Il calore materno - Il Bazar di Mari

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Il calore materno - Il Bazar di Mari
FANFICTION su NARUTO
IL CALORE MATERNO
Capitolo unico (conclusa)
Note: G
Autrice: Jaki
Mentre leggete questa fanfiction, vi consiglio si ascoltare in sottofondo la melodia "Gaara 's Song"
dalla colonna sonora originale di Naruto.
Il calore materno
Capitolo 1
Gaara varcò la soglia della sua casa, stanco, distrutto.
Dopo un’intera giornata dedicata all’allenamento, la cosa migliore da fare era riposarsi, abbandonandosi
sulla morbida superficie del letto.
Il giovane entrò in bagno. Si spogliò degli abiti sporchi di terra e rena, li mise in una cesta.
Completamente svestito, la pelle appiccicosa di sudore, Gaara si sedette su uno sgabello di legno.
Si sciacquò il corpo con dell’abbondante acqua calda e, infine, entrò nella vasca. Il calore dell’acqua era così
rilassante che Gaara venne quasi pervaso da una sensazione di pace assoluta.
Il Kazekage uscì dalla vasca, avvolse il corpo nudo da un accappatoio di seta bianca; si asciugò i capelli
sfregandoli all’inizio con una salvietta. Il ragazzo entrò in camera sua.
Si tolse l’accappatoio e si infilò gli indumenti per la notte. Gaara....
Dopo quindici lunghi anni di insonnia...
Finalmente, il piccolo Gaara poteva rifugiarsi sotto le morbide e calde coperte, coccolarsi in un dolcissimo
sonno.
Gaara chiuse lentamente gli occhi. Lasciò che le coperte di seta lo coccolassero.
...
...
...
Cos’è un sogno?
Una sequenza di immagini più o meno coerenti che si presentano durante il sonno…
Una specie di predizione…
Gaara, questo, non lo aveva mai saputo…
Vide una nube molto chiara…
Lì si perse…
Gaara si muoveva alla cieca, cercando di individuare una “via d’uscita”.
Ma ecco che la nube si diradò di colpo…
Il buio lo inghiottì…
Gaara era troppo confuso, non riusciva a capire niente, non sapeva come comportarsi.
Si mise le mani sulla testa, spaesato.
Cercò di riflettere.
…
Ad un tratto, una luce…
Una luce quasi accecante…
Una luce uccise le tenebre che avevano avvolto il ragazzo dai capelli rossi.
<<Cosa?>> Pensò Gaara << Cosa sta succedendo…?>>
1
D’un tratto, Gaara scorse una figura che pian piano si stava avvicinando vero di lui.
<< Chi? Chi va là? >>
La vide…
Sì…
<< Cos…? No… Non è possibile… >>
Era proprio lei…
Non c’era nessun dubbio…
-Mamma…?Karura, la bellissima Karura…
La madre di Gaara, giovanissima, bellissima…
-Mamma…- Gaara ebbe un profondo nodo alla gola.
Karura si avvicinò al figlio; gli carezzò i capelli, poi le guance, le labbra…
Avvicinò le sue labbra sull’orecchio del ragazzo:
- Sì, figlio mio…Gaara era immobile; era …
I suoi occhi si inumidirono.
Di scatto, strinse a sé, con tutta la forza che aveva in corpo, la giovane madre.
Pianse...
Karura lo strinse al suo seno:
- Gaara... Figlio mio... Finalmente ti ho incontrato...Carezzò la testa del suo bambino...
- Perché...?- Cosa “perché”, Gaara ?Karura asciugò gli occhi del figlio con il pollice.
- Perché... tu mi odi? Karura sorrise dolcemente.
Strinse ancora più forte il figlio.
- No, Gaara... Gaara la guardò negli occhi, confuso, in cerca di risposte...
Ma la donna rimase in silenzio; si occupava solamente si carezzare le guance del figlioletto.
Gli baciò gli occhi, come se avesse volute dissetarsi delle lacrime che scendevano a fiotti che rigavano il
volto del rossino.
Quel povero bambino...
Rimasto orfano di madre...
Dodici anni vissuti con un padre meschino e freddo...
Sei dei quali vissuti nel terrore di essere stato, prima o poi, assassinato da quest’ultimo...
All’età di soli sedici anni, assassinato dall’ Akatsuki, estirpato dal bijuu...
Tornato dal mondo dei morti, la sua potenza di un tempo lo aveva abbandonato ...
Ma almeno, adesso, aveva finalmente trovato l’amore che cercava...
Eppure...
Eppure non era sufficiente...
Gli mancava l’amore materno ...
Non gli sembrava un sogno poiché sentiva il calore della carne della donna.
- Gaara....- gli sussurrò Karura –Akatsuki è riuscito nella sua impresa: un pezzo della mia anima è ancora
rimasto dentro di te.Il ragazzo non capiva.
- Mamma...? Cosa dici? - Shh...Karura posò un indice sulle labbra del figlio.
- Ti ricordi ciò che ti aveva detto Yashamaru riguardo la tua sabbia? “La tua sabbia agisce non grazie al
potere del bijuu intersecato da te, ma è come se fosse una protezione materna... Ora capisci? -
2
Karura lasciò andare Gaara...
Man mano la figura della donna stava svanendo.
- No! – urlò Gaara – Non andartene! Se davvero non mi odi allora prendi me, ti prego! Devo dirtelo! Voglio
morire! Voglio...- Abbi cura di te, Gaara...Ho fiducia che la tua nuova vita ti piacerà....Karura sparì...
...
...
...
Quando Gaara si svegliò capì che quelle furono le ultime parole che avrebbe sentito da sua madre...
Fine
FINE
Il Bazar di Mari
www.ilbazardimari.net
Online da: Marzo 2008
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