INDENNITÀ COMPENSATIVA E RITARDATI PAGAMENTI
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INDENNITÀ COMPENSATIVA E RITARDATI PAGAMENTI
I.P. n. n.60 38 novembre dicembre 2007 2008 NEWS il mensile dell’agricoltura veneta che cresce in Europa Rivista mensile Avepanews • numero 60 · novembre 2008 • Proprietario editore: Avepa Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura · Via N. Tommaseo n. 67 · 35131 Padova · TEL. 049.7708711 · www.avepa.it Registrazione al Tribunale di Padova n. 1797 del 29 maggio 2002 • Direttore responsabile: antonio merlo • Stampa Litocenter Srl · Limena PD poste italiane spa - spedizione in abbonamento postale - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 - cns padova INDENNITÀ COMPENSATIVA E RITARDATI PAGAMENTI l’intera questione delle indennità compensative di montagna. Le domande di indennità compensativa del 2007 presentate, sono state 2778 di cui 3 oggetto di rinuncia. L’importo richiesto complessivo è stato di euro 11.636.980,06. Al mese di febbraio 2008 risultavano presenti un numero elevato di anomalie di superficie che di fatto impedivano il pagamento. Queste anomalie non avevano un carattere solo formale, ma si riferivano essenzialmente a superfici che nel sistema integrato dei controlli portavano a ritenere che all’interno delle domande di indennità compensative vi fossero molte superfici non idonee al pagamento (risultavano infatti molte superfici a bosco dichiarate come pascoli o foraggiere). Allo stesso tempo sussistevano molte superfici non individuate sullo strumento di controllo georeferenziato (gis) in quanto non risultavano indivisegue a pagina 3 Tabella dei pagamenti effettuati Riepilogo importi totali liquidati 211 2007 Decreto N. ditte pagate (1a volta) N. ditte pagate in più tranche 1° SALDO 102/08 del 26/03/08 10 0 32.217,76 2° SALDO 104/08 del 27/03/08 1163 0 3.633.499,16 3° SALDO 108/08 del 07/04/08 226 0 625.311,24 4° SALDO 118/08 del 29/04/08 93 0 191.179,22 5° SALDO 132/08 del 26/05/08 176 0 380.815,32 6° SALDO 198/08 del 30/06/08 0 286 409.333,81 7° SALDO 202/08 del 02/07/08 23 0 79.368,29 8° SALDO 206/08 del 15/07/08 89 0 271.663,17 9° SALDO 216/08 del 29/07/08 48 0 163.083,63 10° SALDO 218/08 del 30/07/08 0 112 72.482,60 11° SALDO 238/08 del 03/09/08 79 0 223.420,66 12° SALDO 243/08 del 18/09/08 28 0 55.969,02 13^ SALDO 244/08 del 18/09/08 0 432 170.262,96 Totali 1935 830 6.308.606,84 Liquidazione Importo totale pagato La semplificazione amministrativa E nel fascicolo aziendale N n Nelle ultime settimane, Avepa è stata al centro di molte polemiche in merito ai presunti ritardi nei pagamenti nelle domande di superficie del PSR, quali le indennità compensative di montagna e le misure agroambientali presentate nel 2007. Le strutture di Avepa, consapevoli della ricaduta negativa di questi possibili mancati pagamenti, ben prima dell’uscita di alcuni articoli sulla stampa aveva accelerato le attività in merito, investendo ingenti risorse umane e finanziarie per addivenire quanto prima alla conclusione dei procedimenti con la sola definizione dei pagamenti dovuti e corretti. In questo modo si è dunque dato risposta, con degli atti concreti, ad alcuni interventi mediatici completamente sballati e non veritieri di qualche politico che, a quanto pare, vuole soltanto alimentare caos e polemiche e non, come Avepa, risolvere veramente i problemi. Ma andiamo con ordine, e analizziamo sin dall’inizio WS n E’ da molto tempo che si parla di semplificazione amministrativa: tutti la vogliono, ma non sempre si sa a chi chiederla. In questi giorni l’Avepa sta concludendo l’iter per la semplificazione della gestione del fascicolo aziendale. Più di qualcuno si chiede perché questo è stato fatto oggi e non prima. “Bisognava proprio attendere tutte le pressioni dal mondo agricolo per farlo?” è la domanda retorica che qualche