La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 262

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La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 262
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del Sulcis Iglesiente
CARBONIA
Anno XVIII - N° 262
Cell. 329 4338541 - mail: [email protected]
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
20 Settembre 2013
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
Con l’estate ormai agli sgoccioli, riparte la mobilitazione delle fasce più deboli, disoccupati, cassintegrati e precari
Verso un nuovo autunno caldo
Molti giovani, negli ultimi mesi, dopo aver perso il lavoro che avevano o la speranza di trovarne uno, hanno deciso di emigrare.
C
on l’estate ormai agli
sgoccioli, è ripartita
la mobilitazione del
territorio e si profila
un nuovo autunno caldo. Gli
ultimi mesi sono trascorsi senza sostanziali novità e la condizione di vasti strati della popolazione resta assai precaria,
ai limiti dell’indigenza, priva di
concrete prospettive di ripresa
nel breve termine.
Il Piano Sulcis, lo strumento costruito da Governo e Regione a fine 2012 per dare le
prime risposte alle rivendicazioni del territorio, tarda a decollare ed il disagio sociale cresce ogni giorno di più. In questa
fase, le responsabilità di quanti
sono chiamati a “dare gambe”
agli strumenti legislativi, con un
corretto impiego delle risorse
stanziate e l’individuazione di
nuovi canali di finanziamento,
sono enormi, perché il tempo
della pazienza e dell’attesa di
chi soffre, spesso in silenzio, e
“lotta per la sopravvivenza”,
è ormai finito.
Molti giovani, negli ultimi
mesi, dopo aver perso il lavoro
che avevano o la speranza di
trovarne uno, hanno deciso di
lasciare la Sardegna, per cercare di costruirsi un futuro diverso nei paesi del Nord Europa.
è una scelta dolorosa ma ormai
inevitabile, una sconfitta per la
nostra classe dirigente, un colpo durissimo per la Sardegna
che si impoverisce sempre più,
perché coloro che se ne vanno
sono spesso i giovani migliori,
“cervelli” che fanno la fortuna
di altri Paesi.
La nostra classe politica è
troppo spesso lontana dai problemi quotidiani, quasi indifferente al disagio sempre più
dilagante. Per tutti è arrivato il
momento di una piena presa di
coscienza dei problemi e della
responsabilità, perché diversamente nessuno avrà più un futuro garantito, neppure i politici.
Giampaolo Cirronis
Buggerru
ALL’INTERNO
Il 29 settembre le Primarie del centrosinistra
Decolla il biglietto unico per Roma e Milano
Carbonia, il Consiglio si divide sulla sanità
18,5 milioni e un decreto contro la lingua blu
Solki ‘in progress, dalla fabbrica al turismo
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Space in the place: Saturno - S. Anna Arresi AR
Il Carignano del Sulcis alla conquista della Cina
Nascerà a Campissa il “Borgo del benessere”
Narcao Blues resiste ed entusiasma sempre
Al via il 22 settembre la stagione calcistica
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Ultimi giorni di campagna elettorale per i cinque candidati alle Primarie del centrosinistra per la scelta del candidato Governatore
Il centrosinistra alle urne per le Primarie
Tra i partiti della coalizione, intanto, permangono frizioni che andranno superate per evitare contraccolpi verso il voto del 2014.
L
e Primarie del centrosinistra
per la scelta del candidato
alla carica di Governatore
alle Regionali 2014 entrano nella fase decisiva. I cinque candidati rimasti in lizza dopo la presentazione delle firme (il sesto candidato, Maurizio Piras, ex consigliere IDV della Provincia dell’Ogliastra,
non è riuscito a raggiungere il numero minimo di 5.000 firme previsto dal regolamento), stanno girando la Sardegna in lungo e in largo,
alla ricerca dei consensi necessari a
vincere la sfida del voto del 29 settembre (i seggi resteranno aperti dalle 8.00 alle 20.00).
La competizione vede in campo
tre candidati espressi dal PD, uno autonomo (ex PD) ed uno del PSI: Roberto Deriu, 44 anni, dal 2005 presidente della Provincia di Nuoro e
presidente dell’Unione delle Province
sarde, PD; Francesca Barracciu, 47
anni, europarlamentare dal 17 dicembre 2012, già consigliere regionale
dal 2004 al 2013 e sindaco di Sorgono, PD; Gianfranco Ganau, 58 anni,
dal 2005 sindaco di Sassari, PD;
Andrea Murgia, 41 anni, economista,
funzionario a Bruxelles alla direzione delle Politiche regionali, autonomo, ex PD; Simone Atzeni, 40 anni,
PSI, di cui è segretario della federazione di Cagliari dal 2010.
Il regolamento delle primarie, sul
Possono inoltre partecipare al
voto:
1) i giovani che, alla data del voto delle Primarie, abbiano compiuto
il sedicesimo anno di età;
2) le cittadine/i dell’Unione Eu-
«Qualora nessuno dei candidati
abbia raggiunto il quaranta per cento più uno dei voti validi validamente espressi, al fine di individuare il
candidato più rappresentativo e unificante alla Presidenza della Giunta
elettrici e gli elettori come individuati all’art. 7. In caso di parità di
voti fra il secondo ed il terzo candidato, si procede come da legge elettorale per gli Enti Locali.
Al secondo turno è proclamato
permangono forti frizioni con un’aperta contestazione al PD, per la procedura seguita nell’organizzazione
delle Primarie. Dopo il 29 settembre
andrà avviato un meticoloso lavoro
per superare ogni contrasto, al fine
Francesca Barracciu (PD).
Gianfranco Ganau (PD).
Roberto Deriu (PD).
Andrea Murgia (Autonomo, ex PD).
Simone Atzeni (PSI).
quale tanto si discute a livello nazionale, all’art. 7 prevede:
«La partecipazione alle primarie
è aperta a tutte le elettrici e gli elettori in possesso dei requisiti previsti
dalla legge.
ropea residenti in Sardegna e le cittadine/i di altri Paesi in possesso di
permesso di soggiorno e di carta di
identità.»
L’articolo 12 disciplina l’eventuale
turno di ballottaggio.
e di garantirgli la più forte legittimazione democratica, viene fissato per
il 6 ottobre 2013 l’eventuale turno di
ballottaggio fra i due candidati più
votati al primo turno. All’eventuale
secondo turno partecipano tutte le
vincitore/trice il/la candidato/a che
ha ottenuto il maggior numero dei
voti validamente espressi.»
Tra i partiti minori della costituenda coalizione (SEL, UPC, Verdi e Centro Democratico), intanto,
di affrontare la campagna elettorale
nelle condizioni migliori per puntare
alla vittoria e quindi al ritorno alla
guida della Regione.
Giampaolo Cirronis
[email protected]
Nel centrodestra resta in piedi la ricandidatura di Ugo Cappellacci ma si parla anche di Primarie, il PSd’Az per ora è autonomo
Prima la coalizione, poi la scelta del candidato Governatore
A
nche i partiti del centrodestra che sostengono la
Giunta guidata dal Governatore Ugo Cappellacci,
stanno cercando di stringere i tempi
per la composizione dell’alleanza e
quindi la scelta del candidato da contrapporre al candidato del centrosinistra e agli altri che scenderanno in
campo nella competizione elettorale
della prossima Primavera (sono annunciate le presenze del Movimento
5 Stelle che sceglierà i propri candidati attraverso la Rete e di un polo
indipendentista che dovrebbe candidare alla carica di Governatore la
scrittrice Michela Murgia, ma non
sono escluse ulteriori proposte). Il
Governatore uscente ha annunciato
da mesi l’intenzione di presentare la
sua ricandidatura ma in seno ai partiti non mancano le fibrillazioni e da
più parti giungono sollecitazioni a
seguire il centrosinistra sulla strada
delle Primarie.
Il primo passo da compiere, intanto, è il raggiungimento dell’accordo politico sull’alleanza da pro-
un passaggio preventivo, la definizione del percorso di riforma delle autonomie locali, con la cancellazione
riate). Un primo passo è stato compiuto il 3 settembre, quando la commissione Autonomia del Consiglio
tuto sardo, per cancellare tutte le Province e in particolare quelle “storiche”
e tutelate dalla stesso Statuto: Ca-
Ugo Cappellacci (PdL).
Giorgio Oppi (UDC).
Michele Cossa (Riformatori Sardi).
Giacomo Sanna (PSd’Az).
porre agli elettori, al momento ancora tutt’altro che scontato. I Riformatori Sardi continuano a chiedere
definitiva delle Province (tutte, non
solo quelle abrogate dal referendum
e dallo scorso 28 giugno commissa-
regionale ha dato il via libera con voto
unanime alla leggina che propone la
modifica dell’articolo 43 dello Sta-
gliari, Sassari e Nuoro. La legge dovrà ora passare all’esame dell’Aula
del Consiglio regionale, poi passerà al
Nuovo prestigioso incarico per l’ex presidente della Provincia
Il Governo ha nominato Tore Cherchi
suo rappresentante per il Piano Sulcis
I
l Governo Letta ha designato
Tore Cherchi, ex presidente
della Provincia di Carbonia
Iglesias, suo rappresentante nel
coordinamento interistituzionale
per l’attuazione del Piano Sulcis,
sottoscritto il 13 novembre 2012
alla Grande Miniera di Serbariu,
tra il ministero dello Sviluppo economico, il ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali, il ministro
per la Coesione territoriale, la Regione autonoma della Sardegna, la
Provincia di Carbonia Iglesias, i
23 Comuni del Sulcis Iglesiente.
La designazione di Tore Cherchi, nell’aria da alcuni mesi, è stata ufficializzata con decreto ministeriale del 28 giugno 2013 del sottosegretario di Stato Claudio De
Vincenti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 luglio 2013, n. 177.
Il punto 1.1.4. del Protocollo di
Intesa prevede un apposito coordinamento rappresentativo di tutte le
istituzioni nazionali, regionali e territoriali al quale dovranno pervenire, per le opportune valutazioni,
i progetti generali in materia di politiche ambientali, occupazionali e
sviluppo economico; il sottosegre-
tario De Vincenti «ha ritenuto di
individuare il rappresentante del
Governo previsto dal Protocollo,
con la designazione di una professionalità in possesso di conoscenza
ed esperienza sul contesto econo-
collo d’Intesa sottoscritto il 13 novembre 2012».
Per Tore Cherchi si tratta di un
riconoscimento per il ruolo avuto
nell’elaborazione del Piano Sulcis
e, allo stesso tempo, una grande
Tore Cherchi.
Claudio De Vincenti.
mico e sociale dell’area del Sulcis»
e «ha individuato nel profilo curricolare del dott. Salvatore Cherchi il
soggetto esperto per il conferimento del ruolo di rappresentante del
Governo in attuazione del Proto-
responsabilità, in considerazione
delle grande attese che il territorio
ripone nello stesso strumento, ad
iniziare dal riconoscimento della
“fiscalità di vantaggio” per centinaia di imprese in difficoltà.
vaglio di Camera e Senato.
Il vicepresidente dei Riformatori
Sardi, Franco Meloni, ha lanciato un
chiaro messaggio agli alleati della
coalizione di centrodestra: «Siamo
pronti ad uscire dalla maggioranza
se la riforma verrà fermata».
Se questo ostacolo verrà superato, la coalizione di centrodestra conterà su PdL, Fratelli d’Italia, UDC e
Riformatori Sardi, mentre non si conoscono ancora le scelte del Partito
Sardo d’Azione che ha fatto parte integrante della coalizione di centrodestra fino alla rottura di inizio estate.
Con una legge elettorale che prevede lo sbarramento al 5%, è difficile
pensare ad una corsa solitaria, ragion
per cui dopo la scelta dei candidati alla carica di Governatore, il PSd’Az
deciderà se allearsi ancora con il centrodestra o viceversa schierarsi con il
centrosinistra, consapevole che la scelta potrebbe riverlarsi determinante per
l’esito delle elezioni.
Avvicendamento al vertice del Consorzio industriale provinciale
Il 23 settembre Giorgio Alimonda
subentrerà al presidente Giuseppe Casti
I
l 23 settembre, salvo imprevisti, Giorgio Alimonda, sindaco
di Portoscuso, verrà eletto presidente del Consorzio industriale
provinciale di Carbonia Iglesias.
L'avvicendamento tra l’attuale presidente, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, ed il primo cittadino di
Portoscuso, nell’aria ormai da alcuni mesi, è stato confermato nel corso dell’ultima riunione del Consiglio d’amministrazione, svoltasi lunedì 9 settembre nella sede di Portovesme. Alla riunione ha partecipato
anche il commissario della Provincia di Carbonia Iglesias, Roberto
Neroni, subentrato all’ex presidente della Provincia, Tore Cherchi.
Nella prossima riunione del Cda
Giuseppe Casti dovrebbe rassegnare
le dimissioni, volontarie, per consentire l’elezione di Giorgio Alimonda, con la quale il Comune di Portoscuso tornerà ad esprimere il presidente come concordato tre anni fa
dopo il rinnovo del Consiglio provinciale e l’elezione alla presidenza
della Provincia di Tore Cherchi. Allora venne eletto Adriano Puddu,
sindaco rimasto in carica sino alle
note vicende giudiziarie che portarono anche alla sua decadenza in
Comune. Il Cda sostituì Adriano Puddu con Giuseppe Casti che da allora guida il Consorzio con l’interruzione di cinque mesi determinata
dal commissariamento deciso dalla
Giunta regionale, poi annullato dal
bilità a restituire al Comune di Portoscuso la guida del Consorzio ed il
23 settembre si dovrebbe arrivare
all’ufficializzazione del cambio alla presidenza. Giorgio Alimonda è
entrato recentemente nel Cda al po-
Giorgio Alimonda.
Giuseppe Casti.
Tar, a seguito del ricorso presentato
dalla Provincia e dal Comune di
Carbonia.
Dopo l’elezione di Giorgio Alimonda a sindaco di Portoscuso, Giuseppe Casti ha dato la sua disponi-
sto di Federico Palmas, sindaco di
San Giovanni Suergiu, dimessosi
volontariamente per consentire al
collega di arrivare all’elezione alla
presidenza.
Giampaolo Cirronis
Dal 1° luglio 2013 la Provincia del Sulcis Iglesiente è on line: www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, ha presentato il nuovo sistema di continuità territoriale aerea
Decolla il “biglietto unico” per Roma e Milano
Le novità sono rappresentate dalla riduzione di 11 euro nel biglietto per residenti e l’applicazione degli sconti anche ai non residenti.
I
l presidente della Regione, Ugo
Cappellacci, ha presentato la
scorsa settimana il nuovo sistema di continuità territoriale che
dovrebbe decollare a breve.
«La nuova legge garantisce un
diritto alla mobilità vera - ha spiegato
il Governatore della Sardegna - non
quella che abbiamo avuto fino ad oggi che io definisco a misura di riserva
indiana; non la mobilità riservata ai
soli cittadini residenti che tagliava fuori gli emigrati e quelle persone che
sono la linfa vitale della nostra economia se è vero che il turismo dà un
contributo già importante al Pil della Sardegna che noi vogliamo far crescere. La continuità per essere efficace, deve essere capace di dare risposte a tutte queste esigenze ed è
quella che viene varata in questi giorni: il 12 settembre abbiamo avuto la
apertura delle offerte ed abbiamo
raggiunto un primo risultato, da cui
si andrà alle verifiche finali ed alla
assegnazione definitiva e si partirà.»
«Siamo di fronte ad una situazione che è di totale rottura con il passato - aggiunge Ugo Cappellacci -. Il
problema è l’impostazione di base:
un accordo tra Governo e Regione
prevedeva che i costi della continuità
aerea sarebbero dovuti gravare sui
sardi. Questo è inaccettabile ed incoerente con il principio riconosciuto dalla Costituzione. La prossima
settimana il presidente e l’assessore
ai trasporti, porteranno in Giunta un
disegno di legge che seguirà l’iter parlamentare nazionale per la modifica
della normativa e per il trasferimento
in capo allo Stato degli oneri per la
continuità territoriale. Contemporaneamente, presenterò il disegno di
legge a tutti i parlamentari sardi e
chiederò loro di farsi parte attiva per
fare analogo percorso attraverso il
loro canale. Questa è la seconda battaglia, dobbiamo appropriarci di un
sistema di continuità territoriale fatto
tivi da raggiungere: garantire il diritto
alla mobilità dei sardi ed aumentare
il numero dei visitatori nella nostra
isola, per dare nuovo slancio alle imprese ed in particolare al settore turistico, attraverso l’applicazione di una
tariffa unica anche per i non residenti.
Le vecchie tariffe erano queste.
Residenti: per Roma 49 euro + 6
Il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci.
sulla base delle nostre esigenze ma il
costo non può essere fatto gravare
sui sardi ma deve gravare sull’intera
comunità italiana, perché la Sardegna è terra d’Italia e la possibilità di
accesso deve essere pari a quella assicurata ai cittadini degli altri territori.»
Il presidente della Regione ha poi
spiegato che c’era una serie di obiet-
euro (crisi surcharge, tassa inserita
dopo l’11 settembre 2001) + tasse =
70 euro (al netto degli oneri di acquisto); per Milano 59 euro + 6 euro
(crisi surcharge) + tasse = 80 euro (al
netto degli oneri di acquisto). Non
residenti: con le tariffe attuali un non
residente può arrivare a pagare dai
200 euro a oltre 400 euro a tratta per
raggiungere Roma o Milano.
Le nuove tariffe sono le seguenti:
45 euro + tasse per Roma cioè 59
euro, 55 euro + tasse cioè 69 euro
per Milano. Per i residenti il costo
diminuisce di 11 euro.
«Solo per i voli per la Sardegna
non si applicherà la crisi surcharge
- ha sottolineato ancora il Governatore -. Questa continuità territoriale si
adatta alle nostre esigenze. La precedente continuità territoriale prevedeva un certo numero di voli e poi un
incremento sulla base del coefficiente
di riempimento. Oggi abbiamo modificato quella previsione ed il coefficiente è la prenotazione. Nel momento in cui le prenotazioni superano l’80% della capienza massima, la
compagnia deve mettere a disposizione aerei più grandi o più voli.»
Con la nuova continuità, la compagnia pagherà 3.000 euro di sanzione per ogni volo cancellato e 2.000
euro di sanzione per ogni ritardo superiore ai 20 minuti. Ogni biglietto che
verrà emesso senza il rispetto della
tariffa di continuità territoriale, vedrà
l’applicazione di una sanzione a biglietto di 2.500 euro; ogni biglietto
che verrà emesso con un aumento di
costi di varia natura, prevederà una
sanzione per la compagnia di 1.000
euro. Questo garantirà i passeggeri.
Il bando prevede anche degli standard di qualità.
«Questa continuità territoriale
rappresenta una rivoluzione - conclude Ugo Cappellacci - dà uno choc
al sistema e cambia totalmente lo stato dell’arte. È una scommessa con il
futuro, vogliamo giocare una sfida,
poi saranno i dati a dire se avevamo
ragione o no. Io credo che se non sia
ha il coraggio del cambiamento, non
si va da nessuna parte e qualcosa mi
fa pensare che siamo sulla strada
giusta, perché i veleni, le mistificazioni che sono cominciate a partire
già da ieri pomeriggio e sono sicuro
proseguiranno, mi fanno pensare
estende tale possibilità ai non residenti, con notevoli benefici per la nostra economia, prevede sanzioni severe per ogni comportamento scorretto delle compagnie ed un meccanismo di aumento dei voli immediato
all’aumentare della domanda».
«Prima apprendisti stregoni e
presunti quanto improvvisati esperti
L’aerostazione di Elmas.
che fosse la mossa vincente.»
