiscale e le pratiche fiscali aggressive nell'Unione. Ad esempio, si potrebbero obbligare le società a dichiarare le imposte che pagano in ciascun Paese in cui operano. D’altra parte, obbligare a una maggiore trasparenza senza offrire tutele sufficienti può anche comportare il rischio che siano divulgate informazioni commerciali sensibili, con possibile danno per le società, in particolare se i concorrenti extra-UE non sono tenuti a seguire la stessa linea. Per stabilire se siano necessarie ulteriori iniziative si dovranno ponderare attentamente tutti questi fattori. Su tali questioni la Commissione intende, appunto, raccogliere i pareri delle parti interessate. Destinatari: possono partecipare alla consultazione tutti i cittadini, le organizzazioni e gli enti pubblici. Sono particolarmente graditi i contributi da apre di soggetti che abbiano particolari interessi e competenze nei settori della rendicontazione e della tassazione. Scadenza: 9 settembre 2015. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/finance/consultations/2015/further-corporate-tax-transparency/index_en.htm Consultazione pubblica sulla direttiva SMA – Un quadro dei media per il XXI secolo Settore di riferimento: Giustizia civile Mercato interno & Tutela dei consumatori Il contesto – La Direttiva 2010/13/UE sui servizi di media audiovisivi (Direttiva SMA), adottata nel 2010, disciplina vari aspetti del settore audiovisivo, quali il ruolo e la responsabilità di tutti gli operatori di mercato, la promozione delle opere europee e le norme sulla pubblicità e sulla tutela dei minori. In linea con la strategia per il Mercato unico digitale, varata il 6 maggio scorso, la Commissione europea sta valutando di proporre nel 2016 una modifica della direttiva su questi servizi che, con il loro impatto diretto sulle persone e sulle imprese, costituiscono il fulcro dell'economia digitale dell'Europa. Questi, in sintesi, gli aspetti da prendere in considerazione: Come migliorare nell'era digitale le norme attualmente in vigore nell'UE sui servizi di radiodiffusione e di media audiovisivi a richiesta? Qual è la strada migliore per tutelare i minori e tutti gli altri spettatori? Come incentivare l'utilizzo di questi canali di informazione e regolamentare la pubblicità degli audiovisivi on line? E' possibile fare tutto questo promuovendo la creatività dell'Europa e delle sue diverse culture? Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione, la Commissione intende , in primo luogo, verificare quali parti della direttiva siano attualmente idonee a rientrare nell’ambito del programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (REFIT) e, in secondo luogo, raccogliere prove e opinioni sulla futura politica dei servizi di media sotto forma di una valutazione d’impatto. In sintesi, attraverso i contributi ricevuti, la Commissione completerà la valutazione sull’opportunità di adeguare l'attuale direttiva e di aggiungere altri servizi e operatori al momento non contenuti nella stessa. Destinatari: sono invitati a partecipare alla consultazione Autorità nazionali di regolamentazione, emittenti, produttori, fornitori di contenuti, prestatori di servizi di telecomunicazioni, organizzazioni della società civile, università e cittadini. Scadenza: 30 settembre 2015. Link diretto alla consultazione: https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/public-consultation-directive-201013eu-audiovisual-mediaservices-avmsd-media-framework-21st 19 Eventi & iniziative L’UE all'Expo di Milano 2015 - Il padiglione dell’Ue “C oltivare insieme il futuro dell’Europa per un mondo migliore” è il titolo scelto dall’Unione europea per la sua partecipazione ad Expo Milano 2015, in linea con il tema della manifestazione fieristica “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Attraverso la sua presenza all’Esposizione Universale, che l'Italia ospiterà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, l'Unione europea punta a rafforzare la sua posizione, mettere in risalto i suoi successi e cogliere quest'opportunità per trovare soluzioni comuni ai problemi insieme alle altre nazioni e organizzazioni internazionali e agli operatori del settore privato. Il pane, la sua storia e le sue forme, dall'origine ai giorni nostri, declinati secondo le tradizioni dei 21 Paesi europei che partecipano all'Expo: è questo il filo conduttore del padiglione allestito dall'Unione europea e che fa da sfondo alla storia dell'UE 'dal campo alla forchetta'. 20 Il percorso nel Padiglione UE si svolge attraverso la presentazione di due personaggi animati, l'agricoltore Alex e la ricercatrice Silvia, che, attraverso la storia “La spiga d’oro”, raccontata con straordinari effetti speciali multimediali, accompagnano i visitatori in un viaggio virtuale teso a far conoscere loro le politiche alimentari attuali e future e a far capire come la sfida della sicurezza alimentare possa essere vinta con la cooperazione tra stati e regioni e tra scienza e agricoltura. Lo spazio espositivo dell'UE è situato in una delle JRC EXPO TOURS - Per tutta la durata di EXPO zone più prestigiose del sito di Expo 2015, all'estremo Nord del Cardo, di fronte a Palazzo Italia, affacciato sul Lake Arena e l'Albero della Vita. Oltre alle attività organizzate all'interno del suo padiglione, l'Unione europea ospiterà una serie di oltre 200 eventi - conferenze, iniziative scientifiche, politiche, "business to business" (B2B) e culturali per contribuire ulteriormente alla discussione sull'alimentazione e la sostenibilità. Gli eventi si svolgeranno su tutto il sito di Expo e al Centro Comune di Ricerca di Ispra (Joint Research Centre - JRC), il servizio scientifico interno della Commissione europea che coordina la partecipazione dell'UE ad Expo 2015. Milano 2015 il Centro Comune di Ricerca (JRC) offrirà alle scuole l'opportunità di visitare il sito di Ispra (VA), situato sul Lago Maggiore, a circa 60 km da Milano. Gli studenti potranno così esplorare il Centro visitatori del JRC, scoprire i vari settori di attività del servizio scientifico interno della Commissione europea e capire come la scienza possa migliorare la vita dei cittadini europei. La visita comprende anche un tour in autobus del sito che si estende su una superficie di 166 ettari. E’ on line il sito per le scuole interessate a partecipare ai tours del Sito JRC di Ispra. https://web.jrc.ec.europa.eu/rem/groups.html Per saperne di più sulla partecipazione dell'UE ad Expo 2015: http://europa.eu/expo2015/it Questo mese al padiglione UE… …si è parlato di commercio internazionale e agroalimentare, 9 luglio 2015 Giovedì 9 luglio il Padiglione dell’Unione europea ha ospitato “Agrobusiness e commercio: amici o nemici?”, una conferenza su agroalimentare e commercio internazionale nell’ambito delle trattative in corso per il TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership, il trattato di cooperazione 21 commerciale tra Stati Uniti e Unione europea che mira a uniformare le regole sul commercio di beni e servizi tra le due sponde dell’Atlantico. Organizzato da Aspen Institute Italia, l’evento ha visto la presenza dei principali protagonisti delle trattative euroamericane. Due le sessioni offerte al pubblico, la prima a carattere generale, la seconda di taglio più tecnico. Moderata da Paola Testori Coggi (ex Presidente della Direzione Generale Salute e Consumatori della Commissione Europea), la prima sessione ha ospitato Paolo De Castro (Parlamentare Europeo), Marta Dassù (Presidente Esecutivo di We – Women for Expo), Arancha Gonzalez (Direttore Esecutivo International Trade Center), Andrea Illy (CEO Illy Caffè), Danielle Nierenberg (Presidente Food Tank, New York), Lorenzo Terzi (Capo dell’Unità G7 - Relazioni Bilaterali Internazionali, Direzione Generale Sicurezza Salute e Cibo, Commissione Europea). Alla seconda sessione, moderata da Mircea Dan Geoana (Presidente di Aspen Institute Romania), sono invece intervenuti Anna Maria Corazza Bildt (Parlamentare Europea), Jean Luc Demarty (Direzione Generale del Commercio della Commissione Europea), Anthony L. Gardner (Ambasciatore USA alla UE), Dan Glickman (Direttore Esecutivo dell’Aspen Institute Congressional Program), Rudiger Lentz (Direttore Esecutivo dell’Aspen Institute Germania), Michael Punke (Ambasciatore USA e Rappresentante Permanente al World Trade Organization). …Conferenza sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione 2050 e Dialogo con i cittadini (17 luglio 2015) Il 17 luglio il padiglione UE dell’Expo ha ospitato la conferenza di alto livello organizzata dalla Direzione generale Salute e sicurezza alimentare della Commissione europea. Il convegno ha fornito una piattaforma di dialogo tra le istituzioni e i cittadini su temi che costituiscono fattori di cambiamento e sfide che le politiche internazionali dovranno affrontare nel prossimo futuro: tra questi, l’incremento demografico, la disponibilità e il consumo delle risorse, la tutela ambientale, lo sviluppo sociale e tecnologico. Al centro della conferenza i primi risultati di un progetto di previsione che mira a fornire orientamenti sulle future politiche dell'Unione per mantenere elevati standard di sicurezza alimentare, qualità e accessibilità del cibo. Il progetto si basa su uno studio pilota commissionato dall'Esecutivo UE e pubblicato lo scorso anno. Il discorso di inaugurazione è stato pronunciato dal Commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, che ha visitato l’ Italia, da Nord a Sud, dal 16 al 20 luglio. Il suo intervento si è focalizzato sul problema dello spreco alimentare, un tema sul quale, ha anticipato il commissario, la Commissione europea sta lavorando a delle proposte, nell’intento di lavorare in cooperazione con gli Stati membri e con gli attori della filiera agroalimentare per la sostenibilità del cibo. Andriukaitis ha anche fatto riferimento al tema della sicurezza alimentare in relazione agli accordi di libero scambio con i Paesi terzi, sottolineando che il Ttip non va letto come un venire meno ai nostri strandard, ma come un'occasione per dimostrare che i nostri standard sono i migliori. Sono intervenuti, inoltre, Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la Salute e la Sicurezza alimentare, Giovanni La Via, Presidente della Commissione per l’Ambiente, la Salute e la Sicurezza alimentare del Parlamento Europeo, Bernhard Url, Direttore Esecutivo Autorità europea per la sicurezza alimentare e Livia Pomodoro, Ambassador di Expo Milano 2015 e Presidente del Centro per la legislazione alimentare di Milano. 22 N el pomeriggio il commissario Vytenis Andriukaitis e Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale al Parlamento europeo, hanno partecipato ad un incontro con i cittadini che hanno sottoposto loro delle domande sulle azioni dell’Unione europea in merito ad alimentazione, salute e sostenibilità. Il TTIP conviene ai produttori alimentari europei? Come sono gestiti gli OGM in Europa? Cosa fa l'UE per arginare epidemie di virus come la Xylella?: questi alcuni tra i temi di più stretta attualità affrontati durante il dibattito. “È sbagliato parlare dell’Europa in terza persona. L’Europa siamo noi, nelle nostre scelte e nelle nostre azioni. Per questo, contro lo spreco alimentare dobbiamo lavorare per lo sviluppo degli accordi internazionali che potenziano l’efficienza della catena del freddo nei Paesi in via di sviluppo e la distribuzione nei Paesi sviluppati.”, ha dichiarato Paolo De Castro. Il dibattito si è svolto in una cornice che non poteva essere più appropriata: l'Open Plaza (antistante EXPO centre) di EXPO 2015 che ha fatto della sostenibilità alimentare il proprio tema principale. L’incontro, parte del programma ufficiale di Expo, rientrava nell’iniziativa "Citizens dialogues" 2015: una serie di eventi rivolti alla cittadinanza in programma nelle principali città europee e in occasione dei quali i Commissari europei sono tra la gente per ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE http://ec.europa.eu/citizens-dialogues/index_it.htm L'evento del 17 luglio, moderato da Gigi Donelli di Radio24, è stato trasmesso in web-streaming sul sito dedicato e, come sempre, è stato possibile partecipare anche ponendo domande via twitter. Si è trattato del secondo Dialogo svoltosi in Italia nel 2015. Lo scorso 9 maggio, in occasione della Festa dell'Europa, l'Alta rappresentante UE Federica Mogherini e il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz hanno risposto alle domande di oltre 500 giovani. Anche in questo caso l'iniziativa si è svolta ad EXPO, proprio nel giorno dell'inaugurazione del Padiglione UE. I temi