personaggio sta ponendo in giro per il Veneto. E’ necessario fare chiarezza su questo punto. La semplificazione di una procedura può essere ottenuta in almeno due modi: riducendo il numero di adempimento oppure sostituendo questi adempimenti con altri meno onerosi. Bisogna ricordare che nel sistema Avepa, il fascicolo aziendale ha una funzione assolutamente fondamentale: in esso sono contenute molte delle informazioni sull’impresa agricola che vengono utilizzate nelle pratiche gestite dall’Agenzia e che vengono inserite una volta sola dal CAA. Può sembrare preistoria oggi, ma solo cinque anni fa i dati dell’azienda agricola venivano inseriti ogni volta che si faceva una domanda di contributo, ed allora le domande erano molto più numerose di adesso. Nel caso della tenuta del fascicolo aziendale si è ridotto alcun adempimento, ad oggi, in quanto gli elementi costitutivi sono sempre gli stessi, in quanto assolutamente necessari alle istruttorie. Quindi, non abbiamo modificato nessuna norma del Settore Primario o della Giunta Regionale. Abbiamo deciso, dunque, di optare per la seconda strada, quella di sostituire gli adempimenti più gravosi per il CAA con altri di meno onerosi. L’unica opportunità che potevamo cogliere, era quella di dare piena attuazione alla Legge che prevede che un determinato dato in possesso della pubblica amministrazione non debba essere richiesto nuovamente al cittadino. I dati contenuti nel fascicolo sono presenti in diverse banche dati di svariati soggetti istituzionali ed Enti pubblici: Agenzia del Territorio, Anagrafe Tributaria, Camere di Commercio, Inps, Registro della Motorizzazione. Per importare questi dati è necessario che i soggetti detentori li rendano disponibili con dei protocolli di trasmissione ben determinati. Sembra semplice a dirlo, ma a farlo non lo è affatto, tanto che il lavoro con Inps e Motorizzazione non è ancora concluso. Sono stati necessari tempo, tenacia ed investimenti in informatica per poter raggiungere questo storico obiettivo, ma alla fine i risultati ci stanno dando ragione e si potrà presto ridurre molta della carta prodotta per costituire il fascicolo: in soldini, se i dati sono già presenti negli archivi delle varie istituzioni preposte, segue a pagina 3 a cura di Renzo Michieletto carrefour informa La Commissione europea autorizza la vendita di frutta e ortaggi “fuori norma” n I 27 Stati membri dell’Unione Europea hanno votato le proposte della Commissione che abrogano le attuali norme di commercializzazione di ventisei tipi di frutta e ortaggi (albicocche, carciofi, asparagi, melanzane, avocado, fagioli, cavoli di Bruxelles, carote, cavolfiori, ciliegie, zucchine, cetrioli, funghi coltivati, aglio, nocciole in guscio, cavoli cappucci, porri, meloni, cipolle, piselli, prugne, sedani da coste, spinaci, noci in guscio, cocomeri e cicoria witloof), Per dieci tipi di frutta e verdura, invece, fra cui mele, fragole e pomodori, le norme di commercializzazione restano in vigore. Per questi prodotti gli Stati membri potranno autorizzare i negozianti a vendere prodotti fuori norma purché siano etichettati in modo da distinguerli dai prodotti delle categorie extra, I e II. In altre parole, la nuova normativa conferisce alle autorità nazionali la facoltà di autorizzare la vendita di tutti i prodotti ortofrutticoli, indipendentemente dalla loro forma e dimensione. Come si è accennato, tali proposte consentirebbero di mantenere le norme specifiche di commercializzazione per dieci prodotti che rappresentano il 75% del valore degli scambi nell’Unione Europea (mele, agrumi, kiwi, lattughe, pesche e pesche noci, pere, fragole, peperoni dolci, uve da tavola e pomodori). Tuttavia, i singoli Stati possono esentare questi prodotti dall’applicazione delle norme se sono venduti con un’etichettatura appropriata. Per esempio, le mele fuori norma potranno