Sistemi passivi - LAR-DEIS

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Sistemi passivi - LAR-DEIS
Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Una breve introduzione alla
Teoria della passività
Claudio Melchiorri
Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica (DEIS)
Università di Bologna
email: [email protected]
Claudio Melchiorri
Teoria della passività
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Sommario
1
Introduzione
Passività: concetti generali
2
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Claudio Melchiorri
Teoria della passività
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Bibliografia:
1
A. van der Schaft, L2 -Gain and Passivity Techniques in Nonlinear Control,
Springer-Verlag, 2000
2
R. Lozano, B. Brogliato, O. Egeland, B. Maschke, Dissipative Systems: Analysis
and Control, Springer-Verlag, 2000
3
R. Ortega, A. Lorı̀a, P.J. Nicklasson, H. Sira-Ramirez, Passivity-Based Control of
Euler-Lagrangian Systems, Springer-Verlag, 1998
4
V. Duindam, A. Macchelli, S. Stramigioli, H. Bruyninckx, (Eds.), Modeling and
Control of Complex Physical Systems: The Port-Hamiltonian Approach,
Springer-Verlag, 2009
5
C.I. Byrnes, A. Isidori, J.C. Willems, Passivity, Feedback Equivalence, and the
Global Stabilization of Minimum Phase Nonlinear Systems, IEEE Trans. on Aut.
Control, Vol. 36, pp. 1228-1240, 1991.
6
M.V. Popov, Hyperstability of Automatic Control Systems, Editura Academiei
Rep. Soc. Romania, Bucharest, 1966, (romanian).
7
P.C. Parks, Lyapunov Redesign of Model Reference Adaptive Control Systems,
IEEE Trans. Aut. Control, Vol. 11, pp. 362-367, 1966.
8
J.C. Willems, Dissipative Dynamical Systems – Part I: General Theory, Arch.
Rational Mechanics and Analysis, Vol. 45, pp. 321-351, 1972.
9
Y.D. Landau, Adaptive Control, New York: Marcel Dekker, 1979.
10
C.A. Desoer, M. Vidyasagar, Feedback Systems: Input-Output Properties,
Academic Press, 1975.
Claudio Melchiorri
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Passività: concetti generali
Passività
La passività rappresenta uno strumento generale molto elegante e potente per
l’analisi di sistemi dinamici, lineari e non lineari, e per il progetto di sistemi di
controllo.
Originariamente, i concetti di passività sono stati sviluppati nell’ambito della
teoria dei circuiti, e applicati nei controlli dai lavori di Popov negli anni ’60.
Nello studio delle proprietà legate alla passività, ci si basa su di una descrizione
ingresso/uscita del sistema e su considerazioni energetiche.
u
-
Claudio Melchiorri
G
y
-
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Passività: concetti generali
Passività
Concetti legati alla “passività” si ritrovano in molte aree della scienza:
matematica, fisica, elettronica, controllo, robotica, ...
Rappresentano strumenti che si sono rilevati utili o indispensabili nella
soluzione di complessi problemi di controllo: attenuazione attiva di vibrazioni,
sistemi elettromeccanici, motori a combustione, sviluppo di tecniche di
controllo (es.: controllo adattativo, H2 , ...)
L’idea principale alla base di questi studi è che molti sistemi fisici hanno
deteminate caratteristiche comuni I/O legate alla conservazione, al trasporto e
alla dissipazione dell’energia, caratteristiche che permettono una
generalizzazione e lo sviluppo di strumenti di analisi e sintesi molto potenti e
generali.
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Passività: concetti generali
Studiando sistemi passivi, è a volte opportuno riferirsi a modelli (sia nello
spazio degli stati che con relazioni ingresso/uscita) che riflettano le
caratteristiche di dissipazione del sistema.
Si devono introdurre opportune funzioni e definizioni:
energia entrante nel sistema;
energia immagazzinata dal sistema;
energia dissipata dal sistema.