«La nuova continuità territoriale
- ha commentato Pietro Pittalis, capogruppo PdL in Consiglio regionale - collegherà la Sardegna e i sardi
con la Penisola e lascerà a terra soltanto i gufi.».
«La continuità varata dalla Giunta regionale - ha aggiunto Pittalis garantisce i biglietti scontati ai sardi,
- ha concluso Pittalis - confondendo
il desiderio con la realtà, pronosticavano che nessuno avrebbe partecipato al bando. Ora, dopo che vi sono state le manifestazioni di interesse
per le rotte e la valutazione delle offerte, mistificano la realtà. Presto tutte queste profezie di sventura saranno spazzate via dai fatti concreti.»
Giampaolo Cirronis
Il progetto è stato presentato all’assessorato dell’Industria
La commissione ha concluso la valutazione delle 160 idee
N
L
Una centrale cogenerativa nell’ex Rockwool
ell’area dell’ex Rockwool,
nella zona industriale Sa
Stoia di Iglesias, nascerà
una centrale cogenerativa
di piccola taglia per la produzione
di energia elettrica e termica al servizio delle linee di produzione di
pannelli isolanti e fonoassorbenti in
fibra di legno (potenza 1 MWe e 4
MWt) per la produzione di energia
elettrica e termica che sarà al servizio delle linee di produzione di pannelli isolanti termici e fonoassorbenti in fibra di legno, prodotto innovativo da fonte rinnovabile rivolto al
risparmio energetico ed applicato all’edilizia ecosostenibile ed alla riqualificazione energetica.
Il progetto è stato presentato nel
corso di un incontro svoltosi nei locali dell’assessorato regionale dell’Industria.
«La “green economy” - ha detto l’assessore dell’Industria, Antonello Liori - può rappresentare per
il Sulcis una risposta positiva alla
grave crisi socioeconomica ed all’emergenza ambientale provocata
dalla chiusura delle attività minerarie e dallo smantellamento del tessuto industriale.»
Per illustrare il progetto sono intervenuti anche Stefano Arvati, presidente della Renovo Bioenergy; Giuseppe Madeddu, presidente della
Coooperativa sociale San Lorenzo;
e, infine, Marzia Sesini, dell’Università Bocconi.
«Il progetto rappresenta un ottimo esempio di recupero sostenibile
delle aree industriali dismesse, at-
traverso la valorizzazione delle risorse del territorio, con importanti
ricadute occupazionali per un centinaio di lavoratori - ha aggiunto
Antonello Liori -. Un’inedita produzione di energia elettrica e termica da fonte rinnovabile, con realizzazione di materiali orientati alla
nuova bioedilizia sostenibile ed alla
riqualificazione energetica, che si
integra perfettamente con le nuove
strategie che sono alla base del nuovo Piano energetico regionale, in fase di ultimazione.»
«L’iniziativa, che dovrebbe essere operativa a partire dal 2015 ha concluso l’assessore regionale
dell’Industria - sarà realizzata grazie ad un modello di integrazione tra
impresa, sostenibilità ambientale,
attenzione al territorio ed inclusione sociale, rappresentato dalla col-
Lo stabilimento ex Rockwool rinascerà con un progetto innovativo.
strategie europee nel campo del risparmio energetico e, più in generale, della bioedilizia. Inoltre, favorirà lo sviluppo della “green economy” e l’affermarsi della nuova concezione di industria da sviluppare
nell’Isola, che andrà a sostituire il
vecchio apparato industriale sardo.
Tutto perfettamente inserito nelle
laborazione tra la società Renovo e
la Cooperativa sociale San Lorenzo, che si occupa dell’inserimento
lavorativo di lavoratori svantaggiati. Un’iniziativa fortemente condivisa nel Sulcis e la Regione Sardegna si è spesa per abbattere i tempi e superare le difficoltà burocratiche.»
Piano Sulcis, ora dalle idee ai progetti
commissione incaricata di
valutare le proposte del
bando “99 Ideas”, inserito
nell’ambito del Piano Sulcis, ha concluso il suo lavoro di valutazione delle idee presentate per
scegliere i progetti sui quali investire le risorse del Piano Sulcis.
«Abbiamo creduto e investito su
una metodologia innovativa, pensata per raccogliere e selezionare
interventi progettuali destinati a
potenziare l’attrattività di tutto il
Sulcis - spiega il presidente della
Regione, Ugo Cappellacci -. Gli
esiti della call confermano che gli
assi portanti di sviluppo del Sulcis,
nel quadro del nuovo modello di
sviluppo dell’intera Regione, sono
risultati fortemente ancorati alle
vocazioni ed alle eccellenze del territorio (agro-alimentare, ambiente
e turismo) e ed alle prospettive riguardanti la green economy e la
produzione di energia pulita. Ora
l’obiettivo, insieme agli enti locali,
è convertire in tempi brevissimi le
idee in concrete attività sul territorio».
I risultati della commissione sono stati illustrati il 19 settembre a
Roma, nella sede di Invitalia, dal
presidente della commissione Giuliano Ghisu, rappresentante dei comuni coinvolti. Le idee presentate
sono state comlessivamente 160,
tra le quali sono state decretate sei
idee vincitrici, mentre altre dieci
hanno ottenuto una menzione speciale.
Le sei idee vincitrici sono: “Crea-
zione, sviluppo e implementazione”
del network sulcitano dell’House
Tourism (ideatrice Arianna Fenu);
“Centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale - CESA” (della
Università di Cagliari, ideatore
Giovanni De Giudici); “Il polo della
bioedilizia” (della Cooperativa sociale San Lorenzo, ideatore Giuseppe Madeddu); “Sulcis: eco-resort
driven sustainable economic growth”
(della Fortus Properties, ideatore
James Garret); “Centro per la biologia della riproduzione del tonno
rosso - CeRTo” (ideatore Gian Franco Greppi e altri); “Vino Carignano
risorsa economica del presente e
del futuro” (del Consorzio di tutela vino Carignano del Sulcis, ideatore Antonello Pilloni).
Le menzioni sono andate a: “Porto Pino: in Bici sulla via del mare”;
I.INT Sulcis Iglesiente; “Sulcisalghe”; “A scuola di futuro”; riqualificazione del canale industriale denominato “Rio sa Masa”; “Sistemi
agricoli sostenibili per lo sviluppo
rurale nel Sulcis”; “Sulcis Edutainement Village (SEV) Landia”;
centro termale “Coqquaddus” di
Sant’Antioco; valorizzazione degli
eucaliptus esistenti per la produzione, trasformazione e commercializzazione di biomasse legnose; “Sulcis Officinalis”.
Oltre ad esprimere la sua soddisfazione per il lavoro svolto dalla
commissione nel rispetto dei tempi
concordati e la volontà di dare immediata concreta attuazione al Piano Sulcis, il presidente Cappellacci
ha sottolineato come «con i risultati della selezione di ‘99 Ideas’ e l’apertura del bando per i progetti di
filiera e sviluppo locale, ossia 10
milioni di euro per agroindustria,
produzioni tipiche locali ed ora esteso anche al settore turismo (scadenza prorogata a prossimo 15 ottobre)
si stia procedendo spediti nell’attuazione concreta delle varie parti
del Piano. Alle risorse previste dal
Piano Sulcis per lo sviluppo delle
attività d’impresa bisogna aggiungere i fondi messi a disposizione
dalla Giunta regionale dei vari comuni sulcitani attraverso i progetti
per l’imprenditorialità comunale
(Poic e Pisl), per i quali si possono
presentare le domande entro il 31
dicembre. Per completare l’attrattività del territorio, inoltre, la Regione, dopo aver comunicato al ministero competente le considerazioni sulla “Zona franca urbana” del
Sulcis, attende a breve l’approvazione e pubblicazione del bando
sulle agevolazioni per le imprese
operanti nel Sulcis. Queste azioni
sono la testimonianza dell’impegno
concreto della Giunta per stimolare nuovi investimenti in un territorio in forte sofferenza. Mai come in
questo momento - ha concluso il
Governatore della Sardegna, Ugo
Cappellacci - ci sono a disposizione del Sulcis le risorse e gli strumenti in grano di renderlo appetibile per nuovi investimenti, necessari a creare quel volano che costituisca la ripartenza dell’intero territorio».
Si è conclusa positivamente il 19 settembre l’annosa e drammatica vertenza che coinvolgeva ben 4.947 imprese agricole sarde
Gli agricoltori non dovranno restituire gli interessi della legge “44”, ora aiuti “de minimis”
G
li agricoltori non dovranno
più restituire gli interessi dei
finanziamenti della legge
“44” de 20 giugno 1989
“Provvedimenti a favore delle piccole
e medie imprese industriali”, ora
considerati aiuti “de minimis”, con
il consenso dell’Unione Europea.
La svolta nella vertenza è stata annunciata il 19 settembre, nel corso di
una conferenza stampa, dal presidente
della Regione, Ugo Cappellacci, e
dall’assessore dell’Agricoltura, Oscar
Cherchi.
Le risorse per l’abbattimento di
7 punti percentuali alle imprese che
hanno usufruito degli aiuti ritenuti
illegittimi dall’UE diventano aiuti in
regime di “de minimis”, previsti dalle norme comunitarie. Si chiude così la vicenda della restituzione degli
aiuti, 32,532 milioni di euro, che interessa complessivamente 4.947 imprese.
Se quasi 5.000 imprenditori salutano con soddisfazione e sollievo la
notizia, resta il problema di quanti,
con sforzi talvolta ai limiti dell’impossibile, hanno già restituito gli interessi richiesti dagli istituti bancari
(704), per i quali il presidente Ugo
Cappellacci ha annunciato la restituzione e, soprattutto, restano ancora
vivi i ricordi dei drammi vissuti da
numerosi imprenditori, ai quali sono
stati pignorati gli immobili e che in
qualche caso sono rimasti privi, oltre che delle loro imprese, anche di
un tetto sotto il quale vivere. Queste
vicende sono finite sulle pagine dei
giornali e sui media regionali. Anche
per loro verrà avviata una procedura,
intervenendo sulle banche, per recuperare le varie situazioni.
Le imprese che fino a ieri non avevano ancora restituito alla Regione le
quote interessi maturate, per un ammontare complessivo di oltre 26 mi-
lioni di euro, sono 4.243.
«Liberiamo gli agricoltori dalle
ingiustizie della legge “44” - hanno
dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore
dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, illustrando il contenuto della delibera
adottata dalla Giunta regionale.-.
Abbiamo intrapreso un percorso, condiviso con le organizzazioni agricole
e individuato nel protocollo siglato
nel 2011 - ha aggiunto il presidente
- per convertire in aiuti de minimis
gli interessi ingiustamente accollati
alle aziende. Abbiamo così ottenuto
il via libera dell’Unione Europea e
adottato la delibera. Le imprese che
sono uscite dal contenzioso avranno
nuovamente la possibilità, al pari
delle altre, di presentare istanza di
accesso ad eventuali nuovi aiuti comunitari dai quali sarebbero stati
esclusi a termini di regolamento in
quanto giudicati inadempienti.»
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Il Direttore generale ha annunciato che non ci sarà alcuna chiusura di servizi ma dal Consiglio comunale arriva una dura contestazione
Carbonia, il Consiglio si divide sulla sanità
Motivo dei contrasti è una mozione firmata da 16 consiglieri di maggioranza e opposizione, “congelata” dal Consiglio comunale.
I
l Direttore generale della Asl 7,
Maurizio Calamida, ha comunicato alcune settimane fa alla
Commissione Servizi sociali
del Comune di Carbonia, presieduta da Orlando Meloni, alla presenza
del vicesindaco, Maria Marongiu, e
di numerosi assessori e consiglieri,
che all’ospedale Sirai di Carbonia non
ci sarà alcuna chiusura di reparti o
servizi, ma anzi un aumento del personale in dotazione.
«In diverse altre Aziende sanitarie, anche della Penisola - ha sottolineato Calamida -, per rispettare la
quota massima del 75% di posti letto
occupati, è stato necessario ricorrere alla chiusura di interi reparti, se
non di interi ospedali. Questo, per
fortuna, nella nostra Asl non è accaduto. Abbiamo semplicemente disattivato - ma non soppresso - circa
40 posti letto che in seguito ad uno
studio si sono rivelati improduttivi.
La qualità dei servizi sanitari - ha
spiegato inoltre Maurizio Calamida non si misura con il numero dei posti letto. Anzi, è stato dimostrato che
i mega ospedali con diverse centinaia
di posti letto funzionano peggio di
quelli più piccoli. Non ci sarà alcuna riduzione neppure per quanto riguarda i livelli occupazionali, che non
solo non subiranno variazioni ma potrebbero persino aumentare di circa
150 unità.»
«All’ospedale Sirai - ha concluso
Maurizio Calamida - si sta procedendo con l’installazione del nuovo apparecchio per la risonanza magnetica,
del costo di 1.700.000 euro: sarà attivo entro la fine dell’anno e sarà il
più moderno presente in Sardegna.»
Le parole del Direttore generale
non hanno convinto il vicesindaco ed
assessore alle Politiche sociali del
Comune di Carbonia, Maria Marongiu, che ha rimarcato, per l’ennesima volta, il mancato coinvolgimento degli enti locali nell’elaborazione
delle decisioni che coinvolgono la
cittadinanza. Ma un affondo ancora
più forte sulla gestione della Asl 7 e
Concas, Cinzia Grussu, Annalisa
Usala, Matteo Sestu) hanno presentato una mozione “sulla situazione
della Sanità Pubblica nel Sulcis Iglesiente e richiesta decadenza del Direttore generale Asl n° 7 ex L.R. n.
21/2012” che proponeva al Sindaco
e alla Giunta Municipale di «censurare l’inopportuna erogazione di un
incentivo economico a fronte dei ripetuti tagli ai servizi sanitari terri-
Maurizio Calamida, Direttore generale della Asl 7.
in particolare sul Direttore generale,
Maurizio Calamida, è arrivata dal
Consiglio comunale, dove sedici consiglieri di maggioranza ed opposizione (Gianluca Arru, Luisa Poggi,
Francesco Cicilloni, Massimo Usai,
Marco Murru, Marco Loi, Ivonne
Fraternale, Antonello Vargiu, Arturo Troilo, Giancarlo Podda, Alberto
Zonchello, Mario Porcu, Roberto
toriali da parte della dirigenza Asl
n° 7 e della Regione Sardegna; di
presentare un esposto presso le competenti Autorità giudiziarie al fine
di ripristinare il rispetto delle previsioni normative ex Legge regionale
n. 21/2012 le quali, se applicate,
comporterebbero la decadenza del
Direttore generale della Asl n° 7; di
porre in essere azioni concrete a di-
Una proposta di legge sostenuta da maggioranza e minoranza
“Per prevenire la fetopatia alcolica”
U
na proposta di legge bipartisan su “Interventi
regionali per la prevenzione della fetopatia
alcolica”, primo firmatario il consigliere regionale Giorgio Locci
(PdL), cofirmatari i consiglieri Pietro Cocco (PD) e Paolo Dessì (PSd’Az) e sottoscritta anche da tutti i
componenti della Commissione
Sanità, è stata presentata in Consiglio regionale, nel corso di una
conferenza stampa presieduta da
Giorgio Locci, Pietro Cocco e Paolo Dessì, alla quale hanno presenziato anche il presidente dell’associazione “Amici della vita” del
Sulcis, Giorgio Madeddu, il presidente della Commissione Sanità,
Felicetto Contu, ed i consiglieri
Renato Lai, Lorenzo Cozzolino e
Marco Espa.
Questo testo normativo, che consta di pochi articoli, intende fronteggiare proprio un’emergenza di
cui pochi parlano, ma che produce
danni spesso irrimediabili.
«Infatti - ha precisato Giorgio
Locci - il 7 per cento dei neonati
italiani è esposto all’alcol materno
e poiché non si conosce la quantità
di alcol che è possibile assumere
in gravidanza senza incorrere in
rischi, le indagini preliminari sono
molto importanti ai fini della prevenzione e della tutela della salute
neonatale poiché permettono di far
luce su un fenomeno sommerso
come quello delle patologie pedia-
triche correlate all’assunzione di
bevande alcoliche in gravidanza.
Il consumo di alcol durante la gravidanza può causare patologie molto gravi per il nascituro, fra cui il
ritardato accrescimento endouterino e post natale, un deficiente sviluppo psicofisico e disfunzioni motorie (tremori, difficoltà e deficienze nei movimenti).»
Giorgio Madeddu (Amici della vita).
Per queste ragioni, occorre predisporre un programma di prevenzione articolata su più livelli a partire dai medici di famiglia e dalla
informazione alle donne in gravidanza e ai loro partner sui rischi correlati all’assunzione dell’alcool, il
possibile riconoscimento tempestivo e la cura efficace per aiutare il
feto a svilupparsi in modo sano.
La conferma relativa al sospetto sull’abuso di alcool nella donna
che decide di avere un figlio la si
può ottenere attraverso due test
semplici e affidabili quali il dosaggio della Gamma-GT e il dosaggio della transferrina desialata. Per
il primo test, il paziente paga il ticket, il secondo è a totale carico dell’assistito. La proposta di legge
chiede, con un provvedimento innovativo a livello nazionale, l’esenzione totale a questi test per le
donne a rischio.
I dati in possesso dell’associazione “Amici della vita” indicano,
per l’anno 2010, in 20mila il numero delle donne sarde che fanno
abuso di sostanze alcoliche, la metà delle quali è in età fertile. 65 sono state le fetopatie accertate e 650
gli aborti spontanei. Il 10% circa di
questi dati, è riferito alla sola Provincia di Carbonia Iglesias.
Pietro Cocco ha sottolineato la
“natura bipartisan” della legge e
la necessità di impegnarsi affinché
la stessa proposta possa esitata prima della fine della legislatura.
Paolo Dessì ha evidenziato come la prevenzione consentirà di ridurre i potenziali costi di assistenza per i bambini nati con le disabilità prodotte dall’abuso di alcol in
gestazione.
Per l’applicazione di questa legge si prevede una spesa di 300mila
euro l’anno e i firmatari, compreso
il presidente della Commissione,
auspicano un iter preferenziale per
la sua approvazione.
Avvicendamento alla Guardia Costiera di Sant’Antioco
Il nuovo Comandante è Enrico Martis
A
vvicendamento al comando della Capitaneria di porto di Sant’Antioco. Il 14 settembre
il tenente di vascello Enrico Martis è subentrato al tenente di vascello Federico Pucci,
al comando dell’Ufficio marittimo di Ponti dall’11 settembre del 2011 ed ora trasferito al comando della
Capitaneria di porto di Porto Torres.
La cerimonia del passaggio delle consegne si è
svolta sul piazzale antistante la Capitaneria di porto,
alla presenza del Comandante marittimo della Sardegna, dei Comandanti degli altri porti del Circondario
marittimo, autorità civili, militari e religiose del Sulcis Iglesiente.
Enrico Martis, iglesiente di nascita, 35 anni, arriva
dalla Capitaneria di porto di Augusta (SR).
fesa dei servizi sanitari del territorio, la cui prospettiva non è chiarita dagli atti aziendali riconducibili
alla Asl n° 7, interessando direttamente l’assessore regionale alla Sanità.»
Il dibattito, come non era stato
difficile prevedere, è stato acceso anche in seno ai gruppi di maggioranza,
raggiungendo in certi frangenti quasi
livello di scontro. Dopo l’esposizio-
Il clima si è scaldato con l’intervento successivo, del consigliere Roberto Gibillini (Riformatori Sardi),
assolutamente contrario alla mozione e critico nei confronti di diversi
proponenti. Sono seguiti gli interventi di Luisa Poggi (PD); Orlando
Meloni, consigliere del PD, che dopo un duro botta e risposta con il
presidente del Consiglio comunale
Ignazio Cuccu, ha definito assoluta-
Il primo firmatario Gianluca Arru.