essere vendute purché provviste di un’etichetta con la dicitura “prodotto destinato alla trasformazione” o un’altra dello stesso tenore. L’iniziativa della Commissione europea di eliminare le attuali restrizioni fa parte degli sforzi di razionalizzare e semplificare la normativa e di snellire le formalità burocratiche inutili. Le modifiche introdotte entreranno in vigore il 1° luglio 2009. Le critiche e i timori di Copa-Cogeca sul provvedimento “La Commissione europea impone il suo progetto di smantellamento delle norme di commercializzazione degli ortofrutticoli malgrado la forte opposizione del settore. Essa privilegia i propri interessi burocratici e amministrativi e quelli di alcuni distributori, trascurando gli interessi dei beneficiari della politica di normalizzazione”. E’ questa la posizione di Pekka Pesonen, Segretario generale di CopaCogeca, l’associazione degli agricoltori e delle cooperative europee, in merito alle norme di commercializzazione nel settore ortofrutticolo che troveranno applicazione dalla prossima estate. “L’utilizzo di parametri obiettivi, quali il calibro e l’omogeneità - ha aggiunto Pesonen -, permette di fissare un prezzo per ogni qualità, in maniera chiara e univoca, dal produttore al consumatore. È così che le norme comunitarie di commercializzazione hanno contribuito all’equilibrio degli scambi commerciali su una base di trasparenza e lealtà. A partire dal 1° luglio 2009, la maggior parte degli ortofrutticoli commercializzati non potrà più contare su norme comuni. Noi temiamo che l’assenza di regole comunitarie possa indurre gli Stati membri ad adottare delle norme nazionali, generando una proliferazione di norme private che sarebbe contraria al buon funzionamento del mercato unico e alla semplificazione”. n UE-Svizzera: avviati i negoziati per la liberalizzazione totale degli scambi agroalimentari n L’Unione Europea e la Svizzera hanno aperto i negoziati in vista di una liberalizzazione totale degli scambi agricoli. Si tratta di un obiettivo che, data la posizione geografica e il volume degli scambi bilaterali, è nell’interesse di entrambe le parti. Tali negoziati rappresentano la logica continuazione di un processo di liberalizzazione già avviato con l’accordo del 1972 e che trova il suo fondamento nell’accordo agricolo bilaterale del 1999. I colloqui tra UE e Svizzera riguarderanno non solo la soppressione delle tariffe doganali ma anche altre questioni quali la sicurezza alimentare e gli alimenti per animali. Allo scopo di stabilire condizioni di parità tra le parti e affinché la Svizzera possa trarre pienamente vantaggio dall’accesso al mercato comunitario, l’adozione dell’“acquis” dovreb- be costituire un punto essenziale del futuro accordo. Da parte sua, la Commissione europea ritiene che la liberalizzazione prevista faciliterà gli scambi commerciali a beneficio di entrambe le parti e contribuirà a migliorare la situazione economica in Europa. A questo riguardo, si ricorda che nel 2007 le esportazioni agroalimentari dell’Unione Europea verso la Svizzera sono ammontate a 4,7 miliardi di euro, mentre il valore delle importazioni dell’Unione Europea dal Paese elvetico è stato di 2,7 miliardi di euro. La Svizzera è il terzo partner commerciale dell’EU nel settore agroalimentare, tanto che il 70% delle esportazioni agricole svizzere è destinato al mercato UE e il 7% delle esportazioni agroalimentari UE sono dirette verso la Svizzera. n Farmland, come conoscere e rispettare gli animali di allevamento Gli sforzi della Commissione europea per migliorare la dieta dei giovani Il coinvolgimento del mondo della scuola n “Milk – Drink it up!”: una campagna per la distribuzione dei prodotti lattieri-caseari… La Commissione europea ha lanciato una campagna di distribuzione di latte nelle scuole intesa a sensibilizzare i giovani ai benefici derivanti dal