ediz. n.1 prima parte tra i banchi e non.pub

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ediz. n.1 prima parte tra i banchi e non.pub
1^ Edizione, numero 1
Anno scolastico 2010/2011
TRA I BANCHI E NON ...
Dai ragazzi per i ragazzi
Noi, ragazzi delle classi terze A-B-C-D,
del pomeriggio del martedì, ci stiamo
impegnando, assieme all’aiuto delle
professoresse Marisa Pettenon e Caterina Crivellaro, per sviluppare un notiziario per i ragazzi, cioè per voi.
“Tra i banchi e non…” racconta sì ciò
che succede all’interno della scuola,
ma contiene anche interviste, informazioni sulla scuola e numerose rubriche.
Nel primo numero abbiamo deciso di
trattare il tema dell’adolescenza per-
ché è un argomento che ci coinvolge
da vicino: si tratta infatti di un periodo
“di mezzo” che ci porta dal mondo dei
bambini a quello degli adulti.
Le rubriche sono molte e parlano di
noi, di attualità, di come ci divertiamo e
di molto altro…
Il giornalino per noi è una bella opportunità per discutere su quello che stiamo vivendo ... desideriamo che sia la
nostra voce e quella dei nostri compagni per parlare delle nostre esperienze
scolastiche e non.
G. Forte e D. Zaminato
DI
La redazione
1
Attualità scuola
2
• Intervista ai ragazzi di prima: com’è il vostro
ingresso a scuola?
Il mondo degli adolescenti
9
• Come vivo a scuola?
ISTIT.
Rubriche
COMPRENSIVO
MASON
VIC.NO-SCUOLA
SECONDARIA
DI
1°GRADO
Siete curiosi? Questo è il primo numero della nostra edizione del giornalino
scolastico.
Notizie di rilievo:
Noi e il mondo dello spettacolo
13
Genitori e figli
14
• Aspirazioni e desideri di un adolescente …
come vorrei essere...
Il Grest estivo
16
• Come rimorchiare: consigli per tutti
Noi e i mezzi di comunicazione
20
• Il mondo della moda
Come amiamo divertirci
25
• Il mio tempo libero al PC
Noi e gli animali
29
• Racconti di feste con gli amici
Cruciverba e barzellette
30
Come vivo a scuola
La scuola media “Don Milani” è strutturata in un edificio a due piani. Nel 1° piano sono dislocati la biblioteca, l’aula insegnanti, la mensa, i laboratori scientifico,
tecnologico e artistico, nonché alcune classi; nel 2°
piano trovano posto il laboratorio informatico e le
classi rimanenti.
Tra le aule speciali abbiamo:
• un laboratorio scientifico attrezzato con vetrini,
microscopi e alcuni minerali;
• i laboratori di Tecnologia e di Arte e Immagine,
che, anche se non nuovi, sono comunque ben
dotati di strumentazione;
• lo spazio biblioteca, con numerosi volumi di
narrativa;
• il laboratorio informatico, ampliato nell’estate e
rinnovato nel cablaggio; conserva per la maggior
parte PC Pentium 4, ma ora si è dotato di un
videoproiettore a soffitto.
Nella nostra scuola ci sono 11 classi che contengono
dai 17 ai 25 ragazzi e 3 spazi multifunzionali per
l’insegnamento individualizzato. Le classi 1^A e 3^A
hanno a disposizione anche una lavagna interattiva!!!
L’orario scolastico è dalle ore 8.00 alle 13.00 per
l’intera settimana. Per alcuni gruppi di alunni però il
martedì e il giovedì c’è il rientro pomeridiano che termina alle 15.55.
Le classi prime frequentano il pomeriggio del martedì
con lezioni di meteorologia e di studio assistito (i ragazzi perciò fanno i compiti aiutati dall’insegnante che
è presente); il giovedì, invece, hanno un’ora di laboratorio di cineforum e poi si ripete lo studio assistito. Le
classi seconde il martedì frequentano un’ora di studio
assistito e un’ora di scrittura creativa, mentre il giovedì, oltre a ripetere lo studio assistito, si dedicano per
un’ora a coltivare un orto nel giardino della scuola. Le
terze medie, invece, il martedì creano un giornalino
mentre il giovedì si esercitano nei compiti in due ore
di studio assistito.
La scuola offre anche l’opportunità di frequentare, a
piacimento e in orario extrascolastico, dei corsi pomeridiani di attività integrative di cucina, ballo, clown e
teatro di figura, gioco degli scacchi e bricolage. A chi
presenta delle lacune in Italiano, Matematica, Inglese,
vengono infine proposti dei
corsi di recupero in piccoli
gruppi.
G. Corradin, G. Carraro
Com’è il nostro rapporto con gli insegnanti?
A volte noi alunni pensiamo che i professori siano
solo delle persone a cui è stato conferito il potere di
dare le note, brutti voti e di bocciare. Ma non è così…
I professori innanzitutto, sono coloro che hanno il
compito di prepararci al meglio nelle varie discipline.
Ognuno ha il proprio stile di insegnamento e anche il
proprio carattere come persona, esattamente come
noi … ci sono quelli simpatici, che a volte scherzano
e tentano di animare le lezioni per renderle più leggere, e quelli più severi. Se un insegnante sa essere
socievole e accattivante a volte capita anche di parlare di un argomento per tutta l’ora di lezione e non ci si
annoia. Una battuta o una risata possono diventare
un modo per rilassare le menti ed attivare l’attenzione. Ci sono poi i professori che vogliono solo andare
avanti con il programma senza perdere un minuto di
tempo e stare attenti diventa alla lunga pesante e
difficile! L’insegnante serio, che non lascia spazio alle
battute, troppo autoritario e intransigente, può diventare antipatico e farti disinteressare alla disciplina.
possiamo esprimere liberamente le nostre opinioni e
le nostre idee. Noi ragazzi abbiamo generalmente
comunque, anche in classe, un buon rapporto con i
professori e questo facilita lo svolgimento delle lezioni. Il nostro ambiente scolastico è sereno e anche i
compagni che provengono da un paese diverso o
ancor peggio straniero non hanno particolari difficoltà
di inserimento.
Una nostra compagna inglese ci ha raccontato che è
riuscita ad integrarsi perché alunni e proff sono molto
cordiali, il che ha reso le cose più facili. Con la disponibilità di tutti ha superato la confusione iniziale e ha
potuto assimilare meglio la nuova lingua, gli usi e i
costumi.
G. Corradin, G. Carraro, G. Minoldo
I nostri professori, giovani e meno giovani, sono generalmente cordiali e disponibili; con loro viviamo i
momenti più belli della nostra vita scolastica.
In classe, ma soprattutto in particolari occasioni come
la gita scolastica, durante la ricreazione e i cambi di
lezione, il nostro rapporto diventa più coinvolgente e
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Intervista ai ragazzi di prima
La redazione ha raccolto le impressioni dei nuovi compagni della classe prima.
Cosa ne pensano della scuola e dei proff? Ecco cosa ci hanno raccontato:
1. COME VI SIETE TROVATI I PRIMI GIORNI DI
SCUOLA?