discussi in quell'occasione sono stati il ruolo dell'UE nel mondo, il futuro dell'UE e la sostenibilità. Progetto europeo per le PMI europee per Expo 2015 In occasione di EXPO 2015, da maggio a ottobre la Commissione europea Direzione generale per il mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI (DG GROW), in collaborazione con PROMOS - Camera di Commercio di Milano, Innovhub e sette partner europei, organizza otto eventi di livello internazionale a Milano. Obiettivo: rafforzare il sistema delle PMI europee e favorirne lo sviluppo globale. Gli eventi dureranno 1 giorno e mezzo e saranno strutturati in due momenti principali: - una conferenza di presentazione degli strumenti della Commissione europea a supporto delle PMI e dell’accesso ai mercati esteri, nonché delle opportunità di collaborazione con i rispettivi Paesi (mezza giornata); incontri d'affari tra imprese, distretti e cluster, centri di ricerca, organizzazioni industriali seguenti settori: tutta la value chain dell'agro-industria (produzione di alimentari, trasformazione, conservazione, packaging, logistica, tecnologie, controllo qualità) energie rinnovabili, biotecnologie, gestione delle risorse ambientali (un giorno di lavoro). Il primo di questa serie di eventi (Mediterraneo e Turchia ) si è svolto nei giorni 6-8 maggio. Il secondo è stato un evento di alto profilo internazionale dedicato alla Cina, tenutosi nei giorni 9-11 giugno. Sempre nel mese di giugno (12-13) è stato il turno dei CELAC Days (America Latina e Caraibi). A luglio (10 – 11 luglio) si è tenuto l’evento dedicato al Giappone. Gli altri eventi in calendario: Africa Sub Sahariana (18-19 settembre 2015) Sud Est Asiatico - ASEAN (29-30 settembre 2015) Stati Uniti e Canada (5-6 ottobre 2015) Evento sul DOP, DOG, DOCG, IGT, IGP (12-13 ottobre 2015) Per maggiori informazioni e per registrazioni visitare il sito www.euexpo2015.talkb2b.net oppure contattare l'indirizzo [email protected]. 23 Premi Capitale Verde Europea 2018 & Foglia Verde Europea 2016 Nel corso della Green Week (la Settimana Verde Europea), la più grande conferenza sulla politica ambientale europea che si è svolta a Bruxelles dal 3 al 5 giugno scorsi, sono state ufficialmente aperte le candidature per i titoli da assegnare alle città europee più 'amiche dell'ambiente'. Il premio Capitale Verde d’Europa (European Green Capital Award) è stato istituito nel 2010 dalla Commissione europea per ribadire e promuovere il ruolo fondamentale che le città hanno nel raggiungimento di ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale; il riconoscimento viene conferito annualmente ad una città all’avanguardia per un ambiente urbano ecocompatibile. Il titolo, che negli anni scorsi è andato a Stoccolma (2010), Amburgo (2011), Vitoria-Gasteiz (2012), Nantes (2013), Copenhagen (2014),è detenuto quest’anno dalla città inglese di Bristol. A seguito del successo del premio Capitale Verde d’Europa, nel 2015 la Commissione europea ha lanciato una nuova iniziativa, chiamata Foglia Verde Europea (European Green Leaf), destinata alle città di più piccole dimensioni impegnate sul fronte ambientale. Nella categoria della European Green Capital ('Capitale Verde') per il 2018 gareggiano tutte le città sopra i centomila abitanti, mentre in quella della o 'European Green Leaf' - EGL ('Foglia Verde Europea') aperta per il 2016, potranno concorrere tutte quelle con una popolazione fra i ventimila e centomila abitanti. "Voglio incoraggiare le città a fare domanda e ad usare questa come un'occasione non solo per mettere in luce i propri risultati dal punto di vista ambientale, ma anche di pianificare un futuro sostenibile per i propri cittadini" ha detto il commissario europeo all'ambiente, Karmenu Vella, lanciando entrambe le competizioni, in occasione della maxi-conferenza della Settimana verde. "É vitale che le città continuino ad imparare e ad ispirarsi l'una con l'altra per creare soluzioni alle sfide ambientali" ha aggiunto Vella. Dodici sono i parametri di valutazione per le città candiate al titolo di Capitale Verde Europea 2018: contributo locale alla lotta contro i cambiamenti climatici; trasporti; aree verdi; rumore; produzione e gestione dei rifiuti; natura e biodiversità; aria; consumo di acqua; trattamento delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; gestione ambientale delle autorità locali e prestazione energetica. Il concorso, aperto lo scorso 3 giugno, si chiuderà il 19 ottobre 2015. Le candidature pervenute saranno valutate da un gruppo di esperti internazionali che selezioneranno le città finaliste per il titolo 2018: queste saranno invitate a illustrare alla giuria obiettivi, strategie e capacità di fungere da modello. La capitale verde 2018 sarà annunciata nel giugno del 2016 a Lubiana, la città detentrice del titolo del 2016. Per le candidature online: European Green Capital & European Green Leaf Application Portal http://form.europeangreencapital.ie/ Per saperne di più sulle due competizioni: http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/about-the-award/index.html http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/europeangreenleaf/index.html 24 European Youth Forum: l’edizione 2016 E’ stata definita la seconda edizione dell’European Youth Event (#EYE2016): dal 20 al 21 maggio 2016, il Parlamento europeo di Strasburgo aprirà ancora una volte le sue porte a migliaia di giovani europei che avranno l’opportunità di partecipare ad interessanti discussioni con i membri del Parlamento europeo ed altre personalità di rilievo e trovare delle idee innovative su come "insieme, siamo in grado di cambiare le cose”. EYE sarà caratterizzato da centinaia di attività (dibattiti, workshop, giochi), tutte raggruppate in cinque temi principali: 1. Guerra e pace: prospettive per un mondo di pace 2. Apatia o partecipazione: agenda per una democrazia attiva 3. Esclusione o accesso: provvedimenti per la disoccupazione giovanile 4. Stagnazione o innovazione: il mondo del lavoro di domani 5. Collasso o successo: nuove vie per un'Europa sostenibile I partecipanti dovranno avere un’età compresa tra i 16 e i 30 anni (rispetto al giorno dell’inizio della manifestazione) e dovranno avere la cittadinanza di uno degli Stati membri dell’UE, di uno dei Paesi candidati o vicini. Le iscrizioni per partecipare alla manifestazione si apriranno a ottobre 2015. Tuttavia già ora, fino al 9 settembre 2015, i giovani e le organizzazioni giovanili che intendono partecipare alla manifestazione possono contribuire alla definizione del programma di EYE 2016. Per la prossima edizione è stata creata una nuova pagina Facebook dove si possono trovare tutte le novità su EYE. Al fine di garantire la massima partecipazione delle associazioni e dei gruppi all’evento, è stato indetto un bando per coloro che sono interessati ad organizzare un workshop durante l’EYE2016 o a divenire partner dello Yo!Fest, uno spazio interattivo in cui le organizzazioni giovanili si incontreranno con gli europarlamentari e potranno partecipare ad attività all’aperto, workshop, assistere a performance ecc. La scadenza per presentare proposte è fissata per il 4 Settembre. Sono disponibili le linee guida per le proposte riguardanti l’organizzazione dei workshop. http://www.europarl.europa.eu/european-youth-event/en/news/10-06-2015.html 25 Premio Lux 2015: I 10 film selezionati Il 5 luglio, occasione del 50º Festival Internazionale del Film di Karlovy Vary sono stati annunciati i 10 film selezionati per l’edizione 2015 del Premio LUX, istituito nel 2007, distanza di cinquant'anni dal Trattato di Roma, e promosso ogni anno dal Parlamento europeo per accendere una luce sulla diversità del cinema europeo e sul suo ruolo nel costruire valori sociali e culturali. Anche quest'anno sono molti gli argomenti trattati nelle 10 pellicole: una vita normale e i segni del tempo, le avversità dell'aiuto umanitario, il legame tradizionale con la natura, lo sforzo di condurre una vita decente nonostante la crisi economica, l'odissea di trovare un posto nuovo e accogliente dove vivere, lo scontro tra libertà e costrizioni religiose e sociali, l'orrore di uno dei più inspiegabili eventi della Storia, la distanza tra la gioventù e la vita reale, la lotta alle contraddizioni sociali e morali, e una storia d'amore attraverso le ferite dell'Europa. Questi i titoli, con i rispettivi registi: 45 years, di Andrew Haigh (Regno Unito) A Perfect Day, di Fernando León de Aranoa (Spagna) Rams, di Grímur Hákonarson (Islanda, Danimarca) The Measure Of A Man, di Stéphane Brizé (Francia) Mediterranea, di Jonas Carpignano (Italia, Stati Uniti, Germania, Francia, Qatar) Mustang, di Deniz Gamze Ergüven (Francia, Germania, Turchia, Qatar) Son Of Saul, di László Nemes (Ungheria) Toto And His Sisters, di Alexander Nanau (Romania, Ungheria, Germania) Lesson, di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (Bulgaria, Grecia) The High Sun, di Dalibor Matanić (Croazia, Slovenia, Serbia) Cinque di questi 10 film sono di registi esordienti; per la prima volta sono stati selezionati un film islandese (Rams) e un documentario (Toto and his Sisters). 26 I 3 film finalisti I titoli dei tre film finalisti sono stati annunciati il 24 luglio a Roma, presso la Casa del Cinema, durante la conferenza stampa di presentazione della XII edizione delle Giornate degli Autori-Venice Days (in programma dal 2 al 12 settembre 2015, a Venezia). Si tratta di tre opere prime di quattro giovani registi promettenti: "Mediterranea", "Mustang" e "La lezione", imperniate su problematiche che toccano da vicino la società europea: immigrazione, istruzione e l'uguaglianza di genere. L’annuncio è stato dato dal Vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Antonio Tajani. La Presidente della Commissione cultura e istruzione del PE, Silvia Costa, ha inviato un videomessaggio nel quale ha introdotto il Premio cinematografico del PE spiegandone la valenza per il cinema europeo. Le tre pellicole finaliste saranno proiettate nei 28 Paesi dell’UE, in oltre 50 città e 20 festival, e sottotitolate nelle 24 lingue ufficiali dell'UE, durante i LUX Film Days. Il film vincitore sarà decretato in autunno dai 751 Membri del Parlamento europeo ed annunciato il 25 novembre a Strasburgo, alla presenza dei registi dei 3 film finalisti; esso, inoltre, sarà prodotto in versioni originali per ipo-udenti e ipo-vedenti e sarà sostenuto nella promozione durante le uscite nazionali negli Stati membri. Il messaggio sotteso all’iniziativa è che esiste un “cinema europeo” in grado di superare le barriere nazionali e linguistiche e di veicolare un dialogo sull’Europa di oggi, mettendo in luce le contraddizioni ma anche i valori e le idee sul futuro. Infine, i LUX Film Days daranno agli spettatori la possibilità di votare il proprio film favorito grazie all'Audience Mention. Il vincitore della scorsa edizione è stato lo sloveno Rok Bicek con il suo Class Enemy, che ha ricevuto il numero di voti più alto tra gli spettatori di tutta Europa. http://www.luxprize.eu/ Come costruire un'Europa di tutte le culture? Incontro dibattito per elaborare un documento da inviare a Bruxelles E’ in programma per il 24 settembre 2015 a Roma, presso il Salone delle Fontane, Via Ciro il Grande, 10/12 - Roma Eur, un incontro-dibattito organizzato per riflettere sulle politiche europee a favore del dialogo interculturale e fissare tali riflessioni in un documento che sarà oggetto di un'audizione presso la Commissione Cultura del Parlamento europeo. Successivamente il PE svilupperà una relazione di iniziativa sullo stesso tema. L’evento si svolgerà secondo la metodologia di lavoro detta Open Space Technology (OST): questa non prevede che alcuni oratori si rivolgano a un pubblico in ascolto, bensì il confronto in tavoli di lavoro tematici, nei quali tutti i partecipanti hanno l'opportunità di intervenire e contribuire alla stesura del documento finale. Il percorso si articola in diverse fasi dedicate, rispettivamente, all'ascolto, alle proposte, alla discussione, alla sintesi, fino all’elaborazione di un documento conclusivo che, nel caso in questione, come detto, sarà trasmesso a Bruxelles. Per partecipare è necessario registrarsi. http://www.europarl.it/it/succede_pe/calendario_eventi/attivita_2015/ost_culture_2409.html 27 Be the guest photographer of the new European Parliament C’è tempo fino al 30 agosto 2015 a mezzanotte per inviare la “foto del mese”, nell’ambito del concorso fotografico ideato dal Parlamento europeo in occasione dell’Anno europeo dello sviluppo 2015. Ogni mese., fino a settembre, il PE annuncia un tema legato allo sviluppo ed invita gli aspiranti fotografi dei 28 Stati membri, di età superiore ai 18 anni, ad inviare una foto ispirata a quella tematica. Il 30 agosto è la scadenza per il tema dell'estate, "Giovani e bambini". Un comitato ad hoc selezionerà le dieci migliori foto e sceglierà la foto migliore del mese. Le dieci foto prescelte concorreranno al premio della giuria. Le dieci foto migliori di ogni mese saranno inoltre esibite sulle pagine Facebook e G+ del Parlamento, dove sarà possibile anche votare la propria foto preferita. Alla fine del concorso, alle due foto più gradite saranno assegnati il premio della giuria e quello del pubblico. Entrambi i fotografi saranno invitati alla sessione plenaria di novembre 2015. Il vincitore poi potrà essere invitato a Strasburgo per fare un reportage fotografico. Per partecipare basta inviare la foto, insieme con il modulo di presentazione, all’indirizzo: [email protected]. Il regolamento del concorso: http://www.europarl.europa.eu/resources/library/media/20150109RES06104/20150109RES06104.pdf Concorso fotografico “Europe in my Region” L’edizione 2015 La Commissione europea ha indetto l’edizione 2015 del concorso fotografico "Europa nella mia regione" con il quale invita gli utenti di facebook a documentare con una fotografia un progetto finanziato da fondi UE nella loro regione e a condividerlo. L’iniziativa mira a sottolineare l'importanza che i progetti finanziati dall'UE hanno nella vita delle comunità locali. Al concorso possono partecipare tutti i residenti nell’Unione europea e i residenti in un Paese in fase di preadesione (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Kosovo, Montenegro, Serbia, e Turchia). 