Alcune caratteristiche dei sistemi passivi:
la robustezza intrinseca di sistemi passivi (utile in fase di progetto);
l’interconnessione di sistemi passivi rimane ancora passiva;
le considerazioni legate alla passività possono essere di guida anche nella
scelta delle variabili di uscita (scelta/posizionamento di sensori di misura);
la passività è direttamente collegabile alla stabilità (e.g. le funzioni di
Lyapunov sono spesso determinate sulla base di considerazioni
energetiche).
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Esempio 1: Circuito elettrico.
Dalle leggi di Kirhoff:
Z t
di
1
i (τ )dτ + L
v = Ri +
C 0
dt
da cui (moltiplicando per i )
Z t
1
di
vi = Ri 2 + i
i (τ )dτ + Li
C 0
dt
ovvero, definendo V = VC + VL (energia totale del circuito)

Z t
 VC
d
1
L 2
2
2
i (τ )dτ ) + i
(
= V̇ = vi − Ri
=⇒

dt 2C 0
2
VL
R
( 0t i (τ )dτ )2
=
1
2C
=
L 2
i
2
e integrando:
V (t) = V (0)+
Z
t
v (τ )i (τ )dτ −
0
Z
t
2
Ri (τ )dτ =⇒
0
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 Rt
 0 v (τ )i (τ )dτ

Rt
0
Ri 2 (τ )dτ
Teoria della passività
→
energia fornita
→
energia dissipata
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Esempio 2: Sistema meccanico
mẍ + b ẋ + kx = f
Energia del sistema:
V (x, ẋ ) =
1
1
mẋ 2 + kx 2
2
2
(≥ 0)
Derivando la funzione V :
d
V (x, ẋ)
dt
=
mẋ ẍ + kx ẋ
=
f ẋ − b ẋ 2
e integrando V̇ rispetto al tempo:
V (x(t), ẋ(t)) = V (x(0), ẋ(0)) +
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Z
t
f (τ ) ẋ(τ )dτ −
0
Teoria della passività
Z
t
b ẋ 2 (τ )dτ
0
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Esempio 2: Sistema meccanico
mẍ + b ẋ + kx = f
Se f = 0, b = 0
=⇒
V = cost = V (x(0), ẋ(0))
Se b ≥ 0 e V (x(0), ẋ(0)) > 0, allora
Z t
f (τ )ẋ(τ )dτ ≥ −V (x(0), ẋ(0))
(mẍ + kx = 0)
(1)
0
ovvero
−
Z
t
f (τ )ẋ(τ )dτ ≤ V (x(0), ẋ(0))
0
=⇒ l’energia totale che può essere estratta dal sistema è limitata dall’energia
iniziale del sistema stesso.
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Passività: concetti generali
In termini di trasformate di Laplace, si ha che
(ms 2 + bs + k)x(s) = f (s)
=⇒
G (s) =
s
v (s)
=
f (s)
ms 2 + bs + k
Questa funzione di trasferimento è stabile e (per s = jω) ha fase in modulo
sempre inferiore o uguale a 90o :
|arg {G (jω)}| ≤ 90o
=⇒
Re{G (jω)} ≥ 0
gain
Nyquist diagram
1
10
0.8
0
0.6
db
20
0.4
−10
−20
−1
10
0.2
0
1
10
10
rad/sec
0
phase
degrees
100
−0.2
50
−0.4
0
−0.6
−50
−100
−1
10
−0.8
0
1
10
10
−1
−1
−0.8
−0.6
−0.4
−0.2
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
rad/sec
Queste proprietà sono una conseguenza della (1), e possono essere di grande
importanza per il progetto di un controllore.