7. COSA VI PIACE E COSA NON VI PIACE DELLA
SCUOLA MEDIA?
All’inizio eravamo un po’ confusi e preoccupati, pensavamo che i professori fossero più severi e che la
scuola fosse difficile, poi è andata meglio di come
pensavamo e ci siamo tranquillizzati e rasserenati.
Ci piace: apprezziamo l’ambiente con i vari laboratori
ben attrezzati, la palestra, la biblioteca ben fornita e
la possibilità di usare la lavagna digitale (cl.1^A); il
fatto di avere tanti proff diversi tra loro nel carattere e
nel modo di fare e di porsi nei nostri confronti. Preferiamo le materie più operative come Arte e Immagine,
Musica, Tecnologia, Informatica e Motoria perché
sono più rilassanti. Agli alunni che frequentano il tempo prolungato piacciono anche le attività di studio
assistito, di cineforum e ciò che sperimentano nel
laboratorio scientifico; altri ancora sono soddisfatti di
avere partecipato al corso pomeridiano di Clown. Ci
piace giocare in cortile e chiacchierare con gli amici
durante la ricreazione e i cambi dell’ora, sostare vicino ai termosifoni e nei corridoi della scuola.
2. CHE CAMBIAMENTI HAI AFFRONTATO?
I compiti sono più complicati, i nostri pomeriggi sono
diventati più impegnativi e abbiamo meno tempo libero. I libri sono ora più voluminosi e lo zaino è pesante, ci sono più materie e tanto da studiare.
Per alcuni di noi è stato difficile rivolgerci agli insegnanti con il “lei”.
3. COME VI SONO SEMBRATI GLI INSEGNANTI?
Inizialmente avevamo paura perché maestre, compagni e genitori ci dicevano che erano molto severi; poi
quando li abbiamo conosciuti ci sono sembrati simpatici, cordiali e disponibili.
Per qualche ragazzo alcuni professori sono ancora
troppo seri, persino crudeli e insopportabili, però ammettono che sanno insegnare bene.
4. SONO SEVERI?
Sì, alcune volte durante lo svolgimento delle verifiche, quando qualche alunno chiede spesso di uscire,
si distrae, chiacchiera e interviene in modo non pertinente, dimentica il materiale o è inadempiente nell’esecuzione di compiti asseganti per casa; dipende
però dall’insegnante. Sono più severi i proff delle materie di studio.
Qualche alunno dice anche di amare il trasporto in
pullman perché ci sono belle ragazze.
Non ci piace: non vorremmo frequentare la scuola
nel mattino del sabato; ci lamentiamo della ricreazione breve e della qualità del cibo che viene distribuito
in mensa. Alcune materie di studio sono noiose perché c’è troppa teoria; non amiamo le verifiche difficili
e le lezioni quando diventano ripetitive perché i compagni non comprendono e l’insegnante rispiega la
stessa cosa più volte.
A. Dalla Valle, S. Polga
5. AVEVATE PAURA IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA?
Eravamo agitatissimi e terrorizzati da quello che ci
avevano detto le maestre delle elementari e gli amici,
inoltre non conoscevamo l’ambiente. I genitori ci hanno rassicurato e poi quando in cortile abbiamo incontrato i nostri ex-compagni di classe quinta ci siamo
tranquillizzati.
6. COME TI SEMBRANO I COMPAGNI?
Alcuni sono nuovi e provengono da un'altra scuola, la
maggior parte è parsa subito simpatica, gentile e socievole. Qualche compagno è un gran rompiscatole,
invasivo e approfittatore.
Non vanno tanto a genio i compagni che con la loro
vivacità fanno distrarre dalle lezioni ed arrabbiare i
professori.
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Ultimo anno di terza media: paure, ansie, timori e aspettative
L’anno della terza media non è come tutti gli altri, soprattutto per come termina. Alla fine di quest’anno, infatti, noi
abbiamo gli esami, che consistono in un controllo di quattro prove scritte e una orale. Qualcuno teme di non vedere più gli amici della scuola media, che per noi sono molto importanti perché si è creata una certa armonia anche
tra maschi e femmine, e questo provoca in molti di noi paura e ansia. Altri temono i brutti voti nelle interrogazioni e
verifiche. Qualcuno ha paura di non rivedere il proprio fidanzato perché o si fa una scuola diversa oppure si cambia idea sulle preferenze. Ma ci sono anche delle aspettative legate alla scuola superiore: conoscere nuove persone che magari potranno diventare molto importanti per noi e per il nostro futuro; essere promossi all’esame con
bei voti; capire qual è la scuola più adatta a realizzare le nostre potenzialità. Una piccola parte di noi sostiene di
non avere paure o timori; la maggior parte, al contrario, ha paura di tutto.
Per aiutarci nella scelta dell’indirizzo più adatto a noi, la nostra scuola e le scuole superiori ci hanno offerto un aiuto: il percorso di orientamento, gli open day e i laboratori orientanti. L’orientamento prevede un percorso di conoscenza di sé che inizia dalla prima media: a ognuno di noi viene dato un fascicolo contenente delle schede che ci
aiutano a riflettere su noi stessi, sul nostro modo di studiare, sulle discipline che ci piacciono di più e, in terza, è
finalizzato alla scelta della scuola superiore. A ottobre poi ogni ragazzo di classe terza ha ricevuto dal POST
(Progetto di Orientamento Scolastico Territoriale), cui la nostra scuola aderisce, un libretto che illustra come sono
le scuole superiori e come sono cambiate con la riforma; elenca tutte le scuole della zona di Bassano con i vari
indirizzi, il quadro orario e le materie di studio. L’Open Day è il giorno in cui le scuole restano aperte per illustrare
l’organizzazione interna, le attività e i percorsi di studio e presentare aule e laboratori. I laboratori orientanti consistono nel frequentare, di pomeriggio, delle ore di lezione presso la scuola superiore allo scopo di conoscere direttamente l’ambiente, le attività, le discipline e i docenti, di verificare interessi e attitudini e di comprendere l’impegno richiesto dalla scuola che si intende intraprendere. Insomma, il terzo anno prevede molte incertezze, molti
punti interrogativi, ma vengono fornite anche molte possibilità per trovare delle risposte. G. Carraro, G. Corradin
La Riforma della Scuola Superiore
Dal primo settembre 2010 è entrata in vigore la riforma del secondo ciclo di istruzione e formazione ed è cambiato
il volto della scuola secondaria superiore. Il nuovo ciclo è stato riorganizzato in 6 licei, in istituti tecnici, suddivisi
in due settori, con 11 indirizzi e in istituti professionali, suddivisi in due settori, con 6 indirizzi.
Anche il sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale (CFP), prevede qualifiche triennali e si stanno definendo a livello nazionale le linee per arrivare a diplomi quadriennali.
Quattro dei sei diplomi liceali (classico, scientifico, linguistico, delle scienza umane) si pongono in continuità con la
scuola media per durata, numero e tipo di materie e orari con 30 ore settimanali e 31 per il classico. Ad essi si affiancano il liceo musicale e coreutico (32 ore settimanali) e i percorsi artistici che prevedono 34 ore nel biennio
iniziale e 35 ore nei tre anni successivi. Sul versante dei licei, inoltre, si segnala il debutto di due nuovi percorsi
opzionali senza il latino: le Scienze Applicate e l’indirizzo Economico-Sociale.
