D_1416_72-24_Informativa_esami genetico-forensi
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INFORMATIVA SUGLI ESAMI GENETICO-FORENSI D/1416/72-24 Ed. 1 Rev. 2 del 30/07/2012 Ogni individuo è costituito da miliardi di cellule contenenti al loro interno il materiale genetico che prende il nome di DNA, identico in tutte le cellule di uno stesso soggetto. Il DNA di ciascuna persona – con l’esclusione dei gemelli monozigoti, che possiedono identico DNA - è praticamente esclusivo e si trasmette nelle generazioni dalla madre e dal padre biologici. In particolare la caratteristica dell’ereditarietà è alla base della metodologia utilizzata per determinare se due persone sono correlate geneticamente. Per l’esecuzione dell’esame viene effettuata un consulenza durante la quale si procede generalmente al prelievo di due tamponi buccali da ciascun soggetto, dai quali verrà estratto il DNA necessario per l’analisi. Durante l’incontro le persone prendono visione del contratto relativo alla prestazione richiesta, esprimendo in forma scritta la volontà riguardo all’eventuale conservazione in forma anonima o all’eliminazione del proprio materiale genetico a conclusione dell’esame. Il metodo adottato dal laboratorio ricalca le linee guida dell’International Society for Forensic Genetics (ISFG) e dei Genetisti Forensi Italiani (GeFI). Il numero di marcatori utilizzato varia a seconda del tipo di test genetico richiesto, ma è comunque sempre appropriato al caso in esame. La modalità di ritiro degli esami e il numero di copie sono concordati anch’essi al momento della consulenza e non potranno essere modificati successivamente se non presentandosi personalmente presso questa struttura. Il risultato del test NON può essere comunicato per telefono. L’analisi richiede generalmente 30 giorni dalla data dell'arrivo dell’ultimo campione in laboratorio. Si ricorda infine che le caratteristiche genetiche esaminate non forniscono alcuna indicazione riguardo lo stato di salute della persona, la predisposizione a patologie e il rischio di ricorrenza di malattie genetiche. Test di paternità Ciascun individuo eredita il proprio patrimonio genetico per il 50% dalla madre biologica e per l’altro 50% dal padre biologico; il principio del test di paternità si basa quindi sulla ricerca, nel profilo genetico del figlio, del contributo paterno o materno a seconda del quesito proposto. La paternità biologica viene ESCLUSA nel caso in cui le caratteristiche genetiche del padre presunto discordino con quelle del figlio oggetto di indagine. La paternità biologica viene ATTRIBUITA qualora le caratteristiche genetiche del padre e del figlio concordino. In quest’ultimo caso, viene effettuata un’analisi biostatistica che fornisce una probabilità di paternità il cui valore è superiore ai valori accettati dalla comunità internazionale. Test di parentela Le suddette caratteristiche relative al DNA permettono inoltre di effettuare analisi indirette atte a valutare l’eventuale legame di parentela tra due o più soggetti. In questo caso il risultato dell’analisi valuterà in termini probabilistici i vari alberi genealogici proposti nell’esame, fornendo quindi una stima comparativa tra ipotesi alternative. Identificazione personale E’ possibile caratterizzare il proprio profilo genetico mediante l’utilizzo di un pannello di marcatori genetici adeguatamente sperimentati e condivisi dall’intera comunità scientifica internazionale. Tale profilo caratterizza in modo univoco ogni persona, resta inalterato nel tempo e potrà essere utilizzato a vari scopi qualora l’interessato lo desideri. Si tratta in definitiva della propria identificazione personale, tramite l’esame del “profilo genetico”, esaminato secondo i più alti standard qualitativi basati sull’accreditamento UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - sede legale: largo Brambilla, 3 - 50134 FIRENZE SOD Diagnostica Genetica, padiglione 15 Piastra dei servizi, tel. 0557949204 www.aou-careggi.toscana.it Pag. 1 di 1