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Passività: concetti generali
Circuito RLC:
Il circuito RLC ha come fdt
Gc (s) =
s
i(s)
= 2
v (s)
Ls + Rs + C
che risulta stabile e che (per s = jω) ha fase in modulo sempre inferiore o
uguale a 90o :
|arg {Gc (jω)}| ≤ 90o
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=⇒
Re{Gc (jω)} ≥ 0
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Passività: concetti generali
Esempio 3 (massa in moto con controllo PD):
Sistema:
mẍ = u
Controllo PD:
u = −kp x − kd ẋ
In catena chiusa si ha:
mẍ +kd ẋ +kp x = 0
Equazione analoga a quella di una massa collegata ad una “molla” di rigidezza
kp e ad uno smorzatore di valore kd .
termine proporzionale kp
=⇒
molla
termine derivativo kd
=⇒
smorzatore
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Passività: concetti generali
Esempio 3 (massa in moto con controllo PD):
In modo simile a quanto visto prima si può definire (con un’analogia meccanica)
V (x, ẋ) =
1
1
mẋ 2 + kp x 2
2
2
e si può vedere che questo sistema risulta stabile e che converge alla posizione
x = 0;
ẋ = 0
La stabilità può essere quindi ‘dimostrata’ con considerazioni legate alla
passività.
Si ha stabilità per qualsiasi valore (positivo) di kp , kd , e ciò non dipende dal
valore di m.
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Passività: concetti generali
Esempio 4: Controllo adattativo
Sia dato un sistema descritto dall’equazione:
ẋ = ax + u
con a parametro incognito.
Dato un riferimento xd (t) da inseguire, si consideri il controllo
u = −k e−â x+ẋd
con

â




e = x − xd




ã = â − a
→
stima di a
→
errore di inseguimento
→
errore di stima
Si ottiene complessivamente la dinamica dell’errore:
ė + ke = −ãx = ψ
cioè
de
= −ke − ãx
dt
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Passività: concetti generali
Definendo una funzione
Ve (e) =
1 2
e =⇒
2
V̇e = e ė = eψ−ke 2
Notare che si ha
Z
(
ke 2
→
“potenza dissipata”
eψ
→
“potenza fornita”
t
e(τ )ψ(τ )dτ ≥ −Ve (e(0))
0
HP: si definisca una seconda funzione ‘energia’ Va (ã) ≥ 0 tale che
V̇a (ã) = −eψ
da cui
Z
t
[−ψ(τ )]e(τ )dτ ≥ −Va (ã(0))
0
Si ha quindi che
V (e, ã) = Ve (e) + Va (ã)
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=⇒
Teoria della passività
V̇ = −ke 2
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Passività: concetti generali
Basta scegliere la legge di adattamento
dã
= xe
dt
=⇒
Va (ã) =
1 2
ã
2
Controllo adattativo definito utilizzando argomenti legati a concetti energetici.
Risultati simulativi:
Posizione desiderata e reale; Valore di "a"
Errore di inseguimento
2.5
0.35
0.3
2
0.25
1.5
0.2
0.15
1
0.1
0.5
0.05
0
0
5
10
15
20
Tempo (sec)
25
30
35
40
Riferimento xd , uscita x e stima â del
parametro a(= 2)
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0
0
5
10
15
20
Tempo (sec)
25
30
35
Errore di inseguimento x − xd
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività: concetti generali
Risultati simulativi:
Valore di a e di da/dt
2
1.8
1.6
1.4
1.2
stima di a e andamento di da/dt
1
0.8
0.6
0.4
0.2
0
0
5
10
15
20
Tempo (sec)
25
30
35
40
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Passività, Dissipatività:
proprietà di un sistema fisico relative alla conservazione e trasmissione
dell’energia.
Si considerino sistemi autonomi (ingresso nullo). In questo caso l’energia
complessiva può:
mantenersi costante
decrescere
Per la passività/dissipatività vi sono definizioni diverse che si applicano a
sistemi lineari e a sistemi nonlineari.
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi lineari (funzioni di trasferimento):
sistema con energia costante
=⇒
sistema positivo reale o PR
sistema con energia decrescente
=⇒
sistema strettamente positivo reale o SPR
Sistemi nonlineari:
sistemi dissipativi
Osservazioni:
I sistemi PR derivano da studi su circuiti elettrici lineari composti da
resistenze, capacità ed induttanze (RLC).