È stato previsto, in continuità con ciò che finora è stata una sperimentazione, lo studio per cinque anni di una lingua straniera in tutti i licei, di una seconda lingua straniera nell’opzione economico-sociale del liceo delle Scienze
Umane e di 3 lingue straniere nel Liceo Linguistico.
Gli istituti tecnici sono stati riordinati e rafforzati dalla riforma con una nuova identità fondata sull’asse
scientifico-tecnologico. La tradizionale frammentazione dei percorsi (204 corsi comprese le sperimentazioni) è stata superata con l’individuazione di due grandi settori e 11 indirizzi: il settore economico comprende 2 indirizzi e quello tecnologico 9.
Gli istituti professionali con la riforma hanno acquisito una nuova identità, fondata sulla cultura delle
filiere economiche e produttive di rilevanza nazionale che caratterizzano i 2 settori fondamentali
dei Servizi, Industria e Artigianato, in cui sono compresi i 6 indirizzi. Questi istituti
sono stati suddivisi in due bienni e un quinto anno, alla fine del quale è previsto
l’esame di stato.
Possiamo vedere come si presenta il nuovo ordinamento nel prospetto della pagina
accanto.
G. Forte, D. Zaminato, Poli F.
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6 NUOVI LICEI
ISTITUTI TECNICI
1. Liceo artistico
2 settori — 11 indirizzi
2. Liceo classico
SETTORE ECONOMICO
3. Liceo linguistico
1.
Amministrazione, Finanza e Marketing
4. Liceo musicale e coreutico
2.
Turismo
5. Liceo scientifico con l’opzione scienze applicate
SETTORE TECNOLOGICO
6. Liceo delle scienze umane con l’opzione economico-sociale
1. Meccanica, Meccatronica ed Energia
ISTITUTI PROFESSIONALI
3 settori — 6 indirizzi
SETTORI DEI SERVIZI
1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
2. Trasporti e Logistica
3. Elettronica ed Elettrotecnica
4. Informatica e Telecomunicazioni
5. Grafica e Comunicazione
2. Servizi socio-sanitari
6. Chimica, Materiali e Biotecnologie
3. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
7. Sistema Moda
4. Servizi commerciali
8. Agraria, Agroalimentare e
Agroindustria
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
1. Produzioni artigianali e industriali
9. Costruzioni, Ambiente e
Territorio
Nonostante le opportunità offerte, quella della scuola superiore resta comunque una
scelta difficile e occorre guardare non solo intorno a noi, ma anche dentro di noi!
Ecco le novità nella provincia di Vicenza
LICEI
• Liceo Musicale: liceo “Pigafetta” di Vicenza
• Opzione Economico-Sociale: licei delle scienze umane - Liceo “Brocchi” di Bassano del Grappa; Liceo Trissino di Valdagno; IIS “Masotto” di Noventa Vicentino; IIS “Da Vinci” di Arzignano.
• Opzione Scienze Applicate: tutti i licei scientifici della provincia; è caratterizzato da un potenziamento di ore di
matematica e scienze naturali.
• Liceo Linguistico: IIS “Masotto” di Noventa Vicentino; liceo “Da Ponte” di Bassano del Grappa.
• Indirizzo Audiovisivo-Multimediale: tutti i licei artistici.
ISTITUTI TECNICI
• Articolazione Trasporti e logistica: ITIS “Chilesotti” di Thiene; ITIS “Fermi” di Bassano deL Grappa; ITIS
“Rossi” di Vicenza.
• Indirizzo Turistico del settore tecnico-economico: IIS di Asiago; Istituto “Remondini” di Bassano del Grappa;
Istituto “Ceccato” di Thiene; “Artusi” di Recoaro Terme; “Da Schio” di Vicenza.
• Indirizzi informatica e Telecomunicazioni e Meccanica, Meccatronica ed energia: IIS ”Ceccato” di Montecchio Maggiore.
• Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica e Meccanica, Meccatronica ed energia: IIS di Lonigo.
• Indirizzo Finanza e Marketing: ITIS “Galilei” di Arzignano.
ISTITUTI PROFESSIONALI
• Indirizzo professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera: Istituto “Da Schio” di Vicenza.
• Indirizzi Produzioni industriali Artigianali e Manutenzione e Assistenza Tecnica: tutti gli istit. professionali.
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Chi è, o chi è stato il miglior insegnante del mondo?
Gli insegnanti nel percorso scolastico di una persona
sono molto importanti.
Ci sono diverse tipologie di insegnanti: quelli capaci e
meno capaci, quelli simpatici e allegri e quelli seri,
quelli autoritari e quelli permissivi. Ovviamente noi
vorremmo che tutti fossero simpatici e che ci lasciassero fare quello che noi vorremmo, ma pensandoci un
po’ l’importante è che siano bravi a spiegare e che
riescano a coinvolgerci nell’argomento spiegato.
Se sono molto autoritari, c’è il rischio che si rendano
antipatici e che quindi gli studenti non li ascoltino più.
É anche vero però che se sono troppo permissivi rischiano di non riuscire a tenere la classe, gli alunni ne
approfittano e viene a crearsi una tale confusione che
non si riesce ad apprendere l’argomento spiegato.
Se si pensa quindi al lavoro dell’insegnante, ci si rende conto che è abbastanza difficile.
Secondo la maggioranza sono ricordati maggiormente
gli insegnanti delle elementari, più bonari e dolci e che
hanno il compito di guidarti da bambino.
Noi ragazzi delle classi terze quest’anno abbiamo sviluppato un testo:” Qual è, o è stato, il maestro più bravo del mondo?”. La traccia arrivava da una proposta
della ditta Smart che proponeva di scegliere una figu-
ra che è ci è stata
molto vicina ed è
diventata nei nostri
ricordi un ideale di
vita o uno stimolo
per la nostra crescita.
Alcune riflessioni con
i nostri docenti ci
hanno guidati alla
considerazione che
questa figura non necessariamente doveva
essere un insegnante. Il maestro più bravo
del mondo può essere anche un amico,
una figura storica, un nonno, un personaggio famoso e perché no, anche un
animale cui siamo stati molto affezionati.
Ognuno di noi si è quindi sbizzarrito a narrare alcuni
fatti personali e a riflettere sui valori di quella figura
che ci è stata da esempio e da riferimento nel nostro
cammino.
I testi sono stati molto apprezzati e ve ne proponiamo
qualcuno.
Una sorella amica e maestra: Jessica
Chi è o è stato il miglior insegnante del mondo? Non
mi viene in mente nulla per rispondere a questa domanda, ma, riflettendoci un po’, arriverei alla conclusione che le persone da cui apprendo molto sono i
membri della mia famiglia, soprattutto mia sorella.
