La musica è donna con la figlia del leggendario Hooker

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La musica è donna con la figlia del leggendario Hooker
Vallemaggia Magic Blues
di Giancarlo De Bernardi
La musica è donna con la figlia del leggendario Hooker
In sede di presentazione si è parlato di un
ipotetico, simbolico passaggio di testimone
tra le due maggiori manifestazioni musicali
dell’estate locarnese: “Jazzascona” aveva
quale tema “Sophisticated lady’’ e Magic
Blues 2012 è partito l’altra sera a Brontallo
con un programma tutto femminile. A onor
del vero per la rassegna valmaggese non si
tratta di una novità; infatti le protagoniste
della prima edizione erano ladie (la compianta Marva Wright e la scatenata Louisiana Mojo Queen) e anche in altre edizioni
Hannes Anrig ha tenuto un occhio di riguardo per il gentil sesso.
Il battesimo, come la scorsa edizione bagnato, è toccato al duo norvegese Woman in
Blues (una gradita sorpresa), che ha sfoderato grinta e passione, con un set “strictly
acoustic” come vuole l’incipit dei migliori
Festival Blues. Splendide voci che hanno fatto riecheggiare grandi spiriti quale Jessie
Mae Hemphill e Janis Joplin, “presenti
idealmente sul palco’’ grazie alle copertine
di due vecchi vinili davanti ai monitor. Set
enciclopedico quello di Margrit Bakken e
Kirstin Berglund. Ogni pezzo ben introdotto
e contestualizzato, che di fatto ha catturato lo
spettatore più attento. Oltre a brani resi famosi dalla Joplin (Ball and chain) e da Elizabeth Cotten, particolare attenzione è stata
data a un genere, il Mississippi Hill Country
Blues, caratterizzato da pochi cambi di accordi e da ritmi incalzanti, che ha trovato
proprio negli ultimi anni nella South
Memphis String Band di Alvin Youngblood
Hart, Luther Dickinson e Jimbo Mathus, il
miglior gruppo acustico in circolazione, degni emuli degli storici gruppi degli anni 30.
Speriamo di poterli sentire in futuro al Magic Blues. Il testimone è passato poi alla star
della serata, Zakiya Hooker, figlia del leggendario John Lee Hooker. Suoni “elettrici” per
il quintetto, un set impregnato troppo di un
soul “easy listening” che ha trovato comun-
que il folto pubblico ben disposto, ma ha fatto storcere il naso a chi credeva in un set più
“bluesy”, vicino alle sonorità del padre. Partenza un po’ in sordina, verso metà il concerto sembrava riprendere quota, ma la Hooker
ha lasciato il palco ai musicisti della band e
alla voce di Ollan Christopher. Si è passati
alla rivisitazione della musica soul più commerciale in auge nei 70 (blandi echi di Curtis
Mayfield ), più adatta a un pub che a un festival blues. Ora tenetevi sul comodino la lista
dei prossimi concerti. Ci sono serate imperdibili (la Royal Southern Brotherhood con
Neal Black quale opener, il 18 luglio a Giumaglio e la Manfred Mann’s Earth Band il 25 luglio a Cevio). Ma dopodomani tutti a Moghegno per la prima due giorni del Magic Blues.
Toccherà a Wilco Johnson, fondatore dei Dr.
Feelgood, con Max Dega quale opener. Giovedì sarà la Latvian Blues Band, una delle
scommesse di Hannes Anrig, preceduta dal
trio di Donnie Romano.