Ancora alto l`interesse per le mele del gruppo Gala

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Ancora alto l`interesse per le mele del gruppo Gala
DAI FRUTTETI PIEMONTESI
Grazie ad uno standard qualitativo molto elevato
Ancora alto l’interesse
per le mele del gruppo Gala
I
n Piemonte la vocazionalità ambientale per la coltivazione delle mele a
“buccia rossa” è resa evidente dall’elevato standard qualitativo delle produzioni che da quest’anno possono fregiarsi
del riconoscimento dell’Igp “Mela rossa
Cuneo” che comprende le mele appartenenti ai gruppi Gala, Red Delicious,
Braeburn e Fuji. Questi raggruppano
oltre l’80% del totale della produzione
regionale. Il gruppo Gala è il più diffuso
e rappresenta circa il 46% delle “rosse”.
Dagli anni novanta a oggi la diffusione del gruppo è stata costante grazie al
rivoluzionario incremento della qualità
estetica, intesa come maggiore colorazione dei frutti, garantita dai mutanti di
ultima generazione che hanno sostituito 5Fig. 1 - Entità di striatura (% sui frutti di alcuni recenti cloni di Gala).
la “vecchia” Gala bicolore, con importanti ritorni economici per la filiera frutticola regionale.
ano verificate le rispondenze clonali di colorazione.
Sono tantissimi i cloni di Gala conosciuti a livelNell’ambito del gruppo coesistono due tipologie di
lo internazionale e ogni anno la lista si arricchisce di
colorazione: striata e uniforme. Su quale ci si orienta
nuovi materiali che devono essere attentamente valuin Piemonte. Aspetti commerciali a parte che non ci
tati e confrontati con quelli di riferimento già diffusi sul
competono, giustifichiamo agronomicamente l’adattaterritorio. In Piemonte quest’attività si svolge presso il
bilità in funzione delle peculiarità pedocliamatiche che
Centro Ricerche per la frutticoltura di Manta del Creso.
indirizzano la scelta delle striate negli areali altimetriA parità di caratteristiche vegeto-produttive e quacamente più elevati (> di 400 m slm), e preferiscono le
litative, che accomunano la maggior parte dei cloni
uniformi nelle zone meno vocate per la colorazione. In
sperimentati, i parametri di valutazione delle nuove
montagna le striature si distribuiscono intensamente su
selezioni si concentrano sull’estensione, l’intensità e
tutta la buccia con bellissimo effetto estetico impossibil’entità di striatura del sovraccolore.
le da ottenere in pianura dove peraltro i cloni uniformi,
maggiormente efficienti su intensità e precocità di colorazione, meglio si adattano in particolare nelle annate
La tendenza alla “regressione”
climaticamente a rischio “ipocolorazione”.
Di seguito una breve descrizione dei cloni più reLa più importante criticità del gruppo Gala è la tencenti con la rappresentazione grafica dei valori dell’endenza alla “regressione” della colorazione che penaliztità di striatura (Fig. 1).
za in modo significativo la qualità globale della produzione. Note quanto inevitabili le cause (la mutazione
riguardante il sovraccolore non è stabile in particolare
I cloni più recenti
nei cloni striati). Semplificando si possono distinguere due classi di regressione. La prima si manifesta con
Nella tipologia a sovraccolore prevalentemente
frutti scarsamente colorati. Normalmente può interesstriato Baigent Brookfield® è il clone di riferimento nelsare il 3÷5% degli alberi, percentuale importante ma
la lista di programmazione. Presenta una colorazione
fisiologicamente tollerabile. La seconda si caratterizza
molto estesa in combinazione a una stiratura intensa
con colorazione dei frutti complessivamente meno ate ben marcata. Purtroppo negli ultimi anni si segnalatraente che compare in ritardo e in misura meno diffusa
no evidenti casi di regressione della colorazione che si
e può raggiungere percentuali di oltre il 10÷15% delle
stanno attentamente monitorando nei recenti impianti.
piante. Il problema si controlla con un’attenta selezione
Annaglo* si caratterizza per l’estensione del sovracdel materiale vegetale per la moltiplicazione in vivaio
colore elevata e brillante. L’intensità di striatura è più
che deve essere prelevato da piante madri su cui si sifine, ma meno evidente rispetto al clone di riferimen-
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5Fig. 2 - Simmons Buckeye®.
5Fig. 4 - Fengal.
5Fig. 5 - SchniCo Gala Schniga®.
5Fig. 3 - Galaval.
5Fig. 6 - Bannig Ultima Gala®.
to. I riscontri dal pieno campo sono positivi anche nei
confronti della regressione, presente ma sotto i livelli
di guardia.
Nella tipologia a sovraccolore prevalentemente
uniforme il clone di riferimento in lista è Simmons Buckeye®, mutazione di Mitchgla di origine americana.
La colorazione è molto attraente, di elevata estensione,
brillante tonalità e intensa luminosità. Sembra meno
soggetta a instabilità genetica rispetto ai cloni striati.
La più recente Galaval, mutazione di Galaxy di origine
francese, si è distinta per l’intensità e l’estensione del
colore rosso, di tipologia prevalentemente uniforme. Si
è rilevato un anticipo della colorazione ma non dell’epoca di maturazione. Da verificare ad altimetrie più
elevate dove il sovraccolore potrebbe rivelarsi tanto intenso da snaturare i canoni estetici del gruppo Gala. È
attualmente il clone più piantato in Piemonte.
Tra i cloni ancora in osservazione, non ancora inseriti nella lista di programmazione, segnaliamo:
Fendeca, mutante (non virus-esente) di origine altoatesina trovato in un impianto di Gala Schnitzer. È caratterizzato da elevata estensione del sovraccolore di tipologia uniforme a livello di Simmons, la vigoria della pianta
è inferiore rispetto ai testimoni e si è rilevata presenza di
frutti con forma più appiattita. Fengal, clone non virusesente, di analoghe origini presenta buona estensione
del sovraccolore, di tipologia striata a bande larghe.
Perathoner Redlum®, rinvenuta in Alto Adige in un
impianto di Michgla, attraente con buoni livelli di colorazione finemente striata ma non superiore ai testimoni.
Prime osservazioni sui cloni: SchniCo Gala Schniga®,
mutazione virus-esente trovata nel campo di piante madri certificato di Gala Schnitzer. La colorazione è a buoni livelli di tipologia intermedia o leggermente striata.
Bannig Ultima Gala®, mutazione di origine americana con buona colorazione di tipologia intermedia,
striata-slavata.
I dati su questi recenti materiali sono preliminari e
richiedono ulteriori approfondimenti ma lo standard
raggiunto è in generale molto alto e fa ben sperare
sull’ulteriore successo di questa grande mela che si è
conquistata il podio delle più piantate al mondo.
Lorenzo Berra, Davide Nari
Creso – Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per
l’Ortofrutticoltura piemontese - Cuneo
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