L’impedenza tra due punti qualsiasi di un circuito lineare è sempre PR.
Vale anche il viceversa: qualsiasi fdt PR può essere rappresentata in
termini di un circuito lineare RLC.
La definizione e lo studio di sistemi passivi non richiede necessariamente l’introduzione di norme, ma solo del concetto di energia e quindi l’introduzione di una
rappresentazione consistente del sistema.
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Norme e spazi normati
Definizione
L’insieme Lq [0, ∞) = Lq ,
che:
Lq =
q = {1, 2, . . .} consiste di tutte le funzioni f tali
Z ∞
f : IR+ → IR, |
|f (t)|q dt < ∞
0
L’insieme L∞ [0, ∞) = L∞ consiste di tutte le funzioni f tali che:
(
)
L∞ =
f : IR+ → IR, | sup |f (t)| < ∞
+
t∈IR
NB: Lo spazio Lq è uno spazio lineare normato completo (di Banach) rispetto
alla norma:
Z ∞
1
q
kf kq =
|f (t)|q dt
0
kf k∞
=
sup |f (t)|
+
t∈IR
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Norme e spazi normati
Definizione
Sia f : IR+ → IR. Si definisca la funzione fT : IR+ → IR, ∀T ∈ IR+ come:
(
f (t)
0≤t<T
fT è la funzione f troncata su [0, T ]
fT =
0
t≥T
f , fT
f (t)
fT (t)
t
T
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Norme e spazi normati
Definizione
L’insieme Lqe , q = {1, 2, . . .} consiste di tutte le funzioni f tali che
Lqe = f : IR+ → IR | fT ∈ Lq , ∀T , 0 ≤ T < ∞
Lqe è l’estensione di Lq ovvero lo spazio Lq esteso.
Ovviamente,
Lq ⊂ Lqe
Inoltre valgono le due proprietà:
1
∀f ∈ Lqe la mappa T → kfT kq è monotona crescente
2
∀f ∈ Lq la mappa kfT kq → kf k se T → ∞
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Norme e spazi normati
Il caso L2 è speciale: la definizione di norma si associa a quella di prodotto
scalare:
Z ∞
< f ,g > =
f (t)g (t)dt
0
kf k2
=
1
< f , f >2
e quindi L2 è uno spazio di Hilbert (spazio lineare normato completo con
prodotto scalare).
Le definizioni di norma si possono estendere facilmente al caso di sistemi
MIMO, con funzioni f : IR+ → V, dove V è un opportuno spazio
n-dimensionale.
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Sistemi passivi e dissipativi
Si consideri un sistema dinamico descritto nello spazio degli stati
(
ẋ(t) = f (x(t)) + g (x(t))u(t)
y (t)
=
h(x(t))
m
con x ∈ Ln2e (T ), y ∈ Lm
2e (T ), u ∈ L2e (T ).
Le funzioni f , g , h siano smooth in x, con f (0) = 0, h(0) = 0.
In generale, per lo studio della passività di un sistema dinamico è necessario
definire:
=⇒ una funzione w (u, y ) dell’ingresso
Z et dell’uscita detta supply rate, funzione
che deve essere integrabile, cioè
w (u, y )dt < ∞;
0
spesso si considera
formulazione più generale:
w (u, y ) = y T u;
w (u, y ) = y T u + δu T u + ǫy T y ;
=⇒ una funzione S(t) ≥ 0 (o V (t) ≥ 0) continua e differenziabile detta
storage function;
ed eventualmente
=⇒ una funzione d(t) ≥ 0 detta dissipation rate.