Il Consiglio comunale di Carbonia.
ne della mozione da parte del primo
firmatario, Gianluca Arru del gruppo misto (DCS), è stato aperto dal
consigliere Vittorio Macrì (Uniti a
sinistra per Carbonia) che ha proposto il ritiro della mozione e il contestuale invito al Direttore generale per
un dibattito in Consiglio comunale,
sulla falsariga di quanto è avvenuto
qualche giorno prima a Iglesias.
mente inopportuna la mozione e sottolineato, tra l’altro, che ad essere inadempiente è la Giunta regionale e
non la dirigenza della Asl 7; Nino
Spanu (Casti sindaco - Cittadini per
Carbonia); Piero Porcu (Casti sindaco - Cittadini per Carbonia), contrario alla mozione e critico nei confronti dei colleghi di maggioranza che
l’hanno presentata; Giuseppe Santeu-
“congelamento” della mozione, posizione emersa nel corso del dibattito e, dopo una breve interruzione, il
primo firmatario, Gianluca Arru, ha
annunciato che, pur in presenza di
una valutazione non unanime, è stato deciso di “congelare” la mozione
che verrà ripresentata dopo una preventiva riunione dei capigruppo.
Giampaolo Cirronis
Il Consiglio regionale ha stanziato ben 18,5 milioni di euro
Un nuovo decreto per contrastare
il fenomeno della “lingua blu”
I
l Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il disegno di
legge n° 555 presentato dalla
Giunta regionale, su proposta
dell’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agropastorale,
Oscar Cherchi, che prevede “Interventi urgenti a favore degli allevatori per fronteggiare la febbre catarrale degli ovini (blue tongue)”.
La legge prevede lo stanziamento
di 18,5 milioni di euro (inizialmente i milioni previsti erano 10 ma un
emendamento proposto dal gruppo
UDC-FLI, approvato, ha incrementato questo fondo di 8,5 milioni destinati alla profilassi).
L’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, il 12 settembre ha firmato il nuovo decreto
per contrastare in maniera più efficace l’epidemia di “Lingua blu” che
ha colpito gli allevamenti ovini della Sardegna.
«È un decreto importante - ha
sottolineato Simona De Francisci perché integra e rafforza le precedenti disposizioni, prevedendo tra
le altre norme, l’anticipazione della campagna vaccinale 2014.»
L’assessore ha lanciato un appello a tutto il sistema affinché non
si abbassi la guardia. In particolare,
ha chiesto al mondo allevatoriale la
massima collaborazione affinché i
capi vengano immunizzati.
L’assessore Cherchi ha illustrato i
contenuti della legge appena approvata in Consiglio regionale, che
destina 18,5 milioni di euro all’emergenza: «Tra le novità più significative vi è il coinvolgimento degli
Oscar Cherchi ha chiarito che il
provvedimento non prevede indennizzi per gli abbattimenti.
«Il ricorso a un vaccino spento
- ha aggiunto il direttore dell’Istituto Zooprofilattico, Antonello Usai si è reso necessario per evitare gli
effetti collaterali del passato e per
I casi di malattia confermati sono 1.092 mentre i sospetti sono 1.989.
enti locali, ai quali verranno trasferite le risorse per velocizzare i tempi
di erogazione delle somme necessarie a ristabilire il patrimonio zootecnico compromesso direttamente
dalla blue tongue. Inoltre una parte
consistente dei fondi sarà destinata
a prevenzione e ricerca».
andare incontro alle richieste degli
allevatori. I sierotipi della blue tongue sono oltre 20, perciò il vaccino da
solo non basta, anche se resta indipensabile. Quindi insieme alla profilassi sanitaria dobbiamo fare squadra
con gli allevatori e fare la guerra
all’insetto vettore della malattia.»
La rendicontazione dovrà essere presentata entro il 30/9
La Regione ha assegnato ai Comuni
i fondi dei sussidi socio-assistenziali
L
Da sinistra Federico Pucci ed Enrico Martis. Foto Tito Siddi.
femia (Riformatori Sardi), molto
critico nei confronti dei proponenti
e sui contenuti della mozione; Antonello Vargiu (Uniti a sinistra per
Carbonia); Alberto Zonchello (Gruppo Misto - Innovazione e Progres-o);
Pietro Morittu (PD); e, infine, Salvatore Mascia (Pdl).
Al termine del dibattito, è intervenuto il sindaco Giuseppe Casti, che
ha confermato la disponibilità al
’assessorato regionale della
Sanità e dell’assistenza sociale ha assegnato le risore richieste per l’anno 2013
per un ammontare di 30.229.243,68
euro a favore dei comuni per:
- l’erogazione di sussidi per le
persone affette da neoplasia maligna;
- la concessione di sussidi ai talassemici, agli emofilici e ai linfopatici maligni;
- l’erogazione di sussidi ai ne-
fropatici e ai trapiantati;
- la concessione di sussidi alle
persone con disturbo mentale;
- il pagamento delle rette di ricovero per le persone con disturbo
mentale;
- il pagamento delle rette di ricovero per l’assistenza residenziale
a persone disabili;
- il rimborso delle spese per il
trasporto di persone disabili.
I comuni dovranno presentare en-
tro il prossimo 30 settembre il rendiconto delle assegnazioni per il 2012.
L’Assessorato ha fornito ai comuni le indicazioni necessarie per presentare la rendicontazione che dovrà riportare gli importi impegnati
al 31 dicembre 2012, anche se liquidati successivamente, e dovrà essere
presentata in formato elettronico, tramite posta elettronica certificata: san.
[email protected],
entro il 30 settembre 2013.
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Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Un gruppo di lavoratori dello stabilimento Alcoa di Portovesme ha scelto una strada alternativa per costruire il futuro
Solki ‘n Progress, dalla fabbrica al turismo
Tra Capo Sperone e Cala Lunga dovrebbero nascere una struttura ricettiva da 50 posti letto, un parco acquatico ed un centro benessere.
U
n gruppo di lavoratori Alcoa ha deciso di non aspettare una difficile e ad oggi
ancora lontana riapertura
della fabbrica ed ha deciso di intraprendere una strada completamente
nuova con una scommessa sul turismo. L’obiettivo è la ricostruzione di
un villaggio nuragico con strutture ricettive e iniziative di intrattenimento.
Parte dall’isola di Sant’Antioco la
voglia di riscatto dei lavoratori Alcoa che a stare fermi con le mani in
mano non ci sanno proprio stare. Lo
hanno urlato a chiare lettere durante
le manifestazioni, rivendicano lavoro e non assistenzialismo. Questo il
messaggio che parte da un’associazione appena costituita da 50 lavoratori Alcoa, 15 degli appalti e 15 disoccupati, che ha già ottenuto la benedizione dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, la “Solki ‘n
Progress”. Hanno il sogno di continuare a lavorare nel loro territorio e
credono fortemente di poterlo fare
partendo da Sant’Antioco. Scommettono sulla storia, la bellezza dell’ambiente e la cultura della terra del Sulcis e credono che dalla sua valorizzazione si possa creare una proposta
di mercato competitiva e travolgente che permetta di far risollevare l’economia del territorio.
«Sono rimasto favorevolmente
colpito - ha detto Mario Corongiu,
sindaco di Sant’Antioco, da anni impegnato nella valorizzazione dell’isola a fini turistici - dalla compattezza e
dalla grande dignità di queste persone. Non stanno fermi ad aspettare la manna dal cielo ma dimostrano di voler lavorare, non solo per se
stessi, ma per tutto il territorio.»
Il progetto, illustrato due settimane
fa al sindaco di Sant’Antioco, prevede la ricostruzione di un villaggio
nuragico inserito in un contesto naturale bellissimo nella sua tipicità
mediterranea e vicino al mare, per
dare l’opportunità ai turisti, alle famiglie e alle scolaresche, di rivivere
la quotidianità delle popolazioni nuragiche tramite stand e laboratori tipici ed escursioni in siti di importanza
storico naturalistica. All’interno del
parco, sarà inserito un percorso natura con giochi sugli alberi e parete
concluso il sindaco - naturalmente
hanno bisogno di sostegno concreto,
e proprio per questo credo che tutto
il Consiglio comunale di Sant’Antioco esprimerà parere favorevole.
L’aiuto concreto però lo deve dare
la Regione. Per il resto, iniziative di
questo tipo ci vedono d’accordo e oggi, visto che a proporlo sono lavoratori Alcoa, abbiamo una forte motivazione in più per dire di sì.»
Sant’Antioco.
di arrampicata, una Spa per il benessere del proprio corpo e, infine, un
parco acquatico per il divertimento e
lo svago nella stagione più calda. Sarà
presente un percorso di minigolf a
sfondo tematico omologato e riconosciuto per poter garantire competizioni a livello nazionale ed internazionale. Punti di ristoro e bazar offriranno naturalmente prodotti locali di
eccellente qualità.
«Il mio parere è favorevole - ha
L’idea è quella di partire con un
investimento ridotto, finalizzato alla
costruzione di una struttura ricettiva
per 50 posti letto, di un’area natura
e di un parco acquatico per occupare un’area minima di 15 ettari nell’area compresa tra Capo Sperone e
Cala Lunga, ampliabile in tempi diversi, fino a 50 ettari. Il tempo di
realizzazione dovrebbe essere di tre
anni, a partire dalla posa della prima
pietra.
L’Autorità portuale di Cagliari ha presentato il progetto
CTO, il Direttore Maurizio Calamida ha illustrato il progetto
«Entro la fine del 2015 la città di Iglesias
avrà un ospedale moderno all’avanguardia»
L
e tappe per la realizzazione del nuovo CTO sono
segnate: entro la fine del
2015 Iglesias avrà un ospedale moderno e all’avanguardia.
L’ha dichiarato il Direttore generale Maurizio Calamida prima nel corso dell’audizione convocata dalla
Commissione alle Politiche sociali
presieduta da Alberto Cacciarru, poi
in Consiglio comunale, nella riunione tenutasi il 9 settembre.
«Il 28 febbraio 2014 ci sarà la
consegna dei reparti di Chirurgia
Generale, Pediatria, Chirurgia pediatrica, Ostetricia e Ginecologia,
Endoscopia digestiva, e il 30 maggio dello stesso anno si concluderanno i lavori del nuovo blocco operatorio composto da quattro sale ha spiegato Maurizio Calamida -.
Contestualmente verranno bandite
le gare d’appalto per il Pronto Soccorso, la Rianimazione, gli arredi
e le attrezzature. Prevediamo che i
lavori termineranno nel dicembre
2015, con il completo trasferimento dei reparti e servizi che attualmente si trovano al Santa Barbara».
Il costo totale sarà di circa 16 milioni e mezzo di euro, dei quali 15
milioni giungono dai fondi CIPE
assegnati lo scorso anno. A quel
punto si dovrà decidere la destinazione del Santa Barbara, che potrebbe ospitare alcuni servizi territoriali e distrettuali, e del F.lli Cro-
bu, che sarà chiuso e dismesso.
«Nell’attesa - ha proposto Calamida - occorre risolvere i problemi logistici del Pronto Soccorso
del Santa Barbara: una soluzione
potrebbe essere quella di utilizzare
altri spazi concessi dal Comune di
Iglesias.»
«Per quanto riguarda la riduzione dei posti letto - ha proseguito il Direttore generale - ci stiamo
del 75% di posti letto occupati: la
Azienda ha proceduto alla disattivazione di 38 posti letto complessivi e ora, in media, supera questa
percentuale. Questo ci permetterà
di evitare sia la chiusura che la riduzione di alcuni reparti che non
arrivano a questa soglia, ma che
rivestono comunque un’importanza strategica per il territorio».
«Una condizione confortante -
Il CTO di Iglesias.
adeguando alle leggi nazionali sulla spending review e a quelle regionali sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, che impongono una riduzione dei posti letto per
acuti e del personale. Siamo chiamati ad adempiere a questi provvedimenti obbligatori, pertanto nelle scelte della Direzione non c’è
spazio per la discrezionalità. Tutti
i reparti devono superare la quota
ha concluso il Direttore generale
della Asl 7 - poiché è stato scongiurato ciò che si è verificato in altre Asl, in Sardegna e nel resto d’Italia, costrette a chiudere interi reparti e servizi. Grazie all’ottimizzazione del personale, inoltre, l’Azienda è riuscita ad evitare la perdita di forza lavoro: non subirà la
riduzione di alcun posto in pianta
organica.»
Il ministro della Difesa Mario Mauro ha visitato i poligoni
Al molo Ichnusa navi di oltre 100 metri
e un nuovo terminal per le crociere
La Difesa rafforzerà la sua presenza,
ora il territorio chiede più attenzione
’Autorità portuale di Cagliari ha pubblicato l’11
settembre il disciplinare di
gara per l’affidamento in
concessione dei beni demaniali
ubicati nel molo Ichnusa del porto
di Cagliari, al fine di realizzare e
gestire ormeggi per imbarcazioni e
navi da diporto, anche oltre i 100
metri di lunghezza, e crociere locali, nonché gestire l’adiacente strut-
I
L
1. struttura polifunzionale comprendente locali per circa 2.130 mq,
una piazza interna e marciapiedi
esterni per circa 3.385 mq, un’area
di pertinenza di circa 1.800 mq.
2. tratto della Banchina Ichnusa,
di lunghezza pari a circa 247 metri,
larghezza circa 12 metri, con quota
del piano viabile della banchina pari a +1,8 metri sul l.m.m..
I fondali aventi attualmente una
Il presidente Pier Giorgio Massidda.
Il molo Ichnusa.
tura polifunzionale per lo svolgimento di attività di servizio per l’utenza degli ormeggi e per la fruizione turistica e cittadina della zona CIG: 5318958EFB. Il progetto è stato presentato dal presidente della
Autorità portuale, Pier Giorgio Massidda, nel corso di una conferenza
stampa.
I beni oggetto della concessione
sono i seguenti:
profondità minima di circa 7,00 metri verranno regolarizzati, a cura e
spese dell’Autorità Portuale, fino alla profondità di mt. 8,00;
3. banchina di Testata, di lunghezza pari a circa 85 metri, larghezza
circa 16 metri, con quota del piano
viabile della banchina pari a +1,8
metri sul l.m.m..
I fondali della banchina saranno
oggetto di lavori di regolarizzazione,
a cura e spese dell’Autorità portuale, per l’approfondimento fino a circa 4,50;
4. specchi acquei Molo Ichnusa:
circa 30.875 mq;
5. specchi acquei Testata Ichnusa: circa 4.250 mq;
6. area adibita a parcheggi: circa
325 mq.
Le aree del molo Ichnusa non in
concessione verranno adibite ad usi
comuni per una fruizione pubblica,
turistica e cittadina.
La concessione avrà durata di 25
anni.
Alla scadenza naturale della concessione la stessa non sarà soggetta
a rinnovo automatico.
I concorrenti dovranno far pervenire le domande all’Autorità portuale di Cagliari, entro e non oltre le
ore 12.00 del giorno 2/12/2013.
l ministro della Difesa, Mario
Mauro, lo scorso 9 agosto ha
visitato i poligoni militari della
Sardegna.
La prima tappa è stata Cagliari,
dove l’esponente del Governo Letta ha detto che «la Sardegna è sempre più di interesse strategico per la
Difesa, che intende confermare la
propria presenza nell’Isola e, anzi,
di rafforzarla dal 2014 con un nuovo reggimento logistico di 400 uomini ad integrazione della Brigata
Sassari».
La visita è proseguita nei poligoni militari, tra i quali quello di Teulada, dove nella tarda mattinata si è
svolto anche un incontro con la Giunta comunale di Teulada guidata dal
sindaco Daniele Serra che ha portato all’attenzione del ministro una piattaforma di rivendicazioni approvata la sera precedente dal Consiglio
comunale. All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Sant’Anna
Arresi (e consigliere regionale) Paolo
Luigi Dessì. In attesa dell’arrivo del
ministro della Difesa, un gruppo di
lavoratori delle imprese d’appalto
di Portovesme, una delegazione di
lavoratori edili aderenti alla Cisl e
una del movimento degli artigiani e
dei commercianti impegnati da alcuni anni in una durissima vertenza, hanno organizzato una manifestazione, iniziata alle dune e proseguita davanti all'ingresso della base
di Sa Portedda.
I manifestanti hanno chiesto un
coinvolgimento delle imprese locali nei lavori previsti per la realizza-
La manifestazione davanti alla base militare di Sa Portedda.
La manifestazione messa in atto sulle dune di Teulada. Foto di Fabio Murru.
zione di numerose opere nel sito militare, che potrebbero rappresentare
un’occasione di crescita per la pic-
cola imprenditoria locale e diventare
motore di traino per la ripresa dell’economia del territorio.
Il 26 ottobre la Fiera di Cagliari ospiterà la quinta assemblea generale del volontariato
I
l 26 ottobre il Centro congressi della fiera internazionale
della Sardegna, ospiterà la
quinta assemblea generale del
volontariato.
Possono partecipare i rappresentanti legali, o i loro delegati, delle
organizzazioni di volontariato, anche non iscritte al registro, che operano nel territorio regionale.
Gli interessati dovranno far pervenire, entro il 26 settembre, la scheda di partecipazione alla Presidenza Direzione generale - Servizio elettorale, volontariato e pari opportunità,
in Viale Trento n. 69 a Cagliari. La
documentazione può essere consegnata a mano, inviata a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, oppure tramite posta elettronica
certificata all’indirizzo: [email protected]
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio elettorale, volontariato e pari opportunità:
070 6065809 - 6062174 - 6066374
o agli indirizzi di posta elettronica:
[email protected]
gna.it - [email protected].
it - [email protected].
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Grande successo a Sant’Anna Arresi per la ventottesima edizione del Festival internazionale “Ai confini tra Sardegna e Jazz”
Space in the place: Saturno-Sant’Anna Arresi A/R
Il Festival si è confermato l’evento jazz isolano per eccellenza, poco incline ai compromessi, fiero e testardo baluardo del jazz in Europa.
D
ieci giorni di festival, quasi
venti concerti, seimila spettatori paganti: questi i numeri della ventottesima (!)
edizione del festival internazionale
“Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.
Una manifestazione di riconosciuto
valore mondiale, che porta ogni anno nel piccolo comune dell’ormai ex
Provincia di Carbonia Iglesias il Gotha della musica internazionale con
prefisso avant. Cifre straordinarie che
non fanno dimenticare però le difficoltà affrontate dall’Associazione culturale Punta Giara nei mesi scorsi e
che l’hanno portata, a giugno inoltrato,
a sospendere i lavori di organizzazione della manifestazione, con contratti già firmati e biglietteria aerea
ormai chiusa. La motivazione? L’annoso problema dei ritardi dei finanziamenti naturalmente, che da tempo
mette in ginocchio le associazioni culturali di tutta l’isola e rende impossibile la realizzazione di eventi e manifestazioni. Un viaggio dalle stelle
alle stalle a/r insomma, per l’associazione fondata dall’istrionico Basilio
Sulis trent’anni fa, ma che per fortuna
si è concluso senza ulteriori problemi.
Dalle stelle diceva di essere venuto il
geniale personaggio cui la rassegna di
quest’anno è stata dedicata, quel Sun
Ra che nel lontano ’89 calcò il palco
ai piedi del Nuraghe Arresi, esibendosi in un concerto entrato nella storia
della manifestazione. Proprio di quel
concerto, l’associazione Punta Giara ha
rilasciato, nelle scorse settimane, la
versione digitale rimasterizzata che
testimonia uno dei suoi ultimi tour da
leader; un documento importantissimo
per cultori e collezionisti.