consumo di questo prodotto. L’iniziativa parte dal presupposto che i bambini sviluppano le proprie abitudini alimentari in una fase molto precoce e che spesso tali abitudini diventano determinanti per la loro salute durante tutta la vita. L’obiettivo della campagna è dunque quello di contribuire alla tutela della salute dei giovani, aiutando le scuole ad offrire prodotti lattieri agli studenti incoraggiandoli a seguire una dieta sana. Inoltre, la possibilità di disporre di cibo e bevande sane nelle scuole costituisce una tappa importante per affrontare il serio problema dell’obesità in Europa. Si tratta, dunque, di un approccio integrato di attuazione di misure di incoraggiamento e promozione che puntano verso una sana alimentazione e una costante attività fisica e che di conseguenza vedono il coinvolgimento di settori diversi quali quello agroalimentare, dei consumatori, dello sport , dell’istruzione e dei trasporti. Nello specifico, il programma europeo di distribuzione del latte nelle scuole intende incoraggiare i bambini a consumare prodotti lattieri nell’ambito di una dieta alimentare equilibrata e prevede sovvenzioni per la distribuzione di prodotti lattieri nelle scuole ed in altri istituti didattici (fanno parte dell’elenco: il latte e le sue varianti aromatizzate, comprese le bevande a base di latte senza lattosio, una più ampia varietà di formaggi, compresi quelli magri, gli yogurt e i prodotti lattieri fermentati come il latticello o il chefir. Il programma offre alle scuole secondarie esattamente gli stessi diritti di accesso di cui godono le scuole materne ed elementari. …e una proposta per la distribuzione di frutta e verdura Ispirandosi al programma di distribuzione di latte nelle scuole, la Commissione europea ha proposto di attuare un programma di distribuzione di frutta e verdura fresca agli alunni. Il programma non consisterebbe unicamente nella distribuzione di prodotti freschi, ma coinvolgerebbe anche gli Stati membri nell’elaborazione di strategie nazionali che includano iniziative educative, di sensibilizzazione e lo scambio di buone pratiche. Il nuovo programma sarà messo in atto nel 2009. Informazioni utili sul latte e sul programma europeo di distribuzione del latte nelle scuole sono disponibili sul seguente sito web: www.drinkitup.europa.eu Per informazioni sulla proposta relativa la distribuzione di frutta e verdura nelle scuole: http://ec.europa.eu/agriculture/markets/fruitveg/sfs/index_ en.htm Per informazioni sulla politica della Commissione europea in materia di nutrizione: http://ec.europa.eu/health/ph_determinants/life_style/nutrition/nutrition_en.htm n Un sito web della Commissione europea per sensibilizzare i bambini n La Commissione europea ha realizzato un sito internet con il quale sensibilizzare i bambini sull’importanza di trattare gli animali di allevamento con rispetto ed umanità. “Farmland” è un progetto interattivo ed informativo on line destinato ai bambini tra i 9 ed i 12 anni. Il sito web comprende una parte illustrativa contenente informazioni sui bisogni degli animali d’allevamento. I bambini avranno così la possibilità di provare ad allevare animali da fattoria nel rispetto del loro benessere. I giochi riproducono le diverse tappe della vita degli animali nel corso della catena di produzione alimentare. “Farmaland è stato lanciato nel corso della Settimana veterinaria europea promossa nel mese di novembre. Il sito è accessibile al seguente indirizzo: http://www.farmland-thegame.eu n Per ulteriori informazioni contattare Veneto Agricoltura Europe Direct Veneto tel. 049.8293716 / 049.8293717 e-mail: [email protected] INDENNITÀ COMPENSATIVA E RITARDATI PAGAMENTI segue da pagina 1 duate sul sistema le mappe catastali di un numero rilevante di particelle catastali. Su circa 118.000 particelle dichiarate nelle domande come prati e pascoli, 