Il Punto Nave - Lega Navale Italiana
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Il Punto Nave - Lega Navale Italiana
Il punto nave Sotto i migliori auspici Nel mio ultimo appuntamento con voi mi ero sbilanciato, da ottimista quale sono, pensando che quello del mese di giugno potesse essere il mio ultimo «punto nave» da commissario. Il succedersi degli eventi, o meglio, il mancato avverarsi di alcune previsioni, hanno prolungato ancora la nostra traversata. Ma non ce ne facciamo un cruccio, consapevoli come siamo, di aver continuato a lavorare con passione e determinazione per riportare insieme la Lega Navale sulla giusta rotta e condurla in acque più sicure. Ciò nondimeno, il periodo di commissariamento volge ormai al termine, anche se, ormai con certezza, ci sarà una breve proroga. Credo sia anche giunto il momento di tracciare un bilancio di questa lunga navigazione che la nostra associazione ha dovuto affrontare in questi ultimi due anni e mezzo. Cominciamo col dire che non è stato un viaggio facile. Spesso senza nocchiero, a volte in acque agitate e perigliose, vi confesso che ho percepito il rischio che la barca potesse arenarsi, se non si fosse intervenuti subito e con la necessaria decisione. Fin dal primo momento, quindi, ho sentito l’obbligo che la Lega Navale si riappropriasse dei propri princìpi, tanto al suo interno, quanto, soprattutto, nella percezione che di essa veniva registrata dall’esterno. Il tutto, con la contemporanea esigenza di rinnovare l’organizzazione interna, allo scopo di migliorare l’mpiego delle risorse e renderla più rispondente alle esigenze. Fin dalla riunione dei presidenti di Napoli dell’ottobre scorso ho promosso questo processo di “rinnovamento nella tradizione”, che è stato il criterio guida nelle attività del mio mandato. 4 luglio-agosto 2016 Dal punto di vista del “rinnovamento”, molto è stato fatto, senza con ciò stravolgere la natura della struttura, attraverso alcuni provvedimenti, non sempre indolori come è stata la spending review, ma genuinamente indirizzati verso una maggiore efficienza. Provo a elencarne qualcuno, non prima però di aver aggiunto che la discussione (post Napoli) che si è aperta su un tema importante – oserei dire fondamentale – per la LNI, come lo Statuto, è stata molto intensa, spesso anche accesa (a volte fin troppo), ma in definitiva efficace e, spero, foriera di sviluppi interessanti (se ne occuperà il prossimo CDN). Intanto Napoli è stata la prima occasione in cui è stato dato spazio a ognuno per dire la propria; anche questo è stato un momento importante di rinnovamento. Tra i provvedimenti adottati, invece, tutti tesi ad avvicinare la Presidenza Nazionale alla periferia, cito la creazione del Gruppo di Supporto Tecnico nei vari settori di interesse (amministrativo, contabile, fiscale, sociale, diversamente abili, assicurativo, ambiente, comunicazione); il Gruppo di lavoro sull’Ambiente; la creazione dei Centri Culturali con l’istituzione di corsi di aggiornamento, consulenza e assistenza nel settore legale della nautica e delle concessioni demaniali (a terra e in mare). Continuando, menziono la trasparenza su tutti gli atti amministrativi adottati, come ad esempio le sovvenzioni alle strutture che sono state pubblicate sul Portale e gestite con Circolare ad hoc, dando a tutti la possibilità di accedervi. E via via gli altri: maggiore attenzione verso i giovani, con contestuale riduzione dei costi per le sezioni; nomina dei sei rappresentanti in seno al Consiglio Direttivo Nazionale diret- tamente dalla base (senza la tradizionale indicazione della P.N.); apertura della LNI verso il mondo universitario che ha consentito fino ad ora di firmare importanti protocolli d’intesa con le Università di Bari e della Calabria. Il tempo ci dirà se ci sarà bisogno di ulteriori aggiustamenti – niente è scolpito sulla pietra – ma sono fiducioso che, con il vostro fondamentale contributo che non è mai venuto meno, si potrà trovare la