Jessica ha solamente quattro anni più di me, forse è
per questo che da lei capisco più cose rispetto che
dai miei. Sin da bambine siamo sempre state legate
e, anche se questo lo capisco dalle migliaia di foto e
dalle voci in famiglia, sento che è ancora così, benché i litigi siano sempre presenti nel nostro rapporto.
Mia madre mi ha raccontato che alla mia nascita è
stata proprio mia sorella a scegliere il nome Alessia e
io ne sono felice. Ammetto che di cattiverie ne abbiamo compiute parecchie, ma ora sento che, crescendo, ci stiamo riavvicinando, come una volta.
So benissimo che da lei non devo sempre prendere
esempio, ma ha tanti lati positivi da cui cerco di imparare, anche se ognuna di noi ha il proprio carattere.
Sono, però, le cose più banali che mi fanno sentire
legata a lei, per esempio i momenti in cui io, caparbia, non voglio ammettere che lei ha ragione ed io
torto. Altri insegnamenti di Jessica sono la sua positività, la sua voglia di ridere e il modo con cui esprime
le sue emozioni.
lottando fino alla fine. È nei momenti di tristezza che
ci si accorge del bene che si vuole a qualcuno, e posso ritenere che tutte le brutte situazioni che abbiamo
passato assieme mi hanno aiutata ad avvicinarmi di
più a lei e a capire che un pensiero alla propria sorellina lo rivolge sempre!
Poi penso di aver appreso molto anche dai miei genitori che, secondo me, dovrebbero essere l’esempio
per chiunque. Inutile sarebbe elencare tutto ciò che
mi hanno trasmesso e vorrei dire che la mia vita intera è basata sul loro insegnamento.
Credo che la mia famiglia sia il mio maestro di vita e
spero che resti sempre così; e anche se crescendo
molte cose cambieranno, so che sulla mia famiglia
posso sempre contare!
A. Seganfreddo
Da lei ho imparato soprattutto una cosa: non arrendersi e saper affrontare tutto con consapevolezza
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Chi è, o chi è stato il miglior insegnante del mondo?
”Mahatma
Gandhi: “L'uomo è uno scolaro e il dolore è il suo maestro”
Mahatma Gandhi nasce il 2 ottobre 1869 a Portbandar, in India. Il suo vero nome è Mohandas Karamchard Gandhi: Mahatma è un soprannome che in indiano significa “Grande Anima”. Ha combattuto contro
le discriminazioni subite dal suo popolo, il razzismo e
l’arroganza dei britannici. Si è opposto alla violenza,
con scioperi della fame, battendosi con la resistenza
non violenta, la “satyagraha”. L’ho scelto come insegnante di vita perché è grazie a lui che molte ingiustizie che un tempo avvenivano ora non ci sono più. Si
legge tutti i giorni di episodi di violenza, sempre più
diffusi: violenza in Paesi anche vicini al nostro, anche
nel nostro. C’è violenza ormai ovunque, nelle famiglie, nei piccoli paesi. Si sente troppo spesso di un
piccolo o grande fatto accaduto in qualche parte, nel
mondo, che ha come protagonista l’aggressività. Ci si
chiede come si può arrivare a questo, ad odiarsi tanto, anche fra persone che hanno dei legami. Come si
può arrivare a uccidere in una famiglia? Ma sapere
che c’è stato qualcuno che ha avuto il coraggio di
opporsi a tutto questo, è fantastico. Mahatma Gandhi
ha avuto l’audacia di protestare contro una violenza
che stava invadendo tutto il suo Paese. Per questo l’ho
scelto come miglior
maestro del mondo:
ha insegnato che se
si desidera davvero
qualcosa,
allora
bisogna combattere
per questo, non
aspettare che il
tempo faccia il suo
corso, sperando in
un po’ di fortuna.
M. Landi
Nonno Luigi
Mio nonno Luigi ha
sessantasei anni compiuti e ha un carattere abbastanza particolare; è sempre stato un grande lavoratore ed ora è in pensione. Ama la montagna, la lettura
e, nonostante sia in pensione, gli piace ancora lavorare. Anche quando fuori nevica, ama fare lunghe
passeggiate e questo fa capire che lui non si arrende
davanti ai problemi. Ora che ho 14 anni ho molti ricordi di lui. Da piccolo, quando avevo 6 anni e facevo la
prima elementare, avevo difficoltà nella lettura ma lui
mi aiutava ad esercitarmi: quando andavo a fare le
passeggiate, mi faceva leggere ogni parola che trovavamo lungo il tragitto. La più comune era la mitica
“via s. Filippo Neri”: quando ci trovavamo in quel punto il nonno diceva: ”Cosa c'è scritto là?” e io piangevo. Piangevo perché non ero bravo a leggere, ma lui
insisteva dicendo che, se non leggevo, non ci saremmo mossi da lì. Ogni passeggiata era così, lui mi
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chiedeva sempre di accompagnarlo per farmi leggere. Ora che sono più grande e so leggere, il nonno
dedica parte del suo tempo ad insegnarmi altre cose.
Per esempio: guidare il camion, il trattore, il carrello
elevatore, l'auto. Quando faccio un errore di guida
senti il nonno urlare!
In fin dei conti lo considero un
maestro tutto fare!
D. Zaminato
Nonna Angela
Per me il maestro più bravo del
mondo è stata “nonna” Angela.
L’ho conosciuta l’estate dei miei
dieci anni. Un giorno la mia vera
nonna mi ha chiamato:
“Sara, andiamo a trovare
una mia amica!”; con aria
annoiata mi sono diretta
verso l’auto.
Angela, così si chiamava,
era una simpatica e arzilla
vecchietta!
Lei e la nonna hanno parlato a lungo della vecchiaia
che si avvicinava. Poi,
quando la nonna è uscita
un attimo, Angela, facendomi l’occhiolino, ha detto scherzosa: “Che noiosa tua
nonna … sta proprio diventando vecchia!”. Da quel
momento ho capito che saremmo diventate buone
amiche.
Sono tornata più volte nella sua casa e sua amica ci
sono diventata davvero. Era spiritosa e gentile, aperta e sempre sorridente … un “tipo OK”! Sentivo che
potevo raccontarle tutto di me e lei sarebbe sempre
stata a sentirmi. Infatti mi ascoltava attentamente e
subito dopo un’ondata di superconsigli mi travolgeva.
A scuola avevo una compagna che era sempre stata
antipatica a tutti perché ci prendeva in giro e ci faceva
i dispetti; per questo veniva lasciata in disparte. Sono
andata a confidarlo a nonna Angela: “Prova a coinvolgerla un po’ di più, vediamo cosa succede ...”, rispose di botto. Il suo aiuto si è rivelato efficace: adesso quella ragazza è la mia migliore amica!
Nei momenti di crisi mi consolava, trovava sempre un
rimedio e, nei giorni in cui ero al settimo cielo, era
felice per me.
Adesso purtroppo Angela non c’è più, ma resterà nel
mio cuore tra i ricordi più belli.