La line-up quindi non poteva che
essere formata da musicisti influenzati, direttamente o indirettamente, dal
papà dell’Afrofuturismo: gente come
Rob Mazurek, Mike Reed, il poeta dei
diritti civili Amiri Baraka ed ensemble
come gli Heliocentrics e Talibam! si
sono alternati sul palco si Sant’Anna
Arresi presentando progetti in esclusiva italiana ed europea portando, il
loro personalissimo tributo a Sun Ra.
Un cartellone impressionante che pochi
- fresco vincitore del Kyoto Prize, una
sorta di Nobel giapponese - avrebbe
proposto un progetto in esclusiva europea, in coproduzione con il Jazz Festival di Willisau dedicato a Sun Ra.
Sarà per la prossima volta.
gonista con São Paulo Underground,
Pulsar Quartet e Exploding Star Orchestra delle serate centrali del festival: una musica totale la sua, profonda
e tridimensionale, che riesce ad attingere alle radici del free di scuola
Anthony Joseph & Spasm Band.
Rob Mazurek.
Dinamitri Jazz Folklore Septet special guest Amiri Baraka.
Sun Ra Arkestra.
giorni dopo il suo varo ha però visto la
cancellazione del concerto - e della
tourneè europea tutta - di Cecil Taylor,
previsto per il 29 agosto per motivi di
salute. Pioniere del Free Jazz, Taylor
chicagoana per poi frullarlo con il tropicalisimo di scuola brasiliana, quello
di Gilberto Gil e Tom Zè per capirci.
Un fuoriclasse assoluto Mazurek,
capace di arrivare al cuore dello spet-
Rob Mazurek - vincitore ex-equo
con Wadada Leo Smith del premio di
Musica Jazz come miglior musicista
dell’anno ed immortalato nella copertina di agosto di Wire - è stato prota-
tatore offrendo la sua musica senza
remore, senza spocchia, affascinando profani e cultori del genere.
Scanzonati e “leggeri” nella vita
di tutti i giorni ma terrificanti sul palco,
i Talibam! - accompagnati nell’occa-
sione dai bravissimi Alan Wilkinson e
Peter Evans - sono stati gli autori della
prova più muscolosa di tutta la manifestazione; il loro free duro e crudo di
matrice prettamente sixties ha letteral-
mente spettinato il pubblico arresino
accorso numeroso anche nella speranza di un set decisamente più morbido.
Ottima la prova del duo allargato
di stanza a Brooklyn. Interessanti le
prove dei giovanissimi United Vibrations e dei più rodati Heliocentrics: i
primi ragazzi della multiculturale Londra hanno portato in dote un jazz spruzzato di elettronica e rock che ha divertito e fatto ballare; i secondi, capitanati dal batterista storico di Dj Shadow Malcolm Catto, hanno forse sintetizzato al meglio la lezione di Sun
Ra, lanciandosi in vorticose improvvisazioni che hanno lasciato spazio
anche al teutonico motorik, il micidiale 4/4 alla base del krautrock tedesco. Unica nota stonata, la cantante
Barbora Patkova, più attenta ad emulare Amy Winehouse che a quello che
le capitava intorno. Menzione particolare merita la Dinamitri Jazz Folklore Septet che per l’occasione si è
fatta accompagnare da un ospite d’eccezione: Amiri Baraka. Attivista politico prima e poeta poi, Baraka è un
grosso pezzo della storia afroamericana del Novecento, un monumento vivente ai diritti civili. Ottima la prestazione del sestetto fiorentino, premiata con la diretta su Radio3 suite.
La chiusura del festival non poteva essere che appannaggio della Sun
Ra Arkestra, capitanati dall’inossidabile Marshall Allen. Unico erede del
figlio del sole, Allen porta da anni in
giro per il mondo il messaggio di Sun
Ra, rendendo immortale la sua musica
e la sua filosofia.
Ai Confini tra Sardegna e Jazz si
conferma l’evento jazz isolano per eccellenza, poco incline ai compromessi,
fiero e testardo baluardo del jazz in
Europa.
I semi per l’edizione dell’anno prossimo sono stati già gettati, ora non ci
resta che aspettare.
Andrea Murgia
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Sette Comuni del Sulcis Iglesiente sono stati ammessi ai finanziamenti POIC finalizzati allo sviluppo dell’imprenditorialità
Aiuti alle imprese rimborsabili a tasso zero
I soggetti interessati potranno presentare le richieste di accesso ai finanziamenti del fondo POIC dal 17/09/2013 al 31/12/2013.
L
’assessorato regionale del
Lavoro ha attivato il modulo telematico per la presentazione delle domande
di accesso alle agevolazioni dei progetti operativi per l’imprenditorialità comunale (POIC) e dell’azione
1 (Incentivi per il sostegno dell’imprenditorialità e l’accesso al mercato del lavoro) dei progetti integrati
per lo sviluppo locale (PISL), già
selezionati e finanziati con le risorse
del PO FSE.
I beneficiari saranno selezionati
dando priorità ai giovani, alle donne
e ai nuovi imprenditori e gli interventi sono così articolati:
POIC
Tali progetti sono stati predisposti da comuni con più di 3mila abitanti e mirano a sostenere lo sviluppo
dell’imprenditorialità, integrando
contributi rimborsabili per l’imprenditorialità e/o sgravi fiscali su imposte comunali concessi in base a regolamenti comunali.
Nell’ambito di ciascun progetto, ogni beneficiario potrà ricevere
un finanziamento compreso tra i 15
mila e i 50mila euro sotto forma di
mutuo a tasso zero, rimborsabile in
60 rate mensili.
Possono accedere a tali agevolazioni le micro, piccole e medie imprese, comprese quelle di nuova costituzione, che operano o intendono operare nei territori dei comuni
il cui POIC è stato approvato.
I Comuni del Sulcis Iglesiente
ammessi ai finanziamenti sono sette: Portoscuso (1.000.000 di euro, il
massimo concedibile ad un singolo
comune), San Giovanni Suergiu
(750.000 euro), Carbonia (500.000
euro), Iglesias (500.000 euro), Sant’Antioco (400.000 euro), Carloforte (390.000 euro) e Villamassargia
(300.000 euro). Complessivamente
sono disponibili 15. 091.000 euro.
PISL
Questi progetti sono stati predisposti da comuni con popolazione
non superiore a 3mila abitanti, con
l’obiettivo di promuovere sia le opportunità lavorative per disoccupati e
inoccupati che la creazione di impresa e l’imprenditorialità, contrastando i fenomeni di spopolamento.
L’azione 1 prevede, in particolare, la concessione di un microcredito di importo compreso tra 5mila
e 25mila euro, rimborsabile a tasso
zero in 60 rate mensili e finalizzato
ad avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o realizzare un nuovo
investimento per innovare e rilanciare iniziative esistenti, localizzate
nei territori dei comuni il cui PISL
è stato approvato.
Complessivamente sono disponibili 15 milioni e 891.000 euro.
Possono beneficiare dell’agevolazione i soggetti con difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito:
- soggetti a rischio di esclusione
sociale (lavoratori over 50, giovani
disoccupati o inoccupati, cassa integrati);
- disoccupati o inoccupati che non
usufruiscono di indennità di disoccupazione, indennità di mobilità o
altra sovvenzione pubblica;
- donne;
- soggetti svantaggiati (persone
con disabilità, migranti, ex detenuti,
ex tossicodipendenti…);
- famiglie monoparentali;
- persone che non possiedono un
diploma di scuola secondaria superiore o un diploma di qualifica professionale;
- nuovi imprenditori (inclusi i titolari di impresa da non più di 36 mesi al momento della presentazione
della domanda).
Le proposte potranno essere
presentate da micro e piccole imprese, società di persone, società a
responsabilità limitata, società cooperative, cooperative sociali di tipo
A e B, organismi no profit e operatori del privato sociale che erogano
servizi sociali alla persona.
I Comuni del Sulcis Iglesiente
ammessi ai finanziamenti sono sei:
Giba, Nuxis, Perdaxius, Sant’Anna
Arresi, Fluminimaggiore e Buggerru. Riceveranno finanziamenti dello
stesso importo: 150.000 euro.
Le domande di accesso al Fondo
dovranno essere presentate on line
entro il 31 dicembre 2013. Entro i
7 giorni successivi all’invio telematico, la stampa della domanda dovrà essere presentata tramite posta
elettronica certificata (pec) all’indirizzo [email protected], firmata digitalmente, o tramite raccomandata,
posta celere o corriere (in tutti e tre
i casi con avviso di ricevimento) al
seguente indirizzo:
Fondo POIC-PISL FSE - Operazione … (indicare POIC o PISL
Azione 1) del Comune di …
c/o SFIRS S.p.A.
via Santa Margherita, 4
09124 Cagliari
Per chiarimenti è possibile inviare un’e-mail alla casella di posta
elettronica dedicata sportelloimpresa
@sfirs.it o rivolgersi ai Comuni i cui
progetti sono stati approvati.
I Comuni ammessi ai finanziamenti stanno organizzando una serie di riunioni informative per portare gli imprenditiri interessati a conoscenza del baldo e quindi aiutarli nella prepaparazione delle domande. Carbonia lo ha fatto il 12 settembre ed ha programmato un nuovo incontro per il 1 ottobre, alle 10.00;
Iglesias il 16 settembre; Portoscuso
il 14 settembre presso la “Sala Alcoa” della biblioteca comunale (dove sono già programmati altri due incontri per lunedì 23 settembre e giovedì 3 ottobre, alle 17.30).
Cantina Santadi
Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012
Iniziativa in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio
Dal 28/09 al 31/10 Iglesias ospita due mostre
100 anni di suffragio, dal quasi all’universale
A
nche quest’anno si rinnova la manifestazione
“Giornate Europee del
Patrimonio”, ideate nel
1991 dal Consiglio d’Europa e dalla
Commissione europea con l’intento
di potenziare e favorire il dialogo e
lo scambio in ambito culturale tra i
Paesi europei.
In Italia la manifestazione si svolgerà sabato 28 settembre 2013 e
prevede anche l’apertura notturna,
dalle 20.00 alle 24.00, per quegli
istituti che partecipano al progetto
“Una notte al Museo”, che in via
eccezionale saranno aperti gratuitamente.
Per l’occasione, l’Amministrazione comunale di Iglesias, aderendo
all’invito del ministero per i Beni e
le attività culturali, ha organizzato
due mostre, una bibliografica ed una
documentaria, intitolate 100 anni di
suffragio: dal “quasi” all’universale
(1913-2013), presso la Biblioteca e
l’Archivio Storico.
A 100 anni dal Testo Unico del
1913, che recepì la legge di riforma
elettorale n. 665 ed il relativo testo
unico 30 giugno 1912 n. 666, e che
concesse il diritto di voto a quasi tutti
gli uomini, le mostre intendono ripercorrere i passaggi fondamentali
che portarono dal suffragio quasi
universale a quello realmente definito tale. Si tratta dell’esposizione di
una scelta di articoli del quotidiano
L’Unione Sarda relativi alla legge
LATINIA
Ha ricevuto il “Premio speciale”
“miglior vino dolce dell’anno” 2002
e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”
Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.
presso l’Archivio storico comunale
(sala conferenze) in Via delle Carceri, alle ore 11.30.
Resterà aperta fino al 31 ottobre
con visite guidate su appuntamento
con i seguenti orari:
Archivio storico comunale: dal
lunedì al venerdì h. 9.00-12.30
Iglesias.
battiti intorno all’odierno concetto di
tale diritto ed al suo moderno utilizzo
da parte dei cittadini.
La mostra aprirà i battenti il 28
settembre 2013, presso la Biblioteca comunale “N. Canelles” in Via
Gramsci n. 11, alle ore 10,30, e
Biblioteca comunale: dal lunedì
al venerdì h. 9.30-12.30.
Per info e prenotazioni: Archivio
storico 0781/24850 archiviostorico
@comune.iglesias.ca.it; Biblioteca
comunale 0781 41795 biblioco@co
mune.iglesias.ca.it.
Giba ha vissuto un’estate ricca di iniziative sostenute dal Comune
Musica, sagre e tanto altro per un’estate
che ha coinvolto i residenti e molti turisti
D
Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco
dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna.
Vino mediterraneo, caldo, solare che,
servito a 10°-12° C, esalta il dessert
e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.
del 1912, di alcuni libri ad essi collegati in modo plurivalente e di una
serie di documenti relativi alla situazione iglesiente nel contesto italiano.
Scopo della manifestazione è presentare la storia del diritto di voto in
Italia per stimolare riflessioni e di-
all’8 al 10 agosto, a Giba,
si è svolta la 19ª edizione
della Sagra del pane, inserita nel programma delle iniziative e degli spettacoli dell’estate 2013, patrocinato dall’Amministrazione comunale e realizzato con la collaborazione dell’Associazione turistica Pro loco, della Parrocchia San Pietro Apostolo, del Circolo culturale Anspi Don Milani,
dell’Associazione culturale folkloristica sulcitana “Luciano Loi” e
dell’Associazione culturale Janas.
Il Comune ha messo a disposizione il locale per la panificazione che
ha coinvolto, oltre ad alcune componenti della Pro Loco e del Gruppo
folk, tra le quali le due presidenti, diverse signore del paese che si sono
prestate volentieri per la buona riuscita della manifestazione. Nella piazza Eleonora d’Arborea sono stati
montati due tradizionali forni con i
mattoni in fango, conosciuti come
“ladiri”. Nelle tre serate si è potuto degustare: il pane civraxiu, il pane con le olive, con la ricotta, con la
gerda, con l’uva passa, oltre alle fragranti focaccine con pane e pomodoro. Le materie prime sono state acquistate dagli agricoltori della zona
che hanno garantito la qualità dei
prodotti. Piacevolmente sorprendenti anche alcune donazioni di vino,
formaggio e carne di pecora.
Alla fine di tutte le serate si sono
potuti gustare, a fronte di una modica cifra, i piatti tradizionali locali:
pennette al ragù, porchettone in umido, salsiccia, formaggio e, infine, per
dolce torte alla frutta.
«Il bilancio è sicuramente positivo - spiega la presidente della Pro
Loco, Giuliana Baldus - in tre sere
sono stati serviti circa cinquecento
pasti e, date le innumerevoli iniziative concomitanti, quello raggiunto
è sicuramente un ottimo risultato.
La serata conclusiva è stata allietata dalla band tutta al femminile
delle “Pandelas” che con i loro testi
e la loro musica hanno ancora una
volta rimarcato il senso di appartenenza alla cultura regionale sarda.
Con una grande presenza scenica,
hanno coinvolto il pubblico, a volte
divertendolo ed altre commuovendolo, come quando hanno intonato
“Coro nieddu”, un brano che narra
del cuore grande e generoso dei minatori che, pur di assicurare una vi-
con orgoglio in giro per le piazze,
sorprendendo il pubblico con vestiti
di scena insoliti come costumi tradizionali maschili o corpetti succinti per esaltare la loro femminilità.
Alla Sagra del pane sono seguite, il 17 agosto la Sagra della capra
e il 6 settembre la Sagra del dolce.
Entrambe portatrici di successo, hanno catturato l’attenzione di numerosi visitatori del posto e non, che
hanno gradito la cucina tradizionale, trattenendosi piacevolmente in
Lo spettacolo delle Pandelas.
ta migliore a mogli e figli, hanno
accettato di farlo diventare nero, respirando, giorno dopo giorno, nelle
viscere della terra, le polveri velenose delle gallerie minerarie. Il brano è dedicato ai minatori, non solo
del Sulcis, ma anche a quelli emigrati in Belgio ed in particolare alle
vittime della miniera di Marcinelle,
a tutti quelli che hanno perso la vita
e a quelli che ancora oggi continuano a morire.
Un vero e proprio show con balletti e coreografie di accompagnamento alle voci, che le Pandelas,
bandiere di nome e di fatto, portano
piazza, accomodati a lunghe tavolate.
Per la Sagra del dolce, sono state consegnate ventisei torte che hanno partecipato ad una rassegna a
premi, offerti dai commercianti del
paese, la cui assegnazione, per una
questione di equità, è stata affidata
ad un sorteggio. Al primo estratto è
andato un soggiorno per due persone con prima colazione presso un
hotel 5 stelle della provincia di Cagliari. Per l’occasione, alla fine della
serata, sono stati cucinati ben 2.500
ravioli al sugo che hanno deliziato
il palato dei numerosi partecipanti.
Nadia Pische
IL NUMERO 262 8-9:IL NUMERO 181 3/10 20/09/13 09.07 Pagina 1
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Si è conclusa il 25 agosto alla Grande Miniera di Serbariu la 4ª edizione della rassegna che unisce la musica al Carignano
Un futuro per il “Carignano Music Experience”
Nonostante la cancellazione della Provincia di Carbonia Iglesias, sta emergendo la volontà di dare continuità alla rassegna.
A
ntonella Ruggiero e Maurizio Camardi hanno concluso alla grande, domenica
25 agosto, con l’anteprima
nazionale dello spettacolo Jazz, World
and Song, “Universi diversi”, “Carignano Music Experience”, organizzata e promossa dall’assessorato al
Turismo della Provincia di Carbonia
Iglesias e dall’associazione Strada del
Vino Carignano del Sulcis, in collaborazione con l’associazione Anton Stadler, con le cinque cantine vitivinicole
del Sulcis produttrici di Carignano:
6Mura, Calasetta, Mesa, Santadi, Sardus Pater, e con i Comuni di Calasetta,
Santadi, Sant’Antioco, San Giovanni
Suergiu e Sant’Anna Arresi, in omaggio al principe dei rossi sardi.
Lo spettacolo, presentato da Paolo Serra, si è aperto con il coinvolgimento sul palco di Fabio Desogus,
assessore al Turismo e sport del Comune di Carbonia; Marinella Grosso,
presidente dell’associazione Strada del
Vino Carignano del Sulcis ed ex assessore alla Cultura, turismo, eventi
e sport della Provincia di Carbonia
Iglesias; Achille Pinna, chef che ha
curato le degustazioni nelle sei serate a Santadi, Calasetta, San Giovanni
Suergiu, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi e Carbonia; Antonello Pilloni,
presidente del Consorzio del Vino Carignano; Fabio Furia, musicista e direttore artistico della rassegna.
Il concerto è stato aperto dai musicisti del gruppo guidato da Maurizio Camardi, esibitosi ai sassofoni,
duduk e flauti etnici: Francesco Signorino alle tastiere; Federico Malaman al basso; Davide Devit alla batteria; special guest Ernesttico alle percussioni. è quindi entrata in scena la
grandissima Antonella Ruggiero, inimitabile voce dei primi Matia Bazar,
gruppo con il quale ha inciso 13 album,
poi straordinaria solista con alle spalle ben 19 album ed ora coprotagonista
del progetto “Universi diversi” con
Maurizio Camardi.
Due universi sonori a confronto: il
Jazz/World di Maurizio Camardi e le
canzoni e la voce di Antonella Ruggiero, si intrecciano in questo nuovo
progetto live e discografico che li vede protagonisti. Universi diversi, appunto, che si incontrano, si scambiano stimoli ed energie, si confrontano
e scontrano finendo per trovare una
sintesi elegante, raffinata ma “popolare” allo stesso tempo.
Alcuni brani scritti appositamente
da Maurizio Camardi per la splendida
voce di Antonella Ruggiero ed altri del
repertorio di Antonella danno vita a
questo spettacolo, impreziosito dall’accompagnamento di grandi musicisti, tra i quali spicca il calore del
sound del percussionista cubano Er-
proposto dalla cinque cantine del Sulcis, accompagnato da un piatto della
tradizione culinaria locale, presentato magistralmente dallo chef d’eccezione Achille Pinna del “Ristorante
da Achille”, una semplice pasta tipica
di Isili condita con sugo di pomodori,
pomodorini e ricotta affumicata.
