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www.santaeufemia.it Notiziario Missionario Maggio 2015 nr.2 .....Che siano una sola cosa perché il mondo veda, …. Che siano un solo amore perché il mondo creda.... Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del Tuo Amore. Manda il Tuo Spirito e rinnoverai la faccia della Terra. AMERICA/COLOMBIA - “Famiglia, la tua missione è l’amore”: Giornata nazionale della famiglia missionaria “Famiglia, la tua missione è l’amore” è il tema scelto per la quinta Giornata nazionale della famiglia missionaria, che si è celebrata in Colombia lo scorso 15 maggio, in sintonia con l’Incontro mondiale delle Famiglie di settembre, a Filadelfia, negli Stati Uniti. E’ nella famiglia che si apprendono valori sacri come amare ed essere amati, l’unità nella diversità, la condivisione, il servizio… Per questo tale missione deve essere assunta con responsabilità, dinamismo e gioia. I genitori devono ricordare che il modo migliore di educare i figli è con la propria testimonianza e che hanno la missione di mostrare l’amore di Dio all’interno delle famiglie, perché Lui sia il centro, e pieni del suo amore, i suoi membri escano nel mondo a dire che Dio è vivo perché “Dio è amore”. (Agenzia Fides) ASIA/LAOS – Padre Mario Borzaga è martire con un catechista laotiano: la gioia dei Vescovi e dei giovani la Santa Sede ha riconosciuto il martirio del missionario degli Oblati di Maria Immacolata (OMI) padre Mario Borzaga (1932-1960) e del catechista laico laotiano Paolo Thoj Xyooj, uccisi in Laos nel 1960 dai guerriglieri comunisti Pathet Lao. I quattro Vicari apostolici del Laos (Ordinari dei vicariati di Vientiane, Paksè, Luang Prabang, Svannakhet) hanno espresso “soddisfazione e gioia inattesa”: accanto al missionario OMI c’è infatti il primo cittadino nativo del Laos a salire alla gloria degli altari. (Agenzia Fides) AMERICA/CANADA - "E’ una come noi": primo santuario in Canada per Santa Gianna Beretta Molla In Canada, a Winnipeg la giornata di Domenica 10 Maggio e festa della mamma è stata particolare perché tutta la comunità ha celebrato l'inaugurazione del primo Santuario consacrato alla donna italiana che rappresenta tutte le mamme del mondo: Gianna Beretta Molla, canonizzata da Papa Giovanni Paolo II nel 2004,. Santa Gianna (1922-1962), pediatra, moglie devota e madre premurosa, morì all'età di 39 anni, dopo aver rifiutato le cure mediche che avrebbero messo in pericolo il bambino che portava in grembo. “Era una giovane donna, una professionista, una moglie, una madre" ha detto padre Darren Gurr rettore del nuovo santuario. "Per molte persone, è la prima volta che possiamo dire di un santo: “ è una come noi" ha riferito uno dei fedeli della parrocchia. "Era una madre di famiglia, sciava, amava i bei vestiti e andava all'opera.". Nel 1994 il Card. Carlo Maria Card. Martini fece incidere sulla medaglia della beatificazione “Donna meravigliosa amante della vita, sposa, madre, medico professionista esemplare offrì la sua vita per non violare il mistero della dignità della vita”. Per approfondire: www.giannaberettamolla.org (Agenzia Fides) AFRICA/SENEGAL - Lanciata “Radio Misericordia”, la radio sul web della Chiesa cattolica senegalese Creata dall’Ufficio per l’Informazione e la comunicazione dell’arcidiocesi di Dakar, con il sostegno tecnico di un gruppo di giovani ingegneri cattolici del Paese, “Radio Misericordia” è nata nel contesto della nuova evangelizzazione, in cui la comunità cristiana del Senegal ha un grande bisogno di comunicare”. “L’emittente si pone come missione la promozione dei valori evangelici e l’impegno delle comunità cristiane. In futuro, si prevede la trasmissione anche di programmi relativi a temi sociali come l’educazione, l’agricoltura, l’economia e lo sviluppo sostenibile”. La Chiesa cattolica del Senegal dispone già, dall’ottobre 2014, di una radio locale, “Radio Speranza”, co-finanziata dall’arcidiocesi di Dakar e dall’associazione degli imprenditori e dei dirigenti delle aziende cattoliche del Paese (Agenzia Fides) ASIA/FILIPPINE - “Pronti ad accogliere i migranti Rohingya”: stato e Chiesa concordano I paesi del sudest asiatico sono sotto pressione per risolvere la crisi di migliaia di migranti appartenenti alla minoranza musulmana Rohingya, che sono alla deriva nel mare delle isole Andamane, dopo che Indonesia, Malesia e Thailandia hanno deciso di respingerli. Molti Rohingya fuggono dalla Birmania, dove non è loro concessa la cittadinanza e dove non sono riconosciuti titolari di diritti fondamentali. Le Filippine sono pronte ad accogliere sul loro territorio i circa tremila rifugiati di etnia rohingya provenienti da Myanmar e Bangladesh, alla deriva nel golfo del Bengala, respinti da tutti gli altri paesi del Sudest asiatico. Su questa posizione concordano lo stato e la Chiesa cattolica. Anche padre Socrates Mesiona, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nelle Filippine, apprezza questa posizione del governo e concorda: “E’ nostro dovere accogliere queste persone: se sarà necessario, daremo loro il benvenuto e cercheremo di garantire loro una vita dignitosa. Sono esseri umani e figli di Dio, creati a immagine e somiglianza di Dio. Il fatto che siano di religione musulmana non ci crea alcun problema e non cambia lo stato delle cose. Come ci insegna il Vangelo, saremo pronti a dare loro ospitalità”. (Agenzia Fides)