S. Bertazzo
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Scuola inglese e scuola italiana a confronto
Come si vive in una scuola inglese
Come si vive nella scuola di Mason
•
Grande scuola, 1560 persone
•
Piccola scuola, 197 persone
•
Si cambia classe a ogni lezione
•
•
Si comincia alle 8.00 e si finisce alle 15.30 ogni
giorno
Si resta nelle stesa classe ma i professori cambiano
•
Si comincia alle 8.00 e si finisce alle 13.00; alcuni frequentano il pomeriggio due volte alla settimana dalle 14:00 alle 16:00
•
Si mangia a scuola il martedì e il giovedì
•
Si va scuola il sabato
•
Le vacanze estive iniziano a giugno e finiscono
a metà settembre
•
Non si usa l’uniforme
•
Si hanno tre-quattro classi per ogni annata e
tutte hanno una ventina di persone
•
Durante la pausa si può portare uno spuntino a
scuola
•
Nei giorni in cui c’è il rientro, a pranzo si mangia
a scuola: la mattina si prende un biglietto (che si
compra in banca) e poi si scrive il proprio nome,
la data e la classe, e si sceglie il menù tra due
proposte. Sul tavolo ci sono
acqua e pane
•
Si mangia a scuola ogni giorno
•
Non c’è scuola al sabato
•
C’è una pausa di una settimana ogni due mesi
•
Le vacanze estive iniziano alla fine di luglio e
finiscono il 4 settembre.
•
Si usa l’uniforme
•
Ci sono otto classi per ogni annata e tutte hanno
una trentina di persone
•
Durante le pause si può andare nella mensa della scuola e acquistare uno spuntino; è possibile
avere una pizza, un panino, una bibita, un
dolce o una portata di frutta.
•
A pranzo si può andare nella mensa della scuola; è possibile avere una pizza, la pasta o un pasto completo, si può anche avere un dolce, un
biscotto e un drink, ma devi dare i soldi a un cassiere. Se si dimentica il denaro, o si chiede un
prestito ad un amico o non ti danno il pranzo!
G. Minoldo
Guy Fawkes: la festa per i ragazzi inglesi
In Inghilterra, hanno chiamato la notte di Guy Fawkes
“La notte dei falò”.
La notte di Guy Fawkes ricorre il 5 novembre.
I bambini inglesi vanno in giro per il paese con dei
fantocci recitando una filastrocca e chiedendo soldi ai
cittadini da dare ai genitori per comprare i fuochi per i
falò.
La ricorrenza è nata dagli eventi del 5 novembre 1605, quando fu catturato Guy Fawkes, militare inglese,
sorpreso con 63 barili di polvere da sparo mentre cercava di far saltare in aria la House of Lords e di assassinare il re Giacomo I° d’Inghilterra.
Da allora ogni 5 novembre viene festeggiato il fallimento dell’attentato nel cosidetto Guy Fawkes Night.
Pochi giorni prima della notte di Guy Fawkes le persone creano uno spaventapasseri che rappresenta
l’attentatore e nella notte del 5 novembre lo gettano
in un grande falò.
G. Minoldo
Per rappresentare l’episodio e ricordare Guy Fawkes,
si fanno brillare anche un sacco di fuochi d'artificio.
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T R A I B A N C HI E E N O N . . .
COS’É L’ADOLESCENZA E COME LA VIVO
“L’adolescenza è un periodo di ‘passaggio’ che separa l’infanzia dall’età adulta: come tale costituisce un
periodo di grandi cambiamenti, un’età entusiasmante,
pur se complessa […]
Durante l’adolescenza si possono provare grandi amori, sia per le persone sia per le situazioni o cose,
grandi delusioni così come forti passioni.
I cambiamenti vissuti da un adolescente riguardano
vari aspetti della vita: oltre alle trasformazioni fisiche,
peraltro molto evidenti, hanno una grande importanza
la conoscenza dell’altro sesso, un diverso modo di
mettersi in relazione con la famiglia, la scoperta di
sensazioni, emozioni, bisogni e sentimenti del tutto
nuovi.[…] Si può in un certo senso affermare che è
l’età delle incertezze e dei conflitti, talvolta anche molto aspri, ma ciò è insito nel passaggio che ogni individuo deve effettuare per diventare adulto.”
da Oltre Pagina (antologia volume 3°)
Siamo d’accordo con queste parole perché effettivamente l’adolescenza è una fase di continui cambiamenti. L’adolescente acquisisce nuove caratteristiche
fisiche, nuove responsabilità e nuovi modi di pensare.
Spesso verso i genitori ha momenti di ribellione e aspira ad una maggiore libertà e autonomia.
Egli vuole dedicare più tempo a se stesso, diventa più
selettivo nel modo di vestirsi, nella scelta dell’acconciatura e degli accessori da indossare … tutto questo
per apparire in ordine e alla moda. Spesso questa
fase crea smarrimenti, paure, confusione; ci sono
momenti in cui ci si sente al settimo cielo e altri in cui
il morale è a terra.
Per farvi capire come ci sentiamo in questo periodo,
abbiamo proposto questa domanda a tutti i componenti della redazione: “Se dovessi scegliere, dimmi
quale animale ti rappresenta in questo periodo?
Perchè?”
- un Bradipo, perché faccio le cose con calma
- un Leone, perché sono aggressivo
- una Rondine, perché mi sento libera
- un Pesce rosso, perché sono calmo
- una Giraffa, perché posso sbirciare nei compiti
- un Lupo, perché so essere tenera, ma anche aggressiva
- un Passerotto, perché sono timida, ma allegra
- una Rana, perché continuo a cambiare
- una Formica perché sto sempre in compagnia
- un Gatto, perché sono timida
- un Camaleonte, perché mi adeguo alle situazioni
- una Volpe, perché mi sento furbo
- un Cavallo, perchè voglio essere libera
- un Ghepardo, perché sono furiosa
- un Ippopotamo, perché mi piace fare poca fatica
- una Talpa perché è il mio animale preferito e mi rappresenta
- una Tigre, perché a volte agisco d’impulso e risulto
aggressiva, mentre altre volte sono riflessiva e prudente
- un Ghiro, perché mi piace dormire e a volte mi piace
restar sola
- un Cane, perché sono vivace e mi piace restare in
compagnia
- una Volpe, perché sono furba, paziente e giocherellona.
A. Dalla Valle, S. Boscato
La giornata di un adolescente
La giornata di un adolescente passa molto velocemente. Comincia con la sveglia, che suona verso le
sette e si butterebbe volentieri giù dalla finestra, quindi ci si alza e mentre ci si sta vestendo si pensa alle
cinque lunghe ore, più o meno noiose, che ci si appresta a fare di fronte alla cattedra.
Comunque un adolescente si diverte anche a scuola
perché la ricreazione e gli amici rendono tutto più
gioioso e interessante. Molti di noi sono motivati ad
apprendere e si impegnano seriamente. Finita la
scuola si mangia e ci si sdraia sul divano per rilassarsi e riposarsi un po’ guardando la televisione.
In televisione di solito si guardano programmi come i
Simpson, i Puffi, Il Mondo di Patty, a Tutto reality
azione, Futurama, I Griffin e poi trasmissioni come
Colorado, Ugly Betty, Made my life as Liz, Cotto e
mangiato, Ale e Franz schetch show, Teen screen,
Walker texas rangers, Squadra speciale cobra 11, e
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altro. Tra uno spot e l’altro si avverte già la nostalgia
degli amici e si comincia a “messaggiare”.