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Definizione
Sistema passivo
Un sistema con ingresso u ∈ IRn ed uscita y ∈ IRn è passivo se, per ogni u e
per ogni t ≥ 0 esiste una costante β ≤ 0 tale che:
Z t
y T (τ )u(τ )dτ ≥ β
(2)
0
Inoltre, se si possono definire due costanti δ ≥ 0, ǫ ≥ 0 tali che
Z t
Z t
Z t
y T (τ )u(τ )dτ ≥ β + δ
u T (τ )u(τ )dτ + ǫ
y T (τ )y (τ )dτ
0
0
∀u, ∀t ≥ 0
0
allora il sistema è
input strictly passive
NB:
(ISP)
se δ > 0
output strictly passive
(OSP)
se ǫ > 0
very strictly passive
(VSP)
se δ > 0, ǫ > 0
β≤0
poichè la (2) deve valere anche per u = 0.
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Teorema
Se esiste una funzione V (t) ≥ 0 tale che
Z t
V (t) − V (0) ≤
y T (τ )u(τ )dτ
∀u, ∀t ≥ 0, ∀V (0)
0
allora il sistema con ingresso u ed uscita y è passivo.
Se
∃ δ ≥ 0, ǫ ≥ 0 tali che, ∀u, ∀t ≥ 0:
Z t
Z t
Z t
V (t) − V (0) ≤
y T (τ )u(τ )dτ − δ
u T (τ )u(τ )dτ − ǫ
y T (τ )y (τ )dτ
0
0
0
allora il sistema è
input strictly passive (ISP)
se δ > 0
output strictly passive (OSP)
se ǫ > 0
very strictly passive (VSP)
se δ > 0, ǫ > 0
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Teoria della passività
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
La definizione di passività può essere anche espressa in forma differenziale
come:
V̇ (t) ≤ y T (t)u(t)
Z t
o, introducendo una funzione d(t) tale che
d(τ )dτ ≥ 0, ∀t ≥ 0
0
T
V̇ (t) ≤ y (t)u(t) − d(t)
Analogamente:
1
Se esiste un δ ≥ 0 tale che
V̇ (t) ≤ y T (t)u(t)−δu T (t)u(t)−d(t)
2
il sistema è ISP
=⇒
il sistema è OSP
Se esiste un ǫ ≥ 0 tale che
V̇ (t) ≤ y T (t)u(t)−ǫy T (t)y (t)−d(t)
3
=⇒
Se esistono δ ≥ 0, ǫ ≥ 0 tali che
V̇ (t) ≤ y T (t)u(t−δu T (t)u(t)−ǫy T (t)y (t)−d(t)
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Teoria della passività
=⇒
il sistema è VSP
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Definizioni alternative
Definizione
Dissipatività
Un sistema con ingresso u ed uscita y è dissipativo rispetto alla funzione supply
rate w (u, y ) sse esiste una storage function V ≥ 0 tale che
Z t
V (t) ≤ V (0) +
w (u(τ ), y (τ ))dτ
∀u, ∀t ≥ 0, ∀x0
0
Definizione
Passività
Un sistema con ingresso u ed uscita y è passivo se è dissipativo rispetto alla
funzione supply rate
w (u, y ) = y T u
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Teoria della passività
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Definizione
Passività ISP
Un sistema con ingresso u ed uscita y è strettamente passivo sull’ingresso
(ISP) se è dissipativo rispetto alla funzione supply rate
w (u, y ) = y T u − δu T u,
con
δ>0
Definizione
Passività OSP
Un sistema con ingresso u ed uscita y è strettamente passivo sull’uscita (OSP)
se è dissipativo rispetto alla funzione supply rate
w (u, y ) = y T u − ǫy T y ,
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con
Teoria della passività
ǫ>0
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
La passività la stabilità alla Lyapunov sono strettamente collegate.
Lemma
Si consideri un sistema
(
ẋ(t)
=
f (x(t)) + g (x(t))u(t)
y (t)
=
h(x(t))
e si supponga che sia strettamente passivo. Se la storage function V (x) è
definita positiva, radialmente illimitata e decrescente, allora, per u ≡ 0, il punto
di equilibrio x = 0 del sistema è globalmente uniformemente (asintoticamente)
stabile.