Archiviata quest’ultima serata della quarta edizione, per la rassegna
Antonella Ruggiero e Maurizio Camardi.
Antonella Ruggiero.
nesttico, noto al grande pubblico per
le collaborazioni con Jovanotti, Pino
Daniele e Zucchero.
Un viaggio nelle “musiche del mondo” che abbatte in continuazione le
barriere tra i generi musicali.
Al termine i circa 1.300 spettatori
presenti (5.700, complessivamente,
quelli registrati nelle sei serate dalla
rassegna) hanno potuto degustare del
buon Carignano del Sulcis DOC
“Carignano Music Experience” si
apre ora un grande punto interrogativo
prodotto dalla cancellazione della Provincia di Carbonia Iglesias, ancora in
piedi a gestione commissariale, anche se sia Marinella Grosso sia tutti i
presenti, hanno auspicato che possa
avere un futuro, per continuare a promuovere il Carignano, la cucina tipica
locale e la musica d’autore.
G.P.C.
Grande successo per la 6ª edizione della rassegna fieristica
La Fiera del Sud Ovest cresce ancora
G
rande successo, a Portoscuso, per la sesta edizione della Fiera del Sud
Ovest Sardo, Fiera dell’Agroalimentare, dell’Artigianato,
del Turismo e dell’Industria, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Portoscuso. Negli oltre 200 stands espositivi, le migliaia di visitatori hanno
potuto ammirare i prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico ed una variegata esposizione di numerosi altri prodotti e novità proposti da aziende provenienti da diverse Province della Sardegna.
Forte delle precedenti edizioni,
anche per questa 6ª edizione il Consorzio Fieristico Sulcitano ha proposto ai numerosi visitatori una serie di intrattenimenti con il cabarettista Alverio Cau, mostre allestite nei locali della tonnara Su Pranu, esibizione di ultraleggeri, banda musicale, simulazione di soccorso in mare a cura della Capitaneria
di porto con i propri mezzi e personale, simulazione di primo soccorso a cura della Croce Azzurra
di Portoscuso, gruppi folk che si sono esibiti con balletti itineranti e, a
conclusione della serata, il concerto della cantante Maria Giovanna
Cherchi e la sua band.
Tra gli stand della Fiera del Sud
Ovest a Portoscuso ha presenziato
in forza anche l’Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera di
Portoscuso, insieme all’Associazione
Marinai d’Italia di Portoscuso.
Durante la fiera, lo stand ha distribuito informazioni utili per la
sicurezza della navigazione e la
balneazione. Circa 400 volantini
consegnati tra la curiosità dei passanti. Moltissime persone hanno
inoltre visitato gratuitamente la motovedetta CP 320 (le stesse motovedette che soccorrono i barconi di
immigrati a Lampedusa) attratte
cio della flotta di Portoscuso, gentilmente resosi disponibile, ha simulato un grave problema a bordo
lanciando fumogeni e razzi di segnalazione. L’intervento dalle Guardia Costiera ha messo in salvo i
“feriti”, soccorsi tra gli sguardi incuriositi degli spettatori. Obiettivo
raggiunto quindi: gli spettatori hanno visto vere segnalazioni di pericolo da parte di un peschereccio, con
I visitatori sono arrivati a Portoscuso da tutto il territorio. Foto Sabrina Sarritzu.
anche dai quattro cadetti dell’Accademia Navale di Livorno in alta
uniforme. Nel pomeriggio si è svolta una spettacolare esercitazione di
soccorso a mare proprio con i mezzi della Guardia Costiera e la partecipazione della associazione di
protezione civile SOS MARE che
opera a Portoscuso. Un pescherec-
la speranza che un domani, davanti ad una simile situazione, qualcuno contatti il 1530 e lanci l’allarme.
Nello stand anche i modellini di
navi della Marina Militare dell’Associazione Marinai d’Italia di Portoscuso che hanno affascinato grandi
e piccoli.
Aperte le pre-iscrizioni da presentare entro il 30 settembre
Parte la scuola di musica di Iglesias-Musei
S
ono aperte le pre-iscrizioni
alla Scuola Civica di Musica Iglesias - Musei, per l’A.F.
2013/2014. Le domande
dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del comune di Iglesias in Via
Isonzo, oppure tramite posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo.comune.iglesias @pec.it,
improrogabilmente entro e non oltre le ore 11.00 di martedì 30.09.2013,
sull’apposito modulo disponibile e
scaricabile dal sito del comune di
Iglesias www.comune.iglesias.ca.it.
La domanda individuale dovrà
essere datata e sottoscritta dal candidato (o dal genitore in caso di minore). Non è ammessa la presentazione tramite fax.
La busta dovrà riportare, oltre la
individuazione del mittente, la seguente dicitura: “Domanda di iscrizione alla Scuola Civica di Musica
- A.F. 2012/2013” e dovrà essere
indirizzata a:
Comune di Iglesias - III Settore
Servizi Culturali - Via Isonzo n° 7 09016 Iglesias.
Saranno accettate un numero
massimo di 120 iscrizioni per l’A.F.
2013/2014.
Fatta salva l’effettiva disponibilità finanziaria, le lezioni avranno
inizio il 15 novembre 2013 e termineranno il 30 maggio 2014.
Sulla base degli standard qualitativi emanati dalla Regione Sardegna, saranno articolate su tre livelli
di corso:
- livello formazione musicale di
base - 30’ minuti per ciascun allievo
- livello formazione musicale
avanzato - 45’ minuti ad allievo
- livello formazione musicale di
perfezionamento - 60’ minuti ad allievo
Le discipline musicali sono: canto, chitarra, launeddas, pianoforte,
teoria e solfeggio.
è in corso di valutazione l’inserimento della disciplina: strumento
violino. Gli interessati, pertanto, sono
invitati a indicarla come prima preferenza nel modulo, ma a specificare
obbligatoriamente la seconda preferenza.
Per ciascuna disciplina di insegnamento programmata, verranno
formate le classi per i diversi livelli di corso:
Livello base: classe da minimo
5 a massimo 10 allievi
Livello avanzato: classe da minimo 3 a massimo 5 allievi
Livello di perfezionamento: classe da minimo 1 a massimo 3 allievi.
La formazione delle classi e l’inserimento dell’allievo nei diversi livelli di corso base - avanzato - perfezionamento) è a discrezione del do-
Il centro direzionale di Iglesias.
cente sulla base del grado di conoscenza e perfezionamento della disciplina, posseduto dall’alunno.
La graduatoria con l’assegnazione
degli allievi nelle classi secondo i tre
livelli di corso, sarà comunicata entro il 20 ottobre e pubblicata sul sito
Internet del Comune.
Entro il 25.10.2013 devono essere comunicate alla segreteria della scuola eventuali rinunce, per consentire l’inserimento di allievi che
seguono in graduatoria.
Qualora lo stanziamento di risorse non fosse sufficiente a garantire
l’accettazione di tutte le domande
pervenute, si procederà ad una ri-
duzione del numero di iscrizioni nel
rispetto dei criteri di seguito illustrati, anche per classi di strumento:
Possono presentare domanda:
• i cittadini residenti nei comuni di
Iglesias e Musei da almeno 5 anni
• una quota pari al 20% è riservata ai nuovi iscritti residenti del
comune di Iglesias, di età non superiore ai 20 anni
• una quota pari al 10% è riservata agli iscritti residenti nel comune di Musei, di età non superiore ai
20 anni.
Criteri:
• hanno diritto di precedenza gli
allievi che hanno frequentato la Scuola negli anni scolastici precedenti
• vige il criterio dell’ordine di arrivo al protocollo. A parità di ordine d’arrivo, verranno privilegiate le
domande degli allievi di età più giovane.
• Esclusivamente per i nuovi
iscritti, l’ammissione a ciascuna
classe di strumento è subordinata al
superamento di una prova selettiva
- a cura del Direttore della scuola e
del docente di strumento in esame nel quale sarà valutata l’attitudine ed
eventuale esperienza musicale posseduta dal candidato.
Sul sito internet del Comune
www.comune.iglesias.ca.it, verranno pubblicati i seguenti Avvisi:
- la data della prova di selezione
per ciascuna classe di strumento
- l’esito della prova selettiva con
la graduatoria degli ammessi alla
scuola per l’A.F. 2013/2014.
La quota per l’A.F. 2013/2014 è
pari a € 25,00 mensili (€ 150,00 annuali). La quota degli allievi inseriti
nel livello perfezionamento è pari a
€ 30,00 mensili (€ 180,00 annuali).
Gli allievi che non avranno effettuato il versamento della quota annuale entro il termine stabilito non
verranno ammessi alla frequenza delle lezioni. Tutte le comunicazioni avverranno esclusivamente tramite avvisi sul sito web del comune di
Iglesias www.comune.iglesias.ca. it
e presso la sede della scuola.
La Giunta regionale ha approvato un piano per 498 nuovi alloggi
Interventi Area a Carbonia e Iglesias
L
a Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, ha approvato la nuova
graduatoria degli interventi dei Comuni e di Area per il Piano nazionale di edilizia abitativa. Approvata
inoltre la delibera sul programma di
riqualificazione urbana per alloggi
a canone sostenibile che vede finanziati, con 4,3 milioni, i Comuni
di Settimo San Pietro, Villaspeciosa e Carbonia. L’aggiornamento del
provvedimento sul Piano nazionale
edilizia abitativa si è reso necessario in seguito all’espletamento di ricorsi gerarchici presentati dalle amministrazioni comunali.
A fronte di uno stanziamento
della Regione pari a 18,3 milioni di
euro, è stata redatta la graduatoria
che individua i 15 progetti più meritevoli presentati dagli enti locali,
dall’Azienda regionale edilizia abitativa o in forma associata per la realizzazione, complessivamente, di
498 alloggi. I centri proponenti, seguendo la graduatoria, sono: Alà
dei Sardi, Sinnai-Area, Belvì-Area,
Abbasanta-Area, Cagliari, Area in
territorio di Cagliari, Borore, Furtei,
Area in territorio di Sassari, Marrubiu, Area in territorio di Tempio,
lo stesso Comune di Tempio Pausania, Iglesias, Torpè e Area in territorio di Nuoro. Le risorse messe in
campo dalle Amministrazioni comunali e dall’Azienda regionale edilizia
abitativa, che si sommano a quelle
dell’assessorato, ammontano a
2,428 milioni di euro.
«Il provvedimento dei Lavori pubblici è una vera boccata d’ossigeno
per gli enti locali e per il comparto
dell’edilizia - spiega Angela Nonnis - perché, da un lato, consente di
incrementare il patrimonio abitativo dei Comuni riservato alle famiglie in condizioni difficili, dall’al-
dei criteri di efficienza energetica e
degli obiettivi di sostenibilità ambientale per la costruzione di alloggi
da destinare a categorie sociali svantaggiate. Le nuove case saranno assegnate, tra gli altri, a nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito, a giovani
Iglesias.
tro, immette risorse fresche in uno
dei settori più importanti dell’economia sarda.»
Il programma coordinato di interventi che sarà presentato al ministero delle Infrastrutture, prevede
l’acquisto, il recupero o la riqualificazione di aree dismesse nel rispetto
coppie ed anziani in condizioni svantaggiate, a studenti fuori sede, immigrati regolari a basso reddito, inquilini sottoposti a sfratto.
«Non è escluso - conclude l’assessore - che la graduatoria possa
essere fatta scorrere in seguito al
reperimento di ulteriori risorse.»
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Quindici buyer e giornalisti cinesi visiteranno il Sulcis alla scoperta dei territori di produzione del Carignano Doc
Il Carignano alla conquista del mercato cinese
Il Carignano del Sulcis continua ad imporsi sui mercati internazionali grazie alla promozione del Consorzio di Tutela.
D
a venerdì 20 a mercoledì
25 settembre quindici buyer e giornalisti cinesi rappresentanti dei più importanti media del settore food & wine
(fra i quali Wine&Spirits, Revue
du Vin, NewFood Magazine, Wine
World, Time Out Beijing, Wine e
Vinehoo; nonché quelli di rinomate
società di importazione di vini, come Sinodrink, Hi-Season Trading e
Richlife Union), visiteranno il Sulcis alla scoperta dei territori di produzione del Carignano Doc, nell’ambito di un progetto del Consorzio
di Tutela del Carignano del Sulcis
che si avvale della collaborazione di
Business Strategies (società attiva
nel sostegno alle imprese per l’internazionalizzazione e la promozione del Made in Italy), denominato
“Discovering Sulcis Treasures and
falling in love with Carignano”.
Sabato mattina, alle 10.00, presso
la Cantina Santadi, è in programma
un workshop introduttivo presieduto
da Antonello Pilloni, presidente del
Consorzio di Tutela del Carignano
del Sulcis e della Cantina Santadi,
che accoglierà il gruppo con i saluti ufficiali ed un seminario introduttivo.
Il Carignano del Sulcis continua
ad imporsi sui mercati internazionali e, dopo il successo ottenuto all’inizio dell’anno a New York con il
seminario “Sardinian Passion - Carignano del Sulcis will take your
breath away”, organizzato dal Consorzio di Tutela del Carignano del
Sulcis, questa iniziativa rientra in un
articolato piano di promozione che,
grazie ai contributi OCM, consentirà
al Consorzio Carignano del Sulcis
di far conoscere le cantine 6Mura,
Calasetta, Mesa, Santadi, Sardus Pater ed il loro territorio sui mercati internazionali (Cina, Russia, Usa). Il
Carignano, dunque, si fa portavoce
della promozione della Sardegna del
Sud, a conferma dell’interesse di un
nuovo grande mercato mondiale qual
è quello cinese.
Il Carignano del Sulcis è già conosciuto in Cina ed ha ottenuto grande successo in Estremo Oriente, in
como Tachis (padre della rinascita
enologica italiana) sposò la causa
ed avviò la sua lunga collaborazione
con la Cantina Santadi con l’obiettivo di perfezionare i risultati enologici di un vitigno che, come raramente accade, si è legato ad un territorio ben definito, distinguendosi
con personale stile dal Carignano
prodotto nelle altre zone del Mediterraneo. Il lavoro di tutte le cantine del Sulcis - conclude Antonello
Pilloni - ha contribuito a creare
Fausto Leali, voce intramontabile
A
dispetto dei suoi 69 anni
(li compirà il prossimo
29 ottobre), Fausto Leali
resta una delle voci più
belle della musica leggera italiana.
Lo ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, ieri sera, sul palco
di Villaperuccio, dove si è esibito con
il suo gruppo, nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna
del Rosario.
Cantù) (Sanremo 1968) a Un’ora
fa (Sanremo 1969), da Malafemmena (canzone di Totò) a Mi Manchi
(Sanremo 1988).
I momenti più emozionanti sono stati vissuti con l’interpretazione
delle canzoni note anche ai più giovani (il pubblico presente, inevitabilmente, era composto prevalentemente da over 40): Io amo (4° posto a Sanremo 1987); Pregherò,
Fausto Leali.
Uno dei momenti più emozionanti del concerto di Villaperuccio.
Aperto il concerto con una canzone recente, il calore dei presenti
(la piazza della chiesa era stracolma, con almeno 1.500 spettatori), si
è sprigionato rapidamente quando
l’artista di Nuvolento, piccolo centro della provincia di Brescia, ha
iniziato a proporre i suoi successi più
conosciuti. Da Io Camminerò ad
Angeli Negri, da Deborah (nome
attribuito alla figlia avuta da Milena
grande successo di Adriano Celentano, versione italiana della mitica
Stand by me di Ben E. King; Ti lascerò, canzone portata al successo
a Sanremo nel 1989 in coppia con
la grandissima Anna Oxa; alla più
recente Ora che ho bisogno di te,
presentata in coppia con Luisa Corna a Sanremo 2002, quarta classificata (la voce femminile del gruppo,
Germana Schena, non ha per niente
sfigurato in tutti i duetti).
La chiusura del concerto, tra gli
applausi, è stata dedicata come ampiamente previsto, al suo più grande successo, A chi, cantata insieme
a tutto il pubblico e reinterpretata
insieme a Io amo al ritorno sul palco per i richiestissimi bis. A chi
(lanciata nel 1967) è la versione italiana della canzone americana Hurt
di Roy Hamilton (1954) e proposta
La visita della delegazione cinese a Santadi.
due iniziative tenutesi recentemente,
prima a Shanghai e poi a Chengdu,
ma tutto nacque all’inizio del 2010,
quando una delegazione cinese giunse in visita a Santadi, ospite della
Cantina Santadi e dell’Amministrazione comunale di Santadi.
«Il progetto enologico Carignano
del Sulcis - spiega Antonello Pilloni ha costruito le sue solide fondamenta
già nei primi anni ‘80, quando Gia-
una denominazione in grado di dare garanzia di qualità e tipicità al
nostro prodotto. Il lavoro di divulgazione e promozione nel quale ci
stiamo insieme impegnando, ha già
portato risultati e grande soddisfazione e tutto ciò è di per sé sia una
conferma su ciò che è stato fatto sia
una spinta per continuare a migliorare la nostra visibilità in Italia e nel
mondo.»
L’innovativo progetto è stato presentato il 13 agosto
Parte da Chia la rete multimediale
di promozione delle torri costiere
è
Grande successo dell’artista lombardo il 26/8 a Villaperuccio
stata presentata martedì 13 agosto dal direttore della Conservatoria delle coste, Alessio
Satta, alla presenza dal sindaco di Domus De
Maria, Maria Concetta Spada, e dei responsabili dell’ISEM CNR, Maria Grazia Mele e Giovanni
Serreli, l’installazione multimediale realizzata presso la Torre di Chia, primo tassello del progetto sul Sistema Torri Multimediali, promosso dalla Conservatoria delle coste - agenzia che fa capo all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente - in collaborazione
con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il programma si propone di mettere in rete il grande
patrimonio di difesa costiera antibarbaresca della Sardegna, composto da oltre cento torri costiere nate per
difendere il territorio e comunicare l’un l’altra i pericoli provenienti dal mare ad opera dei pirati barbareschi.
In tempo di pace, la loro meravigliosa posizione di
interfaccia tra mare e terra nei luoghi più belli della
costa sarda, può favorire la creazione di una nuova
rete di torri che non hanno più finalità militari e che,
invece, si presentano come custodi del territorio elementi di diffusione della conoscenza e di promozione
turistica della Sardegna. Alle feritoie reali, nella torre
di Chia sono state installate vere e proprie finestre
virtuali che raccontano la storia e le bellezze del territorio. Nel contempo si offre al visitatore un’ulteriore
possibilità: esplorare virtualmente tutto il territorio circostante attraverso la feritoia interattiva, dove poter accedere a diversi punti d’interesse selezionabili e scoprire così preziose informazioni.
Le torri si dotano così di nuovi occhi per comunicare. Attraverso la webcam posta sulla feritoia della torre, infatti, si potrà ammirare il paesaggio circostante
e quello delle future torri che si connetteranno al si-
negli Stati Uniti da Timi Yuro nel
1960.
Il “Negro bianco”, così è stato a
lungo soprannominato Fausto Leali
per il particolarissimo timbro della
sua voce, ha ringraziato il pubblico
di Villaperuccio, con il quale ha
vissuto un’altra splendida serata di
una carriera lunghissima, ricca di
successi, da un capo all’altro dell’Italia.
stema torri multimediali, trasformandosi in veri e propri punti di osservazione digitali in grado di costituire una nuova rete di relazioni territoriali.
Dal 13 agosto 2013, dunque, la Torre di Chia è un
“percorso della memoria interattivo” che consente
La torre di Chia.
di compiere sia diacronicamente che sincronicamente
un viaggio alla scoperta delle altre torri della Sardegna.