Dopo il “riposino”, la pausa TV o computer si fanno i
compiti e si studia. Molti di noi svolgono anche attività
sportiva e sono impegnati nel calcio, nel pattinaggio,
nella pallavolo, nell’equitazione o nel nuoto, ma se
sono liberi trovano anche il tempo di incontrarsi con
gli amici per fare un giro in bici. Nei week-end spesso
c’è la partita di calcio o qualche altra manifestazione
sportiva. Il nostro tempo libero viene occupato spesso con i videogiochi o davanti al computer.
Durante il fine settimana si esce con gli amici per
mangiare un gelato o una cioccolata calda, per andare al cinema o al bowling, gironzolare per il centro del
paese o nei mercatini per fare acquisti o semplicemente per fare una piacevole chiacchierata.
G. Forte, D. Zaminato, Z. Rodeghiero, L. Piva
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TIPOLOGIE DI ADOLESCENTI
Creste, ciuffi piastrati, capelli d’ogni tipo di colore,
vestiti stravaganti, catene, corpi ricoperti di piercing e
tatuaggi: queste alcune caratteristiche degli adolescenti d’oggi.
Da sottolineare comunque è il fatto che gli adolescenti non sono tutti così.
Vi sono alcune categorie specifiche:
gli emo, i truzzi, i dark, i metallari, i punk, i rockettari.
Analizzeremo queste tipologie e spiegheremo meglio
le loro caratteristiche, convinzioni, aspirazioni e desideri.
gliette strappati con toppe, borchie, spille.
I METALLARI amano la musica metal (esistono molti
generi), portano i capelli lunghi e pantaloni di pelle. Si
definiscono delle persone libere e determinate.
I ROCCHETTARI ascoltano musica rock, indossano
magliette del gruppo rocchettaro preferito, ma non
hanno una moda specifica.
Gli ALTERNATIVI, sono normali adolescenti che non
hanno un modo di vestire preciso, ma seguono la
moda del momento.
A. Dalla Valle, S. Boscato
Gli EMO hanno sempre i capelli e, in particolare, un
ciuffo rigorosamente piastrati; hanno piercing e tatuaggi. Vestono con jeans e maglietta attillati, cintura
con le borchie, solitamente neri. Sono ragazzi che
affermano di aver avuto un grande dolore nella propria vita e quindi spesso sono autolesionisti.
I TRUZZI maschi portano capelli gelatinati, occhiali e
cinture firmate mentre le femmine si fanno notare per
i capelli e la frangia piastrata, le collane e i braccialetti colorati. Vestono solo abiti firmati, indossano jeans
stretti, cinture,collane, occhiali, …insomma moltissimi
accessori.
I PUNK adolescenti si riconoscono per le loro originali e insolite creste colorate. Vestono con jeans e ma-
Il linguaggio degli adolescenti
Una delle caratteristiche più appariscenti di noi giovani è l'adozione di un linguaggio a volte volgare e
irrispettoso. Esso è totalmente diverso da quello parlato dai ragazzi di dieci anni fa; è fatto di parole strane, di abbreviazioni, di molti termini stranieri, personalizzazioni varie, termini persino inventati e, talvolta,
anche di parole volgari. Cosa pensa un adulto quando ci sente parlare? I nostri oramai sono quasi due
mondi diversi. Secondo alcuni esperti tra psicologi,
pubblicitari e linguisti che hanno condotto un monitoraggio sulla programmazione televisiva, ogni 21 minuti arriva in TV una parolaccia o un'espressione volgare, per alzare l'audience vengono inserite tante
parolacce, ma anche gestacci, frasi piene di doppi
sensi ed espressioni dialettali; persino nei cartoni
animati come Futurama, American dad e Griffin, o
nei siti come Bastardi dentro, o in altri programmi
come il Grande fratello, ma anche nelle trasmissioni
sportive per non parlare dei programmi comici e satirici, degli spot pubblicitari e persino dei telegiornali.
Questo linguaggio è entrato a far parte del modo comune di comunicare e si è impoverito con una crescita dell'aggressività e dell'intolleranza.
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I soggetti più esposti, secondo gli psicologi, sono i
bambini e noi adolescenti che ci sentiamo giustificati
ad avere degli atteggiamenti irrispettosi o a rispondere in malo modo. Insomma la TV è una vera enciclopedia della volgarità.
Una persona non nasce con il linguaggio volgare già
dentro di sé ma è influenzata dagli amici, dalla scuola, o forse anche dalla famiglia. A volte si diventa come gli altri anche per essere accettati, per cui si usano termini poco corretti per adeguarsi al gruppo.
Nelle nostre conversazioni non manca mai qualche
parolaccia del tipo ca**o, me**a, va******lo, st***zo,
ba****do, co****ne…e poi vi lasciamo immaginare le
altre!Come dicevamo prima non tutti parlano esclusivamente in questo modo, anzi, e troviamo molto più
simpatici questi ultimi!
Insomma, sappiamo che sono molto più simpatiche
le persone con un linguaggio semplice e senza tante
offese ma ormai è impossibile che non ci scappi mai
un parolaccia!
S. Bertazzo, I. Scalcon
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NOI E LA MODA...
Oggi la moda seguita dai giovani è basata sul
“casual”, sull’improvvisazione, sull’invenzione creativa. Tra noi giovani il fatto di entrare in un gruppo significa l’acquisizione di alcune caratteristiche, come il
modo di vestire, che ci rendono simili agli altri. Gli
studiosi interpretano la moda come un meccanismo
di “imitazione/differenziazione” da parte dei giovani.
La moda ha maggiore influenza soprattutto tra noi
adolescenti perchè siamo in fase di crescita, dobbiamo ancora consolidare certezze e autostima. Secondo le ultime mode bisogna essere magri, palestrati,
vestiti in maniera “trendy” o “fashion” per imitare l’idolo musicale, l’attore del momento... Ma anche il trucco è molto usato; ormai qualunque ragazza ne possiede uno nella trousse. Non tutti però si comportano
allo stesso modo nei confronti della moda, infatti alcuni vestono solo abiti firmati, naturalmente quelli
che portano tutti in quel periodo! Per altri invece la
moda non è tutto quindi si vestono in modo semplice
e comodo, seguendo i propri gusti e senza farsi condizionare troppo dagli altri e perché no, a volte anche secondo l’umore! Se per certi è un modo per
farsi notare o per far parte del gruppo, per altri è un
modo per far capire quello che si è dentro, la propria
personalità. Gli adulti hanno un altro punto di vista.
Appena vedono un ragazzo alla moda si comportano
come se questo avesse appeso un cartello con scritto “CATTIVO RAGAZZO”, mentre magari in realtà è
un tipo educato e gentile. Concludendo la moda è un
certo modo di vestirsi magari per delle occasioni importanti o un modo per mettersi in mostra.
a cura di S. Bertazzo e I. Scalcon
Vorrei essere: aspirazioni e desideri di un adolescente
Di sicuro ognuno di noi ha un desiderio o un obiettivo da raggiungere
nella sua vita. Abbiamo chiesto ai nostri compagni quali fossero i loro ed
è scaturito che un desiderio frequente è la speranza di avere una vita
felice, senza preoccupazioni, in un ambiente sereno, con una bella famiglia e un lavoro piacevole. Nello stesso tempo manifestano una certa
paura perché non sanno cosa li aspetterà nel futuro e quali problemi
dovranno risolvere senza l’aiuto dei genitori.
