Smart Risk - Allianz Global Investors Italia

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Smart Risk - Allianz Global Investors Italia
“Smart Risk”: investire in
tempi di financial repression
Rischi e
opportunità
Risklab è una società di Allianz Global Investors che fornisce soluzioni
di gestione del rischio e di asset allocation strategica e dinamica a
supporto dell’attività di consulenza di investimento svolta in tutto il
mondo da Allianz Global Investors.
L’attuale contesto di financial repression è caratterizzato da tassi di interesse nominali bassi o addirittura
negativi nei principali paesi sviluppati, come Stati
Uniti, Inghilterra e Germania. Economisti ed esperti
analisti dei mercati finanziari prevedono inoltre che,
direttamente o indirettamente, i tassi saranno mantenuti artificialmente su llivelli modesti per un certo
periodo.
Dr. Reinhold Hafner
CIO AllianzGI Global
Solutions, CEO risklab
Gli investitori si trovano quindi di fronte ad un
dilemma. Possono accettare queste condizioni e – con
ogni probabilità – non riuscire a realizzare gli obiettivi
di rendimento o a far fronte ai propri impegni. Oppure
possono cercare di raggiungere gli obiettivi assumendosi maggiori rischi, con la consapevolezza che
in assenza di adeguate misure di risk management
potranno registrare importanti perdite.
Figura 1: “Smart Risk”- un piano di investimento
in 4 punti
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Ottimizzazione dei
rendimenti
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Alpha
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Diversificazione
Gestione del rischio
dinamica
Fonte: Risklab, Allianz Global Investors; 2013
Dr. Wolfgang Mader
Head of asset allocation
strategies, Risklab
La prima soluzione non è una via percorribile: l’investitore ha il dovere di agire. Ma anche la seconda
opzione presenta delle criticità: in tempi di budget di
rischio limitati e di imminenti cambiamenti normativi (da Solvency II a Basilea III), spesso è impossibile
aumentare il rischio “tout court”. Oltretutto, molti
investitori non hanno attese di grandi guadagni nel
contesto azionario, vista l’esperienza degli ultimi dieci
anni, già ribattezzata il “decennio perduto”. Come
affrontare e cercare di risolvere il problema? Il nostro
piano che si suddivide in 4 punti aiuta ed affianca
l’investitore nel limitare i rischi senza però rinunciare
ai potenziali di rendimento (v. Figura 1).
Documento ad uso esclusivo di distributori e investitori professionali che non costituisce
offerta al pubblico di prodotti finanziari.
Understand. Act.
Focus: “Smart Risk” investing in times of financial repression
Il piano in 4 punti
Dal nostro punto di vista, per investire in un contesto
di financial repression e far fronte al dilemma degli
investitori occorre un approccio coordinato in quattro punti:
1. Aumentare l’esposizione media agli asset rischiosi
in modo tale che gli investitori abbiano l’opportunità di conseguire i loro obiettivi di rendimento.
Si ottiene così un rendimento previsto superiore a
fronte di un rischio leggermente più elevato.
2. Inserire in portafoglio fonti decorrelate di
alpha sostenibile con l’obiettivo di ottimizzare
il potenziale di rendimento, utilizzando solo in
minima parte il budget di rischio. In altre parole,
si aumenta ulteriormente il rendimento atteso
senza elevate ripercussioni sulla posizione del
rischio di portafoglio.
3. Investire in differenti asset class ed aree geografiche per ottimizzare il livello di correlazione
e raggiungere una diversificazione adatta all’obiettivo fissato. L’inclusione di beni immobili in
portafoglio può migliorare la diversificazione e
nello stesso tempo offrire una certa protezione
dall’inflazione futura. Nel complesso, la diversificazione attenua il rischio senza pregiudicare il
rendimento atteso.
4. Gestire il rischio in modo da ridurre le perdite e
difendere il capitale investito, ma senza rinunciare ai potenziali di rialzo. È importante gestire
il portafoglio in modo dinamico, adeguando
l’asset allocation ai vari contesti di mercato e ai
momenti di propensione o avversione al rischio.
Ciò consente di contenere notevolmente il rischio
a parità di rendimento atteso.
Ma come procedere a mettere in atto questo piano
in modo efficace? Supponiamo che un investitore
europeo abbia come target un rendimento annuo
medio del 4% in un ciclo di mercato. Il piano in questione si articola in diverse fasi: stabilire l’asset allocation strategica; decidere il margine di manovra del
gestore (alpha); definire il concetto di gestione dinamica del rischio. A livello aggregato, un esempio di
asset allocation strategica potrebbe consistere in un
mix di azioni (35%), investimenti alternativi (15%) e
obbligazioni sia governative che societarie, compresi
titoli high yield e dei mercati emergenti (v. Figura 2).
In un portafoglio simile, l’investimento in “beni rifugio” come i titoli di Stato è piuttosto basso alla luce
dei modesti tassi di interesse, mentre l’esposizione
agli strumenti rischiosi è decisamente pronunciata.