Nel prossimo futuro si potrà comunicare via webcam con tutte le altre torri del sistema, scambiando informazioni e contenuti.
Il sindaco di Iglesias ha convocato le assemblee cittadine
Nascono i nuovi comitati di quartiere
I
l sindaco di Iglesias, Emilio
Gariazzo, ha convocato le assemblee degli abitanti per la
costituzione dei comitati di
quartiere.
A norma dello statuto, il Comune di Iglesias è articolato in Comitati di quartiere quali organismi di
decentramento, partecipazione, consultazione dei cittadini residenti nelle frazioni: Nebida - Masua, San
Benedetto - Malacalzetta, Bindua
- Monte Agruxau - San Giovanni
Miniera, Corongiu - Tanì Barega.
Al fine di nominare i comitati
di quartiere, il sindaco Emilio Gariazzo ha deciso di convocare la
prima seduta delle assemblee degli abitanti di tutte le frazioni (la
prima si è già svolta sabato 14 settembre, per Corongiu - Tanì - Barega, dalle ore 9.00 alle ore 13.00,
presso ex sede circoscrizione Corongiu.
Questo il calendario delle altre
assemblee:
sabato 21 settembre, San Benedetto - Malacalzetta, dalle ore
9.00 alle ore 13.00, presso i locali
dell’ex spaccio;
sabato 28 settembre, Bindua Monte Agruxau - San Giovanni Miniera, dalle ore 9.00 alle ore 13.00,
presso l’ex scuola materna;
sabato 5 ottobre, Nebida - Masua, dalle ore 9.00 alle ore 13.00,
presso le ex scuole elementari.
Le assemblee dei comitati di
quartiere sono costituite da tutti i
cittadini iscritti nelle liste elettorali
del Comune, residenti negli ambiti
territoriali indicati.
www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
La Giunta comunale di Giba, guidata dal sindaco Learco Fois, ha approvato l’idea-progetto presentata dalla “Ageing Servicy”
Nascerà a Campissa il “Borgo del benessere”
La società è stata invitata a predisporre pre-progetto ed un protocollo d’intesa per l’istituzione di una commissione paritetica.
L
a Giunta comunale di Giba,
guidata dal sindaco Learco
Fois, ha approvato il 6 settembre scorso l’idea progetto denominata provvisoriamente
“Giba Borgo del Benessere” presentata dalla Ageing Servicy il 26 agosto che prevede la realizzazione, nei
terreni comunali di Campissa, di circa 40 ettari, di una struttura sociosanitaria e turistico residenziale a specifica vocazione per soggetti fragili, anziani e diversamente abili. La Giunta
ha altresì invitato la società proponente a predisporre un vero e proprio
pre-progetto dell’idea ed un protocollo d’intesa per l’istituzione di una
commissione paritetica con funzioni
consultive e di orientamento tecnico.
L’ampia area sita nel Comune di
Giba, in località Campissa, di proprietà comunale, ben si presta ad essere
destinata all’accoglienza turistica e residenziale di anziani e disabili nello
spirito di favorire un turismo, ma anche una residenzialità di lungo periodo, che sia accessibile così come delineato nel Piano d’Azione Europeo
2004/2010. L’insediamento, sebbene
sia riferito ad un’utenza italiana, ha una
valenza ed una vocazione internazionale riferendosi anche allo sviluppo
del “turismo accessibile”. Il progetto,
sposato in unica sinergia fra ente pubblico e soggetto non profit, ha sviluppato contemporaneamente anche ipotesi di insediamento di persone normodotate, diversamente abili ed anziane, sia affette da gravi patologie e
quindi bisognevoli di ogni cura, sia sole e senza alcuna assistenza, certi di
dover operare affinché a tutti sia garantita un’elevata qualità di vita e condizioni di autonomia ed integrazione
che oggi appaiono difficili, se non impossibili ed onerose, nei grandi agglomerati urbani. Il complesso prevede
estesi spazi e volumi dedicati all’aspetto assistenziale e riabilitativo, alla formazione per il supporto socio
sanitario, alla presenza di botteghe artigianali e laboratori di formazione professionale, ad insediamenti residenziali in housing sociale, all’offerta di
personale qualificato per gli ospiti
che hanno bisogno di supporto familiare e di compagnia, alla disponibilità ad accedere a luoghi di aggregazione e ludici, alla possibilità di avere
condizioni e strumenti per l’attività
psicomotoria e riabilitativa, alla strutturazione di percorsi facilitati per il
superamento delle barriere architet-
Attraverso la formazione di uno
specifico “programma urbanistico”,
verrà favorita la perfetta integrazione
con l’abitato di Giba, affinché l’insieme possa diventare, allo stesso momento, di supporto e di riferimento allo
sviluppo socio/economico dell’intero
comprensorio intercomunale; verrà concepito un insieme di attività che si
muovano attraverso le direttrici programmatiche, pianificatorie, progettuali, valutative ed applicative.
L’area coinvolta, nelle sue varie e
bio
C - Residenzialità sociale
Residenzialità protetta e da scam-
Unità abitative a canone sociale co housing
Unità abitative - housing sociale
D - Area socio-sanitaria
Centro di rieducazione e di riabilitazione nei vari possibili indirizzi
Centro Medico Polivalente
Centro integrato di controllo a
distanza dei servizi sociali, sanitari e
di sicurezza
Il sindaco di Giba, Learco Fois.
La zona interessata alla realizzazione del progetto.
toniche. La possibilità, infine, di unità
abitative a canone calmierato o housing sociale per tutti coloro che opereranno nelle strutture o che intendano trasferirsi in un habitat particolarmente idoneo per gli elevati standard
di qualità ambientale, abitativa e di
strutture di servizio.
L’iniziativa è destinata a produrre
anche “reddito”, sia direttamente, sia
con le attività indotte; da un calcolo
abbastanza vicino alla realtà effettuato
dai proponenti, potrebbero trovare
spazio lavorativo diretto circa 200 ~
300 unità ed indotto circa 1.000 ~ 1.200
unità.
successive fasi di sviluppo conterrà:
A - Turistico alberghiera
Hotel
Residence
Residenze in affitto (mini bougalow)
B - Attività ludiche, aggregative
e sportive
Centro eventi e di aggregazione
sociale
Centro sportivo, piscina
Campo pratica di minigolf
Campo giochi
Percorsi di riabilitazione e per
attività sportive
Bar / Discoteca
E - Area Formazione Scuole di
formazione tecnica e professionale
teorico pratica per gli operatori in sanità e assistenti alla persona finalizzata al miglior uso delle nuove tecnologie
F - Centri di attività e servizi
Attività produzione e distribuzione di energia
Attività di raccolta e smaltimento
dei rifiuti urbani ed industriali
Centro manutenzioni, trasporti,
viabilità
Centro controllo e sicurezza
G - Centro civico
Sportello farmacia
Banca / Posta
Centro Commerciale
Studi professionali di servizio
Centro Direzionale
H - Fattoria Sociale
Unità per la residenzialità temporanea e la socializzazione
Magazzini attrezzature
Magazzini di stoccaggio prodotti
Allevamento piccoli animali da
cortile.
Tutte le strutture di servizio e sociali saranno fruibili dagli abitanti del
territorio. Le residenze fanno parte del
sistema vocato alla residenzialità per
soggetti anziani e diversamente abili e
non saranno singolarmente vendibili
per almeno 20 anni, come prescritto
dalla legge 104. All’offerta residenziale sono connessi i servizi alla persona e l’assistenza socio-sanitaria. Sul
territorio questi servizi creano una notevole quantità di lavoro specializzato
e non (in media si considera un posto di lavoro ogni 4 anziani o disabili). Il Borgo sarà edificato secondo i
più avanzati criteri di bio-architettura e con attenzione sia al risparmio
energetico (si cercherà di realizzare la
autosufficienza energetica ed eventualmente la vendita a terzi di energia,
al fine di abbattere i costi anche per i
residenti) che allo smaltimento dei rifiuti con il loro riutilizzo a fini energetici.
Una volta approvato, il progetto
“Borgo della Salute” sarà gestito da
una Fondazione di scopo, alla quale
parteciperanno, oltre alla Onlus proponente, l’Amministrazione comunale e/o provinciale e regionale. Per la
realizzazione delle opere, per la relativa gestione e manutenzione, la Fondazione si impegnerà a privilegiare la
indicazione di aziende e personale, ai
vari livelli di qualificazione, operanti o residenti nell’area del Comune di
Giba e limitrofi.
Giampaolo Cirronis
[email protected]
L’ultimo saluto
alla nonnina
del bisso
H
a cessato di vivere lo
scorso 27 agosto Efisia Murroni, la “signora del bisso” centenaria di Sant’Antioco. La nonnina antiochense aveva festeggiato il secolo di vita lo scorso
13 marzo.
Nata a Sant’Antioco il 13 mar-
Efisia Murroni.
zo del 1913, Efisia Murroni ha
avuto tre figli, sette nipoti e sette
pronipoti. Di lei i concittadini
ricordano la grande abilità nel
tessere il bisso, un’arte che ha
appreso da ragazza nel laboratorio di Italo Diana, un maestro
di tessitura che ha insegnato il
lavoro al telaio “sa sera ‘e mari”
a tante giovani di Sant’Antioco.
Nonna Efisia, a sua volta, ha trasmesso l’arte ad altre giovani.
Tra i lavori di Efisia Murroni,
c’è una tunica spedita ad Assisi
per la statua di San Francesco.
Alcuni suoi manufatti sono esposti al museo etnografico cittadino
ed in altri musei europei.
Piazza Umberto ha ospitato l’iniziativa dell’associazione Agorà
“Al di qua del ponte” fa di Sant’Antioco
città dell’integrazione tra popoli diversi
P
iazza Umberto, a Sant’Antioco, si è riempita domenica 15 settembre, nonostante le incerte condizioni meteorologiche ed una fastidiosa pioggia arrivata intorno alle
21.30 (decisamente un’anomalia
per la prima metà di settembre nel
Sulcis), per “Al di qua del ponte”,
l’iniziativa culturale promossa
dall’associazione Agorà e patrocinata dall’assessorato comunale
alla Cultura e ai servizi sociali, dall’assessorato alle Politiche sociali
della Provincia di Carbonia Iglesias e dalla Consulta dell’immigrazione.
La giornata ha visto il diretto
coinvolgimento di alcune delle comunità di immigrati residenti nel
Sulcis (comunità tunisina, marocchina, rumena, cubana, messicana, venezuelana, rom, senegalese,
moldava, ucraina e bielorussa) che
hanno cucinato ed offerto i loro
piatti tradizionali, i loro canti ed i
loro balli.
Dalle ore 18.00 è stato svolto
un laboratorio ludico-didattico per i
bambini che sono stati intrattenuti con giochi provenienti dalla tradizione dei vari paesi rappresentati.
Hanno chiuso la serata le esibizioni di diversi gruppi provenienti da Romania, Bielorussia, Moldavia, Serbia, Messico, Cuba, Venezuela, Senegal, Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio;
questi ultimi con l’utilizzo di strumenti originali dell’Africa dell’Ovest quali il “djembe”, il “sabar”, il “tama” e i “doundoum”,
costruiti appositamente per loro
da alcuni artigiani, hanno allietato
il pubblico presente con uno spettacolo che ha trascinato tutti in una
coinvolgente e divertente danza
collettiva.
Maria Cossu, presidente della
associazione Agorà, e il sindaco di
Sant’Antioco, Mario Corongiu,
intervenuto sul palco prima del-
un seguito nei prossimi anni e pare
destinata a crescere, con un maggiore coinvolgimento dell’intero
territorio che vede la presenza di
Visitatori davanti agli stands allestiti in Piazza Umberto.
Foto di Tito Siddi.
Un gruppo proveniente dai paesi dell’Est Europa.
l’esibizione dei gruppi, presentati
dal professor Dario Siddi, hanno
sottolineato la buona riuscita dell’iniziativa che sicuramente avrà
sempre più numerose comunità
provenienti da diversi paesi europei ed extraeuropei, in molti casi
perfettamente integrate.
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Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Dopo le incertezze della vigilia che ne avevano persino messo in dubbio lo svolgimento, la XXIII edizione è stata un successo
“Narcao Blues” resiste ed entusiasma sempre
Tante le emozioni vissute sul palco di Piazza Europa, con grandi artisti in evidenza: Baba Sissoko, Walter Wolfman Washington e James Hunter.
U
n travolgente concerto di
James Hunter ha chiuso la
XXIII edizione del Festival
“Narcao Blues”, la rassegna organizzata dall’Associazione
Culturale Progetto Evoluzione, con il
contributo dell’assessorato alla Pubblica istruzione, sport e spettacolo e
dell’assessorato al Turismo della
Regione Sardegna, della Provincia di
Carbonia Iglesias, della Fondazione
Banco di Sardegna e del Comune di
Narcao.
Nonostante le incertezze della vigilia, il Festival ha mantenuto fede alle attese dei tanti appassionati che ogni
anno si danno appuntamento nel piccolo centro del Basso Sulcis per godere di alcune serate di grande musica.
La rassegna era iniziata con un altro concerto altrettanto spettacolare,
quello di Baba Sissoko. I ritmi sincopati figli della musica tradizionale del
Mali (Amadran) si confondono con
sonorità blues. La band si compone
di cinque musicisti talentuosi provenienti dalla Costa D’Avorio, dal Senegal e dal Mali che, con il loro sound
ipnotico, ci accompagnano in un viaggio che dal centro Africa arriva alle
coste della Carolina del Sud e ai campi
di cotone della Louisiana.
La prima serata è proseguita con
un balzo di oltre cent’anni, dall’Africa a Tolosa, dall’Afroblues all’Hip Hop
Blues proposto dagli Scarecrow: Slim
Paul, voce e chitarra elettrica; Le Papa’s, percussioni e batteria; Jamo, basso; Antribiotick, draw scratching e
voce hip hop.
La seconda serata è stata all’insegna del rock/blues bianco. Apertura di
Jan Siegal, inglese di nascita ma tanto
americano sia nell’aspetto (look texano da guitar hero) che nelle sonorità
(voce rauca, molto roots). Dalla sua
Stratocaster esce musica polverosa,
ruvida, a volte non perfettamente intonata ma sempre espressiva.
Piazza Europa si è scaldata con il
concerto di Henrik Freischlader, una
novità assoluta per l’Italia. La sua
band si è presentata in quartetto classico: chitarra elettrica, basso, batteria
e hammond.
La terza è stata una serata assolutamente nera, aperta dalla splendida
vocalist Lakeetra Knowles, accompagnata dai Chemako, band pavese
capitanata dal chitarrista Franco Scala.
Il set ha faticato a prendere i giu-
il loro nome, “Chemako”.
è salito poi sul palco Walter Wolfman Washington, artista che da oltre
quarant’anni suona funky blues e soul
e sembra appena uscito dalla casa discografica Stax, in McLemore Ave a
Baba Sissoko.
Henrik Freischlader Band.
Walter Wolfman Washington.
James Hunter.
Rispetto al concerto di Siegal, le
sonorità cambiano, la chitarra è più
cattiva, quasi hendrixiana, i ritmi sono davvero vorticosi, a tratti eccessivi, ma la tecnica è impressionante.
sti ritmi. Forse, le cover scelte dalla
affascinante Lakeetra mal si sposano
col sound proposto dalla band. Molto
meglio, infatti, quando hanno suonato i pezzi tratti dall’album che porta
Memphis. Il suo è un sound davvero
affascinante, un mix di Otis Redding
e James Brown.
Ottima la band, i Roadmasters, che
accompagna Washington senza sba-
vature, con una sezione ritmica composta da Jack Cruz, al basso, e Wayne Maureau alla batteria, oltre alla
sezione fiati composta da Jimmy Carpenter al sax e Antonio Gambrell alla
tromba.
Due ore di concerto hanno esaltato il pubblico, che ha chiesto a gran
voce tre bis.
Sabato 24 agosto la serata conclusiva. Un emozionato Gianni Melis,
direttore artistico del Festival, ha ringraziato il suo pubblico.
«Se il festival va avanti è per voi
- ha detto Melis - è solo merito vostro.» Ancor più emozionante è stato
il ricordo con dedica a Franco Pala,
un ragazzo del gruppo che purtroppo
non è più tra noi.
Lo spettacolo è iniziato con i Mandolin Brothers: Jimmy Ragazzon, voce, armonica e chitarra acustica; Paolino Canevari, chitarra slide; Joe Barreca, basso - il nucleo storico della band
che da 34 anni suona folk, country,
rock&roll e blues - e poi gli innesti di
Daniele Negro, alla batteria; e Riccardo Maccabruni, fisarmonica e piano, e Marco Rovino, chitarre e mandolino. La presenza del “Macca e di
“Rovo”, due membri dei Folk’s Wagon, ha dato ai Mandolin Brothers un
sound più fresco, più folk, più vivace, creando alternative sonore davvero
accattivanti.
Gran finale con James Hunter ed il
suo sestetto, per la prima volta in Italia. Il look è fine anni ‘50: completo
giacca e pantaloni, capelli tiratissimi
e camicia rigorosamente bianca. Anche la line-up non dà adito a incertezze sul genere musicale proposto: A.
Kingslow, organo hammond; J. Wilson, contrabbasso acustico; J. Lee, batteria; D. Hand, sax tenore; J Knight,
sax baritono. In piazza Europa si suona rock’n’roll, quello primitivo, degli anni 50, con venature soul.
La serata si è chiusa con James
Hunter sommerso da grandi applausi
e richieste di bis.
Nelle serate di giovedì e venerdì
Mauro Zambellini (del Buscadero) ha
presentato il suo ultimo libro, dedicato a Willy De Ville,“Love And
Emotion”, un racconto accorato ed
emozionante sulla vita e sui rapporti
personali tra l’autore e l’enigmatico,
istrionico ma grandissimo musicista
che a Narcao ancora tanti ricordano.
Coffee Bar - Sala Giochi - Tabacchi - Edicola
di Pani Anna Rita
Stazione Serbariu - Centro intermodale Carbonia
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Il Consorzio Turistico L’Altra Sardegna opera da 26 anni per stimolare la promozione del territorio attraverso azioni comuni
Per un’alleanza tra imprese e terzo settore
Uno degli obiettivi primari del Consorzio è l’animazione sociale, stare insieme, scambiare idee e diffondere nuove conoscenze.
T
raggo spunto dall’articolo
pubblicato il 24 giugno sul
quotidiano “La Stampa” di
Torino: “Vincono tutti con la
alleanza tra imprese e no profit”.
Nell’articolo si stigmatizza l’evoluzione e l’importanza del Terzo settore.
Credo che gli appartenenti al Consorzio Bio Turistico L’Altra Sardegna (nato con lo scopo di volontariato
aziendale) debbano aumentare il senso
d’appartenenza e di condivisione ai
problemi della propria comunità. Noi
non promuoviamo un volontariato turistico generico: ci battiamo per un
volontariato mirato allo sviluppo socio-economico del territorio ove ciascun socio opera, promuovendo un volontariato di competenza tramite una
professionalità non profit.
Ciascuno dei soci è esperto in una
professione specifica e l’insieme delle
competenze crea una forza propositiva per il territorio in grado d’affiancare le istituzioni.
I nostri punti di vista mai convenzionali esulano dalle facili critiche per
evolversi in proposte del fare, ora che i
confini tra i mondi della politica, del
business e del terzo settore sono più
sfumati. Il nostro è un volontariato di
impresa dedicato alla comunità in cui
siamo immersi.
Facciamo parte di un fenomeno silenzioso in continua crescita in ogni
parte d’Europa: crediamo fermamente
nell’enorme peso morale costituito da
cultura, natura, agricoltura e sport, avvalorato da tradizioni popolari, enogastronomia ed artigianato artistico.