Altri hanno aspirazioni più originali
e personali come la realizzazione
del grande sogno di diventare ballerina, di trovarsi dietro al banco di
una farmacia o di viaggiare in ogni
parte del mondo. Molti non hanno
ancora le idee chiare e per adesso
sembrano concordi nel fatto che
gli amici sono la cosa più importante e che lo stare insieme è davvero divertente.
A. Dalla Valle e S. Boscato
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Come rimorchiare una ragazza, sempre e dovunque
Una bella ragazza all'orizzonte. Tu sei "in cerca".
Single? Lei ti piace da impazzire. Ma non sai come
muoverti, che mosse fare, cosa dire per attaccare
bottone. Se sei timido o ti senti poco allenato per
questo genere di imprese, non partire col piede sbagliato. Tanto per cominciare, la prima regola suggerita è: scopri il prima possibile se la ragazza ha il ragazzo, è un modo per scoprire se ha il semaforo rosso o verde; regola numero due: non intestardirti, il
mondo è pieno di belle ragazze; non sprecare le tue
carte migliori con una già occupata, ma, soprattutto
non sciupare tempo se è impegnata, a meno che
non sia in compagnia di un'amica carina. Non bisogna dimenticarsi che molte ragazze non parlano mai
con gli sconosciuti, spesso vogliono che tu venga
loro presentato da un amico. Ecco che allora scatta
la strategia dell'amica: la tattica è quella di iniziare a
parlare con qualcuno che è assieme a lei, per poi
arrivare a farti presentare alla tua eletta.
Ma se ti senti a corto di idee, ecco una lista di domande, battute e argomenti sull’abbordaggio: domande ”flirtarole” sulla scuola, sullo sport, domande
sulla tv, sugli interessi personali, sulle vacanze.
Non mancano i suggerimenti da latin lover d'altri tempi, con battute come: «Ti ho già vista. Sai dove? Nei
miei sogni», o «Sei stanca? Sai perché? Hai girato
nella mia testa per tutta la sera». Probabilmente vi
risponderà voltandosi dalla parte opposta o inarcando le sopracciglia disincantata.
.... 6 frasi per rimorchiare …
"Ho perso il mio numero di telefono, potresti prestarmi il tuo?"
"Mi indicheresti la direzione? - Quale direzione? Quella per il tuo cuore"
"Come ci si sente ad essere la ragazza più bella del
locale?"
Ma tu assomigli moltissimo alla mia quarta ragazza."
- Lei: "Oh, ma quante ne hai avute?" - "tre!"
"Tu devi essere un interruttore della luce - Ogni volta
che ti vedo mi accendi"
Quando lei se ne va: "Ma non hai dimenticato qualcosa?" - Lei: "Cosa?" - "Me!"
Z. Rodeghiero, S. Polga
L’angolo della Posta del cuore
Caro giornalino,
in questi gg abbiamo cambiato di posto e…sn proprio
vicino a lei! Lei ke mi piace da tre anni, ma nn riesco a
dirglielo. Nn la sentivo così vicina, xk come si dice…
lontano dagli occhi, lontano dal cuore! La cosa + brutta è
ke a lei nn piaccio per il mio aspetto ke sta cambiando
molto in questo periodo e lei mi prende in giro! anonimo
Caro ADOLESCENTE,
sarebbe troppo facile e scontato dire ke è sciocca lei e ke
nn ti merita, ma nn ti daremmo così una vera rx. Forse
dovresti aspettare ke questo bruttissimo momento passi
e così lei nn ti prenderebbe + in giro , e dp dicendole ke
ti piace da così tanto tempo, lei potrebbe provare qualcosa per te. Ne hai avuta tanta ma cerca di avere ancora
un po’ di pazienza e anke se nn ce la farai a nn dirglielo….bèh, ti capiamo!
Caro giornalino,
la mia è una lettera diversa da tutte le altre. La scrivo
xchè so ke le xsona + importante x me in qst momento la
leggerà. Volevo dirle ke mi piace ogni gg di + e ke ogni
gg scopro in lui qualcosa di speciale.
innamorata
Cara INNAMORATA,
speriamo davvero tutti che la vostra storia duri x sempre
e sia come una bella favola!
a cura di G. Corradin e di V. Campagnolo
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Essere belli e famosi è tutto?
Questa domanda, che può sembrare banale, ha fatto
però riflettere molti di noi.
“rimorchiare” e per essere al centro dell’attenzione,
con queste qualità mi piacerebbe apparire in TV.
Abbiamo chiesto ai nostri compagni la loro opinione e
alcuni ci hanno detto che secondo loro è importante
essere belli e famosi perché questo porta ricchezza e
fama, ma soprattutto perché c’è più possibilità di
“rimorchiare”. La maggior parte ha detto però che la
popolarità può essere un vantaggio, ma non porta la
felicità. Altri vorrebbero essere ricchi anche per aiutare le persone in difficoltà, magari gestendo un orfanotrofio o un ospedale. Per quel che riguarda la bellezza, a molti di noi piacerebbe essere belli soprattutto per una soddisfazione personale. In conclusione
noi adolescenti pensiamo che la bellezza e la popolarità possano essere vantaggiose, ma non sono tutto
nella vita: l’essenziale è accettarsi per quello che si è
ed essere felici.
- Ci piacerebbe essere belle perché ci interessa piacere agli altri ma non vorremmo essere famose perché non avremmo una vita privata.
- Non vorrei essere così perché secondo me nella
vita ci sono cose più importanti. Se fossi ricca mi
comprerei una casa più grande, avrei molti più vestiti
e aiuterei le persone in difficoltà. Per quanto riguarda
la bellezza ogni persona è bella per quello che è non
solo fisicamente ma anche interiormente.
a cura di A. Peku, I. Munaretto
Alle nostre domande (essere belli e famosi è tutto,
perché, se avessi queste qualità cosa faresti) alcuni
nostri compagni ci hanno risposto così:
- Mi piacerebbe essere bello e famoso per poter
Il mondo dello spettacolo visto dai giovanissimi...
Johnny Deep, Emma Robert, Raoul Bova, Justin Bieber, Katy Perry, Rihanna …, sono loro i nostri personaggi preferiti, e li amiamo molto, perché sono bravi e
belli.
Cantanti e attori spesso diventano i nostri divi, ci dettano le ultime tendenze in fatto di moda, ci suggeriscono modelli di vita. Le veline che compaiono spesso in tv, sono molto amate dai ragazzi perché sono
belle e perfette,sempre allegre e spensierate. Molte
ragazze le invidiano, ma alcune pensano che siano
solo delle buone a nulla e abbiano cercato la strada
più facile per fare qualcosa nella loro vita.