36.000 erano prive di definizione della mappa catastale. Nel mese di marzo Avepa ha avviato un progetto straordinario di identificazione sul sistema integrato di tutte queste mappe, passaggio indispensabile per poter procedere al pagamento delle stesse come previste dalla nuova regolamentazione che ha interessato le domande del PSR. Nel rispetto delle norme sulla semplificazione amministrativa, essendo queste delle informazioni in possesso di altra amministrazione pubblica, si è proceduto al recupero del citato materiale accedendo direttamente ai sistemi telematici dell’Agenzia del Territorio. Purtroppo non tutto il materiale era in linea, in quanto l’Agenzia del Territorio non ha ancora concluso di processo di digitalizzazione di tutte le cartografie catastali che, una volta validate, potranno essere messe in linea telematica rendendole così disponibili ai detentori di opportuni accessi. Anche un contatto diretto con l’Agenzia del Territorio effettuato in data 7.03.2008 presso la sede regionale non ha sortito alcun effetto in termini di recupero massivo delle mappe: anzi, ci siamo visti oggetto della stessa richiesta a favore degli uffici del catasto. A tutt’oggi il progetto non è stato terminato e delle zone quali i territori del comune di Agordo sono stati messi in linea soltanto alla fine di luglio. Tuttavia almeno 34.500 particelle sono state lavorate alla fine di luglio: si sottolinea che le lavorazioni riguardano ogni singola particella non essendo possibile lavorare massivamente. A questa attività è stata assegnata una priorità molto elevata ritardando, di fatto, anche le lavorazioni riferite alla domanda unica molto più importante per numero di domande ed importi coinvolti. Nella prima decade di agosto sono state fornite ai CAA tutte le situazioni di dettaglio delle domande al fine sia di richie- dere direttamente alle aziende le mappe catastali (circa 1.500) non reperite, anche per permettere una attività di revisione dei dati riportati a foto aeree aggiornate al 2007. La situazione che si era definita a quella data era piuttosto pesante in quanto risultavano dichiarate delle superfici non idonee, boschi e pietraie, per più di 6.000 ettari. Mantenendo i contatti con Agea Coordinamento sulla materia specifica, si è appreso che la situazione del Veneto era in linea con quella nazionale, se non addirittura migliore. Si è quindi concordato una linea operativa comune al fine di ridurre al minimo le decurtazioni applicate alle aziende individuando la possibile soluzione in una dichiarazione di errore palese da far compilare alle aziende: questa soluzione è data dal fatto che essendo le zone di montagna di difficile misurazione a causa della irregolarità morfologica, ed essendo il sistema integrato non ancora completo in termini di individuazione di mappe catastali sulle foto aeree si riconosce all’azienda l’effettiva difficoltà nel redigere una corretta domanda di contributo. In data 30.09.08 sono stati convocati i CAA per fornire l’ultima situazione di lavorazione e per comunicare la linea operativa dell’Agenzia al fine di addivenire al miglior risultato possibile di pagamento. In tale occasione veniva fissato il termine di presentazione delle dichiarazioni di errore per le aziende al 20 ottobre, poi spostato su richiesta dei CAA al 24 ottobre. A tale data sono pervenute 1.373 dichiarazioni cartacee che sono in fase di lavorazione da parte degli uffici dell’Agenzia, di cui almeno il 60% accettano i dati identificati da Avepa e sui quali si procederà quanto prima al pagamento definitivo, mentre per la quota rimanente si dovrà intervenire singolarmente per effettuare la correttiva proposta dall’azienda agricola. In data 23 ottobre il CAA Coldiretti ci ha chiesto una proroga del termine di presentazione delle dichiarazioni al 15 novembre al fine di poter contattare tutte le