Unitamente all’affermazione di questi valori, noi ci battiamo da trent’anni perché la società sarda veda il mare come una risorsa globale e sia insegnata nelle scuole la cultura della
vela d’altura.
La vitalità delle nostre proposte,
dei nostri progetti, travalica le necessità commerciali dei vari soci e sono
una ricchezza inestimabile per i vari
territori in cui i soci stessi sono disseminati.
Il nostro “fare” è dedicato alla società civile che popola i territori, alle
comunità ospitanti, alla coesione sociale ed è fondamentale che gli appartenenti al Consorzio lo sappiano e
siano consapevoli della forza benefica che rappresentano.
Se tutti i soci condividono questa
impostazione e se vogliono essere una
iniezione di fiducia per chi non ha
compreso che la crisi va gestita in modo non consuetudinario, possiamo sperare d’essere un ponte tra esperienze
diverse a beneficio di chi amministra
i territori.
Stare insieme, scambiare idee, è
un’esigenza della cittadinanza attiva
per incontrarsi, discutere e diffondere
su nuove prospettive di sviluppo. Un
inusitato tipo d’imprenditoria si sta
ormai delineando, specie nel piccolo
ed occorre aiutare gli artigiani che decidono di valicare il mondo professionale, abbandonando quello dilettantistico.
Dobbiamo organizzare incontri,
rassegne, kermesse, festival, per contribuire ad allargare orizzonti, iniziative, sinergie indispensabili e necessitiamo il relazionarci ad altri per
condividere aspetti essenziali ad avveniristiche forme di sviluppo. Ogni
iniziativa culturale può essere quella
valida e dovremo essere disponibili a
fare le cose unitamente ad altri soggetti.
Santadi - Il Matrimonio Mauritano.
nuove conoscenze sul modo di abbandonare le visioni negative per affrontare una realtà sociale sostenibile, non
condizionata da eccessi di spreco e di
inquinamento. La diffusione di una
cultura costruttiva, in questa società
attanagliata da modi sbagliati di vivere è un dovere preciso del nostro Consorzio ed indicare modelli non errati,
profondamente innovativi è una missione, un impegno sociale non derogabile. I nostri modi di vita vanno ripensati prima che sia troppo tardi e
dobbiamo reinventare ogni genere di
mestieri. Dobbiamo considerare l’imperativo del mettere insieme la gente,
perché parli e discuta serenamente
Il turismo ecologico può essere da
collante ad un’infinità d’iniziative e
la promozione delle immagini territoriali non è più solo una questione
di prezzo, ma un insieme di proposte
avente come fulcro la “qualità totale” che non prescinda dalla qualità
della vita della comunità ospitante.
La Sardegna ha ogni tipo di requisito per essere autonoma anche nei
prodotti alimentari derivati da una
agricoltura intelligente, ma occorre rivedere radicalmente le necessità degli agricoltori, attanagliati dai costi.
Caterno Cesare Bettini
Presidente Consorzio Turistico
L’Altra Sardegna
Momenti di paura in alcune zone di Carbonia e Sant’Antioco
Il temporale di fine agosto
ha riproposto problemi antichi
I
l temporale di fine agosto ha
riproposto antichi problemi in
alcune zone di Carbonia. è stato sufficiente un quarto d’ora di
pioggia abbondante per creare una
vera e propria emergenza, in particolare lungo la via Cagliari e alcuni
stradelli laterali. Il problema si ripropone da anni e va sottolineato che
tutti gli appelli lanciati dai cittadini
residenti non hanno ancora avuto
risposta. I temporali non si possono
fermare, soprattutto negli ultimi giorni d’estate, ma adeguate contromisure possono certamente attenuare i
danni. Il problema prioritario, appare
evidente, è legato alla pulizia degli
scarichi lungo le strade. Periodicamente dovrebbero essere ispezionati,
per liberarli da tutto ciò che vi si deposita quotidianamente e per consentire un rapido scorrimento delle
acque piovane, ma questo spesso non
viene fatto e le conseguenze sono
riemerse sotto gli occhi di tutti. Con
due interventi nell’arco dell’anno, uno
a fine estate ed uno all’inizio della
primavera successiva, soprattutto nelle zone più basse dei centri urbani,
i pericoli di assistere ai fenomeni
verificatisi lo scorso 31 agosto, verrebbero drasticamente ridotti, e verrebbe restituita tranquillità a tante
famiglie che oggi vivono nel terrore
ogni qualvolta il cielo si incupisce e
minaccia temporali.
Violento temporale anche a Sant’Antioco. La pioggia, annunciata da
fulmini e tuoni, ha iniziato a cadere
intorno alle 17.00, allagando in particolare la parte bassa della città verso il mare. Nella zona intorno al ponte
A Carbonia i problemi maggiori sono stati registrati nella zona di via Cagliari.
Gravi disagi anche all’ingresso di Sant’Antioco.
d’accesso alla città, l’acqua ha superato i marciapiedi e raggiunto le
portiere delle auto. Allagato anche
il lato prospiciente il lungomare. I
vigili urbani hanno provveduto a
transennare la zona ed il traffico in
Foto di Tito Siddi.
entrata e in uscita dalla città è rimasto bloccato per circa un’ora. Per
fortuna non ci sono stati danni a cose
o persone ed i vigili del fuoco di Carbonia non hanno ricevuto nessuna
richiesta di intervento.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Gli ultimi cambiamenti di nome apportati ad alcune vie cittadine inducono a qualche riflessione sulle scelte effettuate
Perché dimenticare Domenico Alberto Azuni?
La Via Azuni, in precedenza Via Littoria, è stata ridenominata Via Oberhausen: perché non riportare la dicitura già Via Azuni?
C
’era da aspettarselo (soprattutto in una città fondata nel
1938, in pieno periodo fascista), che molte vie cittadine denominate in ossequio a personaggi o luoghi richiamanti il fascismo, cambiassero di nome una
volta caduto il Fascio. Così, di fatto,
è avvenuto.
Tanto per citare alcune tra le più
importanti:
• da Via Principe di Piemonte a Via
Gramsci
• da Via Vittorio Emanuele a Via della
Costituente
• da Via Duca d’Aosta a Via Grazia
Deledda
• da Corso Albania a Corso G.M.
Angioy
• da Via Italo Balbo a Via Manno
• da Viale Impero a Via Roma
• da Via Littoria a Via D.A. Azuni.
è proprio di quest’ultima che vogliamo qui parlare. Perché nelle varie stazioni di questa “Via Crucis”,
l’Amministrazione comunale non
ha sempre - come si dice - brillato di
particolare acume nelle scelte dei vari nomi. Mancando così di coerenza
e - come vedremo - di rispetto a un
sardo, giurista, avvocato, magistrato
insigne e uomo di lettere - Domenico Alberto Azuni -, al quale era stata
intitolata la decaduta Via Littoria.
Consultando i documenti dell’epoca (delibera n° 45 del 30 aprile
1947), infatti, risulta chiaramente che
la via in questione veniva ribattezzata
“Azuni”, in onore del grande sardo che
trova riscontro nella toponomastica
delle città più importanti della Sardegna (Cagliari e Sassari, per esempio).
Qual è stato l’iter che ha trasformato l’originaria Via Littoria nell’attuale Via Oberhausen (città tedesca gemellata con Carbonia)? Il nome “Littoria” era stato cancellato
nel 1947, come molti altri nati dal
Fascismo, e sostituito con D.A. Azuni, in virtù della delibera citata. Veni-
L’operazione fu di facile esecuzione, perché la pittura usata per cancellare il nome originale non ha retto nel tempo ed è riapparsa la precedente scritta visibile ancora oggi, come già detto. Ad aggiungere confusione, se ce ne fosse stato bisogno, l’ultimo atto ufficiale avvenuto nel giugno
La nuova via Oberhausen, già via Littoria e via Azuni.
va a quel punto incorporato in Via
Azuni anche tutto il restante tratto,
già Via Catania, nata Via Littoria al
tempo della fondazione. Accortisi dello svarione (esiste tuttora tanto di targa originale, con scritta Via Littoria)
ci si premurò di riportare la scritta
“Via Catania” che figura ancora oggi
nelle carte ufficiali.
di quest’anno: è stato la trasformazione della tanto nominata Via Littoria
in Via Oberhausen, che figura in alto
sulla nuova targa di granito, sorretta
da due pali metallici infissi nel marciapiede.
Alla fine della “Via Crucis” ci
troviamo, dunque, ad avere due targhe per una sola via. Un timido con-
Successo per la 1ª edizione di “Carloforte racconta il mare”
Un’intera isola coinvolta dal connubio
tra editori, autori, musica e mare
S
uccesso per la prima edizione della rassegna storico,
culturale ed artistica “Carloforte racconta il mare”,
tenutasi nel centro tabarchino nel
primo fine settimana di settembre,
con un nutrito programma, ricco di
appuntamenti ed eventi. L’iniziativa è stata organizzata dalla Pro
Loco e del Club Lions di Carloforte, in collaborazione con enti, consorzi, associazioni e soggetti privati,
tra cui editori, autori, esperti e testimoni di antichi mestieri, arti, tradizioni, racconti ed episodi indissolubilmente legati al mondo marino e
marinaro.
Di particolare interesse è stata
la “Biblioteca del Mare”, con l’esposizione di decine di libri tematici, per adulti e ragazzi, organizzata dall’editore Della Torre, che il
pubblico di appassionati ha potuto
visionare in piazza Carlo Emanuele III, sotto la storica statua di “Pittaneddu”. All’interno della sede
della Pro Loco, è stata invece allestita una mostra multitematica. Nelle vetrine a pian terreno, si è fatta
notare l’esposizione pittorica dal
titolo “La vita, i colori, le luci e le
immagini”, con decine di dipinti realizzati da Brigitta Ciampi Karner e
Patrizia Alderighi, descriventi particolari scorci del centro storico tabarchino, la pesca del tonno e la bellezza dei fondali marini. Nell’aula
consigliare, al primo piano, la mostra fotografica “Il mare oltre Carloforte”, ha proposto scatti dal fotografo genovese Antonio Torchia,
sulle attività tradizionali di territori
nordici europei, che ha fatto da contorno ad una variegata esposizione
di modellismo navale, comprendente
riproduzioni di barche e velieri, realizzati dai modellisti locali e non,
tra cui piccoli modelli dentro bottiglie e lampadine ed un galeone
realizzato in carcere.
All’apertura di venerdì sera, l’intervento del dottor Giuseppe Masnata, presidente dell’associazione
sarda “Vela solidale”, ha esposto al
pubblico i segreti e le potenzialità
della cosiddetta “vela terapia”, utile
a curare molte patologie e malesseri
comuni alla moderna società. La
rassegna, ha proposto anche visite
guidate alle sale della tonnara, dei
galanzieri e malacologica, presso
il museo civico “Casa del Duca”.
In piazza Repubblica, la proiezione del documentario “Sulla rotta della memoria”, narrante l’epopea di battellieri e galanzieri, ha anticipato la presentazione di “Carloforte ed i suoi battelli”, libro illustrato di Giovanni Panella, e l’intervento del maestro d’ascia Tonino
Sanna, che ha descritto memorie ed
a termine una dimostrazione di salvataggio in porto, ed in piazza Repubblica, l’esperto Giorgio Pezzini è intervenuto sul tema “Balneazione e sicurezza”. Momento particolarmente toccante, è stato la consegna di omaggi ai parenti di Salvatore Repetto, abile pescatore deceduto mentre era al lavoro, a testimonianza di come il mare possa
rappresentare un pericolo mortale
anche per i più esperti.
Lo spazio del racconto storico
e documentale, è stato aperto dall’ex marittimo Tonio Casanova,
siglio: perché sotto la scritta ultima
recante il nome dalla città gemellata,
non se ne aggiunge un’altra esplicativa e, precisamente: già “Via Domenico Alberto Azuni”?
Resta, comunque, il problema di
restituire il maltolto all’esimio Azuni, dedicandogli, una via o una piazza
in un punto centrale o, comunque,
prestigioso e degno della sua fama.
C’è da augurarsi che i nostri amministratori sappiano chi fu veramente il sardo Azuni; in caso contrario,
che se lo vadano a leggere su un’enciclopedia, come del resto ha fatto il
sottoscritto. Basti qui ricordare che
fu autore di un Dizionario universale sulla giurisprudenza mercantile
che gli valse la nomina a senatore
del Regno sardo (1789); e un secondo, Il sistema universale dei principii del diritto marittimo dell’Europa
(1795-96), la cui fama indusse il governo napoleonico ad affidargli la
parte marittima del Code de commerce.
Tutte le notizie e i documenti dai
quali è tratto il presente articolo mi
sono stati forniti da un cittadino attento e solerte che risponde al nome
di Silvano Alianiello. Documenti e
notizie che ho verificato di persona.
In conclusione, il caso citato non
è isolato, ma ce ne sono tanti che riguardano altrettante vie. Sarebbe oltremodo opportuno provvedere a sistemare definitivamente la toponomastica cittadina, indicando anche il
vecchio nome delle vie, come previsto dal D.P.R. 30 maggio 1989, n° 223,
comma 4.
Mario Bazzoni
Gonnesa, proposta della Giunta al Consiglio
Tares, rinvio del saldo
e aliquota più bassa
S
ulle famiglie, in questi
giorni, incombe l’incubo
Tares, la nuova tassa istituita al posto della vecchia
Tarsu. Il Comune di Gonnesa ha
deciso di andare incontro alle esigenze dei suoi cittadini, con un
provvedimento straordinario. In
primo luogo, cogliendo alcuni chiarimenti normativi e rimodulando
il pagamento del saldo previsto per
il mese di dicembre 2013, ha deciso di posticiparlo al prossimo
anno 2014.
«Provvederemo, inoltre, a rateizzare il pagamento in due soluzioni differenti - spiega il sindaco
di Gonnesa, Pietro Cocco - previste per il mese di aprile e il mese
di maggio 2014, senza interessi e
sanzioni di alcun tipo.»
Questa proposta del sindaco
Cocco e della sua Giunta, sarà ora
sottoposta all’esame del Consiglio
comunale che si riunirà nei prossimi giorni.
«L’Amministrazione comunale di Gonnesa - conclude Pietro
Cocco - ha applicato, per la Tares, l’aliquota più bassa delle tre
decise dal Governo ed è intervenuta con fondi di bilancio comu-
nali per abbassare ulteriormente
del 30% l’importo per le famiglie
ed abbassare con percentuali diversificate fino al 70% di sconto
l’importo per le attività commerciali ed artigianali.»
Tutte le Amministrazioni comu-
Il sindaco Pietro Cocco.
nali sono alle prese con il problema
Tares. Se per un verso è necessaria
per far quadrare i bilanci comunali,
per un altro costituisce un’imposta
decisamente impopolare, al pari e
forse più dell’Imu, perché colpisce
proprio tutti.
Successo per la prima edizione della rassegna musicale
“Summer is Mine”, 4 ore di musica
con alcuni gruppi isolani emergenti
L
’Amministrazione comunale di Carbonia ha
espresso grande soddisfazione per l’enorme successo fatto registrare dalla prima edizione del
festival “Summer is Mine”, organizzato dalla
Associazione Culturale Lee Van Cleef, con il patrocinio del Comune di Carbonia, svoltosi sabato 17 agosto
2013 all’interno del Parco Villa Sulcis.
Circa quattro ore di musica, alle quali hanno partecipato numerosissimi giovani, accorsi a Carbonia da
diverse parti dell’isola per assistere all’esibizione di alcune tra le più importanti formazioni presenti nel panorama della musica indipendente. Il pubblico ha apprezzato quindi le performance dei Fratelli Detroit, dei Grandmother Safari, di Hola la Poyana e di Donnie. Una
menzione particolare merita “l’head liner” della serata “Iosonouncane”, che dopo oltre un anno di pausa ha
scelto Carbonia come luogo per ripartire e ripresentarsi al
suo pubblico. L’esibizione dell’artista, di origini iglesienti, ha rappresentato inoltre un’anteprima del tour
che partirà in autunno.
L’ottima riuscita del festival pone le basi per farne
un appuntamento annuale. Gli organizzatori hanno voluto ricordare la figura di Mauro Carboni, a cui è stata
dedicata questa prima edizione, che per molti musicisti
locali e non solo, è stato un maestro e un ottimo compagno di strada.
«Siamo soddisfatti della riuscita della manifestazione
musicale - ha commentato l’assessore allo Spettacolo del
Comune di Carbonia, Fabio Desogus - e riteniamo che
un appuntamento simile vada ripetuto e consolidato negli
anni, al fine di creare anche a Carbonia, un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica realizzata da giovani band emergenti e, perché no, già affermate. Ringraziamo l’associazione Lee Van Cleef, per
Uno dei giovani artisti esibitisi a Carbonia.
la maggior parte composta da ragazzi di Carbonia, per
aver organizzato un festival musicale di notevole qualità in città e per aver contribuito a valorizzare un luogo
che fa parte del nostro patrimonio culturale e sociale.»
Il 1° settembre hanno festeggiato circondati da parenti e amici
Salvatore e Luigina, “50 anni insieme”
La Biblioteca del mare.
esperienza di un mestiere d’altri tempi. Ad un gradito ritorno alle immagini, con il cortometraggio “Tonni, mattanze e tonnarotti”, vincitore particolare al concorso “Video e
cortometraggi” della Provincia di
Genova, ha fatto seguito “Gli occhi del rais in fondo al mare: la tonnara e la pesca dei tonni nei mari
di San Pietro”, racconto ed immagini descriventi la pesca odierna in
tonnara, a cura dei sub del Tonnare
Diving Giorgio Siotto, Mario Damele e Delia Chiappe. Sul piano della
sicurezza in mare, la Società Nazionale di Salvamento, sulla banchina Mamma Mahon, col responsabile locale Tonio Rosso ha portato
che ha presentato un dettagliato resoconto sul canale di Suez, e chiuso
dalle testimonianze fotografiche di
Antonio Torchia, sugli ambienti
marini e costieri delle coste atlantiche europee, con le letture di Marcella Pellerano e Margherita Crasto.
La colonna sonora della rassegna, ha avuto come protagonisti il
Dj Mariano Stefanelli, i giovani musicisti della banda musicale “Città
di Carloforte - Angelo Aste” ed il
gruppo guidato dal frontman Battista Dagnino, che ha suonato un apprezzato tributo a Fabrizio De Andrè.
Simone Repetto
[email protected]
N
ozze doro il 1° settembre 2013 per Salvatore
Marcellino e Luigina Balbitu a Carbonia.
Celebrarono il loro matrimonio il 1° settembre 1963 presso la Chiesa di Luogo Santo,
essendo Luigina originaria dell’alta Gallura, mentre
Salvatore, proveniente da La Maddalena, era residente a Carbonia dai primi anni ‘40. Da allora hanno risieduto sempre in Via Tirso, a Carbonia.
Salvatore, minatore dal 1944 sino al passaggio all’Enel vent’anni dopo, ha sempre avuto l’hobby del
calcio, giocato a buoni livelli dilettantistici; dopo il
successivo raggiungimento della pensione, è oggi un
84enne in buona salute, così come la compagna di una
vita, Luigina, casalinga, con la passione del ricamo e
della pittura, che ha 79 anni.
Dalla loro unione sono nati quattro figli, due maschi e due femmine; la più grande Paola, nel giorno
del loro anniversario, ha compiuto 49 anni.
Salvatore Marcellino e Luigina Balbitu.
I figli, i generi, le nuore e i sei nipoti, i parenti e gli
amici, tutti insieme, augurano ai loro amati cari, il raggiungimento di ulteriori traguardi, all’insegna della
longevità e della salute.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
Lo spettacolo è andato in scena a Perdaxius nell’ambito del NurArcheoFestival organizzato da Il Crogiuolo e Il Teatro del Sottosuolo
Gianluca Medas interpreta “Canne al vento”
Il romanzo, ambientato tra Galte (l’attuale Galtellì) e le montagne del Nuorese circostanti, compie nel 2013 cent’anni di vita.