28 Per partecipare al concorso è necessario caricare la propria foto sull'applicazione "Europe in My Region" sulla pagina facebook della Commissione europea. Ogni partecipante può caricare un massimo di tre foto. Le foto devono provenire da uno dei Paesi membri (o in fase di preadesione) dell'UE e devono contenere da qualche parte la bandiera dell'UE e le informazioni sui finanziamenti (placca, cartellone, banner, etc.). Il concorso, partito il 22 giugno 2015, avrà come termine ultimo per la pubblicazione delle foto il 28 agosto 2015 (h. 12.00). Il voto popolare avrà luogo dal 31 agosto all'8 di settembre e si concluderà con la selezione delle 100 fotografie più votate. I tre vincitori saranno selezionati da una giuria internazionale di professionisti, indipendenti dalla Commissione europea. Ogni vincitore riceverà in premio un viaggio di due notti per due persone a Bruxelles durante la 13esima Settimana europea delle regioni e città. (OPEN DAYS) che avrà luogo tra il 12 ed il 15 ottobre 2015. La data esatta della cerimonia di premiazione sarà comunicata ai vincitori. http://ec.europa.eu/regional_policy/it/newsroom/news/2015/06/photo-competition-europe-in-my-region Focus su…OPEN DAYS 2015 Aperte le iscrizioni www.opendays.europa.eu Sono circa 180 le regioni e città di 30 Paesi che collaborano con il Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) e la Commissione europea per organizzare la 13a edizione degli Open Days, l’evento annuale mondiale più importante in materia di politica regionale e urbana. All’insegna dello slogan “Regioni e città d’Europa: partner per gli investimenti e la crescita”, dal 12 al 15 ottobre 2015 si terranno a Bruxelles circa 100 seminari e dibattiti incentrati su tre temi: Modernizzare l'Europa: le regioni nell'Unione dell'energia e nel mercato unico digitale. Regioni aperte alle imprese: sviluppo delle PMI, innovazione e creazione di posti di lavoro. Luoghi e spazi: sviluppo urbano e rurale, integrazione urbanorurale. Una novità del programma di quest'anno è l'OPEN Urban DAY, che si terrà mercoledì 14 ottobre. Gli organizzatori proporranno agli operatori delle politiche urbane tutta una serie di seminari interattivi e di incontri organizzati nella "zona del canale" a Bruxelles, un ambizioso progetto di rinnovo urbano, allo scopo di facilitare gli scambi internazionali in materia di sviluppo urbano. La visita a progetti urbani metterà in evidenza esempi concreti del rilancio urbano condotto nella capitale belga. La rassegna, inoltre, offrirà per la terza volta una University Master Class che riunirà studenti e giovani ricercatori di tutta Europa specializzati nella politica regionale. L'elenco dei partner e dei partenariati selezionati per l’edizione 2015 è consultabile sul sito web degli Open Days. Oltre all’evento centrale di Bruxelles, altri 200-300 eventi locali sono previsti nel corso dell'autunno in tutta Europa, nell’ambito della correlata iniziativa “Europe in my Region/City”. Il programma dei seminari organizzati a Bruxelles è disponibile sul sito a partire dall’8 luglio, data di apertura delle iscrizioni. Il termine ultimo per l’iscrizione è il 28 settembre 2015. Il programma completo: http://ec.europa.eu/regional_policy/opendays/reports/programme_full_2015.cfm Per iscriversi: http://ec.europa.eu/regional_policy/opendays/od2015/register.cfm 29 Dal Comitato delle Regioni: corso on line su Regioni e città d’Europa Il Comitato delle Regioni sta organizzando un corso gratuito on- line (MOOC Massive Open Online Course) in lingua inglese, della durata di otto settimane, sulle regioni d’Europa, le istituzioni europee e le strategie politiche. Il corso, dal titolo “EU regions and cities matter” e rivolto a funzionari di enti regionali e locali, rappresentanti di associazioni e parti interessate, inizierà il 19 ottobre 2015 e si terrà in due ore a settimana tra video formativi, schede informative, dibattiti settimanali in web streaming sull’argomento. http://cor.europa.eu/en/events/Pages/CoR-online-MOOC.aspx; Twitter @EU_MOOC “Una vignetta per l’Europa”: la V edizione pubblicate tra il 1° ottobre 2014 e il 30 giugno 2015. Una giuria indipendente e d'indubbia professionalità sarà costituita al fine di valutare i contributi ad essa sottoposti. Le 44 opere selezionate sono ora sottoposte al giudizio del pubblico attraverso il voto online. La votazione del pubblico avrà luogo sulla pagina Facebook di Internazionale tra il 21 luglio e il 13 settembre 2015. Sono previsti tre premi per i primi tre classificati, ammontanti rispettivamente a 1400 , 800 e 400 euro, nonché due premi speciali del valore di 200 euro ciascuno, assegnati dalla giuria e dal pubblico. La premiazione è in programma per domenica 4 ottobre 2015 e si svolgerà, come di consueto, nell'ambito del Festival di Internazionale a Ferrara. E’ partita il 28 maggio la V edizione del concorso "Una vignetta per l'Europa" indetto dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con la rivista italiana Internazionale e con la partecipazione di Voxeurope. L’iniziativa, che premia la migliore vignetta dedicata all'UE nei media italiani, persegue un duplice obiettivo: sensibilizzare i vignettisti sui temi europei, promuovendo una sempre maggiore copertura di questi ultimi, e stimolare l'interesse dei cittadini europei e italiani per la vita politica europea, anche con lo strumento dell'umorismo. L'invito a presentare candidature per l'edizione 2015 del concorso si è chiuso il 6 luglio 2015. Al concorso hanno potuto essere candidate opere Per votare la vignetta preferita: https://it-it.facebook.com/Internazionale 30 Settimana Europea dello Sport: al via la preparazione E’ stato lanciato il sito web della Settimana Europea dello Sport (European Week of Sport – EwoS), che si svolgerà dal 7 al 13 Settembre 2015, all’insegna dello slogan "#BeActive Informare, Facilitare, Incoraggiare, Ispirare". Si tratta della prima edizione dell’iniziativa, concepita dalla Commissione europea come occasione per promuovere, in tutti i Paesi membri dell’UE, lo sport e l'attività fisica, che appaiono in progressivo declino, con una serie di effetti negativi a catena quali: un aumento della spesa per l’assistenza sanitaria, una minore produttività sul posto di lavoro e una occupabilità ridotta. In tale ottica l’obiettivo di #BeActive è "far muovere" i cittadini europei di tutte le età, background e condizioni fisiche, per preservare la salute fisica e tenersi in forma. In tutta Europa saranno proposti eventi sportivi a livello nazionale, regionale o locale per sensibilizzare i cittadini su quattro "focus" diversi: Educazione al movimento (Education); Attività fisica nei luoghi di lavoro (Workplace); Attività fisica legata all'ambiente (Outdoor); Sport e movimento nei club e centri fitness. Per l'Italia la struttura di coordinamento degli eventi e delle attività che si svolgeranno a livello nazionale, è stata individuata nell'Ufficio per lo sport del Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport. http://ec.europa.eu/sport/week/ Dal 15 giugno al 14 agosto è stata organizzata dalla Commissione europea la #MyWeek #BeActive Challenge, una sfida a colpi di selfie e video sui social network mentre si pratica sport o attività fisica. Linee guida sulla partecipazione: Photo-Video Competition 1. iscriversi alla sfida, compilando il modulo online; 2. scegliere una settimana tra il 15 giugno e il 14 agosto in cui dedicarsi alla sfida; 3. nella settimana scelta dedicarsi allo sport o all'attività fisica in almeno tre giorni e durante uno di questi scattarsi un selfie o girare un video mentre si pratica sport o attività fisica; 4. postare i video o le foto (minimo 3) su Facebook, Instagram o Twitter utilizzando gli hashtag #BeActive e #MyWeek. In premio tanti premi relativi a sport e fitness! Segui EwoS su: Facebook Twitter o instagram con #EWoS #beactive http://ec.europa.eu/sport/week/take-part/register-photo-competition_en.htm 31 Premio giornalistico Lorenzo Natali. L’edizione 2015 Il 4 maggio la Commissione europea ha lanciato l'edizione 2015 del premio giornalistico Lorenzo Natali, istituito nel 1992 in memoria dell’ex commissario per lo sviluppo e strenuo difensore della libertà di espressione, della democrazia, dei diritti umani e dello sviluppo, e rivolto ai giornalisti che si occupano di situazioni sofferenza e degli scenari di emergenza nel mondo. Il premio di quest'anno, che coincide con l'Anno europeo per lo sviluppo 2015 ed è stato bandito all'indomani della Giornata mondiale della libertà di stampa, è ispirato al motto "Le storie di oggi possono cambiare il nostro domani". I giornalisti partecipanti avranno un'opportunità unica per far conoscere il loro impegno per debellare la povertà in tutto il mondo e motivare le persone a contribuire a migliorare le condizioni di vita delle rispettive comunità. Un’assoluta novità dell’edizione 2015 è l’estensione della partecipazione ai giornalisti dilettanti, compresi i blogger, che concorreranno in una categoria distinta. Il premio Lorenzo Natali sarà assegnato, dunque, ad un giornalista dilettante e ad un giornalista professionista selezionati su cinque aree geografiche: Europa, Africa, Medio oriente e mondo arabo, America latina e Caraibi, Asia e Pacifico. A ciascun vincitore verrà consegnato un trofeo e un premio in denaro di 5 000 euro. Una giuria indipendente valuterà altresì tutti i vincitori regionali del Gran premio supplementare di 5 000 euro. I vincitori saranno resi noti in occasione della cerimonia di premiazione che si terrà in loro onore a Bruxelles nel dicembre 2015. I lavori (radio, televisione, stampa, internet e blog) devono essere presentati entro il 31 agosto 2015. http://ec.europa.eu/europeaid/lnp Premio Europeo per Donne Innovatrici già conseguiti e non attività di ricerca e innovazione di lanciato una nuova edizione del Premio Europeo per Donne prossimo sviluppo.. Alle tre Innovatrici (EU Prize for Women Innovators), il concorso, vincitrici verranno assegnati attualmente finanziato dal programma Horizon 2020, che intende premi in denaro ammontanti dare riconoscimento alle donne che hanno beneficiato di rispettivamente a 100mila finanziamenti UE per la ricerca e l’innovazione, riuscendo a euro (1° premio), 50mila euro coniugare l’eccellenza scientifica con l'attitudine al business, creando (2° premio) e 30mila euro (3° imprese innovative e portando innovazioni sul mercato. Il concorso, premio). La premiazione è infatti, è aperto a tutte le donne che hanno fondato o co-fondato una prevista per la primavera del società e che hanno beneficiato, individualmente o come società, di 2016. finanziamenti derivanti dai programmi UE a sostegno della ricerca e Il concorso rimane aperto fino dell’innovazione. Il premio, dunque, ricompensa risultati di ricerca al 20 ottobre 2015. http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/topics/16071-wip-01-2015.html Dopo il successo del 2011 e del 2015, la Commissione europea ha 32 Premio europeo per le città accessibili: lanciata l’edizione 2016 La Commissione europea ha dato avvio all’edizione 2016 dell’Access City Award (il Premio europeo per le città accessibili). Si tratta di un’iniziativa che punta a conferire un riconoscimento e a dare visibilità alle città che si sono impegnate a realizzare interventi esemplari per trasformare gli spazi urbani in ambienti liberi da barriere per gli anziani e i disabili , con ricadute positive sulla vita di tutti i cittadini. Possono candidarsi le amministrazioni cittadine dell’UE con più di 50mila abitanti, che abbiano realizzato o pianificato misure e interventi per migliorare l’accessibilità dell’ambiente urbano in quattro ambiti: ambiente costruito e spazi pubblici, trasporti e relative infrastrutture, nuove tecnologie (TIC), strutture e servizi pubblici. