I produttori del Nord Ovest preferiscono ancora le mele rosse

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I produttori del Nord Ovest preferiscono ancora le mele rosse
DAI FRUTTETI PIEMONTESI
La soluzione delle criticità passa attraverso l’ampliamento dell’offerta
I produttori del Nord Ovest
preferiscono ancora le mele rosse
N
5200 ha, con una produzione di poco inferiore alle
150mila t (Istat, 2009). Le “rosse” prevalgono nettamente; i gruppi varietali: Gala, Red Delicious, Fuji e
Braeburn, insieme superano il 70% del totale, ma la
diade dominante è formata dal gruppo Gala con oltre
il 35% della “torta” (la fetta diventa sempre più grossa) e le Red Delicious stabili sopra il 30% (Figura 2).
In controtendenza rispetto ad altri areali, dove sono praticamente scomparse, le Red Delicious sono
una vera e propria esclusiva della filiera piemontese
che ha saputo conquistare e fidelizzare importanti
mercati internazionali dove viene esportata la maggior parte della produzione. Gli impianti sono concentrati per oltre l’80% nelle aree pedemontane delle province di Cuneo e Torino ai piedi delle Alpi Occidentali, su una fascia di altipiano compresa tra 300
a 600 m s.l.m., caratterizzata da condizioni pedo-climatiche particolarmente favorevoli alla coltivazione
di mele in generale ma soprattutto di mele ad epicarpo rosso.
aturalmente parliamo delle mele “a buccia
rossa”, una delle produzioni di punta della
frutticoltura piemontese che continua a caratterizzare la melicoltura del nord-ovest rispetto ad altri areali dove la Golden Delicious detiene ancora la
quota di maggioranza (Figura 1).
Il melo in Piemonte interessa una superficie di
Red Delicious 32%
Altre 4%
Braeburn 1%
Influenza sul colore
Fuji 4%
Fig. 1 - Evoluzione varietale del melo in Piemonte.
100
90,2
90
90,1
88,6
80
90,0
89,6
89,8
89,2
88,1
87,0
70
75,8
60
50
55,4
40
30
20
20,8
% Sovraccolore
% Striatura
Fig. 2 - Ripartizione varietale del melo in Piemonte.
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Gala 36%
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Golden Delicious 23%
L’intensità e la qualità della radiazione luminosa,
determinate dall’altimetria, insieme con le escursioni
termiche circadiane e il ciclo di bagnatura-asciugatura dell’epicarpo influiscono positivamente sulla colorazione rossa della buccia. In ambiente montano aumenta inoltre la consistenza della polpa, requisito
importante per conservabilità e lunghi trasporti. In sostanza buona qualità complessiva che ha giustificato
la procedura di riconoscimento in corso della Igp “Mela
Rossa Cuneo”.
87,9
Determinante per il suc88,0
cesso dei gruppi ad epicarpo
77,7
rosso, caratterizzati da una rapida e nutrita evoluzione clo72,4
nale, è stata la tempestiva dif72,6
fusione sul territorio dei materiali che hanno superato le
strette maglie della griglia di
sperimentazione regolata su
45,0
elevati standard estetici. Per
capirci, un esempio pratico di
tale trend , relativo al gruppo
Gala. Alla fine degli anni ottanta i primi impianti con Michgla Mondial Gala® e Tenroy
Royal Gala ® , per intenderci
con sovraccolore esteso sul
50-60% della buccia. Inizio
anni novanta prima svolta con
l’arrivo di Galaxy*, con cui si
supera agevolmente il 70%.
Gala
Baigent Brookfield®.
Simmons Buckeye®.
La maggior parte delle selezioni di Gala oggi disponibili non si differenziano in modo significativo per sapore, pezzatura, o altre caratteristiche: sono tutte di elevata
produttività, ottima qualità e contemporanea epoca di maturazione. L’unico clone
a maturazione precoce valutato in Piemonte è Dalitoga, che anticipa di 10-15 giorni le altre Gala. Presenta colorazione inferiore agli standard attuali, maturazione
molto scalare e ridotta vigoria dell’albero.
Gli standard estetici dei cloni più recenti sono molto elevati con scarsi margini di
miglioramento riguardo all’estensione della colorazione, mentre si può fare di più
in merito a tonalità e brillantezza e a regressione del colore. I fondamentali criteri
di selezione da superare sono l’estensione, l’intensità e l’entità di striatura del sovraccolore, come si evidenzia nella Figura 3, che compara i cloni più recenti rispetto ai testimoni. Si possono distinguere due tipologie di frutti, in funzione della
presenza o meno di striature.
Nella tipologia a sovraccolore prevalentemente striato il clone di riferimento è Baigent Brookfield® con colorazione molto estesa unita ad una striatura intensa e
ben marcata.
Schniga Schnitzer® sotto il profilo merceologico non si distingue da Brookfield®.
Burkitt Cherry Gala® non si differenzia rispetto agli altri cloni per l’epoca di maturazione e non si sono rilevati anticipi nella comparsa del colore. La percentuale di
sovraccolore è elevata ma non superiore rispetto al mutante di riferimento come
anche l’intensità di striatura. In Annaglo* l’estensione del sovraccolore è elevata e
la tonalità brillante. La striatura appare più fine ma meno evidente rispetto al clone di riferimento.