aziende coinvolte e addivenire ad una situazione condivisa delle domande: in tale comunicazione questo CAA, che raccoglie da solo più del 50% di queste domande, dà atto che la mutata situazione regolamentare “rende necessaria una attenta verifica delle domande presentate dagli agricoltori al fine di poter effettuare le dovute rettifiche secondo quanto consentito dai regolamenti di riferimento.” E’ una presa d’atto che la situazione delle domande presentate nel 2007 necessita di ulteriori lavorazioni di dettaglio. Vale la pena evidenziare che la situazione del 2007 si ripropone pari pari anche nel 2008 per la grandissima parte delle aziende coinvolte; pertanto si è avviata in contemporanea anche la possibilità di correggere le indennità compensative del 2008 ricorrendo ad un disposto regolamentare “normale”. Accanto a tutta questa intensa attività si è esercitata una forte pressione mediatica sulla materia, sollevando delle curiosità anche presso organi inquirenti quali i NAC che in data 13.10.2008 hanno chiesto la trasmissione dei nominativi delle domande i cui scostamenti risultano superiori a 4.000 euro. Alla data del 4.11.08 risultano pervenute 2.158 dichiarazioni cartacee nelle quali viene mantenuta la percentuale del 60% di piena accettazione dei dati di controllo automatici da parte delle aziende. Durante tutto il periodo di lavorazione si è comunque proceduto ad effettuare i pagamenti alle aziende non appena queste si dimostravano idonee al pagamento, realizzando in 6 mesi 13 cicli di pagamento per un importo di circa 6.300.000 euro, raggiungendo con almeno un pagamento 1935 aziende. Con il ricevimento delle dichiarazioni cartacee si sta predisponendo una serie di ulteriori pagamenti sulle dichiarazioni pervenute a valle delle lavorazioni necessarie (il primo è ad oggi in fase di uscita dall’Agenzia), che terranno conto di tutte le singole controdeduzioni presentate dalle aziende, le cui posizioni saranno esaminate singolarmente al fine di tutelare le aziende aventi reale diritto al premio e, allo stesso tempo, per addivenire quanto prima alla chiusura di tutti i procedimenti. n La semplificazione amministrativa nel fascicolo aziendale segue da pagina 1 non serviranno più certificati di partita iva, visure catastali e certificati camerali, ma saranno sufficienti i dati che compariranno a monitor nei computer dell’Agenzia. Siamo arrivati a questo importantissimo risultato grazie ad un lavoro lungo ed iniziato da tempo, con sacrifici e tenacia da parte di tutti i soggetti coinvolti, in primis l’Avepa che ha avanzato questa proposta e ha tenuto la regia dell’operazione. Questo obiettivo raggiunto, rappresenta comunque soltanto la prima fase di un processo di sburocratizzazione più generale che l’Agenzia sta cercando di perseguire. Infatti, il nostro prossimo intento è quello di agire anche sul versante normativo: la Comunità Europea, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Agea Coordinamento, la Regione e, perché no, anche le Organizzazioni Professionali Agricole che spesso siedono ai tavoli programmatori, avranno l’onere di inserire la semplificazione nei loro provvedimenti, altrimenti lo sforzo che sta mettendo in atto Avepa (che, non dimentichiamo mai, è soltanto una mera esecutrice dei bandi e dei regolamenti fatti dai sopraccitati Enti) non potrà mai essere sufficiente per diminuire sensibilmente il cosiddetto carico burocratico che grava sulle spalle delle aziende agricole. n SEMPLIFICAZIONE delle PROCEDURE DI AGGIORNAMENTO DELLO SCHEDARIO VITICOLO M n In data 31.01.2008 si è concluso il “Programma straordinario di riallineamento delle dichiarazioni delle superfici vitate e di aggiornamento delle informazioni dello schedario viticolo veneto” di cui alla D.G.R. n. 838 del 28 marzo 2006. Con la fase di riallineamento sono stati confermati e/o aggiornati 42.150 