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata alla mezzanotte del 10 settembre 2015 (ora di Bruxelles). La cerimonia di premiazione, che coinciderà con la conferenza per la Giornata europea delle persone con disabilità, si terrà a Bruxelles il 7 dicembre 2015. La selezione avviene in due fasi: la prima a livello nazionale, seguita da una selezione a livello europeo. Nella fase a livello europeo, una giuria di esperti in materia di accessibilità, tra cui rappresentanti del Forum europeo sulla disabilità, selezionerà tra le città prescelte a livello nazionale (massimo tre città per Paese) le vincitrici del primo, secondo e terzo premio. Inoltre, a due città sarà assegnato un riconoscimento speciale nelle categorie "Accesso al lavoro" e "Smart city accessibili". La menzione speciale nella categoria “Accesso al lavoro” premierà gli sforzi delle città volti a garantire che i servizi pubblici per l’impiego e le iniziative nel settore privato facilitino l’inserimento nel mondo del lavoro e rendano le informazioni sulle posizioni aperte accessibili alle persone con disabilità. La menzione speciale nella categoria “Smart city accessibili” riconoscerà gli sforzi compiuti dalle città nel percorso verso un’intelligenza urbana all’insegna dell’inclusione, assicurando in particolare che le tecnologie, l’interfaccia utente e i relativi servizi siano accessibili alle persone con disabilità, in linea con i principi della progettazione universale Nell’edizione inaugurale del 2010, la città vincitrice è stata Avila (Spagna), mentre negli anni successivi si sono aggiudicate il primo premio la città austriaca di Salisburgo, la città tedesca di Berlino, la città di Göteborg (Svezia) e l’anno scorso anno la città svedese di Borås. http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=88&eventsId=1058&furtherEvents=yes 33 Supplemento Europa Bandi Luglio 2015 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2014-2020. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri Paesi europei; 34 • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo, copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. Come accedere alle risorse: nuova guida della Commissione Si segnala che la Commissione europea ha recentemente pubblicato una guida sull’utilizzazione dei fondi europei. La guida, in inglese, è intitolata ‘A beginner’s guide to EU funding’ e fornisce le informazioni di base su strumenti, programmi e procedure per accedere ai finanziamenti europei, rivolgendosi a sei tipologie di beneficiari principali: .PMI, Ong, giovani, ricercatori, agricoltori, autorità pubbliche. I Programmi 2014 - 2020 La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della programmazione UE post 2013. In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa) e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata allo sport. Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi. Di seguito, le schede descrittive dei vari programmi e la nostra selezione di bandi aperti. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. AMBIENTE & ENERGIA Programma di riferimento: LIFE 2014-2020 Obiettivi del programma: il programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima 2014-2020 sostituisce l'attuale programma Life+. Persegue i seguenti obiettivi generali: contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti 35 climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi; migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e catalizzare e promuovere l’integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità; sostenere maggiormente la governance ambientale e climatica a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali sostenere l'attuazione del Settimo programma d'azione per l'Ambiente. In tal modo, il programma LIFE contribuisce allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi e alle finalità della strategia Europa 2020. Struttura del programma: E’ suddiviso in due sottoprogrammi: “Ambiente” - prevede il finanziamento di progetti nei tre settori già interessati nel passato: Ambiente e uso efficiente delle risorse; Natura e biodiversità; Governance e informazione in materia ambientale (75% del budget). “Azione per il clima” – nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere presentati progetti nei settori Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia di clima (25% del budget). Tra le novità di questa nuova programmazione 2014-2020 di Life figura il finanziamento di nuova tipologia di progetti, denominati “progetti integrati”. Questi progetti sono finalizzati a migliorare l'attuazione delle politiche ambientale e climatica e la loro integrazione nelle altre politiche, in particolare attraverso una mobilitazione coordinata di altri finanziamenti dell'Unione, nazionali e privati, che perseguono obiettivi ambientali o climatici. Oltre ai progetti integrati possono essere finanziati i cosiddetti “ progetti tradizionali” che comprendono: progetti pilota: - progetti dimostrativi: progetti di buone pratiche: che applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all'avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto; - progetti integrati progetti d'informazione, sensibilizzazione e divulgazione. Inoltre il nuovo Life prevede anche il finanziamento di progetti preparatori che rispondono alle esigenze specifiche connesse all'attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica e progetti di assistenza tecnica volti a sostenere l'elaborazione di progetti integrati. Sono inoltre previste “sovvenzioni di funzionamento”, destinate a coprire alcune spese amministrative e operative di organizzazioni senza scopo di lucro che perseguono finalità di interesse generale europeo, che sono attive principalmente nel settore dell'ambiente o dell'azione per il clima e sono coinvolte nello sviluppo, nell'attuazione e nell'applicazione della politica e della legislazione dell'Unione. 36 Sono inoltre previste “sovvenzioni di funzionamento”, destinate a coprire alcune spese amministrative e operative di organizzazioni senza scopo di lucro che perseguono finalità di interesse generale europeo, che sono attive principalmente nel settore dell'ambiente o dell'azione per il clima e sono coinvolte nello sviluppo, nell'attuazione e nell'applicazione della politica e della legislazione dell'Unione. Il programma Life è suddiviso in due periodi di programmazione: 2014-2017 e 2018-2020. Invito a presentare proposte 2014 - NON pubblicato su GUUE La call copre proposte per entrambi i sottoprogrammi (Ambiente e Clima). Attualmente sono ancora aperte le candidature per il finanziamento della seguente tipologia di progetti: Progetti di rafforzamento delle capacità (Capacity Building): con tale espressione si intendono progetti che mirano ad aiutare e finanziare attività collegate allo sviluppo di capacità all’interno degli Stati Membri anche col fine di migliorarne la partecipazione a LIFE, passando per il 75% dei progetti con oggetto gli habitat e le specie prioritarie. Scadenza: le proposte di rafforzamento delle capacità possono essere presentate su base continua fino al 30 settembre 2015, ore 16 - ora locale di Bruxelles - (cd o dvd). Invito a presentare proposte 2015 Azioni finanziabili: Il bando LIFE 2015 riguarda le varie tipologie di progetti di entrambi i due sottoprogrammi di LIFE. Per il Sottoprogramma per l’Ambiente, l’invito riguarda le sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Preparatori, Integrati e di Assistenza tecnica dei progetti integrati. Per il Sottoprogramma Azione per il Clima, l’Invito riguarda le sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione) e per i progetti Integrati e di Assistenza dei progetti integrati. Di seguito, sono riportate sinteticamente le caratteristiche delle diverse categorie di progetti eleggibili: progetti di buone pratiche: applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all’avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto; progetti pilota: applicano una tecnica/un metodo mai applicato e sperimentato prima/altrove e che offrono potenziali vantaggi ambientali/climatici rispetto alle attuali migliori pratiche; progetti dimostrativi: mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni, metodologie o approcci nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto; progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione: sono volti a sostenere la comunicazione, la divulgazione di informazioni e la sensibilizzazione nell'ambito dei sottoprogrammi. progetti preparatori: identificati principalmente dalla Commissione in cooperazione con gli Stati membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all'attuazione delle politiche e della legislazione UE in materia di ambiente o clima; progetti integrati: finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale piani o strategie ambientali/climatici previsti dalla legislazione UE in materia di ambiente/clima, sviluppati sulla base di altri atti UE o elaborati dalle autorità degli Stati membri; settori prioritari: natura, acqua, rifiuti, aria, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai medesimi; progetti di assistenza tecnica: forniscono un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati; progetti di rafforzamento delle capacità: forniscono un sostegno finanziario alle attività necessarie per rafforzare la capacità degli Stati membri al fine di permettere loro di partecipare in maniera più efficace al programma LIFE (ammissibili solo per alcune categorie di Paesi); Candidati ammissibili: enti pubblici e organizzazioni private commerciali e non commerciali (comprese le ONG) con sede nell’UE; organismi ammissibili con sede nei Paesi e territori d’oltremare possono partecipare a un progetto in qualità di beneficiari associati, a condizione che la loro presenza conferisca valore aggiunto al progetto e che la realizzazione di attività al di fuori del territorio UE sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi del progetto. I progetti integrati dovrebbero prevedere il coinvolgimento (possibilmente come leader) delle autorità competenti incaricate dell’attuazione dei piani/strategie relative al tema oggetto del progetto. Budget: la dotazione finanziaria complessiva prevista per il programma è di circa 3. 456,66 milioni di euro. Il budget 2015 dispone: - per il sottoprogramma Ambiente: di 184.141.337 euro dei quali indicativamente il 55% per progetti per la conservazione della natura e la biodiversità). L’8,44% dei fondi stanziati per progetti diversi dai progetti integrati è destinato all’Italia. - per il sottoprogramma Azione per il clima:di 56.670.000 euro. Il contributo massimo per i progetti sarà del 60% dei costi ammissibili di progetto, con le seguenti eccezioni: - progetti Ambiente-Natura e biodiversità: nel caso di habitat o specie prioritarie il contributo può arrivare al 75%; - progetti di rafforzamento delle capacità: il contributo copre fino al 100% dei costi ammissibili. Scadenze: 1° ottobre 2015: per progetti tradizionali nei settori Ambiente e Uso efficiente delle risorse 7 ottobre 2015: per progetti tradizionali nei settori Natura e biodiversità e Governance e informazione ambientale 15 settembre 2015: per progetti tradizionali nel sottoprogramma Azioni per il clima 30 ottobre 2015: per progetti preparatori nei due sottoprogrammi 1° ottobre 2015: invio idea/progetto (concept note) e marzo/aprile 2016 (progetto completo): per progetti integrati nei due sottoprogrammi 15 settembre 2015: per progetti di assistenza tecnica nei due sottoprogrammi) 30 settembre 2015: per progetti di capacity building. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life.htm Le domande vanno presentata on line al link eProposal: https://webgate.ec.europa.eu/eproposalWeb/ Punto di Contatto Nazionale del Programma presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia e-mail: [email protected] ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA Programma di riferimento: Europa per i cittadini 2014 - 2020 Il Programma "Europa per i cittadini" 2014-2020, introducendo debite modifiche e innovazioni, si pone a proseguimento del conclusosi Programma "Europa per i Cittadini 20072013", rivelatosi di estremo successo a livello europeo e in particolare nazionale. Obiettivi: il Programma mira ad avvicinare i cittadini europei all’UE, proponendosi di: contribuire alla comprensione, da parte dei cittadini, della storia dell’Unione Europea e della diversità culturale che la caratterizza; promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica democratica a livello di Unione europea. Nell’ambito di tali finalità generali, gli obiettivi specifici perseguiti sono: sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni dell'Unione europea, nonché alle sue finalità, quali la promozione della pace, dei valori condivisi e del benessere dei suoi cittadini, stimolando il dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti; incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello di Unione, permettendo ai cittadini di comprendere meglio il processo di elaborazione politica dell'Unione e creando condizioni adeguate per 38 favorire l'impegno sociale, il dialogo interculturale e il volontariato. Struttura del Programma: il programma è composto da 2 strand: “Memoria europea attiva” e “Impegno democratico e partecipazione civica”, a sua volta articolato in 3 sotto-misure (Gemellaggio tra città; Reti di città; Progetti della società civile) e da una sezione trasversale “Azione orizzontale di valorizzazione”, volta a valorizzare i risultati dei progetti selezionati e ad incrementare l’impatto e l’efficacia del Programma. La Commissione europea-DG Communication è responsabile dell’attuazione del Programma. In particolare, ne stabilisce il bilancio, i temi prioritari, gli obiettivi e definisce i criteri di selezione dei progetti. La Commissione si avvale dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA), per l’attuazione pratica della maggior parte delle azioni del Programma. L’EACEA è responsabile anche degli ECPs – Europe for Citizens Points, strutture nazionali stabilite nei paesi partecipanti al Programma che si occupano di una diffusione mirata e capillare delle informazioni sul Programma Europa per i Cittadini, supportando i potenziali beneficiari delle sovvenzioni. L’ECP – Europe for Citizens Point Italy, istituito dal 2008 presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, costituisce il Punto di Contatto Nazionale per l’Italia. La “Guida al programma”, pubblicata dall’ l’Agenzia esecutiva EACEA, si applica per tutto il suo periodo di operatività (2014-2020). La Guida ha lo status di un bando e costituisce pertanto documento fondamentale per la presentazione di progetti. Fornisce, infatti informazioni, dettagliate (requisiti delle azioni, procedure di candidatura e selezione, cofinanziamento e scadenze) nel quadro dei 2 principali assi che compongono il programma. Azioni: STRAND 1 (MEMORIA EUROPEA ATTIVA) Lo Strand 1 promuove: - progetti di riflessione sui regimi totalitari nella storia europea, soprattutto, ma non esclusivamente, il Nazismo che ha causato l’Olocausto, lo Stalinismo, il Fascismo e i regimi totalitari comunisti, come pure la commemorazione delle loro vittime; - progetti riguardanti gli altri momenti fondamentali della recente storia europea. I progetti dovrebbero includere diverse tipologie di organizzazioni e/o sviluppare diversi tipi di attività tra loro complementari (ad es. ricerca, processi di apprendimento informali, conferenze, dibattiti pubblici, mostre) e/o che coinvolgano cittadini provenienti da diversi gruppi target. I progetti dovrebbero essere realizzati a livello internazionale (tramite la creazione di partenariati e reti multi-nazionali) e/o essere caratterizzati da una chiara dimensione europea. STRAND 2 (IMPEGNO DEMOCRATICO E PARTECIPAZIONE CIVICA)) Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: co-finanzia progetti che riuniscano un numero considerevole di cittadini di città gemellate attorno a temi legati agli obiettivi del Programma. Il concetto di gemellaggio deve essere inteso in senso lato, riferendosi sia a documenti di gemellaggio tradizionali, sia ad altre forme di accordi di partenariato tra città a lungo termine, volti a favorire la cooperazione a vari livelli e a rafforzare i collegamenti culturali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: co-finanzia progetti di municipalità e enti senza scopo di lucro che operano insieme su temi comuni, con una prospettiva di lunga durata, e che siano in grado di creare reti per stabilire e rafforzare la cooperazione internazionale. I progetti devono altresì promuovere lo scambio di esperienze, opinioni e “buone pratiche” 39 sui temi posti al centro del dibattito. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: supporta progetti promossi da reti di partenariato internazionali, che coinvolgano direttamente i cittadini. I progetti dovrebbero consentire a cittadini di diversi contesti di confrontarsi e agire insieme su temi legati all’Unione europea e alle sue politiche, con lo scopo di dar loro l’opportunità di partecipare concretamente al processo di integrazione europea. Priorità 2015 - Alla fine dello scorso anno la Commissione europea ha adottato il suo programma di lavoro per il Programma “Europa per i cittadini” nel 2015 e ha definito le priorità annuali del programma che sono: Per lo Strand 1 (Memoria europea): il settantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. In tale ambito, i progetti potranno riguardare: - la Seconda Guerra Mondiale e la connessa affermazione di fenomeni di intolleranza che hanno portato al compimento di crimini contro l’umanità; - le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale per l’architettura post-guerra dell’Europa: le sue divisioni e la Guerra Fredda, da un lato, e l’inizio del processo di integrazione europea, a partire dalla Dichiarazione di Schuman del 1950, dall’altro. Per lo strand 2 (Impegno democratico e partecipazione civica): il dibattito sul futuro dell’Europa. Il dibattito, teso ad approfondire le aspettative degli Europei nei confronti dell’UE, in tempi di crisi economica e a seguito delle elezioni parlamentari tenutesi a maggio 2014, dovrebbe prendere le mosse dagli avvenimenti accaduti nella storia europea e, soprattutto, considerare i risultati concreti ottenuti dall’Unione Europea. Il dibattito non dovrebbe essere circoscritto ai cittadini che sono già in favore dell’Unione europea, ma coinvolgere anche i cittadini che finora non hanno supportato l’idea dell’Unione o che la rifiutano o che pongono in discussione i traguardi da essa raggiunti. Candidati ammissibili: Strand 1 (Memoria Europea Attiva): autorità pubbliche locali/regionali (ad es. municipalità, provincie, regioni) o enti non a scopo di lucro, quali associazioni di sopravvissuti, associazioni culturali, enti di istruzione e di ricerca. Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica”: Sotto-misura 1 “Gemellaggio circa il 60% per l’asse 2 tra città”: municipalità, “Impegno democratico e comitati di gemellaggio partecipazione civica” e circa rappresentanti gli enti locali, il 10% per l’asse trasversale enti non a scopo di lucro “Azione orizzontale di rappresentanti gli enti locali. valorizzazione”. I rimanenti Sotto-misura 2 “Reti di città”: stanziamenti sono erogati a municipalità, comitati di copertura delle spese generali gemellaggio, altri livelli di amministrative e tecniche del autorità locale/regionale (ad programma. es. provincie, regioni), La massima sovvenzione federazioni/associazioni di richiedibile per un progetto è autorità locali; enti non a così fissata in relazione a scopo di lucro rappresentanti ciascun ambito di riferimento: gli enti locali; i partner Strand 1 (Memoria Europea possono essere organizzazioni Attiva): 100.000 euro. non a scopo di lucro. Strand 2 sotto-misura 1 Sotto-misura 3 “Progetti della “Gemellaggio tra città”: 25.000 società civile”: enti non a euro. scopo di lucro, come ad Strand 2 sotto-misura 2 “Reti esempio organizzazioni della di città”: 150.000 euro. società civile, associazioni Strand 2 sotto-misura 3 culturali, enti di ricerca, enti di “Progetti della società civile”: istruzione; le autorità 150.000 euro. locali/regionali possono Scadenze: essere partner. 1° settembre 2015 (Gemellaggi Finanziamento: il bilancio fra città; Reti di città). totale del Programma 20142020 è pari a 185.468.000EUR così distribuiti: circa il 20% destinato per l’asse 1 (Memoria Europea Attiva), Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens; http://www.europacittadini.it/ ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA Programma di riferimento: EUROPA CREATIVA Struttura: Europa creativa è il nuovo programma UE a sostegno dei settori culturali e creativi che fonde ed accorpa i tre precedenti programmi indipendenti: Cultura 2007- 2013, MEDIA 2007 e MEDIA Mundus. E’ composto da due sottoprogrammi: - CULTURA, dedicato in modo specifico al settore culturale e creativo; - MEDIA, relativo al settore degli audiovisivi; - e da una sezione tran settoriale – che prevede l’introduzione di un fondo di garanzia per agevolare prestiti alle organizzazioni e imprese creative - che partirà nel 2016. Budget: il programma “Europa Creativa” ha una disponibilità finanziaria di 40 14.6 miliardi di euro per il periodo 2014 - 2020 ( 9% in più rispetto ai programmi precedenti) così distribuiti: 1. il 31% dei fondi destinato allo Strand “Cultura”; 2. il 56% dei fondi allocato per lo Strand “Media”; 3. il 13% dei fondi destinato allo Strand “trasversale”. Il programma Europa creativa è gestito a livello centrale dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA). Esiste poi la rete dei Creative Europe Desks, creata dalla Commissione Europea per fornire assistenza tecnica gratuita ai potenziali beneficiari di Europa Creativa e per promuovere il Programma in ogni Paese partecipante al Programma. Il desk ufficiale dell’Italia, parte della rete, è il Creative Europe Desk Italia, coordinato dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo. E’ formato dall'Ufficio Cultura e dall'Ufficio MEDIA, rispettivamente responsabili del Sottoprogramma Cultura e del Sottoprogramma MEDIA. SOTTO-PROGRAMMA CULTURA All’interno del sottoprogramma sono previste quattro opportunità di finanziamento: 1. progetti di cooperazione europea; 2. reti europee; 3. piattaforme europee; 4. progetti di traduzione letteraria. Possono partecipare tutti gli operatori (pubblici e privati) che operano nel settore culturale e creativo da almeno 2 anni e che hanno la sede legale in uno dei Paesi partecipanti al Programma Europa Creativa. Esempi: associazioni e istituzioni culturali; fondazioni; case editrici; enti pubblici (dipartimenti di settore); industrie culturali e creative; università e centri di ricerca (dipartimenti di settore); network culturali europei; osservatori culturali internazionali. Progetti di cooperazione europea Obiettivi/azioni: i principali obiettivi del sostegno ai progetti di cooperazione culturale a livello transnazionale riguardano: il rafforzamento della capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale (obiettivo 1). A tale obiettivo sono collegate le seguenti priorità: Priorità 1.1: supportare azioni che forniscano agli operatori culturali e creativi competenze, capacità e knowhow per contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi, includendo l’utilizzo delle tecnologie digitali, approcci innovativi di audience development e sperimentando nuovi modelli di business. Priorità 1.2: supportare azioni che consentano agli operatori culturali e creativi di collaborare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere all’interno e all’esterno dei confini dell’Unione Europea , possibilmente mediante strategie di lungo termine. Priorità 1.3: fornire sostegno per rafforzare la collaborazione e il networking tra le organizzazioni culturali e creative in Europa, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali. la promozione della circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi, con particolare riguardo agli artisti (obiettivo 2). Le priorità sono: Priorità 2.1: supportare attività culturali di respiro internazionale quali mostre, scambi e festival. Priorità 2.2: supportare la circolazione della letteratura europea al fine di garantire la più ampia accessibilità possibile; 41 Priorità 2.3: supportare l’”audience development” come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere culturali e creative europee, oltre che verso il patrimonio culturale tangibile e intangibile, nonché per migliorare l'accesso a tale patrimonio. L'obiettivo principale è aiutare gli artisti/operatori culturali europei e le loro opere a raggiungere un pubblico il più possibile ampio in Europa ed estendere l'accesso alle opere culturali da parte dei gruppi sottorappresentati Tipologie di progetti: in base agli obiettivi, le priorità, la natura e l'impatto del progetto è possibile scegliere tra due categorie di finanziamento che si differenziano per il numero minimo dei Paesi partecipanti (partenariato), l’importo e la percentuale del cofinanziamento: - Categoria 1: progetti di cooperazione su piccola scala. Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 2 partner provenienti da almeno 3 diversi Paesi partecipanti al Sottoprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Almeno un partner deve provenire da un paese EU o EFTA. - Categoria 2: progetti di cooperazione su larga scala Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 5 partner provenienti da almeno 5 diversi paesi partecipanti al Subprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Per entrambe le categorie di progetti, la durata massima (periodo di ammissibilità) è 48 mesi. Prossima pubblicazione call: luglio 2015. Scadenza: ottobre 2015. Network (Reti europee) Questa misura offre supporto alle reti europee attive nei settori culturali e creativi, il cui obiettivo è rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi e la collaborazione in rete a livello internazionale, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali, rafforzare la competitività e promuovere l’innovazione di questi settori. I network sono strutture complesse di almeno 15 organizzazioni europee già esistenti, basate su un approccio business to business: sono gli operatori culturali che si confrontano e scambiano informazioni tra loro per rafforzare la capacità del settore in cui operano. I riflettori della call sono quindi tutti puntati sullo scambio di esperienze degli operatori culturali. Prossima pubblicazione call: luglio 2016. Scadenza: 5 ottobre 2016. Piattaforme europee Questa misura offre supporto alle piattaforme culturali che mirano a: promuovere lo sviluppo dei talenti emergenti e incentivare la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi e la circolazione delle opere; contribuire ad aumentare il prestigio e la visibilità degli artisti e dei creatori impegnati in termini di programmazione europea, attraverso attività di comunicazione; creare un marchio di qualità europeo. A differenza dei network, le piattaforme prevedono un approccio business to consumers: i riflettori della call sono, quindi, puntati sulla visibilità degli artisti e dei creatori, soprattutto quelli emergenti, che rappresentano la cultura europea. Progetti di traduzione letteraria Obiettivi: questa linea di finanziamento offre supporto ai progetti di traduzione letteraria che promuovano la diversità culturale e linguistica nell’Unione e in altri Paesi che partecipano al sottoprogramma Cultura. Le priorità sono: sostenere la circolazione e la promozione della letteratura europea, tra cui l’uso appropriato delle tecnologie digitali; incoraggiare la traduzione e la promozione nel lungo termine di una letteratura europea di elevata qualità. Una priorità ulteriore di questa misura di sostegno sarà elevare il profilo dei traduttori. A tal fine, in ogni opera tradotta l’editore dovrà includere una biografia del traduttore. I progetti finanziabili riguardano esclusivamente la traduzione di almeno 3 opere di narrativa sia in formato cartaceo, sia elettronico e prevedono due categorie: categoria 1: progetti biennali; categoria 2: accordo quadro di partenariato. Candidati ammissibili: tutte le case editrici e i gruppi editoriali legalmente riconosciuti in uno dei paesi partecipanti al Programma Europa Creativa da almeno due anni. Le persone fisiche non sono ammissibili. Prossima pubblicazione call: novembre 2015. Scadenza: febbraio 2016. SOTTO-PROGRAMMA MEDIA Il sottoprogramma MEDIA supporta finanziariamente le industrie cinematografiche e audiovisive dell'UE nello sviluppo, distribuzione e promozione del loro lavoro. Aiuta ad avviare progetti di dimensione europea e ad incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie; consente ai film europei e alle opere audiovisive di trovare mercati oltre i confini nazionali ed europei; finanzia programmi di formazione e di sviluppo. Inviti a presentare proposte nell’ambito del sottoprogramma Media Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Agenti di vendita". Invito a presentare proposte EAC/S21/2013. Scadenza: 1° marzo 2016 (Reinvestimenti). Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Cinema Automatic". Invito a presentare proposte EACEA/27/2014. Scadenza: 2 agosto 2016 (Reinvestimenti). Per ulteriori informazioni e modulistica: Il sito ufficiale del programma: http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/index_en.htm 42 Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura: Sottoprogramma Cultura: http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/culture_en Sottoprogramma Media: http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/media_en La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale: http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html Sito Creative Europe Desk Italia: Ufficio cultura: http://cultura.cedesk.beniculturali.it/ Ufficio MEDIA: http://www.media-italia.eu/home/ ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT Obiettivi del Programma: il dell'insegnamento in Europa e Programma di riferimento: nuovo programma integrato oltre. Erasmus + Erasmus+ è il nuovo programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020 che raggruppa i programmi dell'UE già esistenti in questi settori: Apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig) e Gioventù in Azione, più i cinque programmi di cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione superiore, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i Paesi industrializzati. Comprende anche azioni nel nuovo settore di competenza europea, lo sport. sui propone di contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020 e del quadro strategico per l'istruzione e la formazione 2020 (ET2020), al quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile dei Paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore e allo sviluppo della dimensione europea dello sport. In particolare, esso si propone di contribuire a raggiungere i seguenti obiettivi principali di Europa 2020: riduzione dei tassi di abbandono scolastico; aumento del numero di studenti di età compresa fra i 30 e i 34 anni che abbiano completato il livello terziario di istruzione. Tra gli obiettivi specifici: promuovere la partecipazione dei giovani alla società; migliorare l'occupazione dei giovani e aprire loro nuove opportunità, aiutandoli ad acquisire competenze aggiuntive attraverso lo studio e la formazione all'estero; innalzare la qualità 43 Struttura del Programma: il programma è incentrato su tre attività chiave, trasversali a diversi settori: Attività chiave 1 – Mobilità individuale a fini di apprendimento (KA 1) Questa azione chiave supporta: - Mobilità degli giovani, insegnanti, professori, formatori, giovani lavoratori, personale di istituzioni allievi e del personale: opportunità per studenti, allievi, volontari, formative e di organizzazioni appartenenti alla società civile, di intraprendere un’esperienza di apprendimento in un paese straniero fino ad una durata di un anno. - Borse di studio congiunte: borse di studio attribuite ai migliori studenti di master che offrono la possibilità di prendere parte a programmi internazionali e integrati di studio di livello superiore organizzati da consorzi universitari. Attività chiave 2 – Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche (KA 2) Questa comprende: - Partenariati strategici transnazionali volti a sviluppare iniziative che affrontano uno o più settori della formazione, dell'istruzione e della gioventù e a promuovere l'innovazione, lo scambio di esperienze e di know-how tra i diversi tipi di organizzazioni coinvolte nell'istruzione, formazione e gioventù o in altri settori pertinenti. - Nuovi partenariati innovativi, le cosiddette “Alleanze per la conoscenza” (“Knowledge Alliances”), e le “Alleanze per le abilità settoriali” (Sector Skills Alliances) che costituiranno sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro consentendo agli istituti d’istruzione superiore, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale nonché di elaborare nuovi programmi e qualifiche per colmare le lacune a livello delle abilità. - Progetti di rafforzamento delle capacità, a sostegno della cooperazione con i paesi partner, nei settori dell'istruzione superiore e della gioventù. - Piattaforme di supporto informatico, come eTwinning (gemellaggi elettronici fra scuole), la piattaforma europea per la formazione continua (EPALE) e il Portale Europeo per i Giovani, che offrono spazi di collaborazione virtuali,. Attività chiave 3 - Riforma delle politiche (KA 3) Questa misura finanzia incontri fra giovani e decisori politici nel settore delle politiche giovanili. Alle 3 azioni chiave si aggiungono: - Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e docenze sull’Unione Europea, e dialogo fra accademici e decisori politici europei. - Azioni nel settore dello sport - In tale ambito il programma si concentra su progetti transnazionali volti a sostenere gli sport amatoriali e ad affrontare le sfide transfrontaliere quali le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo, nonché a promuovere il buon governo, la parità di genere, l’inclusione. Il Programma Erasmus+ 20142020 è gestito dalla Commissione europea, DG Istruzione e Cultura, con l’assistenza dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) e delle Agenzie nazionali dei diversi paesi partecipanti. Per l’implementazione operativa dei Programmi settoriali in Italia e la gestione delle azioni decentrate, le Autorità nazionali hanno congiuntamente affidato la gestione dei Sottoprogrammi a tre Agenzie nazionali: - Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE http://www.indire.it/ - Agenzia nazionale Erasmus+ ISFOL http://www.isfol.it/ - Agenzia nazionale per i Giovani http://www.agenziagiovani.it/ Budget: il bilancio totale allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di euro. Finanziamenti addizionali dovrebbero venire stanziati per la mobilità nel campo dell’istruzione superiore e per la costituzione di capacità con il coinvolgimento di Paesi terzi; le negoziazioni al riguardo saranno ultimate nel corso del 2014. nell’ambito del programma Erasmus+ Bando n. 1 Invito a presentare proposte 2015EAC/A04/2014 pubblicato sulla GUUE C344 del 2 ottobre 2014 Rettifica GUUE C376 del 23 ottobre 2014 Rettifica GUUE C38 del 4 febbraio 2015 Il presente invito a presentare proposte comprende le seguenti azioni del programma Erasmus+: Azione chiave 1 — Mobilità individuale ai fini dell'apprendimento: mobilità individuale nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù; diplomi di master congiunti Erasmus Mundus; eventi di ampia portata legati al Servizio di volontariato europeo. Azione chiave 2— Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi: partenariati strategici nel settore dell'istruzione, della 44 formazione e della gioventù; alleanze per la conoscenza; alleanze per le abilità settoriali; rafforzamento delle capacità nel settore dell'istruzione superiore, rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù. Azione chiave 3 — Sostegno alle riforme delle politiche: dialogo strutturato: incontri tra giovani e decisori politici nel settore della gioventù. Attività Jean Monnet, cattedre Jean Monnet: centri di eccellenza Jean Monnet; sostegno Jean Monnet alle istituzioni e alle associazioni; reti Jean Monnet; progetti Jean Monnet. Sport: partenariati di collaborazione nel settore dello sport; eventi sportivi europei senza scopo di lucro. Candidati ammissibili: Qualsiasi organismo, pubblico o privato, attivo nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, può candidarsi per richiedere finanziamenti nell'ambito del programma. I gruppi di giovani che operano nell'animazione socioeducativa, ma non necessariamente nel contesto di un'organizzazione giovanile, possono inoltre presentare domanda di finanziamento sia per la mobilità ai fini dell'apprendimento dei giovani e degli animatori per i giovani sia per i partenariati strategici nel settore dell a gioventù. Finanziamento: il bilancio totale destinato al presente invito a presentare proposte è stimato in 1.736,4 milioni di EUR, così ripartiti: - Istruzione e formazione: 1536,5 milioni di EUR. - Gioventù: 171,7 milioni di EUR. - Jean Monnet: 11,4 milioni di EUR. - Sport: 16,8 milioni di EUR. Tali cifre sono indicative e possono essere modificate a seguito di una variazione dei programmi di lavoro annuali Erasmus+. Si invitano i potenziali candidati a consultare regolarmente i programmi di lavoro annuali Erasmus+ e le loro modifiche. Scadenze: Azione chiave 1 Mobilità individuale nel settore della gioventù: 1o ottobre 2015. Azione chiave 2 Partenariati strategici nel settore della gioventù: 1° ottobre 2015. Rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù: 2 settembre 2015. Azione chiave 3 Incontro tra giovani e decisori politici nel settore della gioventù: 1o ottobre 2015. - sviluppo di prove sul campo relative all’attuazione di misure innovative, prestando attenzione allo sviluppo di una base di conoscenze comprovate e all’adozione di procedure affidabili di monitoraggio, valutazione e comunicazione basate su approcci metodologici riconosciuti, elaborati da un valutatore esperto in materia d’impatto politico in consultazione con i partner del progetto; - attuazione delle prove sul campo in parallelo in diversi Paesi che partecipano al progetto, coinvolgendo un numero sufficientemente rappresentativo di organismi/istituti partecipanti per raggiungere una massa critica ragionevole e disporre di una base di conoscenze rilevante; - analisi e valutazione: efficacia, efficienza e impatto della misura verificata, ma anche della metodologia di sperimentazione, delle condizioni per la scalabilità e il trasferimento transnazionale delle lezioni apprese e delle buone prassi (apprendimento tra pari); -sensibilizzazione, diffusione e utilizzo dell’idea del progetto e dei suoi risultati a livello regionale, nazionale ed europeo, promuovendone la trasferibilità tra settori, sistemi e politiche differenti. Candidati ammissibili: possono presentare proposte i seguenti soggetti, purché stabiliti in uno dei Paesi ammessi a partecipare: - autorità pubbliche (ministero o equivalente) responsabili per l’istruzione e la formazione al più alto livello del relativo ambito nazionale o regionale; autorità pubbliche di massimo livello responsabili per settori diversi dall’istruzione e formazione che dimostrino di possedere una competenza specifica nel settore in cui la Bando n. 2 Invito a presentare proposte EACEA/30/2014 pubblicato sulla GUUE C455 del 18 dicembre 2014 Il presente bando è stato emanato nell’ambito dell’Azione chiave 3 del programma “Erasmus+ e riguarda la sperimentazione di politiche per l’istruzione scolastica Obiettivi: incoraggiare la sperimentazione di idee innovative e riforme politiche in materia di reclutamento, selezione e avviamento di nuovi docenti che giungono alla professione attraverso percorsi alternativi. Tali nuovi operatori potrebbero essere laureati, professionisti a metà carriera o disoccupati senza formazione specifica all’insegnamento che dimostrano un interesse concreto nel diventare insegnanti. Azioni: i progetti devono prevedere almeno le seguenti attività: 45 sperimentazione dev’essere effettuata; - organizzazioni pubbliche o private, reti legalmente costituite o associazioni di autorità pubbliche delegate a partecipare al bando da autorità pubbliche. In tal caso, le autorità pubbliche deleganti devono essere coinvolte nel progetto in qualità di partner; - organizzazioni o istituzioni pubbliche o private attive nel campo dell’istruzione e della ammontano ad € 5.000.000. Il formazione; contributo UE può coprire fino - organizzazioni o istituzioni al 75% dei costi totali pubbliche o private che ammissibili del progetto, per svolgono attività legate un massimo di € 2.500.000. Scadenza: 1° ottobre 2015 all’istruzione e alla formazione (Proposta completa - modulo in altri settori socioeconomici cartaceo di domanda). (per es: Camere di commercio, organizzazioni culturali, organismi di valutazione, organismi di ricerca ecc.). Finanziamento: le risorse finanziarie disponibili Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus_en http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm Programmi di lavoro annuali Erasmus+ e le loro modifiche: http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/more_info/awp/index_en.htm Guida del Programma Erasmus+ (versione 1° ottobre 2014): http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf Invito a presentare proposte 2015: http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/10/Invito_2015_344.pdf OCCUPAZIONE – AFFARI SOCIALI - INCLUSIONE Programma di riferimento: EAAI- PROGRAMMA PER L’OCCUPAZIONE E L’INNOVAZIONE SOCIALE (2014-2020) EaSI è il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale; insieme al Fondo sociale europeo (FSE), al Fondo per l’aiuto europeo per i più poveri (Fund for European Aid to the Most Deprived) e al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), forma il quarto pilastro dell’Iniziativa Ue per l’occupazione e l’inclusione sociale 2014-2020 Obiettivi: EaSI contribuisce all’attuazione della Strategia Europa 2020 sostenendo finanziariamente la realizzazione degli obiettivi dell'UE riguardanti la promozione di un elevato livello di occupazione di qualità e sostenibile, la garanzia di un'adeguata e dignitosa protezione sociale, la lotta contro l'esclusione sociale e la povertà, il miglioramento delle condizioni di lavoro. In particolare, persegue i seguenti obiettivi generali: - rafforzare l'adesione agli obiettivi dell'UE nei settori occupazionale e sociale da parte dei principali attori 46 politici a livello europeo e nazionale e delle parti interessate; - sostenere lo sviluppo di sistemi di protezione sociale e mercati del lavoro adeguati, accessibili ed efficienti, e facilitare le riforme; - modernizzare la legislazione europea nei settori dell'occupazione e degli affari sociali e garantirne l'applicazione efficace ; - promuovere la mobilità geografica dei lavoratori e accrescere le opportunità di impiego, creando mercati del lavoro di elevata qualità, aperti e accessibili a tutti; - promuovere l'occupazione e l'inclusione sociale, migliorando l'accessibilità al microcredito per i gruppi vulnerabili e le microimprese, e facilitando l'accesso ai finanziamenti per le imprese sociali. Struttura del programma/Azioni finanziabili: il programma EaSI, coordinato direttamente dalla Commissione europea, subentra a tre strumenti operativi nel periodo 20072013, riunendoli in quadro unico di finanziamento: ossia il programma Progress, EURES e lo Strumento Progress di microfinanza che costituiscono, quindi, tre assi distinti ma complementari. 1. ASSE "PROGRESS": sostiene lo sviluppo, l'attuazione, il monitoraggio e la valutazione della politica occupazionale e sociale dell’UE e della relativa legislazione, e promuove l’innovazione sociale. Interviene in tre ambiti tematici: Occupazione, in particolare lotta contro la disoccupazione giovanile - Protezione e inclusione sociale, compresa la riduzione e prevenzione della povertà - Condizioni di lavoro Diversamente dal precedente programma Progress, questo asse non include le componenti "Parità di genere" e "Diversità e lotta contro la discriminazione", che sono presenti, invece nel nuovo programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza". 2. ASSE "EURES": sostiene le attività svolte da EURES, la rete di servizi specializzati per l'impiego e la promozione della mobilità geografica volontaria dei lavoratori. Interviene in tre ambiti tematici: - Trasparenza delle offerte e delle domande di lavoro e delle relative informazioni per chi cerca e offre lavoro - Sviluppo di servizi di assunzione e collocamento dei lavoratori mediante l'intermediazione tra offerta e domanda di lavoro a livello di Unione, in particolare di programmi mirati di mobilità - Partenariati transfrontalieri. 3. ASSE "MICROFINANZA E IMPRENDITORIA SOCIALE": favorisce l'accesso ai finanziamenti per gli imprenditori, in particolare per quelli che hanno difficoltà ad accedere al mercato del credito tradizionale, e per le imprese sociali. Interviene in due ambiti tematici: - Microfinanziamenti per le categorie vulnerabili e le microimprese - Imprenditoria sociale Azioni: il programma finanzia le seguenti tipologie di azioni (diverse a seconda dell'asse): a. Attività analitiche; b. Attività di apprendimento reciproco; c. Sensibilizzazione e diffusione; d. Sostegno ai principali operatori; e. Azioni dirette a promuovere la mobilità delle persone nell'UE; f. Sostegno alla microfinanza e alle imprese sociali. Candidati ammissibili: Per l’asse “PROGRESS”: autorità nazionali, regionali e locali; servizi per l'impiego; organismi specializzati previsti dalla normativa UE; parti sociali; ONG; università e istituti di ricerca; esperti in valutazione e valutazione d'impatto; istituti nazionali di statistica; organi di informazione. Per l’asse "EURES": organismi e istituzioni, 47 designati da uno Stato membro o dalla Commissione UE, che soddisfano le condizioni per la partecipazione alla rete EURES definite nella Decisione 2012/733/UE. In particolare: autorità nazionali, regionali e locali; servizi per l'impiego; organizzazioni delle parti sociali e di altre parti interessate. Per l’asse "MICROFINANZA E IMPRENDITORIA SOCIALE": intermediari finanziari: organismi pubblici e privati, a livello nazionale, regionale e locale che forniscono a) microcredito a persone e microimprese, b) finanziamenti per imprese sociali. Paesi ammissibili: Per l’asse “PROGRESS”: Stati UE; Paesi EFTA/SEE; Paesi candidati effettivi e Paesi potenziali candidati. Per l’asse "EURES": Stati UE; Paesi EFTA. Per l’asse "MICROFINANZA E IMPRENDITORIA SOCIALE": Stati UE; Paesi EFTA/SEE; Paesi candidati effettivi e Paesi potenziali candidati. Budget: la dotazione finanziaria complessiva stanziato per il programma ammonta a 919,469 milioni di euro, così suddivisi: il 61% all'asse Progress, di cui almeno il 15-20% per la promozione della sperimentazione sociale; il 18% all'asse EURES; il 21% all'asse Microfinanza e Imprenditoria sociale. nell’ambito del programma EaSI – Asse Progress Bando n. 1 Invito a presentare proposte VP/2015/005 “Condivisione di informazioni e attività di sensibilizzazione sulle opportunità per i giovani nell'ambito della Garanzia Giovani” . Obiettivi: la finalità generale delle attività di diffusione, un'organizzazione (pubblica, dell’invito è quella di condivisione delle privata, non-profit o rimuovere gli ostacoli alla informazioni e internazionale) espressamente realizzazione dell’iniziativa sensibilizzazione; attività di designata dall'Autorità Garanzia giovani per favorire la diffusione, condivisione delle pubblica ad attuare le attività realizzazione dei seguenti informazioni e previste dal progetto. Questi obiettivi specifici: 1) sensibilizzazione; azioni soggetti devono essere stabiliti migliorare l’informazione finalizzate alla creazione e al in uno degli Stati UE o degli rivolta ai fornitori dei servizi e miglioramento di reti, alla altri Paesi ammissibili a EaSIai portatori di interesse, comunicazione bidirezionale, Progress. promuovendo una alla cooperazione e allo Budget: il budget disponibile è comunicazione bidirezionale e scambio di buone pratiche fra pari a 2.000.000 di euro. Il meccanismi di cooperazione gli stakeholder della Garanzia contributo UE può coprire fino all'interno di uno Stato Giovani; conferenze, seminari; all'80% dei costi totali membro; 2) migliorare attività di formazione ammissibili del progetto. La l’informazione rivolta ai Candidati ammissibili: I sovvenzione UE dovrebbe giovani sulle opportunità progetti possono essere ammontare a 400.000 euro per offerte dalla “Garanzia presentati dall'Autorità progetto selezionato. Scadenza: 14 agosto 2015. Giovani”. pubblica pertinente incaricata Azioni: le azioni ammissibili di istituire e gestire il sistema sono le seguenti : definizione nazionale della Garanzia della strategia e monitoraggio Giovani, oppure da Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=435&furtherCalls=yes Bando n. 2 Invito a presentare proposte VP/2015/007 “Distacco dei lavoratori: potenziare la cooperazione amministrativa e l’accesso alle informazioni”. Obiettivi: l’obiettivo amministrativa tra gli principale è quello di organismi nazionali