I
l romanzo,
ambientato
prevalentemente tra Galte (l’attuale Galtellì) e le montagne del Nuorese
circostanti, queCinzia Crobu.
st’anno compie
cent’anni di vita.
Può un solo interprete, accompagnato da un chitarrista rendere, la bellezza, la complessità di un romanzo
come “Canne al vento” di Grazia
Deledda? Ho sentito qualcuno tra il
pubblico che porgeva questa domanda, ma credo siano bastati pochi minuti, dall’ingresso di Gianluca Medas
e Andrea Congia sul palcoscenico del
piccolo anfiteatro di Perdaxius (CI)
affinché quel signore si rispondesse,
da solo. Gianluca Medas è in piedi,
con davanti un leggìo e qualche foglio: racconta, o meglio, vive la storia,
ambientata prevalentemente tra Galte (l’attuale Galtellì) e le montagne
del Nuorese circostanti; una storia,
questa, che quest’anno compie cento
anni di vita.
Costruita su intensi drammi familiari in un contesto umano e sociale dominato da leggi arcaiche, impulsi ancestrali, tabù radicati nella psiche individuale e collettiva, è permeata da una forte religiosità, quanto
da un misterioso senso morale della
colpa e del peccato. Le sorelle Pintor,
protagoniste insieme ad un intero paese, si muovono all’interno di una quotidianità che si ripete immutabile, al
ritmo costante di lavori stagionali, feste tradizionali e antichi riti agresti, tra
scorci di paesaggio ed interni dome-
stici. Alcuni scontano la fatica di ogni
giorno, alcuni la povertà, altri l’aver
ceduto ai vizi, altri ancora un immenso, profondissimo rimpianto. Medas se
ne fa portavoce, come un cantore di
altri tempi, e la chitarra di Andrea
Congia lo accompagna, mai in modo
didascalico e tantomeno folkloristico
con l’accezione più negativa che tale
termine può assumere: il tutto cattura
l’attenzione del pubblico.
Viene spontaneo protrarre il corpo
scrittura essenzialmente oggettiva la
ampia possibilità di un’interpretazione
lirico-simbolica. Per questo, grande
plauso va ai due interpreti che credo
abbiano - ora mi riferisco al Medas con cambi di registro mai macchiettistici e con una gestualità studiata e
ben governata, reso giustizia ad un
romanzo e ad un’autrice importanti
(non dimentichiamo il premio Nobel
del 1926 assegnato ad una donna, sarda, vissuta a cavallo tra l’Ottocento
Gianluca Medas.
in avanti, quasi per godere meglio del
racconto e tenersi il viso tra le mani
appoggiando i gomiti sulle ginocchia,
in un ambiente molto intimo e familiare. Aderendo ai temi consueti della letteratura verista e lasciandosi inluenzare da molta letteratura decadente italiana e straniera, la poetica
della Deledda si presta perfettamente alla caratterizzazione psicologica
di affetti e sentimenti, unendo ad una
ed il primo ventennio del Novecento,
oltretutto autodidatta) che qualche
studente ha spesso liquidato con ingratitudine.
Lo spettacolo è andato in scena il
1° settembre, nell’ambito dell’iniziativa NurArcheoFestival - “Intrecci nei
Teatri di pietra” (giunta alla V edizione) organizzata da Il Crogiuolo e
Il Teatro del Sottosuolo.
Cinzia Crobu
è stata inaugurata tre settimane fa a Serbariu la nuova opera
A Fluminimaggiore il primo appuntamento sulcitano del Festival
“All’ombra dell’ultimo sole” ha creato
un’atmosfera magica al Tempio di Antas
I
l 16 agosto, nel magico scenario del Tempio di Antas, si è
svolto il primo appuntamento di
NurArcheofestival - “Intrecci
nei Teatri di pietra”.
Il Tempio di Antas risale al periodo punico-romano ed è dedicato
al Dio Sardus Pater Babai, guerriero e saggio della stirpe sarda, nonché Dio della caccia.
Lo spettacolo, ideato da Rita Atzeri, dal titolo “All’ombra dell’ultimo sole”, è coprodotto da il Crogiuolo e dal Teatro del Sottosuolo,
anche coorganizzatori del Festival,
nell’occasione insieme all’Associazione culturale Muntangia. In scena
Daniela Collu, Pier Paolo Frigau,
Alessandra Leo, Alessia Marrocu,
Alessandro Muroni, con la partecipazione di Tiziana Martucci. “All’ombra dell’ultimo sole” è una
storia liberamente ispirata al Decamerone di Giovanni Boccaccio,
animata da dialoghi ed arricchita da
canzoni di Alessandro Muroni.
La trama narra di una giovane
compagnia teatrale che, dopo tanto
viene finalmente contattata per
mettere in scena alcune novelle del
Decamerone del Boccaccio e per
farlo ci vorrebbe un’idea originale
che però fatica a trovare. Alle difficoltà del regista, si aggiunge la perplessità degli attori, suoi compagni di
lavoro. Propone quindi alla compagnia una sorta di gara: sulla scia dei
Una scena dello spettacolo.
dieci giovani che nel Decamerone,
per sfuggire alla peste, si rifugiano in
una villa fuori città e per passare il
tempo si raccontano delle storie,
ognuno di loro dovrà raccontare una
novella alla maniera di un grande
autore contemporaneo, traendo spunto dal cinema, dal teatro, dalla letteratura o dalla musica. In questo modo, nascono delle rivalità tra gli attori, il regista tenta di gestire i problemi che ne derivano, ma non fa
altro che creare una gran confusione che disorienta e confonde gli attori. In scena quindi con l’ultima
prova prima dello spettacolo che per
il pubblico diventa il vero “spettacolo”, dove tra baruffe e piccole ripicche, la compagnia riesce a regalare in maniera del tutto originale alcune novelle del Boccaccio. Un alternarsi di commozione e divertimento che ha coinvolto il pubblico
nell’ascolto di dialoghi in lingua originale che hanno messo in risalto la
bravura degli attori.
Parole e musica, sotto una notte
stellata, hanno ridato vita ad un sito
archeologico che per la sua natura è
unico in Sardegna.
L’augurio è che sempre più
spesso si possa assistere ad eventi
musico-teatrali in grado di mettere
in risalto le bellezze di luoghi antichi, custodi di preziose storie del
passato.
Nadia Pische
L’associazione culturale Agorà ha presentato “Sardus in fabula”
L’arte di Debora Diana arricchisce Racconti antichi a “Forte su Pisu”
la comunità della nativa Serbariu
I
è
stato inaugurato tre settimane fa, a Serbariu, il murale realizzato e donato alla città di Carbonia da Debora Diana.
L’artista, nativa di Serbariu e da
tempo residente a Roma per motivi di lavoro, ogni anno (ormai da un
decennio) offre un murale che racconta uno spaccato della vita quotidiana della sua comunità d’origine
sui muri delle case e dei cortili del
centro abitato. Quest’anno il dipinto rappresenta un gruppo di donne
che si reca alla fontana.
Per la realizzazione dell’opera,
l’artista ha ottenuto un contributo,
per l’acquisto dei materiali, dall’assessorato alla Cultura e da un
gruppo di donne che hanno recepito l’importanza del progetto. Un
gruppo di donne di Serbariu, inoltre, ha offerto ai presenti un piccolo rinfresco, con una torta raffigurante il murale e dolci sardi.
«L’Amministrazione comunale
di Carbonia - ha commentato l’assessore alla Cultura, Loriana Pitzalis, presente all’inaugurazione
con la collega Lucia Amorino, assessore della Pubblica istruzione saluta positivamente l’impegno di
una concittadina che offre le sue
capacità artistiche per il miglioramento e l’abbellimento della città.
È intenzione dell’Amministrazione
di Carbonia predisporre un itinerario identitario, da offrire a cittadini e turisti, che attraverso i murales caratterizza l’abitato di Serbariu.»
Debora Diana taglia la torta preparata per l’occasione dalle donne di Serbariu.
Il murale realizzato da Debora Diana in piazza Chiesa.
Debora Diana per tutta la durata
dell’inaugurazione è parsa molto
emozionata e, al momento del taglio della torta, non è riuscita a trattenere lacrime di gioia.
L’appuntamento è all’estate
2014, quando Debora Diana arricchirà Serbariu con un’altra delle sue
straordinarie opere.
Giampaolo Cirronis
l 13 agosto, sotto un cielo stellato ed illuminato dal primo
quarto di luna, “Forte su Pisu”,
a Sant’Antioco, ha ospitato la
2ª edizione di “Sardus in fabula”.
Il Forte, collocato nel punto più alto
del paese, offre una bella vista sulla
laguna a est e sulla campagna con i
vigneti a ovest. Sorge al di sopra di
un antico edificio sacro fenicio e fu
edificato come forte di difesa. In realtà ebbe vita breve: fu utilizzato solo
una volta, durante l’ultima invasione
barbarica nel 1815.
L’atmosfera magica della notte
ha avvolto il “Forte su Pisu”, regalando al pubblico una piacevolissima
serata, nella quale i racconti degli anziani nel paese hanno riportato tutti
indietro nel tempo. L’evento, organizzato dell’associazione culturale
Agorà di Sant’Antioco, è stato accolto con entusiasmo dagli spettatori che
hanno ascoltato con interesse i racconti esposti ora in sardo, ora in italiano, brani che, oltre alle risate dettate dalla vena umoristica, hanno regalato ampie riflessioni scaturite dalla morale presente in ogni racconto.
Le storie sono tratte dalla tesi di
laurea del professor Dario Siddi,
intitolata “Narrativa tradizionale
orale a Sant’Antioco”. Un lavoro
attento e puntale, ultimato nel 1975,
che merita di essere conosciuto, un
vero e proprio archivio di testimonianze, patrimonio culturale di un passato da non dimenticare. Tra i narratori, ormai quasi tutti deceduti, ritroviamo Angelina Cossu, Peppina
Garau, Mariannicca Brai ed Adolfo
Nocco. La serata è stata presentata da
Luigi Alcide Fusari che, con abile
maestria, ha ribadito più volte l’importanza di tramandare la cultura e
anzi renderla, come egli stesso ha detto, “motore e volano trainante per
il turismo e l’economia”.
I racconti sono stati presentati dai
membri della stessa associazione,
sotto la direzione artistica di Dario
Siddi che ha anche partecipato alla
lettura. Oltre alla presidente, la signora Maria Cossu, si sono alterna-
quasi a sigillo di bella e piacevole una
serata interamente dedicata alla tradizione sarda.
Dato il successo dell’iniziativa,
l’associazione culturale “Agorà” auspica di riuscire a realizzare la pubblicazione della tesi del professor
Dario Siddi, affinché il passato non
si perda nel tempo, ma resti sempre
alla base della nostra cultura.
«Noi stessi facciamo parte della
La conclusione della serata al “Forte” di Sant’Antioco.
te Gabriella Salis, Bruna Arangino,
Rosella Locci, Rosella Argiolas,
Mariolina Faddis, Clara Murroni e
Cesarina Siddi che, accompagnate
alla chitarra da Giovanni Meloni, sono riuscite a divertire il pubblico calandosi facilmente nella parte, orgogliose di essere portatrici di cultura.
Al termine è stato offerto a tutti i
presenti “pani, casu e birra a rasu”,
tradizione, ne siamo immersi e dobbiamo interpretarla perché, come
diceva Hans Georg Gadamer, filosofo tedesco scomparso nel 2002,
testimonia la storia della nostra
stessa esistenza».
Passato e presente insieme in una
“fusione di orizzonti che lascia ancora sperare in una nuova aurora”.
N.P.
La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Anno XVIII • N° 262 • 20 Settembre 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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C’è grande attesa per l’avvio dei campionati di calcio di Promozione, Prima e Seconda categoria, in programma il 22 settembre
Carbonia, Sant’Antioco, Narcao e tanto altro
In Promozione la prima giornata propone Kosmoto Monastir - Carbonia, Atletico Narcao - Masullese e Sant’Antioco - Ferrini.
I
l Comitato regionale della FIGC
ha stabilito gli accoppiamenti e le
date relative alle gare dei quarti di
finale e degli ottavi di finale della fase regionale della Coppa Italia relativa al campionato di Eccellenza e
Promozione che verranno disputate
nelle giornate di mercoledì 9 ottobre
(il match d’andata) e mercoledì 23
ottobre 2013 (il match di ritorno),
alle ore 16.00.
Atletico Narcao e Carbonia sono
le due squadre sulcitane che si sono
qualificate per gli ottavi di finale della Coppa Italia della Promozione regionale, superando rispettivamente il
Sant’Antioco (0 a 0 e 2 a 0) ed il Siliqua (4 a 1 e 1 a 3).
I campionati di Promozione, Prima
e Seconda categoria, intanto, prenderanno il via domenica 22 settembre.
Carbonia a Monastir contro la Kosmoto, Atletico Narcao in casa contro
la Masullese, Sant’Antioco/Antiochense (con Michele Mileddu in panchina) in casa contro la Ferrini Cagliari:
questo il programma della prima giornata del campionato di calcio di Promozione regionale che prenderà il via
domenica 22 settembre, per le tre squadre sulcitane inserite nel girone A. Alla
seconda giornata, Carbonia in casa contro il Pula, Sant’Antioco sul campo
dell’Orrolese ed Atletico Narcao sul
campo del Su Planu, a Pirri.
Nel girone B del campionato di
Prima categoria, esordio casalingo per
il Carloforte con il Sadali, la Fermassenti con l’Andromeda; trasferte per
il Tratalias sul campo della Ferrini Calcio, la Monteponi Iglesias sul campo
della Fulgor a Senorbì, il Gonnesa
sul campo della Libertas a Barumini,
Nel girone B del campionato di
Seconda categoria, esordio interno per
il Barbusi con l’Atletico Cortoghiana,
il Buggerru con il San Biagio Villasor, l’Iglesias con l’Europa 2008 Domusnovas, il Santadi con il Sarroch,
il Teulada con il Nora Nuraminis, il
Villamassargia con il Real Porto Pi-
Augusto Medda (Atletico Narcao).
Michele Mileddu (Sant’Antioco).
il Portoscuso a Monserrato.
Alla seconda giornata, Gonnesa in
casa con la Ferrini Calcio, Monteponi Iglesias con l’Escalaplano, il Portoscuso con la Libertas Barumini, il
Tratalias con la Fermassenti nel primo derby della stagione, il Carloforte
sul campo dell’Andromeda.
no; in trasferta l’Is Urigus, a Sestu.
Alla seconda giornata, derby Atletico Cortoghiana - Santadi, Europa
2008 Domusnovas - Buggerru e Real
Porto Pino - Barbusi; Is Urigus in casa con il Villasor, il Villamassargia a
Nuraminis ed il Teulada sul campo del
San Biagio, a Villasor.
Domande entro il 30 settembre
Si è spento all’età di 77 anni
Contributi allo sport
Addio ad Angelo Pani
cade il 30 settembre 2013 il termine per la presentazione delle richieste di contributo regionale relative agli interventi a favore dello sviluppo dello sport e in particolare per:
- i campionati nazionali federali a squadre comportanti trasferte plurime o con gare di andata e ritorno (art. 27).
- i campionati nazionali federali degli sport di squadra di maggior rilievo (art. 31).
L’Assessorato, inoltre, informa che sono stati sostituiti i moduli di domanda per quanto riguarda i
campionati nazionali federali (artt. 27 e 31) e la documentazione consuntiva per quanto riguarda l’organizzazione di manifestazioni sportive (art. 26, comma 4).
Le domande dovranno essere inviate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari.
Gli interessati, per ulteriori chiarimenti rivolgersi
al numero telefonico 070 6064907 o via fax 070
6065002 o inviare una e-mail ai seguenti indirizzi:
[email protected] - pi.cultura.sport@
regione.sardegna.it.
i ha lasciati Angelo Pani, noto “Angheleddu”.
Un signore, un integerrimo lavoratore, un eccellente calciatore che avrebbemeritato miglior fortuna. I ricordi
mi riportano alla prima volta che
lo conobbi. Eravamo agli inizi del
1960, un amico me lo presentò e
Angelo Pani.
portai nella sua calzoleria un pallone da aggiustare. Mi disse che giocava mezzala sinistra nella Carbosarda, nella serie C a girone unico.
Assistetti ad un suo allenamento, al campo Santa
Barbara, una vera esibizione di tiri in porta con e senza
portiere. Rimasi impressionato ed affascinato per la potenza e precisione con le quali calciava di collo piede.
Diversi anni dopo divenimmo compagni di squadra nel Cortoghiana, vincemmo il campionato senza
perdere una partita e segnammo più goal per merito
principalmente suo. In quegli anni decollò l’area industriale di Portovesme e tra i tanti anche Angelo trovò
lavoro a tempo indeterminato. Mise su famiglia ma
continuò a dedicare il tempo libero al calcio prima da
giocatore, poi da allenatore, con passione e capacità,
fino a che le condizioni fisiche glielo hanno permesso.
Angelo, ora che hai cambiato campo, incontrerai sicuramente tanti compagni ed amici che ti hanno preceduto e ti riserveranno il ruolo che meriti.
Enzo Pisanu
S
C
Si è svolta il 7 e 8 settembre la seconda edizione della gara
“Calasetta in bike” è un’opportunità
per allungare la stagione delle vacanze
S
i è svolta tra sabato 7 e domenica 8 settembre la seconda edizione della “Calasetta in bike”, organizzata anche quest’anno, dopo il successo
della precedente edizione, dalla Sulcis Bike di Carbonia sotto l’egida
dello Csen, in stretta collaborazione
con l’Amministrazione comunale,
l’assessorato allo Sport ed il supporto della Pro Loco di Calasetta, con
la assistenza dei volontari della Misericordia di San Giovanni Suergiu.
Nonostante la variabilità meteorologica e le incombenti piogge che
hanno costretto gli organizzatori a
spostare l’appuntamento alla seconda domenica di settembre, il “Calasetta in bike 2013” non ha tradito le
attese degli appassionati del cross
country con un percorso che, snodandosi fra gli antichi vigneti, terminava col gran finale dei single track
sulla costiera calasettana, al punto
che molti biker’s non hanno resistito alla tentazione del bagno ristoratore nelle splendide acque, tuffan-
Una fase della gara.
dosi in mare per un bagno collettivo!
Nonostante la concomitanza con
altre manifestazioni similari a Pula
e a Gonnos, oltre 130 partecipanti
col loro seguito, privilegiando la
scelta sulcitana nella due giorni su
strada e in MTB che, come ha avuto modo di affermare l’assessore allo
Sport del Comune di Calasetta,
Cristiano “Kicco” Mercenaro, «si
è voluto dare significativa continuità alla manifestazione nella volontà
dell’Aministrazione di voler portare il mondo bike a Calasetta con
l’obiettivo non celato di far perdurare, con questi appuntamenti, la
stagione estiva, a beneficio di coloro che utilizzano come sede delle loro vacanze questo periodo e, soprattutto, il Sulcis e le sue splendide
isole».
Alla fine, come è ormai tradizione, pranzo a base di specialità
locali egregiamente preparato dai
“giovanotti” della Pro Loco calasettana.
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Visite Guidate ai siti minerari
Porto Flavia - Masua
Grotta S. Barbara - Miniera S. Giovanni
Galleria Villamarina - Monteponi
Museo delle macchine - Masua
Galleria Henry - Buggerru
Galleria Anglosarda - Montevecchio
Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni
I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri:
0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax
al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected].
Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.