Dim. Considerando u ≡ 0, nel caso di stretta passività si ottiene
V̇ (x(t)) < 0
e quindi il punto x = 0 è globalmente uniformemente (asintoticamente) stabile.
Analogamente si procede nel caso di passività semplice.
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Teoria della passività
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Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Una proprietà interessante della passività è che può essere facilmente applicata
all’analisi delle proprietà di stabilità di sistemi composti.
=⇒ Una combinazione di sistemi passivi risulta essere un sistema passivo, e se
uno dei sistemi è strettamente passivo (dissipativo), allora l’insieme risulta
asintoticamente stabile.
Inoltre, se un sistema con ingresso u(t) e uscita y (t) è passivo, una
trasformazione lineare data da Au → A−T y fornisce un sistema passivo.
Più in generale, la passività di un sistema non è modificata da una
trasformazione espressa da una matrice A ortonormale (i.e. una matrice tale
che AT A = I ).
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Teoria della passività
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Interconnessione di sistemi passivi
Un risultato molto importante della passività è che l’interconnessione di sistemi
passivi è ancora un sistema passivo.
u1-
G1
u
u2
y1
? y
j -
u - ju1 -
y2
y2
Claudio Melchiorri
y1 -y
− 6
6
G2
G1
Teoria della passività
G2
u2
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Interconnessione di sistemi passivi
Siano dati due sistemi G1 e G2 , con ingressi ed uscite u1 , y1 , u2 , y2
rispettivamente.
Si supponga che:
1
esistano due funzioni continue e differenziabili V1 (t) ≥ 0, V2 (t) ≥ 0
2
esistano due funzioni d1 (t) e d2 (t) tali che
Z t
Z t
d1 (τ )dτ ≥ 0 e
d2 (τ )dτ ≥ 0, ∀t ≥ 0
0
3
0
esistano delle costanti δ1 ≥ 0, δ2 ≥ 0, ǫ1 ≥ 0, ǫ2 ≥ 0 tali che
V̇1 (t)
=
y1T (t)u1 (t) − δ1 u12 (t) − ǫy12 (t) − d1 (t)
V̇2 (t)
=
y2T (t)u2 (t) − δ2 u22 (t) − ǫy22 (t) − d2 (t)
cioè i sistemi sono passivi (e ISP, OSP o VSP se le opportune costanti
sono > 0)
Claudio Melchiorri
Teoria della passività
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Interconnessione di sistemi passivi
Sistemi in parallelo
u1-
G1
y1
? y
j -
u
u2
6
G2
=⇒ u1 = u2 = u,
T
y = y1 + y2
T
=⇒ y u = (y1 +y2 ) u = y1T u1 +y2T u2
y2
allora
∃ V = V1 + V2 ≥ 0,
tale che
e
una δ = δ1 + δ2 ,
Z
un dp = d1 + d2 + ǫ1 y12 + ǫ2 y22
t
dp (τ )dτ ≥ 0, ∀t ≥ 0
0
V̇ (t) = y T (t)u(t) − δu 2 (t) − dp (t)
cioè il sistema è passivo, e anche ISP se δ1 > 0 o δ2 > 0.
Claudio Melchiorri
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Introduzione
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Sistemi Passivi e Sistemi Dissipativi
Interconnessione di sistemi passivi
Sistemi in retroazione
u - ju1 -
G1
y1 -y
− 6
y2
=⇒
G2
u2
y1 = u2 = y , u1 = u − y2 ,
=⇒ y T u = y1T (u1 +y2 ) = y1T u1 +u2T y2
allora
∃ V = V1 + V2 ≥ 0, un ǫ = ǫ1 + ǫ2 + δ2 , un dr = d1 + d2 + δ1 u12
tale che
Z t
dr (τ )dτ ≥ 0, ∀t ≥ 0
0
e
V̇ (t) = y T (t)u(t) − ǫy 2 (t) − dr (t)
cioè il sistema è passivo, e anche OSP se ǫ1 > 0 o ǫ2 > 0 o δ2 > 0.
Claudio Melchiorri
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