Di conseguenza, il rischio di portafoglio, espresso qui
come il CVaR a un anno con un livello di confidenza
del 95%, è piuttosto elevato (–10,0%).
Figura 2: Esempio di asset allocation strategica in tempi di financial repression1
Titoli di Stato 15 %
Obbligazioni corporate 25%
Obbligazioni high yield 5%
Obbligazioni mercati emergenti 5%
Azionario – mercati sviluppati 18%
Azionario – mercati emergenti 12%
Small cap 5%
Absolute Return 4%
Real Estate 4%
Infrastructure Debt 5%
Infrastructure Equity 2%
Fonte: Risklab, Allianz Global Investors; giugno 2013
L’esempio di asset allocation non tiene conto delle esigenze, della situazione finanziaria, della tolleranza del rischio e dell’orizzonte temporale dei singoli investitori. Non è possibile garantire il successo della strategia e la realizzazione di un rendimento positivo; il portafoglio può
subire delle perdite.
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Focus: “Smart Risk” investing in times of financial repression
Il passo successivo consiste nel definire l’allocazione
all’alpha, individuando i segmenti in cui investire – in
modo attivo o passivo. In generale, è consigliabile
investire attivamente in asset con un potenziale
di alpha positivo, cioè nei mercati meno efficienti.
L’indicizzazione passiva o ottimizzata è più indicata
in mercati con scarso potenziale di alpha. Avendo
definito lo stile di gestione dei diversi segmenti di
mercato e il relativo profilo di rischio e rendimento,
compresi il livello di tracking error e di alpha atteso,
si procede alla selezione dei gestori per le asset class
definite.
Gestione del rischio dinamica
La scelta fra asset class con rendimenti attesi elevati
e Titoli di Stato sicuri implica una diversa gestione
del rischio. I Buoni del Tesoro (tedeschi) sono solitamente favoriti in periodi di grave crisi (come nel
2008 o durante la recente crisi giapponese), diversa
invece la performance delle obbligazioni high yield o
dei mercati emergenti che al contrario, sono soggetti
ad elevata volatilità e a subire importanti perdite, in
archi temporali molto limitati.
In pratica, l’asset allocation dinamica presenta
numerosi vantaggi, come costi inferiori e maggiore
flessibilità con le varie asset class. Il pregio dei
metodi basati sulle opzioni consiste essenzialmente
nella protezione dalle perdite overnight. Le procedure, testate sul campo per anni, se usate in modo
efficiente hanno fatto registrare interessanti ritorni
nell’attuale contesto di mercato.
In questo contesto sono sempre più fondamentali i
concetti di gestione dinamica del rischio, come il risk
overlay management. In generale, si può distinguere
fra strategie di asset allocation statiche e dinamiche
(v. Figura 3). Entrambe puntano a creare un profilo
di rendimento asimmetrico, secondo lo slogan
“far lievitare i guadagni limitando le perdite”, ma
la prima ricorre alle opzioni per ottenere il profilo
desiderato, la seconda reagisce ai cambiamenti di
mercato con un’asset allocation dinamica.
La nostra strategia di asset allocation dinamica
coniuga componenti pro e anticicliche. In futuro,
dovrebbe poter mitigare il rischio di ribasso su base
annua mantenendo lo stesso potenziale di rialzo
dell’asset allocation strategica in un ciclo di mercato.
Figura 3: Diverse strategie di gestione del rischio dinamica
Caratteristiche
Strategia 1
• Le decisioni di asset allocation spettano all’investitore
• Gestione del rischio continua
Copertura dei rischi estremi (statica) con
gestione del rischio
Strategia 2
Asset allocation dinamica
• Gestione sistematica di rischi e opportunità
• Processo di investimento trasparente, nel pieno rispetto delle norme
• Flessibilità e adattabilità
• Nel lungo periodo, un profilo di rendimento migliore
rispetto alla “Strategia 1”
Fonte: Risklab, Allianz Global Investors; 2013
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Dr. Reinhold Hafner
È CEO di Risklab e CIO di AllianzGI Global Solutions, nonché Delegated Pension CIO per i
mandati fiduciari europei
Dr. Wolfgang Mader
È Director di Risklab – Global Solutions e
responsabile delle strategie di asset allocation
e dell’elaborazione degli scenari economici. In
tale ruolo, si occupa essenzialmente di asset
allocation strategica e dinamica e di gestione
del rischio.
Pubblicato da
Allianz Global Investors Europe GmbH
Bockenheimer Landstr. 42 – 44
60323 Frankfurt am Main
Global Capital Markets & Thematic Research
Hans-Jörg Naumer (hjn), Dennis Nacken (dn),
Stefan Scheurer (st)
Fonte dei dati (salvo diversa indicazione):
Thomson Financial Datastream.
Dati aggiornati a luglio 2013 (salvo diversa indicazione)
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Il presente documento è una comunicazione di marketing redatta da Allianz Global Investors Europe GmbH, società a responsabilità limitata controllata da Allianz Global Investors Holding
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