sviluppare e finanziare competenti e le parti sociali iniziative finalizzate a coinvolti nel monitoraggio e migliorare l'attuazione, nella corretta applicazione l'applicazione e l'attuazione delle due Direttive citate; 2) della direttiva 96/71CE accrescere la fiducia reciproca relativa al distacco dei tra gli stakeholder; 3) lavoratori nell'ambito della sviluppare, favorire e prestazione di un servizio, promuovere best practice nel nonché della Direttiva settore del distacco dei 2014/67/UE ad essa lavoratori. collegata. In particolare il Azioni: Il saranno finanziati bando intende contribuire al progetti transnazionali che miglioramento della capacità coinvolgano almeno 3 Paesi della Commissione e degli ammissibili e riguardino le Stati membri di sviluppare misure tesa a: iniziative nel settore del - sviluppare, agevolare e distacco di lavoratori e di un promuovere gli scambi e/o la lavoro dignitoso e, più formazione (ad esempio visite specificamente a: 1) migliorare e ispezioni congiunte, ulteriormente la cooperazione formazione di breve durata) dei funzionari delle autorità pubbliche competenti e/o delle parti sociali responsabili della cooperazione amministrativa e dell`assistenza reciproca in relazione al distacco di lavoratori nell`ambito di una prestazione di servizi; - sviluppare, agevolare e promuovere gli scambi e/o le best practice (ad esempio visite e ispezioni congiunte, formazione di breve durata) dei funzionari delle autorità pubbliche competenti e/o delle parti sociali pertinenti riguardo al monitoraggio del rispetto e dell’applicazione delle norme in materia di distacco di lavoratori nell`ambito di una prestazione di servizi; - sviluppare, agevolare e promuovere scambi e iniziative esemplari inerenti il migliore accesso all’informazione e la sensibilizzazione sui diritti, quali iniziative volte a fornire un’informazione più trasparente e un’adeguata assistenza alle imprese e ai lavoratori sui requisiti e le condizioni di lavoro applicabili, l’uso dell’informazione, lo scambio di esperienze e buone pratiche a riguardo, oppure lo sviluppo e l`aggiornamento di banche dati o siti web contenenti informazioni generali o settoriali sui requisiti e le condizioni di lavoro che devono essere rispettati in relazione ai lavoratori distaccati nell`ambito di una civile e organizzazioni prestazione di servizi; internazionali. Questi soggetti favorire scambio di devono essere stabiliti in uno informazioni e di best practice dei seguenti Paesi ammissibili (ad esempio seminari, a EaSI-Progress: 28 Stati UE, conferenze, tavole rotonde) e Paesi EFTA/SEE (solo loro diffusione (report, Norvegia e Islanda). manuali, linee guida, opuscoli, Budget: lo stanziamento newsletter, siti web) sul tema globale messo a disposizione in questione. del bando è pari a 2.000.000 I progetti devono prevedere euro. una durata di massimo 24 Il contributo UE potrà coprire mesi con inizio tra il 16 fino all’80% dei costi totali novembre e il 31 dicembre ammissibili del progetto. La 2015. Commissione UE prevede di Candidati ammissibili: finanziare circa 6 progetti, a persone giuridiche legalmente cui assegnare in media una costituite quali autorità sovvenzione di 350.000 euro. pubbliche, parti sociali, In ogni caso, la sovvenzione organizzazioni senza scopo di UE non sarà inferiore a lucro, istituti e centri di 150.000 euro. ricerca, università, Scadenza: 18 settembre 2015. organizzazioni della società Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=427&furtherCalls=yes I progetti devono essere presentati utilizzando l`apposito sistema SWIM per la presentazione telematica delle proposte, accessibile dalla pagina web di riferimento per il bando. RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO Il nuovo Programma supporterà incrementare la qualità della Programma di riferimento: l'UE nelle sfide globali fornendo base scientifica europea, Orizzonte 2020: a ricercatori e innovatori gli sostenendo le migliori idee, programma quadro di strumenti necessari alla sviluppando talenti in Europa, ricerca e innovazione Obiettivi generali: Horizon 2020 è il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea, compito che, nella vecchia programmazione, spettava al VII Programma Quadro, al Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e all'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT). realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. Orizzonte 2020 deve svolgere un effetto moltiplicatore cercando di portare al 3% la percentuale del PIL destinata alla ricerca in Europa, obiettivo che i Paesi membri dell’UE si sono prefissati già parecchio tempo fa. Struttura del Programma/Azioni e obiettivi specifici: La struttura di Horizon 2020 è composta da tre Pilastri (Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società) e da cinque Programmi trasversali. Excellent Science L’obiettivo del pilastro “Eccellenza Scientifica” è di 49 fornendo ai ricercatori l'accesso alle migliori infrastrutture di ricerca e rendendo l'Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo. Si articola in quattro programmi: European Research Council: sostiene gli individui più talentuosi e creativi e le loro equipe nello svolgere ricerche di frontiera di altissima qualità; Tecnologie future ed emergenti: finanzia la ricerca collaborativa per aprire nuovi promettenti campi di ricerca e di innovazione; Azioni Marie Sklodowska Curie: offre ai ricercatori eccellenti opportunità di formazione e di carriera mediante sostenendo la mobilità; Infrastrutture di Ricerca: garantisce che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca (comprese le infrastrutture elettroniche in rete) di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri Paesi. Competitive Industries Il secondo Pilastro di Horizon 2020 (Leadership Industriale) intende fare dell'Europa un luogo più attraente per investire nella ricerca e nell'innovazione (compresa l'innovazione ecologica), promuovendo attività strutturate dalle aziende. Si propone di portare grandi investimenti in tecnologie industriali essenziali, incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro livelli adeguati di finanziamento e aiutare le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Si articola in tre Programmi: Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali: fornisce un sostegno mirato alla ricerca, allo sviluppo e alla dimostrazione delle seguenti priorità: ICT, Nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, Tecnologia Spaziale. Accesso al capitale di rischio: mira a superare i disavanzi della disponibilità di crediti e fondi per il settore R&S, le imprese e i progetti innovativi in tutte le fasi di sviluppo. Congiuntamente agli strumenti di finanza di rischio nel Programma per la competitività delle imprese (COSME), nasce con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capitale di rischio a livello europeo. L'innovazione nelle PMI: promuove tutte le forme di innovazione nelle PMI, con un interesse specifico per quelle dotate del potenziale di crescita suscettibile di internazionalizzazione sul mercato unico e oltre. Nella attività non si prevede ricerca ma finanziamenti per azioni di supporto alla ricerca. Societal Challenge Questo pilastro (Sfide della società) rispecchia le priorità strategiche della strategia Europa 2020 e affronta grandi preoccupazioni condivise dai cittadini europei e di altri Paesi. Un approccio incentrato sulle sfide riunisce risorse e conoscenze provenienti da una molteplicità di settori, tecnologie e discipline, fra cui le scienze sociali e umanistiche. Si intendono coprire attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e all'adozione commerciale. Si istituiranno collegamenti con le attività dei partenariati europei per l'innovazione. Il finanziamento è incentrato sui seguenti Programmi: Salute, cambiamento demografico e benessere; Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e bioeconomia; Energia sicura, pulita ed efficiente; Trasporto intelligente, integrato e pulito; Azioni per il clima, l'efficienza delle risorse e delle materie prime; Europa in un mondo in fase di cambiamento; Società sicure innovative, sicure e inclusive. PROGRAMMI TRASVERSALI 1. Spreading excellence and widening participation L'obiettivo specifico è quello di sfruttare appieno il potenziale di 50 talenti esistenti in Europa e assicurare che i benefici di un'economia basata sull'innovazione siano massimizzati e distribuiti ampiamente attraverso l'Unione secondo il principio dell'eccellenza. 2. Science with and for society L’obiettivo specifico è quello di instaurare una cooperazione efficace tra scienza e società, assumere nuovi talenti per la scienza e associare l'eccellenza scientifica alla sensibilizzazione e alla responsabilità sociale. 3. Non-nuclear direct actions of the JR - Le attività del Joint Research Centre costituiscono parte integrante di Horizon 2020 al fine di fornire un sostegno solido e documentato alle politiche dell'Unione, tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori, integrate da attività orientate al futuro 4. European Institute of Innovation and Technology (EIT) L'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolge un ruolo di primo piano poiché riunisce ricerca, innovazione e istruzione superiore d'eccellenza, integrando in tal modo il triangolo della conoscenza. L'EIT si avvale principalmente delle KICs comunità di conoscenza e innovazione. Esso garantisce inoltre la condivisione delle esperienze tra le KICs e al di là di esse, grazie a una diffusione mirata e a misure di scambio delle conoscenze, promuovendo in tal modo una più rapida diffusione dei modelli innovativi nell'Unione. 5. Euratom L'obiettivo generale del programma Euratom è lo svolgimento di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, con particolare attenzione al costante miglioramento della sicurezza nucleare e della radioprotezione, soprattutto per contribuire potenzialmente alla decarbonizzazione a lungo termine del sistema dell'energia in modo sicuro ed efficiente. Finanziamenti: il budget stanziato per Horizon 2020 (compreso il programma per la ricerca nucleare Euratom) per l’intero periodo 2014/2020 è di 70.2 miliardi di € a prezzi costanti / 78,6 miliardi di € a prezzi correnti. Budget disponibile per i 3 pilastri: Pilastro Eccellenza scientifica: € 22.274 milioni, 31,73% del budget totale di Horizon 2020 Leadership Industriale: € 15.507 milioni, 22,09% del budget totale di Horizon 2020 Sfide della società: € 27.048,06 milioni, 38,53% del budget totale di Horizon 2020 Beneficiari - Qualsiasi impresa, università, centro di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico, stabilito in uno Stato membro, in un paese associato o in un paese terzo, può partecipare ad un'azione indiretta a condizione che soddisfi le condizioni minime di partecipazione. Devono partecipare almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali dev'essere stabilito in uno Stato membro o in un paese associato. In nessun caso, 2 di questi soggetti giuridici possono essere stabiliti nello stesso Stato membro o paese associato. Tutti e 3 i soggetti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro. Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Eccellenza scientifica” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/506 Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Leadership industriale” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/501 Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Sfide della società” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/496 ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza, reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte. http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html Punti di contatto nazionali La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point - NCP) è una struttura riconosciuta dalla Commissione europea, chiamata a fornire informazioni e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e transnazionale ai proponenti dei progetti europei. APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di Horizon 2020 in Italia. http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/ I bandi sul sito dell’APRE: http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/ 51 Tra le fonti on-line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri) http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth 52 Chi siamo http://www.europedirectfrosinone.it EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio dell’Unione europea. La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/ 53