soluzione ottimale. Uno degli aspetti più evidenti che mi piace sottolineare, è la nutrita partecipazione dei Presidenti, e non solo, delle Strutture Periferiche, anche di quelle che magari si erano un po’ “assopite” durante il periodo di assenza dei vertici associativi, sia come attività, sia come contributo di pensiero ai processi decisionali. Anche l’aspetto “tradizione” mi sembra del tutto rinvigorito, avendo registrato un crescente fiorire o rifiorire di iniziative e attività negli ambiti più peculiari della LNI e che, forse, avevano perso un po’ di smalto nell’ultimo periodo. Un entusiasmo e una voglia di fare che mi hanno confortato nel valutare se la LNI fosse o meno in grado di rientrare sulla giusta rotta. La prova dei fatti l’ho potuta registrare in occasione della recente riunione dei presidenti che, nata e continuata sotto i migliori auspici, si è tenuta al Lago delle Nazioni: del tutto simile a un’Assemblea Generale dei Soci – anche se formalmente non poteva essere chiamata così – la riunione ha visto una partecipazione di gran lunga superiore a quelle delle A.G.S. degli ultimi anni, con quasi l’80% di presenze. L’ho colto come un preciso segnale di voglia di esserci, di partecipazione e, in definitiva, di appartenenza all’Associazione, come alcuni presidenti hanno avuto modo di ribadire con toni di accorato orgoglio. In aggiunta, rilevo che anche i contenuti degli interventi sono parsi di elevato spessore, intelligenti e di spiccato buon senso. Anche questo un segnale di vitalità che, sono certo, molti dei partecipanti alla riunione di Ferrara hanno condiviso e il cui merito è di ciascuno di voi. Il lavoro fin qui fatto costituisce la migliore premessa per l’azione che i vertici dell’associazione, una volta ricostituiti, dovranno porre in atto, a cominciare dal rafforzamento dell’immagine della Lega Navale. L’impegno pri- mario della Presidenza Nazionale, in sintonia con gli indirizzi elaborati in sede di Consiglio direttivo nazionale, dovrà essere quello di rinsaldare i principi statutari e proiettarli all’esterno. Nello svolgimento dell’attività sociale a favore dei giovani, della promozione sociale nell’ambito del disagio fisico e sociale e della tutela dell’ambiente, i valori della volontarietà dei soci, della sussidiarietà tra le strutture periferiche LNI e della solidarietà verso le comunità locali dovranno essere il punto di riferimento costante nei nostri programmi di lavoro. Il rapporto con i Ministeri vigilanti dovrà essere necessariamente riconsiderato tenendo conto che agli stessi compete non solo la “vigilanza” sull’attività dell’associazione ma anche la sua “tutela” e la sua adeguata valorizzazione. Sarà pertanto opportuno far conoscere meglio le nostre potenzialità al fine di consentire ai Ministeri e agli uffici dipendenti – a cominciare dallo Stato Maggiore della Marina e dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto – di utilizzarle al meglio. Con il Ministero dell’Istruzione andrà proseguito l’iter per la sottoscrizione di un accordo che faciliti la presenza dell’associazione nelle scuole e agevoli lo svolgimento dei programmi di educazione marinara agli studenti dei vari gradi d’istruzione. Con il Ministero dell’Ambiente e con le sue strutture periferiche andrà affinata la collaborazione e assicurata la presenza della Lega Navale nei vari tavoli di lavoro centrali e locali. Parimenti sarà necessario definire la questione della gestione dell’attività sportiva sociale con la messa a punto dei rapporti con il CONI e le dipendenti Federazioni, a cominciare dalla FIV, al fine di evitare sovrapposizioni e reciproche incomprensioni. Sono quindi fiducioso che, dopo la pausa estiva, sarà possibile riguadagnare l’assetto “normale” della LNI, consegnando alla prossima dirigenza una compagine coesa e compatta, rinnovata nel corpo e nello spirito e animata da nuovo entusiasmo, che non può che renderci ottimisti per il futuro. Buon vento! Romano Sauro luglio-agosto 2016 5