schedari viticoli per una superficie vitata complessiva pari a circa 71.000 ettari che costituiscono lo Schedario viticolo veneto. Contestualmente al programma straordinario è stato creato, sulla base delle procedure previste dalla D.G.R. n. 2257/03, un modulo informatico per la gestione degli aggiornamenti dello schedario viticolo compresa l’iscrizione agli albi DO ed elenchi IGT. Ad oggi, dal momento della implementazione del modulo informatico per la gestione degli aggiornamenti dello Schedario viticolo sono pervenute 37.000 richieste di aggiornamento. L’esperienza maturata nel corso degli ultimi due anni di gestione delle procedure collegate con l’aggiornamento dello schedario e la maggiore disponibilità di dati informatizzati, ha fatto maturare l’esigenza di una profonda revisione delle procedure di aggiornamento dello Schedario viticolo. Per questo motivo è in corso un programma di semplificazione delle procedure di aggiornamento dello Schedario viticolo veneto che vede coinvolti Avepa, Regione Veneto e le Organizzazioni agricole. Il percorso di semplificazione è iniziato con la costituzione presso Avepa di un gruppo di lavoro comprendente funzionari della sede centrale e i responsabili degli uffici vitivinicoli delle Strutture Periferiche Avepa dove il settore vitivinicolo è maggiormente rappresentato (Treviso, Verona, Padova). Le proposte di semplificazione elaborate dal gruppo di lavoro sono state condivise con tutte le Strutture Periferiche di Avepa e con la Regione Veneto. Attualmente la proposta di semplificazione è all’esame del tavolo tecnico regionale al quale partecipano i rappresentati delle Organizzazioni professionali agricole. I procedimenti amministrativi oggetto di revisione riguardano le procedure di aggiornamento e gestione dello Schedario viticolo in merito alle domande di estirpo, reimpianto anticipato, trasferimento dei diritti, comunicazione di fine lavori per l’utilizzo dei diritti in portafoglio. E’ stata, inoltre, rivista tutta la procedura correlata all’aggiornamento degli albi DO e/o elenchi IGT ovvero domanda di iscrizione, istruttoria, acquisizione delle informazioni provenienti dagli organismi incaricati del controllo, gestione in schedario degli albi ed elenchi. La revisione delle procedure prevede l’invio da parte della ditta di una comunicazione di inizio lavori (che deve essere obbligatoriamente verificata dall’amministrazione entro 60 giorni dalla presentazione) e l’introduzione della formula del silenzio assenso per alcune fasi autorizzative laddove non sussistano anomalie o la necessità di richiedere eventuale documentazione integrativa. E’ prevista poi l’introduzione della proposta grafica informatizzata direttamente nel modulo di domanda e quindi l’eliminazione totale, dove possibile, di documentazione cartacea allegata . Per quanto riguarda la gestione degli albi DO e degli elenchi IGT è prevista una profonda revisione di tutte le procedure connesse in modo da garantire il mantenimento delle iscrizioni anche nei cambi conduzione, la possibilità di apportare correzioni alle iscrizioni in anomalia a seguito di variazioni nello schedario (estirpi, cambi conduzione) e la possibilità di presentare una domanda unica di aggiornamento dello schedario (es.: comunicazione di avvenuto reimpianto) e contestuale iscrizione agli albi DO e/o agli elenchi IGT. Terminata la condivisione dei passaggi fondamentali della semplificazione del settore, la Regione Veneto e Avepa procederanno alla predisposizione delle nuove procedure amministrative e alla creazione di un nuovo software che, presumibilmente, saranno disponibili a partire dalla prossima campagna viticola. n E M O Unità Operativa di Agro-Biometeorologia Centro Meteorologico di Teolo ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio O www.arpa.veneto.it/agrometeo.htm Ufficio vitivinicolo M E M