Credo che si stia abusando della parola valutazione. Si fa un gran

Credo che si stia abusando della parola valutazione. Si fa un gran parlare dei test Invalsi e il
ministero li descrive come la nuova frontiera dell’insegnamento: ci hanno raccontato che ce li ha
chiesti l’Europa, che li usano anche all’estero, che serviranno per capire quali situazioni sono da
migliorare. La realtà è altra: i test sono una metodologia che inaridisce la scuola: insegnano a
scrocettare invece di ragionare su problemi complessi, negano l’importanza di saper argomentare
oralmente e per iscritto, inducono a uno studio puramente nozionistico. In tutti i paesi sviluppati è
in corso un dibattito sui danni arrecati da questo tipo di prove, proprio mentre l’Italia si cerca di
convincere che miglioreranno la scuola. Diciamo invece la verità: si vuole fare una classifica di
scuole e insegnanti e giustificare in questo modo i tagli di soldi e personale. Prova ne è la vicenda
della sperimentazione in Lombardia, dove la classifica è stata fatta e il denaro è stato dato
prendendo in scarsissima considerazione tutto il lavoro “tradizionale” degli insegnanti e attribuendo
agli esiti dei test grandissimo peso. Stiamo scivolando verso una crescente privatizzazione della
scuola e i test Invalsi sono un tassello del progetto.