I giornali di gossip ( Chi, Big, Cioè, Tv Sorrisi e Canzoni, DiPiù ) parlano spesso della loro vita personale
e per questo il gossip ci interessa e incuriosisce molto, ma pensiamo anche che invada la loro privacy e
che dev’essere molto difficile vivere una vita in pace
lontana dai paparazzi.
grammi come Colorado, Striscia la Notizia, The call,
… perché presentano degli aneddoti di vita scherzosi
e comici.
Ma alla TV guardiamo anche documentari (Wild, Geo
& Geo, …) che presentano delle bellissime riprese di
una natura incontaminata; le serie TV I Cesaroni, i
Carly, Ugly Betty, Tempesta d’Amore, Arisa segui il
tuo Cuore,Blue Montain States,…, ci appassionano
perché ci permettono di vivere emozioni,sentimenti e
storie di altre persone. Le pubblicità, dal nostro punto
di vista, sono molto accattivanti ma anche stressanti,
perché vanno ad interrompere la visione dei nostri
programmi.
Ciò nonostante la pubblicità influisce sulla scelta dei
nostri acquisti e orienta i nostri desideri. A noi piacciono quelle divertenti e ritmate, ad esempio quella
dei cereali al miele (Miel Pops).
A. Peku, I. Munaretto
Uno dei nostri passatempi preferiti è andare al cinema, e i nostri film preferiti sono: Step Up, Pirati dei
Carabi, Il Diavolo veste Prada, Ricatto d’Amore, Honey, Saw, Chocolate, Schary Movie, 2 gemelle (a
Roma, a New York, a Parigi,a Londra ... ), ...
I generi che preferiamo sono le commedie perché
sono divertenti, gli horror, ma amiamo anche i film
romantici e fantastici.
Per quel che riguarda la tv ci piace guardare pro1 ^ E D I Z I O N E , NU M E R O 1
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Cosa ne pensano i genitori dei figli?
Abbiamo chiesto ai nostri genitori che cosa pensano dei loro figli e
degli adolescenti in generale;
queste sono alcune delle risposte:
1_ Qual è, secondo te, il figlio/a ideale?
A_ Se esistesse il figlio ideale, non ho idea di come
dovrebbe essere.
B_ Il figlio ideale, secondo me, dovrebbe essere educato, bravo a scuola e maturo.
2_ Che media scolastica vorresti che avesse tuo figlio/a?
A_ I voti non sono importanti, ma è importante che
egli si impegni e che sia soddisfatto dei suoi risultati.
B_ Otto.
3_ Che scuola vorresti che frequentasse l’anno prossimo?
A_ Spero che mio figlio scelga di frequentare una
scuola che lo appassioni, qualsiasi essa sia.
B_ Vorrei che frequentasse un liceo classico o scientifico.
4_ Come pensi che si comporti tuo figlio/a a scuola? E con gli amici?
A_ Bene perchè il figlio/a è come tu lo educhi: leale.
B_ In modo più aperto e solare che a casa.
5_ Quali opinioni hai degli adolescenti d’oggi?
A_ Per me i giovani d’oggi sono uguali a quelli di
una volta.
B_ Gli adolescenti d’oggi sono straordinari: forse un
po’ troppo seri.
6_ Sono molti diversi dagli adolescenti dei tuoi tempi? In cosa?
A_ Vivono molto più in casa, sono molto più solitari
e sedentari
B_ Una volta c’era più dialogo, il nostro era un altro
stile di vita.
7_ Che cosa hanno in più gli adolescenti d’oggi? Cosa in meno?
A_ Gli adolescenti d’oggi hanno molti più oggetti di
noi; hanno l’aria e l’acqua meno pulite e maggior
inquinamento.
B_ Più beni materiali e conoscenze del mondo, meno
rapporti umani e meno pomeriggi con gli amici.
8_ Cosa pensi del modo di vestire e parlare degli adolescenti d’oggi?
A_ Ogni epoca ha il suo stile.
B_ Il modo di vestire degli adolescenti mi sorprende,
per quanto riguarda il linguaggio lo trovo fantastico e
curioso, basta non sia offensivo.
9_ Cosa proprio non sopporti dei ragazzi d’oggi? Cosa invece ti piace proprio?
A_ Ciò che non mi piace è il fatto che trascorrano
troppo tempo incollati davanti a un video. Infatti il
video ruba molto tempo ai ragazzi, alle loro relazioni
sociali e con l’ambiente esterno. Cosa mi piace di
loro? Tutto!!!
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10_ Chi pensi dovrebbe preoccuparsi dell’educazione dei ragazzi?
A_ I genitori sono sempre i primi naturali e principali
educatori dei figli. Poi c’è anche la scuola e di seguito tutte le persone con cui il ragazzo ha contatto.
B_ La famiglia.
11_ Completa questa frase: Se fossi un adolescente …
A_ … sicuramente mi piacerebbe andare a scuola,
poi mi sbrigherei a fare i compiti per poter stare in
compagnia degli amici, dei miei animali, ascolterei
musica e farei tanto sport!!! Mai TV!!!
B_ … ne approfitterei per stare con gli amici nel tempo libero.
G. Carraro, I. Munaretto
I genitori ideali
PREMESSA: ci siamo chiesti se esistono dei genitori ideali, o meglio come vorremmo che fossero!
Per noi il genitore ideale è quello che:
- Ci lascia uscire di casa alla sera per trovarci con
gli amici.
- Ci lascia fare tutto quello che vogliamo.
- Ci lascia a casa da scuola quando non abbiamo
voglia di andarci.
- Non ci obbliga a fare tutto ciò che non vogliamo.
rassero e che mi lasciassero fare tutto ciò che desidero.
Il genitore ideale secondo le professoresse:
C. Crivellaro: il genitore ideale è colui che sa dire dei
sì ma anche dei no, che accetta il ruolo di guida e fa
in modo di diventare un punto di riferimento per i figli.
M. Pettenon: il genitore ideale è quello che sa dosare
autorità e fermezza, accondiscendenza e serenità.
- Non ci crede ancora dei bambini.
- Non ci priva di ciò che vogliamo.
Z. Rodeghiero, S. Polga
- Ci dà più libertà e più responsabilità.
- Ci permette di stare insieme a chi vogliamo quando vogliamo.
Questo, nello specifico, il parere di qualcuno della redazione:
Anna: vorrei che i miei genitori non si impicciassero
nei miei affari e mi lasciassero più libera.
Sara: il genitore ideale secondo me è quello che mi
lascia comprare ciò che desidero.
Giacomo: il vero genitore ideale è quello che mi lascia più libero.
Denis: il genitore ideale è quello che mi lascia fare
tutto ciò che desidero.
Ilenia: il genitore perfetto è colui che non “rompe”.
Stefano: il genitore perfetto è quello che quando torno a casa non mi chiede della scuola.
Giorgia: il vero genitore ideale è quello che mi lascia
andare dove voglio quando voglio ...
Massimo: quando torno a casa da scuola e prendo
brutti voti vorrei che i miei genitori non mi rimprove1 ^ E D I Z I O N E , NU M E R O 1
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