Nella tipologia a sovraccolore prevalentemente uniforme il clone di riferimento è
Simmons Buckeye®. La colorazione è molto attraente, di elevata estensione, brillante tonalità e intensa luminosità.
Tra i nuovi materiali:
Galaval* presenta colorazione intensa ed estesa, prevalentemente di tipologia
uniforme.
Royal Beaut* ha striature evidenti con buona estensione del sovraccolore di tonalità brillante, non superiore al testimone.
Perathoner Gala Redlum® ha estensione del sovraccolore a livello dei testimoni
con entità di striatura intermedia.
Red Delicious
La storia dell’evoluzione clonale rispecchia quella del gruppo Gala in merito al costante miglioramento del profilo estetico che ha permesso
di raggiungere un’estrema semplificazione nella lista delle varietà consigliate sia nella tipologia Spur che nella Standard.
Sandidge Super chief® è il clone di riferimento per gli Spur. Ha sostituito nei nuovi impianti le storiche Camspur Red Chief® e Evasni
Scarlet Spur®. L’estensione del sovraccolore è completa, mantenendo però striature evidenti. Tra le novità in sperimentazione: Valtod*
Red Cap® e Red Kan*, hanno evidenziato un’estesa colorazione di tipologia uniforme ma complessivamente non superiori al clone di riferimento.
Tra le standard si è distinta Jéromine* per la colorazione praticamente totale, al pari dei nuovi cloni spur. È una mutazione di Erovan Early Red
One®. Presenta un ottimo compromesso tra
qualità gustativa (il sapore delle standard è
migliore) e produttività.
Elevata l’estensione
del sovraccolore, di tipologia uniforme, più
esteso e luminoso rispetto alla cultivar madre. Ampiamente diffusa sul territorio è lo
standard di riferimento
per il Piemonte. Prime
osservazioni per Red
Delicious Redvelox®,
con buona colorazio®
Sandidge Super Chief .
Jéromine*.
ne, uniforme.
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Braeburn
Il gruppo meno diffuso in Piemonte causa la tipologia di sapore acidula che la indirizza verso mercati nordici dove le strutture commerciali piemontesi sono meno
presenti. Anche in questo caso si è raggiunto una elevato standard estetico con
cloni che hanno rivoluzionato l’immagine della Braeburn originaria. Si è diffuso
prevalentemente il clone Mariri Red Aporo®, di riferimento, con colorazione intensa, estesa su gran parte dell’epidermide, con striature poco evidenti.
Sono in osservazione nuove accessioni, Braecest* Braesun®, Rosabel*, Royal
Braeburn*, etc.
Rosewell* Braeburn Rosabel®.
Fuji
Il gruppo è caratterizzato da un importante limite agronomico, comune a tutti i cloni finora valutati: l’alternanza di produzione che ha fortemente limitato la sua diffusione. Comune agli altri gruppi ad epicarpo rosso la distinzione tra tipologie di
colore, striato o uniforme.
Tra le striate Fubrax Kiku®, ha sostituito in lista di programmazione Brak* Kiku®
8, in virtù di una maggior estensione del sovraccolore, mantenendo una elevata
intensità di striatura. Per la tipologia uniforme il clone di riferimento è Aztec Zhen®
ampiamente diffuso con buoni riscontri in merito a colorazione rosso/violacea
molto intensa, brillante ed estesa.
Molte le nuove accessioni in prova. Di queste Rubin Fuji*, Fujiko*, Ebbercove*,
appartengono al gruppo delle “standard”, Early Red Fuji, Early* Auvil® Fuji, Fiero
September Wonder® sono a maturazione precoce, Spike Fuji* presenta habitus
vegetativo di tipologia “spur”.
Simmons Buckeye®.
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Fine ‘90 la rivoluzione con i cloni tipo Baigent Brookfield®, etc. con colorazione praticamente totale che
nel giro di pochi anni si sono ampiamente diffusi sul
Fig. 3 - Estensione del sovraccolore ed entità di striatura nei cloni di Gala.
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territorio, non solo a scapito di Golden Delicious che
continua a regredire, ma in sostituzione dei cloni di
Gala meno colorati, anche se ancora nel pieno del ciclo produttivo, in ragione di liquidazioni sensibilmente più remunerative.
L’introduzione e la valutazione di nuovi materiali
sono svolte dal Creso presso il Centro Ricerche per la
Frutticoltura di Manta, nell’ambito del Progetto nazionale Mipaaf - Regioni “Liste Varietali dei fruttiferi”.
Numerosi i cloni in valutazione presso l’azienda sperimentale di cui nei box una breve descrizione per
gruppi varietali in ordine di maturazione.
In conclusione il bilancio complessivo agro-pomologico e commerciale delle “rosse” piemontesi è
positivo ma le criticità non mancano e la loro soluzione passa necessariamente attraverso l’introduzione e la valutazione di nuovi materiali non solo afferenti a gruppi descritti ma con innovativi profili genetici che amplino l’offerta. Intendiamoci… preferiti se
a buccia rossa.
Lorenzo Berra, Cristiano Carli
Creso – Consorzio di Ricerca
e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese